BELLANO carried through literal-mindedness into classical Greco-Roman mythology, in bronzes like the ATLANTE in BERLINO, il Rapimento d'EUROPA nel Bargello and LA MONTAGNA DELL'INFERNO a Londra, where the Pluto, gazing out balefully at ERCOLE and the giant embedded in the rock above are treated with memorable pathos and humanity.
Titolo: Ratto di Europa
Autore: artista padovano o veneziano di XV-XVI
secolo
Datazione: 1470-1490 ca.
Collocazione: Firenze, Museo Nazionale del
Bargello
Committenza:
Tipologia: bronzetto (h. 21,5 cm)
Tecnica: tuttotondo in bronzo rivestito da lacca nera
Soggetto Principale: Ratto di Europa
Soggetto Secondario:
Personaggi: Europa, Giove (sotto forma di toro)
Attributi: toro (Europa); toro (Giove)
Contesto:
Precedenti:
Derivazioni:
Bibliografia: Il mito di Europa: da fanciulla
rapita a continente, a cura di Cristina Acidini Luchinat, Giunti, Firenze
2002, pp. 217
Annotazioni Redazionali: a lungo riferito a Bartolomeo
Bellano, la critica più recente attribuisce questo bronzetto ad una bottega
padovana o veneziana dell’inizio del Cinquecento, e in particolare all’ambito di
Alessandro Leopardi, fonditore in bronzo attivo a Padova e a Venezia (Il mito
di Europa, 2002). Ciò che caratterizza l’opera è il senso di grande
compostezza e maestosità classica, che la connota sin nei minimi dettagli (si
noti l’abbigliamento classicheggiante della fanciulla, dai calzari alla tunica
somigliante ad un peplo), riferibile probabilmente alla riscoperta del mondo
classico propria dell’arte veneta del tempo. Europa è seduta sul toro, la cui
lenta avanzata sembra alludere più a una scena classica di trionfo che non alla
raffigurazione di un ratto; niente di più lontano dalla coeva interpretazione
del mito antico data dal Riccio nel bronzetto conservato a Budapest (Cfr. scheda opera 34).
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