Agnolo Firenzuola, ovvero Michelangelo Gerolamo Giovannini da Firenzuola (Firenze, 28 settembre 1493 – Prato, 27 giugno 1543), è stato un poeta italiano.
Agnolo, il cui cognome deriva dall'omonimo borgo sugli Appennini, nacque da Bastiano de' Giovannini da Firenzuola e da Lucrezia Braccesi, figlia dell'umanista Alessandro Braccesi del quale il marito era stato segretario.
Prima di trasferirsi a Roma, studiò a Siena ed a Perugia. A Roma familiarizzò con Pietro Aretino, fu patrocinatore presso la Curia e poi presso la corte di Clemente VII. Come risulta da un documento, si fece monaco vallombrosano, ottenendone parecchi benefici ed onori, ma in seguito sciolse i voti professati, anche se non ne è nota la causa. Scomparso Clemente VII, ritornò in Toscana, vivendo fra Firenze e Prato, dove compose la maggior parte delle sue opere, prima di morire in questa città.
Delle sue opere restano due Commedie, La Trinunzia (Firenze 1549) e I Lucidi (Firenze 1549), dieci novelle intitolate Ragionamenti d'Amore, molte poesie, un Dialogo della Bellezza delle donne , un Discorso contro il Trissino, il quale aveva proposto di introdurre nuove lettere nell'alfabeto italiano e il romanzo dal titolo La prima veste dei discorsi degli animali. Con questi discorsi l'autore si propone di avvertire i Principi circa la scelta dei loro ministri; ogni apologo evidenzia un precetto morale (Mal fa chi vuol fare l'altrui mestiero - Contro a' potenti non è buona al vendicarsi la forza, ma le astuzie e gl'inganni - Molte volte il laccio teso per altri piglia quel medesimo che lo tende).
Alcune di queste opere, pubblicate solo dopo la morte dell'autore, sono considerate satiriche e scherzose. Di grande importanza resta il volgarizzamento de L'asino d'oro di Apuleio.
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Collegamenti esterni [modifica]
Bibliografia [modifica]
- Ettore Bonora " Agnolo Fiorenzuola" in Storia della Letteratura Italiana, vol.IV,Garzanti, Milano, 1988
- Agnolo Fiorenzuola, Discorsi delle bellezze delle donne, Finisterrae, Mantova 2008
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