Friday, July 29, 2011

Grisotto: Grammatica filosofica della lingua italiana (Cerutti, 1839)

Luigi Speranza

GRAMMATICA FILOSOFICA DELLA LINGUA ITALIANA, DI ANGELO CERUTTI. Seconda edizione

Multa renascentar quæ jam cecidere.
Orazio.

ROMA: DALLA TIPOGRAFIA MARINI E COMPAGNO, 1839.
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INTRODUZIONE



In ciascuna cosa naturale o artificiale
è impossibile a procedere, se prima
non sia fatto lo fondamento.


Pieno del sentimento di questa aurea sentenza di Dante, e avendo io riconosciuto che a noi Italiani pur troppo manca lo fondamento, mi parve non poter fare cosa più utile alla patria, di quella di sovvenire, giusta mia possa, a tanto difetto. E quì, acciò che ognun m’intenda, mi convien dire quello che altri forse per non offendere li più, si tacerebbe; e dal che me non terrà pusillanimo riguardo, non essendo io disposto a blandire lo errore per non dispiacere ai ciechi suoi seguaci. Dico dunque che generalmente, e anche da quelli che fanno un corso di studj regolare salvo i pochi, non si conosce nè la grammatica nè la lingua italiana; non tanto per colpa nostra, quanto per difetto del modo di educazione; per ciò che, sebbene si studii il Latino, il Greco, quindi si passa alle scienze, e si lascia indietro lo fondamento, cioè lo studio della grammatica e della propria lingua; venendosi ad imparare le predette per comparazione con una che non si sa. Chiunque ragioni potrà pertanto immaginare di quanti errori possa esser cagione il mettere una base imperfettissima alle nostre cognizioni[1]; che, finalmente, noi non abbiamo a parlare, a disputare nè a scrivere in greco o in latino[2].

1.↑ Comme une clef ouvre la porte d’un appartement, et nous en donne l’entrée, de même il y a dea connoissances préliminaires qui ouvrent, pour ainsi dire, l’entrée aux sciences plus profondes; ces connoissances, ou principes sont appelés clefs par métaphore; la Grammaire est la clef des sciences, la logique est la clef de la philosophie. Du Marsais.
2.↑ Tale stima si faceva della lingua italiana quando diedi la prima edizio-
GRAMMATICA FILOSOFICA


CAP. I.
La parola grammatica vien dal Greco, formata da gramma, lettera, cioè scienza delle lettere; ma, per estensione, le si attribuisce un senso più largo, e comprende la scienza delle lettere, e delle parole, e del loro collocamento tra esse.

Nel Trecento si diceva grammatica la scienza della lingua latina per figura rettorica detta metonimia; perchè coloro soli conoscevan grammatica che sapevan latino, non essendo l’italiano ancor sottoposto a leggi grammaticali; però dice il Boccaccio che Primasso fu un gran valente uomo in grammatica.

Le parole son tutte quelle voci delle quali si compone la lingua[1], come pagare, moneta, merito; le lettere sono quei segni che compongono le parole, come m, e, r, i, t, o, merito.




DELLE LETTERE


ALFABETO.

Questo vocabolo è composto delle due voci greche alpha e beta, le quali sono i nomi delle due prime lettere dell’alfabeto greco a, b; e corrisponde alla parola italiana abbiccì.

1.↑ Lingua, per idioma, è metaforico; si fa uso della causa per l’effetto.

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