Sunday, January 22, 2012

Gregorio Babbi, tenore cesenate -- tenore vivaldiano

Speranza

Gregorio Babbi, tenore vivaldiano.
Gregorio Babbi, tenore cesenate.

Cesena (IPA: [tʃeˈzεna], Zisêna in romagnolo) è un comune italiano di 97.200 abitanti della provincia di Forlì-Cesena in Emilia-Romagna.

All'interno della provincia, la città è sede di un circondario di decentramento amministrativo[2]. Sorge sulla via Emilia, circa 25 km a sud-est di Forlì, il capoluogo provinciale, 30 km a nord-ovest di Rimini e 35 km a sud di Ravenna.

È nota come città dei Tre Papi, anche se diede i natali a due soli papi (Pio VI e Pio VII), mentre ospitò il vescovado di altri due (Pio VIII e Benedetto XIII)[3].

Il centro storico, comprende numerose chiese e palazzi di notevole interesse storico e artistico, è delimitato dalle mura, la cui cerchia si è preservata quasi intatta, e da vari torrioni e porte posti sotto l'antica Rocca Malatestiana.

A Cesena è presente la Biblioteca Malatestiana, costruita nella metà del XV secolo, prima biblioteca civica italiana ed unico esempio di biblioteca monastica medievale perfettamente conservata nell'edificio, negli arredi e nella dotazione libraria. L'UNESCO ha riconosciuto l'importanza culturale della Malatestiana inserendola, prima in Italia, nel registro della Memoria del mondo.

Città leader nel mercato dell'ortofrutta europeo[4], è un importante snodo di comunicazione, grazie all'intersezione tra l'autostrada A14 Bologna-Taranto, la Strada statale 3 bis Tiberina (tratto della E45) Orte-Ravenna e domani probabilmente migliorerà ancora perché verrà costruita la futura tratta autostradale E55 Cesena-Mestre.

È sede di diverse facoltà universitarie aggregate nel Polo scientifico-didattico di Cesena, facente parte dell'Università di Bologna[5].

Indice [nascondi]
1 Geografia fisica
1.1 Territorio
1.2 Clima
2 Storia
2.1 Simboli
2.2 Onorificenze
3 Monumenti e luoghi d'interesse
3.1 Architetture religiose
3.1.1 Chiese
3.1.2 Cimiteri
3.2 Architetture civili
3.2.1 Palazzi
3.2.2 Teatri storici
3.2.3 Ponti
3.3 Architetture militari
3.4 Altro
3.4.1 Piazze
3.4.2 Vie
3.5 Siti archeologici
3.6 Aree naturali
4 Società
4.1 Evoluzione demografica
4.2 Etnie e minoranze straniere
4.3 Lingua e dialetti
4.4 Religione
4.5 Istituzioni, enti e associazioni
4.5.1 Associazioni
4.5.2 Sanità
5 Cultura
5.1 Istruzione
5.1.1 Biblioteche
5.1.2 Scuole
5.1.3 Università
5.1.4 Musei
5.2 Media
5.2.1 Radio
5.2.2 Stampa
5.2.3 Televisione
5.2.4 Internet
5.3 Teatro
5.4 Cucina
5.5 Personalità legate a Cesena
5.6 Eventi
6 Geografia antropica
6.1 Urbanistica
6.2 Suddivisioni amministrative
6.3 Frazioni
7 Economia
7.1 Agricoltura
7.2 Industria
7.3 Servizi
7.4 Turismo
8 Infrastrutture e trasporti
8.1 Strade
8.2 Ferrovie
8.3 Aeroporti
8.4 Mobilità urbana
9 Amministrazione
9.1 Amministrazioni precedenti
9.2 Gemellaggi
10 Sport
10.1 Principali eventi sportivi
10.2 Principali impianti sportivi
10.3 Personalità sportive legate a Cesena
11 Galleria fotografica
12 Note
13 Bibliografia
14 Voci correlate
15 Altri progetti
16 Collegamenti esterni


Geografia fisica [modifica]
Parte delle colline che circondano Cesena, sullo sfondo si può notare il Mare Adriatico. Territorio [modifica]
Le colline di CesenaCesena è posta quasi al centro della Romagna, a metà strada tra il mare, da cui dista appena 15 km, e le colline, nel punto in cui si incrociano le antiche vie Emilia e Romea. Il territorio comunale, la cui superficie è di 249,5 km², confina a nord con i comuni di Cervia e Ravenna, a est con i comuni di Cesenatico, Gambettola, Longiano e Montiano, a sud con i comuni di Roncofreddo e Mercato Saraceno, e ad ovest con i comuni di Civitella di Romagna, Meldola e Bertinoro[6].

L'altitudine ufficiale di Cesena, corrispondente al punto sul quale sorge il Palazzo Comunale, è di 44 metri sul livello del mare[7]. La media delle altitudini dell'intero territorio comunale, invece, è di 97 m.s.l.m[8]. Tuttavia si tratta di dati medi, che come tali non inquadrano perfettamente la varietà del territorio cesenate (si passa dai 5 metri del fosso della Valle ai 480 metri di Monte Cavallo[7]), pianeggiante verso l'ultimo lembo di Pianura Padana a nord-est, collinare con le prime propaggini dell'Appennino tosco-romagnolo a sud-ovest.

Morfologicamente sono il fiume Savio e la sua valle a comporre l'alveo principale del territorio comunale cesenate, andando poi a sfociare a nord-ovest fino al bacino del fiume Ronco e del torrente Bevano, a sud-est fino al versante sinistro del torrente Pisciatello[6].

Clima [modifica] Per approfondire, vedi la voce Stazione meteorologica di Cesena.

Cesena ha un clima temperato, moderatamente mitigato dalla vicinanza del mare[9]. L'estate può essere molto calda, con temperature che possono giungere a 40° (con tempi di ritorno di 18/20 anni) nei valori massimi, ma solo in casi di intenso foehn appenninico associato a forti avvezioni calde, anche se raramente superano i 35°-36°[10]. Le mezze stagioni sono piovose e complessivamente miti, nonostante la primavera risulti molto più calda e soleggiata rispetto ai mesi autunnali[11]. L'inverno è generalmente semicontinentale o continentale (mediamente rigido) sui comparti appenninico e pedeappenninico, inclusi normalmente sotto la sfera d'influenza dello strato limite planetario di tipo continentale e quindi soggetti a regimi di monobrezza della Pianura Padana (vento freddo che "esce" dall'inversione termica padana verso l'Adriatico) mentre il comparto costiero è marcatamente semicontinentale dato che risente maggiormente dei flussi di calore sensibile in ingresso dall'Adriatico[12]; le temperature medie nel corso dell'inverno risultano sulle aree costiere e pericostiere mediamente più alte di circa 2° rispetto alla fascia pedecollinare posta circa 10 km più ad ovest[9]. Le giornate di nebbia, nella media trentennale, variano da circa 30 giorni sulla bassa pianura cesenate prossima alla costa, dalle 18-20 delle aree a ridosso dell'Appennino fino alle 12-15 giornate all'interno delle valli[13].




Cesena Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Inv Pri Est Aut
T. max. media (°C) 6 9 13 18 23 27 30 30 26 20 13 8 7,7 18 29 19,7 18,6
T. min. media (°C) 0 1 4 8 12 16 18 18 15 11 6 2 1 8 17,3 10,7 9,3

Storia [modifica]Le origini del nome
L'etimologia del lemma Cesena (dal latino Caesena) non è ancora stata accertata. Tra le ipotesi più accreditate vanno menzionate le seguenti[14]:

diversi studiosi sostengono che l'origine del nome risalga al Torrente Cesuola, che attraversa il cuore della città;
altre fonti ipotizzano che il prefisso caes- rimandi al termine desueto "cesina" (cioè, "terra disboscata"), cui si è aggiunto il suffisso -ena, di origine etrusca;
altri ancora ritengono che Cesena derivi dall'etrusco "Keizna",
oppure dal latino "caedo".



Per approfondire, vedi la voce Storia di Cesena.

La Valle del Savio e i dintorni dei colli, a cui si appoggia Cesena, furono abitati fin dall'età neolitica, come dimostrano i materiali rinvenuti nella zona della Basilica del Monte e, più su, a Borello[15].

Il primo nucleo abitativo di Cesena sorge con ogni probabilità per opera degli Umbri intorno al VI-V secolo a.C.[16]; tuttavia è solo con l'arrivo dei Romani che il piccolo nucleo assume la forma di villaggio; decade con l'Impero Romano ed è sottoposta alle incursioni dei barbari[17].

Presa dai Goti di Teodorico, viene riconquistata dai Bizantini e, a metà del VI secolo, entra a far parte dell'Esarcato[18]. Dopo le campagne di Pipino il Breve (VIII secolo), Cesena rientra infine nei territori sotto il controllo pontificio, primo nucleo di quello che sarà lo Stato della Chiesa[19].

Il Duecento vede Cesena oscillare tra libertà comunali e sottomissione alla Chiesa o a signori locali. Nel 1333 Cesena è divenuta dominio della famiglia forlivese degli Ordelaffi[20], ma la loro signoria viene interrotta nel 1357 dall'intervento del legato pontificio, cardinale Albornoz, che riesce a sottomettere Cesena[21].

Nel febbraio del 1377 Cesena viene coinvolta nella guerra promossa dalla Repubblica di Firenze contro lo Stato Pontificio[22], ma il cardinale Roberto di Ginevra (futuro antipapa Clemente VII) scatena un violento massacro in città, per impedire che Cesena passi dalla parte dei fiorentini: la strage viene eseguita dalle milizie mercenarie bretoni, guidate dal condottiero inglese Giovanni Acuto, che la radono al suolo[23].

Durante la signoria dei Malatesta Cesena rifiorì, come testimoniano gli importanti monumenti quali la Rocca Malatestiana, voluta da Galeotto[24], e la Biblioteca Malatestiana, opera del mecenate Domenico Malatesta Novello[25]. Per un breve periodo, intorno al 1500, sotto il dominio di Cesare Borgia, Cesena divenne la capitale del Ducato di Romagna[26] e nel 1502 giunse in città Leonardo da Vinci, al quale Borgia aveva conferito l'incarico di rilevare ed aggiornare le fortificazioni delle città di Romagna conquistate[27]. Poi tornò sotto il dominio dello Stato Pontificio, che proseguì fino all'Unità d'Italia[28].

Nel 1775, il cesenate Giovan Angelo Braschi diviene papa col nome di Pio VI, e nuovamente nel 1800, un altro cesenate diviene papa, Barnaba Niccolò Maria Luigi Chiaramonti col nome di Pio VII. L'esperienza napoleonica (1797-1814), che vede Pio VI e Pio VII tentare invano di opporsi a Napoleone Bonaparte, priva Cesena di un gran numero di monasteri, conventi e chiese che precedentemente la ornavano e dell'Università.[29].


Cesena durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale.Successivamente, prima e dopo l'Unità d'Italia, la città conobbe un periodo di espansione[29][30].

Dopo il 1861, i liberali governarono l'Amministrazione Comunale fino agli inizi del '900, ed infine i repubblicani ressero il potere fino all'avvento del fascismo[31].

Durante la Resistenza Cesena dette un grande contributo di uomini, e per tale motivo alla città di Cesena è stata assegnata la Medaglia d'argento al Valor Militare[32].

Nel dopoguerra la città assiste ad un enorme sviluppo urbano e parallelamente si verifica una notevole crescita economica, che fa della città un polo di livello internazionale nel comparto agroalimentare, soprattutto in materia di ricerca e biotecnologie[33].

A conferma dell'importanza raggiunta da Cesena, nel 1992 la provincia cambia nome in Provincia di Forlì-Cesena, pur rimanendo Forlì capoluogo, ma la città può vantare una posizione di primo piano in vari settori economici, una vita culturale sempre fervida ed una qualità della vita superiore alla media nazionale[33].

Simboli [modifica]Stemma
Il sito araldicacivica.it descrive così lo stemma del comune di Cesena[34]:

« Lo scudo è una classica "balzana": troncato di nero e d'argento, con una bordura cuneata d'oro. Capo d'Angiò.
Lo scudo tradizionalmente indicherebbe la pacificazione tra le opposte fazioni cittadine dei Guelfi e dei Ghibellini; il bordo è preso dallo stemma dei Malatesta e si riferisce alla loro signoria sulla città nel corso del 1400. Il capo è una concessione del re di Napoli Roberto d'Angiò. Lo scudo, in luogo della corona civica, potrebbe fregiarsi della corona nobiliare, essendo stata la città iscritta nell'elenco ufficiale della Nobiltà italiana.

Stemma concesso da re Vittorio Emanuele III con Decreto Regio del 24 aprile 1927: "Troncato di nero e d'argento, alla bordura dentata di nero e d'oro, col capo d'Angiò". »


Gonfalone
Il gonfalone è formato dal Drappo troncato di nero e di bianco con al centro lo stemma della Città.

Onorificenze [modifica] Medaglia d'argento al valor militare
«Fedele ad antiche e gloriose tradizioni patriottiche e democratiche, la Città di Cesena sin dall'armistizio dell'8 settembre 1943 fu centro di decisa reazione di lotta contro l'oppressione tedesca e fascista. Esprimendo e sostenendo coraggiosamente agguerrite forze partigiane, la cui organizzazione ebbe inizio con la costituzione della prima base di volontari a Pieve di Rivoschio e nella circostante zona collinare, durante quattordici mesi di duro impegno operativo, i cesenati contribuirono validamente ad imporre un consistente logoramento alle forze nemiche ed a danneggiare mezzi ed apprestamenti.[32]»
— Zona di Cesena, 8 settembre 1973

Monumenti e luoghi d'interesse [modifica] Biblioteca Malatestiana
Memoria del Mondo


Ingresso della MalatestianaLa Biblioteca Malatestiana è una biblioteca monastica di particolare importanza storica. Fondata alla metà del XV secolo, detiene due primati assoluti: è stata la prima biblioteca civica italiana[35]; è l'unico esempio di biblioteca monastica medievale perfettamente conservata nell'edificio, negli arredi e nella dotazione libraria.[36]

L'Unesco ha riconosciuto l'importanza culturale della Malatestiana inserendola, prima in Italia, nel Registro della Memoria del Mondo[37].

Per approfondire, vedi la voce Centro storico di Cesena.

Il centro storico, formato da numerose chiese e palazzi di notevole interesse storico e artistico, è delimitato dalle mura, la cui cerchia è ancora oggi quasi intatta, e da vari torrioni e porte posti sotto l'antica Rocca Malatestiana.

Architetture religiose [modifica] Chiese [modifica] Per approfondire, vedi la voce Chiese di Cesena.


L'Abbazia di Santa Maria del Monte.
La Cattedrale di San Giovanni Battista.
Il Convento dei frati Cappuccini visto dall'alto.
L'interno della Chiesa di Santa Maria del Suffragio.
La Chiesa di San Domenico.Abbazia di Santa Maria del Monte
L'imponente complesso dell'Abbazia di Santa Maria del Monte sorge sul colle Spaziano. Al colle, dove ora sorge la millenaria basilica, era solito andare in preghiera il vescovo Mauro, proclamato santo dal XI secolo[38]; dopo la sua morte fu eretta una chiesa, 1000 ca., e poi tra il 1001 e il 1026 venne edificato un monastero. Nel corso degli anni la basilica si è arricchita di notevoli opere d'arte. Inoltre va ricordata la collezione di ex voto, una delle più grandi d'Europa[39].
Cattedrale di San Giovanni Battista
Di valore storico-artistico è anche il Duomo cittadino dedicato a San Giovanni Battista, in stile gotico-romanico e risalente alla fine del 1300, al cui interno sono racchiuse le spoglie di San Mauro. Il tempio conserva la più grande opera scultorea di Cesena, realizzata fra il 1494 e il 1505 dallo scultore lombardo Giovanni Battista Bregno da Osteno, entro la nicchia racchiusa fra due pilastri, decorati con candelabri, lo scultore ha raffigurato al centro, Cristo che raccoglie il proprio sangue in un calice fra i santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista e ai lati, Carlo e Camillo Verardi inginocchiati. Nei tondi, la Vergine Annunziata e l'Arcangelo Gabriele; il coronamento, nel quale si ipotizza fosse originariamente la figura del Padre Eterno, contiene una conchiglia novecentesca[40]. All'interno della Cattedrale un piccolo e importante dipinto raffigurante il Santo Battista eseguito su lastra di rame è stato recentemente attribuito dal ricercatore Alex Cavallucci al pittore manierista Livio Agresti[41]. Nella Cappella della Madonna del Popolo sono presenti affreschi di Corrado Giaquinto del 1750[42].
Convento di San Biagio
Il complesso di San Biagio venne creato nel 1394, ma l'edificio venne completato nel 1424 e rifatto nel 1486; nel 1810 chiesa e convento furono soppressi e il complesso divenne sede della Casa di Ricovero delle Figlie del Povero. È sede del Centro Culturale San Biagio e della Pinacoteca Comunale[43].
Chiesa e convento dei frati Cappuccini
La Chiesa e Convento dei frati Cappuccini sorge su un colle immediatamente a ridosso della città di Cesena. Di costruzione relativamente più recente rispetto agli altri complessi cesenati, conserva la splendida tela del Guercino raffigurante l'Estasi di San Francesco[44].
Chiesa e convento dei frati Minori Osservanti
Il complesso dei frati Minori Osservanti, fondato per iniziativa di Malatesta Novello su consiglio della moglie Violante, venne edificato tra il 1459 e il 1464 su progetto del maestro Maso della Val Lugano. L'esterno, di puro geometrismo neoclassico, è caratterizzato dalla facciata rimasta incompiuta. Il portico presenta cappelle che una volta erano semplici arcate[45].
Chiesa di Sant'Agostino
La Chiesa di Sant'Agostino si trova nel centro storico della città. Il convento, inizialmente dei frati Osservanti, fu ceduto alla fine del XV secolo ai monaci Agostini che intrapresero una vasta opera di ristrutturazione e di decorazione della chiesa e del convento, che terminò nel 1520. La forma attuale della Chiesa risale al 1748 su disegno di Luigi Vanvitelli[46].
Chiesa di Santa Cristina
La Chiesa di Santa Cristina è situata in contrada Chiaramonti. Di origine medievale, fu riedificata più volte nel corso dei secoli, in particolare nel 1470, nel 1630 e nel 1740, quando fu risistemata da Francesco Zondini. La chiesa fu definitivamente terminata nel 1825 con poche varianti rispetto al progetto originale di Giuseppe Valadier[47].
Chiesa di San Domenico
Edificata tra il 1706 e il 1772, sorge sui resti di una precedente chiesa quattrocentesca della quale si possono ammirare i due meravigliosi chiostri.
L'interno della chiesa è formato da una sola navata e ai lati troviamo tre cappelle per parte, nelle quali sono conservate testimonianze della pittura locale del XVII secolo[48].
Chiesa di Santa Maria dei Servi
Un preesistente complesso religioso venne probabilmente ricostruito nel 1240, e nel 1367 vi si insediarono i "Servi di Maria". Tra il 1756 e il 1765 la chiesa assunse le forme attuali su progetto di Pietro Carlo Borboni[49].
Chiesa di Santa Maria del Suffragio
La confraternita omonima venne fondata nel 1633 per suffragare le anime del Purgatorio, mentre la piccola chiesa venne edificata tra il 1685 e il 1689, su progetto di Pier Mattia Angeloni. Nella seconda metà del Settecento, la facciata e l'interno della chiesa furono pesantemente ritoccati venendo ad assumere l'aspetto attuale[42].
Cimiteri [modifica]Cimitero Urbano di Cesena
È stato inaugurato il 1º maggio del 1813. Qui sono sepolti i più illustri cittadini cesenati, come: Renato Serra, Maurizio Bufalini, la famiglia Chiaramonti e altri. Nella cripta del cimitero è presente un ossario in ricordo delle vittime della Seconda guerra mondiale.
Cimitero Nuovo di Cesena
È stato inaugurato il 9 aprile del 2011, ed è stato progettato dall'architetto Paolo Portoghesi. La Cappella per i riti religiosi, di forma circolare, è rivestita con mattoni a faccia vista, mentre la copertura ha una struttura concentrica in legno. Sono presenti un forno crematorio e luoghi di sepoltura per i non cattolici. Nel comune di Cesena esistono poi altri 35 cimiteri sparsi nelle varie frazioni[50].
Cesena War Cemetery (Cimitero di guerra di Cesena)
È un cimitero militare dove riposano i soldati dei paesi del Commonwealth caduti durante la Seconda guerra mondiale. Vi sono circa 700 tombe di militari provenienti dagli attuali Regno Unito, Canada, Nuova Zelanda, Sudafrica e India[51].
Architetture civili [modifica] Palazzi [modifica] Per approfondire, vedi la voce Palazzi di Cesena.


L'interno della "Sala degli Specchi" del Palazzo Comunale.
Alcuni fregi del Palazzo Comunale.
Il Palazzo Ghini.
Il Palazzo Romagnoli.Palazzo Comunale
Il Palazzo Comunale, o Palazzo Albornoz, si affaccia su Piazza del Popolo; fu costruito per volere del cardinale Egidio Albornoz a partire dalla metà del Trecento. L'edificio è costituito da due strutture più antiche: il Palatium Vetus e il Palatium Novum. Al suo interno sono presenti affreschi e arredi settecenteschi[52].
Palazzo Chiaramonti
L'edificio fu commissionato agli inizi del Settecento da Giovanni Gaetano Carli e accolse negli anni '80 la decorazione pittorica di Giuseppe Milani[42].
Nel 1807 papa Pio VII acquistò il palazzo dai Carli, lo donò al nipote Scipione Chiaramonti e ne stabilì l'ammodernamento da parte dell'architetto Tomba. È qui che il pontefice, di ritorno dall'esilio, dimorò durante la permanenza nella sua città natale (1814). Dal 1910 è sottoposto alla normativa sugli immobili di interesse storico-artistico. Durante la Seconda guerra mondiale subì danni rilevanti a causa di tre colpi di obice sparati per errore[53].
Palazzo Ghini
Il Palazzo Ghini è situato in Corso Gastone Sozzi. Progettato nel XVII secolo dall'architetto Pier Mattia Angeloni, ospita nel cortile monumentale alcune sculture di Francesco Calligari, raffiguranti quattro divinità: Cerere, Gloria, Marte e Minerva[38].
Palazzo del Ridotto
La costruzione risale al 1401 e successivamente venne ampliato nel 1466 e nel 1472. Per volontà dei nobili cesenati, nel 1792, fu posta una statua in omaggio al pontefice Pio VI[54].
La facciata, elemento di grande interesse, è composta di due ordini di lesene sovrapposti: dorico al piano inferiore e ionico a quello superiore[55].
Il piano terra del palazzo ospita la Galleria Comunale d'Arte adibita ad esposizioni temporanee, mentre la sala al primo piano è utilizzata per convegni e manifestazioni pubbliche[56].
Palazzo Romagnoli
È un palazzo monumentale, fatto edificare nel XVIII secolo dal marchese Michelangelo Romagnoli (1719-1780). Realizzato su progetto dell'architetto Pietro Carlo Borboni, fu decorato dal pittore Giuseppe Milani[57].
È sede della Biblioteca giuridico-economica "Giovanni Ghirotti"[58].
Rocchetta di Piazza e Loggetta Veneziana
Si tratta di una cortina in laterizio, alta oltre 20 metri, con camminamento (Loggetta Veneziana) e torrione di piazza (Torrione del Nuti). Sulla parete si trova l'iscrizione che ricorda la citazione che Dante fece di Cesena nel canto XXVII dell'Inferno e lo stemma di Lorenzo Zane, governatore pontificio all'epoca della costruzione[52]. Gli edifici ospitano anche le sale del Museo di Scienze Naturali[52].
Villa Silvia
Villa Silvia fu acquistata dalla famiglia Pasolini-Zanelli. Carducci e Bonci sono solo alcuni dei nomi più famosi ad aver frequentato la villa, insieme con Paolo Amaducci o Antonio Messeri. Il 3 settembre 1920 la contessa Silvia Baroni Semitecolo (vedova Pasolini Zanelli) morì senza più eredi, ed in qualità di ultima proprietaria della villa la lasciò in eredità al Comune di Cesena. Venne in seguito utilizzata come colonia estiva per bambini colpiti da tubercolosi. È circondata da un'area verde di quattro ettari, nella quale sono presenti numerose piante secolari e che conserva un roseto antico di epoca ottocentesca. La stanza del Carducci è tuttora visitabile[59].
Teatri storici [modifica]Teatro Comunale Alessandro Bonci

L'interno del Teatro Bonci.Il Teatro Comunale fu inaugurato il 15 agosto del 1846, tre anni dopo l'inizio dei lavori progettati dall'architetto Vincenzo Ghinelli[47].
Fin dall'inizio si distinse per la rappresentazione delle migliori produzioni drammatiche e soprattutto liriche, testimoniate dalla presenza dei migliori soprani e tenori italiani del periodo.
Il teatro fu dedicato al grande tenore cesenate Alessandro Bonci dopo le sue esibizioni nel 1904 e 1927. In occasione del 150º anniversario della sua inaugurazione, il 25 gennaio 1996, fu riaperto al pubblico dopo un restauro[60].
Il teatro è un teatro all'italiana a ferro di cavallo con quattro ordini di ventitré palchi ciascuno, due di proscenio ed un loggione[61].
Teatro Comandini
Il teatro fa parte di Palazzo Guidi, costruito nel 1719 su commissione della famiglia Carli e poi ceduto ai Marchesi di Montiano. Dall'Ottocento fino agli anni novanta il complesso fu destinato ad attività scolastiche; dal 1993 ospita la Socìetas Raffaello Sanzio.
Teatro della Valdoca
Il Teatro è nato nel 1983 ad opera di Cesare Ronconi, regista del Teatro Valdoca, e di Mariangela Gualtieri poetessa, drammaturga e attrice teatrale.
Teatro Giuseppe Verdi
Il Teatro Giuseppe Verdi, nato come teatro-giardino, nei primi anni del '900 subì un terribile incendio al quale seguì una ricostruzione. È un locale di intrattenimento grazie alle notti del discobar, uno spazio multiformat destinato anche ad eventi aziendali per tutta l'Emilia-Romagna, feste, congressi, matrimoni e cerimonie[62].

Il Ponte Vecchio che passa sopra il fiume Savio. Ponti [modifica]Ponte Vecchio
Il Ponte Vecchio, o Ponte Clemente, è il ponte più antico di Cesena, ed è anche uno dei simboli della città. Il Ponte attraversa il fiume Savio, in uno dei punti più stretti della città.
I lavori di costruzione iniziarono nel 1733, per volere di Papa Clemente XII[63].
Ponte del Risorgimento
Furono la costruzione del Ponte del Risorgimento, nel 1914, e l'apertura di via Cesare Battisti, nel 1921, a cambiare la circolazione del traffico. Così il Ponte Clemente divenne "Vecchio" per distinguerlo dal nuovo Ponte del Risorgimento, soprannominato "Ponte Nuovo"[64].
Ponte Europa Unita
Il Ponte Europa Unita è parte di un progetto di riqualificazione urbana dell'area dell'Ex-Zuccherificio, ad opera di Vittorio Gregotti. Il ponte è stato aperto al traffico nel 2003[65].
Architetture militari [modifica]
La Rocca Malatestiana in primaveraRocca Malatestiana
Cesena deve alla famiglia dei Malatesta anche la sua Rocca, una delle più imponenti della Romagna, con "corte" e due torrioni centrali, chiamati "Maschio" e "Femmina". In quest'ultimo è allestito il Museo di Storia dell'Agricoltura che offre ai visitatori uno spaccato sul mondo rurale romagnolo nel corso dei tempi, mentre nel "Maschio" è posta l'esposizione permanente di Ceramiche Malatestiane[66].
Le Mura e le Porte
L'inizio della costruzione della cinta muraria di Cesena si fa risalire intorno all'anno Mille.
Di tre antiche porte ci è stata tramandata l'esistenza: Porta Ravegnana, Porta dei Leoni e Porta Sapigna[66].

Barriera Cavour.La relazione del cardinale Anglico de Grimoard del 1371 (Descriptio Romandiole) parla di circa 1660 famiglie dentro le mura e di un castello (la Rocca Vecchia, ormai diroccata) di otto porte.
Dopo l'Unità d'Italia dei sette varchi nelle mura medievali alcuni furono abbattuti, altri modificati, mentre il fossato veniva riempito dalla perforazione del tunnel.
La cinta muraria risulta ancora per la maggior parte intatta e ben individuabile nel tessuto urbanistico; le porte giunte fino a noi sono quattro: Porta Santi, Porta Fiume, una delle due Portacce e Porta Montanara[49].
Barriera Cavour
L'abbattimento dell'antica Porta Cervese e l'edificazione di questa costruzione nel 1864, su progetto di D. Angeli, costituiscono uno degli interventi di maggior rilievo tra i tanti che, dopo l'Unità d'Italia, diedero alla città un indiscutibile aspetto "borghese"[49].
Altro [modifica] Piazze [modifica]
Piazza del Popolo vista dal Torrione.Piazza Amendola
Sorta negli anni trenta del XX secolo per effetto della demolizione di alcuni edifici, fra cui un antico lavatoio e la copertura del torrente Cesuola[67], la piazza è stata oggetto di un intervento di riqualificazione nel settembre del 2008 che ha coinvolto anche il tratto iniziale di via Pescheria. Fra le varie opere sono stati rifatti e potenziati i sottoservizi e rinnovato completamente l'impianto di illuminazione pubblica, l'asfalto è stato sostituito con pietre di varie forme e al centro della piazza è stata collocata una fonte che ricorda il vecchio modello ottocentesco.
Piazza Mario Guidazzi
In Piazza Guidazzi si affaccia il teatro Alessandro Bonci. Qui, il 16 gennaio del 1915, fu tenuta una conferenza da Cesare Battisti che fu molto osteggiata dai neutralisti; in ricordo di quell'evento si può leggere un'iscrizione incisa su di una targa posta sulla facciata del teatro[68].
Piazza del Popolo
La caratteristica principale è quella di essere stata privata del quarto lato nella seconda metà del secolo XIX, a causa della demolizione del quartiere di Chiesanuova. La piazza, anticamente passaggio della romana Via Emilia (187 a.C.), presenta approssimativamente una forma rettangolare. La sua caratteristica architettonica è il contrasto tra l'imponenza del Palazzo Comunale (o Palazzo Albornoz) e della Loggetta Veneziana e delle ben più ridotte dimensioni delle strutture opposte in stile neoclassico ed eclettico. La piazza nei secoli passati è stata anche chiamata "Piazza inferiore", "Piazza maggiore" e "Piazza Vittorio Emanuele".
Al centro della piazza è posta la Fontana Masini[69].
Vie [modifica]Via Emilia
L'arteria venne costruita tra il 189 e il 187 a.C. In quel periodo la colonia di Placentia era circondata dai Galli Boi che, nonostante fossero stati sconfitti, non avevano voluto firmare la pace con Roma. Il pericolo di rivolte era quindi reale.

Via Zeffirino Re durante la Fiera di San Giovanni.Roma decise allora di realizzare una strada militare fino a Placentia per far spostare velocemente l'esercito allo scopo di reprimere eventuali rivolte boiche. Alcuni decenni dopo la via Emilia venne prolungata da Piacenza a Milano[70].
Nell'antichità a Cesena la via Emilia girava intorno al Colle Garampo, mentre il nuovo tracciato (i nomi ufficiali sono viale Marconi, viale Oberdan e viale Bovio) passa in mezzo a due modeste alture[71].
Viale Jacopo Mazzoni
Viale Jacopo Mazzoni nacque dopo l'Unità d'Italia. Nel 1861 le autorità cittadine decisero di abbattere un intero rione, il Borgo Chiesanuova, creando così un largo viale, costeggiato ai lati da alberi, per coloro che provenivano da Forlì[72].
Via delle Scalette
Via delle Scalette è una stradina di ciottoli e gradini che parte vicino ai giardini pubblici e termina accanto all'Abbazia di Santa Maria del Monte, in cima al Colle Spaziano. Il 15 agosto, durante la Festa dell'Assunzione, la via viene percorsa a piedi dai fedeli per raggiungere l'Abbazia[73].
Via Zeffirino Re
Via Zeffirino Re è una strada del centro storico che collega Piazza del Popolo al Palazzo del Ridotto.
A Cesena, al tempo dei Romani, la Via Emilia, dopo l'ampia curva che dette il nome alla città (Curva Caesena), tagliava il centro quasi longitudinalmente, fino alla "Porta Santi", situata nel tratto settentrionale delle mura malatestiane.
Nel Medioevo le cose cambiarono e, dalla Piazza Maggiore, poi divenuta Piazza del Popolo, prese a incunearsi questa stradina, per poi girare a destra di fronte al Palazzo del Ridotto e proseguire verso Rimini.
Si trattava di un tratto alquanto importante, giacché vi si trovavano i banchi dei fruttivendoli: da qui il nome tradizionale Via delle Ortolane.
All'incrocio con Via delle Erbe (Via Albizzi) e Via degli Orefici (Via Fantaguzzi) formava il caratteristico "Trivio di San Paolo" dove, fino al 1801, sorgeva un oratorio dei Frati Camaldolesi[74].
Siti archeologici [modifica]Parco archeologico del Colle Garampo
Durante lavori di scavo effettuati nel 1993 e 2005 sono stati scoperti nel centro storico dei reperti di epoca romana, fra i quali un mosaico pavimentale in tessere bianche e nere con decorazioni vegetali e libere che, "staccato" dalla sua originaria collocazione ed interamente ristrutturato dagli esperti restauratori della scuola di Ravenna, è esposto in una sala del Palazzo Comunale[75][76].
Altri reperti di epoca romana e medievale (fondamenta di edifici e strade adiacenti) che si ritengono di notevole valore storico, sono stati rinvenuti nel 2005, durante gli scavi per la costruzione di un parcheggio, nelle immediate vicinanze del centro storico[77].
Fornaci romane di Ronta
Nel settembre del 2005, durante i lavori per la realizzazione del Canale Emiliano Romagnolo, sono state scoperte a Ronta di Cesena delle fornaci romane. Esse sono le più integre mai rinvenute in Emilia-Romagna e forse in tutta l'Italia Settentrionale. Il complesso risale al II secolo a.C. ed è composto da tre fornaci di forma rettangolare di grandi dimensioni, la pavimentazione fu realizzata in mattoncini. All'interno di esse si producevano laterizi[78].
Aree naturali [modifica] Per approfondire, vedi la voce Parchi di Cesena.


Il Parco Naturale del Fiume SavioA Cesena ci sono quasi 55.000 alberi, 250 aree verdi che si estendono complessivamente per oltre 246 ettari, una pianta per ogni nuovo nato[79].

Ecco le principali aree verdi della città:

Giardini "11 settembre 2001"
Giardini "20 ottobre 1944"
Giardini "Battaglia del Monte"
Giardini "Caduti di Cefalonia"
Giardino di Serravalle
Giardini "G. Savelli"
Giardini Pubblici
Giardini "San Rocco"
Giardino di "Via Mulini"
Parco Cesuola
Parco per Fabio
Parco "Fornace Marzocchi"
Parco "Iqbal Masih"
Parco urbano dell'Ippodromo
Parco "Nkosi Johnson"
Parco delle Querce
Parco della Rimembranza
Parco Naturale del Fiume Savio
Società [modifica] Evoluzione demografica [modifica]A marzo 2011 a Cesena sono state censite &&&&&&&&&&097180.&&&&&097 180 persone. L'aumento della popolazione è dovuto soltanto ai flussi migratori perché il saldo naturale è negativo, in città arrivano costantemente qualche centinaio di immigrati al mese. Tra questi un numero importante è rappresentato da coloro che vivono da soli, soprattutto le donne, che per la metà sono vedove[80].

Evoluzione della popolazione (2001-2011) Data Popolazione
Gennaio 2001 &&&&&&&&&&090948.&&&&&090 948
Gennaio 2002 &&&&&&&&&&090939.&&&&&090 939
Gennaio 2003 &&&&&&&&&&091039.&&&&&091 039
Gennaio 2004 &&&&&&&&&&092739.&&&&&092 739
Gennaio 2005 &&&&&&&&&&093537.&&&&&093 537
Gennaio 2006 &&&&&&&&&&093848.&&&&&093 848
Gennaio 2007 &&&&&&&&&&094079.&&&&&094 079
Gennaio 2008 &&&&&&&&&&094938.&&&&&094 938
Gennaio 2009 &&&&&&&&&&095502.&&&&&095 502
Dicembre 2010 &&&&&&&&&&097056.&&&&&097 056
Gennaio 2011 &&&&&&&&&&097071.&&&&&097 071

Abitanti censiti

Etnie e minoranze straniere [modifica]Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2011 la popolazione straniera residente era di 9.043 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Albania 1.188 1,22%

Romania 1.141 1,17%

Lingua e dialetti [modifica] Per approfondire, vedi la voce Dialetto romagnolo.

A Cesena, accanto alla lingua italiana, si parla una delle varianti del dialetto romagnolo. Quest'ultimo, derivante dal latino e incluso nella famiglia dei dialetti galloitalici, è caratterizzato da un forte rilievo delle consonanti nelle parole e da una notevole moltiplicazione dei fonemi vocalici rispetto all'italiano, che ne ha solo sette.


La Concattedrale di San Vicinio a Sarsina. Religione [modifica] Per approfondire, vedi la voce Diocesi di Cesena-Sarsina.

La maggioranza della popolazione cesenate è di religione cattolica, la città è inoltre sede vescovile della Diocesi di Cesena-Sarsina[81] ed è suddivisa in 23 parrocchie[82].

A Cesena sono anche presenti due comunità evangeliche (Assemblea di Dio in Italia[83] e Chiesa Evangelica Battista[84]), testimoni di Geova[85] e seguaci di altre confessioni libere come quelli della Chiesa cristiana avventista del settimo giorno[86].

In antichità a Cesena sono sempre state presenti comunità ebraiche, che durante la Seconda guerra mondiale, a causa delle leggi razziali, si sono dovute trasferire per nascondersi.

Con l'immigrazione si sono diffuse anche fedi di carattere orientale come il Buddhismo, l'Induismo e fedi cristiano-ortodosse. La parte più rilevante tra queste minoranze è però costituita da persone di fede musulmana, infatti nella frazione Torre del Moro è presente il Centro di Cultura e di Studi Islamici[87] mentre nella frazione di Monte Aguzzo è presente l'unico luogo di sepoltura per gli islamici in Romagna[88].

Inoltre a Cesena è presente la Chiesa di Scientology, che ha fondato un'associazione di volontariato contro le droghe chiamata "Amici di Lafayette Ronald Hubbard"[89].

Istituzioni, enti e associazioni [modifica]A Cesena sono presenti numerosi istituti culturali che operano attivamente e sono presenti nella realtà locale, come: l'Istituzione Biblioteca Malatestiana, la Fondazione Renato Serra, il Ser.In.Ar. (acronimo di Servizi Integrati d'Area, società che promuove e sostiene le attività dell'Università di Bologna nella provincia di Forlì-Cesena), l'Emilia Romagna Teatro, l'Istituto di cultura musicale "Arcangelo Corelli", la Biblioteca di scienze giuridiche ed economiche "Giovanni Ghirotti", il Centro di Documentazione Educativa e il Teatro Comandini-Socìetas[90].

Associazioni [modifica]Cesena è ricca di associazioni e circoli culturali che operano nel territorio promuovendo conferenze, convegni, mostre, proiezioni cinematografiche, corsi, spettacoli teatrali e musicali[91].

Tra le varie associazioni vi è la Fondazione AVSI, organizzazione non governativa senza scopo di lucro nata a Cesena nel 1972 ad opera del dottor Arturo Alberti, impegnata con 111 progetti di cooperazione allo sviluppo in 39 paesi del mondo[92].

Sanità [modifica]L'Ausl di Cesena serve tutto il comprensorio cesenate, dalla Valle del Savio alla riviera, coprendo un territorio di 15 comuni (oltre 200.000 abitanti). Specificatamente il territorio è diviso in 2 distretti: il Distretto Cesena-Savio che comprende i territori dei comuni di Cesena, Montiano, Mercato Saraceno, Sarsina, Bagno di Romagna e Verghereto e il Distretto Rubicone che copre i territori dei comuni di Cesenatico, Gambettola, Gatteo, San Mauro Pascoli, Savignano, Longiano, Roncofreddo, Borghi e Sogliano[93].

L'Ospedale Maurizio Bufalini di Cesena è una moderna struttura che ne fa un punto di riferimento a livello regionale e nazionale[94].

Laboratorio Unico di Area Vasta Romagna
Il Laboratorio Unico di Area Vasta Romagna è situato nel Centro Servizi Pievesestina, in piazza della Liberazione, a Pievesestina di Cesena. L'edificio, progettato per servire oltre un milione di abitanti, costituisce un'evoluzione a livello europeo di gestione unificata di attività laboratoristiche ed è un progetto di punta delle Ausl di Area Vasta Romagna (Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini) per assicurare un accesso completo di servizi di grande qualità all'interno del sistema socio-sanitario.

Inaugurato il 31 marzo 2009, il Laboratorio Unico di Patologia Clinica romagnolo è dotato di valide strumentazioni tecnologiche e informatiche[95].

Cultura [modifica] Istruzione [modifica] Biblioteche [modifica]Nella sezione moderna della Biblioteca Malatestiana sono presenti oltre centomila volumi. È questo il grande patrimonio ad "accesso diretto" della Malatestiana, cioè l'insieme dei libri che possono essere presi in prestito gratuito da chiunque. Essa è divisa in due sezioni: la Biblioteca Moderna, che raccoglie più di 60.000 volumi[96]; e la Biblioteca dei Ragazzi, ove sono custoditi invece quasi 24.000 testi destinati ai lettori da 0 a 16 anni[97].

Nel territorio inoltre sono presenti varie biblioteche e la Sezione di Cesena dell'Archivio di Stato di Forlì.


Interno della Biblioteca MalatestianaArchivio di Stato di Forlì - Sezione di Cesena
Biblioteca del Centro cinema città di Cesena
Biblioteca del Conservatorio statale di musica "Bruno Maderna"
Biblioteca del Gruppo di ricerca sulle tecnologie appropriate - Centro di informazione nonviolenta
Biblioteca del "Quartiere Al mare"
Biblioteca del "Quartiere Borello"
Biblioteca del "Quartiere Cervese Nord"
Biblioteca del "Quartiere Cervese Sud"
Biblioteca del "Quartiere Cesuola"
Biblioteca del "Quartiere Dismano"
Biblioteca del "Quartiere Oltresavio"
Biblioteca del "Quartiere Rubicone"
Biblioteca del "Quartiere Valle Savio"
Biblioteca del Seminario vescovile
Biblioteca dell'Abbazia di Santa Maria del Monte
Biblioteca dell'Istituto di storia della Resistenza e dell'Età contemporanea
Biblioteca e Fonoteca dell'Istituto musicale "Arcangelo Corelli"
Biblioteca giuridico-economica "Giovanni Ghirotti"
Biblioteca Malatestiana
Biblioteca Malatestiana - Sezione ragazzi "Adamo Bettini"
Biblioteca "Maurizio Bufalini"
Scuole [modifica]A Cesena sono presenti 23 scuole dell'infanzia[98], 28 scuole primarie[99], 11 scuole secondarie di primo grado una delle quali privata[100], vi hanno sede inoltre nove scuole secondarie di secondo grado statali (due licei[101], quatto istituti tecnici[102] e tre istituti professionali[103]) e due licei paritari[104]; il sistema della formazione è completato dal Conservatorio di Musica "Bruno Maderna"[105].

Tra questi va menzionato il Liceo Ginnasio Statale Vincenzo Monti, fondato il 10 ottobre del 1860[106].

Università [modifica]
Il Campus di Scienze degli Alimenti.Nel 1989 l'Università degli Studi di Bologna decide di decentrare in Romagna alcuni corsi di laurea. Cesena inaugura il corso di laurea in Scienze dell'Informazione, che in seguito alla riforma del cosiddetto 3+2 si trasforma nei corsi di laurea triennale e magistrale in Scienze e Tecnologie Informatiche[107].

L'identità di Cesena città universitaria si è rafforzata in questi anni non solo per l'aumento dei corsi di laurea e degli studenti iscritti, ma anche per lo sviluppo delle strutture e dei servizi. Numerosi gruppi di ricerca operano presso il Polo Scientifico-Didattico di Cesena e alcuni di essi hanno raggiunto un'eccellente visibilità internazionale[108].

Cesena è sede distaccata dell'Università degli studi di Bologna per le seguenti facoltà: Architettura, Ingegneria (seconda facoltà dell'Ateneo), Psicologia (dal 2006 è stata eletta la migliore in Italia[109]) e per alcuni corsi di studio delle facoltà (con sede a Bologna) di Agraria (lauree triennali in Scienze e Tecnologie Alimentari, Viticoltura ed Enologia, Scienze dei Consumi Alimentari e della Ristorazione, lauree magistrali in Scienze e Tecnologie Alimentari, Scienze Enologiche), Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (laurea triennale e magistrale in Scienze e Tecnologie Informatiche), Medicina (laurea triennale in Scienze Infermieristiche).

In città è anche presente il corso di scenografia del melodramma dell'Accademia di belle arti di Bologna; dal 1995 il corso collabora col conservatorio Bruno Maderna e il teatro Alessandro Bonci all'allestimento di opere liriche, realizzando le scene e i costumi[110].

Musei [modifica]
Interno del Museo archeologico di Cesena.Casa Museo "Renato Serra"
La casa natale di Renato Serra è diventato un museo dedicato al critico letterario[111].
Galleria Comunale d'Arte
La Galleria comunale d'arte è collocata al pianterreno del Palazzo del Ridotto. È una sala che ospita periodicamente delle mostre temporanee di dipinti o sculture[112].
Galleria dei dipinti antichi della Cassa di risparmio di Cesena
La Galleria dei dipinti antichi della Cassa di risparmio di Cesena conserva dipinti principalmente di scuola emiliana. La collezione comprende opere dal XV al XIX secolo e si è arricchita principalmente dagli anni settanta agli anni 2000. Dal 1991 è esposta nel monastero dei Celestini, ora anche sede centrale degli uffici della banca[113].
Museo Archeologico di Cesena
Il Museo archeologico di Cesena è collocato al pianterreno dell'edificio in cui è situata la Biblioteca Malatestiana e conserva al suo interno una raccolta di reperti provenienti dall'area cesenate, dalla preistoria fino all'umanesimo[114]. Nel 1972 il museo ebbe anche una menzione speciale dell'UNESCO[114].

Museo delle scienze naturali.Museo della Centuriazione
È un museo all'aperto, sistemato in una casa colonica che espone strumenti di lavoro e oggetti d'uso antichi e moderni e una area trattata con metodi e colture di altre epoche storiche[115]
Museo della Cattedrale
Il Museo della Cattedrale, nel ristretto ma suggestivo spazio un tempo occupato dalla cappella di San Tobia, presenta importanti oggetti per la celebrazione liturgica e parametri sacri, alcuni dei quali donati dai pontefici di Cesena, e alcune opere d'arte appartenenti al capitolo della cattedrale o ad edifici di culto distrutti o di varia destinazione[116].
Museo dell'Immagine
Nel museo sono conservati gli archivi privati di autori cinematografici comprendenti carteggi con soggetti e sceneggiature originali, fotografie di scena, recensioni su centinaia di film di produzione nazionale e straniera: la sezione, in continua crescita, deve la sua consistenza alle donazioni dei registi, fotografi, sceneggiatori, e critici[117].
Museo di Scienze Naturali
Il Museo di scienze naturali occupa la Loggetta Veneziana affacciata su piazza del Popolo.
Di valore soprattutto didattico, è composto da: Sala degli strumenti, Corridoio con insetti e conchiglie dell'Adriatico, Sala con animali del Cesenate ed, infine, la Sala degli animali che contiene animali proveniente da tutto il mondo[118].

Una delle stanze espositive del museo dell'agricolturaMuseo di Storia dell'Agricoltura
Il Museo di storia dell'agricoltura, ospitato all'interno della Rocca Malatestiana, è nato grazie alla donazione alla città dell'artista Mario Bocchino nel 1974 e rappresenta nel settore una delle collezioni più ricche dell'intera regione[118].
Museo del Teatro
Il museo conserva la documentazione della storia del teatro Alessandro Bonci e della musica a Cesena di cui sono testimonianza locandine, manifesti e programmi di sala, fotografie e disegni, costumi, scenografie e registrazioni video e audio[119].
Pinacoteca comunale di Cesena
La collezione dei dipinti di proprietà del comune si forma tra il XIX secolo e il XX secolo; il primo allestimento del 1883 fu in alcune stanze della Biblioteca Malatestiana, in seguito, nel 1984, ha trovato una sistemazione espositiva stabile presso l'ex monastero di San Biagio. Le opere esposte coprono un arco di tempo compreso tra il XV secolo e l'età contemporanea, offrendo anche una panoramica della produzione di dipinti locali, arricchita da alcune importanti presenze di rilevanza nazionale[120].

Un concerto in Piazza realizzato da Radio Studio Delta Media [modifica] Radio [modifica]Nella città sorgono tre Stazioni Radio: Radio Studio Delta, Radio Centrale e UniRadio.

Radio Studio Delta è la radio principale di Cesena e della Romagna; è nata nel 1981 da un'idea di Alberto Emiliani, Marco Lucchi e Alessandro Valletta; secondo i dati Audiradio Radio Studio Delta è l'emittente più ascoltata in tutta la Romagna[121].

Radio Centrale invece nasce nel 1976 ed è una delle prime radio private d'Italia[122].

UniRadio, nata nel 2011, è la prima radio universitaria italiana, creata e gestita da studenti di tutte le facoltà di Cesena utilizzando solo software open source[123].

Stampa [modifica]A Cesena vengono stampati tre quotidiani e due settimanali, redatti da sezioni operanti in autonomia dalle redazioni principali; il Resto del Carlino è il giornale locale più diffuso a Cesena (e nel suo comprensorio)[124] ed è presente da quando, nel 1972, opera in autonomia dalla redazione di Forlì, inoltre sono presenti il Corriere Romagna e La Voce di Romagna, mentre i settimanali sono quello diocesano, il Corriere Cesenate, e quello dell'Amministrazione Comunale, Cesena Informa. L'Informazione tratta la cronaca, la politica, la cultura e le tradizioni della città di Cesena e dei suoi comuni limitrofi.

Televisione [modifica]A Cesena sorgono i principali studi di produzione di Teleromagna, una delle prime emittenti private sorte in Italia. L'azienda televisiva è nata nel 1974, nel 2004 è stata rilevata dal Gruppo Pubblisole nel 2004 e a dicembre 2010, con l'arrivo del digitale terrestre, Teleromagna ha ampliato la sua offerta con il lancio di cinque canali tematici[125].

Ha sede nel comparto produttivo "Ex Arrigoni", alle porte di Pievesestina di Cesena. Altre redazioni sono poste a Castel Guelfo di Bologna, Forlì, Ravenna e Rimini.

È visibile nell'Emilia-Romagna, Veneto, Marche e nella Repubblica di San Marino.

Internet [modifica]Dal 26 marzo 2011 è attivo un servizio di connessione gratuita 24 ore su 24 a Internet mediante hotspot Wi-Fi dislocati in vari punti della città, principalmente piazze e parchi urbani[126]. Il progetto Cesena Wi-Fi, sostenuto dalle associazioni universitarie delle facoltà cesenati, ha comportato costi modesti da parte dell'amministrazione comunale essendo finanziato per la maggior parte dalle aziende Cesenanet srl, Tecnotel srl e Vituma srl.[127][128]

Teatro [modifica]
Il teatro Alessandro Bonci.Nella città sorge il celebre teatro Alessandro Bonci (intitolato all'omonimo tenore cesenate) che, grazie alla sua eccellente acustica, è non di rado sede di importanti eventi.

Cesena è inoltre sede della compagnia teatrale Socìetas Raffaello Sanzio, nota per le sue attività internazionali e la ricchezza e la complessità del linguaggio scenico[129].

L'elenco dei teatri di Cesena:

Teatro "Alessandro Bonci"
Teatro "Humphrey Bogart"
Teatro "Comandini"
Teatro "Giuseppe Verdi"
Teatro "Raffaello Sanzio"
Teatro della Valdoca
Cucina [modifica] Per approfondire, vedi le voci Cucina romagnola e Cucina cesenate.
La "Pida"

Un tipico chiosco per le piadineCesena, e tutta la Romagna, è nota per la piadina. Essa è composta da una sfoglia di farina di frumento, strutto (o olio di oliva), sale e acqua, che tradizionalmente viene cotta su un piatto di terracotta, detto teglia, ma più comunemente su piastre di metallo.

La si può trovare in tutto il territorio cittadino, venduta in tipici chioschi. Può essere servita semplice per accompagnare i pasti, ma è ottima se gustata insieme ad affettati ed insaccati di vario tipo oppure insieme al formaggio squacquerone, con l'aggiunta di rucola. È, per dirla con Giovanni Pascoli, «il pane, anzi il cibo nazionale dei Romagnoli»: in realtà, lo era innanzitutto per i più poveri[130].

La piadina romagnola è inserita nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani della regione Emilia-Romagna.


La cucina cesenate e romagnola è stata condizionata dapprima dalla presenza di piccole signorie turbolente e instabili, con la parziale eccezione di quella malatestiana, con corti e, dunque, mense di non eccelso lustro, e poi dal lungo e pesante dominio dello Stato della Chiesa[131].

I caratteri della cucina sono estremamente semplici e contadini; l'apporto della cultura marinara è di scarso peso e non si estende oltre la zona costiera. Il numero dei piatti è modesto; altrettanto modesta è la tradizione salumiera e casearia[131].

Nei primi piatti è diffusa la cultura della pasta all'uovo fatta in casa, particolarmente sotto forma di pappardelle, cappelletti, tagliatelle e lasagne. Altri tipi di pasta tipici del cesenate sono gli strozzapreti, serviti al ragù, ed i passatelli in brodo[131].

Per quanto riguarda i secondi piatti, sono principalmente a base di maiale (e' baghèn), del quale non si butta via nulla: grigliate miste, carne ai ferri e arrosti sono tipici della zona, in particolare di quella collinare. Diffuso l'uso d'insaccati e degli affettati derivati dal maiale, specialmente prosciutto, salame, mortadella, coppa e culatello, accompagnati dalla piadina e un bicchiere di vino rosso. In misura minore sono amati dai cesenati anche il coniglio (e' cùnéij) e il pollo (e' pol)[131].

Il dolce tipico del cesenate è la ciambella, mentre le frappe sono tipiche del periodo di carnevale. Inoltre si produce, nel periodo della festa patronale di San Giovanni, il caratteristico Fischietto di San Giovanni, un fischietto rosso di zucchero caramellato a forma di oca[131].

Nel cesenate si producono vari tipi di vino, in particolare il Sangiovese, il Trebbiano, la Cagnina, l'Albana ed il Pagadebit[131].

Personalità legate a Cesena [modifica] Per approfondire, vedi la voce Personalità legate a Cesena.

Nicoletta BraschiAlessandro BonciPapa Pio VIIRenato SerraMarietta Alboni (1826-1894) è stata una cantante lirica;
Nerio Alessandri (1961) è un imprenditore, presidente e fondatore di Technogym;
Francesco Amadori (1932) è il fondatore e il presidente del Gruppo Amadori;
Monty Banks (1897-1950) è stato un attore, regista e produttore cinematografico;
Don Cesare Carlo Baronio (1887-1974) è stato un presbitero ed educatore;
Papa Benedetto XIII (1647-1730) al secolo Pietro Francesco Orsini;
Oddo Biasini (1917-2009) è stato un deputato per cinque legislature e due volte ministro;
Alessandro Bonci (1870-1940) è stato un tenore;
Cesare Borgia (1475-1507) è stato un cardinale e condottiero cattolico;
Nicoletta Braschi (1960) è un'attrice; musa ispiratrice e moglie di Roberto Benigni (Cittadino Onorario);
Maurizio Bufalini (1787-1875) è stato un insigne medico;
Romeo Castellucci (1960) è il direttore della compagnia teatrale Societas Raffaello Sanzio;
Alfredo Comandini (1853-1923) è stato un giornalista e politico;
Maurizio Ferrini (1953) è un personaggio televisivo e attore comico;
Gaspare Finali (1829-1914) è stato un letterato, patriota e politico, fu anche sindaco di Cesena e Ministro del Tesoro del Regno d'Italia;
Fra Michele Fuschi (1270ca.-1342) meglio noto come Michele da Cesena, è stato un religioso, teologo e filosofo francescano;
Cino Macrelli (1887-1963) è stato un politico, fu anche sindaco di Cesena e ministro;
Novello Malatesta (1418–1465) è stato un signore e magnate del comune di Cesena;
Jacopo Mazzoni (1548-1598), filosofo e astronomo
Leonida Montanari (1800-1825) è stato un patriota del risorgimento;
Galasso da Montefeltro (XIII secolo), capitano di ventura, è stato podestà di Cesena;
Papa Pio VI (1717-1799) al secolo Giovanni Angelo Braschi;
Papa Pio VII (1742-1823) al secolo Luigi Barnaba Chiaramonti;
Papa Pio VIII (1761-1830) al secolo Francesco Saverio Castiglioni;
Domenico Rasi (1924-1944) è stato un antifascista e partigiano;
Renato Serra (1884-1915) è stato uno scrittore e critico letterario;
Gastone Sozzi (1903-1928) è stato un uomo politico, morì martire del fascismo nelle carceri di Perugia;
Vanzio Spinelli (1924-1944) è stato un antifascista e partigiano;
Ilario Tabarri (1917-1970) è stato un antifascista e partigiano;
Adone Zoli (1887-1960) è stato Presidente del Consiglio
Eventi [modifica]
La Fiera di San Giovanni (Piazza del Popolo).Cesena oltre ad essere famosa per l'arte e la cultura, è anche una città che è animata in ogni periodo dell'anno e che richiama molti turisti.

Da aprile 2005 il Centro Cinema Città di Cesena promuove il Backstage Film Festival che, insieme a CliCiak (dal 1998 è un concorso nazionale per fotografi di scena), si occupa del dietro le quinte del cinema italiano[132].

Per celebrare l'anniversario della dichiarazione Schuman da maggio 2010 si svolge per le vie del centro storico la Festa dell'Europa[133].

A giugno è poi la volta di quella che, per tradizione, è la principale manifestazione popolare cesenate: la Fiera di San Giovanni, il santo patrono. Sulle molte bancarelle, tra le altre cose, la tradizione vuole che siano offerti profumati mazzetti di lavanda, le prime trecce d'aglio e soprattutto il rinomato fischietto rosso, fatto di zucchero, che assume la forma di gallo e papera[134].

L'estate è la stagione del ricco cartellone di spettacoli all'aperto (musica, teatro, cinema, burattini e lirica): la manifestazione Autori sotto le stelle propone incontri con scrittori e giornalisti nell'antico chiostro di San Francesco della biblioteca Malatestiana; l'appuntamento I Suoni del Tempo sono dei concerti dedicati solitamente alla musica e alla canzone d'autore che sono ospitati nella corte della rocca Malatestiana; piazza Amendola offre Cinema in Piazza una rassegna cinematografica che si svolge a luglio ed agosto[135].


La notte bianca.La fine dell'estate è segnata a Cesena dalla finale del Campionato Europeo di Trotto, appuntamento conclusivo della stagione all'ippodromo del Savio, uno dei maggiori in Italia[136].

Nell'ottobre del 2006 si è svolta la prima e unica notte bianca a Cesena, che nel maggio 2007 ha cambiato nome in Notte bianca universitaria e dall'ottobre 2009 è diventata Notte per la cultura, una notte dedicata sia alla cultura sia al divertimento[137] e contemporaneamente si svolge il Festival internazionale del cibo di strada, uno spaccato gastronomico dedicato ai cibi di strada provenienti da tutto il mondo[138].

La grande tradizione nel campo ortofrutticolo, ad esempio, trova il suo momento topico ai primi di ottobre, quando il complesso fieristico di Pievesestina ospita il Macfrut[107][139]. Si tratta di una delle più importanti fiere internazionali dedicate alla lavorazione, al trasporto e alla tecnologia per l'ortofrutta, e richiama visitatori da ogni parte del mondo[107][140].

All'inizio di ottobre si rievoca il passato con Calende malatestiane, a cura della locale associazione storico culturale "De Rebus Malatestianis": una rievocazione storica dedicata al medioevo, tutto rivissuto in costume fra armigeri, dame e cavalieri[141].

A fine mese i padiglioni fieristici di Pievesestina tornano ad ospitare un altro evento di rilievo: Arredo Casa, dedicata alla casa, al fai-da-te e al giardinaggio[142].

Trascorsi pochi giorni, il centro accoglie i padiglioni della manifestazione Cesena a tavola, rassegna gastronomica di ristorazione ed enologica che offre un'ampia panoramica dei sapori della Romagna[143].

Geografia antropica [modifica]
Porticato in piazza del Popolo Urbanistica [modifica]
Cesena all'imbrunire: si possono notare i campanili del duomo (a destra) e del palazzo del Ridotto (a sinistra)Lo sviluppo urbanistico della città è stato fortemente influenzato dalle antiche strade che attraversano Cesena. Sulla via Emilia si sono formati insediamenti abitativi e artigianali, su via Dismano centri agricoli e industriali, mentre su via Cervese e via Cesenatico solo edifici per scopo abitativo[144].

L'apparato urbano di Cesena si è strutturato, man mano che i secoli passavano, in base a tre elementi: la barriera naturale costituita dal fiume Savio e dalle colline, le quattro strade storiche e la linea ferroviaria[144].

Nell'età romana, Cesena si chiamava Curva Caesena, perché accanto al colle Garampo si incurvava l'antica via Emilia e con essa la città[144]. Questa curva assumeva la forma di uno scorpione[145].

Suddivisioni amministrative [modifica]Il territorio del Comune di Cesena è suddiviso in 12 quartieri, ognuno dei quali elegge un presidente ed un proprio consiglio di quartiere in concomitanza con le elezioni regionali[146].

I dodici quartieri, secondo l'enumerazione adottata ufficialmente dal comune, sono i seguenti[147]:

Q. I Centro Urbano Q. II Cesuola Q. III Fiorenzuola Q.IV Cervese Sud Q.V Oltre Savio Q.VI Valle Savio
Q.VII Borello Q.VIII Rubicone Q.IX Al Mare Q.X Cervese Nord Q.XI Ravennate Q.XII Dismano


Cesena vista dall'alto Frazioni [modifica]All'interno di ciascuno dei quartieri di Cesena sono identificabili alcune zone urbane, spesso riferibili a frazioni che sono state nel tempo inglobate nella città. Ciononostante il riferimento a quella porta o a quella parrocchia per indicare una ben definita zona è in uso come un tempo. Sia i nomi che i confini di tali zone cittadine non sono definiti ufficialmente, ma la loro rilevanza storica per Cesena e per i cesenati è innegabile:
Barriera, Campino (San Rocco), Cappuccini, Ex Zuccherificio, Case Finali, Ippodromo, La Fiorita, Madonna delle Rose, Madonna del Monte, Montefiore, Osservanza, Ponte di San Martino, Ponte Vecchio, Ponte Nuovo, Porta Santi, Porta Trova, Sant'Egidio, San Mauro in Valle, Torre del Moro, Villa Chiaviche, Vigne, La Valdoca.

All'interno del Comune di Cesena sono presenti numerose frazioni, ecco l'elenco completo: Acquarola, Aie, Bagnile, Borello, Borgo delle Rose, Borgo di Ronta, Borgo Paglia, Botteghino, Budrio, Bulgaria, Bulgarnò, Calabrina, Calisese, Capannaguzzo, Carpineta, Casalbono, Casale, Case Castagnoli, Case Frini, Case Gentili, Case Missiroli, Case Scuola Vecchia, Case Venzi, Celincordia, Celletta, Diegaro (e Diegaro I), Formignano, Gattolino, Gualdo, Il Trebbo, Lizzano, Luogoraro, Luzzena, Macerone, Madonna dell'Olivo, Martorano, Massa, Molino Cento, Monte Aguzzo, Montereale, Monte Vecchio, Monticino, Oriola, Osteria di Piavola, Paderno, Pievesestina, Pioppa, Ponte Abbadesse, Pontecucco, Ponte Pietra, Provezza, Rio Eremo, Rio Marano, Ronta, Roversano, Ruffio (distinto in Ruffio I e Ruffio II), Saiano, San Carlo, San Cristoforo, San Demetrio, San Giorgio, San Mamante, San Martino in Fiume, San Matteo, Santa Lucia, Sant'Andrea in Bagnolo, San Tomaso, San Vittore, Settecrociari, Tessello, Tipano, Trebbo, Valdinoce, Villa Calabra, Villa Casone[148].

Economia [modifica]
PescheCesena è un importante centro agricolo e industriale, a capo di un distretto basato sulla trasformazione e lavorazione dei prodotti agricoli e sull'autotrasporto, caratterizzato da una struttura produttiva di piccole e medie imprese nella quale non mancano aziende significative a livello nazionale e internazionale[149].

Agricoltura [modifica]Sono secoli che l'agricoltura è praticata a Cesena; tra innovazione e qualità, i prodotti ortofrutticoli (come le pesche di Romagna) sono conosciuti anche fuori dei confini nazionali. Essi sono coltivati con moderne tecnologie applicate all'agricoltura: dai controllo ottici, ai primi esperimenti di lotta integrata, per arrivare al biologico condotto dall'equipe dell'entomologo Giorgio Celli[33].

Altri campi, come la produzione di alimenti surgelati, vedono aziende cesenati, come la Orogel, ai primi posti in Italia. Il grande successo che riscuote ogni anno il Macfrut, una delle fiere più importanti al mondo nel comparto ortofrutticolo, è solo il segno di un primato consolidato[107].

Più in dettaglio, accanto ai cereali (rimasti per secoli il primo prodotto locale), si è sviluppata la coltivazione degli alberi da frutto (soprattutto pesche, ma anche albicocche, susine, mele e pere); anche le patate, le barbabietole e i prodotti orticoli vantano produzioni cospicue. Anche il vino ha una certa importanza nell'economia cesenate e fra gli altri vanno ricordati l'Albana e il Sangiovese[149].

Per concludere, va notato come anche l'allevamento avicolo abbia, nel cesenate, una sua tradizione, testimoniata da un'azienda nota a livello nazionale: l'Amadori, fondata del 1981 da Francesco Amadori.

Industria [modifica]Artigianato

Stampa manuale di una telaL'artigianato, a Cesena, conserva alcuni esempi di vecchi mestieri: vi sono, ad esempio, piccole botteghe che lavorano la ceramica, la pelle, l'oro o che restaurano oggetti del passato. Appena al di fuori dei confini comunali si ritrovano prodotti tradizionali più tipicamente romagnoli, come le tele a stampo a mano (Gambettola) o le "tegge" per cuocere la piadina (Montetiffi di Sogliano)[150].


Anche l'industria prende, per molti versi, le mosse dai prodotti dei campi, ad esempio producendo macchine agricole. Ma all'industria cesenate appartengono varie realtà imprenditoriali, alcune note persino a livello internazionale: la società edile Trevi, famosa in Italia e nel mondo per la costruzione d'importanti opere di alta ingegneria (come la biblioteca di Alessandria d'Egitto, il raddrizzamento della torre di Pisa, il restauro del Buddha di Bamiyan, il ponte Vasco da Gama di Lisbona, il consolidamento delle fondamenta del campanile di San Marco a Venezia ed altre opere più o meno famose[151][152]) e aggiudicataria del bando per la costruzione del basamento del nuovo World Trade Center di New York.

La ditta Technogym, una delle aziende leader al mondo nella produzione di attrezzi ginnici, alla fine del 2008 ha aperto a Cesena la nuova sede principale, il Technogym Village[153].

L'economia cesenate, inoltre, può contare sulla presenza della ditta Olidata, un'azienda operante nel settore dei personal computer ed altri prodotti di alta tecnologia[107].

Servizi [modifica]L'intersezione tra l'Autostrada A14 Bologna-Taranto, la Strada statale 3 bis Tiberina (tratto della E45) Orte-Ravenna rende Cesena uno snodo di comunicazione, segnalato dalla presenza di varie aziende di autotrasporto.

Importante è il Polo fieristico di Cesena , costituito da 32.000 m² di spazi espositivi[154], che tra le sue varie manifestazioni spicca il Macfrut, fiera di interesse internazionale nel settore dell'orto-frutta, una risorsa per la città in quanto è un'eccellenza per tutto il sistema economico nazionale[155].

A Cesena hanno sede due banche: la Banca di Cesena (con 20 filiali distribuite nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna[156]) e la Cassa di Risparmio di Cesena (con 97 filiali distribuite in Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche[157]). Quest'ultima ha dato origine alla Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, con lo scopo di promuovere l'economia sul territorio locale, soprattutto attraverso la ricerca, l'istruzione, l'arte, la conservazione e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali e dei beni ambientali, la sanità e l'assistenza alle categorie sociali deboli[158]. A Cesena si trova anche la sede amministrativa della Banca Romagna Cooperativa (quella legale è sita a Forlimpopoli[159]), conta 28 filiali distribuite nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna[160], e si costituisce il 20 ottobre 2008 dall'unione di Banca Romagna Centro e Banca di Credito Cooperativo di Macerone[161].

Turismo [modifica]Per il turismo a Cesena da gennaio a ottobre 2010 il numero degli arrivi in città ha registrato un incremento del 4% rispetto allo stesso periodo del 2009, mentre le presenze sono aumentate del 3%. Le presenze del 2009 sono state 132.000 e gli arrivi poco meno di 74.000. La tendenza positiva del 2010 è confermata anche dal recupero di arrivi e presenze di stranieri (più 10% circa), a differenza del 2009, quando si era registrata una flessione del 5%. L'offerta turistica del Comune di Cesena è integrata con altri undici Comuni del suo comprensorio e di territori limitrofi, come Bertinoro, Forlimpopoli e Cervia[162].

Infrastrutture e trasporti [modifica]
Un tratto della Secante in campagna Strade [modifica] Per approfondire, vedi le voci Autostrada A14 e Secante di Cesena.


L'interno della Galleria VigneSecondo uno studio del Ce.S.I.S.S (Centro Studi Indipendente sulla Sicurezza Stradale) le strade più sicure d'Italia sono a Cesena; la città si è piazzata prima fra i 42 comuni premiati, arrivati a questo riconoscimento dopo una selezione fra 200 concorrenti, ottenendo la Stella d'oro con encomio[163].

Cesena è collegata alla rete autostradale nazionale tramite i caselli Cesena e Cesena Nord della Autostrada A14 Bologna-Taranto. Altre strade importanti che toccano la città sono la Strada statale 9 Via Emilia che la collega con tutti i capoluoghi della Regione Emilia-Romagna, tranne Ravenna e Ferrara, arrivando fino a San Donato Milanese.

Di rilievo anche la Strada statale 3 bis Tiberina (Superstrada E 45), che consente di arrivare a Roma, costituendo una valida alternativa all'Autostrada A1 per giungere dal Nord alla Capitale.

A Cesena è stato costruito anche un eco-tunnel, che completa la cosiddetta "Secante" (la tangenziale cittadina). Si chiama galleria «Vigne», è lungo un chilometro e seicento metri ed è il primo tunnel eco-compatibile costruito in Italia, il terzo in Europa[164].

Ferrovie [modifica]La Stazione di Cesena è posta sulla Ferrovia Bologna-Ancona che collega i due capoluoghi. Oltre che al servizio ferroviario regionale, la stazione è interessata anche da quello a lunga percorrenza: vi fermano molti treni di questa tipologia diretti anche verso località come Venezia, Bolzano, Torino, Genova, Milano, Bari, Pescara e Lecce.

Aeroporti [modifica]Cesena non è dotata di un proprio aeroporto, ma grazie alla sua vicinanza alle città di Forlì e Rimini sono facilmente raggiungibili gli aeroporti "Luigi Ridolfi" (Forlì) e "Federico Fellini" (Rimini).

Mobilità urbana [modifica]La supervisione dei servizi di trasporto locale è affidata ad AVM (acronimo di Area Vasta Mobilità), che ricomprende le linee urbane, suburbane ed extraurbane dirette verso il comprensorio cesenate della provincia.

Amministrazione [modifica]Sindaco: Paolo Lucchi (Partito Democratico) dal 10/06/2009 (1º mandato)
Indirizzo della casa comunale: Piazza del Popolo, 11
Amministrazioni precedenti [modifica] Per approfondire, vedi la voce Sindaci di Cesena.
Periodo Primo Cittadino Partito Carica Note
1985 1986 Archimede Casadei Lucchi Partito Comunista Sindaco
1986 1992 Piero Gallina Partito Repubblicano Sindaco
1992 1999 Edoardo Preger Partito Democratico della Sinistra Sindaco
1999 2009 Giordano Conti Democratici di Sinistra Sindaco





Gemellaggi [modifica]
Il cippo e il corbezzolo, dono di Moresco Moresco, dal 2004
Pur non trattandosi di un comune, la frazione di Pioppa ha realizzato un gemellaggio con il comune marchigiano di Moresco (FM). Nato quasi per caso nel 2004 ad opera de "I Pasquarul d'la Piopa", locale gruppo musicale folkloristico, il gemellaggio si è concretizzato il 30 ottobre 2005 a Moresco, durante la Festa del braciere, quando è stato piantato un pioppo nel giardino sotto il borgo, in onore dei cesenati. Analoga cerimonia si è svolta il 24 settembre 2006 con la posa di una pianta di corbezzolo, donata dalla comunità di Moresco, all'interno della rotonda Pioppa (a sud dell'abitato), nonché di un cippo commemorativo riportante una targa ov'è scritto: "I Pasquarul d'la Piopa ringraziano gli amici di MORESCO per il graditissimo dono che ci darà un'occasione in più per pensare a voi"[165].

Sport [modifica]
L'interno dello stadio Dino ManuzziCesena è città di sport, tradizionalmente legata al calcio ed al ciclismo, anche se nel passato ha raggiunto oppure occupa tuttora posizioni di rilievo nel panorama nazionale o internazionale di basket, calcio a cinque, cricket, motociclismo, rally e ippica (trotto).

Baseball
Diamonds Cesena ed Elephas Cesena
Basket: Cesena Basket 2005 e Fiorenzuola Cesena.
Di grande livello la presenza di Cesena nel basket femminile, soprattutto tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta, quando la Polisportiva Ahena arrivò per cinque volte consecutive a disputare la Finale Scudetto, avendo sempre come squadra avversaria la Pool Comense. La squadra romagnola, allora denominata Unicar Cesena, riuscì ad aggiudicarsi lo scudetto della stagione sportiva 1989/1990, al termine delle cinque partite della finale; tra le maggiori artefici della stagione vanno menzionate Andrea Lloyd, Catarina Pollini e Clarissa Davis. A seguito di questa vittoria, la squadra, denominata Conad Cesena, poté nella stagione successiva giocare la Coppa dei Campioni, conquistandola nella finale disputata a Barcellona.
La squadra di basket maschile denominata Carisp Cesena nella stagione 2004/2005 ha conquistato la salvezza in serie B prima di retrocedere nella divisione inferiore e di cedere il titolo sportivo alla squadra di basket di Castrocaro.
Calcio
La maggiore società calcistica della città è l'Associazione Calcio Cesena: il 30 maggio 2010, avendo concluso il campionato di Serie B al secondo posto, ha ottenuto la promozione diretta in Serie A per la stagione 2010/2011. Nel suo passato vanta dieci partecipazioni alla massima serie ed anche una partecipazione alla Coppa Uefa nel 1976 grazie al sesto posto conquistato in Serie A nella stagione precedente: esso costituisce il risultato di maggior rilievo della Società.
Calcio a 5
Romagna Calcio a Cinque e Futsal Torre del Moro
Nella stagione 2005/2006 il Romagna Calcio a 5 ha conquistato la promozione nel campionato di A1, ma è retrocessa in A2 dopo una sola stagione nella massima serie.
Ciclismo
Banca Popolare dell'Emilia Romagna (settore giovanile)
Cricket
La squadra di cricket di Cesena il 27 giugno 1993 si è aggiudicata la Coppa Campioni.
Pallavolo
Lines Cesena e l'A.S.D. Be Sport
Rugby
Cesena Rugby Club e Romagna Rugby Football Club
Il Romagna Rugby Football Club è stato fondato nel giugno 2006, ed è una franchigia cui aderiscono diversi club romagnoli (tra cui il Cesena Rugby Club). La franchigia esordì partendo direttamente dal campionato di serie B nella stagione 2006/2007, ottenendo il titolo a parteciparvi dal Cesena Rugby Club; al termine della stagione 2010/2011 ha ottenuto la sua prima promozione in serie A2.
Scacchi
Club Scacchi Cesena
Scherma
Sala d'Arme Achille Marozzo principale di diffusione della scherma storica in Italia
Tchoukball
Nel febbraio del 2009 viene fondato a Cesena il Romagna tchoukball che ha partecipato al suo primo campionato nella stagione 2009/2010, classificandosi 18º su 22 squadre e finendo per retrocedere in serie B. Nella stagione 2010/2011 il Romagna tchoukball partecipando al campionato di B viene ammesso ai play off per la A, ma viene sconfitto da Torino e Bergamo e conclude il campionato in 6ª posizione su 18 squadre.
Principali eventi sportivi [modifica]Ha ospitato per tre volte l'arrivo di una tappa del Giro d'Italia di ciclismo:
1.il 19 giugno 1946 la 5ª semitappa con partenza da Bologna del Giro d'Italia 1946 con la vittoria di Olimpio Bizzi.
2.il 20 maggio 2004 l'11ª tappa con partenza da Porto Sant'Elpidio del Giro d'Italia 2004 con la vittoria di Emanuele Sella.
3.il 21 maggio 2008 l'11ª tappa con partenza da Urbania del Giro d'Italia 2008 con la vittoria di Alessandro Bertolini.
Cesena è sede dell'Ippodromo del Savio, attivo per il trotto nei mesi estivi. Il primo sabato di settembre la stagione ippica si conclude con il Campionato Europeo, un Gran Premio che richiama sulla pista cesenate i più forti cavalli a livello mondiale ed un folto pubblico dall'Italia e dall'estero[136].
Il Dino Manuzzi ha ospitato tre incontri della nazionale maggiore di calcio:
1.Italia-Bulgaria 4-0 (20 settembre 1989)
2.San Marino-Italia 0-4 (12 febbraio 1990)
3.Italia-Svezia 1-0 (18 novembre 2009)
e un incontro della nazionale maggiore di rugby:
1.Italia-Giappone 31-24 (13 agosto 2011)
Trofeo di Tennis "Marchi Giorgio"[166]
La Notturna di San Giovanni[167].
Principali impianti sportivi [modifica]Campo di Baseball[136]
Campo di Rugby[136]
Campo da Golf[168]
Circolo Cesena Tennis "A. Ronconi"[169]
Circolo Cesena Tennis "Ippodromo"[169]
Carisport, riservato a manifestazioni sportive, ma anche per concerti ed eventi culturali
Impianto Comunale di Atletica Leggera[136]
Impianto Comunale di Tiro con l'Arco[136]
Ippodromo del Savio[136]
Jurassic Skate Park
Palestra di Ginnastica Artistica[136]
Piscina Comunale[169]
Piscina Pubblica[169]
Stadio Comunale "Dino Manuzzi"[169]
Personalità sportive legate a Cesena [modifica]
Marco PantaniDario Ambrosini (1918-1951) è stato un motociclista campione del mondo e campione italiano nel 1950 vice-campione mondiale nel 1949 (categoria 250cc);
Daniele Arrigoni (1959) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano;
Marco Bernacci (1983) è un calciatore professionista;
Christian Brighi (1973) è un arbitro di calcio designato per la direzione di gare di Serie A;
David Brkic (1982) è un cestista professionista;
Davide Biondini (1983) è un calciatore professionista;
Igor Campedelli (1974) dal 2007 è il presidente dell'Associazione Calcio Cesena;
Gianni Comandini (1977) è un calciatore, campione europeo Under 21 e nazionale a Sydney 2000;
Marcello Lippi (1948) ha allenato il Cesena dal 1989 al 1990;
Edmeo Lugaresi (1928-2010) è stato un imprenditore e dirigente sportivo, ex-Presidente dell'A.C. Cesena;
Dino Manuzzi (1907-1982) è stato un dirigente sportivo e imprenditore, ex-Presidente dell'A.C. Cesena;
Lorenzo Minotti (1967) è un ex-calciatore;
Marco Pantani (1970-2004) è stato un ciclista, vincitore del Giro d'Italia 1998 e del Tour de France 1998;
Sebastiano Rossi (1964) è un ex-calciatore;
Azeglio Vicini (1933) è un ex-calciatore e allenatore di calcio;
Mario Vicini (1913-1995) è stato un ciclista, giunto secondo al Tour de France 1937.
Galleria fotografica [modifica]Canoisti sul Fiume Savio
La Rocca Malatestiana
La Fontana del Masini
Il settecentesco Palazzo del Ridotto
La Biblioteca Malatestiana
Il Duomo al tramonto
I Giardini pubblici della città Malatestiana
La chiesa di Sant'Agostino e sullo sfondo l'abbazia di Santa Maria del Monte
Note [modifica]1.^ Dato Istat al 31/08/2011
2.^ Carlo Cambi. «Le Terre del Carlino - Forlì Cesena: tra storia e mare». il Resto del Carlino, 26 05 2010, pp. 2-3.
3.^ Coppe, op. cit., p. 444.
4.^ Capellini, op. cit., p. 142.
5.^ Università di Bologna, Polo Scientifico-Didattico di Cesena. URL consultato il 14-09-2009.
6.^ a b Touring Club Italiano, op. cit., p. 91.
7.^ a b Geografia del cesenate su comuni-italiani.it. URL consultato il 14-09-2009.
8.^ Conti, op. cit., p. 17.
9.^ a b Casalini, op. cit., p. 89.
10.^ Casalini, op. cit., p. 97.
11.^ Casalini, op. cit., p. 93.
12.^ Casalini, op. cit., p. 94.
13.^ Casalini, op. cit., p. 90.
14.^ Diotti, op. cit., p. 289.
15.^ Sozzi, op. cit., p. 9.
16.^ Sozzi, op. cit., pp. 10-11.
17.^ Sozzi, op. cit., p. 29.
18.^ Sozzi, op. cit., p. 31.
19.^ Sozzi, op. cit., pp. 44-45.
20.^ Sozzi, op. cit., p. 93.
21.^ Sozzi, op. cit., pp. 98-100.
22.^ Sozzi, op. cit., p. 102.
23.^ Sozzi, op. cit., pp. 102-103.
24.^ Sozzi, op. cit., p. 109.
25.^ Sozzi, op. cit., p. 120.
26.^ Sozzi, op. cit., p. 135.
27.^ Sozzi, op. cit., p. 136.
28.^ Sozzi, op. cit., p. 139.
29.^ a b Sozzi, op. cit., cap. I moti del Risorgimento.
30.^ Sozzi, op. cit., cap. Le guerre dell'Indipendenza.
31.^ Sozzi, op. cit., p. 281.
32.^ a b Ministero della Difesa, Roma 17 aprile 1975 n. 7069 d'ordine.. URL consultato il 14-09-2009.
33.^ a b c Carlo Cambi. «Le Terre del Carlino - Forlì Cesena: tra storia e mare». il Resto del Carlino, 26 05 2010, p. 11.
34.^ Descrizione dello stemma di Cesena sul sito araldicacivica.it. URL consultato il 08-04-2010.
35.^ La Biblioteca Malatestiana su malatestiana.it. URL consultato il 18-09-2009.
36.^ O'Gorman, op. cit., pp.88-89.
37.^ (EN)La Biblioteca Malatestiana su unesco.org. URL consultato il 07-07-2010.
38.^ a b Capellini, op. cit., p. 96.
39.^ Guter, op. cit., p.69.
40.^ Touring Club Italiano, op. cit., p.71.
41.^ Touring Club Italiano, op. cit., p.72.
42.^ a b c Touring Club Italiano, op. cit., cap. Il rinnovamento figurativo e architettonico del settecento.
43.^ Lauretano, op. cit., pp.84-87.
44.^ Touring Club Italiano, op. cit., p.890.
45.^ Touring Club Italiano, op. cit., p.889.
46.^ Lauretano, op. cit., p.116.
47.^ a b Touring Club Italiano, op. cit., cap. Dall'età napoleonica all'Unità: si afferma il neoclassicismo.
48.^ Lauretano, op. cit., p.148.
49.^ a b c Lauretano, op. cit., p.146.
50.^ «S'inaugura il "Cimitero Nuovo" firmato da Paolo Portoghesi». il Resto del Carlino, 09 04 2011, p. 4.
51.^ (EN)Cesena War Cemetery. URL consultato il 03-09-2010.
52.^ a b c Tabanelli, op. cit., p. 68.
53.^ Touring Club Italiano, op. cit., p. 68.
54.^ Capellini, op. cit., p. 87.
55.^ Capellini, op. cit., p. 88.
56.^ Touring Club Italiano, op. cit., p. 884.
57.^ Capellini, op. cit., p. 95.
58.^ Sito ufficiale della Biblioteca giuridico-economica "Giovanni Ghirotti" - Palazzo Romagnoli. URL consultato il 19-09-2009.
59.^ Capellini, op. cit., p. 17.
60.^ Capellini, op. cit., p. 67.
61.^ Capellini, op. cit., p. 65.
62.^ Sito ufficiale del Teatro "Giuseppe Verdi". URL consultato il 06-05-2010.
63.^ Capellini, op. cit., p. 35.
64.^ Touring Club Italiano, op. cit., p. 892.
65.^ Ponte Europa Unita su gregottiassociati.it. URL consultato il 16-09-2009.
66.^ a b Quilici, op. cit., pp. 170-171.
67.^ Piazza Amendola su delfo.forli-cesena.it. URL consultato il 16-09-2009.
68.^ Sozzi, op. cit., p. 308.
69.^ Capellini, op. cit., p. 77.
70.^ Storia della Via Emilia. URL consultato il 03-09-2010.
71.^ Lauretano, op. cit., p.25.
72.^ Lauretano, op. cit., p.65.
73.^ Lauretano, op. cit., p.108.
74.^ Lauretano, op. cit., p.26.
75.^ Capellini, op. cit., p. 42.
76.^ Sito ufficiale della Soprintendenza Archeologica Emilia-Romagna - Parco archeologico del Colle Garampo. URL consultato il 19-09-2009.
77.^ Sito ufficiale dell'Università Ca' Foscari di Venezia - Dipartimento di Scienze dell'Antichità e del Vicino Oriente. URL consultato il 19-09-2009.
78.^ Sito ufficiale della Soprintendenza Archeologica Emilia-Romagna - Fornaci romane di Ronta. URL consultato il 01-21-2011.
79.^ Aree naturali. URL consultato il 06-09-2010.
80.^ Demografia cesenate su ilrestodelcarlino.com/cesena. URL consultato il 25-04-2010.
81.^ Sito ufficiale della Diocesi di Cesena-Sarsina. URL consultato il 19-09-2009.
82.^ Sito ufficiale della Diocesi di Cesena-Sarsina - Numero di parrocchie. URL consultato il 19-06-2010.
83.^ Assemblee di Dio. URL consultato il 19-09-2009.
84.^ Chiesa Battista Italia.org. URL consultato il 10-07-2010.
85.^ Testimoni di Geova. URL consultato il 22-09-2010.
86.^ Chiesa cristiana avventista del settimo giorno. URL consultato il 19-09-2009.
87.^ Cecilia Gaetani. «Al Centro di Cultura Islamica s'insegna l'arabo e si fa la preghiera del venerdì». il Resto del Carlino, 11 02 2011, p. 4.
88.^ «Cesena - Cimitero arabo: "Tutto regolare"». romagnanoi.it, 24 11 2009.
89.^ «Volontari in campo contro le droghe». il Resto del Carlino, 26 06 2011, p. 4.
90.^ Istituti Culturali, dal sito del Comune di Cesena. URL consultato il 08-04-2010.
91.^ Elenco delle associazioni culturali, dal sito del Comune di Cesena. URL consultato il 22-06-2010.
92.^ Sito ufficiale della Fondazione AVSI. URL consultato il 19-09-2009.
93.^ Ausl di Cesena. URL consultato il 08-04-2010.
94.^ ausl-cesena.emr.it Ospedale Maurizio Bufalini. URL consultato il 08-04-2010.
95.^ Sito ufficiale del Laboratorio Unico di Area Vasta Romagna. URL consultato il 28-06-2011.
96.^ Biblioteca Moderna. URL consultato il 07-09-2010.
97.^ Biblioteca dei Ragazzi. URL consultato il 07-09-2010.
98.^ Provincia di Forlì-Cesena, op. cit., p. 9.
99.^ Provincia di Forlì-Cesena, op. cit., p. 10.
100.^ Provincia di Forlì-Cesena, op. cit., p. 11.
101.^ Provincia di Forlì-Cesena, op. cit., p. 25.
102.^ Provincia di Forlì-Cesena, op. cit., p. 55.
103.^ Provincia di Forlì-Cesena, op. cit., p. 103.
104.^ Provincia di Forlì-Cesena, op. cit., p. 26.
105.^ Provincia di Forlì-Cesena, op. cit., p. 142.
106.^ Storia del Liceo Ginnasio Statale Vincenzo Monti. URL consultato il 21-04-2011.
107.^ a b c d e Capellini, op. cit., p. 29.
108.^ Capellini, op. cit., p. 30.
109.^ Sito ufficiale della Facoltà di Psicologia. URL consultato il 02-09-2011.
110.^ Accademia di belle arti di Bologna. URL consultato il 01-07-2011.
111.^ Casa Museo "Renato Serra". URL consultato il 08-12-2010.
112.^ Capellini, op. cit., p. 89.
113.^ Capellini, op. cit., p. 74.
114.^ a b Capellini, op. cit., p. 56.
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116.^ Lauretano, op. cit., p.109.
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Bibliografia [modifica]Gianfranco Lauretano, Marisa Zattini (a cura di), Cesena, nello sguardo, nella mente, nel cuore, Cesena, Il Vicolo, 2010. ISBN 978-88-96431-15-3
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Voci correlate [modifica]
Papa Giovanni Paolo II in visita alla Biblioteca Malatestiana.Storia di Cesena
Stazione meteorologica di Cesena
Simboli di Cesena:

Abbazia di Santa Maria del Monte
Biblioteca Malatestiana
Cattedrale di San Giovanni Battista
Fontana Masini
Palazzo Comunale
Ponte Vecchio
Rocca Malatestiana
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Cultura

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Sport:

Associazione Calcio Cesena
Pallavolo Cesena
Romagna Calcio a Cinque

Piadina rucola e stracchino.Aree Verdi:

Parchi di Cesena
Parco Naturale del Fiume Savio
Altro:

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Dialetto romagnolo
Diocesi di Cesena-Sarsina
Provincia di Forlì-Cesena
Romagna
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Collegamenti esterni [modifica]Cesena su Open Directory Project (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Cesena")

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Sito ufficiale dell'Abbazia di Santa Maria del Monte
Sito ufficiale del Teatro Comunale Alessandro Bonci
Trasporti

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Turismo

(IT, EN) Sito di informazione turistica del Comune di Cesena
(IT, EN, DE) Sito ufficiale di informazione turistica della Provincia di Forlì-Cesena
Sport

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