Speranza
Si ridesti il leon I canti dei patrioti
26 ottobre 2003 — pagina 12 sezione: TORINO
Un museo interattivo non è solo quello dove clicchi e ti trovi seduto a pranzo con Tutankhamon o nella camera da letto di Van Gogh. è anche quello dove entri in modo totale nelle sensazioni, la mentalità, le emozioni di ciò che hai davanti. Vedi con gli stessi occhi, ascolti con le stesse orecchie, bruci con le stesse passioni delle persone grandi o minime che hanno fatto quel pezzo di storia o d' arte chiuso in bacheca o appeso al muro.
Figuriamoci poi nel Risorgimento, quando andavamo alla rivoluzione cantando Verdi e ci mettevamo in scena negli esuli piangenti del Nabucco. Uno psicodramma collettivo e taumaturgico, altro che scherzi. Per questo vedere il Museo del Risorgimento di Palazzo Carignano perdendosi Patrioti con lo spartito è come vedere un film senza audio. I concerti domenicali organizzati da Maurizio Benedetti ritornano oggi alle 16 e alle 17.30 proprio con i grandi cori verdiani dove il popolo è un personaggio. C' è Va' pensiero e O Signore, dal tetto natìo.
Ma c' è anche il lamento dei profughi scozzesi del Macbeth e quel "Si ridesti il leon di Castiglia" dell'"Ernani" che già il giorno dopo per le calli si cantava "Si ridesti il leon di Venezia" in faccia alle spie del Kaiser.
Eseguono il soprano Alexandra Zabala e il coro Michele Novaro, con Fulvio Raduano al pianoforte e la direzione di Maurizio Benedetti. A fare da filo conduttore da un brano all' altro sono i tocchi di pennello della voce di Mario Brusa. Prossimo concerto il 30 novembre. Imperdibile: le canzoni popolari raccolte nelle campagne piemontesi dell' Ottocento dal diplomatico e filologo Costantino Nigra nella versione per orchestra da camera del grande Leone Sinigaglia. E se è vero che il concerto è la colonna sonora del museo, si entra con il normale biglietto a 5 euro (3.50 i ridotti). I posti in Sala Ovale però vanno prenotati allo 011/5622147.
No comments:
Post a Comment