Speranza
"Guglielmo Ratcliff" è un'opera tragica in quattro atti composta da Pietro Mascagni su libretto di Andrea Maffei, tratto dal dramma tedesco "Ratcliff" (1822) di Heine.
La prima rappresentazione fu data il 16 febbraio 1895, al Teatro alla Scala di Milano, ed è stata poi replicata in diverse altre occasioni, tra cui il 5 ottobre 1933 negli studi dell'Eiar di Torino (con la direzione dell'orchestra dello stesso Mascagni e con il maestro Carlo Prato nel doppio ruolo di Robin e di John), fino alla recente, in forma di concerto, del 25 novembre 2003, data alla Alice Tully Hall di New York, diretta da Alfredo Silipigni.
Comunque, l'opera non entrò mai nel repertorio, in parte a causa del ruolo del tenore, fra i più difficili mai scritti.
È particolarmente noto l'intermezzo del terzo atto - comunemente noto come il sogno -, inserito nella colonna sonora nel film di Martin Scorsese Toro scatenato.
Il dramma di Heine venne anche usato per trarre lavori di César Cui (1869) e di Volkmar Andreae (1914).
Ruoli [modifica]
Personaggio
Voce
Cast prima, 16 febbraio 1895[5]
(Direttore: Pietro Mascagni)
---> Guglielmo Ratcliff, tenore ... Giovanni Battista De Negri
Maria
soprano
Adelina Stehle
Count Douglas, promesso a Maria
baritono
Giuseppe Pacini
Margherita, nutrice di Maria
mezzosoprano
Della Rogers[6]
MacGregor, Lord scozzese, padre di Maria
basso
Giuseppe De Grazia
Lesley, amico di Ratcliff
tenore
Gaetano Matteo Mazzanti
Tom, un locandiere
basso
Giovanni Scarneo
Willie, giovane figlio di Tom
contralto
Arminda Parsi Pettinella
Robin, un ladro
basso
Raffaele Terzi
Dick, un ladro
tenore
Aristide Masiero
Bell, un ladro
baritono
G. Calvi
John, un ladro
basso
Giuseppe Rosci
Taddie, un ladro
tenore
Giovanni Francesco Fabbri
Un servo
tenore
A. Degani
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"Guglielmo Ratcliff" è ambientata nel nord della Scozia agli inizi del XIX secolo.
Il Conte Douglas, fidanzato di Maria, arriva al castello dei MacGregor. Egli narra loro di come è stato attaccato da banditi nei pressi del castello, ma salvato da un cavaliere sconosciuto. Maria sviene, e poi si riprende. MacGregor parla a Douglas di Guglielmo Ratcliff, che Maria aveva respinto come pretendente. Ratcliff, per vendetta, ha deciso di sfidare a duello i seguenti due pretendenti di Maria uccidendoli entrambi. Il Conte Douglas riceve un messaggio da Ratcliff, recapitato dal suo amico Lesley, sfidandolo a duello a Black Rock.
Atto II [modifica]
In una locanda frequentata da ladri e truffatori, il locandiere Tom, sta tenendo il figlio, Willie sulle ginocchia. Quando chiede al bambino di recitare la preghiera del Padre nostro, questi inciampa più volte sul verso "E non ci indurre in tentazione". Tom diventa sempre più arrabbiato con il ragazzo e gli dice che lui finirà come la clientela della locanda, e alla fine lo manda fuori dalla stanza. Ratcliff racconta poi a Lesley, come il rifiuto di Maria lo ha portato alla determinazione di uccidere ogni uomo che è riuscito a conquistare l'amore di Maria. Ratcliff è disturbato dalla comparsa di strane figure che, a sua insaputa, sono i fantasmi dei pretendenti di Maria da lui uccisi.
Atto III [modifica]
Douglas arriva a Black Rock per il duello con Ratcliff. Le due strane figure che avevano seguito Ratlcliff appaiono brevemente e poi spariscono. Quando Ratcliff giunge, Douglas capisce che è il cavaliere che lo ha salvato dai banditi, e quando sta per avere la maeglio su Ratcliff, nel duello, rifiuta di ucciderlo. Ratcliff rimane a terra e gli appaiono ancora le figure spettrali.
Atto IV [modifica]
Nella sua stanza, Maria sta preparandosi alle nozze con Douglas. La sua nutrice, Margherita, racconta a Maria la storia della morte di sua madre Elisa. Prima di sposare MacGregor, Elisa era stata innamorata di Edward, il padre di Guglielmo Ratcliff, ma entrambi sposarono poi altri. Edward ed Elisa si resero conto del loro errore e divennero amanti. Quando MacGregor lo scoprì, uccise Edward, ed Elisa morì di dolore. Guglielmo Ratcliff entra nella stanza di Maria, coperto di sangue, dopo il duello con Douglas, e la implora di fuggire con lui. Con la storia di sua madre ancora sulla sua mente e il pensiero che avrebbe potuto fare lo stesso errore, Maria in un primo momento prova pietà per Guglielmo, ma poi gli chiede di andarsene. Il suo rifiuto rende Guglielmo pazzo d'ira. Uccide sia Maria che suo padre, che si precipita nella stanza dopo aver sentito la sua richiesta di aiuto. Ratcliff, a questo punto si toglie la vita. L'opera si conclude con le sue ultime parole: "O Maria, vengo a te! Son qui, Soave Maria!"
Note [modifica]
1.^ http://www.mascagni.org/works/ratcliff/performances?print=true
2.^ Davis (8 dicembre 2003)
3.^ Powrie and Stilwell (2006) p. 21
4.^ Boosey & Hawkes
5.^ Casaglia
6.^ Renata Vidal venne scritturata per cantare il ruolo e lo cantò poi nelle repliche, ma fu impossibilitata a cantarlo alla prima. Vedi Venturi.
Bibliografia [modifica]
Boosey & Hawkes, Andreae, Volkmar, Ratcliff (1914)
Gherardo Casaglia, "16 Febbraio 1895", Almanacco Amadeus. Accesso 21 giugno 2009.
Peter G. Davis, Review: Guglielmo Ratcliff rappresentazione al Teatro Grattacielo, Alice Tully Hall, 25 novembre 2003, New York Magazine, 8 dicembre 2003
Powrie, Phil and Stilwell, Robynn Jeananne, Changing tunes: the use of pre-existing music in film, Ashgate Publishing, Ltd., 2006. ISBN 0-7546-5137-1
Venturi, Fulvio, Guglielmo Ratcliff - Live Performances, mascagni.org
Altri progetti [modifica]
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Collegamenti esterni [modifica]
Libretto
Categorie: Opere liriche in lingua italiana
Opere di Mascagni
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