Sunday, March 25, 2012

Mamma, quel vino è generoso (Costanzi, 1890)

Speranza

"Cavalleria rusticana" è un'opera in un unico atto di Pietro Mascagni, andata in scena per la prima volta il 17 maggio 1890 al Teatro Costanzi di Roma, su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga.

Genere: opera lirica
Musica: Pietro Mascagni
Libretto:
Giovanni Targioni-Tozzetti
Guido Menasci

Fonti letterarie: dal dramma omonimo di Giovanni Verga

Atti: uno
Prima rappr.: 17 maggio 1890
Teatro: Teatro Costanzi, Roma
Personaggi

Santuzza, giovane contadina (soprano)

---> Turiddu, giovane contadino (tenore)

Lucia, sua madre (contralto)

Alfio, carrettiere (baritono)

Lola, sua moglie (mezzosoprano)

"Cavalleria rusticana" viene spesso rappresentata a teatro, o incisa su disco, insieme a un'altra opera breve, Pagliacci di Ruggero Leoncavallo.

Iniziatore di questo singolare abbinamento fu lo stesso Pietro Mascagni, che nel 1926, al Teatro alla Scala di Milano, diresse, nella stessa soirée, entrambe le opere.

In passato la "Cavalleria rusticana" veniva talvolta eseguita insieme a Zanetto, opera dello stesso compositore.




"Cavalleria rusticana" fu la prima opera composta da Mascagni -- anche se "Pinotta", rappresentata per la prima volta solo nel 1932, fu scritta antecedentemente, così come parte di "Guglielmo Ratcliff" (tratto da Heine), dato nel 1895 -- ed è certamente la più nota fra le sedici composte dal compositore livornese (oltre a "Cavalleria rusticana", solo "Iris" e "L'amico Fritz" sono rimaste nel repertorio stabile dei principali enti lirici).

Il suo successo fu enorme già dalla prima volta in cui venne rappresentata al Teatro Costanzi di Roma, il 17 maggio 1890, e tale è rimasto fino a oggi.

Basti pensare che ai tempi della morte di Mascagni, avvenuta nel 1945, l'opera era già stata rappresentata più di quattordicimila volte solo in Italia.

Nel 1888 l'editore milanese Edoardo Sonzogno annunciò un concorso aperto a tutti i giovani compositori italiani che non avevano ancora fatto rappresentare una loro opera. I partecipanti dovevano scrivere un'opera in un unico atto, e le tre migliori produzioni (selezionate da una giuria composta da cinque importanti musicisti e critici italiani) sarebbero state rappresentate a Roma a spese dello stesso Sonzogno.

Mascagni, che all'epoca risiedeva a Cerignola, in provincia di Foggia, dove dirigeva la locale banda musicale, venne a conoscenza di questo concorso solo due mesi prima della chiusura delle iscrizioni e chiese al suo amico Giovanni Targioni-Tozzetti, poeta e professore di letteratura all'Accademia Navale di Livorno, di scrivere un libretto. Targioni-Tozzetti scelse Cavalleria rusticana, una novella popolare di Giovanni Verga come base per l'opera. Egli e il suo collega Guido Menasci lavoravano per corrispondenza con Mascagni, mandandogli i versi su delle cartoline. L'opera fu completata l'ultimo giorno valido per l'iscrizione al concorso. In tutto, furono esaminate settantatré opere e il 5 marzo 1890 la giuria selezionò le tre opere da rappresentare a Roma: Labilia di Nicola Spinelli, Rudello di Vincenzo Ferroni, e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.[2]

La prima rappresentazione di Cavalleria rusticana fu, come già accennato, un successo inaudito, con Mascagni che venne richiamato sul palco dagli applausi del pubblico per quattro volte, e vinse il Primo Premio del concorso.

In quello stesso anno, in séguito al tutto esaurito delle repliche al Teatro Costanzi, l'opera fu rappresentata in tutta Italia, oltre che a Berlino, a Budapest e a Londra (allo Shaftesbury Theatre nell'ottobre 1891 e al Royal Opera House nel maggio 1892).

"Cavalleria rusticana" ebbe il suo debutto in America a Philadelphia al Grand Opera House il 9 settembre 1891, seguito da Chicago il 30 settembre 1891.

Curioso il caso del debutto dell'opera a New York, avvenuto il 1º ottobre 1891: nello stesso giorno due compagnie diverse rappresentarono Cavalleria rusticana, una di pomeriggio al Casino, diretta da Rudolph Aronson, l'altra di sera al Lenox Lyceum diretta da Oscar Hammerstein.[4]

L'opera fu data per la prima volta al Metropolitan Opera il 30 dicembre 1891 assieme a un frammento dell'Orfeo ed Euridice di Gluck e da quel giorno fu poi rappresentata 652 volte nel teatro newyorkese.[5]

Nel 1907 nell'ambito di un altro concorso presieduto da Sonzogno, Domenico Monleone presentò un'opera basata sulla stessa storia di Verga similmente chiamata Cavalleria rusticana. L'opera non ebbe successo nel concorso, ma fu rappresentata più tardi ad Amsterdam, dando via ad un tour in Europa, avente come data finale Torino. Sonzogno, volendo proteggere il guadagno che era scaturito dalla versione di Mascagni, mosse un'azione legale e successivamente l'opera di Monleone venne censurata in Italia.

La scena di "Cavalleria rusticana" si svolge in un paese siciliano (ispirato a Vizzini) durante il giorno di Pasqua.

Ancora a sipario calato, si sente Turiddu, il tenore, cantare una serenata a Lola, sua promessa sposa che durante il servizio militare di Turiddu ha però sposato Alfio.

La scena si riempie di paesani e paesane in festa, giunge anche Santa, detta Santuzza, attuale fidanzata di Turiddu, che non si sente di entrare in chiesa sentendosi in grave peccato.

Entra allora in casa di mamma Lucia, madre di Turiddu, chiedendole notizie del figlio.

Lucia dice a Santuzza che Turiddu è andato a Francofonte a comprare il vino, ma Santa sostiene di aver visto Turiddu che si aggirava sotto la casa di Lola.

Lucia chiede allora a Santa di entrare in casa, infatti ha paura che qualcuno la possa ascoltare, ma quest'ultima si rifiuta perché si sente disonorata.

La notizia arriva anche ad Alfio, che ignaro di tutto va a trovare Lucia.

A questo punto Santuzza svela a Lucia la relazione tra Turiddu e Lola.

Egli ormai l'ha disonorata per ripicca contro Lola, alla quale prima di andare soldato aveva giurato fedeltà eterna, e che ora continua a frequentare sebbene sia sposata.

Giunge dunque Turiddu che discute animatamente con Santa.

Interviene anche Lola che sta per recarsi in chiesa, e le due donne si scambiano battute ironiche.

Turiddu segue Lola, che è sola perché il marito lavora.

Santuzza augura a Turiddu la malapasqua e, vedendo arrivare Alfio, gli denuncia la tresca amorosa della moglie.

Dopo la messa, Turiddu offre vino a tutti i paesani per stare più tempo con Lola.

Alfio entra nella piccola bottega e getta il bicchiere di vino in faccia a Turiddu il quale gli morde l'orecchio sfidandolo a duello.

Turiddu corre a salutare la madre e ubriaco, le dice addio e le affida Santuzza.

Subito dopo si sente un vociare di donne e popolani.

Un urlo sovrasta gli altri: "Hanno ammazzato compare Turiddu!".

La partitura di Mascagni prevede l'utilizzo di:
2 ottavini, 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti
4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, tuba
timpani, grancassa, piatti, triangolo, tamburo, campane tubolari
arpa, organo
archi

Brani celebri [modifica]

"O Lola, c'hai di latti la cammisa"
-- canzone siciliana di Turiddu

Il cavallo scalpita, Alfio

Voi lo sapete, o mamma, aria di Santuzza

"Tu qui, Santuzza"
Duetto di Santuzza e Turiddu

Intermezzo sinfonico (tra la prima e la seconda scena)

"Viva il vino spumeggiante"
Brindisi di Turiddu

"Mamma, quel vino è generoso",
"addio alla madre" di Turiddu

L'aria introduttiva O Lola, detta anche Siciliana, è l'unico brano dialettale italiano in un'opera lirica.

L'intermezzo sinfonico dell'opera fa da sfondo ad una delle più celebri scene della storia del cinema, ne Il padrino - Parte III.

La musica è stata usata in una nota pubblicità dei Ferrero Rocher.

Il tema centrale è stato rielaborato per una canzone dance dal titolo Will be one dei Datura.

L'Intermezzo (ascolta[?·info]) è stato utilizzato da Martin Scorsese nei titoli di testa del suo film Toro scatenato.
La musica è stata ripresa da Vasco Rossi nell'Intro dei live 2007.
L'Intermezzo è stato utilizzato anche in una scena dell'episodio 31 dell'anime Kenshin Samurai vagabondo.
L'Intermezzo sinfonico è utilizzato nella pubblicità Enel del 2011.

Versioni cinematografiche [modifica]

Cavalleria rusticana (1916) - film diretto da Ugo Falena

Cavalleria rusticana (1924) - film diretto da Carmine Gargiulo

Cavalleria rusticana (1939) - film diretto da Amleto Palermi

Cavalleria rusticana (1953) - film diretto da Carmine Gallone

Cavalleria rusticana (1982)
film diretto da Franco Zeffirelli


Incisioni discografiche [modifica]



Anno

Cast (Santuzza, Turiddu, Alfio, Lola, Mamma Lucia)

Direttore
1953

Maria Callas,
---> Giuseppe Di Stefano,
Rolando Panerai, Anna Maria Canali, Ebe Ticozzi

Tullio Serafin



1957

Renata Tebaldi,
---> Jussi Björling, Ettore Bastianini, Lucia Danieli, Rina Corsi

Alberto Erede



1960

Giulietta Simionato,
---> Mario Del Monaco,
Cornell MacNeil, Anna Raquel Satre, Anna di Stasio

Tullio Serafin



1965

Fiorenza Cossotto,
---> Carlo Bergonzi,
Giangiacomo Guelfi, Adriana Martino, Maria Grazia Allegri

Herbert von Karajan



1967

Elena Souliotis,
---> Mario Del Monaco,
Tito Gobbi, Anna di Stasio, Stefania Malagù

Silvio Varviso



1976

Julia Varady,
---> Luciano Pavarotti
Piero Cappuccilli, Carmen Gonzales, Ida Bormida

Gianandrea Gavazzeni



1978

Renata Scotto,
---> Placido Domingo,
Pablo Elvira, Isola Jones, Jean Kraft

James Levine



1983

Elena Obraztsova, Placido Domingo, Renato Bruson, Axelle Gall, Fedora Barbieri

Georges Pretre



1989

Agnes Baltsa, Placido Domingo, Juan Pons, Susanne Mentzer, Wiera Baniewicz

Giuseppe Sinopoli



1990

Jessye Norman,
---> Giuseppe Giacomini, Hvorostovsky, Martha Senn, Rosa Laghezza

Semyon Bychkov


Note [modifica]
1.^ Schweisheimer, W., 1946
2.^ Willard, A., 1893
3.^ Time Magazine, 13 agosto, 1945.
4.^ a b Kobbé, G., 1919
5.^ New York Metropolitan Opera Performance Archives
6.^ Stevens, D., 2001

Voci correlate [modifica]
Opere liriche di Pietro Mascagni

Altri progetti [modifica]



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Commons contiene file multimediali su Cavalleria rusticana (opera)

Collegamenti esterni [modifica]
Uno scritto di Mascagni pubblicato a cinquant'anni dalla prima
Approfondimento dal Dizionario dell'Opera




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Categorie: Opere liriche in lingua italiana
Opere di Mascagni

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