Tuesday, March 27, 2012

Pietosa

Speranza


Tuesday, March 27, 2012




Regina coeli laetare, alleluja, quia quem meruiste portare, resurrexit sicut dixit



Speranza

Latin lyrics to the 'verse' of the Intermezzo.

Regina coeli laetare.
Alleluja!
Quia quem meruisti portare.
Alleluja!
Resurrexit sicut dixit.
Alleluja!


Posted by J. L. Speranza, Esq. at 8:41 AM 0 comments






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Pietosa, tu che sofriste tanto



Speranza


Cavalleria Rusticana: melodramma in un atto
Libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci
tratto dalla novella di Giovanni Verga dallo stesso titolo
Musica di Pietro Mascagni


Personaggi

Santuzza, una giovane contadina (a peasant girl) [soprano]
Turiddu, un giovane contadino (a young peasant) [tenore]
Lucia, sua madre (his mother) [soprano]
Alfio, un carrettiere (a carter) [baritono]
Lola, sua moglie (his wife) [mezzosoprano]

La scena rappresenta una piazza in un paese della Sicilia.

Nel fondo, a destra, chiesa con porta praticabile.

A sinistra l'osteria e la casa di Mamma Lucia.

È il giorno di Pasqua.

Siciliana

TURIDDU (a sipario calato)

O Lola ch'ai di latti la cammisa
Si bianca e russa comu la cirasa,
Quannu t'affacci fai la vucca a risa,
Biato cui ti dà lu primu vasu!
Ntra la porta tua lu sangu è sparsu,
E nun me mporta si ce muoru accisu...
E s'iddu muoru e vaju mparadisu
Si nun ce truovo a ttia, mancu ce trasu.

Scena. La scena sul principio è vuota. Albeggia.
Coro d'introduzione

DONNE (di dentro)

Gli aranci olezzano
Sui verdi margini,
Cantan le allodole
Tra i mirti in fior;
Tempo è si mormori
Da ognuno il tenero
Canto che i palpiti
Raddoppia al cor.

(Le donne entrano in scena.)

UOMINI (di dentro)

In mezzo al campo
Tra le spiche d'oro
Giunge il rumor
Delle vostre spole,
Noi stanchi
Riposando dal lavoro
A voi pensiam,
O belle occhi-di-sole.
A voi corriamo
Come vola l'augello
Al suo richiamo.

(Gli uomini entrano in scena.)

DONNE

Cessin le rustiche
Opre: la Vergine
Serena allietasi
Del Salvator;
Tempo è si mormori
Da ognuno il tenero
Canto che i palpiti
Raddoppia al cor.

(Il coro attraversa la scena ed esce.)

Scena. Santuzza e Lucia

SANTUZZA (entrando)

Dite, mamma Lucia.

LUCIA (sorpresa)

Sei tu? Che vuoi?

SANTUZZA

Turiddu ov'è?

LUCIA: Fin qui vieni a cercare
Il figlio mio?

SANTUZZA: Voglio saper soltanto,
Perdonatemi voi, dove trovarlo.

LUCIA: Non lo so, non lo so,
Non voglio brighe!

SANTUZZA: Mamma Lucia, vi supplico piangendo,
Fate come il Signore a Maddalena,
Ditemi per pietà dov'è Turiddu...

LUCIA: È andato per il vino a Francofonte.

SANTUZZA: No! l'han visto in paese ad alta notte.

LUCIA: Che dici? Se non è tornato a casa! (avviandosi verso l'uscio di casa). Entra!

SANTUZZA (disperata): Non posso entrare in casa vostra. Sono scomunicata.

LUCIA: E che ne sai del mio figliolo?

SANTUZZA: Quale spina ho in core.

Sortita di Alfio con Coro. Alfio, Coro e dette

ALFIO:
Il cavallo scalpita,
I sonagli squillano,
Schiocca la frusta. E va!
Soffi il vento gelido,
Cada l'acqua o nevichi,
A me che cosa fa?

CORO
O che bel mestiere
Fare il carrettiere
Andar di qua e di là!

ALFIO
M'aspetta a casa Lola
Che m'ama e mi consola,
Ch'è tutta fedeltà.
Il cavallo scalpiti,
I sonagli squillino,
E Pasqua, ed io son qua!

Scena e preghiera

LUCIA: Beato voi, compar Alfio, che siete sempre allegro così!

ALFIO: Mamma Lucia,
N'avete ancora
Di quel vecchio vino?

LUCIA: Non so. Turiddu è andato a provvederne.

ALFIO: Se è sempre qui! L'ho visto stamattina vicino a casa mia.

LUCIA (sorpresa): Come?

SANTUZZA (rapidamente): Tacete. (Dalla chiesa odesi intonare l'Alleluja.)

ALFIO

Io me ne vado,
Ite voi altre in chiesa.

(Esce.)

CORO
(interno della chiesa)

Regina coeli laetare.
Alleluja!
Quia quem meruisti portare.
Alleluja!
Resurrexit sicut dixit.
Alleluja!

SANTUZZA, LUCIA E CORO ESTERNO
(sulla piazza)

Inneggiamo,
Il Signor non è morto,
Ei fulgente
Ha dischiuso l'avel,
Inneggiam
Al Signore risorto
Oggi asceso
Alla gloria del Ciel!

CORO
(interno della chiesa)

Ora pro nobis Deum.
Alleluja!
Gaude et laetare, Virgo Maria.
Alleluja!
Quia surrexit Dominus vere.
Alleluja!

(Tutti entrano in chiesa tranne Santuzza e Lucia.)

Romanza e Scena

Lucia e Santuzza

LUCIA

Perché m'hai fatto
Segno di tacere?

SANTUZZA

Voi lo sapete, o mamma,
Prima d'andar soldato,
Turiddu aveva a Lola
Eterna fè giurato.
Tornò, la seppe sposa;
E con un nuovo amore
Volle spegner la fiamma
Che gli bruciava il core:
M'amò, l'amai.
Quell'invidia d'ogni delizia mia,
Del suo sposo dimentica,
Arse di gelosia...
Me l'ha rapito...
Priva dell'onor mio rimango:
Lola e Turiddu s'amano,
Io piango, io piango!

LUCIA

Miseri noi,
Che cosa vieni a dirmi
In questo santo giorno?

SANTUZZA

Io son dannata.
Andate o mamma,
Ad implorare Iddio,
E pregate per me.
Verrà Turiddu,
Vo' supplicarlo
Un'altra volta ancora!

LUCIA
(avvicinandosi alla chiesa)

Aiutatela voi,
Santa Maria!

(Esce.)

Scena

Santuzza e Turiddu

TURIDDU
(entrando)

Tu qui, Santuzza?

SANTUZZA

Qui t'aspettavo.

TURIDDU

È Pasqua,
In chiesa non vai?

SANTUZZA

Non vo.
Debbo parlarti...

TURIDDU

Mamma cercavo.

SANTUZZA

Debbo parlarti...

TURIDDU

Qui no! Qui no!

SANTUZZA

Dove sei stato?

TURIDDU

Che vuoi tu dire?
A Francofonte!

SANTUZZA

No, non è ver!

TURIDDU

Santuzza, credimi...

SANTUZZA

No, non mentire;
Ti vidi volger
Giù dal sentier...
E stamattina, all'alba,
T'hanno scorto
Presso l'uscio di Lola.

TURIDDU

Ah! mi hai spiato?

SANTUZZA

No, te lo giuro.
A noi l'ha raccontato
Compar Alfio
Il marito, poco fa.

TURIDDU

Cosi ricambi
L'amor che ti porto?
Vuoi che m'uccida?

SANTUZZA

Oh! questo non lo dire...

TURIDDU

Lasciami dunque, lasciami;
Invan tenti sopire
Il giusto sdegno
Colla tua pietà.

SANTUZZA

Tu l'ami dunque?

TURIDDU

No...

SANTUZZA

Assai più bella
È Lola.

TURIDDU

Taci, non l'amo.

SANTUZZA

L'ami...
Oh! maledetta!

TURIDDU

Santuzza!

SANTUZZA

Quella cattiva femmina
Ti tolse a me!

TURIDDU

Bada, Santuzza,
Schiavo non sono
Di questa vana
Tua gelosia!

SANTUZZA

Battimi, insultami,
T'amo e perdono,
Ma è troppo forte
L'angoscia mia.

Stornello di Lola

Lola e detti

LOLA
(dentro alla scena)

Fior di giaggiolo,
Gli angeli belli
Stanno a mille in cielo,
Ma bello come lui
Ce n'è uno solo.

(entrando)

Oh! Turiddu... È passato Alfio?

TURIDDU

Son giunto ora in piazza.
Non so...

LOLA

Forse è rimasto
Dal maniscalco,
Ma non può tardare.

(ironica)

E... voi
Sentite le funzioni in piazza?

TURIDDU

Santuzza mi narrava...

SANTUZZA
(tetra)

Gli dicevo che oggi è Pasqua
E il Signor vede ogni cosa!

LOLA

Non venite alla messa?

SANTUZZA

Io no, ci deve andar chi sa
Di non aver peccato.

LOLA

Io ringrazio il Signore
E bacio in terra.

SANTUZZA
(ironica)



Oh, fate bene, Lola!

TURIDDU
(a Lola)

Andiamo, andiamo!
Qui non abbiam che fare.

LOLA
(ironica)

Oh! rimanete!

SANTUZZA
(a Turiddu)

Sì, resta, resta,
Ho da parlarti ancora!

LOLA

E v'assista il Signore:
Io me ne vado.

(Entra in chiesa.)

Duetto

Santuzza e Turiddu

TURIDDU
(irato)

Ah! lo vedi,
Che hai tu detto...?

SANTUZZA

L'hai voluto, e ben ti sta.

TURIDDU
(Le s'avventa.)

Ah! perdio!

SANTUZZA

Squarciami il petto!

TURIDDU
(s'avvia)

No!

SANTUZZA
(trattenendolo)

Turiddu, ascolta!

TURIDDU

No!

SANTUZZA

No, no, Turiddu,
Rimani ancora.
Abbandonarmi
Dunque tu vuoi?

TURIDDU

Perché seguirmi,
Perché spiarmi
Sul limitare
Fin della chiesa?

SANTUZZA

La tua Santuzza
Piange e t'implora;
Come cacciarla
Così tu puoi?

TURIDDU

Va, ti ripeto
Va non tediarmi,
Pentirsi è vano
Dopo l'offesa!

SANTUZZA
(minacciosa)

Bada!

TURIDDU

Dell'ira tua non mi curo!

(La getta a terra e fugge in chiesa.)

SANTUZZA
(nel colmo dell'ira)

A te la mala Pasqua, spergiuro!

(Cade affranta ed angosciata.)

Duetto

Santuzza e Alfio

(Sorte Alfio e s'incontra con Santuzza.)

SANTUZZA

Oh! Il Signore vi manda
Compar Alfio.

ALFIO

A che punto è la messa?

SANTUZZA

E tardi ormai, ma per voi
Lola è andata con Turiddu!

ALFIO
(sorpreso)

Che avete detto?

SANTUZZA

Che mentre correte
All'acqua e al vento
A guadagnarvi il pane,
Lola v'adorna il tetto
In malo modo!

ALFIO

Ah! nel nome di Dio,
Santa, che dite?

SANTUZZA

Il ver. Turiddu
Mi tolse l'onore,
E vostra moglie
Lui rapiva a me!

ALFIO

Se voi mentite,
Vo' schiantarvi il core!

SANTUZZA

Uso a mentire
Il labbro mio non è!
Per la vergogna mia,
Pel mio dolore
La triste verità
Vi dissi, ahimè!

ALFIO

Comare Santa,
Allor grato vi sono.

SANTUZZA

Infame io son
Che vi parlai cosi!

ALFIO

Infami loro:
Ad essi non perdono;
Vendetta avrò
Pria che tramonti il di.
Io sangue voglio,
All'ira m'abbandono,
In odio tutto
L'amor mio finì...

(Escono.)

Intermezzo sinfonico

(Tutti escono di chiesa, Lucia traversa la scena ed entra in casa.)

Scena, Coro e Brindisi

Lola, Turiddu e Coro

UOMINI

A casa, a casa,
Amici, ove ci aspettano
Le nostre donne,
Andiam.
Or che letizia
Rasserena gli animi
Senza indugio corriam.

DONNE

A casa, a casa,
Amiche, ove ci aspettano
I nostri sposi,
Andiam .
Or che letizia
Rasserena gli animi
Senza indugio corriam.

(Il coro si avvia.)

TURIDDU
(a Lola che s'avvia)

Comare Lola,
Ve ne andate via
Senza nemmeno salutare?

LOLA

Vado a casa:
Non ho visto compar Alfio!

TURIDDU

Non ci pensate,
Verrà in piazza.

(al Coro)

Intanto amici, qua,
Beviamone un bicchiere.

(Tutti si avvicinano alla tavola dell'osteria e prendono i bicchieri.)

Viva il vino spumeggiante
Nel bicchiere scintillante,
Come il riso dell'amante
Mite infonde il giubilo!
Viva il vino ch'è sincero
Che ci allieta ogni pensiero,
E che annega l'umor nero,
Nell'ebbrezza tenera.

CORO

Viva il vino spumeggiante, ecc.

(Si riprende il brindisi.)

TURIDDU
(a Lola)

Ai vostri amori!

(Beve.)

LOLA
(a Turiddu)

Alla fortuna vostra!

(Beve.)

TURIDDU

Beviam!

CORO

Beviam! Viva il vin!

(Entra Alfio.)

Finale

Alfio e detti

ALFIO

A voi tutti salute!

CORO

Compar Alfio, salute.

TURIDDU

Benvenuto!
Con noi dovete bere:

(Empie un bicchiere.)

Ecco, pieno è il bicchiere.

ALFIO
(respingendolo)

Grazie, ma il vostro vino
Io non l'accetto.
Diverrebbe veleno
Entro il mio petto.

TURIDDU
(Getta il vino.)

A piacer vostro!

LOLA

Ahimè! che mai sarà?

ALCUNE DONNE
(a Lola)

Comare Lola,
Andiamo via di qua.

(Tutte le donne escono conducendo Lola)

TURIDDU

Avete altro a dirmi?

ALFIO

Io? Nulla!

TURIDDU

Allora sono agli ordini vostri.

ALFIO

Or ora?

TURIDDU

Or ora!

(Alfio e Turiddu si abbracciano. Turiddu morde l'orecchio destro di AIfio.)

ALFIO

Compare Turiddu,
Avete morso a buono...

(con intenzione)

C'intenderemo bene,
A quel che pare!

TURIDDU

Compar Alfio!
Lo so che il torto è mio:
E ve lo giuro
Nel nome di Dio
Che al par d'un cane
Mi farei sgozzar,
Ma... s'io non vivo,
Resta abbandonata...
Povera Santa!...
Lei che mi s'è data...

(con impeto)

Vi saprò in core
Il ferro mio piantar!

ALFIO
(freddamente)

Compare,
Fate come più vi piace;
Io v'aspetto qui fuori
Dietro l'orto.

(Esce.)

Lucia e Turiddu

TURIDDU

Mamma,
Quel vino è generoso, e certo
Oggi troppi bicchieri
Ne ho tracannati...
Vado fuori all'aperto.
Ma prima voglio
Che mi benedite
Come quel giorno
Che partii soldato.
E poi... mamma... sentite...
S'io... non tornassi...
Voi dovrete fare
Da madre a Santa,
Ch'io le avea giurato
Di condurla all'altare.

LUCIA

Perché parli così, figliuol mio?

TURIDDU

Oh! nulla!
È il vino che mi ha suggerito!
Per me pregate Iddio!
Un bacio, mamma...
Un altro bacio... addio!

(L'abbraccia ed esce precipitosamente.)

Lucia, Santuzza e Coro

LUCIA
(disperata, correndo in fondo)

Turiddu?! Che vuoi dire?
Turiddu? Turiddu? Ah!

(Entra Santuzza.)

Santuzza!...

SANTUZZA
(Getta la braccia al collo di Lucia.)

Oh! madre mia!

(Si sente un mormorio lontano.)

DONNE


(correndo)

Hanno ammazzato compare Turiddu!

(Tutti gettano un grido.)




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