Saturday, May 26, 2012
Babini, l'Edipo (tenore) di Zingarelli (1802)
Speranza
Zingarelli, "Edipo", La Fenice, 1802.
Edipo, tenore .... Babini.
Matteo Antonio Babini (anche noto come "Babbini" -- Bologna, 19 febbraio 1754 – Bologna, 22 settembre 1816), è da considerare come uno dei maggiori tenori della fine del XVIII secolo.
Dopo aver studiato nella sua città con Arcangelo Cortoni, Babini debuttò, a Modena, incredibilmente giovane, come secondo tenore, nel 1770/71, probabilmente in una ripresa del Demetrio di Paisiello.
Dopo essersi esibito in diversi teatri italiani, ma soprattutto al San Benedetto di Venezia, in ruoli ancora non da primo tenore, Babini fu scritturato prima presso la Corte di Berlino e, poi, al seguito di Paisiello, presso quella di San Pietroburgo (1777/1781), dove fu molto apprezzato nelle opere del compositore pugliese, anche eccezionalmente in alcune di genere giocoso, genere che egli frequentò invece assai poco in Italia.
Secondo "The Grove Dictionary of Opera", Babini si esibì poi, praticamente in tutta Europa, da Lisbona a Madrid, da Vienna a Londra, dove, nel 1786, partecipò alla prima del Giulio Sabino di Cherubini.
Particolarmente importanti per lo sviluppo delle sue tendenze artistiche verso la recitazione realistica, sembrano essere stati i ripetuti viaggi a Parigi, nel 1787/1789 e poi nel 1792, e cioè in momenti topici per la rivoluzione in fase prima di maturazione e di esplosione, e poi di sviluppo.
La carriera di Babini in Italia continuò con grande successo per tutti gli anni novanta (partecipò fra l’altro alla prima de Gli Oriazi e i Curiazi di Cimarosa, creando la parte dell’eroe vilain, Marco Orazio ), fino al suo addio alle scene nel 1803, quando comunque veniva ancora chiamato ad eseguire prime rappresentazioni da compositori come Zingarelli e Bertoni.
Ristabilitosi nella sua città natale di Bologna, dopo una carriera italiana tutta incentrata su Venezia, Babini passò poi ad insegnare e, non solo canto, e non solo ad allievi del livello di un adolescente Gioachino Rossini, ma anche quell’arte scenica nella quale si era particolarmente distinto. Morì il 22 settembre del 1816.
Matteo Babini rappresenta un elemento chiave del recupero, nell’ultima parte del ‘700, del carattere espressivo del canto operistico che si era andato in parte perdendo tra gli acrobatismi canori dei castrati e i sovracuti dei soprani.
Tenore dall’estensione molto limitata che lo faceva trovare a suo agio sostanzialmente in una sola ottava, non particolarmente versato nella coloratura (anche se poi, negli Orazi, l’aria più virtuosistica è la sua), Babini diede il suo contributo alla rinascimento dell’arte operistica, sviluppando le sue doti di cantante-attore, che si distingueva nello stile declamatorio dei suoi recitativi, nella verità che sapeva infondere alla sua recitazione, nel fascino che così riusciva ad esercitare infallibilmente sugli spettatori, in ciò indubbiamente favorito anche dalla sua notevole presenza scenica
-- Babini era alto, biondo, snello e di bellissimi lineamenti.
Secondo Giovanni Morelli:
lo stimolo per la ricerca della verità drammatica il Babbini lo trovò sicuramente durante i soggiorni parigini del 1787-9 e del 1792.
Si può infatti constatare come dopo quegli anni, il repertorio del tenore si sia dirottato invariabilmente dai drammi metastasiani verso interpretazioni a soggetto storico con suggestioni contemporanee, romano repubblicane e verso la cantata monodramma rousseauviana (che portò con enorme successo nei maggiori teatri italiani).
Quale interprete d’avanguardia e cantante erudito, Babbini si adoprò a cercare «le costumanze dei popoli e le vicende degli eroi», e proprio nella prima veneziana degli Oriazi cimarosiani si esibì in scena adottando costumi storici, «di che il pubblico rimase così soddisfatto che nel seguito i teatri ne presero invariabile norma.
Con la sua ricerca della espressività attraverso la verità interpretativa , da conseguire anche per mezzo del rinnovamento, Babini si affiancò ai suoi compagni di tanti spettacoli, Crescentini, Grassini, Banti, Pacchiarotti, ed anche quel Giacomo David, con il quale gli capitò tante volte di alternarsi nell’esecuzione delle medesime parti, nell’azione di restyling del canto lirico che pose le basi per la successiva rinascita rossiniana; di essa del resto toccò probabilmente a lui di effettuare un vero e proprio simbolico varo con le lezioni che ebbe modo di dare ad un ragazzino precoce che voleva fare il cantante d'opera e che sarebbe diventato invece il compositore più famoso d’Europa.
Ruoli creati.
L'elenco seguente non è completo, ma è assolutamente significativo della carriera di Babini almeno in Italia .[7]
Almanacco di Amadeusonline (Babini), accesso 14 febbraio 2009
Almanacco di Amadeusonline (Babbini), accesso 14 febbraio 2009
Ruolo/titolo dell’opera/genere musicale/Autore/Teatro/data prima esecuzione
"Giocondo" -- "L'astratto: dramma giocoso" di Niccolò Piccinni, Teatro Formagliari di Bologna, autunno 1772.
"Anassandro" -- Merope: dramma per musica (opera seria), di Giacomo Insanguine, Teatro (Grimani) San Benedetto di Venezia, 26 dicembre 1772
Osmino, Solimano: dramma per musica
Johann Gottlieb Naumann
Teatro (Grimani) San Benedetto di Venezia
3 gennaio 1773
Clearco
Antigono
dramma per musica (opera seria)
Pasquale Anfossi
Teatro (Gallo) San Benedetto di Venezia
23 maggio 1773
Amenofi (o Amasi)
La Nitteti
dramma per musica
Giovanni Paisiello
Hoftheater del Palazzo Imperiale di Oranienbaum a San Pietroburgo
28 gennaio 1777
Tempo
Achille in Sciro
dramma per musica
Giovanni Paisiello
Hoftheater del Palazzo Imperiale di Oranienbaum a San Pietroburgo
6 febbraio 1778
===
Lo sposo burlato
dramma giocoso-pasticcio
Giovanni Paisiello
Hoftheater del Palazzo Imperiale di Peterhof presso San Pietroburgo
24 luglio 1778
===
La finta amante
opera buffa
Giovanni Paisiello
Teatro di Mogilëv
5 giugno 1780
Fronimo
Alcide al bivio
festa teatrale
Giovanni Paisiello
Teatro dell'Ermitage nel Palazzo d'Inverno a San Pietroburgo
6 dicembre 1780
Artabano
Artaserse
dramma per musica (opera seria)
Giacomo Rust
Teatro Civico di Perugia (inaugurazione)
1781
Sarabes
Zemira
dramma per musica
Pasquale Anfossi
Teatro (Gallo) San Benedetto di Venezia
26 dicembre 1781
Scitalce-Sardanapalo
Arbace
dramma per musica (opera seria)
Giovanni Battista Borghi
Teatro (Gallo) San Benedetto di Venezia
3 gennaio 1782
Zoaspe
Aspardi, principe di Battriano
dramma per musica
Francesco Bianchi
Teatro delle Dame di Roma
carnevale 1784
Ormondo
Il disertore francese
dramma per musica (opera seria)
Francesco Bianchi
Teatro (Gallo) San Benedetto di Venezia
26 dicembre 1784
Alessandro Magno
Alessandro nell'Indie
dramma per musica (opera seria)
Francesco Bianchi
Teatro (Gallo) San Benedetto di Venezia
28 gennaio 1785
===
Giulio Sabino
dramma per musica (opera seria)
Luigi Cherubini
King's Theatre di Londra
30 marzo 1786
Porsenna
Il trionfo di Clelia
dramma per musica
Angelo Tarchi
Nuovo Teatro Regio di Torino
26 dicembre 1786
Volodimiro
Volodimiro
dramma per musica
Domenico Cimarosa
Nuovo Teatro Regio di Torino
20 gennaio 1787
Artabano
Artaserse
dramma per musica (opera seria)
Francesco Bianchi
Teatro Nuovo e della Nobiltà di Padova
11 giugno 1787
Ataliba
Pizzarro
dramma per musica (opera seria)
Francesco Bianchi
Teatro dell'Accademia degli Erranti di Brescia
estate 1787
Bruto
La morte di Giulio Cesare
dramma serio per musica
Francesco Bianchi
Teatro (Grimani) San Samuele di Venezia
27 dicembre 1788
Amasi
Nitteti
dramma per musica (opera seria)
Ferdinando Bertoni
Teatro (Grimani) San Samuele di Venezia
6 febbraio 1789
Riccardo Talbot
Giovanna d'Arco ossia La Pulcella d'Orléans
dramma serio per musica
Gaetano Andreozzi
Teatro Nuovo di Vicenza
27 giugno 1789
"Giasone" -- "Gli Argonauti in Colco ossia La conquista del vello d'oro: dramma per musica", di Giuseppe Gazzaniga, Teatro (Grimani) San Samuele di Venezia, 26 dicembre 1789
Pimmalione
Pimmalione
scena drammatica in musica[9]
Giovanni Battista Cimador
Teatro (Grimani) San Samuele di Venezia
26 gennaio 1790
Pirro
Andromaca
dramma per musica
Sebastiano Nasolini
Teatro (Grimani) San Samuele di Venezia
Febbraio 1790
Turno
Enea nel Lazio
dramma eroi-tragico
Vincenzo Righini
Königliches Opernhaus (Hopofer) di Berlino
17 gennaio 1793,
Alessandro
Apelle
dramma serio per musica (1° versione)
Nicola Antonio Zingarelli
Teatro alla Fenice di Venezia
18 novembre 1793
Virginio
Virginia
tragedia per musica (opera seria)
Felice Alessandri
Teatro alla Fenice di Venezia
26 dicembre 1793
Alcéo
Saffo o sia I riti d'Apollo Leucadio
dramma per musica
Giovanni Simone Mayr
Teatro alla Fenice di Venezia
17 febbraio 1794
Admeto
Admeto
dramma per musica
Pietro Alessandro Guglielmi
Teatro del Fondo della Separazione di Napoli
26 dicembre 1794
Ulisse
Penelope
dramma per musica
Domenico Cimarosa
Teatro del Fondo della Separazione di Napoli
26 dicembre 1794
Marco Orazio
Gli Orazi e i Curiazi
tragedia per musica (1° versione)
Domenico Cimarosa
Teatro alla Fenice di Venezia
26 dicembre 1796
Mentore
Telemaco nell'isola di Calipso
dramma per musica
Giovanni Simone Mayr
Teatro Sant'Angelo di Venezia
16 gennaio 1797
Mitridate
La morte di Mitridate
dramma per musica (opera seria)
Nicola Antonio Zingarelli
Teatro alla Fenice di Venezia
27 maggio 1797
protagonista
"Inno patriottico per la guardia civica" ("Inno patriottico per la Guardia repubblicana")
Inno
Catterino Cavos
Teatro alla Fenice di Venezia
14 settembre 1797
Manlio
I Manlii
melodramma
Giuseppe Nicolini
Teatro alla Scala di Milano
26 dicembre 1801
Adrasto
I misteri èleusini
dramma per musica
Giovanni Simone Mayr
Teatro alla Scala di Milano
6 gennaio 1802
********************
"Edipo", tenore. "Edipo a Colono: tragedia per musica" (opera seria), di Nicola Antonio Zingarelli, Teatro alla Fenice di Venezia, 26 dicembre 1802.
Publio Scipione Africano
La caduta della nuova Cartagine
dramma per musica
Giuseppe Farinelli
Teatro alla Fenice di Venezia
5 febbraio 1803
Mercurio
Adria consolata
festa teatrale (cantata drammatica)
Ferdinando Bertoni
Teatro alla Fenice di Venezia
12 febbraio 1803
Note
1.^ Tale data è riportata, on line, dall’Enciclopedia Treccani; la data 1773 riportata invece dal Grove Dictionary (vol. I, pag. 267) è evidentemente errata, in quanto, già alla fine del 1772, Babini aveva partecipato alla prima assoluta della Merope di Giacomo Insanguine, ed alla prima bolognese de L'Astratto di Niccolò Piccinni, sia pure ovviamente in ruoli di ripiego (cfr. Ruoli creati, infra).
2.^ I, pag. 267.
3.^ Rossini avrebbe raccontato in vecchiaia a Ferdinand Hiller delle sue velleità giovanili di diventare cantante ed del suo incontro con il grande tenore, (cfr. Morelli, p. 32).
4.^ Morelli, p. 32.
5.^ P. Brigenti, Elogio di Matteo Babbini, Bologna, 1821, p. 11.
6.^ ibidem , p. 21.
7.^ Il materiale reperibile nei due link esterni indicati (si riferiscono uno alla versione “Babini” del suo nome, l’altro alla versione “Babbini”) è stato opportunamente integrato con le ricerche contenute nel saggio citato di Giovanni Morelli su Gli Orazi e i Curiazi; nonché con i dati reperibili sui siti on-line Italianopera: Libretti a stampa e Libretti d'opera-Università di Padova (quest'ultimo consultato il 29 aprile 2011).
8.^ Prima cittadina bolognese; la prima assoluta si era tenuta in primavera a Venezia.
9.^ Libretto di Jean-Jacques Rousseau (dalle Metamorfosi di Ovidio), nella traduzione italiana di Antonio Simeone Sografi.
Bibliografia [modifica]
Rodolfo Celletti,
"Storia del belcanto", Discanto Edizioni, Fiesole, 1983
(EN) Sadie, Stanley (a cura di), The new Grove Dictionary of Opera, Oxford University Press, 1992, voll. 4, ad nomen
Giovanni Morelli, “«E voi pupille tenere», uno sguardo furtivo, errante, agli «Orazi» di Domenico Cimarosa e altri”, saggio contenuto nel Programma di sala del Teatro dell'Opera per le rappresentazioni de Gli Orazi e i Curiazi, Roma, 1989.
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