Speranza
In essa ella [Giovanni de' Bardi, to whom Caccini dedicates the print of Euridice] riconoscerà quello stile usato da me altre volte, molti anni or sono. [...] E questa è quella maniera altresì, la quale negli anni che fioriva la camerata sua in Firenze, discorrendo ella, diceva, insieme con molti altri nobili virtuosi, essere stata usata dagli
antichi Greci nel rappresentare le loro tragedie e altre favole,
adoperando il canto [...]
non avendo [io] mai nelle mie musiche usato altr'arte che l'imitazione de' sentimenti delle parole.
Giulio Caccini, Preface to Euridice, in Solerti, Le origini del melodramma, p. 52.
No comments:
Post a Comment