Monday, July 2, 2012

Iconografia operistica greco-romana italiana: ACI -- fontana d'Aci, Giardino Belvedere, Acireale

Speranza

Statua marmorea: Galatea, con un abbraccio pietoso, vorrebbe risuscitare il suo amato Aci, ucciso dal gigante Polifemo colpendolo a morte con un sasso.


Il bozzetto fu realizzato su invito del marchese Lionardo Vigo, che precedentemente aveva fatto dipingere al pittore Giuseppe Patania il soggetto in questione.

L'Anastasi ha rappresentato il pastorello Aci riverso a terra dopo essere stato colpito a morte dal macigno scagliato da Polifemo.

La ninfa Galatea gli sta accanto, rivolgendo gli occhi supplici al cielo e scongiurando gli dei perché trasformino in fiume il suo amato.

La scena è interpretata con sensibilità neoclassica (in qualche punto si avverte la presenza del maestro Villareale) ed ha un dichiarato accento melodrammatico.

Al Vigo non riuscì l'intento di far scolpire dallo stesso Anastasi il gruppo in marmo.

Solo recentemente è stata realizzata una copia ingrandita in marmo, che oggi si trova collocata nel Giardino Belvedere.

 



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