Monday, July 30, 2012

L'ETTORE di Nettuno -- Villa Borghese -- excavated at Nettuno-sul-Tirreno in 1611

Speranza

Nettuno
comune
Nettuno – StemmaNettuno – Bandiera
Nettuno – Veduta
Dati amministrativi
Statobandiera Italia
RegioneLazio – stemma Lazio
ProvinciaRoma – stemma Roma
SindacoAlessio Chiavetta (PD) dal 28/04/2008
Territorio
Coordinate41°27′27″N 12°39′40″E / 41.4575°N 12.66111°E / 41.4575; 12.66111 (Nettuno)Coordinate: 41°27′27″N 12°39′40″E / 41.4575°N 12.66111°E / 41.4575; 12.66111 (Nettuno) (Mappa)
Altitudine11 m s.l.m.
Superficie71,46 km²
Abitanti47 332[1] (31-12-2010)
Densità662,36 ab./km²
FrazioniAcciarella, Cadolino, Canala, Falasche Nord, Grugnole, Ospedaletto, Padiglione, Piscina Cardillo, San Giacomo, Pocacqua, Sandalo di Levante, Sandalo di Ponente, Tre Cancelli
Comuni confinantiAnzio, Aprilia (LT), Latina (LT)
Altre informazioni
Cod. postale00048
Prefisso06
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT058072
Cod. catastaleF880
TargaRM
Cl. sismicazona 3A (sismicità bassa)
Cl. climaticazona C, 1 255 GG[2]
Nome abitantinettunesi
Patronosan Rocco, Madonna delle Grazie
Giorno festivo16 agosto
Localizzazione
Nettuno è posizionata in Italia
Nettuno
Posizione del comune di Nettuno nella provincia di Roma
Posizione del comune di Nettuno nella provincia di Roma
Sito istituzionale


Nettuno è un comune italiano di 47.332 abitanti in provincia di Roma.

Si trova a 60 chilometri da Roma ed è l'ultimo comune a sud della provincia di Roma, essendo situato a pochissimi chilometri dalla città di Latina.

Si trova infatti al confine tra l'agro romano e l'agro pontino.

È una città del litorale laziale ed è bagnata dal Mar Tirreno.

Confina a nord e ad ovest con il comune limitrofo Anzio, e con la provincia di Latina: ad est con Aprilia e a sud con l'omonimo comune capoluogo.

 

Geografia fisica [modifica]

Clima [modifica]

NETTUNOMesiStagioniAnno
GenFebMarAprMagGiuLugAgoSetOttNovDicInvPriEstAut
T. max. mediaC)11,813,315,818,621,726,028,428,325,822,517,113,712,918,727,621,820,3
T. min. mediaC)4,35,26,39,011,915,718,418,216,313,19,15,95,19,117,412,811,1
Dalla Stazione meteorologica di Ardea

Storia [modifica]

Le origini [modifica]

Le origini di Nettuno sono accomunate a quelle della gloriosa Antium, città fondata dai Latini, poi occupata dagli antichi Volsci e formata delle odierne Anzio e Nettuno.

È probabile che i Volsci abbiano occupato questa regione tra il IX e l'VIII secolo a.C. L'Antium volsca comprendeva gran parte del territorio di Nettuno e nella parte più alta della riviera nettunese, oggi Villa Borghese, sorgeva l'acropoli. C'era un porto, che fungeva da foro per il mercato e di deposito per i viveri, chiamato Cenone (dove ora c'è l'attuale borgo).

Nell'antichità Antium (le attuali Anzio e Nettuno) fu per un lungo periodo capitale della popolazione dei Volsci, finché non venne assorbita nello stato romano. La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Furono soprattutto gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia che ebbero frequenti contatti con la città marittima; mentre tra i personaggi influenti si ricorda che Mecenate vi possedeva una villa. Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone, quest'ultimo nato nei pressi dell'attuale Piazza della Libertà di Nettuno. L'antica Antium comprendeva il territorio dove oggi sorge Nettuno; infatti secondo gli storici, molti nobili romani avevano le loro ville nei pressi del fiume Loracina oggi Loricina, nei pressi del quale infatti sono stati trovati molti reperti archeologici. La parte più importante della città di Antium, si trovava sull'altura occupata oggi dalla Villa Bell'aspetto o Villa Borghese. A Nettuno sono state trovate molte targhe antiche di marmo con vari iscrizioni: una di queste recita "Nettuno olim Antium" ovvero "Nettuno una volta Antium". È quindi a Nettuno che viene attribuita la continuazione diretta dell'antica Antium; anche se l'attuale città di Anzio si sente comunque discendente dell'antica Antium, essendosi essa stessa sviluppata da Nettuno tra il 1827 e il 1857. Sempre a Nettuno inoltre si troverebbero la maggior parte degli Antichi templi dedicati agli dei della mitologia romana come il tempio di Ercole, le cui rovine sarebbero al di sotto della Fortezza San Gallo, il tempio del Dio Nettuno sotto l'attuale chiesa di San Giovanni nel Borgo medievale mentre il tempio della Dea Fortuna si troverebbe sotto la chiesa di San Francesco. Inoltre pare che l'intera città di Nettuno sia attraversata da una grande rete di gallerie sotterranee che altro non sarebbero che le rovine nettunesi dell'antica Antium e che tra l'altro sono state utilizzate dai soldati americani durante la battaglia di nettuno e sbarco d'anzio

Età romana [modifica]

Presso l'attuale Nettuno, è stata rinvenuta un'iscrizione marmorea, risalente, forse, al II secolo d.C., nella quale si accenna all'esistenza di un tempio di Apollo, di una sorgente di acqua, di un foro per il mercato di erbe e di bestiame, di depositi di grano e di vestigia del porto di Nettuno. Nerone fece erigere un piccolo tempio al dio Nettuno sul Cenone, il ripiano che dominava il suo splendido porto in Antium.
Meno di dieci anni dopo la morte di Nerone, avvenuta il 9 giugno dell'anno 68, Antium era già quasi tutta in rovina. All'inizio del VI secolo Antium, come tante altre città, fu saccheggiata e distrutta dai Goti, che scorrazzavano per il Lazio e per il litorale romano seminando distruzione e morte. Fu così il quartiere di Nettuno a continuare la storia dell'antica Antium: il porto di Antium venne abbandonato, e tutti i sopravvissuti si spostarono in un piccolo gruppo di case intorno al tempio del Dio Nettuno, che dopo poco tempo sarebbe diventato l'attuale borgo medioevale di Nettuno. Il nome di Antium riaffiorò dall'oblio solo nel 1827 con la nascita del Comune di Nettuno e del Porto d'Anzio. Nel 1857 papa Pio IX istituì il Comune di Anzio, cedendogli circa 1/3 di Nettuno.

Costruzioni [modifica]

Essendo destinata allo svago e al riposo dei nobili romani, Antium si estese ad occidente e ad oriente fino ad Astura, su tutto il territorio ora occupato dalle due cittadine di Nettuno e di Anzio.
  • Tito Livio scrisse che il pretore romano Caio Lucrezio, nel 583, si fece costruire una villa, nei pressi del fiume Loracina, oggi Loricina, che scorre a levante del borgo.
  • Il questore di Antium Lucio Verazio Afro, abitava, invece, nell'antica zona chiamata San Biagio, poco distante dall'attuale Piazza Mazzini.

Templi [modifica]

Antium aveva molti templi, molti dei quali erano situati in varie località dell'attuale Nettuno:
  • il tempio della Dea Fortuna sorgeva quasi certamente nell'area della Chiesa di San Francesco;
  • il tempio di Ercole, nei pressi dell'attuale Forte Sangallo, dove nel 1863 fu rinvenuta una statua di questo dio, la cui gamba fu trovata più a ponente;
  • il grandioso tempio del Dio Nettuno.

Strade [modifica]

  • L'antica strada che univa Roma ad Antium era la via Romana, la quale finiva il suo percorso tra le vecchie mura dell'attuale Nettuno.

Il Medioevo [modifica]

Il Borgo medievale di Nettuno
Nel Medioevo il borgo fu ciò che rimase della vecchia Antium. Secondo gli storici il borgo era il quartiere cenone. Molte iscrizioni marmoree ritrovate recitano "Neptunum olim Antium" ovvero "Nettuno una volta Antium"oppure "Neptuno in Antium". Infatti i sopravvissuti non fecero altro che cambiare il nome della città da Antium a Nettuno in onore del Dio Nettuno. I nettunesi avevano la consapevolezza di far parte di quel territorio una volta chiamato Antium, e ci tenevano a chiamarsi "Nettunesi Antiatis", per differenziarsi da tutti coloro che giunsero da altre località. I feudatari di Nettuno erano inizialmente i conti Tuscolo, poi i monaci di Grottaferrata ed i Frangipane. Nel IX secolo, il paese subì l'invasione e la distruzione da parte dei Saraceni, arrivati con centotrenta navi, tredicimila uomini e cinquecento cavalli; gli abitanti scapparono verso i monti, nelle foreste, poi le truppe di papa Benedetto VIII, giunsero e decimarono i Saraceni, salvando così donne e bambini; si formò allora un nuovo nucleo di Nettuno. Risale a questo periodo l'episodio per il quale le donne nettunesi per praticità o per civetteria adottarono il vestito saraceno, corto al ginocchio (alla saracena), acquisendo la fama di donne dalle cosce come colonne. Successivamente il Papa scacciò i Conti di Tuscolo, vi fortificò un castello, con torri e bastioni, che rappresenta l'attuale borgo medievale.
Nel 1427, dopo la morte di Rinaldo Orsini, viceré degli Abruzzi, Antonio Colonna divenne signore di Nettuno e di Astura, grazie a papa Martino V. In questo periodo a Nettuno vennero costruite molte ville medioevali come Villa Borghese o Bell'Aspetto, Villa Albani (oggi nel Territorio comunale di Anzio) e Torre Astura.

L'età moderna [modifica]

Il litorale di ponente di Nettuno visto dal borgo
Le vicende del feudo di Nettuno durante il XVI secolo riflettono da vicino quelle dello Stato Pontificio: tali vicende furono a loro volta in relazione al fatto che Nettuno è comunque prossima a Roma; e per la sua collocazione geografica essa era dotata di postazioni difensive poste a guardia sul mare; inoltre Nettuno era in tale periodo feudo della potente famiglia dei Colonna e lo fu per quasi tutto il secolo. Nel XVI secolo Nettuno non era altro che un piccolo centro abitato, circondato da mura e da torri, e al cui centro sorgeva la chiesa di San Giovanni, poco più avanti del castello, c'era il Forte Sangallo, fatto costruire all'inizio del secolo, tra il 1501 ed il 1503, da papa Alessandro VI Borgia, per difendere lo Stato Pontificio dagli assalti di predoni, corsari, pirati arabi e africani. Di fronte alla fortezza c'era il convento di San Francesco. E poi una vasta campagna di circa 70 chilometri quadrati. I residenti erano poche centinaia e molti in quel periodo vi migrarono dall'Abruzzo e dal napoletano, per la coltivazione del grano, la raccolta dell'uva, il taglio della legna, la produzione del carbone e la pesca. C'era una discreta economia, tale da assicurare ai suoi feudatari rendite ragguardevoli: grano, vino, orzo, legna e carbone, minerali, pelli conciate, lana, prodotto che venivano imbarcati dal porto di Astura, per andare verso Napoli o Pisa.
Nel 1501, subentrarono i Borgia, con papa Alessandro VI, dopo che quest'ultimo confiscò i possedimenti dei Colonna a causa della loro amicizia con i francesi. I Borgia in quell'anno affidarono ad Antonio da Sangallo la costruzione della fortezza, ma i Colonna se ne riappropriarono nel 1503, anno della morte di papa Alessandro VI. Grazie all'ascesa al soglio pontificio di Giulio II Della Rovere, alleato dei Colonna, Il nuovo pontefice Giulio II Della Rovere, alleato della famiglia Colonna, d'intesa con questi, ordinò di eseguire l'esplorazione del territorio nettunese. Si scoprirono molte vestigia antiche che furono portati via, come la statua di Apollo, ora nel Museo Vaticano; il gladiatore combattente che portava scolpito il nome dello scultore Agasia; il Dositheo da Efeso, che si trova ora nel museo del Louvre a Parigi; il gladiatore moribondo, ora al museo capitolino; la statua del dio Nettuno, che si trova al museo Lateranense; Cibale nella Villa Doria Pamphilj fuori il Gianicolo, ed altre opere d'arte pregevolissime.
Nel 1535 nacque Marcantonio Colonna, feudatario di Nettuno, famoso per la sconfitta inflitta ai turchi nella battaglia di Lepanto nel 1571.
Secondo la tradizione, nel 1550 approdò alla foce del fiume Loricina, la statua di legno della Madonna col Bambino, la famosa Madonna delle Grazie di Nettuno, che veniva trasportata dall'Inghilterra a Napoli, per sottrarla alle persecuzioni di Enrico VIII contro i cattolici, in seguito allo Scisma anglicano.
Nel 1575 papa Gregorio XII, in occasione del Giubileo, notati gli sguardi dei pellegrini alle vesti di foggia saracena delle ragazze di Nettuno, ordinò loro di indossare vesti più lunghe: la Camera Apostolica pagò di suo pugno le modifiche alle vesti delle nettunesi, e si dovette ricorrere alle minacce per farle indossare.
Nel 1584 la vedova di Marcantonio Colonna, Felicia Orsini vendette il feudo a papa Clemente VIII Aldobrandini.
Nettuno, Astura e tutte le terre contigue vennero vendute nel 1594 da Marcantonio Colonna (III) alla Camera Apostolica per quattrocentomila scudi e papa Clemente VIII informò i nettunesi di questo suo acquisto tramite una lettera, nella quale promise di disboscare e ridurre a cultura tutto il territorio, per falo più prospero.
Nel biennio 1625/26 lo Stato Pontificio restaurò il borgo e ricostruì il baluardo di S. Rocco.
Nel 1656 l'epidemia della peste decimò più di mille nettunesi. Venne istituito il Monte Frumentario, per la distribuzione del grano ai più poveri.
Nel 1661, il vescovo di Albano Laziale diede inizio alla tradizionale e solenne processione della Madonna delle Grazie; inizialmente la prima domenica di maggio.
Tra il 1697 e il 1700 il pontefice Innocenzo XII fece costruire il nuovo Porto di Anzio, abbandonando quello che restava del porto Neroniano. Nel 1700 il Papa acquistò dal principe Giovanni Pamphilj tutta la valle intorno al nuovo porto, allo scopo di consentire ai nettunesi di costruirvi le loro abitazioni ed agevolarli nei loro commerci marittimi. Ma dopo l'inaugurazione del porto Innocenziano, i beneficiari ovvero i nettunesi, furono esclusi dalle attività marittime.
Nel 1857, per astii interni, gli abitanti della zona dietro il porto di Anzio chiesero la scissione dalla città di Nettuno; il Papa acconsentì a questa loro richiesta cedendo ad Anzio un terzo del vecchio territorio di Nettuno: il 1857 è la data formale della nascita di Anzio.

L'inizio del Novecento [modifica]

Il borgo di Nettuno, visto dal Lungomare Matteotti
Nel 1900 arrivò nelle strade del centro cittadino la corrente elettrica, che solo negli anni successivi si estese anche alle zone periferiche del paese.
Nel 1901 il ministro dell'Interno Giovanni Giolitti concesse al comune di Nettuno l'uso di una propria bandiera: un telo quadrato di seta celeste e verdemare, con l'asta blu, sormontata dal dio Nettuno.
Il 6 luglio 1902 morì nell'Ospedale Fatebenefratelli la piccola Maria Goretti, colpita a morte il giorno prima da Alessandro Serenelli, nella masseria di Conca. Fu canonizzata nel 1950.
Nell'estate-autunno del 1903, Gabriele D'Annunzio fu ospite dei Borghese nella villa Bell'Aspetto (Villa Borghese).

La città [modifica]

La città si stava sviluppando verso levante, con la ricostruzione del Santuario a San Rocco ed il Municipio, sito in Via San Rocco, ora Via Matteotti, poiché verso ponente vi era la grande Villa Borghese ed poi la città di Anzio.
Il 15 luglio 1904 morì fra Orsenigo, e l'ospedale Fatebenefratelli entrò in un periodo di crisi: il Sanatorium finì con il cessare le attività; sopravvisse però come Casa della Salute. Padre Benedetto Menni, fondatore delle Suore Ospedaliere del Sacro Cuore, continuò l'attività di accoglienza. Nel 1921 l'ospedale fu venduto al Vaticano. Da allora si chiamò Casa della Divina Provvidenza e della sua gestione si occupò il Comitato Romano di Previdenza e Assistenza Sanitaria, che lo affidò alle suore del Piccolo Cottolengo. Il 2 giugno 1943 papa Pio XII decise poi di ripristinare l'ospedale, ma ciò non avvenne. In Piazza San Francesco venne istituito un pronto soccorso, proprio dove oggi si trova il poliambulatorio Barberini. La Divina Provvidenza, fu poi abbandonata dal Vaticano e acquistata dal Comune di Nettuno nel 1975/76, per alloggiarvi scuole, uffici sanitari e associazioni locali.
Un problema molto grave per Nettuno e la pianura pontina era l'endemia malarica. Nel 1918 a Nettuno fu fondata la Scuola di malariologia, diretta da Bartolomeo Gosio, per il perfezionamento di medici ed infermieri e la preparazione del personale ausiliario nella lotta contro la malaria[3].
Nel 1910 entrò in funzione la tranvia elettrica per Anzio, e la costa si popolò di eleganti villini, con vista sul mare e le pinete alle spalle. Nel 1939 fu sostituita dalla filovia.
Nel 1914, dopo un incendio nella chiesa di San Rocco, che distrusse il trono della statua di Nostra Signora delle Grazie, i nettunesi inaugurarono il nuovo Santuario riedificato dai Padri Passionisti.
Cuore della cittadina era ancora il borgo antico, intessuto di palazzi signorili e di case semplici, intreccio di vicoli e piazzette, tutto intorno alla Chiesa Collegiata, dedicata ai Santi Giovanni Battista ed Evangelista. Ad un lato della Collegiata vi era l'Oratorio del Carmine, dall'altro la chiesa del SS. Sacramento, di fronte al palazzo baronale già Colonna, ora proprietà Borghese. Da una parte del borgo il bel palazzo dei Segneri, dall'altra parte il maestoso palazzo Pamphilj-Doria, anch'esso di proprietà Borghese, con gli affreschi di Pier Francesco Mola, nelle sale e specialmente nel salone delle feste.
Dal 1901 al 1931 la popolazione di Nettuno passò da 4.707 a oltre 9.000 abitanti. Molti erano i nettunesi che vivevano nelle frazioni: Poligono, Armellino, Tre Cancelli, Valmontorio, Conca e Ferriere. Nel 1931 Conca e Ferriere furono trasferite nella nuova provincia di Littoria, ora Latina.

Il ventennio fascista e la seconda guerra mondiale [modifica]

II 20 luglio 1925, nel Forte Sangallo, Mussolini firmò con i ministri della Jugoslavia, la convenzione di Nettuno, una serie di accordi economici e giuridici che interessavano specialmente le condizioni degli italiani in Dalmazia e le relazioni fra Zara e il retroterra dalmata e - data l'annessione di Fiume all'Italia - anche regolare i limiti delle acque territoriali tra Fiume e Sussak, nonché le zone di pesca di rispettiva competenza. Tra il 1940 ed il 1945, durante la guerra, Anzio e Nettuno vennero riunite sotto lo stesso nome e comune: Nettunia. Sulle coste della cittadina, il 22 gennaio del 1944 mezzi da sbarco anglo-americani diedero vita a quello che viene ricordato come lo Sbarco di Anzio (Operazione Shingle). A ricordo dell'accaduto venne edificato un monumento commemorativo proprio all'interno del bosco, nei pressi dell'entrata prospiciente il poligono militare.

Oggi [modifica]

Il Grattacielo di Nettuno, in Piazzale Michelangelo a Scacciapensieri
Il Presidente della Repubblica (1999-2006) Carlo Azeglio Ciampi, il 24 febbraio 2003 ha insignito Nettuno del titolo di città. Oggi, è una città in via di espansione: il numero dei suoi abitanti cresce di anno in anno, anche per via degli esosi costi delle case della vicina capitale. Il consiglio comunale presieduto da Vittorio Marzoli (PDL) è stato sciolto per infiltrazioni della malavita organizzata, il 28 novembre 2005 e messo nelle mani dei tre commissari, Mario Licciardello, Renata Castrucci e Maurizio Alicandro. A far scattare l'inchiesta prefettizia erano state alcune denunce contenute nelle interrogazioni parlamentari dell'opposizione. In varie occasioni, nel corso del 2004, i deputati Carlo Leoni, Elettra Deiana e Nichi Vendola avevano denunciato la presenza di clan della malavita organizzata e la realizzazioni di affari poco chiari. Dopo le relazioni della Commissione prefettizia e dello stesso prefetto di Roma, Achille Serra, in seguito senatore PD, il governo Berlusconi decise lo scioglimento. Nell'aprile 2008, è stato eletto un nuovo sindaco del PD, il dottor Alessio Chiavetta. Grazie ad un progetto a costo zero per le casse del comune, è stata avviata la raccolta differenziata, anche con la raccolta porta a porta nel centro storico e nelle periferie. .
Monumento ai caduti

Onorificenze [modifica]

Medaglia d'Oro al merito civile - nastrino per uniforme ordinariaMedaglia d'Oro al merito civile
«Città strategicamente fondamentale per il comando tedesco, impegnato a bloccare lo sbarco degli anglo-americani, fu sottoposta, all'indomani dell'armistizio, a dure evacuazioni e a feroci rastrellamenti e rappresaglie, dando prova di numerosi episodi di resistenza all'oppressore. Oggetto di continui e violentissimi bombardamenti, subiva numerosissime vittime civili e la quasi totale distruzione dell'abitato e del patrimonio agrario. I sopravvissuti seppero resistere, con fierissimo contegno, alle più dure sofferenze della guerra ed affrontare, col ritorno alla pace, la difficile opera di ricostruzione morale e materiale.»
— 1943 - 1944/Nettuno (RM)

Monumenti e luoghi di interesse [modifica]

Architetture religiose [modifica]

Il Santuario

Santuario di Nostra signora delle Grazie e di Santa Maria Goretti [modifica]

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voce Santuario di Nostra signora delle Grazie e di Santa Maria Goretti.
Il Santuario sorge alla fine del Lungomare Giacomo Matteotti, sulla costa, in prossimità della foce del fiume Loricina. È situato dove una volta c'era la piccola chiesa dell'Annunziata. Fu costruito per volere dei padri passionisti nel 1914, grazie all'aiuto di papa Pio X. Il santuario che ospita, soprattutto, la cripta della Santa Maria Goretti, ha anche l'onore di avere esposta la statua lignea della Nostra Signora delle Grazie: la tradizione vuole che la statua lignea, approdò sulle coste di Nettuno, nel 1550 dall'Inghilterra, dopo lo scisma anglicano. In Inghilterra in quel periodo le chiese vennero confiscate e le statue dei santi distrutte. Così dei marinai imbarcarono le statue della Madonna delle grazie e di altri santi su una nave diretta a Napoli; la nave però, a causa di un violento temporale, approdò a Nettuno. Così le statue della Madonna delle Grazie, San Rocco, e San Sebastiano, vennero riposte nell'allora piccola chiesa dell'Annunziata. Questo approdo fu interpretato come un gesto della Madonna, così le tre statue rimasero lì, dove sono tuttora conservate.

Altre chiese sul territorio nettunese [modifica]

  • San Giovanni
  • San Francesco
  • Sant'Anna
  • Sacro Cuore
  • Chiesa della Divina Provvidenza
  • Chiesa del Perdono
  • San Giacomo
  • San Paolo
  • Santa Lucia
  • Madonna del Buon Consiglio
  • San Pietro Claver

Architetture civili [modifica]

Borgo medievale [modifica]

Uno scorcio del borgo
Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voce Borgo medievale di Nettuno.
A picco sul mare, si trova la parte vecchia di Nettuno, il vero centro storico della città. Costruito all'interno delle mura con torrioni cilindrici. Le torri sono del 1300, quando Nettuno era sotto la Signoria degli Orsini. Oltre alle case di molti residenti, tra i vicoletti e le piazze suggestive si trovano anche palazzi storici, come il Palazzo Baronale, il cui ingresso è in Piazza Marconi; il palazzo, un tempo della famiglia Colonna, fu il simbolo del potere feudale; il Palazzo Doria-Pamphilj, del 1600; la chiesa collegiata di San Giovanni Battista, di origine medievale (anche se costruita sulle antiche rovine del tempio del Dio Nettuno), ma completamente ricostruita tra il 1738 ed il 1748. Il borgo medievale è attualmente il centro della vita notturna, dove si concentra la maggior parte dei pub e dei locali. Nell'antichità il Borgo Medioevale era la parte più antica di Antium ed unica sopravvissuta alla distruzione, infatti passeggiando per il borgo si può notare che le case a piano terra sono molto più antiche delle case ai piani superiori.

Torre Astura [modifica]

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voce Torre Astura.
Nel territorio del comune, all'interno di un poligono militare, situata a circa 5 chilometri a sud dalla città, si trova Torre Astura. Edificata su un antico porto romano ancora visibile, nel 1193 dai Frangipane, signori del posto, che costruirono una fortezza marittima con una torre a pianta pentagonale circondata dalle acque e collegata alla terraferma da un ponte ad arcate in laterizio. Nella zona che la circonda si trova una pineta dove scorre il fiume Astura.
Torre Astura

Villa Bell'Aspetto, conosciuta come Villa Borghese o Villa Costaguti [modifica]

La Villa cardinalizia facente parte di un sistema costiero di ville, quali quelle di Anzio come villa Adele, Villa Sarsina e Villa Albani, tutte edificate da Cardinali come dimore di rappresentanza e di svago, fu fatta costruire nel 1648 dal cardinale Vincenzo Costaguti, appartenente ad una ricca famiglia di banchieri genovesi stabilitisi a Roma alla fine del '500. I Costaguti rimasero proprietari dell'edificio fino al 1818, anno in cui, per debiti, lo vendettero a Don Giovanni Torlonia. Nel 1832 la proprietà fu acquistata dal principe Camillo Borghese, marito dì Paolina Bonaparte, la sorella di Napoleone I. La Villa Bell'Aspetto, questo il nome con cui era chiamata, da allora è sempre appartenuta ai Borghese che tuttora la possiedono. La Villa è stata eretta in posizione dominante su un colle prospiciente il mare, circondata da un ampio parco-giardino, disegnato nel 1840, con giardino all'italiana, giardino degli aranci e bosco. Interessanti le gallerie scavate sotto la villa ed utilizzate durante lo sbarco degli alleati nel corso della seconda guerra mondiale. Il parco presenta una rigogliosa macchia mediterranea con numerose piante di essenze tipiche autoctone di Farnia, Leccio, Sughera e Pino domestico. Oggi la villa è conosciuta come Villa Borghese. La zona in cui oggi sorge la villa con tutto il suo immenso giardino nell'antichità era la parte più importante più popolata e più sviluppata dell'antica Antium, infatti sotto di essa sono presenti centinaia di rovine.

Monumenti e fontane [modifica]

  • Fontana del Nettuno, in P.zza Mazzini
  • Monumento per i Caduti, in P.zza Battisti
  • Statua di Paolo Segneri, in P.zza San Giovanni
  • Busto di Paolo Segneri, in P.zza Segneri, davanti la sua casa natale
  • Statua di Santa Maria Goretti, in P.zza San Francesco
  • Statua della Madonna, in P.le Michelangelo
  • Monumento della Pace in Via Cristoforo Colombo
  • Monumento del guerriero sulla spiaggia della Riviera Egidi

Architetture militari [modifica]

Forte Sangallo [modifica]

Il Forte Sangallo
Fortezza costruita tra il 1501 ed il 1503 da Antonio da Sangallo, per volere di Cesare Borgia. Fu edificata per proteggere la città, definita il granaio del Lazio, dagli attacchi del mare. Il forte è a picco sul mare di Nettuno, ha una struttura quadrangolare di 320 metri quadrati, ed ha quattro baluardi, con mura dallo spessore di 5 metri. Al centro sorge un imponente mastio, ampliato successivamente con nuovi piani. Dopo i Borgia, il forte passa ai Colonna, fino al 1594, quando venne ceduto alla Camera Apostolica. Nel 1831, è il turno dei Borghese. il 20 luglio 1925, venne stipulata qui la convenzione di Nettuno, tra Italia e Jugoslavia. Oggi l'edificio ospita il bellissimo Museo dello sbarco alleato e l'Antiquarium, museo che contiene materiale archeologico, storico ed artistico del territorio nettunese.

Altro [modifica]

Cimitero dei caduti americani [modifica]

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voce Cimitero americano di Nettuno.
Vista del cimitero americano
È un grande memorial, dedicato ai caduti americani della seconda guerra mondiale. Sono giunti a commemorare i loro caduti, due presidenti degli Stati Uniti d'America, George H. W. Bush, nel 1989, in occasione del Memorial Day, e Bill Clinton, nel 1994, per il 50º anniversario dello sbarco.

Porto turistico [modifica]

Tra il borgo, ed il Lungomare, si trova il porto turistico di Nettuno. Inaugurato nel 1986, con i suoi 800 posti barca, 14 pontili e 3000 metri di molo, ha raggiunto l'obiettivo di essere uno dei maggiori porti turistici del Tirreno.

Prodotti Tipici [modifica]

Vino bianco uve di Bellone localmente detto Cacchione, molluschi e crostacei, insalata di mare, timballi, minestroni, lasagne e a calamari in umido, baccalà, caciocavallo e provola

Aree naturali [modifica]

  • Importante dal profilo naturalistico e storico è Villa Borghese, che separa Nettuno dalla vicina Anzio.
  • Poco fuori il comune c'è una grande macchia mediterranea, che si estende fino al confine con la provincia di Latina, il bosco del Foglino con una superficie di 550 ettari è un lembo residuo dell'antica selva del Circeo e di Terracina, in passato si estendeva da Roma a Napoli. Nel bosco sono presenti numerose specie vegetali e animali. Qui nasce un fungo porcino il boletus aestivalis.
  • Nella frazione di Cadolino, c'è un importante sughereto.
  • In direzione di Aprilia è presente un altro grande bosco, la Campana, situato su una vecchia strada romana.
  • Intorno a Torre Astura, si estende una grande pineta e non solo e presente anche una parte del bosco del foglino ed un'area costituita da siepi e arbusti bassi selvaggi, è pullulante di specie animali e vegetali come cinghiali, conigli e molte specie di funghi, appartenente all'Esercito italiano.
  • Tra i parchi cittadini, il più famoso è il parco Loricina, (prende il nome dall'omonimo fiume che sfocia nel mare di Nettuno), intitolato a Giovanni Palatucci e recentemente è stato rivalutato anche il Parco Pubblico di via Romana Antica nel quartiere San Giacomo.
  • Rivalutato e di nuovo amato dai nettunesi è il Laghetto Granieri. Oasi ricca di vegetazione, il tutto si snoda intorno al lago. Vi sono punti di ristoro, e c'è la possibilità di affittare dei barbecue. Per il giro del lago si possono affittare canoe, pattini. Il lago è ricco di cigni, papere, germani reali.

Mineralogia [modifica]

Sul territorio comunale sono stati rinvenuti diversi minerali; il più rilevante, per il quale è definita località tipo, è la perrierite-(Ce)[4].

Società [modifica]

Evoluzione demografica [modifica]

Abitanti censiti
AnnoResidenti
199936.641
200036.576
200136.080
200236.254
200336.849
200439.434
200540.651
200641.867
200742.370
200843.409
200944.444
201046.846
201147.332
2012In corso
[5]

Etnie e minoranze straniere [modifica]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 3.268 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
bandiera Romania 973 2,06%
bandiera Bulgaria 834 1,76%

Tradizioni e folklore [modifica]

Festa della Madonna delle Grazie [modifica]

La solenne processione, che si svolge il primo sabato di maggio, per le vie centrali di Nettuno. La Madonna delle Grazie viene portata e accompagnata dai Nettunesi dal Santuario di Santa Maria Goretti e Nostra Signora delle Grazie alla Chiesa di San Giovanni, nel borgo medioevale. Sfilano tutte le confraternite delle parrocchie della città, e anche rappresentanti dei comuni limitrofi, i bambini vestiti da pargoletti e le bambine da angeli, le associazioni educative, come gli scout, la banda di Nettuno, le priore, l'amministrazione comunale, le autorità civili, le autorità militari e i cittadini. Come tutte le feste, c'è anche il lato profano: infatti durante la settimana, ci sono i festeggiamenti del Maggio Nettunese, con concerti, sagre, e la città da così il via all'estate, accogliendo migliaia di persone, che accorrono da tutti i comuni vicini.

La Priora [modifica]

La Priora era anticamente una donna nettunese appartenente al clero, aristocratica e nubile. Il costume della donna nettunese è molto sfarzoso ed elegante: prima di arrivare alla decadenza alla fine dell'Ottocento, il costume era con camicie aperte sul petto, orlate con un merletto; la veste senza maniche, chiamata guarnaccia, è lunga, stretta ai fianchi, e ricca di pieghe sulla gonna; sopra la veste, indossavano un corsaletto anch'esso aperto sul petto, e chiuso con una pezza di drappo ricamato con due file di trine d'oro per le maritate, ed una per le nubili. Il costume ora è possibile ammirarlo durante la solenne processione della Madonna delle Grazie, nel mese di maggio, dove delle ragazze nettunesi, secondo la tradizione illibate, sfilano con il costume da priora. La tradizione vuole anche che la capo priora, prepari un grande buffet per tutti i concittadini che vogliano unirsi ai festeggiamenti, presso la sua dimora.

Il Bagno di Capodanno dal 1987 [modifica]

A mezzogiorno del primo dell'anno, è ormai consuetudine per i Nettunesi e non solo, giovani e anziani, uomini e donne, tuffarsi e nuotare nelle acque fredde del mare di Nettuno, tradizione che si sta affermando negli ultimi anni, e che sta riscuotendo sempre più successo, decretando di anno in anno un nuovo record di presenze. Fu il Professor Alberto Rosini, a fare il primo Bagno di Capodanno, lo iniziò nel lontano 1987, nel 2012 le presenze sono state 111.

La sagra del fungo porcino [modifica]

Ogni anno, le prime due settimane di settembre, chiudono la stagione estiva, con la sagra dei funghi porcini. Nel Parco Palatucci, decine di persone si impegnano a cucinare chili e chili di funghi, per allietare il palato fine dei nettunesi e non. Non si tratta comunque di un prodotto locale,anche se a Nettuno con la sua macchia mediterranea si possono assaporare funghi dal gusto sublime. le ricette tradizionali con rane e ranocchie, ricette legate all'abbondanza di canali ed acquitrini e appartenenti ormai al passato rurale del territorio.

Istituzioni, enti e associazioni [modifica]

  • Ospedale Riuniti Anzio Nettuno
  • Poliambulatorio Barberini

Istituto di Polizia per ispettori I.P.I. Nettuno [modifica]

L'istituto di polizia si estende su un'area di 15 ettari, nel quartiere Santa Barbara, in Via S. Barbara 94: è il fiore all'occhiello della Polizia di Stato ed una delle più grandi caserme d'Europa. In passato è stata scuola di Tiro dell'Artiglieria, scuola allievi p.s., scuola per sottufficiali p.s. Nel 1985 è stato dato all'istituto il nuovo titolo e ruolo ovvero Istituto per Sovrintendenti e di perfezionamento per Ispettori, dal 2004 l'Istituto ha assunto una nuova ed attuale denominazione ovvero Istituto per Ispettori. È un importantissimo Centro di Addestramento cinofilo della Polizia di Stato, oltre chè al nuovissimo centro per l'addestramento all'Ordine Pubblico, inoltre ospita anche la scuola di specializzazione al tiro (Centro Nazionale di Specializzazione e Perfezionamento del Tiro). La scuola è dotata di aula magna, utilizzata anche dai nettunesi come teatro, di una cappella, sala eventi, sala maxi-schermo, bar, mensa, poligono di tiro, piscina, campi da calcio e calcetto, campi da tennis e palestra pesi e palestra arti marziali dove ogni giorno si allenano gli atleti delle fiamme oro pluridecorati nella disciplina del Taekwondo.

Scuola Centrale di Tiro d'Artiglieria [modifica]

A Nettuno dal 1888, viene trasferita ufficialmente a Bracciano nel 1945. Rimane oggi il poligono di tiro che si estende fino alla provincia di Latina, sul mare. Il tratto di spiaggia che va da Scacciapensieri a Torre Astura è territorio dell'E.I.

Cultura [modifica]

  • Alberto Sulpizi, collezionista, storico, scrittore. Ha pubblicato libri sulla storia del territorio di Anzio e Nettuno prevalentemente iconografici, grazie ad una collezione di oltre 6.000 immagini della riviera di Anzio e Nettuno. E’ coautore con Alessandro Tofani del sito www.nettunocitta.it Docente di Storia del Territorio presso l’Università popolare di Roma;
  • Antonio Rezza, attore, sceneggiatore e regista teatrale e cinematografico, creativo, intellettuale tra i più avanguardisti e attivi della scena culturale e sociale italiana, nato a Novara nel 1965, trasferitosi con la famiglia a Nettuno, oggi vive e prepara i suoi lavori nella vicina Anzio;
  • Andrea Sacchi (Nettuno 30 novembre 1599 - Roma, 21 giugno 1661) fu un pittore italiano;
  • Paolo Segneri (Nettuno 21 marzo 1624 - Roma, 9 dicembre 1694) fu un gesuita, scrittore e predicatore italiano;
  • Bruno Conti (Nettuno 13 marzo 1955 - ) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio, ex calciatore Campione del Mondo con la Nazionale italiana;
  • Pier Paolo Piccioli direttore creativo della casa di moda Valentino;
  • Gaetano D'Agostino (originario di Palermo ma da anni residente a Nettuno) già calciatore di Roma e Udinese e dal giugno 2011 neo giocatore del Siena;
  • Antonio Ongaro poeta, XVI sec. Autore della favola pescatoria l'Alceo;
  • Luigi Trafelli (1881 - 1942), scienziato;
  • Giuseppe Brovelli Soffredini (1863 - 1936), pittore, scrittore, storico. È autore di "Neptunia";
  • Angelo Castellani (1863 - 1949), musicista, direttore orchestra;
  • Guido Egidi (1883 - 1949), primario degli Ospedali Riuniti di Roma;
  • Lamberto Ciavatta (1908 - 1981), pittore. Sue opere sono esposte tra l'altro: al Metropolitan Museum di New York, al Museo di Mosca, nelle collezioni private dei Reali del Belgio, del prof. Chris Barnard e dell'attore Cary Grant. Allievo di Duilio Cambellotti;
  • Pietro Cappellari, scrittore, ricercatore, storico revisionista. Ha pubblicato numerosi lavori su Anzio, Nettuno e Nettunia in epoca fascista;
  • Gabriele d'Annunzio, il vate soggiorno' spesso a Nettuno. Qui compose fra il 18 luglio ed il 29 ottobre del 1903, La figlia di Jorio. Alcuni suoi sonetti sono dedicati ad amici nettunesi, in altri componimenti vengono ricordate località del nostro territorio come il fiume Loricina;
  • Guido ed Elfo Barattoni, memorie iconografiche del paese. Artisti della macchina fotografica hanno immortalato per più di mezzo secolo la trasformazione non solo urbanistica del paese;
  • Francesco Felici, (1859 - 1893), medico nettunese, pioniere dell'otorinolaringoiatria;
  • Salvatore Valeri, pittore, (1856 - 1946), fondatore dell'Accademia di Belle Arti di Costantinopoli;
  • Frate Orsenigo, dentista, fondatore dell'omonimo Ospedale nel 1891. È nel Guinness dei primati con oltre 2 milioni di denti estratti;
  • Don Temistocle Signori per 40 anni canonico della Collegiata di San Giovanni. Grazie ad un suo invito giunsero a Nettuno i PP.Passionisti. È il fondatore della cooperativa depositi e prestiti conosciuta come Cassa Rurale;
  • Principe Steno Borghese (1911 - 1978). Uomo di spicco del novecento nettunese per umanità, valori, signorilità. La città gli ha intitolato lo stadio del baseball;
  • Marcantonio Colonna, condottiero, vinse i turchi a Lepanto il 7 ottobre 1571 con a fianco valorosi nettunesi. I Colonna furono Signori di Nettuno dal 1426 al 1594;
  • Luigi Pirandello (1867 - 1936), premio Nobel. Soggiorna a Nettuno nel 1904 scrivendo la novella "Va bene" ivi ambientata, poi tornerà a Nettuno nuovamente nel 1928;
  • Filippo Moretto, Capitano di Ventura. Nel 1556 al servizio di Marcantonio Colonna salverà Nettuno dalla distruzione combattendo contro papalini e francesi;
Attualmente in possesso delle chiavi della città in qualità di cittadini onorari:
  • Georg Keil pittore, incisore, scultore ed ebanista. Nasce ad Innsbruck in Austria. Vive e "disegna" dal 1954 a Nettuno.

Media [modifica]

Elenco dei media di diffusione locale fruibili a Nettuno:
newspaper
Quotidiani
television
TV
radio
Radio
Giornali
  • Teleobiettivo
  • [http://www.youngtv.info Young TV]
  • Radio Enea
Radio Anzio-Nettuno

Geografia antropica [modifica]

Quartieri [modifica]

Borgo, Centro, Cretarossa-Scacciapensieri, Montegrappa, Eschieto, Seccia, Santa Barbara, San Giacomo, Zucchetti, Cioccati, Cadolino, Piscina Cardillo,Canala, Tre Cancelli, Sandalo di Ponente, Sandalo di Levante.

Economia [modifica]

Turismo [modifica]

Il porto turistico di Nettuno, visto dal borgo, con sullo sfondo il Monte Circeo.
L'attività turistica è di fondamentale importanza per Nettuno. Durante la stagione estiva le vie e le piazze del centro si affollano di turisti e persone di tutte le età, provenienti da tutte le città vicine. Di giorno è il mare ad attirare, la sera il vivo centro storico ricco di caratteristici locali commerciali di vario tipo. La storia ed i luoghi di interesse invitano molte persone ad ammirarne le bellezze. Parte della città è cinta da mura medioevali, al di fuori delle quali si trova il Forte Sangallo costruito da Antonio da Sangallo; il Cimitero dei caduti americani costruito dopo la seconda guerra mondiale; Torre Astura; Villa Bell'Aspetto conosciuta come Villa Borghese o villa Costaguti e il Porto Turistico "MARINA DI NETTUNO". La città è anche meta di turismo religioso grazie al Santuario di "Nostra Signora delle Grazie" e Santa Maria Goretti, la Collegiata dei Santi Giovanni ed Evangelista, la Chiesa di San Francesco d'Assisi (secondo gli storici costruita sulle rovine del tempio della dea fortuna) come tutta la zona di carattere medioevale costruita su rovine dell'Antica Roma. Da non dimenticare il turismo legato allo sport del Baseball.

Infrastrutture e trasporti [modifica]

Nettuno è a 57 chilometri da Roma, 37 da Pomezia, 20 da Aprilia, 45 da Ostia, 30 da Torvajanica, 18 da Ardea, 40 da Albano Laziale, 33 da Velletri, 23 da Cisterna di Latina, 23 da Latina, 64 da Terracina.

Strade [modifica]

Da Roma sud, Pomezia
Da Roma est, Castelli romani e Aprilia
  • Strada statale 207 Nettunense: per Zucchetti uscita in via della Fonderia (Lavinio) o via del Cinema (Villa Claudia); per Pocacqua, Cioccati e San Giacomo uscita in via Piccola Cannuccia; per Santa Barbara e centro uscita in via Casal di Claudia
Da Ostia, Torvajanica e Ardea
Da Latina, Terracina
  • Strada Provinciale 106b Acciarella
  • Strada Regionale 148 Pontina: uscite a Latina-B.go Piave, Cisterna-B.go Montello, Nettuno-Campo Verde nord-Velletri
Da Cisterna di Latina
  • Strada Provinciale 12d Nettuno-Cisterna
Da Velletri
  • Strada Provinciale 87b Nettuno-Velletri o via dei 5 Archi

Ferrovie [modifica]

Nettuno è dotata di stazione omonima, capolinea della ferrovia Campoleone-Nettuno a sua volta tronco sopravvissuto della Albano-Nettuno. La linea ferroviaria è utilizzata dalla ferrovia metropolitana FR8 che collega la città alla capitale e, con le sue fermate intermedie, permette di giungere anche a Torricola, Pomezia, Campoleone, Aprilia, Campo Di Carne, Padiglione, Lido di Lavinio, Villa Claudia, Marechiaro, Anzio Colonia e Anzio.
Dal 1910 al 1939 Nettuno fu collegata ad Anzio da una tranvia elettrica, poi sostituita da una filovia.

Aeroporti [modifica]

Nettuno è a 70 chilometri dall'Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino ed a 68 dall'Aeroporto Internazionale Giovan Battista Pastine di Ciampino.

Amministrazione [modifica]

Il Municipio sul Lungomare Matteotti, visto dal borgo

Gemellaggi [modifica]

Sport [modifica]

Impianti sportivi [modifica]

  • Lo stadio Steno Borghese è uno stadio di baseball di Nettuno, che ospita la partite casalinghe del Nettuno Baseball Club; è attualmente lo stadio di baseball più grande d'Italia, con capienza di circa 8000 posti.
Lo stadio Steno Borghese, per via del Nettuno Baseball Club la squadra più titolata d'Italia, e della sua ubicazione a Nettuno "La Città del Baseball", è considerato da sempre il "tempio del Baseball Italiano". Nella sua storia ha ospitato numerose manifestazioni di carattere internazionale, tra cui molte partite dei mondiali ed europei. Nel 2008 ha ospitato quattro gare dell'Italian Baseball Series contro il T&A San Marino, è stato uno degli stadi italiani ad ospitare le fasi iniziali del campionato europeo, iniziato a Nettuno il 31 marzo 2009 e nel settembre 2009 la fase finalissima del Campionato mondiale di baseball 2009; sono stati spesi circa mezzo milione di euro per l'ampliamento e la ristrutturazione dello stadio e per il decoro urbano nell'area circostante.
  • Campi di Tennis, Nettuno Tennis Club
  • Stadio Comunale "Celestino Masin"
  • Palazzetto dello sport dove si giocano partite di Pallavolo e numerosi altri incontri di Pallacanestro e si svolgono manifestazioni sportive e culturali. È situato all'interno del Centro Sportivo di Santa Barbara.
  • Sempre nell'indotto sportivo di Santa Barbara è presente la sede di tre squadre minori di Baseball Nettunese: I Lions baseball club che vantano molti successi a livello giovanile come l'ultimo scudetto 2008 vinto dalla categoria allievi di questa squadra e molti altri;
  • Sede di un'altra squadra di Baseball è il campo sportivo "Enzo Castri" di San Giacomo ove gioca il San Giacomo Nettuno Baseball Club;
  • Un altro campo di Baseball con palestra è situato all'interno della scuola media Andrea Sacchi ove giocano i Lions Yankees Nettuno e in passato giocavano anche i New Tigers Nettuno.
  • Inoltre sono presenti altri impianti sportivi calcistici come l'impianto "Luigi Rizzo" del Cretarossa Nettuno calcio, l'impianto "Mirco Ricci" del Tre Cancelli Nettuno calcio, il "Filiberto De Franceschi" (già Centro Sportivo Loricina) dove giocano le giovanili dell'AsD Nettuno Calcio e il campo sportivo comunale di Sandalo ove gioca l'Atletico Nettuno.Campo di calcio a 5 calciotto "Niko Della Bella ove gioca A.S.D.San Giacomo.
  • Centri di equitazione e tiri con l'arco presso il bosco "La Campana".
  • Campi da gioco Airsoft[8]

Discipline [modifica]

Baseball [modifica]

Lo sport principale di Nettuno è il baseball. Non a caso Nettuno è considerata la "Città del baseball", definizione riportata anche dai cartelli all'ingresso della città. La squadra di baseball di Nettuno è di massimo prestigio, essendo stata diciassette volte campione d'Italia, sei volte campione d'Europa. Nel 1958 addirittura al Nettuno venne impedito di partecipare al campionato per manifesta superiorità, vincendo senza mai perdere una partita un successivo torneo con le migliori squadre d'Italia. Inoltre nell'albo d'oro della società nettunese figurano anche due Supercoppe Europee, tre Coppe Ceb e 4 Coppe Italia. Il baseball è stato importato a Nettuno dai militari americani sbarcati nel 1944 sulle coste di Anzio e Nettuno. Persino Bruno Conti, prima di diventare un calciatore, era considerato una giovane promessa del baseball non solo italiano ma anche internazionale. Nel 2009 a Nettuno si sono disputate le fasi finali e la finale del Campionato mondiale di baseball 2009. [9]

Calcio [modifica]

In ambito calcistico la città è famosa per aver dato i Natali al calciatore Campione del Mondo Bruno Conti.il famoso campione del mondo del mundial 1982. La principale squadra di calcio della città è l' A.S.D. Nettuno Calcio che milita in Promozione Girone C.Le altre due squadre di calcio della città sono: l' A.S.D. Virtus Nettuno e l' A.S.D. Atletico Nettuno Sandalo Calcio che militano in Prima Categoria Girone G. Senza dimenticare il Cretarossa Calcio e l' A.S.D. San Giacomo che operano nel puro settore giovanile. Ma la miglior squadra nel territorio è l'AnzioLavinio.

Tiro a Volo [modifica]

La città è la patria di Francesco D'Aniello medaglia d'argento alla XXIX olimpiade di Pechino nel Tiro a volo nella specialità Double trap.

Ginnastica Artistica

Note [modifica]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, pp. 151. Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011. URL consultato in data 25 aprile 2012.
  3. ^ Bartolomeo Gosio, Alberto Missiroli e Arcangelo Ilvento, Organizzazioni antimalariche alla luce delle nuove dottrine. Roma : Provveditorato Generale Dello Stato, 1925
  4. ^ Minerali rinvenuti nei pressi di Nettuno
  5. ^ Demo Istat
  6. ^ Gemellaggio Nettuno-Ardee: La Citta' Irlandese Espone In Fiera I Prodotti Nettunesi - Anzio Nettuno Puntoinfo
  7. ^ Ardee delegation to visit Nettuno, proposed twin town, in Italy - Local - Dundalk Democrat
  8. ^ Nettunia AirSoft
  9. ^ Un'esauriente storia del Nettuno Baseball Club, dalle origini ai giorni nostri, è descritta nel libro "I Nove Uomini d'Oro" (ISBN 8890487593) a cura del giornalista Mauro Cugola ed edito da Riccardo Viola Editore, che contiene anche rarissime fotografie d'epoca degli albori di questo sport nella cittadina tirrenica.

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Collegamenti esterni [modifica]

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