Friday, August 24, 2012

L'obelisco del Vaticano -- Roma antica

Speranza



 

Obelisco Vaticano

L'Obelisco Vaticano è uno dei tredici obelischi antichi di Roma ed è situato in piazza San Pietro.

File:Church of Santa Maria della Febbre, Rome-1629-Pieter Jansz. Saenredam.jpg


L'Obelisco Vaticano nella sua collocazione originaria

Realizzato in granito rosso, svetta per un'altezza di 25,5 metri e con il basamento (composto da quattro leoni bronzei, opere di Prospero Antichi) e la croce raggiunge quasi i 40 metri.

Di origine egiziana, è privo di geroglifici e proviene, secondo Plinio, dalla città di Heliopolis.

Prima venne sistemato nel Forum Iulii di Alessandria d'Egitto ed in seguito fu portato a Roma da Caligola nel 37, e collocato sulla spina del Circo di Nerone.

Rimase in questa posizione anche dopo che il circo cadde in disuso, occupato da una necropoli.

Si ritrovò poi a fianco dell'antica basilica di San Pietro, presso Rotonda di Sant'Andrea. Infatti è l'unico obelisco antico di Roma che non sia mai caduto.

Fu spostato e rialzato per volere di papa Sisto V nell'estate del 1586 sotto la direzione dell'architetto Domenico Fontana che impiegò grandi mezzi e quattro mesi per compiere l'opera.

Fu il primo degli obelischi ad essere rialzato in epoca moderna.

Nelle operazioni di innalzamento svoltesi il 10 settembre del 1586 vi fu il famoso grido di un certo marinaio Domenico Bresca:

"Acqua alle funi!" al fine di evitare lo spezzamento delle corde che stavano pericolosamente per cedere sotto il gran peso dell'obelisco.

Nell'occasione dello spostamento il globo che svettava sulla vetta venne trasferito ai Musei Capitolini.

Secondo la leggenda nel globo da cui era sormontato erano contenute le ceneri di Cesare.

Dal riferimento cesareo all'aquila imperiale romana deriva il termine aguglia, inizialmente usato solo per gli obelischi, e oggi trasformato in guglia.

La concessione di una indulgenza perpetua di dieci anni ed altrettante quarantene a chi, di fronte all'obelisco, venerasse la Croce di Cristo recitandovi un Pater ed un Ave, fece presumere che Sisto V avesse collocato nella gran croce di bronzo posta sull'obelisco una particella della Vera Croce il 26 settembre 1586, seppure in occasione del restauro della croce, non si trovò reliquia alcuna.

Tuttavia il 12 aprile 1740 vi fu posta e presa da un reliquiario della basilica di s. Pietro, gia' di quella di s. Croce in Gerusalemme.[1]

Note [modifica]

  1. ^ Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni, Venezia, Tipografia Emiliana, 1848, pp. 194.

Bibliografia [modifica]

  • Armin Wirsching, Obelisken transportieren und aufrichten in Aegypten und in Rom, Norderstedt 2007, 2nd. ed. 2010 ISBN 978-3-8334-8513-8
  • L'Italia. Roma (guida rossa), Touring Club Italiano, Milano 2004
  • Cesare D'Onofrio, Gli obelischi di Roma, Bulzoni, 1967

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