Saturday, August 25, 2012

"L'AUGUSTEO" -- ROMA ANTICA: Il mausoleo di Augusto --

Speranza

 

 
L'ingresso del Mausoleo di Augusto.
L'ingresso del Mausoleo di Augusto.
Localizzazione
Statobandiera Italia
ComuneRoma
Amministrazione
PatrimonioCentro storico di Roma
EnteSovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale
ResponsabileUmberto Broccoli
sito web

Il mausoleo di Augusto, anche noto come Augusteo, è un imponente monumento funerario del I secolo a.C., di pianta circolare, situato a Roma.

Originariamente occupava parte dell'area nord della zona chiamata Campo Marzio.

Il mausoleo venne iniziato da Augusto nel 29 a.C. al suo ritorno da Alessandria, dopo aver conquistato l'Egitto e aver sconfitto Marc'Antonio nella battaglia di Azio del 31 a.C.

Fu proprio durante la visita ad Alessandria che ebbe modo di vedere la tomba in stile ellenistico di Alessandro Magno, probabilmente a pianta circolare, da cui trasse ispirazione per la costruzione del proprio mausoleo.

I riferimenti all'ellenismo, oltre alle scelte politiche di Ottaviano, trovano conferma nella decisione di erigere una sepoltura dinastica simile sia a quella di Alessandro Magno che al Mausoleo di Alicarnasso, costruito attorno al 350 a.C. in onore al re Mausolo.

Il primo ad essere stato seppellito nel Mausoleo fu Marco Claudio Marcello, il nipote di Augusto morto nel 23 a.C., insieme alla madre di Augusto, Azia maggiore.

Seguirono poi Marco Vipsanio Agrippa, Druso maggiore, Lucio e Gaio Cesare.

Augusto venne sepolto nel 14, seguito da Druso minore, Germanico, Livia e Tiberio.

Non sappiamo se Vespasiano e Claudio vennero sepolti qui. Caligola posò le ceneri della madre Agrippina e dei fratelli Nerone Cesare e Druso Cesare.

In seguito vi furono portati i resti dell'altra sorella, Giulia Livilla. Nerone, come in precedenza la figlia di Augusto, Giulia maggiore, venne escluso dalla tomba dinastica.

L'ultimo ad essere seppellito all'interno del Mausoleo fu Nerva, nel 98.

Il suo successore, Traiano, venne infatti cremato e le sue ceneri vennero poste in un'urna d'oro ai piedi della Colonna Traiana.

Dopo essere stato deturpato da secoli di saccheggi ed essere stato tramutato addirittura in una terrazza per la coltivazioni di viti, tra il 1936 e il 1938 venne liberato dal progressivo interramento della struttura.

Il Mausoleo si trova oggi al centro della sistemazione urbanistica, in ordine con il piano regolatore del 1931 che prevedeva la sistemazione del Mausoleo, realizzata dall'architetto Vittorio Ballio Morpurgo negli anni a cavallo tra il 1937 e il 1940.

File:Mausoleo Augusto 1851.jpg


Simulazione grafica dell'architettura originaria dell'Augusteo di Luigi Canina

Il monumento, devastato da secoli di saccheggi e definitivamente liberato dagli scavi solo nel 1936, non ha tuttora una pianta ben definita.

La complessa struttura a piani sovrapposti è determinata da un basamento in travertino alto 12 metri e forse terminato in alto da un fregio dorico a metope e triglifi, sul quale poggia l'edificio circolare composto da sette anelli concentrici, collegati tra loro da muri radiali.

Altre due linee di muri formavano una seconda serie di concamerazioni.

Vi era infine il primo ambiente praticabile, al termine del lungo corridoio d'ingresso: un settore ad arco di cerchio, fronteggiato in origine da un muro di grande altezza e spessore rivestito di travertino, nel quale si aprivano due ingressi.

Questo muro, conservato in piccola parte, costituisce certamente la sostruzione di un tamburo che doveva emergere dal tumulo, creando un secondo ripiano: siamo quindi di fronte ad una struttura complessa, a piani sovrapposti.

Al di là del muro un corridoio anulare praticabile reggeva la cella anch'essa circolare, munita di un ingresso assiale e di tre nicchie simmetriche, in corrispondenza degli assi.

Al centro un grande pilastro conteneva una stanzetta quadrata, che dovrebbe corrispondere alla tomba di Augusto, in significativa corrispondenza con la statua bronzea dell'imperatore che sorgeva alla sommità del pilastro.

Davanti all'ingresso furono posti i due pilastri con affisse le tavole bronzee sulle quali era incisa l'autobiografia ufficiale dell'imperatore (Res gestae Divi Augusti) la cui copia, incisa sul tempio di Augusto e di Roma ad Ankara e in edifici di altre province, è giunta fino a noi.

I due obelischi in granito, portati dall'Egitto per ornare l'ingresso del mausoleo, sono stati successivamente riutilizzati e si trovano tuttora nella piazza del Quirinale e in quella dell'Esquilino.

La tomba era ispirata a modelli orientali ed etruschi, che sulla sommità erano ricoperti di terra con piante sempreverdi.

Alberi di cipresso sono stati piantati alla sommità nei recenti tentativi di restauro, ma il rudere rimane essenzialmente irriconoscibile, essendo stato assoggettato, nella sua lunga storia, a trasformazioni, forse più di qualunque altro monumento romano. Infatti è stato trasformato in fortezza, usato come cava di materiali, come vigneto, come arena per la corrida dei tori, come teatro e nell'Ottocento anche come ospizio per vecchie signore indigenti.

Nel 1936 veniva ancora utilizzato come sala per concerti.

Per figurarci il sepolcro com'era originariamente, immaginiamo una grande recinzione muraria intorno alla base, e, al di sopra, due o più tronchi di cilindro sovrapposti, contornati da colonne. Il tutto rivestito di marmo e culminante in una statua di Augusto[1] Il mausoleo doveva trovarsi all'interno di grandi giardini voluti da Augusto e aperti a tutti.[2]

Il progetto di restauro che interessa l'area nel corso del 2008 si concentra sulla parte interna del Mausoleo e si prefigge come finalità principale il recupero del monumento attraverso uno scavo stratigrafico che permetta di delimitare la struttura originaria del Mausoleo consentendone il recupero e la conservazione.

La prima fase del progetto prevede la realizzazione di strutture temporanee per la sistemazione dei materiali archeologici, giacenti all'esterno della cella sepolcrale, e una serie di scavi per poter elaborare, attraverso l'esame degli elementi rinvenuti, la ricostruzione dell'aspetto della struttura.
Gli altri interventi saranno mirati a consolidare le parti meno salde della struttura e alla messa in sicurezza dell'intera area in modo da poter valorizzare questo monumento antico.

Note [modifica]

  1. ^ Mauro Lucentini, La grande Guida di Roma,
  2. ^ Svetonio, Vita Augusti, 100 : "..Id opus inter Flaminiam viam ripamque Tiberis sexto suo consulatu exstruxerat circumiectasque silvas et ambulationes in usum populi iam tum publicarat..."

Bibliografia 

  • Sovraintendenza Comunale ai Musei Gallerie Monumenti e Scavi, Gli anni del Governatorato (1926-1944), Collana Quaderni dei monumenti, Roma, Edizioni Kappa, 1995. ISBN 88-7890-181-4:
Anna Cambedda, Maria Grazia Tolomeo Speranza, La sistemazione di piazza Augusto Imperatore, pp. 93-97.
Anna Cambedda, Maria Grazia Tolomeo Speranza, L'apparato decorativo di Piazza Augusto Imperatore, pp. 157-160.
Paola Virgili, I lavori al Mausoleo di Augusto, pp. 99-104.
Anna Lio, L'Arciconfraternita di San Rocco e la sistemazione del piazzale di accesso all'Augusteo, pp. 105-108.

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