Wednesday, October 10, 2012

Nemorino -- Giovan Battista Genero

Speranza

 


 

L'elisir d'amore
L'elisir d'amore poster.jpg
Copertina del libretto de L'elisir d'amore
Lingua originaleitaliano
Generemelodramma giocoso
MusicaGaetano Donizetti
 
LibrettoFelice Romani
 
Fonti letterarieIl filtro,
di Eugene Scribe
Attidue
Epoca di composizioneprimavera 1832
Prima rappr.12 maggio 1832
TeatroTeatro della Cannobiana, Milano
Personaggi
Adina, ricca e capricciosa fittaiuola (soprano)
Nemorino, coltivatore, giovane semplice, innamorato di Adina (tenore)
Belcore, sergente di guarnigione nel villaggio (baritono)
il dottore Dulcamara, medico ambulante (basso buffo)
Giannetta, villanella (soprano)
Cori e comparse:
villani e villanelle, soldati e suonatori del reggimento, un notaio, due servitori, un moro
AutografoConservatorio S. Pietro a Majella, Napoli (atto I); Civico Istituto Musicale "Gaetano Donizetti", Bergamo (atto II)
 
L'elisir d'amore è un'opera in due atti di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani.
 
Definita in partitura «melodramma giocoso», rientra a pieno titolo nella tradizione dell'opera comica, anche se in essa trova ampio spazio l'elemento patetico, che raggiunge la sua punta più alta nel brano più noto: la romanza cantata dal protagonista Nemorino, Una furtiva lagrima, brano entrato - come del resto l'intera opera - nel cosiddetto repertorio (e non a caso è stato incluso - nella versione storica cantata da Enrico Caruso - quale leitmotiv della colonna sonora del film di Woody Allen, Match Point).
 
L'opera andò in scena per la prima volta il 12 maggio del 1832 al Teatro della Cannobiana di Milano, che l'aveva commissionata in sostituzione di un'opera che non era stata preparata in tempo da un altro autore.
 
Romani aveva derivato il libretto da un testo scritto l'anno prima da Eugène Scribe per il compositore Daniel Auber, Il filtro.
 
Alla prima cantarono Sabina Heinefetter (nel ruolo di Adina), Giuseppe Frezzolini (Dulcamara), Henry Bernard Debadie (Belcore), Giovan Battista Genero (Nemorino).
 
Donizetti ebbe a disposizione solo quattordici giorni di tempo per consegnare il suo lavoro, sette dei quali servirono a Romani per adattare il testo di Scribe.
 
Nonostante la gravosissima pressione riuscì tuttavia a confezionare quello che sarebbe stato - insieme al Don Pasquale e alla triade rossiniana formata da L'Italiana in Algeri, Il barbiere di Siviglia e La Cenerentola - uno degli esempi più alti dell'opera comica ottocentesca.
 
Fin dal suo apparire, l'Elisir d'amore ebbe un grande successo con trentadue repliche consecutive.
 
A farlo immediatamente amare dagli appassionati della lirica è in particolare la tipica melodia donizettiana che anche in questo caso accompagna motivi piacevoli che bene mettono in risalto la vena buffa del compositore bergamasco, capace di trasformare con agile inventiva la risata in sorriso, sia pure talvolta velato di malinconia (e la già citata aria della furtiva lagrima ne è una limpida testimonianza).

 

Sinossi 

L'azione ha luogo in un villaggio dei paesi baschi alla fine del XVIII secolo.

Atto I 

Mentre i mietitori stanno riposando all'ombra, la loro fittavola Adina legge in disparte un libro che narra la storia di Tristano e Isotta.
 
Intanto, il contadino povero Nemorino la osserva ed esprime per lei tutto il suo amore e la sua ammirazione, dolendosi della propria incapacità di conquistarla (Quanto è bella, quanto è cara).
 
I contadini chiedono ad Adina di leggere ad alta voce e lei riferisce la storia di Tristano che, innamorato della regina Isotta, ricorre a un filtro magico che lo aiuta ad attirare il suo affetto e la sua fedeltà (Della crudele Isotta).
 
Mentre Nemorino sogna di trovare questo magico elisir, arriva al paese il sergente Belcore con lo scopo di arruolare nuove leve.
 
Egli corteggia Adina e le propone di sposarlo (Come Paride vezzoso), ma la bella fittaiuola risponde di volerci pensare un po'.
 
Segue un duetto tra Adina e Nemorino in cui la donna espone la sua teoria sull'amore.
 
L'amore fedele e costante non fa per lei (Chiedi all'aura lusinghiera).
 
Arriva poi il dottor Dulcamara, un truffatore, che, spacciandosi per medico di grande fama, sfoggia alla gente i propri portentosi preparati (Udite, udite, o rustici).
 
Nemorino gli chiede se per caso abbia l'elisir che fa innamorare e il ciarlatano gli offre per uno zecchino una bottiglia di vino Bordeaux, spiegando che l'effetto si farà sentire dopo un giorno (quando egli sarà già lontano da quel villaggio).
 
Nemorino beve l'elisir e si ubriaca.
 
Ciò lo fa diventare disinvolto quel tanto che basta per mostrarsi indifferente nei confronti di Adina, che subito prova un certo fastidio, abituata com'è a sentirsi desiderata.
 
Adina, per vendicarsi dell'indifferenza di Nemorino, accetta di sposare il sergente Belcore, che però dovrà partire il giorno dopo, dunque le nozze saranno celebrate il giorno stesso.
 
Nemorino cerca di convincere Adina ad attendere fino al giorno successivo (lui sa che solo il giorno dopo avrà effetto l'elisir), ma Adina se ne va con Belcore.

Atto II 

Una furtiva lagrima
Enrico Caruso,
 
 
 
 
 
Fervono i preparativi per le nozze.
 
Dulcamara e Adina improvvisano una barcarola a due voci (Io son ricco e tu sei bella).
 
Quando giunge il notaio, Adina dice di voler aspettare la sera, perché vuole sposarsi in presenza di Nemorino, per punirlo della sua indifferenza.
 
Nemorino vuole comperare un'altra bottiglia di elisir ma non avendo più denaro si arruola tra i soldati di Belcore per avere la paga (Ai perigli della guerra).
 
Belcore così ottiene di allontanare il suo rivale.
 
Giannetta sparge la notizia che Nemorino ha ottenuto una grande eredità da uno zio deceduto da poco (Saria possibile?).
 
Questo non lo sanno né l'interessato, né Adina, né Dulcamara.
 
La novità fa sì che le ragazze del paese corteggino Nemorino e questi pensa sia l'effetto dell'elisir.
 
Dulcamara resta perplesso, Adina si ingelosisce.
 
Dulcamara le racconta di aver venduto a Nemorino l'elisir e lei capisce di essere da lui amata (Quanto amore! Ed io spietata).
 
Nemorino gioisce quando si accorge di una lacrima negli occhi di Adina, che gli rivela che anche la ragazza lo ama (Una furtiva lagrima).
 
Adina riacquista il contratto di arruolamento di Nemorino e glielo consegna, invitandolo a restare nel paese.
 
Nemorino è deluso, vorrebbe una dichiarazione d'amore che non arriva e allora dichiara di volersene andare: solo allora Adina cede e dichiara di amarlo (Prendi, per me sei libero).
 
Belcore conclude che in un altro paese troverà qualche altra ragazza da corteggiare, Dulcamara se ne va trionfante per il successo del suo elisir (Ei corregge ogni difetto).

Struttura dell'opera 

Atto I 

Preludio e Coro d'Introduzione:
Bel conforto al mietitore (Giannetta, Coro)
Cavatina:
Quanto è bella, quanto è cara
(Nemorino, Giannetta, Coro)
Scena e Cavatina:
Benedette queste carte... Della crudele Isotta (Adina, Giannetta, Nemorino, Coro)
Marziale
Cavatina: Come Paride vezzoso (Belcore, Adina, Giannetta, Nemorino, Coro)
Recitativo: Intanto, o mia ragazza (Belcore, Adina, Coro)

Scena e Duetto: Una parola o Adina... Chiedi all'aura lusinghiera (Nemorino, Adina)
Coro: Che vuol dire codesta sonata? (Coro)
Cavatina: Udite, udite, o rustici (Dulcamara, Coro)
  • Recitativo e Duetto: Ardir! Ha forse il cielo mandato... Voglio dire, lo stupendo elisir (Nemorino, Dulcamara)
  • Finale I
    • Recitativo: Caro elisir! sei mio! (Nemorino)
    • Scena e Duetto: Lallarallara... Esulti pur la barbara (Nemorino, Adina)
    • Terzetto: Tran, tran, tran. In guerra ed in amor (Belcore, Adina, Nemorino)
    • Scena e Quartetto: Signor sargente, di voi richiede la vostra gente... Adina credimi (Giannetta, Belcore, Nemorino, Adina, Coro)

Atto II 

  • Coro d'Introduzione: Cantiamo, facciam brindisi (Belcore, Dulcamara, Giannetta, Adina, Coro)
  • Recitativo: Poiché cantar vi alletta (Dulcamara, Belcore, Giannetta, Coro)
  • Barcarola: Io son ricco e tu sei bella (Dulcamara, Adina, Coro)
  • Recitativo: Silenzio! È qua il notaro (Belcore, Dulcamara, Adina, Giannetta, Coro)
  • Recitativo: Le feste nuziali (Dulcamara, Nemorino)
  • Scena e Duetto: La donna è un animale stravagante... Venti scudi (Belcore, Nemorino)
  • Coro: Saria possibile (Coro femminile)
  • Quartetto: Dell'elisir mirabile (Nemorino, Giannetta, Adina, Dulcamara, Coro)
  • Recitativo e Duetto: Come sen va contento... Quanto amore (Adina, Dulcamara)
Romanza: Una furtiva lagrima (Nemorino)
  • Recitativo: Eccola. Oh! qual le accresce beltà (Nemorino, Adina)
  • Aria (Duetto): Prendi, per me sei libero (Adina, Nemorino)
  • Finale II
    • Recitativo: Alto! Fronte! (Belcore, Adina, Dulcamara, Nemorino, Giannetta, Coro)
    • Aria finale: Ei corregge ogni difetto (Dulcamara, Adina, Nemorino, Belcore, Coro)

Organico orchestrale [modifica]

La partitura di Donizetti prevede l'uso di:
Sul palco:

Brani famosi [modifica]

Atto I [modifica]

Quanto è bella, quanto è cara!
cavatina di Nemorino
  • Come Paride vezzoso cavatina marziale di Belcore
  • Chiedi all'aura lusinghiera duetto di Adina e Nemorino
  • Udite, udite, o rustici! cavatina di Dulcamara
  • Esulti pur la barbara duetto di Adina e Nemorino

Atto II [modifica]

  • Ai perigli della guerra duetto di Nemorino e Belcore
  • Quanto amore! Ed io, spietata duetto di Adina e Dulcamara
  • Una furtiva lagrima romanza di Nemorino
  • Prendi, per me sei libero aria di Adina

Discografia (scelta) [modifica]

AnnoCast (Nemorino, Adina, Belcore, Dulcamara)Direttore/RegistaEtichetta
1955Giuseppe Di Stefano, Hilde Gueden, Renato Capecchi, Fernando CorenaFrancesco Molinari-PradelliDecca
1967Nicolai Gedda, Mirella Freni, Mario Sereni, Renato CapecchiFrancesco Molinari-PradelliEMI
1967Carlo Bergonzi, Renata Scotto, Giuseppe Taddei, Carlo CavaGianandrea Gavazzeni/Isabella QuarantottiHardy Classic
1970Luciano Pavarotti, Joan Sutherland, Dominic Cossa, Spiro MalasRichard BonyngeDecca
1977Plácido Domingo, Ileana Cotrubaş, Ingvar Wixell, Geraint EvansJohn PritchardSony
1984José Carreras, Katia Ricciarelli, Leo Nucci, Domenico TrimarchiClaudio ScimonePhilips Records
1987Gösta Winbergh, Barbara Bonney, Rolando Panerai, Bernd WeiklGabriele FerroDeutsche Grammophon
1989Luciano Pavarotti, Kathleen Battle, Leo Nucci, Enzo DaraJames LevineDeutsche Grammophon
1992Roberto Alagna, Mariella Devia, Pietro Spagnoli, Bruno PraticòMarcello ViottiErato
2005Roberto Alagna, Angela Gheorghiu, Roberto Scaltriti, Simone AlaimoEvelino Pidò/Frank DunlopDecca
2007Rolando Villazon, Anna Netrebko, Leo Nucci, Ildebrando D'ArcangeloAlfred Eschwe/Otto SchenkVirgin
2009Peter Auty, Ekaterina Siurina, Luciano Di Pasquale, Alfredo DazaMaurizio Benini/Annabel ArdenOpus Arte

Trasposizioni cinematografiche [modifica]

Bibliografia [modifica]

William Ashbrook, Donizetti. Le opere, prima edizione in lingua inglese:
Donizetti and his Operas, Cambridge University Press, 1982, trad. it. di Luigi Della Croce, EDT, Torino 1987, pp. 105-108, 306-307 - ISBN 88-7063-047-1

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Collegamenti esterni [modifica]

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