Monday, January 28, 2013

INTRIGO ED AMORE -- VERDIANA: Quando le sere, al placido -- RODOLFO, figlio del conte Walter

Speranza

LUISA MILLER
Melodramma tragico.
testi di
Salvadore Cammarano
musiche di
Giuseppe Verdi
Prima esecuzione: 8 dicembre 1849, Napoli.


P E R S O N A G G I
Il Conte WALTER .......... BASSO
RODOLFO suo figlio .......... TENORE
Federica DUCHESSA d'Ostheim, nipote di
Walter .......... CONTRALTO
WURM castellano di Walter .......... BASSO
MILLER vecchio soldato in ritiro .......... BARITONO
LUISA sua figlia .......... SOPRANO
LAURA contadina .......... MEZZOSOPRANO
Un CONTADINO .......... TENORE
Damigelle di Federica, Paggi, Familiari, Arcieri, Abitanti del villaggio.
L'avvenimento ha luogo nel Tirolo, nella prima metà del secolo XVII.
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Atto primo Luisa Miller
A T T O P R IMO
[N. 1 Sinfonia]
L'amore.
Scena prima
Ameno villaggio. Da un lato la modesta casa di Miller, dall'altro rustica
chiesetta: in lontananza, ed attraverso degli alberi, le cime del castello
di Walter.
Un'alba limpidissima di primavera è sull'orizzonte: gli Abitanti del
villaggio si adunano per festeggiare il dì natalizio di Luisa. Laura è fra
essi.
[N. 2 Introduzione]
CORO E LAURA
Ti desta, Luisa, regina de' cori;
i monti già lambe un riso di luce:
d'un giorno sì lieto insiem con gli albori
qui dolce amistade a te ne conduce;
leggiadra è quest'alba sorgente in aprile,
ma come il tuo viso, leggiadra non è:
è pura, soave quest'aura gentile,
pur meno è soave, men pura di te.
Scena seconda
Luisa, Miller, e detti.
MILLER Ecco mia figlia...
LUISA O care amiche...
CORO Il cielo
a te sia fausto.
LAURA In breve
ad invocarlo uniti andrem nel tempio.
MILLER Il vostro affetto dal mio ciglio esprime
pianto di tenerezza...
Al cor paterno è sacro
il dì che spunta... esso mi diè Luisa!
(abbracciandola)
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto primo
LUISA Padre!... ~
(volgendosi d'intorno inquieta)
Né giunge ancor!... Da lui divisa
non v'ha gioia per me!
MILLER Figlia, ed amore,
appena desto in te, sì vive fiamme
già spande! Oh! mal non sia
cotanto amor locato!
(Luisa vorrebbe parlare)
MILLER Del novello
signor qui giunto nella corte ignoto
a tutti è questo Carlo.
Io temo!
LUISA Non temer: più nobil spirto,
alma più calda di virtù non mai
vestì spoglia mortal. M'amò... l'amai.
Cavatina
LUISA
Lo vidi, e 'l primo palpito
il cor sentì d'amore;
mi vide appena, e il core
balzò del mio fedel.
Quaggiù si riconobbero
nostr'alme in rincontrarsi
formate per amarsi
iddio le avea in ciel!
CORO E LAURA Luisa, un pegno ingenuo
dell'amistade accetta.
(presentandole tutti, prima le donne, poi gli uomini, un mazzettino di fiori)
LUISA Grata è quest'alma, o tenere
compagne!... Ah!...
(scorgendo un giovane cacciatore, che anch'esso fra gli altri le porge i suoi fiori)
Scena terza
Rodolfo, e detti.
RODOLFO Mia diletta...
MILLER
(turbato)
(Desso!)
RODOLFO (andando verso Miller)
Buon padre!...
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Atto primo Luisa Miller
LUISA Abbraccialo,
t'ama qual figlio.
RODOLFO (salutando i contadini)
Amici.
(a Luisa)
Sei paga?
LUISA Di letizia
colma son io!
LAURA E CORO Felici
appien vi rende amore.
LUISA E RODOLFO Appien felici? È ver!...
A te dappresso il cuore
non vive che al piacer.
LUISA E RODOLFO
T'amo d'amor ch'esprimere
mal tenterebbe il detto!...
Né gel di morte spegnere
non può sì ardente affetto;
ha i nostri cori un dio
di nodo eterno avvinti,
e sulla terra estinti
noi ci ameremo in ciel!
MILLER
(Non so qual voce infausta
entro il mio cor favella...
Misero me, se vittima
d'un seduttor foss'ella!
Ah! non voler, buon dio,
che a tal destin soccomba...
mi schiuderia la tomba
affanno sì crudel!)
CORO E LAURA
Un'alma, un sol desio
ad ambo avvia il petto!
Mai non si vide affetto
più ardente, più fedel!
(odesi la sacra squilla)
CORO E LAURA Udiste? I bronzi squillano:
andiam, ne invita il ciel.
(tutti entrano nel tempietto; Miller li segue lentamente, ed è già presso a toccare il sacro limite, quando alcuno lo
arresta)
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto primo
Scena quarta
Wurm, e detti.
[N. 3 Scena
ed aria]
WURM Ferma ed ascolta.
MILLER Wurm!...
WURM Io tutto udia!...
Furor di gelosia
m'arde nel petto!... Amo tua figlia... eppure,
un anno volge, io la sua man ti chiesi:
non dissentisti, ed or che più fortuna
a me spira seconda, or che il novello
signor più che l'estinto
m'è largo di favor, tu la promessa
calpesti, ed osi!...
MILLER Ah! cessa!
Il mio paterno assenso
promisi, ove la figlia
t'avesse amato.
WURM E non potevi forse
alle richieste nozze
astringerla? Non hai
dritto sovr'essa tu?...
MILLER Che dici mai?
Aria
MILLER
Sacra la scelta è d'un consorte,
esser appieno libera deve;
nodo che sciorre sol può la morte
mal dalla forza legge riceve.
Non son tiranno, padre son io,
non si comanda de' figli al cor.
In terra un padre somiglia iddio
per la bontade, non pe 'l rigor.
WURM Costarti, o vecchio debole,
caro il tuo cieco affetto
dovrà, ben caro!
MILLER Spiegati.
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Atto primo Luisa Miller
WURM Sotto mendace aspetto
il preferito giovine
si mostra a voi.
MILLER Fia vero?...
E tu conosci?...
WURM Apprendilo:
ei figlio è dell'altero
Walter!
MILLER O ciel!... ~ Dicesti
figlio?...
WURM Del tuo signor.
Addio.
MILLER Pur...
WURM M'intendesti.
(parte)
MILLER Ei m'ha spezzato il cor!...
(rimane silenzioso qualche momento, come oppresso dal dolore)
MILLER
Ah! fu giusto il mio sospetto!...
Ira e duol m'invade il petto!...
D'ogni bene il ben più santo,
senza macchia io vo' l'onor. ~
D'una figlia il don soltanto,
ciel mi festi, e pago io son,
ma la figlia, ma il tuo dono
serba intatto al genitor.
D'ogni bene il ben più santo
senza macchia io vo' l'onor. ~
(parte)
Scena quinta
Sala nel castello di Walter, con porta in fondo.
Walter e Wurm. Alcuni Famigliari, che rimangono al di là della soglia.
[N. 4 Scena
ed aria]
WALTER (inoltrandosi, seguìto da Wurm)
Che mai narrasti!... Ei la ragione a dunque
smarrì!
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto primo
WURM Signor, quell'esaltato capo
voi conoscete.
WALTER
(agitato)
La Duchessa intanto
mi segue!... ~ Digli ch'io lo bramo.
(Wurm si ritira co' servi)
WALTER Ah! tutto
m'arride... tu, mio figlio, tu soltanto
osi!... La tua felicità non sai
quanto mi costi!...
(è preso da subito timore)
Oh! mai no 'l sappia, mai!
(coprendosi il viso d'ambo le mani. Lungo silenzio)
Aria
WALTER
Il mio sangue, la vita darei
per vederlo felice, possente!...
E a' miei voti, agli ordini miei
si opporrebbe quel cor sconoscente? ~
Di dolcezze l'affetto paterno
a quest'alma sorgente non è...
Pena atroce, supplizio d'inferno
dio sdegnato l'ha reso per me.
(entra Rodolfo)
Scena sesta
Rodolfo, e detto.
RODOLFO Padre...
WALTER M'abbraccia. ~ Portator son io
di lieto annunzio. Federica in breve
sarà tua sposa.
RODOLFO O cielo!...
WALTER Insiem cresciuti
nel tetto istesso, più di te quel core
apprezzar chi potria? Come l'offerta
della tua man le feci, ebbra di gioia
mi rivelò ch'ella per te nudria
segreta fiamma, pria
che il paterno comando
al duca la stringesse.
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Atto primo Luisa Miller
RODOLFO (O me perduto!...)
WALTER Fra l'armi estinto quel guerrier canuto,
il nome, ed il retaggio
a lei ne resta, a lei cui man d'amica
porge l'augusta donna
che preme il trono di Lamagna. Il varco
s'apre a te della corte!
RODOLFO Ambiziose
voglie non alimento
in cor, t'è noto!
WALTER In questo debil core
trema che il guardo mio non scenda.
RODOLFO Io voglio
a te scoprirlo...
(odonsi lieti suoni)
[N. 5 Recitativo
e coro]
WALTER Taci... È la Duchessa!...
RODOLFO O padre!...
WALTER Incontro ad essa
moviam, quindi le nozze
chiederne a te s'aspetta...
RODOLFO E credi?... E speri?...
WALTER Obbedisci... Son leggi i miei voleri!
Scena settima
La Duchessa entra con séguito di Damigelle, Paggi, Famigliari, Arcieri.
CORO
Quale un sorriso d'amica sorte,
gentil, venite, fra queste porte.
È senz'orgoglio in voi bellezza,
è senza fasto in voi grandezza.
Ma pur modesta siccome bella
nacque la rosa ad olezzar.
La pudibonda romita stella
è destinata a sfolgorar.
DUCHESSA (nella più viva commozione)
Congiunti!... Amici miei!...
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto primo
WALTER Nobil signora!...
(la Duchessa gettasi amorosamente fra le sue braccia)
WALTER Bella nipote, il mio Rodolfo implora
l'onor di favellarti.
Io la bandita caccia
intanto affretterò. ~ M'udisti?
(piano al figlio; ad un suo cenno tutti partono con esso. Rodolfo e la Duchessa rimangono soli)
[N. 6 Recitativo
e duetto]
RODOLFO (È d'uopo
al suo cuor generoso
fidarsi appien.) Duchessa...
DUCHESSA Duchessa tu m'appelli!
Federica son io... non ho cessato
per te d'esserla mai!...
Se cangiò la fortuna, io non cangiai.
DUCHESSA Dall'aule raggianti di vano splendor
al tetto natio volava il desir!
Là dove sorgea dal vergin mio cor
la prima speranza, il primo sospir!
RODOLFO Degl'anni primieri le gioie innocenti
con me dividesti, divisi con te...
Le pene segrete degl'anni più ardenti
or deggio svelarti, prostrato al tuo piè.
DUCHESSA Deh! sorgi, Rodolfo, tu sembri turbato!...
RODOLFO Non giova negarlo... pur troppo lo sono.
DUCHESSA Ah! parla!...
RODOLFO M'astringe un padre spietato
di fallo non mio a chieder perdono...
DUCHESSA Che intendo!
RODOLFO Sì vaga, sì eccelsa consorte
a me destinata il cielo non ha...
DUCHESSA Oh! spiegati.
RODOLFO Ad altra m'avvince la sorte...
DUCHESSA Ad altra!...
RODOLFO Giurai...
DUCHESSA Ad altra!...
RODOLFO Pietà!...
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Atto primo Luisa Miller
RODOLFO
Deh! la parola amara
perdona al labbro mio!...
Potea condurti all'ara,
mentir, dinanzi a dio?
Pria d'offrirti un core
che avvampa d'altro amore,
la destra mia traffiggerlo
a' piedi tuoi saprà!
DUCHESSA
Arma, se vuoi, la mano,
in sen mi scaglia il brando.
M'udrai, crudele, insano,
te perdonar spirando;
ma da geloso core
non aspettar favore:
amor sprezzato è furia
che perdonar non sa.
(partono da opposte vie)
Scena ottava
Interno della casa di Miller. Due porte laterali: una mette alla stanza di
Miller, l'altra a quella di Luisa; accanto alla prima pende una spada e
una vecchia assisa da soldato; nel prospetto l'ingresso e una finestra da
cui scorgesi una parte della chiesetta.
Odonsi per le montagne e le vallate circostanti grida, e rimbombo di
strumenti da caccia.
Voci in lontananza.
[N. 7 Finale
primo]
CACCIATORI
Sciogliete i levrieri... ~ spronate i destrieri...
allegra, gioconda la caccia sarà... ~
Si cingan le selve... ~ snidiamo le belve...
la preda è sicura, fuggir non potrà...
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto primo
Scena nona
Luisa, quindi Miller.
LUISA (accostandosi alla finestra)
No 'l veggo... allontanarsi dalla caccia
e qui venir promise...
(entra Miller e si getta sopra una seggiola)
LUISA O padre mio!
Che fu?... Sembri agitato!...
MILLER Il mio timore
non era vano... sei tradita!
(sorgendo)
LUISA Io?... Come?...
Narra...
MILLER Sembianza e nome
colui mentì!...
LUISA Carlo?... Fia ver?...
MILLER Del conte
di Walter figlio, qual comanda il padre,
egli a stringer si appresta
splendide nozze...
LUISA Ria menzogna è questa...
esser non puote...
MILLER Dal castello io vengo...
giunta è la sposa...
LUISA Taci...
Uccider vuoi tua figlia?...
MILLER Un seduttore
accolse dunque il tetto mio?
(aggirandosi per la stanza pieno d'ira, trovasi dinanzi alla sua vecchia divisa)
Per questa
d'onore assisa, che il mio petto un giorno
coprì, vendetta io giuro!...
LUISA
(spaventata)
Padre!...
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Atto primo Luisa Miller
Scena decima
Rodolfo, e detti.
RODOLFO (ancor sulla soglia, donde ha udito l'ultima parte del colloquio)
Luisa, non temer...
(Miller fa un passo per andargli incontro, la figlia si frappone)
RODOLFO (avanzandosi)
Non furo
bugiarde le promesse
di questo labbro... Il velo
ben veggo è tolto; ma cangiato il nome,
è sempre il cor lo stesso.
MILLER Che intendi?...
LUISA Ahimè!
RODOLFO (pone Luisa in ginocchio a' piedi di Miller, e prostratosi anch'esso, stringendo nella
sua la destra di lei, esclama con passione)
Sono
tuo sposo! Il padre testimone e dio
chiamo del giuramento.
MILLER Ahi, sconsigliato!...
E chi sottarci all'ira
potrà del conte?
LUISA Io gelo!...
RODOLFO
(solennemente)
A me soltanto e al cielo
arcan tremendo è manifesto! Arcano
che da me rivelato, a piè cadermi
farebbe il conte!
LUISA Alcun s'avanza...
RODOLFO (che si è portato verso la soglia)
È desso!...
Mio padre!...
LUISA Ah!... Son perduta!...
MILLER Egli?... Egli stesso?...
Scena undicesima
Walter, e detti.
RODOLFO Tu, signor, fra queste soglie!...
A che vieni?
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto primo
WALTER A che? No 'l rese
lo spavento che vi coglie
assai chiaro, assai palese?
Del mio dritto vengo armato
a stornar colpevol tresca.
LUISA E MILLER Che!...
RODOLFO L'accento scellerato
più dal labbro mai non t'esca! ~
Puro amor ne infiamma il petto...
oltraggiarlo ad uom non lice.
WALTER Puro amor, l'amore abbietto
di venduta seduttrice? ~
LUISA, MILLER E
RODOLFO
Ah!...
(Luisa cade fra le braccia del padre: Rodolfo snuda la spada)
RODOLFO La vita mi donasti!
(ripone il ferro)
Lo rimembra... t'ho pagato
ora il dono!
MILLER (che ha posto Luisa sopra una sedia)
A me portasti
grave insulto!... Io fui soldato!...
Trema...
LUISA (levandosi)
Oh dio!
MILLER Mi ribollisce
nelle vene il sangue ancor...
WALTER Ardiresti?...
MILLER Tutto ardisce
padre offeso nell'onor!...
WALTER Folle, or or ti pentirai
dell'audacia!... Olà!
Scena dodicesima
Accorre un drappello d'Arcieri, seguìto da Laura e da molti Contadini.
ARCIERI Signore?...
LUISA Giusto ciel!...
LAURA E CONTADINI Che avvenne mai?...
RODOLFO E potresti, o genitore?...
LAURA E CONTADINI Ei suo figlio!...
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Atto primo Luisa Miller
WALTER Arretra, insano!...
RODOLFO Odi prima...
WALTER Udir non vo'.
Ambo in ceppi...
(accennando Miller e Luisa agli arcieri)
LAURA, RODOLFO E
CONTADINI
Ah!
MILLER Disumano!
LUISA (cadendo alle ginocchia di Walter)
Al tuo piè...
MILLER (rialzandola)
Prostrata!... No!
MILLER
Fra i mortali ancora oppressa
non è tanto l'innocenza,
che si vegga genuflessa
d'un superbo alla presenza.
A quel dio ti prostra innante
de' malvagi punitor,
non a tal che ha d'uom sembiante,
e di belva in petto il cor.
RODOLFO
Foco d'ira è questo pianto...
cedi... cedi all'amor mio...
Non voler quel nodo infranto,
che tra noi formava iddio...
Negro vel mi sta sul ciglio!...
Ho l'inferno in mezzo al cor!...
Un istante ancor son figlio!...
Un istante ho padre ancor!
WALTER
Tu piegarti, tu, non io,
devi o figlio, cieco, ingrato:
il mio cenno, il voler mio
è immutabil come il fato! ~
Fra il suo core e il cor paterno
frapponeste un turpe amor...
(a Miller e Luisa)
Non può il ciel, non può l'inferno
involarvi al mio furor!
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto primo
LUISA
(alzando al cielo gli occhi lagrimosi)
Ad immagin tua creata,
o signore, anch'io non fui?
E perché son calpestata
or qual fango da costui?
Deh! mi salva... deh! m'aita...
deh! non m'abbia l'oppressor...
Il tuo dono, la mia vita
pria ripigliati, signor!
LAURA E CONTADINI (Il suo pianto al pianto sforza!...
Il suo duolo spezza il cor!...)
ARCIERI Obbedirlo a tutti è forza!
Egli è padre, egli è signor! ~
WALTER
(agli arcieri)
I cenni miei si compiano.
RODOLFO (mettendosi innanzi a Luisa col ferro sguainato)
Da questo acciar svenato
cadrà chi temerario
s'avanza...
WALTER Forsennato!...
(prende Luisa e la spinge fra gli arcieri)
In me lo scaglia.
RODOLFO O rabbia!...
Se tratta è fra catene
la sposa mia, nel carcere
giuro seguirla.
WALTER Ebbene,
la segui.
RODOLFO Ah! pria che l'abbiano
quei vili in preda, il core
io le trapasso.
(lanciandosi fra gli arcieri, e mettendo la punta della spada sul petto di Luisa)
WALTER Uccidila.
Che tardi?
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Atto primo Luisa Miller
RODOLFO O mio furore!...
Tutto tentai... non restami
che un infernal consiglio...
se crudo, inesorabile
tu rimarrai col figlio... ~
(all'orecchio di Walter, con terribile accento)
Trema! ~ Svelato agl'uomini
sarà dal labbro mio
come giungesti ad essere
conte di Walter!
(esce rapidamente)
WALTER (sembra colpito da folgore)
Dio!...
Rodolfo... m'odi... arrestati...
(Tutto m'ingombra un gel!...)
Costei lasciate... è libera...
(convulso e pallido in volto più della morte, cerca raggiungere il figlio)
LAURA, CONTADINI E
ARCIERI
Fia ver!...
LUISA E MILLER Pietoso ciel!...
(gli arcieri partono; Luisa cade in ginocchio mezzo svenuta; gli altri le accorrono d'intorno)
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto secondo
A T T O S E C O N D O
L'intrigo.
Scena prima
Interno della casa di Miller.
Laura e Contadini, poi Luisa.
[N. 8 Coro,
scena ed aria]
LAURA E CORO (accorrendo agitati)
Ah! Luisa, Luisa, ove sei?...
LUISA (uscendo)
Chi m'appella?...
(notando lo smarrimento che si mostra negli atti e nel volto di ognuno)
Voi certo recate
tristo annunzio!
LAURA Purtroppo!...
CORO E tu déi
ascoltarlo...
LUISA Parlate... parlate...
LAURA E CORO Al villaggio dai campi tornando
della roccia per ripido calle,
un fragor, che veniasi accostando,
a noi giunse dall'ima convalle;
eran passi e minacce d'armati,
cui d'ambascia una voce frammista;
al ciglion della rupe affacciati
ne colpì deplorabile vista!...
Crudi sgherri traenti un vegliardo
fra catene!...
LUISA Ah! mio padre!...
LAURA E CORO Fa' cor...
Avvi un giusto, un possente che il guardo
tien rivolto sui miseri ognor!
LUISA (rimasta oppressa dal cordoglio, scuotesi ad un tratto, e s'incammina per uscire)
O padre, o padre mio!...
LAURA Dove?...
LUISA Al castello...
TUTTI Wurm!
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Atto secondo Luisa Miller
Scena seconda
Wurm, e detti.
WURM
(a Luisa)
Ascoltarmi è d'uopo.
(ai contadini che partono)
Uscite.
LUISA (Io gelo!)
WURM Il padre tuo...
LUISA Finisci.
WURM Langue in dura prigion.
LUISA Reo di che fallo?
WURM Ei, del conte vassallo,
farlo d'oltraggi e di minacce segno
ardì! Grave il delitto,
grave la pen fia!
LUISA D'interrogarti
io tremo!...
WURM Che val tacerlo?
Sul canuto suo crin pende la scure.
LUISA Ah!... Taci... Taci!...
WURM Eppure,
tu puoi salvarlo.
LUISA Io?... Come?
WURM A te m'invia
l'offeso conte: un foglio
vergar t'impone, e prezzo
ne fia lo scampo di tuo padre.
LUISA Un foglio?...
WURM (accennando a Luisa una tavola, su cui v'ha l'occorrente per scrivere)
Scrivi!
(dettando)
«Wurm, ~ io giammai
Rodolfo non amai...»
(Luisa guarda Wurm un istante, quindi abbassa gli occhi come rassegnata al sacrificio, e scrive)
WURM «Il suo lignaggio erami noto, ~ e volli
stringerlo fra mie reti...»
LUISA E deggio?...
WURM Déi
salvar tuo padre.
(Luisa scrive)
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto secondo
WURM «Ambizion mi vinse ~
tutto svanì... ~ Perdona. ~
Ritorno al primo affetto, ~
e di Rodolfo ad evitar gli sdegni, ~
come la notte regni,
vieni, ed insieme fuggirem.»
LUISA Che!...
WURM Scrivi!
LUISA E segnar questa mano
potrebbe l'onta mia?...
(sorgendo con indignazione)
Lo speri invano.
Aria
LUISA
Tu puniscimi, o signore,
se t'offesi, e paga io sono,
ma de' barbari al furore
non lasciarmi in abbandono.
A scampar da fato estremo
innocente genitor
chieggon essi... ~ a dirlo io fremo! ~
della figlia il disonor!
WURM Qui nulla s'attenta imporre al tuo core;
tu libera sei. Ti lascio.
(in atto di partire)
LUISA (trattenendolo)
Spietato!...
E il misero vecchio?
WURM
(freddamente)
L'udisti: egli muore.
LUISA E libera io sono!
(torcendosi convulsivamente le mani, quindi si accosta alla tavole e scrive)
Il foglio è vergato.
(lo dà a Wurm)
WURM (dopo averlo letto)
Sul capo del padre, spontaneo lo scritto,
Luisa, mi giura che all'uopo dirai.
LUISA Lo giuro!
WURM Un sol cenno ancor t'è prescritto.
LUISA Io t'odo.
WURM Al castello venirne dovrai,
ed ivi al cospetto di nobil signora
accesa mostrati... di Wurm.
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Atto secondo Luisa Miller
LUISA Di te?...
WURM Acerba è la prova!
LUISA No.
WURM Duolmi!...
LUISA Ed allora?...
WURM Allora...
LUISA Mio padre?...
WURM Fia salvo.
LUISA Mercé. ~
(un sorriso diabolico spunta sul labbro di Wurm)
LUISA A brani, a brani, o perfido
il cor tu m'hai squarciato!
(prorompendo)
Almen t'affretta a rendermi
il padre, il padre sventurato...
Di morte il fero brivido
tutta m'invade omai...
Mi chiuda almeno i rai
la man del genitor!
WURM Coraggio: il tempo è farmaco
d'ogni cordoglio umano.
Di stringer la tua mano
speranza nutro ancor.
Scena terza
Il castello: appartamenti di Walter.
Walter.
[N. 9 Recitativo,
scena e duetto]
WALTER Egli delira: sul mattin degli anni
vinta da cieco affetto
spesso è ragion! Del senno empia il difetto
pe 'l figlio il padre! ~ L'opra mia si compia...
nulla cangiar mi debbe:
esser pietoso crudeltà sarebbe.
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto secondo
Scena quarta
Wurm, e detto.
WALTER Ebben?...
WURM Tutte apprestai
della trama le fila.
WALTER Oh! di': Luisa?...
WURM Come previdi già, vinta, conquisa
da crudele spavento,
alle minacce s'arrendea; per calle
recondito qui tratta
verrà.
WALTER Ma il foglio?...
WURM Compra man recarlo
deve a Rodolfo; la vittoria è certa.
Eppur dal primo assalto
qual poter vi respinse io non intendo!
WALTER Inatteso periglio!...
Del figlio una minaccia!... Ingrato figlio!...
Duetto
WALTER L'alto retaggio non ho bramato
di mio cugino, che sol per esso!...
Ad ottenerlo, contaminato
mi son pur troppo di nero eccesso!...
WURM In punto feci del mio signore
nel palesarvi la mente ascosa!
A me, cui sempre fidava il core,
scovrì la scelta ei d'una sposa...
WALTER Timori nacquero in me ben tristi!...
WURM Aver quel nodo figli potea!...
WALTER Ad acquetarmi tu suggeristi
orribil mezzo!...
WURM Varcar dovea
l'irta foresta notturno il conte...
Noi l'appostammo, e...
WALTER Non seguir...
Sento drizzarsi le chiome in fronte!
Tutto il mio sangue rabbrividir!...
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Atto secondo Luisa Miller
WURM È ver, che giova parlar d'evento
cui notte eterna fra' suoi misteri,
ha già sepolto?
WALTER Sepolto?...
WURM Spento
il sire antico da' masnadieri,
qual noi spargemmo, tutti han creduto...
WALTER Non tutti!
(sorpresa e turbamento di Wurm)
WALTER Al rombo mio figlio accorse
dell'armi nostre... Non era muto
ancor quel labbro!...
WURM Che intendo!... Ah! Forse?...
WALTER In quel supremo, terribil punto
Walter nomava!...
WURM Chi?
WALTER Gli assassini!
WURM O me perduto!
WALTER Sol tu? Congiunto
non t'ha satanno a' miei destini?
O meco incolume sarai, lo giuro,
o sul patibolo verrò con te.
WURM (Più questo capo non è sicuro!...
Potria del ceppo cadere a piè!)
WALTER Vien la Duchessa!
(ad un segno di Walter, Wurm si ritira)
Scena quinta
La Duchessa, e detto.
[N. 10 Scena
e quartetto]
DUCHESSA Conte...
WALTER Il detto mio confermo:
di Rodolfo nel sen, qual d'un infermo
il delirio, s'apprese
amor che spento fia...
DUCHESSA Spento?...
WALTER Ed in breve.
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto secondo
DUCHESSA Io temo!...
WALTER Indarno: di Luisa il core
mai Rodolfo non ebbe;
d'altri è colei.
DUCHESSA Fia vero?... E chi potrebbe
attestarlo?
WALTER Ella stessa.
DUCHESSA Ella!...
WALTER Qual tu chiedesti
qui fu condotta.
DUCHESSA Già!...
WALTER Non lo vedesti?
Scena sesta
La Duchessa siede, cercando ricomporsi dal suo turbamento.
Walter apre una porta segreta, donde esce Luisa, accompagnata da
Wurm.
Quartetto
WALTER Presentarti alla Duchessa
puoi Luisa ~ Intendi?
DUCHESSA
(con sussiego)
Appressa.
WURM
(piano a Luisa)
Ti rammenta in qual periglio
è tuo padre!
LUISA (s'avanza)
(O mio terror!...)
DUCHESSA (Dolce aspetto!... Il volto, il ciglio...
tutto spira in lei candore!)
LUISA (A costei sarà concesso,
quanto il ciel m'avea promesso!)
DUCHESSA Par che manchi in te coraggio
d'erger gl'occhi al mio sembiante!
WALTER Ella nata in un villaggio!...
WURM D'alta dama or tratta innante!...
LUISA (Rea fucina d'empie frodi
son costor!...)
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Atto secondo Luisa Miller
DUCHESSA (sorgendo ed accostandosi a Luisa)
Luisa, m'odi.
Farmi puote un sol tuo detto
sventurata, o appien felice!
Non mentir!... Ma no, l'aspetto
non hai tu di mentitrice!
LUISA (Chi soffrì maggior affanno!...)
DUCHESSA (prendendo Luisa per mano, ed affiggendole lo sguardo negli occhi)
Ami tu?
LUISA (Destin tiranno!...)
Amo.
DUCHESSA E chi? Chi?
LUISA Wurm!
(mostrandolo. Wurm s'inchina modestamente)
(Indegno!)
DUCHESSA Ma Rodolfo?...
LUISA Fra noi venne
sconosciuto... A qual disegno
io lo ignoro...
DUCHESSA E non ottenne
mai d'amor lusinghe, accenti
da Luisa?
LUISA (Quai momenti!...)
DUCHESSA Di'.
LUISA No! Mai.
DUCHESSA (La speme in core
mi si avviva!...)
LUISA (Esulta!)
(freme di gelosia)
DUCHESSA Parmi!...
Sì... cangiasti di colore!...
Ah! che fia?... Non ingannarmi!...
Non tradir te stessa!...
LUISA (O cielo!)
WALTER (Oserebbe?...)
DUCHESSA Parla...
WURM (Io gelo!)
DUCHESSA Dell'arcano squarcia il manto...
se un arcano in sen tu chiudi.
LUISA Io...
(in procinto di svelare il segreto)
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto secondo
DUCHESSA Favella.
WALTER Sì, per quanto
ami il padre!
LUISA (reprimendosi ad un tratto)
(Il padre!...)
(gli sguardi di Walter e di Wurm stanno immobili sopra Luisa)
LUISA (O crudi!...)
WURM Via, che tardi?
DUCHESSA Ebben?...
LUISA Lo stesso
da Luisa udrete ognor,
(accennando Wurm)
che alimento sol per esso
fido, immenso, ardente amor!
LUISA
(Come celar le smanie
del mio geloso amore?...
Ahimè, l'infranto core
più reggere non può!...
Se qui rimango, esanime
a' piedi suoi cadrò!)
DUCHESSA
(Un sogno di letizia
par quel ch'io veggo e sento!...
No, mai sì gran contento
quest'alma non provò!...
Frena, mio core, i palpiti,
o di piacer morrò.)
WALTER E WURM
(notando la gioia che si manifesta in volto alla Duchessa)
(Pinto ha di vivo giubilo
il sorridente viso!
Fortuna in quel sorriso
propizia balenò!...
Ben io fermarla, e stringerne
l'infido crin saprò.)
(la Duchessa si ritira, seguita da Walter; Wurm riconduce Luisa per l'uscio segreto)
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Atto secondo Luisa Miller
Scena settima
Giardino pensile del castello. Porta nel fondo che mette agli
appartamenti di Rodolfo.
Rodolfo viene precipitoso da un appartamento. Ha il foglio di Luisa tra
le mani; un Contadino lo segue.
[N. 11 Scena
ed aria]
RODOLFO Il foglio dunque?...
CONTADINO Io tutto
già vi narrai!
RODOLFO Mi giova
udirlo ancor.
CONTADINO Segreta e viva prece
a man giunte mi fece
Luisa, onde recarlo
a Wurm...
RODOLFO E d'evitar la mia presenza...
CONTADINO Mi ripeté più volte.
Sospetto incerto di non so qual trama,
e speme di mercede
a voi m'han tratto.
RODOLFO (gettandogli una borsa)
Esci.
(il Contadino si ritira)
RODOLFO Olà?
(comparisce un servo)
RODOLFO Wurm.
(il servo parte)
RODOLFO Oh! fede
negar potessi agl'occhi miei!... Se cielo
e terra, se mortali
e celesti attestarmi
volesser ch'ella non è rea ~ mentite! ~
io risponder dovrei ~ tutti mentite...
(mostrando il foglio)
Son cifre sue! ~ Tanta perfidia!... Un'alma
sì nera! sì mendace!...
Ben la conobbe il padre!... Io cieco, audace
osai!... ~ Ma dunque i giuri,
le speranze, la gioia,
le lagrime, l'affanno?...
Tutto è menzogna, tradimento, inganno! ~
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto secondo
Aria
RODOLFO
Quando le sere al placido
chiaror d'un ciel stellato,
meco figgea nell'etere
lo sguardo innamorato,
e questa mano stringermi
dalla sua man sentia...
Ah!... mi tradia!...
Allor, ch'io muto, estatico
da' labbri suoi pendea,
ed ella in suon angelico,
«Amo te sol» ~ dicea,
tal che sembrò l'empireo
aprirsi all'alma mia!...
Ah!... mi tradia!...
Scena ottava
Wurm, e detto.
WURM Di me chiedeste?
RODOLFO Appressati. ~
Leggi.
(gli porge il foglio: quando Wurm ha finito di leggere lo riprende)
RODOLFO Ad entrambi è questa
ora di morte.
WURM (Oh!...)
RODOLFO Scegliere
tu déi.
(presentandogli due pistole)
WURM Signor...
(cercando allontanarsi)
RODOLFO T'arresta...
(ponendogli fra le mani una delle armi)
Meco ad un punto solo
spento cader al suolo
t'è forza...
(inarcando la pistola)
WURM (Inferno aiutami!...)
(fa qualche celere passo verso il fondo, e scarica la pistola in aria)
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Atto secondo Luisa Miller
Scena nona
Accorrono d'ogni parte Armigeri e Famigliari, quindi Walter.
CORO Che avvenne?... O ciel!
RODOLFO Codardo!
(Wurm confondendosi tra i sopravvenuti, sparisce)
RODOLFO L'ali ha viltade!
CORO Orribile
d'ira vi splende il guardo!...
WALTER Rodolfo!...
RODOLFO Padre!...
WALTER O dio!
Calmati!...
RODOLFO Ah! padre mio!
(cade ai piedi del padre)
WALTER Deh! Sorgi... M'odi... Abomino
il mio rigor crudele...
Abbia virtude un premio...
Cedo: alla tua fedele
porgi la man...
RODOLFO Che ascolto!
Tu vuoi?...
WALTER Gioisci!...
RODOLFO Ah! stolto
io diverrò!...
(s'aggira disperato per la scena)
CORO Quai smanie!...
WALTER Figlio!... Né pago sei?
RODOLFO Pago?...
WALTER Sperai...
RODOLFO Compiangimi!...
Tradito m'ha colei!
WALTER Tradito!...
RODOLFO A me t'affretta
o morte!
WALTER No... vendetta!
RODOLFO Come?
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto secondo
WALTER Altre nozze attestino
il tuo disprezzo ad essa!
RODOLFO Che intendi?
WALTER All'ara pronuba
conduci la Duchessa.
RODOLFO Io?... Sì, lo vo'... lo deggio... ~
Che parlo?... Ahimè, vaneggio!...
WALTER Rodolfo, non pentirti...
RODOLFO Ove mi sia non so!...
WALTER T'arrendi a me... tradirti
il padre tuo non può.
RODOLFO
L'ara, o l'avello apprestami...
Al fato io m'abbandono...
Non temo... Non desidero...
Un disperato io sono!...
Or la mia brama volgere
nemmeno al ciel potrei,
ché inferno senza lei
sarebbe il ciel per me!
WALTER
Quell'empio cor dimentica,
quell'alma ingannatrice...
Che un dì sarai felice
promette il padre a te.
CORO
Del genitor propizio
al senno v'affidate...
Nell'avvenir sperate;
eterno il duol non è.
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Atto terzo Luisa Miller
A T T O T E R Z O
Il veleno.
Scena prima
La casa di Miller: la finestra è aperta, ed attraverso di essa vedesi il
tempietto internamente illuminato.
Luisa scrive presso una tavola, su cui arde una lampada: avvi sulla
tavola medesima un cesto con frutta, ed una tazza colma di latte; in un
canto della stanza Laura ed altre Paesane, che mestamente
contemplano Luisa.
[N. 12 Scena
e coro]
LAURA E CORO
(fra loro)
Come in un giorno solo,
come ha potuto il duolo
stampar su quella fronte
così funeste impronte?
Sembra mietuto giglio
da vomere crudel,
un angiol, che in esiglio
quaggiù mandava il ciel!
LAURA (accostandosi a Luisa)
O dolce amica, e ristorar non vuoi
di qualche cibo le affralite membra?
LUISA No...
LAURA Cedi... all'amistà cedi, Luisa...
LUISA (sorgendo)
La ripugnanza mia
rispettate... lo imploro. (A questo labbro
più non s'appresserà terreno cibo!
Già col pensier delibo
le celesti dolcezze!...)
(lo sguardo di lei ricorre involontariamente al tempio)
Il tempio, amiche,
perché splende così?
(le contadine confuse guardansi l'un l'altra)
LUISA Tacete?
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto terzo
CONTADINE Ignare
siam...
LAURA La novella signoria con pompa
sacra inaugura il conte.
LAURA E CORO
Sembra mietuto giglio
da vomere crudel,
un angiol che in esiglio
quaggiù mandava il ciel!
Scena seconda
Miller, e dette.
[N. 13 Scena
e Duetto]
MILLER Luisa!... Figlia mia!...
(Luisa gettasi nelle sue braccia)
LAURA Qual casto amplesso
deh! non turbiam... sia testimon soltanto
tra figlia e padre iddio!
(si ritira colle compagne)
MILLER ~ Pallida... mesta sei!...
LUISA No, padre mio,
tranquilla io son.
MILLER Del genitore, oh quanto
caro lo scampo a te costava!... Io tutto
da Wurm appresi.
LUISA Tutto!...
MILLER All'amor tuo
per me rinunziasti.
LUISA È ver. (Ma in terra!)
(va lentamente verso la tavola)
MILLER (Quella calma è funesta!... Il cor mi serra
non so qual rio presagio!...)
(Luisa, che intanto ha piegato il foglio, ritorna presso Miller)
MILLER Che foglio è questo?
LUISA Al suo destin prometti,
se m'ami, o padre, che recato ei fia.
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Atto terzo Luisa Miller
MILLER (guarda fissamente Luisa, poi schiude il foglio e legge)
«Orribil tradimento
ne disgiunse, o Rodolfo... un giuramento
più dir mi toglie... avvi dimora, in cui
né inganno può, né giuro
aver possanza alcuna... ivi t'aspetto...
come di mezzanotte udrai la squilla,
vieni...»
(gli cade il foglio di mano)
Sotto al mio piè il suol vacilla!...
(resta un momento trambasciato e silenzioso, indi volgesi a Luisa con voce tremula)
Duetto
MILLER Quella dimora... ~ Mancar mi sento!... ~
Quella dimora saria?...
LUISA La tomba.
(Miller inorridisce)
LUISA Perché t'invade sì gran spavento?
MILLER Ah!... sul mio capo un fulmin piomba!
LUISA La tomba è un letto sparso di fiori,
in cui del giusto la spoglia dorme,
sol pei colpevoli, tremanti cori
veste la morte orride forme;
ma per due candide alme fedeli
la sua presenza non ha terror...
È dessa un angelo che schiude i cieli,
ove in eterno sorride amor.
MILLER Figlia?... ~ Compreso d'orror io sono! ~
Figlia... e potresti... contro... te stessa?...
Pe 'l suicida non v'è perdono!
LUISA È colpa amore?
MILLER Cessa... Deh! Cessa...
(s'allontana raccapricciato, e cade sopra un seggio: quindi prorompe in lacrime,
sorge, e stretta la figlia per mano le dice con parole rotte dal singhiozzo)
Di rughe il volto... mira... ho solcato...
il crin m'imbianca l'età più greve...
L'amor che un padre ha seminato
ne' suoi tardi anni raccoglier deve...
Ed apprestarmi crudel tu puoi
messe di pianto e di dolor?...
Ah! nella tomba che schiuder vuoi
fia primo a scendere il genitor!
LUISA Ah! no... ti calma, o padre mio...
Quanto colpevole, ahimè! son io...
Non pianger... m'odi!...
MILLER Luisa...
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto terzo
LUISA Il foglio
lacero... annullo...
(facendolo in pezzi)
MILLER Vuoi dunque?...
LUISA Io voglio
per te, buon padre, restare in vita...
MILLER Fia ver?...
LUISA La figlia, vedi, pentita
al piè ti cade...
MILLER No, figlia mia...
sorgi... deh! Sorgi!... Qui, sul mio cor...
(la rialza, e se la stringe al seno con tutta l'effusione della tenerezza paterna)
LUISA E MILLER In quest'amplesso l'anima oblia
quanti martiri provò finor!... ~
LUISA Però fuggiamo... qui rio periglio
mi cingerebbe...
MILLER Sano consiglio!...
LUISA I lumi al sonno chiudi brev'ora...
ancor lontano è troppo il dì.
Come s'appressi la nuova aurora
noi partiremo.
MILLER Sì, figlia, sì.
(avviasi alla sua stanza, poscia ritorna, ed abbraccia ancora una volta la figlia)
LUISA E MILLER
Andrem, raminghi e poveri,
ove il destin ci porta...
Un pan chiedendo agli uomini
andrem di porta in porta...
Forse talor le ciglia
noi bagnerem di pianto,
ma sempre al padre accanto
la figlia sua starà!...
Quel padre e quella figlia
iddio benedirà!
(Miller entra nelle sue stanze)
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Atto terzo Luisa Miller
(s'avvia lentamente all'opposto lato, quando la sua attenzione è richiamata da sacri accordi che partono dal
tempio)
LUISA Ah! l'ultima preghiera
in questo caro suol dove felice
trassi la vita!... e dove
~ «T'amo» ~ ei mi disse!... Altrove
domani pregherò!
(inginocchiasi; intanto ch'ella è tutta immersa in tacita preghiera, un uomo avvolto in lungo mantello si è
fermato sulla porta, un famigliare lo segue)
Scena terza
Rodolfo, e detta.
[N. 14 Scena,
duetto e terzetto finale]
RODOLFO
(sommessamente)
Riedi al castello,
e sappia il padre mio che, presto è il rito,
io qui l'attendo.
(il servo dileguasi)
RODOLFO (Prega!
Ben di pregare è tempo!)
(si trae dal seno un'ampolla, e ne versa il liquore nella tazza. Luisa sorge, e vistosi Rodolfo dinanzi trasalisce)
RODOLFO Hai tu vergato questo foglio?
(spiegandole sott'occhio la lettera scritta a Wurm: Luisa non può rispondere)
Ebbene?...
L'hai... tu... vergato?
(nel ripetere la domanda egli trema in tutta la persona, qual chi aspetta la sentenza di
vita o di morte)
LUISA (con lo sforzo d'un morente che profferisce l'ultima parola)
Sì!...
RODOLFO (cadendo su d'un seggio)
M'arde le vene...
le fauci... orrido fuoco... Una bevanda...
(accenna verso la coppa; Luisa la porge ad esso)
RODOLFO (dopo aver bevuto)
Amaro è questo nappo.
LUISA Amaro?...
RODOLFO Bevi.
(Luisa beve; esso impallidisce e volge altrove lo sguardo)
RODOLFO (Tutto è compiuto!)
LUISA No...
(silenzio terribile)
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto terzo
RODOLFO Fuggir tu devi...
Altr'uomo t'attende per seguirti; attende
per seguirmi agli altari
altra donna...
LUISA Che parli?... Ah dunque!...
RODOLFO Invano
attendon essi! ~
(percorre a gran passi la stanza, si strappa la ciarpa e la spada, e le getta lungi da sé)
Addio
spada su cui difender l'innocente,
e l'oppresso giurai!...
LUISA O giusto ciel!... Che hai?...
RODOLFO Mi... si chiude... il respir!...
LUISA Deh! qualche stilla
ne suggi ancor... ti fia
ristoro...
(volendo nuovamente offrirgli la tazza)
RODOLFO Ah! quel che m'offre
par che sappia l'infame!...
LUISA Rodolfo, e puoi scagliar sì rea parola
contro la tua Luisa?
RODOLFO Ah! lungi, lungi
da me quel volto lusinghier... quegl'occhi
in cui splende degli astri
raggio più vivo e terso...
Fattor dell'universo,
perché vestir d'angeliche sembianze
un'anima d'inferno?
LUISA E tacer deggio?
Deggio?...
RODOLFO T'arretra... In questi
angosciosi momenti
pietade almen d'un infelice, ah! senti!...
(prorompendo in lacrime)
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Atto terzo Luisa Miller
Duetto
LUISA
Piangi, piangi... il tuo dolore
più dell'ira è giusto, ahi quanto!
Oh! discenda sul tuo core
come balsamo quel pianto...
Se concesso al prego mio
è d'alzarsi fino a dio,
otterrò che men funesto
de' tuoi mali sia l'orror.
RODOLFO
Allo strazio ch'io sopporto
dio mi lascia, in abbandono...
No, di calma, di conforto
queste lagrime non sono...
Son le stille, il gel che piomba
dalla volta d'una tomba!...
Gocce son di vivo sangue
che morendo sparge il cor!
(l'oriuolo del castello batte le ore. Rodolfo stringe Luisa per mano)
RODOLFO Donna, per noi terribile
ora squillò... suprema!...
LUISA Rodolfo!...
RODOLFO Nel mendacio
che non ti colga, oh, trema!
~ Amasti Wurm?
LUISA Oh! calmati...
RODOLFO Guai, se mentisci!... Guai!...
Prima che questa lampada
si spenga, tu starai
dinanzi a dio!
LUISA Che!... Spiegati...
parla...
RODOLFO Con me bevesti
la morte!
(additando la coppa: Luisa accenna di cadere, egli la pone sopra un seggio)
RODOLFO Al ciel rivolgiti,
Luisa...
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto terzo
LUISA (dopo qualche momento sorge come animata da un pensiero)
Tu dicesti
la morte?... Ah! d'ogni vincolo
sciolta per lei son io!...
Il ver disvelo... apprendilo...
Moro innocente!...
RODOLFO
(con ispavento)
O dio!...
LUISA Avean mio padre i barbari
avvinto fra ritorte...
Ed io...
RODOLFO Finisci.
LUISA Io, misera...
onde sottrarlo a morte...
come quel mostro... ~ intendimi... ~
Wurm imponeva a me...
il foglio scrissi.
RODOLFO Oh fulmine!...
Ed io t'uccisi!...
LUISA Ahimè!...
RODOLFO (cacciandosi le mani fra' capelli, e col grido terribile della disperazione)
Maledetto, il dì che nacqui...
il mio sangue... il padre mio...
Fui creato, avverso iddio,
nel tremendo tuo furor!...
LUISA Per l'istante in cui ti piacqui...
per la morte che s'appressa,
d'oltraggiar l'eterno, ah! cessa...
mi risparmia un tanto orror...
Scena quarta
Miller, e detti.
Terzetto
MILLER Quai grida intesi?... Chi veggo? Oh cielo!...
RODOLFO Chi? L'assassino, misero, vedi
del sangue tuo!...
MILLER Che disse?... Io gelo!...
LUISA Padre!...
MILLER Luisa!...
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Atto terzo Luisa Miller
RODOLFO Ma voglio a' piedi
colui svenarti...
(raccogliendo la spada)
LUISA Rodolfo... arresta...
già mi serpeggia... la morte... in sen...
(Rodolfo getta la spada sulla tavola, e corre a Luisa)
MILLER La morte!... Ah!... dite...
RODOLFO Scampo non resta!...
Un velen bevve!
MILLER Figlia!... Un velen!...
(colto da quell'ambascia che non ha parola, si slancia verso la figlia, che annoda le
braccia al collo paterno)
LUISA
Padre... ricevi l'estremo... addio...
mi benedici... o padre mio... ~
La man, Rodolfo... sento mancarmi...
più non ti scerno... mi cinge un vel...
Ah! vieni meco... ah! non lasciarmi...
insieme accogliere... ne deve... il ciel...
RODOLFO
Ah! tu perdona il fallo mio,
e perdonato sarà da dio
ambo congiunge un sol destino...
me pure investe di morte il gel...
Sì, teco io vengo, spirto divino...
insieme accogliere ne deve il ciel.
MILLER
O figlia, o vita del cor paterno,
ci separiamo dunque in eterno?...
Di mia vecchiezza promesso incanto,
sogno tu fosti, sogno crudel!...
Non è più mio quest'angiol santo...
me lo rapisce invido il ciel!...
(Luisa muore)
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto terzo
Scena ultima
Tutti gli altri personaggi, e detti.
VOCI CONFUSE
(di dentro)
Profondi gemiti fra queste porte!...
Che avvenne?...
WALTER (che si è inoltrato per il primo)
Spenta!...
DONNE Dio di pietà!...
(si fanno intorno al cadavere di Luisa, presso il quale Miller è rimasto in ginocchio, immoto e pallido più del
cadavere istesso)
RODOLFO (scorto Wurm, ch'è rimasto sulla soglia, afferra velocemente la spada, e lo trafigge)
A te sia pena, empio, la morte... ~
(a Walter)
La pena tua... mira...
(cade morto accanto a Luisa)
WALTER Figlio!...
TUTTI Ah!...
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Indice Luisa Miller
I N D I C E
Personaggi...............................................3
Atto primo...............................................4
[N. 1 – Sinfonia].................................4
Scena prima........................................4
[N. 2 Introduzione]..........................
4
Scena seconda....................................4
Scena terza.........................................5
Scena quarta.......................................7
[N. 3 Scena
ed aria].........................7
Scena quinta.......................................8
[N. 4 Scena
ed aria].........................8
Scena sesta.........................................9
[N. 5 Recitativo
e coro].................10
Scena settima....................................10
[N. 6 Recitativo
e duetto]...............11
Scena ottava.....................................12
[N. 7 Finale
primo]........................12
Scena nona.......................................13
Scena decima....................................14
Scena undicesima.............................14
Scena dodicesima.............................15
Atto secondo.........................................19
Scena prima......................................19
[N. 8 Coro,
scena ed aria]..............19
Scena seconda..................................20
Scena terza.......................................22
[N. 9 Recitativo,
scena e duetto]....22
Scena quarta.....................................23
Scena quinta.....................................24
[N. 10 Scena
e quartetto]...............24
Scena sesta.......................................25
Scena settima....................................28
[N. 11 Scena
ed aria].....................28
Scena ottava.....................................29
Scena nona.......................................30
Atto terzo..............................................32
Scena prima......................................32
[N. 12 Scena
e coro]......................32
Scena seconda..................................33
[N. 13 Scena
e Duetto]...................33
Scena terza.......................................36
Scena terza.......................................36
[N. 14 Scena,
duetto e terzetto
finale]...............................................36
Scena quarta.....................................39
Scena ultima.....................................41
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Brani significativi
B R A N I S I G N I F I C A T I V I
Ah! fu giusto il mio sospetto! (Miller) ......................................................................... 8
Andrem, raminghi e poveri (Luisa e Miller) .............................................................. 35
Hai tu vergato questo foglio? (Rodolfo e Luisa) ........................................................ 36
Il mio sangue, la vita darei (Walter) ............................................................................. 9
L'alto retaggio non ho bramato (Walter e Wurm) ...................................................... 23
L'ara, o l'avello apprestami (Rodolfo e Walter) ......................................................... 31
Lo vidi, e 'l primo palpito (Luisa) ................................................................................. 5
Padre... ricevi l'estremo... addio (Luisa e Rodolfo) .................................................... 40
Quando le sere al placido (Rodolfo) ........................................................................... 29
Sacra la scelta è d'un consorte (Miller) ........................................................................ 7
Tu puniscimi, o signore (Luisa) ................................................................................. 21
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