La Galleria prende nome dai monumentali candelabri marmorei che abbinati a colonne in marmo colorato delimitano le sei sezioni espositive. Allestita sotto papa Pio VI Braschi tra il 1785 ed il 1788, venne completamente rinnovata nell'apparato decorativo durante il pontificato di Leone XIII Pecci (1878-1903). Il progetto di ristrutturazione fu affidato ad Annibale Angelini, il quale si avvalse di Domenico Torti e di Ludwig Seitz per le pitture, di Giuseppe Rinaldi e di Luigi Medici per le tarsie marmoree. Le opere vennero allestite come degli arredi, seguendo criteri di simmetria compatibili con le architetture della galleria, alla quale si accedeva attraverso il monumentale cancello bronzeo che tuttora si conserva.
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