Saturday, March 30, 2013

GRADIVA -- Vaticano

Speranza

Museo Chiaramonti
 
Gradiva 
Gradiva
Inv. 1284
Il rilievo è parte di una composizione che prevede una triade femminile avanzare da destra contrapposta ad altre tre fanciulle raffigurate su rilievi ora in diversi musei: sono le cosiddette Horai e Aglauridi, derivate probabilmente da un originale greco del IV secolo a.C.
Il nome Gradiva, in latino "colei che cammina", venne attribuito alla prima fanciulla del gruppo da Wilhelm Jensen nella novella, Gradiva. Una fantasia pompeiana (1903). Carl Gustav Jung segnalò tale novella a Sigmund Freud, il quale nel saggio Delirio e sogno nella "Gradiva" di Jensen (1906) esaminò questo caso letterario come un caso psichiatrico, per spiegare come le sollecitazioni esterne possano portare in superficie tensioni psichiche nascoste nell'intimo. A Roma Freud, collezionista di arte antica, acquistò un calco di questo rilievo, che tenne alla parete del suo studio vicino al celebre divano-lettino.
 

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