I due ambienti che compongono la Sala degli Animali vennero allestiti sotto Pio VI (1775-1799) con opere antiche spesso restaurate e talvolta rilavorate con l'intento di creare uno "zoo di pietra". A questo allestimento lavorarono molti artisti del XVIII secolo primo fra tutti il carrarese Francesco Antonio Franzoni. Per la sala vennero selezionate opere legate al mondo della natura e della caccia. Sono protagonisti gli animali, sia nel curioso interagire fra loro, sia in relazione a eroi o a divinità del mondo antico. L'uso di marmi colorati allude ai toni del manto e del piumaggio dei vari animali oppure, per contrasto, conferisce all'opera un singolare effetto coloristico.
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