1170
PAOLO – LANCILLOTTO — GALEOTTO.
Lancelot, the Knight of the Cart (Lancelot, le Chevalier de la Charrette) Old French poem by Chrétien de
Troyes. Chrétien
probably composed the work in the 1170s.
1309
Dante Alighieri, Canto V dell'Inferno (“Divina Commedia”). Set by Rossini. Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo compared to Lancillotto del Lago, as mediated by Galeotto.
1823
Felice Romani e Feliciano
Strepponi (n. Lodi, Lombardia, 1797; m. Monza, 1832 – Verdi’s father-in-law), Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo: dramma per
musica in due atti, tratto dal canto V dell’Inferno (Divina
Commedia) di Dante Alighieri, Padova. Epigrafe del libretto:
"Amor condusse noi ad una morte”. Musica scritta espressamente da
Strepponi. First setting ever of Romani’s libretto. Personaggi: Guido da Polenta,
Francesca, Lanciotto Malatesta, Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo, Un Guelfo, Isaura. There
probably were earlier settings since that Alighieri's "Divina Commedia" was a favourite since the tdays of
Galilei Senior, of the Bardi camerata. Paolo compared to Lancillotto del Lago, as mediated by Galeotto.
1825
Paolo Carlini, Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo: dramma per musica. Napoli, tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri.
1828
Saverio Mercadante, Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo: dramma per musica. Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri. The theatre it was written for burned to the ground in 1831.
1829
Gaetano Quilici, "Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo: dramma per musica, tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri, Lucca.
1828
Pietro
Mercadetti Generali (n. Roma, ottobre 4, 1773, m. Novarra, 1832). “Francesca e
Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo: dramma per musica in due atti, su libretto di Paolo Pola, tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri.
Teatro La Fenice, Venezia -- 27 dic. --
13 recite -- In 1827, Generali assunse l'incarico di maestro di cappella della
Cattedrale di Novara, carica che tenne sino alla morte. In questo periodo rappresentò
ancora i melodramma di Paolo Malatesta al Teatro della Fenice Venezia per
l'inaugurazione dei restauri del teatro e ripreso sia a Venezia sia a Brescia
con grande successo.
1831
Giuseppe Staffa
(1807-1877). “Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giggiolo: dramma per
musica” Teatro del Fondo, Napoli. Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina
Commedia) di Dante Alighieri. Note that Napoli had had a "Francesca" not long
ago, in 1825, and one wonders if reviewers for the prima mentioned the previous
item. Staffa wrote seven operas and was a teacher to Enrico Bevignani.
1832
Giuseppe Fournier Gorre, “Francesca e
Paolo Malatesta, conte di Giggiolo: dramma per musica in tre atti” su libretto di Felice Romani, Imperial
Regio Teatro degli Avvalorati, Livorno, 20 luglio. Tratto dal canto V
dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante.Already
musicalised by Strepponi back in 1823. Personaggi: Francesca, Isaura, Paolo Malatesta, Guelfo, Guido Polenta e
Lanciotto Malatesta.
1836
Francesco Giuseppe
Baldassare Morlacchi (n. Peruggia, 14 giugno 1784, m. Innsbruck, 28 ottobre
1841), Francesca e Paolo Malatesta, conte
di Giggiolo: dramma per musica, su libretto di FeliceRomani, tratto dal
canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri. Il melodramma di
Morlacchi testimonia l’interesse per un tema tipicamente romantico di derivazione
dantesca. Il dilemma al quale dove far fronte Morlacchi e quello di scegliere
tra lo stile della vecchia scuola e il nuovo linguaggio romantico. Morlacchi
tenta bensì di coniugare i due orientamenti. Il risultato e spesso incoerente o
poco definito.
1835
Giuseppe Tamburini
(n. Rimini) Francesca e Paolo Malatesta,
conte di Giaggiolo: dramma tragico per musica, su libretto di Felice Romani, Tratto
dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri. Rimini.
1835
Emanuele Borgatta
(n.Ovada, Piemonte, 5 ott. 1809, m. Ovada, 2 apr. 1835), Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo: dramma per musica in
due atti, su libretto di Felice Romani, tratto dal canto V dell’Inferno
(Divina Commedia) di Dante Alighieri. " Teatro
Carlo Felice, Genova.
1840
Gioacchino
Maglioni, Francesca e Paolo Malatesta,
conte di Giaggiolo: dramma per musica, tratto dal canto V dell’Inferno
(Divina Commedia) di Dante Alighieri. ". Genova.
Maglioni was mainly a pianist who launched a series of chamber concerts in
Firenze at the Sala Maglioni in 1834. Odd that this should happen in the same
city just three years after the same subject matter was brought to the stage.
1840
Eugenio Nordal, Francesca e Paolo Malatesta, conte di
Giaggiolo: drama per musica in tre atti”, su libretto di Felice Romani, tatto
dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri. Stadtheater, Linz,
17 febbr. It would be interesting to check when this was first shown in Italy. Paolo
played by a tenor. Personaggi: Francesca, Anna, Paolo (tenore), Malatestino, e
Gianciotto.
1840
Salvatore
Pappalardo (n. Catania, 1871, m. Napoli, 1884). Francesca e Paolo Malatesta,
conte di Giaggiolo: dramma per musica, tratto dal canto V dell’Inferno (Divina
Commedia) di Dante Alighieri. Genova. If it was odd
that Genova would stage "Francesca" in 1840 only 3 years after a
previous one, it is perhaps merely coincidental that, in the same theatre, and
in the same season, as it were, ANOTHER item was presented.
1843
Francesco Canneti, “Francesca e Paolo Malatesta, conte di
Giaggiolo” libretto di Felice Romani.
1848
Gioachino Rossini,
Francesca da Rimini. Tratto
dal canto V dell’Inferno(Divina Commedia) di Dante Alighieri. Not an opera, but worth mentioning since he
was such a genius. This belongs more to the genre of the drawing-room ballad. O
anime affannate venite a noi parlar s'altri non niega quali colombe, dal disio
chiamate con l'ali alzate e ferme al dolce nido vegnon per l'aere dal voler portate
cotali uscir de la schiera ov'è Dido a noi venendo per l'aere maligno, sì forte
fu l'affettuoso grido o animal grazioso e benigno che visitando vai per l'aere
perso noi che tignemmo il mondo di sanguigno se fosse amico il re de
l'universo, noi pregheremmo lui de la tua pace, poi c'hai pietà del nostro mal
perverso di quel, ch' udire e che parlar vi piace, noi udiremo e parleremo a
vui, mentre che 'l vento, come fa, si tace. Siede la terra dove nata fui su la
marina dove 'l Po discende per aver pace co' seguaci sui. Amor, ch'al cor
gentil ratto s'apprende, prese costui de la bella persona che mi fu tolta; e 'l
modo ancor m'offende. Amor, ch'a nullo amato amar perdona, mi prese del costui
piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m'abbandona: Amor condusse noi ad
una morte: Caina attende chi vita ci spense.« Queste parole da lor ci fur
porte. Da ch'io 'ntesi quell'anime offense; chinai 'l viso, e tanto il tenni
basso, fin che 'l poeta mi disse: »Che pense?« Quando rispuosi, cominciai: »Oh
lasso! quanti dolci pensier, quanto disio menò costoro al doloroso passo!«Poi
mi rivolsi a loro e parla' io, e cominciai: »Francesca, i tuoi martiri a
lacrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e
come concedette amore che conosceste i dubbiosi desiri?«E quella a me: »Nessun
maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria; e ciò sa 'l tuo
dottore. Ma s'a conoscer la prima radice del nostro amor tu hai cotanto
affetto" -- (Dante -- also set by Donizetti).
Farò come colui che piange e dice.
Noi leggevamo un giorno per diletto di Lancilotto, come Amor lo strinse:
soli eravamo e sanza alcun sospetto. Per più fiate li occhi ci sospinse quella
lettura, e scolorocci ' l viso; ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disiato riso esser baciato da cotanto amante, questi, che
mai da me non fia diviso, la bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il
libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo avante«. Mentre che
l'uno spirto questo disse L'altro piangeva sì, che di pietade Io venni meno
come s'io morisse, E caddi come corpo morto cade.
1857
Giovanni Franchini, “Francesca e Paolo Malatesta” – libretto da Felice
Romani.
1877
Herman Goetz e Ernesto Frank,“Francesca e Paolo Malatesta:
melodramma in tre atti.
1882
Ambroise Thomas,
“Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo: melodramma in cinque atti”,
su libretto di Giulio Barbier e Michele Carré, tratto dal Canto V dell’Inferno
(Divina commedia) di Dante Alighieri, 14
April Paris Opera, Palazzo Garnier,
Parigi.
1896
Pancrazio Primo
Riccitelli (n Cognoli di Campi, 8 ag. 1875, m. Giulianova, 27 mar. 1941),
“Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo: dramma per musica, su libretto tratto dalla
tragedia di Silvio Pellico (1815), basato nel Canto V dell’Inferno (Divina
Commedia) di Dante Alighieri. Pellico ottenne un
grande successo la sera del 18 ag. 1815 quando venne rappresentata la nota e
tragica vicenda di Francesca e Paolo Malatesta. Tradizione patria, romanticismo
e accenni non sempre velati di pattriottismo decretarono un successo
straordinario del dramma, uno delle più acclamato del tempo. La figura di
Francesca segna la nascita in Italia di un archetipo di poesia romantica, tipizzato
sulla virtù e la sfortuna. L'originalità di Pellico
consiste nel mediare i due termini sottolineando morbidamente il motivo della tentazione, della lotta contro le insidie del peccato. Molto alfieriana appare la Francesca, nell’essenzialità della trama che inizia a svolgersi già a un passo della catastrofe. Quattro sole figure occupano la scena: Francesca, Lanciotto, Paolo Malatesta, Guido Minore da Polenta. La concentrazione degli affetti drammatici è rafforzata dalla ristrettezza dell'ambito familiare. Il vero nucleo è la gelosia di Lanciotto tanto più rabbiosa in quanto impotente, perché entrambi i rei proclamano bensì di amarsi, ma assicurano di sacrificare l'amore ai rispettivi doveri di moglie e di fratello Personaggi: Lanciotto, Guido Francesca, Paggio, Paolo. Scena Quinta: Paolo solo.
consiste nel mediare i due termini sottolineando morbidamente il motivo della tentazione, della lotta contro le insidie del peccato. Molto alfieriana appare la Francesca, nell’essenzialità della trama che inizia a svolgersi già a un passo della catastrofe. Quattro sole figure occupano la scena: Francesca, Lanciotto, Paolo Malatesta, Guido Minore da Polenta. La concentrazione degli affetti drammatici è rafforzata dalla ristrettezza dell'ambito familiare. Il vero nucleo è la gelosia di Lanciotto tanto più rabbiosa in quanto impotente, perché entrambi i rei proclamano bensì di amarsi, ma assicurano di sacrificare l'amore ai rispettivi doveri di moglie e di fratello Personaggi: Lanciotto, Guido Francesca, Paggio, Paolo. Scena Quinta: Paolo solo.
1906
Sergei
Rachmaninoff, Francesca e Paolo Malatesta,
conte di Giaggiolo: dramma per musica. Tratto dal canto V dell’Inferno
(DivinaCommedia) di Dante Alighieri. Libretto di
Tchaikovsky. Teatro del Bolshoi, Moscow, gennaio. 24. Personaggi:fantasma di Virgilio,
baritone; Dante Alighieri (tenore);
Lanciotto Malatesta, baritone – creato da Giorgio Baklanoff; Francesca
Malatesta, Lanciotto's wife (soprano); Paolo Malatesta, younger brother of Lanciotto
(tenore). Setting: The Malatesta castle in Gradara, around the end of the 13th
century. Virgil’s ghost of leads Dante to the edge of the first circle of the
Inferno. They descend into the second where a wordless chorus of damned souls
is heard. Virgilio tells Dante that this is the realm where sinners given over
to lust are punished, buffeted by an eternal whirlwind. Dante asks two such
souls, Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo, to tell their story.
The first act is a flashback to the castle
courtyard, Lanceotto Malatesta is about to go off to war. He admits he no longer takes pleasure in war. Lanceotto,
deformed, knows that Francesca does not love him. She had been tricked into
marrying Lanceotto by being led to think that she would marry Paolo. Lanceotto
is suspicious of Francesca and envious of Paolo. He plans to set a trap to catch
them in adultery. Francesca enters affirming obedience to her husband. She asks
when he will return & Lanceotto says that he will not return until after the end of battle. In Act II, Francesca
and Paolo are together ain a room in the castle. Paolo tells the story of Sir
Lancillotto del Lago of the Lake and Regina Ginebra Guinevere, which parallels
his feelings. Paolo declares his love for Francesca. Francesca resists trying
to remain faithful to her husband. However her own resistance erodes at Paolo's
continued expressions of love. They sing of their secret love and embrace.
Lanceotto returns and sees them together. He fatally stabs Paolo and Francesca.
In the Epilogue, Francesca and Paolo recede into the whirlwind of the second
circle. Dante is overcome with pity & terror. He and Virgilio remain with
the thought, there is no greater sadness in the world than to remember a time
of joy in a time of grief. S. Griffiths, Review, Musical Times 1825 148 (1995),
Boosey and Hawkes page on Rachmaninoff's
Francesca da Rimini, A. Huth, Notes on Rachmaninoff's Francesca da Rimini J.
Grant, Doomed Lovers, programme note on Rachmaninoff's "Francesca da
Rimini" -- Performed by the Princeton Festival in a double bill with
Puccini's "Gianni Schicchi".
1907
Luigi Mancinelli
(n. Orvieto, 5 febbraio 1858, m. Roma 2 febbraio 1921), Francesca e Paolo Malatesta: dramma per musica. Tratto dal canto V
dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri. "PAOLO
E FRANCESCA: drammaper musica", libretto di Arturo Colautti. Teatro
Comunale, Bologna, 11 novembre, Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia)
di Dante Alighieri. Main numbers: "Un corteo di palombe" (Men's
Chorus, Paolo), "Il mio falcon" (Paolo, Men'sChorus), "O dolcile
mil falco" (Paolo, Il Matto), "Maggio, bel Maggio" (Francesca,
Chorus), "Dite da luga stagione" (Francesca), "O superbezza (Il
Matto), "Sempre, siete la rosa piu rara di Romagna" (Paolo,
Francesca)/Signori miei (Il Matto,Paolo, Men's Chorus)/Cessa, matto, che fu?
(Gianciotto, Il Matto)/Paolo, che recerchi (Gianciotto, Paolo)/O
gelosia(Gianciotto)/Dove n'ite, Madonna? (Gianciotto, Francesca)/Ravennate,
bada! (Gianciotto, Il Matto, Men's Chorus)/Sant' Uberto! Sant' Uberto (Men's
Chorus, Francesca)/Alla cuna dell' Aurora (I'll Matto, Francesca)/Perche
fuggite, Francesca? (Paolo, Francesca)/Ciel! (Francesca, Il Matto, Paolo)/Poi
che convien (Paolo, Francesca)/Per l'inferno!(Gianciotto, Paolo,
Francesca)/Paolo, dove sei? (Francesca, Paolo, Chorus)
1912
Emil Abranyi, “Francesca
e Paolo Malatesta: dramma per musica in tre atti”, Libretto da Dante di Emil
Ábrányi, Sr.) Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante
Aligheri. Royal Hungarian Opera House, Budapest, 13 January.
1914
Franco Leoni, Francesca e Paolo Malatesta: dramma per
musica in tre atti. Libretto by Crawford. Tratto dal Canto V dell’Inferno
(Divina Commedia) di Dante Alighieri. Libretto based
on the play by Francis Marion Crawford tratto dal Canto V dell’Inferno (Divina
Commedia) di Dante Alighieri. An interesting item to consider since it's
strictly contemporaneous to the Zandonai thing. 30 Dicembre Martedì. Prova
generale pubblica. Théâtre National de l'Opéra-Comique (3° Salle Favart de la
Comédie-Italienne, Théâtre Favart, Parigi (da Dante Alighieri:
"Inferno" e da Gabriele d'Annunzio), traduzione francese di Marcel
F.A. Schwab (da Dante Alighieri: "Inferno") Soprani Geneviève
Vix (Francesca) e Marini (page),
mezzosoprano Jeanne-Marie Billa-Azéma (femme), tenori: Fernand Francell
(Paolo), Eugène de Creus (jardinier) e Donval (serviteur), baritoni: Raymond
Boulogne (Giovanni) e Pierre Deloger (soldat). 6
Gennaio 1914, Martedì première
Gennaio 1914, Martedì première
1914
Riccardo Zandonai, Francesca e Paolo Malatesta: dramma per musica. tragedia in quattro atti. LIBRETTO di
Gabriele D’Annunzio. TITO RICORDI. Tenor role: Paolo, created by G. Crimi,
Torino, Teatro Regio. Libretto di Tito Ricordi, basato su D'Annunzio.
Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri.
Originally written for D’Annunzio’s mistress, Eleonora Duse – and the first
part of a “Malatesta” trilogia (“Francesca”, “Parisina” and “Sigismondo”)., Originally
written -- as a straight tragedy in four acts -- for D’Annunzio’s mistress,
Eleonora Duse – and the
first part of a “Malatesta” trilogia (“Francesca”, “Parisina” and “Sigismondo”). "Tragedia in quattro atti". LIBRETTO di Gabriele D’Annunzio, 'reduced' by TITO RICORDI. Tenor role: Paolo, created by G. Crimi, Torino, Teatro Regio. Paolo (Symons's free translation:
first part of a “Malatesta” trilogia (“Francesca”, “Parisina” and “Sigismondo”). "Tragedia in quattro atti". LIBRETTO di Gabriele D’Annunzio, 'reduced' by TITO RICORDI. Tenor role: Paolo, created by G. Crimi, Torino, Teatro Regio. Paolo (Symons's free translation:
o mia vita,
non fu rnai tanto folle il desiderio mio di te.
sentivo gia venir meno dentro al core
gli spiriti
che vivono degli occhi tuoi
la forza mi si perdeva nella notte
uscitami dal petto
come un fiume terribile di sangue, fragorosa
e paura n'avea l’anima mia
piu e piu volte lei reclinata bacia
sui capelli appassionatamente.
vieni vieni, Francesca
ore di gaudii lunghe ci son davanti
ti trarro ti trarro dove 1'oblio ela notte et il
di saran commisti sopra la terra
come sopra un solo origliere
piu non avr potere sul desiderio
il tempo
fatto schiavo
dammi la bocca ancora ancora ancora !
"Life of my life never was my desire so ardent for you I felt
in my heart a dying down of the bright spirits that live within your eyes my
force ebbed away into the night out of my breast a flood terrible clangorous
& fear took hold upon my soul come come, Francesca many hours of
gladness we have before us I’ll take thee where oblivion reigns & night
& day shall mingle on the earthas on a single pillow & time
enslaved shall lose its power to check desire.give me your mouth again again
again")
Alessandro
Cabanel, Morte di Francesca da Rimini e di Paolo Malatesta, 1871
A.
Cassioli, Paolo & Francesca, 1890.
A.
Scheffer, Francesca e Paolo Malatesta, veduti da Virgilio e Dante (1851)
Anselm
Feuerbach
(1829-1880)
(1829-1880)
Marie-Philippe
Coupin de la Couperie (1773-1851), “Francesca e Paolo Malatesta”
D.
G. Rossetti, “Francesca e Paolo Malatesta, veduti da Virgilio e Dante”
(1855). Galleria Tate, Londra.
Rossetti had drawn the lovers
reading, possibly by reading Leigh Hunt's poem The Story of Rimini
rather than Dante, as early as 1846. W. M. Rossetti records that a triptych was
planned in Nov. 1849 with the same scenes as in the watercolor but differently ordered:
“In the middle, Paolo and Francesca kissing; on the left, Dante and Virgil in
the second circle; on the right, the spirits blowing to and fro.” Drawings of
the lovers kissing survive which probably date from this time. But it was only
in the autumn of 1855 that Rossetti took the subject up again and completed it
as this watercolor in one week. He got 35 guineas for it from Ruskin. A
finished pencil drawing showing the lovers kissing in front of a halo-shaped
window must have been made slightly earlier. Paolo is in red and it can be seen
that the picture in the book he is reading, which closes the circle and leads
to the fateful kiss, shows Lancelot also dressed in red. A plucked red rose
lies at the lovers' feet. Ruskin, who offered the watercolor to his protégé
Ellen Heaton, who had herself commissioned an unspecified subject from the
artist, was worried that the boldness of the scene might make it not quite a
young lady's drawing: The common-pretty-timid-mistletoe bough kind of kiss was
not what Dante meant. Rossetti has thoroughly understood the passage
throughout. Inscribed at the foot of the left frame: “quanti dolci pensier,
quanto disio”; at the foot of the right frame: “menò costoro al doloroso
passo!”; at the top of central frame: “O lasso!” (Dante, InfernoV.114-116)
Quando rispuosi, cominciai: “Oh
lasso,
quanti dolci pensier, quanto disio menò costoro al doloroso passo!” |
When I replied, my words began:
“Alas,
how many gentle thoughts, how deep a longing, had led them to the agonizing pass!” |
Gustavo
Doré “Love led the two of us unto one
death.” Dante, Inferno V.108, 1882
J.
Ingres “That day we read no more.”-- Dante, Inferno V.138
(1867)
John
Flaxman, Gianciotto sorprende Paolo e Francesca, disegno, Firenze, 1851.
1848.
1906
Sergei Rachmaninoff, Francesca da Rimini: dramma per musica. Tratto dal canto V
dell’Inferno (DivinaCommedia) di Dante Alighieri. Libretto di Tchaikovsky. Tratto
dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri. Bolshoi, Moscow,
January 24. DRAMATIS PERSONAE: Ghost of Virgil ... baritone, Dante Alighieri
.... tenor,Lanciotto Malatesta (baritone) Georges Baklanoff, Francesca
Malatesta, Lanciotto's wife (soprano), e Paolo Malatesta, younger brother of
Lanciotto (tenor) Setting: the Malatesta castle around the end of the 13th
century. The ghost of Virgil leads the poet Dante to the edge of the first
circle of the Inferno. They descend into the second where the wordless chorus
of the damned souls is heard. Virgil tells Dante that this is the realms where
sinners given over to lust are punished, buffeted by an eternal whirlwind.
Dante asks two such souls, Paolo e Francesca, to tell their story. In the first
act, flashback: in the castle
courtyard, Lanceotto Malatesta is about to go off to war but he admits that he no longer takes pleasure in war. Lanceotto is deformed & knows that his wife Francesca does not love him. She had been tricked into marrying Lanceotto by being led to think that she would marry Paolo Malatesta, Lanceotto's handsome younger brother. Lanceotto is suspicious of Francesca & envious of Paolo. He plans to set a trap to catch them in adultery. Francesca then enters affirming obedience to Lanceotto, but saying that she cannot love him. She asks when he will return & Lanceotto says that he will not return
until after the end of battle. When Francesca leaves Lanceotto laughs. In the second act, Paolo and Francesca are together alone in a room in the castle. Paolo tells the story of Sir Lancelot of the Lake and Queen Guinevere, which parallels their own feelings. While doing so, Paolo declares his love for Francesca. Francesca resists initially, trying to remain faithful to Lanceotto. However her own resistance erodes at Paolo's continued expressions of love & her own desire for him. They sing of their secret love & embrace. Lanceotto returns & sees the lovers together. He fatally stabs Paolo and Francesca. In the Epilogue, Paolo and Francesca recede into the whirlwind of the second circle. Dante is overcome with pity & terror, and he and Virgil remain with the thought, there is no greater sadness in the world than to remember a time of joy in a time of grief’. Recordings: Russian Season: Nikolai Rechetniak, Marina Lapina, Nikolai Vassiliev, Vitaly Tarashchenko. Orchestra and Chorus of the Bolshoi Theater; Mark Ermler, conductor. Deutsche Grammophon 453 455–2: Sergei Aleksashkin, Ilya Levinsky, Sergei Leiferkus, Maria Guleghina, Sergei Larin: Gothenburg Opera Chorus; Gothenburg Symphony Orchestra; Neeme Järvi, conductor. Russian Season: Marina Lapina, Vitaly Taraschenko, Vladimir Matorin, Nikolai Rechetniak, Nikolai Vasiliev; Russian State Choir; Bolshoi Theatre Orchestra; Andrey Chistiakov, conductor. Chandos (CHAN10442): Soloists, BBC Singers, BBC Philharmonic, Gianandrea Noseda, conductor. References: Steve Griffiths, Review of vocal scores of Rachmaninoff's Francesca da Rimini and The Miserly Knight. Musical Times, 136(1825), 148 (1995), Boosey & Hawkes page on Rachmaninoff's Francesca da Rimini, Andrew Huth, Notes and synopsis on Rachmaninoff's Francesca da Rimini for May 2007 BBC Philharmonic performance, Julian Grant, Doomed Lovers, programme note on Rachmaninoff's "Francesca da Rimini" for Opera North's 2004 production -- Performed in June 2012 by the Princeton Festival: a great success, in a double bill with Puccini's "Gianni Schicchi".
courtyard, Lanceotto Malatesta is about to go off to war but he admits that he no longer takes pleasure in war. Lanceotto is deformed & knows that his wife Francesca does not love him. She had been tricked into marrying Lanceotto by being led to think that she would marry Paolo Malatesta, Lanceotto's handsome younger brother. Lanceotto is suspicious of Francesca & envious of Paolo. He plans to set a trap to catch them in adultery. Francesca then enters affirming obedience to Lanceotto, but saying that she cannot love him. She asks when he will return & Lanceotto says that he will not return
until after the end of battle. When Francesca leaves Lanceotto laughs. In the second act, Paolo and Francesca are together alone in a room in the castle. Paolo tells the story of Sir Lancelot of the Lake and Queen Guinevere, which parallels their own feelings. While doing so, Paolo declares his love for Francesca. Francesca resists initially, trying to remain faithful to Lanceotto. However her own resistance erodes at Paolo's continued expressions of love & her own desire for him. They sing of their secret love & embrace. Lanceotto returns & sees the lovers together. He fatally stabs Paolo and Francesca. In the Epilogue, Paolo and Francesca recede into the whirlwind of the second circle. Dante is overcome with pity & terror, and he and Virgil remain with the thought, there is no greater sadness in the world than to remember a time of joy in a time of grief’. Recordings: Russian Season: Nikolai Rechetniak, Marina Lapina, Nikolai Vassiliev, Vitaly Tarashchenko. Orchestra and Chorus of the Bolshoi Theater; Mark Ermler, conductor. Deutsche Grammophon 453 455–2: Sergei Aleksashkin, Ilya Levinsky, Sergei Leiferkus, Maria Guleghina, Sergei Larin: Gothenburg Opera Chorus; Gothenburg Symphony Orchestra; Neeme Järvi, conductor. Russian Season: Marina Lapina, Vitaly Taraschenko, Vladimir Matorin, Nikolai Rechetniak, Nikolai Vasiliev; Russian State Choir; Bolshoi Theatre Orchestra; Andrey Chistiakov, conductor. Chandos (CHAN10442): Soloists, BBC Singers, BBC Philharmonic, Gianandrea Noseda, conductor. References: Steve Griffiths, Review of vocal scores of Rachmaninoff's Francesca da Rimini and The Miserly Knight. Musical Times, 136(1825), 148 (1995), Boosey & Hawkes page on Rachmaninoff's Francesca da Rimini, Andrew Huth, Notes and synopsis on Rachmaninoff's Francesca da Rimini for May 2007 BBC Philharmonic performance, Julian Grant, Doomed Lovers, programme note on Rachmaninoff's "Francesca da Rimini" for Opera North's 2004 production -- Performed in June 2012 by the Princeton Festival: a great success, in a double bill with Puccini's "Gianni Schicchi".
1907
Luigi Mancinelli (n. Orvieto, 5 febbraio 1858, m.
Roma 2 febbraio 1921), Francesca da
Rimini: dramma per musica. Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina
Commedia) di Dante Alighieri. "PAOLO E FRANCESCA: drammaper musica", libretto di
Arturo Colautti. Teatro Comunale, Bologna, 11 novembre, Tratto dal canto V
dell’Inferno (Divina
Commedia) di Dante Alighieri. Main numbers: "Un corteo di palombe" (Men's Chorus, Paolo), "Il mio falcon" (Paolo, Men'sChorus), "O dolcile mil falco" (Paolo, Il Matto), "Maggio, bel Maggio" (Francesca, Chorus), "Dite da luga stagione" (Francesca), "O superbezza (Il Matto), "Sempre, siete la rosa piu rara di Romagna" (Paolo, Francesca)/Signori miei (Il Matto,Paolo, Men's Chorus)/Cessa, matto, che fu? (Gianciotto, Il Matto)/Paolo, che recerchi (Gianciotto, Paolo)/O gelosia(Gianciotto)/Dove n'ite, Madonna? (Gianciotto, Francesca)/Ravennate, bada! (Gianciotto, Il Matto, Men's Chorus)/Sant' Uberto! Sant' Uberto (Men's Chorus, Francesca)/Alla cuna dell' Aurora (I'll Matto, Francesca)/Perche fuggite, Francesca? (Paolo, Francesca)/Ciel! (Francesca, Il Matto, Paolo)/Poi che convien (Paolo, Francesca)/Per l'inferno!(Gianciotto, Paolo, Francesca)/Paolo, dove sei? (Francesca, Paolo, Chorus)
Commedia) di Dante Alighieri. Main numbers: "Un corteo di palombe" (Men's Chorus, Paolo), "Il mio falcon" (Paolo, Men'sChorus), "O dolcile mil falco" (Paolo, Il Matto), "Maggio, bel Maggio" (Francesca, Chorus), "Dite da luga stagione" (Francesca), "O superbezza (Il Matto), "Sempre, siete la rosa piu rara di Romagna" (Paolo, Francesca)/Signori miei (Il Matto,Paolo, Men's Chorus)/Cessa, matto, che fu? (Gianciotto, Il Matto)/Paolo, che recerchi (Gianciotto, Paolo)/O gelosia(Gianciotto)/Dove n'ite, Madonna? (Gianciotto, Francesca)/Ravennate, bada! (Gianciotto, Il Matto, Men's Chorus)/Sant' Uberto! Sant' Uberto (Men's Chorus, Francesca)/Alla cuna dell' Aurora (I'll Matto, Francesca)/Perche fuggite, Francesca? (Paolo, Francesca)/Ciel! (Francesca, Il Matto, Paolo)/Poi che convien (Paolo, Francesca)/Per l'inferno!(Gianciotto, Paolo, Francesca)/Paolo, dove sei? (Francesca, Paolo, Chorus)
1914
Riccardo Zandonai, Francesca da Rimini: dramma per musica. Libretto by Tito Ricordi,
based on D'Annunzio. Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante
Alighieri. Originally written for D’Annunzio’s mistress, Eleonora Duse – and
the first part of a “Malatesta” trilogia (“Francesca”, “Parisina” and “Sigismondo”).
1914. Riccardo Zandonai, "Francesca da Rimini: dramma per
musica" Libretto
by Tito Ricordi, based on D'Annunzio. Tratto dal canto V dell’Inferno
(Divina Commedia) di Dante Alighieri. Originally written -- as a straight
tragedy in four acts -- for D’Annunzio’s mistress, Eleonora Duse – and the
first part of a “Malatesta” trilogia (“Francesca”, “Parisina” and “
Sigismondo”). "Tragedia in quattro atti". LIBRETTO di Gabriele D’Annunzio,
'reduced' by TITO RICORDI. Tenor role: Paolo, created by G. Crimi, Torino, Teatro
Regio. For the record: Paolo's intervention in the penultimate scene: ----
"O mia vita,non fu mai tanto folle il desiderio mio di te.sentivo già
venir meno dentro al core gli spiriti che vivono degli occhi tuoi la forza mi
si perdeva nella notte uscitami dal petto come un fiume terribile di sangue,
fragorosa e paura n'avea l’anima mia più e più volte lei reclinata bacia
sui capelli appassionatamente -- vieni vieni, Francesca ore di gaudii lunghe
ci son davanti ti trarro ti trarro dove l'oblio ela notte et il di saran
commisti sopra la terra come sopra un solo origliere più non aver potere sul
desiderio il tempo fatto schiavo -- dammi la bocca ancora ancora ancora!
----(Symons's free translation: "Life of my life never was my desire so
ardent for you I felt in my heart a dying down of the bright spirits that live
within your eyes my force ebbed away into the night out of my breast a
flood terrible clangorous & fear took hold upon my soul come come,
Francesca many hours of gladness we have before us I’ll take thee where oblivion
reigns & night & day shall mingle on the earthas on a single pillow
& time enslaved shall lose its power to check desire.give me your mouth
again again again")
by Tito Ricordi, based on D'Annunzio. Tratto dal canto V dell’Inferno
(Divina Commedia) di Dante Alighieri. Originally written -- as a straight
tragedy in four acts -- for D’Annunzio’s mistress, Eleonora Duse – and the
first part of a “Malatesta” trilogia (“Francesca”, “Parisina” and “
Sigismondo”). "Tragedia in quattro atti". LIBRETTO di Gabriele D’Annunzio,
'reduced' by TITO RICORDI. Tenor role: Paolo, created by G. Crimi, Torino, Teatro
Regio. For the record: Paolo's intervention in the penultimate scene: ----
"O mia vita,non fu mai tanto folle il desiderio mio di te.sentivo già
venir meno dentro al core gli spiriti che vivono degli occhi tuoi la forza mi
si perdeva nella notte uscitami dal petto come un fiume terribile di sangue,
fragorosa e paura n'avea l’anima mia più e più volte lei reclinata bacia
sui capelli appassionatamente -- vieni vieni, Francesca ore di gaudii lunghe
ci son davanti ti trarro ti trarro dove l'oblio ela notte et il di saran
commisti sopra la terra come sopra un solo origliere più non aver potere sul
desiderio il tempo fatto schiavo -- dammi la bocca ancora ancora ancora!
----(Symons's free translation: "Life of my life never was my desire so
ardent for you I felt in my heart a dying down of the bright spirits that live
within your eyes my force ebbed away into the night out of my breast a
flood terrible clangorous & fear took hold upon my soul come come,
Francesca many hours of gladness we have before us I’ll take thee where oblivion
reigns & night & day shall mingle on the earthas on a single pillow
& time enslaved shall lose its power to check desire.give me your mouth
again again again")
1914
Riccardo Zandonai. FRANCESCA
DA RIMINI: tragedia in
quattro atti. LIBRETTO di Gabriele D’Annunzio. TITO RICORDI. Tenor role: Paolo,
created by G. Crimi, Torino, Teatro Regio.
o mia vita,
non fu rnai tanto folle il desiderio mio di te.
sentivo gia venir meno dentro al core
gli spiriti
che vivono degli occhi tuoi
la forza mi si perdeva nella notte
uscitami dal petto
come un fiume terribile di sangue, fragorosa
e paura n'avea l’anima mia
piu e piu volte lei reclinata bacia
sui capelli appassionatamente.
vieni vieni, Francesca
ore di gaudii lunghe ci son davanti
ti trarro ti trarro dove 1'oblio ela notte et il
di saran commisti sopra la terra
come sopra un solo origliere
piu non avr potere sul desiderio
il tempo
fatto schiavo
dammi la bocca ancora ancora ancora !
Life of my life
never was my desire so ardent for you
I felt in my heart a dying
down
of the bright spirits
that live within your eyes
my force ebbed away into the night
out of my breast
a flood terrible clangorous
& fear took hold upon my soul
come come, Francesca
many hours of gladness we have before us
I’ll take thee where oblivion reigns
& night & day shall mingle on the earth
as on a single pillow & time enslaved
shall lose its power to check desire.
give me your mouth again again again.
Roma
CHI E CHI: LA STORIA DI ROMA
nel melodramma italiano
Orazio
Il
giuramento dei trei Orazi in fronte al padre, Orazio il Vecchio
Orazio
Il
giuramento dei tre Orazi in fronte al padre, Orazio il Vecchio
Orazio
Orazio
kills Curazio
Catilina
Maccari, "Cicero
denuncia Catilina", Palazzo Madama, Roma
Brenno
Enea
GIULIO CESARE
assassinated on the Ides of March
Coin ssued by Caesar's assassin, Marco Bruto
in the fall of 42 BC, with the abbreviation “EID MAR” (Ides of March) under a cap of freedom between
two daggers
Pompeo
The statue of Pompeo
under which Giulio Cesare was assassinated. Teatro di Pompeo, Roma.
Giulio
Cesare
Giulio Cesare,
assassinated
Giulio
Cesare
Giunio
Bruto
J. Louis
David, “The Lictors Bring to Bruto the Bodies of His Son, whom he had condemned
to die for his conspiration” (1789). It provoked a scandal when exhibited in
revolutionary France. Louvre.
Aureliano
Set design for
Rossini, “Aureliano in Palmira”, Atto I, La Scala, Milano
Aureliano
Set design for
Rossini, “Aureliano in Palmira”, Atto II – La Scala, Milano.
Regolo
J.
L. David, “The Departure of Regolo for Cartago”1785.
Regolo
ATTILIO REGOLO being
tortured in Cartago.
Regolo
ATTILIO REGOLO about
to be tortured in Carthago
REGOLO
ATTILIO REGOLO asks
the Roman senate to refuse Carhago’s proposal.
1645
Cavalli,
“Il Romolo e’l Remo”
According to the founding myth of Rome, the city was founded on 21
April 753 BC by twin brothers Romulus and Remus,
who descended from the Trojan prince Aeneas and
who were grandsons of the Latin King, Numitor of Alba Longa.
King Numitor was deposed from his throne by his brother, Amulius, while
Numitor's daughter, Rhea Silvia, gave birth to the twins.[9][10]
Because Rhea Silvia was raped and impregnated by Mars, the
Roman god of war, the twins were considered half-divine.
The new king feared Romulus and Remus would take back the throne, so he ordered
them to be drowned.[10]
A she-wolf (or a shepherd's wife in some accounts) saved and raised them, and
when they were old enough, they returned the throne of Alba Longa to Numitor.[11][12]
The twins then founded their own city, but Romulus killed Remus in a quarrel
over the location of the Roman Kingdom,
though some sources state the quarrel was about who was going to rule or give
his name to the city.[13]
Romulus became the source of the city's name.[14]
In order to attract people to the city, Rome became a sanctuary for the
indigent, exiled, and unwanted. This caused a problem for Rome, which had a
large workforce but was bereft of women. Romulus traveled to the neighboring
towns and tribes and attempted to secure marriage rights but as Rome was so
full of undesirables they all refused. Legend says that the Latins invited the Sabines to a festival and stole
their unmarried maidens, leading
to the integration of the Latins and the Sabines.
1696
Mateo Noris, “Il Furio Camillo” – contra Brenno.
1732
Metastasio/Caldara,
“Adriano in Siria”. Set in Antioch after the Roman emperor “Adriano” has
conquered the Parthians, the plot is a typical Metastasian intrigue of
political machinations provoked by jealousy and love. The intransigent
vanquished King Osroa is determined to wreak revenge upon the conqueror Adriano,
who has abandoned his Roman lover Sabina and now lusts after the king’s
daughter Emirena. But she and the Asian prince Farnaspe are in love and engaged
to be married.
1750
Metastasio/Hasse. “ATTILIO REGOLO”.
Poet Pietro Metastasio found enough admiration for the courage and virtue of
Attilio Regolo to craft the libretto "Attilio Regolo" from his
life story. The original operatic setting, composed in 1750 by Johann Adolf
Hasse, was followed by other versions, including Cimarosa's.
1781
Ascanzio/Cimarosa, “Il Giunio Bruto: tragedia per
musica in due atti. Accademia Filarmonica, Verona. Giunio Bruto had a number of
grievances against his uncle the king, amongst them was the fact that Tarquinio
had put to death a number of the chief men of Rome, including Brutus' brother. Brutus avoided the distrust of
Tarquinio's family by feigning slow-wittedness -- in Latin brutus
translates to dullard. Lucio Giunio -- detto "Il
Bruto" -- accompanied Tarquinio's sons on a trip to the Oracle of Delphi. Tarquinio's sons asked the oracle who would be the next
ruler of Rome. The Oracle responded the next person to kiss his mother
would become king. Bruto, rightly, took "mother" to mean the
Earth, so he pretended to trip and kissed the ground.Omnium primum avidum
novae libertatis populum, ne postmodum flecti precibus aut donis regiis posset,
iure iurando adegit neminem Romae passuros regnare.First of all, by
swearing an oath that they would suffer no man to rule Rome, it forced the
people, desirous of a new liberty, not to be thereafter swayed by the
entreaties or bribes of kings. The plot concerns Giunio Bruto, founder of the Republic, and Tito, a
rebel, in love with Tullia, thedaughter of KingTarquinio, and whom Bruto
condemns to death, after he discovers a conspiration by Tito against his own
fater.
[1]
1789
Reichardt, “Brenno e Camillo; ossia il sacco di
Roma. ”
Brenno,
the Gaul who sacked Rome and was defeated by Camillo, Roma’s second father.
1789
Sartor/Anfossi, “Aureliano in Palmira”, Venezia.
1790
Sartor/Paisiello, “Aureliano in Palmira” First set by
Anfossi in Venezia in 1789
1813
Sartor/Romani/Rossini,
“Aureliano in Palmira”. Tenor role:Aureliano, created by Luigi Mari.
a
pugnar m’accinsi, o Roma,
col
tuo nome incresso in cor
porgi
i lauri allamia chioma
Io
ritorno vincitor.
1966
S.
Barber, “Antonio e Cleopatra”. Zeffirelli. Barber's Antony
and Cleopatra was commissioned to open the new Metropolitan Opera House at
Lincoln Center in 1966. The elaborate production designed by Franco Zeffirelli
was plagued with technical disasters; it also overwhelmed and obscured Barber's
music, which most critics derided as uncharacteristically weak and unoriginal.
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