Speranza
Piangea di Lancillotto e di Ginevra i mali ... Triste istoria io leggea. PAOLO: Pur concedette amore qualche dolcezza agl'infelici amanti. Compensa un sol contento eterni pianti. Ascolta (LEGGE) "Assisso di Ginevra al fianco e' il cavalier pende dal suo bel viso il desiato riso vagheggiando sospira, e il dolce assenso legge in quegli occhi della sua ventura" fortunato guerrier. FRANCESCA: Crudel lettura. Taci, basta, non più. PAOLO: Seguir mi lascia. Ch'io m'illuda, concedi. A te daccanto. LANCILLOTTO SONO IO, TU SEI GINEVRA. O MIA DILETTA, FELICE IL COR CHE T'AMA MA PIU D'UN DIO BEATO SE AMATO -- IO SON DA TE. Vedi la bella come risponde a lui. Leggi: udirlo vogl'io da' labbri tui
FRANCESCA:
Idolo mio, tu sei il sol degli occhi miei
m'unisca eterna sorte
in vita e in morte a te
PAOLO:
E le parole estreme van replicando
FRANCESCA:
I lieti amanti insieme
Idolo mio, tu sei il sol degli occhi miei
m'unisca eterna sorte
in vita e in morte a te
PAOLO:
E a te m'unisca morte almeno, o Francesca.
FRANCESCA:
A te d'appresso spirar potessi, o Paolo
PAOLO:
O amata donna
Le ginocchia io ti stringo
FRANCESCA:
Ah, vanne fuggi
deh, salva i giorni tuoi
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