Saturday, May 11, 2013

SILVIO PELLICO. PAOLO MALATESTA: "io questa fiamma alcun tempo celai ma un dì mi parve che tu nel cor letto m'avessi..."

Speranza

Io questa fiamma
alcun tempo celai, ma un dì mi parve
che tu nel cor letto m’avessi. Il piede
dalle virginee tue stanze volgevi
al secreto giardino. E presso al lago
in mezzo ai fior prosteso, io sospirando
45 le tue stanze guardava: e al venir tuo
tremando sorsi. - Sopra un libro attenti
non mi vedeano gli occhi tuoi; sul libro
ti cadeva una lagrima... Commosso
mi t’accostai. Perplessi eran miei detti,
perplessi pure erano i tuoi. Quel libro
mi porgesti e leggemmo. Insiem leggemmo
di Lancillotto come amor lo strinse
soli eravamo e senza alcun sospetto
Gli sguardi nostri s’incontraro... il viso
Gli sguardi nostri s’incontraro... il viso
mio scolorossi... tu tremavi... e ratta
ti dileguasti.
FRANCESCA:

Oh giorno! A te quel libro  restava.
PAOLO: Ei posa sul mio cuor. Felice
nella mia lontananza egli mi fea.
Ecco: vedi le carte che leggemmo.
Ecco: vedi, la lagrima qui cadde
dagli occhi tuoi quel dì.

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