Speranza
Lontan, lontan da me ne andaste,
Lontan da me, miei dolci dì!...
Qual
sorte arrechi il nuovo sole
Ahimè! discerner non m'è dato.
L'asconde il
dubbio ed il mister,
L'arcano disvelar non val.
L'acuto dardo - fia
mortale,
Ovver lontan da me ne andrà...
Non cale! gaudio oppur dolor
Ha fisso l'ora sua fatale.
A che scrutar tanto mister
E delle
tenebre l'imper!
Rosato sorge albor novello,
Radioso splende il divo
sol.
Doman, già forse nell'avello
Avrò scordato e pene e duol.
E la
memoria del poeta
Trarrà di Lete l'onda queta,
L'amaro oblio su me
cadrà...
Fanciulla cara, di', tu non verrai
A lacrimar sulla precoce
tomba,
Pensando : Ah! quanto ei pur m'amò,
All'amor mio ei consacrò
La triste sua vita affannosa.
Diletta mia, mio dolce amor,
Deh!
vieni, ah! vien qui sul mio cor!
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