Monday, February 10, 2014

IL PRINCIPE IGOR -- libretto

Speranza



Il Principe Igor

PROLOGO

Una pubblica piazza della città di P'outille.

Le trappe staniio per partire alla guerra.

Il popolo acclama.

Alzato il sipario, si vede il principe Igor, accompagnato da alcuni principi e bojardi, uscire in gran pompa dalla cattedrale.

Coro del Popolo:

al fulgente sol gloria gloria
ad Igor signor nostro vittoria
gloria gloria
Russia a te gloria e onor
o Troubetskoy a te superbo vincitor,
sia gloria e onor
e gloria a te Vsevolad o guerrier baldo:
gloria gloria a te gloria, gloria
a l'aurea prol d'Igor
al nobil Vladimir
a l'alma Russia,
leonessa del mondo
gloria gloria a te
di ritmi e di canzon la steppa echeggia
e  dall'azzurro Don correndo al mare,
va pei commossi ciel l'immensa voce
gloria, gloria
o fulgida vision
o vivo fiammeggiar
verso il Danubio van donzelle
a gara in cor cantando gloria
su pe '1 Danubio van donzelle a gara
allôr cercando e fior pei vincitori
e l'inno sino a Kiew chiaro s'effonde
gloria gloria
Il Principe Igor: Andiam: di guerra è l'ora già.
Coro Del Popólo: Che Dio conceda al principe vittoria ah
Il Principe Igor : Sterminio sia de l'invasore
Coro Del Popolo: Vogliam col sangue l'onta vendicare! Si!

UNA PARTE DEL CORO:
I BOJARDI:

L'infrangi tu, o vincitor d'Oltava
il braccio tuo saprà dar la giustizia
infranta sia quell'orda maledetta
dei Khan selvaggi dissolviam le schiere
mite il ciel con noi sarà
Dio con noi sarà

Igor: In dio la speranza ci guidi
Eroi: per la Russia lottiam.

Coro:

Mite il ciel sarà
la spada nostra è Dio
per la fè lottiam
dio c'illumini per la fè
dio con noi sarà
dio vi conduca, o prodi eroi
allo sterminio dei Khans

Igor:

io vo con la lancia le steppe sonanti sfidar
Radiante di gloria la morte
trovar sapro, o tornar vincitor
di nuova conquista

Coro:

per la fede lottiam
dio con noi sarà
mite il ciel con noi sarà
ritornerai, o Igor fulgente di splendor.
gloria gloria

Igor:

Guerrieri andiam: che l'ora e già
Il ciclo s'adombra. L'ecclissi del sole comincia. Tutti guardano sorpresi
in alto

Il Principe Vladimir Galitsky: Ma qual prodigio
L'oscurità dissolve il di!

Prince Igor  PROLOGUE A square in Poutivle. Troops and followers of the nobles prepared to start for the war. The populace.  CURTAIN. Prince Igor accompanied by the Princes and Boyards come out of the cathedral in a solemn procession.  Chorus Of The People: To the sun in his glory, all hail!/Glory to us in the heavens!/And to Igor be glory!/Glory and fame to our land!/Glory and honour to Prince Troubetskoy/Glory to Vsievolod, victor! Hail to thee, dauntless warrior/Hail our noble princes!/Glory to Igor's son, hail to Vladimir!/Hail Svyatoslav, hail to thee/Prince of Rilsk!/Sing glory to our princes, glory!/Glory, glory to our land!/From mighty Don to distant seas/O'er boundless steppes/Your fame be spread/And sung in strange and unknown  ands, Glory, glory! To our famous
Princes!  Glory to their valiant followers  too!  By the Danube river, maidens fair  Sing your fame and glory,   Their voices ring from sea to great  Kiev.
Glory, glory! To our famous Princes;  To their brave warriors too!  Prince Igor  We go to conquer Russia's foes! The People God give thee victory oc- our enemies! Prince Igor We war against the Khan of the Polovtsy! The People Victory to Russia, let our foemen bleed! Hoy! The Boyards  Disperse our foes, as once before at Oltava, May you, victorious, administer justice,  God, in his mercy will protect us. And let the Khan of the Polovtsy  Be routed utterly, with all his hosts! Prince Igor  We go, with hope in God, for faith, And for our country. The People  God be with thee! May He lead thee to the battle,  Upholding Russia 'gainst the foe!  Prince Igor I long to break a lance in Russia's cause Upon the distant steppes of the Polovtsy; There I will fall with honour, slain by them,
Or else return a victor crowned with glory! The People  Thou shalt return a victor, Prince,  Bringing new glory home!  Glory, glory! All hail!  Prince Igor Princes, the hour has come. (// begins to grow dark. The sun is  eclipsed. All gaze at the sky in  wonder).  Prince V. Galitsky  What does this portend?  See, in the heavens the sun is  darkened. 
 

Vè, signor, cosa appare nel ciel!
Vladimir Igorevitch
Lunare falce di mite luce, appare il Sol!
Coro: Esser potrà presagio fatal! A mezzo di fulgor di stelle!
(La scena si oscura completamente).
E lenta stende la notte il vel
La notte scende Devi ormai ogni sogno lasciar
Attendi ancor: Giova indugiar
(A poco a poco il giorno comincia a rischiararsi).
Il Principe Igor: Il ciel coprì l'oscuro nembo.
Che vale? Stolto è il timor. Per me, ben più de la minaccia cupa,       
È forte l'Ideal! Lottiam per una causa santa.
Dobbiam gloriosi ritornar; Andiam, coraggio: che l'amor di patria
Sa vincere o morir! Presto in sella!
Laggiù verso Il mar drizziam com'aquila il volo!
(Si fa luce completa sul teatro).
Il Popolo: Gloria! Gloria! Gloria!
(il Principe Igor va in fondo per fare la rivista delle sue truppe. I principi e i bojardi l'accompagnano).
Skula: Amico: in guerra andar, Non è poi gran piacer!          Eroschka Io, davver... Ho gran timor...
Skula: Mutiam padrone: Il destin proviam. 
Eroschka: Sì, da Galizky, senza scrupoli, Si vivrà beati!
SKULA: Bene! Là si gode! Siberia! È meglio andare!
(Si liberano delle loro armature e si salvano furtivamente).
Il Principe Igor: Salutiam le spose; confortiamole, E poi corriam laggiù sui campi di battaglia.
Jaroslavna (correndo verso Igor): O dolce amico mio: Così mi vuoi lasciar? Deh! non partir... L'azzurro non ha più splendor; Presagio è questo di .dolor! Rimani ancor vicino a me: Che avverso fato in ciel si manifesta.
Il Principe Igor: O candida mia sposa, lascia il pianto: Non velare l'occhio tuo sereno tanto; Confida in me!
Jaroslavna: In te confido sempre, Ma il cor d'angoscia freme; E temo! Ah! L'orror m'assale! Io so che tu non puoi restar.    Ah! destin crudel! Così non mai piega la fede in me! Ah! straziato ho il cor. L'angoscia vince! Ho timor! Mi sembra avverso il ciel!
Oimè!
Il Principe Igor: Perchè languisci tu così? È sacro il mio dovere! Non posso rinunciar. Sii forte, sposa mia: Opponi il senno al tuo dolor. Confida in me! Un folle languor t'invade, Ma pur tu sai che ascolto ancor,   Ah! Per te darò a la voce de l'amor Addio, mio solo ben !...
Vladimir Igorevitch: Andiam! Andiam! Dobbiam partir 1 Che l'onor lo vuole!

 The People 'Tis God's sign in heaven, Prince!  Vladimir Igorilvich And like the crescent moon The bright sun hangs, A sickle, in the sky. The People
O, 't is an evil portent, noble Pr'nce. The stars are twinkling in the midday heavens! The earth is wrapp'd in awful darkness.   (The stage grows quite dr.rk). Night closes in. O wait a while Before you march. Go not yet. O tarry Prince, tarry a while! (Gradually daylight returns).  Prince Igor What God's sign in the heavens forbodes— Or good, or ill, we soon shall know. But since none can elude his fate What have we then to fear? We go forth in a righteous cause, To fight for God, for faith, and home. Could we turn back and never strike  a blow To check th' advancing foe? My brothers, quick your fiery troursers mount And gallop to the far blue sea? (The sun shines out bright and clear). The People Glory, glory! (prince Icor goes off to review his troops, accompanied by the Princes and Boyards). Skoula You, friends, may go an't please you, But we stay where we are. Eroshka  I'm with you! I'm not fond of war. Skoula  Shall we try our fortune elsewhere? Skoula  Aye, let's take service with the Prince Galitsky. There we'll be happy. Eroshka Gladly! There is mead, and ale, And food in plenty. (They throw down their arms and sneak away). Prince Igor Now comrades, let us take a fond  farewell Of wives and sweethearts. One last kiss, And then, to horse! (Enter Yaroslavna, zvho embraces   Igor).  Yaroslavna O, husband, my beloved, stay  with me! Go not forth to battle, for the time Is not propitious. O believe me love! Stay with me, hear my prayer. The signs and omens tell of sorrow, They threaten grief and to thee  and us. Prince Igor O, wife beloved, weep not, dry thine
eyes. Thy tears and prayers are vain. I cannot stay, Believe me, duty calls.  Yaroslavna  you must believe my heart that bids . me fear. 0 love, what anguish and alarm I feel! 1 tremble... my courage fails. Alas I knew how thou wouldst answer me. I know too well Thy words are right and true; But ah, my heart speaks louder still Of grief and woe to come! Farewell! Prince Igor Ah, fear not; do not weep, my wife. How oft have we been parted in the past And thou hast never known such fears before. Honour demands that I should take the field Against the foes of Russia. I must go. Believe me, duty calls. Farewell, dear love. 
Prince Vladimir Igorievich Prince, thou art right. We must depart. Duty and honour call us; we must go.
 
li. Principe Vladimir Galitsky: È ver: partir dovrà, Per il nostro onor! 
Il Principe Igor: Il ciel saprà vegliar. Tu pregherai per noi!
(A Galitzky).
Io la confido a te, mio buon fratello:
Serbar dovrai la sua serenità
Fa' che '1 timore più non l'abbatta
In te speranza ripongo.
Su lei sorveglia, buon fratello.
Il Principe Vladimir Galitsky: Sia pur: la mia riconoscenza, Igor ritroverai per sempre. Mio padre allor che m'esiliò, Lontan tu sai, del suo dominio, lo qui, presso te, trovai Difesa contro il suo livor. Ed or che perdono, Tornato in libertà. Mi è dato alfin goder Di tutti i suoi tesori.... E grazia debbo a te.
Il Principe Igor: E ben, fratello:
Or tu mi puoi ricompensar!
(Jaroslavna esce con le principesse e le mogli dei bojardi).
(il Principe Igor si avvicina ad un vecchio).
Il Principe Igor: Andiam, che l'ora è già!
0 santo Padre: prega il ciel:
1 miei guerrieri, benedici tu! Sorrida il cielo ai nostri eroi!
Il Popolo: Benedici tu, gran Padre, gli eroi! Guida, Padre, alla guerra gli eroi:      L'irradia tu!
0 rasserena tu i vincitor!
1 figli tuoi, Signor, proteggi E li guida, o ciel!
Ai figli tuoi, Signor, fa cor: Le spade già brillar nel Sol!
Protegga il ciel i suoi guerrier! 
(Il vecchio benedice l'esercito).
] tuoi campioni, o Parde. han aite le spade davanti nel Sol!
1 tuoi campioni per te vittoria s'avviano:
Son alte spade davanti nel Sol!
( Igor e i principi montano su i loro corsieri e vanno davanti all'esercito).
Una Parte Del Coro: I Bojardi L'inno si sciolga di gloria!
Ii Popolo: Al fulgente Sol, gloria! gloria!
Grande Igor, Signor nostro, vittoria!
 Gloria, gloria, Russia a te gloria e onor!
O cara patria, o santa Russia, terra
di splendor: A te sia gloria, gloria ognor
Al superbo campion, al forte
Vsewolod, A la prole d'Igor, al giovin Vladimir
Tutti a voi guerrier, gloria
Austeri vincitor! Guerra, guerra, guerra, gloria, gloria
Gloria, Santa Russia a te! Gloria!
CALA IL SIPARIO
 
Prince V. Galitsky Prince, thou art right. There is no turning back. Aye, duty and honour call us, ye must go. Prince Igor God keep thee safe from harm. Pray for us, dear one. (To Galitsky). To thee, as to a brother, I confide her. Guard her from danger and from grief,  Lighten for her the sorrow of my absence, Speak kindly unto her. And now farewell My friend and brother. Prince V. Galitsky 'Tis well! I am prepared to serve  thee faithfully, For much I am beholden to thee, Prince. When in his wrath my father banished me, And all my brethren did forsake me too, Thou didst take up my cause, And like a brother gave me a friendly      welcome; Thou didst plead forgiveness for me, Till my father yielded And took me home once more. All this I owe thee. Prince Igor Xo more, no more, friend. I rejoice to know I helped you in the hour of need. (Exit Yaroslavna with the princes-    ses and the wives of the Boyards).  Prince Igor (approaching the Elder). 'Tis time that we were on our way, Revered and honourable father, ere we go To meet our foemen, give thy benediction. O bless the Princes and our warriors all!
(The Elder blesses the army). The People  God in the battle shield our warriors brave And lead them on to victory. Scatter the cruel heathen horde.
Protect your sons, o Lord, And guide them, oh heaven! Give courage to your sons, oh Lord, Their swords glisten in the sun! May heaven protect its warriors!
(igor and the Princes mount their war-horses and ride at the head of the troops).  The Boyards  (semi-chorus).  Hail to the Princes, Hail to their followers!
The People  To our bright stars be glory, glory in highest heaven! To our brave Princes be glory, Glory to all Russians! To the highest and the lowest,
Alike be glory given. Hail, all hail! Glory to all the Princes of our land Hail to dauntless Vsievolod, Hail to thee, Sviatoslavich, Hail to the Falcon Prince,
The young Vladimir, To all the fearless fighters, hail! Glory to our Princes, Glory to our Boyards, Glory to our warriors bold, Glory, glory! CURTAIN

 

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ATTO I
 

 

SCENA I. Il cortile della casa del Principe Vladimir Galitsky.
Coro Del Popolo:
Ah! Salve, principe Galitsky; a Te, O nostro buon signor: Salve!        Gloria, gloria!
Skoula: Giochiam! Qual fragor di flutti erompe! L'onda par che qui s'avventi, Infrangendo la riviera, E diffonda il suo terror.
Coro Del Popolo: Quei signori son gaudenti, Che fanfara di conquista: Ah, ah! Che allegrezza! Ah, ah! Che frastuono!... Tutta notte fan baldoria.      
Che frastuon! Canti e delizie son la loro vita: La folle giovinezza affogan nel piacer!
Erociika: Tutta in pianto al fanciulla, A' suoi pie' plorando cadde.
(Imitando la voce d'una donna). 
O signore! Deh, lascia andare!...
Erociika E Skoula: Ah, vedi qual dolor! Per pietà! Quale angoscia, oimè! O non farmi soffrir.
Coro: Ah, ah! che allegrezza!   Ah, ah! che frastuono! Tutta notte fan baldoria.   Che frastuon! Canti e delizie son la loro vita: La folle giovinezza, Affogan nel piacer!
Coro: Contento sei, signor?
Il Principe Vladimir Galitsky: Non più soffrir: lo vo' tutto goder. Igor s'affanna nel bollor de le con. quiste,
Mentr'io passar la vita cerco dolcemente.
Che bel piacer, cosi lottar!...
Se di Poutivle principe foss'io !...
0 come si godrebbe! Sì...
Se domani mi toccasse ottener L'onor sognato d'esser lor signor, Ben saprei regnar! Lieto il giorno in gran simposio, Sbrigherei le mie faccende: Sempre a me d'accanto, Consigliere il vino. 1 castighi' e le sentenze Detterei di mia ragione, Per far rispettar
La mia volontà! Viva, viva l'allegria!
E ben più farei la notte: riesde me vorrei raccolti
Freschi fiori di fanciulle, Per cantar e per danzar!
De le più belle e gentili, Vorrei far per me catene.
Punirei chi m'impedisse Di onorar così l'amor, l'amor!
Per tal vita di delizie, Ci vorrebbe gran ricchezza;
Ma la fonte avrei Dal regal tesor.
E così ben dolcemente Governando in tal guisa, certo
Potrei dir di saper goder! O verdremo ben regnando,
Chi di voi potrà lagnarsi. Chi mi capirà! Ben mi loderà!!
Viva, viva l'allegria!
Coro: Ah! Sempre arrida a voi la sorte!
Una Parte Del Coro Ma la principessa?
Il Principe Vladimir Galitsky
Che stolta! E ancor qui che prega. Una santa elle; in un convento chiudasi!
Ognun di noi avrà così perdon per lei! Ed or, si rida e canti. Un premio a chi più beve. Su, ridete, poiché v'offro di vin un      baril!
(Si dirige verso la sua casa).
 
FIRST ACT   SCENE I. The courtyard of Prince Vladimir  Galitsky's house  Chorus Of The People  Glory, glory, to Prince Vladimir. Hurrah!  Skoula
Let's sport! But why this noise? Has the stream broken its banks and overflowed the land? The People  See, how some wild young spark has carried off, With his boon friends, a girl or two. Hoy, hoy! Youth will sport and play, Lads must have their way! All night in song they've praised Their noble Prince. Long live Galitsky Who keeps open house! Eros Ii Ka  Then the pretty lass came weeping, To the Prince's footstool creeping. (Imitates a girl's voice).  "Prince, my Prince, let me go hence." Chorus  Hoy, hoy! Youth will sport and play, Lads must have their way! All night in song they praised their      noble prince, Long live Galitsky, Who keeps open house!  CHORUS (approaching Galitsky). Prince, are you satisfied? Prince Galitsky  I hate a dreary life. I could not live Like Igor, ever amid war's alarms. I crave for pleasure, princely luxury, A merry time on earth! Ah, were I chosen Prince of Poutivle, What glad times for you all! How then?
Were the throne on me conferred, My rule to Igor's rule preferred, Quickly you would see How joyous life can be; Daily in my hall I'd hold high festival,
My judgments would be light, I'd feast you every night, For high and low The wine should flow. With a heigh-ho, Laugh, laugh and quaff! And night would bring new pleasures, When my fairest maidens came; They should sing in lively measures Of their Prince's pow'r and fame, And the freshest, rosiest maiden, Lovely in her youthful pride, With my favours I would laden, Keep her longest by my side. But to lead a life of pleasure I should need a princely treasure. Well, since Igor's purse I hold I could dip there for the gold. If his wealth I freely scatter In wine and revelry, what matter? State and power are naught to me If they bring not luxury. So, heigh-ho, Come laugh and quaff! CHORUS Ho! To Galitsky long life and glory! Semi-chorus Aye, but the Princess? Prince Galitsky My sister?
She's a meek, religious woman. Let her retire to a convent, There to pray for pardon For my sinful soul; but you friends Come to my house and taste My finest mead; and for the people I will order forth a vat Of generous wine! (He goes tozvards the house).

 
Coro: Ah! Sempre il del vi sia benigno!
(Un gruppo di fanciulle entra correndo. Vladimir Galitsky si ferma)
Coro Di Donzelle: Ah! che viltà! Ah! qual dolor!
I fidi tuoi, Signor, non han riguardo     alcun! Di noi la più gentile ofifeser ne l'onor Ah! salvala, salvala nostro Signor!        
Si, per pietà!
Il Principe Vladimir Galitsky: Basta, basta perchè piangete? Vostra sorella non soffre alcun mal. Poiché mi degno ammirar sue grazie. Stolte: non è un grandissimo onor, Se a' miei diletti la voglio serbar? Pensiero alcuno non la disturba: Deve sol amar, cantar! Via, cessate! Vano è il pianto! La fanciulla mia sarà!
Coro Di Donzelle: Ah! qual viltà! Ah! giusto ciel! Ascolta noi, Signor. Non ci straziare il cor, Pietà, buon Signor. Non farci soffrir!
Il Principe Vladimir Galitsky: A che insistete? Per me la tengo! No, non ho colpa di sua gran beltà. Non voglio più pianto: uscite di qua! Guai a voi tutte se l'ira mi assal!       Via di qua! (Le fanciulle scappano).     (Il Principe esce). 
Erochka (motteggiatore). Già! sempre accade così, Quando mamma si vuol lasciar!    Bene vista!
Skoula (motteggiatore). Già! sempre accade così, Quando si è belle! Arrossirà la piccina inver!
Skoula: Ah! se la signora saprà come'è la cosa Starem freschi noi davver!      Oh, sì...        
Coro Del Popolo O principessa;
Troppo sei stanca! No i siam possenti! I fidi suoi lontani son. Omai dispersi in guerra. Non v'ha di che temer!       Andiamo!
Skoula: E ben: se poi la dama non È per noi propensa, Perchè dobbiam servirla?          Erochka Non giova a nulla.
Skoula: È vero; val più servire Vladimir! Certo! fa doni d'amor, d'ebrezza, Essa il conto merita. (Alcuni servitori portano avanti un barile di vino facendolo rotolare davanti a loro).
(Canzone in onore del Principe Galitsky).
Skoula  (Con rudezza e gravità comica). Chi cercasse un buon signore, Venga qua: volentieri noi la grazia gli      farem. La sua gente e già con lui, Per cantar, per ballare a tondo E con noi trincare! Per cantar, beviam!
Coro: Per cantar, beviam!
Questa gente non sa che gavazzar!
Erochka E Skoula: Ma col vizio la miseria cominciò! E talmente in questa plaga S'inaspri, che ognuno di sostanza Non ha già più nè manco un solo      rublo Per restare in piedi, O signor: Sii gentil: Noi brindiamo a te, Signor. Un sorso del tuo vino... Dei bevitor la folla Giuliva qui verrà da te, A renderti omaggio ancor! Così per la tua bontà, Alfin sarai signore, Se ci darai la libertà La morte sfiderem per te. Sì!! 

Chorus To Prince Galitsky, glory! (A group of maidens comes running in, Prince Galitsky remains standing there).   The Maidens O, the miscreants, The wicked wretches! Some of your household, Prince, Have done us wrong and Carried one of us away by force! Have pity, give her back to us. Prince Galitsky Foolish women, cease your wailing, Your companion's safe with me, Nothing lacking, nothing ailing, Happy as a bride is she. And if I shall choose to keep her, Who shall dare Touch her there? You will never see her more. The Maidens O unhappy, Heav'n befriend her! Prince, have pity, mercy show To her mother and her father! Hear our prayers and let her go! Prince Galitsky - Why do you wait? The maiden with me stays. Now get you hence, Your cries and tears will raise A fury in me. Then in sooth you'll know That I am to be feared in anger. Go! (The maidens make their escape.   Exit Galitsky). Goroshka (mockingly). Aye that's the way! Goodbye father mine, goodbye mother mine! Off with you, run home quick! Skoula (mockingly). A fine feast her's will be. That is always one's lot When one is handsome! Skoula Hush! Listen friend. What if the Princess finds out we are here and orders us away? The People Who heeds the Princess? Who would take her part? Her followers are few compared       to us;  And all her guards are marching to the war. What have then to fear, good folk? Come on. Skoula Well said!
We know the Princess, the is mean, And careful of her wine. Why should we serve her? Eroshka  For certain, friend, we will not serve her. Skoula  With Prince Galitsky 't is a diff'rent tale! He loves us like a father. See there! Wine comes in plenty! (The Prince's servants roll in a barrel    of wine).  Song In Honor Of Galitsky.  Skoula  (Clownishly, but with comic gravity). Who seeks a generous master, come ye here, Take service with the noble Prince Galitsky. All his followers he assembles, Bids them eat and drink their fill, Wine and mead he spares not. Brim your cups and toss it down.  Chorus  Wine and mead he spares not, Brim your cups and toss it down.       Skoula and Eroshka Loudly groan the Prince's followers; We have lapped up every drop; Now they're howling, loudly howling; We have drunk your health so often That the barrel has run dry. Not a thimbleful remaining, Prince, we've swallowed every drop. Prince, our benefactor, Treat us once again! Let the strong wine flow for us like a flood!  Let the heady mead be broached vat on vat! And the gen'rous vintage run red and bright! One more barrel to thy health let us drink!
 
Coro: Sol bevendo, la morte saprem sfidar.
Skoula: Con parole sagge il liberal Signor nostro principe, >
Risponde: Non più voi dovrete ne l'ombra sospirar;
Ne più l'angoscia crudele patir.
Le mie botti son colme ancora
Per chi m'ama e mi vuole allietar:      Goda ognun!
Coro: De le botti l'ambrosia ci ferve in cor!
Erochka: Ognor voi faticate La vita è tanto dura!
Dal nascere del giorno
Al fiume, al bosco andate: Davver, così, del bove,
Ben più s'affanna l'uomo. Ma io che il ver conosco
Or v'offro un buon rimedio:
Canti, balli, e donne Per ritemprar chi lavora!
Tal linguaggio avrà il nostro grande Signor!

Coro: Canti, balli e donne in fiore:
O qual piacer! Non abbia sognato
Mai tal voluttà.
S'ei fosse pur signor del principato!?
È ver! Si può donargli il nostro trono!
Sia pur così.
Igor è scomparso.
Che più indugiar?
Coraggio... Non dobbiam temer.
Gli s'offra la corona.
Minaccia non vediam.
Erochka E Skoula:
La truppa è via, I principi alla guerra. Bisogna agir! Ben posson ritornar! Se forti sono ancor. Se morti son, n'avrò piacer.
Erochka, Skoula E Coro: Andiam! Non più tardiam;
In piazza ci rechiamo,
Che in discussion la folla è convocata.
Igor detronizziam!
Il regno a Vladimiro.
Or noi la forza abbiam!
Al fato Igor disfatto ha soggiaciuto.
In massa andiam che suona la campana.
Il trono a Vladimiro: Signore lo vogliam. Sin che duri l'allegria, Non avremo trepidanza. Là, là! Se la vita... Là, là! Presto fugge, dolce è l'ansia Che si avvolge nel piacer! Non più tardiam, in piazza ci rechia-     mo,
Che in discussion là folla è convocata.
Non vogliam saper d'Igor.
Galitsky, gloria a te!
Sin che duri l'allegrezza,
Non avremo trepidanza!
Che la gioia sia completa.
Sempre noi god rem!
Gloria! Salve! Principe Galitsky a te!
Nostro buon signor, salve!
Gloria! Ah!
(Tutti escono, Skoula e Erochka,  già ubriachi restano soli al loro posto).
Erochka E Skoula (Vacillanti). Oh! qual dolore! O quale angoscia! Non farmi soffrir! Io muoio di timor! (Escono appoggiati l'uno all'altro e ridendo)-.

 
SCENA II. Una camera sul terem di Jaroslavna. Jaroslavna sola.
Jaroslavna: Da lungo tempo Igor,
Mio dolce amor,
Lontano sei da me,
Con Vladimir e il fratel tuo,
Per la guerra fatal:
Ma nulla seppi ancor,
E già dispero! Io conto tristemente i dì, E vo' celando il pianto! Soccorso imploro su dal ciel! O fai che tra le braccia Mi ritorni il solo ben che attendo, Poi che mai non ascolti il mio dolor: piango!
Invano oimè, trascorre l'ora!
E mi s'agghiaccia il cor
Al soffio del destin.
Or più non va, mio desiato Igor,
Amor spirando come un tempo!
Fioriva il cuore ov'eri tu...
Ed ora muto e di squallor; Oimè!
 
Chorus In drinking we shall laugh at death! Skoula Then our gracious Prince will speak and say:Do not weep and wail, my servants true,Surely I'll take pity on your lot, For your lives are hard, and joyless too,Working all day.Cnosus The mead goes to the heart. Eroshka You're at work From early morn till eventide, From midday till the sun goes down, From twilight to the break of day, And oh, such heavy work you do, You labour like the ox or horse, Your toil it seems is never done, Now sing and laugh and play And drink my health today— That's what our Prince will say! Chorus Songs and dances and women. What pleasure! We never dreamt of such joy! Aye, he's the man we want to rule       Poutivle! What say you?  Shall we set him on the throne?The army is not here And Igor's far away—Then what have we to fear?Why hesitate?We all want him to reign;And there are plenty of us To work our will.Then what have we to fear? Skoula and Eroshka The army is not here, The Princes, too, have gone, No one can hinder us. Rebellion will break out. The army by this time exists no  more And every Prince in battle has been slain. Skoula, Eroshka and Chorus 'Tis true! Come then! The army is not here, And none can stop us. Come on! Come on!Now gather in the market-place; Quick, let the Veche be assembled       there! Let Igor be dethroned. Vladimir, hail! What have we now to fear? Now make merry, drink and revel Send misgivings to the devil! Hoy, hoy! Let jolly be, Sing the praise of Galitsky, Drink his health until we see     Dawn appear! Glory to Vladimir! Glory Prince Galitsky! Welcome, Welcome! Hoy! Send misgivings to the devil! Hoy, hoy! Let's jolly be. Sing the praise of Galitsky, Our good lord, hail, Glory, hoy!
(The crowd move off. Only Skoula and Eroshka, who are already rather tipsy, remain. They sit on the barrel and continue to drink). Skoula and Eroshka Oh, I want my mammy, Oh, I want my daddy; Do not vex a poor maid so, Back to mammy let me go...  (Exeunt, propping each other up). SCENE II. (A room in the Tercm. Yaroslavna is sitting lost in thought.) Yaroslavna How long a time has passed since my dear lord, my husband Igor, with his son Vladimir, and our brother Vsievolod, led forth his army against the Polovtsy. I know not what to think? So long it seems since I received a message from the Prince. I would that some news of Igor might reach me, even by chance. O, my heart bodes but of sorrow! It aches, and burns with questioning; and whispers always of some coming trouble. Where have ye fled, ye happier days Ere Igor rode forth to the fight? Alone, from dawn to eve I gaze Across the distant, empty plain.

 
Che sol mi dà conforto il rievocar di te, mio dolce Igor!
Per te, te sol, mio ben, respiro ancor
E ancor per te, mio santo amor
Il pianto a ciel s'invola
Funesto sogno mi recò la cupa notte
Sfinito Igor la man tendea
E il nome mio parea chiamar
Smarrito il cor mi palpitò ne l'ombra
Ma la pia vision si dileguò. Invan chiamai, oimè! Ancor m'agghiaccia. Tremo tutta... Su l'albeggiar, al mio dolor m'abbandonai, Dimmi: ribacerai la sposa tua? Io soffro a te lontan! Senza te a vita manca
(Ella si copre il viso con le mani e resta assorta nei suoi pensieri).
(Entra la nutrice).
La Nutrice: Un gruppo di fanciulle, o signora, A te piangendo viene e chiede di      parlar. Ti piace dare ascolto?
Jaroslavna: Oh sì: Le attendo; vengan pur. (La nutrice esce; poi rientra con le fanciulle. Le fanciulle si inchinano davanti alla principessa).
Coro: Noi veniam ploranti, Mite principessa, Invocando soccorso, Rendi a noi giustizia, Ci concedi grazia, E proteggi il nostro onor! Questa notte ne la loggia, S'introdusse un cavalier: La più gentil di noi rapì,   Senza pietà. Noi piangemmo invano, E pregammo tanto; Ma quel tristo seduttor Non si commosse. Gli chiedemmo la sorella: Ei fremendo di lussuria, Brutalmente noi cacciò.    O qual dolor!.... Vedi il nostro pianto, Sii clemente e mite: Imploriamo il tuo buon cuore! Non abbandonare l'innocente figlia,
Che sol tu la puoi salvar! Tu lo vedi quanto strazio! Oh proteggi il mite fior! Ah! togli ta al disonor;      Abbi pietà!
Jaroslavna: Chi dunque l'ha rapita?! Ebben parlate pur. Fidate in me.
Le Fanciulle (esitando). Il nome dite, orsù! Io? Perchè tacere ancor? Parla! Non esitiamo più.          Jaroslavna Dite: Chi dunque fu?
Le Fanciulle: Non oso. Abbiam timor!
Su via, parliam; perchè tacer?
Parliamo alfin.
Principessa, la voce trema nel dire Il nome di chi ci offese. È un gran signore, fiero, superbo, Temuto e forte: È Vladimiro! Già da gran tempo ferve l'orrore De' suoi delitti; mentre s'invoca      d'Igor l'amore, E si rimpiange la sua bontà.
Sì, è ver! Poi che in guerra Igor fu tratto, Si vide presto la nostra terra priva di leggi,
Grave di angoscie e mai l'asilo non fu più sacro. Come uragano, la sua ferocia semina morte!
Ei ci tormenta, ei ci dissolve Con le sue genti, senza pietà!  Sì, è ver! Senza tregua, ebri di strage, Recan lo strazio nei casolari. È un'infinita tortura, Per noi meschine, che ci divora! E soffocato freme lo sdegno; Langue ogni cuore di trepidanza: Tutto è rovina, tutto è dolore, Da quando lunge, nel tristo esilio, Languisce Igor! Ci salva Tu dal disonor! Di tanto duol pietà.

Weeping, I spend the sleepless night And long for thee to come again. I yearn for news of thee; I wait Long hours at the casement here. Send me a message, O my mate, Send me one word, O husband dear, Some tidings of thy doubtful fate! So long, so long the nights and days. Such visions haunt my hours of rest; I see thee every night, in dreams Thou comest to me, and it seems Thou callest me, and to thy breast Dost fold me closely once again... And then I wake to sharper pain, And tears more bitter than before Fall on my pillow like a rain- Alone, alone, for ever more! Wilt thou not come to me, my love? Do I not wait for thee? Where art thou, husband mine? (She hides her face in her hands and is lost in thought). Old Nurse (entering). Here are some maidens, Princess, asking your protection. Are they to enter? Will you see them, Princess?Yaroslavna  Surely! Now call them; let them come. (The Nurse goes out and returns  accompanied by the girls who salute Yaroslavna respectfully). The Maidens We come to thee, Princess, We come as to a mother, To ask that right be done. Grant us thy sheltering care, Protect us from dishonour. Last night a wicked man Entered our home by stealth, By force he carried off One of our dear companions, A maiden all defenceless. With tears and supplications We hastened to his master, And prayed him to release Our gentle, stainless sister And punish him who wronged her. Alas, he would not hear us. With cruel mocking laughter He drove us from his presence. And threatened us with vengeance. O, be just, be gracious. Hear our prayers, kind Lady, Save us from dishonour, Punish her betrayer, Set our sister free!   Yaroslavna And who was the offender? Who carried off the maiden? Tell me his name?  The Maidens  (to each other in confusion). Ah, who shall speak? You there! We, girls? We should not dare1. What, make us tell? Unfair!    Yaroslavna Why are you frightened? Speak the truth The Maidens We are afraid... We dare not... But we must take courage, and   tell all.  Princess, be our friend, be not wrath with us as we speak the truth. He who did us wrong Is a mighty Prince. Prince Vladimir, ayel Many times before he has done us wrong, Many a burden laid on Poutivle's folk. When Prince Igor left for the distant field, Then our lot grew worse, darker Things befell Town and country-side; now Galits ky's men Helpless folk oppress, work their wicked will Wheresoe'er they please. Never for a day Are our lives our own. Princess, hear our plaint! Wild and wine-inflamed, careless of all good, Mocking every prayer, wrecking hearts and homes, They have spoiled and slain, ruined and undone Many a helpless maid, laid waste
many fields. Since Prince Igor went, there is none to hold Wickedness in check, and defend the poor. Send him away, dear Princess, we implore!
 
(Entra Vladimiro Galitsky. Le fanciulle danno in un grido di spavento). 
Ah! Ah! Eccolo!
Eccolo! Ci protegga il cielo!
  Vladimiro Galitsky (Minacciando le fanciulle): Ola, che vedo: via di qua!
(Queste scappano. La nutrice esce ad un segno di Jaroslavna).
Jaroslavna: Ei giunge. Ebben, perchè fratello
Sei tu, tu che tenti Così l'onor di queste beltà
L'indegno gesto, sei dunque folle tu
Rispondi alfin e sii sincero. Come fu?
Oh, parla: Dimmi il nome. Perchè l'hai tu rapita?
Galitsky: Ma cosa importa a te!
Perchè te ne infaccendi?
 Trovai quel che mi andò, E quel che presi tengo
La preda è poca cosa
E non mi basterà.  Il tuo dire m'allieta
Davver mi fa buon pro! Or via, sorella, dammi fede
Mi ricevi degnamente. Con la coppa, principessa,
Vanno accolti i pari miei, E schiumeggiar ben dovrà vecchio  vino
O davver poca fidanza poni in me
Con un villano pensi trattare tu? Fors'io disturbo qui?           

 Jaroslavna: Ah! S'arrossa già per te il volto di vergogna! Ah! bada, Vladimir: ch'il posso ancor
punir! Se dalla guerra Igor ritornerà, Giuro al ciel, l'accuserò di questo  insulto vil! E bada: temi ch'ei ti possa castigar.
Galitsky: E cosà importa a me se Igor ritornerà
O rimarrà laggiù senza tregua in guerra ancor?
Padrone mio non è:
Siam pari di potenza: E qui potrò governar, se mi parrà.
A un cenno sol borghesi e schiavi Lieti sono al mio servizio.
Questa folla lamentosa, Mi si prostra quanto voglia! E diman potrei sicuro comandar su       tutti!
Me dunque onori più decorosa accolta.
Jaroslavna: Ed osi minacciar?!
 Galitsky: No! me ne guardi Iddio!
Ilo detto per celiar.
Così, ne l'ira, io vo'
Li sguardi tuoi mirare.
Sovente nel furor,
Si accende la beltà.
Al fulgor di tua fierezza già,
La fiamma delle pupille è superba
 voluttà! Amica mia, ma puoi così Nel tuo languor restare Soletta in vedovanza?
E via! non un sospir, Non un'occhiata mai?
Mi sembri troppo austera.
Confida pure in me: Non hai passione alcuna!
Ma come puoi restar fedele?
(In tono allegro e motteggiante). Di te si riderà! Chi crederà?
Jaroslavna: Dell'insolenza il colmo è questo.
Signora son per tutti voi.
Sfidarmi vuoi?
Ebben: silenzio!
Condotto a nostro padre sarai.
Trema! Esci! Esci!
Di qua fuggir t'impongo
La pia fanciulla avrà la libertà,
Non più, non più, va' via di qua!
Galitsky: Ebben, taci: Sia pur! Che a te sia resa la gran beltà. Ne cerco un'altra più vezzosa!       Addio!
(Esce)
 
(Enter Prince V. Galitsky). (They perceive the Prince and are terrified). O Prince, our little father! What have we done! God help us all! Prince Galitsky (threatening the girls). Now get ye hence! Begone, I say! (They run away. The nurse goes out at a sign from Yaroslavna). Yaroslavna Vladimir! With a band of wild young men, 'tis said that thou didst force thy way at night into a humble dwelling, and bore away against her will a maiden; that thou keepest her even now a prisoner in the Terem. Can this be true? Tell me? Who is she? I adjure thee to make answer! Prince Galitsky What if I have? Lord's sake Tis no concern of thine! For what I want I take, And hold to what is mine. How should I know her name? But art thou glad to see me, sister? Thy welcome is not warm, my dear. Must I remind thee, when guests enter We offer them the cup of cheer, And set them in the place of honour And bring for them our oldest wine— These are our customs, sister mine. But in truth I came at an unlucky moment. Thou didst hold counsel with some stinking beggars. Bah! I have disturbed thy charity?
Yaroslavna When will it end! Thy shameless way of life Becomes intolerable. I am still Princess, And when my husband, Igor, comes again, I'll tell him all that thou hast made me suffer; And thou shalt answer then for thy misdeed And face a day of reckoning—when he comes. Prince Galitsky  Let Igor come, or stay, It matters not to me. Do I not reign today, As much a Prince as he? Am I not ruler here? What then have I to fear? I only need to raise my voice, And in thy palace I might dwell. I'm the master, by the people's choice, Poutivle's folk do wish me well, I may be Prince today and rule o'er       thee.  Remember this—and do not anger me. Yaroslavna Thou dar'st to threaten me? Prince Galitsky Enough, enough, I do but sport, But thou dost take my jokes amiss. I love to see thee furious. Didst thou but know, O sister mine, How well such rage Decometh thee! Those flashing eyes, those flaming      cheeks! Thou art still young and fair; afar Thy husband tarries on the field. 'Tis dreary work to live alone. I wonder, sister, are thou stern, Cold and censorious to all As to thine erring brother? Say, Hast thou in truth no secret lover?  (Mockingly). I scarce can credit it. 'Tis past belief! Yaroslavna (in anger). Dost thou forget that I am still Princess, That Igor's pow'r is vested in me still? Take heed, I have the right to send thee hence, Well guarded, to our father in Gaicia. His hand is firm; his judgments are severe. Release the girl at once—and go from me. Flee from my presence! Prince Galitsky Oho! Is this your wish? Well, let her go! I'll choose another more amenable. How then?
(Exit Prince Galitsky).

 
Jaroslavna: Io tremo ancor, e so frenarmi appena!
O dolce Igor, ritorna a mio conforto.
 Ridai la luce a me, l'antica fede. Lottare ogonor
La forza m'abbandona!
(Entrano i bojardi del consiglio che s'inchinano davanti alla principessa). 
Jaroslavna: Buon dì, bojardi miei fedeli.
Su voi poss'io contar,
E tutta a voi m'affiderò.
Ho prove già del vostro senno.
Sereni nel dolore, sereni nel piacer,
Bojardi foste ognor!
Ma dite omai, di grazia,
Che vi conduce a me?
Massal pungente angoscia.
Parlate, orsù, che già il cor mio nel
dubbio freme. Oimè, mi par morir d'angor!
I Bojardi: Fa' cuor, principessa: ti occorre fermezza.
Su noi l'uragan s'addensa.
Jaroslavna: Il mugghio è vicin de l'ira divina. Funesto presagio!
I Bojardi: Coraggio!
Jaroslavna: Che mai dite?! Qual presagio?!
I Bojardi: Le schiere selvagge s'abbatton su noi. S'appressan spargendo terror!
Jaroslavna: Io fremo!
I Bojardi: Sono qua!...
Terribil di Gzak già l'orda fatal S'avanza spargendo terror!            Jaroslavna La mala sorte non è sazia mai?
I Bojardi: Sono qua!
L'odiato invasor già tenta assalir Col fuoco la nostra città! 
Jaroslavna: A me, o guerrier!
E il nobile Igor?
O dite: Ei vive? Ov'è?
I Bojardi: Un cupo destin s'abbatte su noi: Castigo fatal del ciel. 
Jaroslavna: 0 ciel! La truppa non è più! Il nemico vincitor?!
È dunque ver?
I Bojardi: 1 figli d'Igor l'antica virtù, Smarrita han dunque così?
Jaroslavna: Ah!
I Bojardi: È il destin!
Sorpresa, distrutta, l'armata d'Igor; E il figlio con lui prigionier!      
Qual destin!...
Jaroslavna: Disfatto omai è dunque Igor? No, no: Io sogno! Menzogna! No... No!...
(Cade senza accorgersene. La rialzano). Terribil prova! Supremo orror!     Qual destino!
(Ella s'inchina davanti ai bojardi. Dietro il teatro rimbombano i tocchi della campana d'allarme. I bojardi ascoltano attentamente).
I Bojardi: Che! L'allarme! Ma sì... laggiù!
     Campane! Campane d'allarme son! Sinistro suon! Fatale annuncio di dolor!
(Dietro il teatro le donne alzano gridi di disperazione).
Coro Di Donne: Oimè! Oimè! Oime! Oimè! Ora fatal, soccorso alcun!?      
 Funesto dì! Ah! è un castigo del ciel! Ah! tristo dì! Ah! Ah!

Yaroslavna (alone).  I tremble... I am unhinged and nervous... Ah, would that Igor might return today... I breathe more freely at the thought of it! But I am tired. I have not strength to fight. (Enter the Boyards of the Council who salute Yaroslavna).  Yaroslavna  Good morrow, Boyards, I rejoice to see ye. My trusty counsellors, who will uphold The Prince's power. Faithful friends are ye In times of gladness, and in sorrow too. Welcome, thrice welcome, to my presence be.
But say, what brings ye here? Why This unexpected visit? Ah, my heart Is fill'd with dark forebodings of ill news! I pray ye, tell me what has happened. The Boyards  Take courage, Princess, for we are The bearers of ill-tidings. Yaroslavna What has befallen us? Speak, Sirs! The Boyards  Courage. Yaroslavna What evil omen?         The Boyards The hostile forces of the Khan Have crossed the Russian frontier. They are at our gates.         Yaroslavna О Heaven!         The Boyards The threatening hordes Advance on Poutivle Led by the Khan Gzak.            Yaroslavna Will our ill fortune never end?  The Boyards
The ruthless Khan. Terror on terror, Sorrow on sorrow, God sends upon Poutivle.            Yaroslavna Where are our troops? Where is our Prince? O, Boyards, tell me, where is Igor     now?       The Boyards A dreadful fate has befallen us. A punishment from heaven.           Yaroslavna O heaven, the army is no more! The enemy victorious. It is true?  The Boyards Has the former valor deserted the sons of Igor?  Yaroslavna  Ah! The Boyards Our Prince was wounded sore, And with his brother, And his son Vladimir, Is in captivity.  Yaroslavna  Ah! Wounded and a captive, my dear lord? Nay, nay, it cannot beSay 'tis not true!
(She falls fainting. She is revived).  Then it is true... The Prince is prisoner... And wounded... (She salutes the Boyards, bowing low. The tocsin is heard ringing. The Boyards listen attentively).          The Boyards The tocsin! Hark! In truth the tocsin sounds! Boyards, the tocsin rings a wild      alarm!  Princess, it doth portend some dreadful thing! (Behind the stage the women shout in despair).  Chorus Of Women (off the stage). Woe, woe! The foe is close at hand, What will become of us?
 
Pietà di noi, pietà o ciel!
Per noi dal ciel non polo dal disonor!
(Si vedono dalle finestre barlumi d'incendio).
Jaroslavna: Che intendo? Pietà, Signor!
Noi siamo allor perduti già? Signor, pietà!
Sii giusto! Oimè: non odi? O madre santa, ci proteggi tu!
Ancor non sai placar, O cielo, il tuo furor!?
Ah, qual dolor! Ne l'ira sua, il ciel non ode!
O Signor: di noi pietà! Risparmia un pov'e pietà!    
Oh! Signor! 
I Bojardi: E Gerak che vien: si abbatte già.
Ma v'è! In fiamme è già il sobborgo!
Avanzan già. La fortezza pur s'ac-     cende!
La città fiammeggia! Ah presto, di qua!
Andiam, coraggio! Corriamo tutti su! bastione!
All'armi, o guerrieri.
Ma accanto a lei dovrà restar qualcun!
Difender la dobbiam! Gran Padre.    (I bojardi tiran fuori le spade). Deh. proteggi il nostro onor!
Di Dio la man su noi si posi E ci salvi dal destin! Per noi dal ciel non v'è pietà!     
Oh! Signor!
Cala Il Sipario.
 
Have mercy, Lord! The cruel heathen foe is here! (Through the window the red glare of a fire is seen).  Yaroslavna  Ah, can this be? Have mercy, God in Heaven! The cruel heathen swarm around our        gates... What will become of us? Have mercy, Lord! O blessed Virgin, help us in our need! This is God's chastisement for all      our sin!  The Boyards  Fire! The outer city is in flames! The women shriek and scream, the people flee! The Polovtsy have laid the country waste, And now they're pillaging the outskirts, Burning our suburbs. See the leaping flames! Quick, Boyards, to defend the city walls! But let a portion of us. tarry here To guard the Princess to the very end. (Some of the Boyards draw their szvords and assume an attitude of defence. The rest go out).  This is God's chastisement for all our sin! What God ordains must be; From this can no man flee!  CURTAIN
 
***********************************************************************
 
ATTO II

Sera ncl Campo dei Polovtsy.

 
Coro di fanciulle:

o fior languente
pallido fiore
omai reclini sul funereo suolo
ah morta è già la tua corolla
non un bacio da la brezza
ah
ma se a notte la rugiada
scenderà soave ancor
il tuo cuore o dolce rosa
a' suoi baci s'aprirà
e l'effluvio de la vita
ti dará novello ardor
o fior languente
a te sorella
È l'alma come te ne la tristezza
chiede il cor la sua carezza
ah
ma la notte azzurra è mite
messaggera di dolci amor
ti dirá che al novo sole
il tuo damo tornerà
nei roseti canta maggio
e ripete l'еco
amor, della notte ai freschi baci
l'alma come fior
dolcemente s'aprirà
al par di te il  cor langue
ma la notte spira amor
l'eco ridirà
la gioia d'ogni cuor   

KONTCHAKOVNA

non si canti omai
nè si giochi più
muore il di
e su noi scende il vel della sera.
O diffendi il mister
Del tuo stellato ammanto
О notte virginal
Già l'incanto dei sogni aleggia
 
Coro Di Fanciulle

Sogna pur, mite fior
dolce notte d'amor
        
 Kontchakovna:

o dolce amor
per l'almo ciel t'invoca
de' miei sospir la più gentil canzone
per te sol dolce amor mi vo far Lella
vieni a me
m'odi tu
ah
rispondi alfin
di voluttà soave incanto
m'elevo a te
lo vo' senza fin
di te sognar
con te vanir
l'immensità del cielo.
tu raccogli il sospir
dei cuor sognanti
o notte l'azzurro tuo mistero.
o  sognar cosi o vanir.

Entra la pattuglia polovtsinese che fa il giro del campo.  Kontchakovna e le fanciulle escono. Verso la fine del coro la scena resta vuota. Cade la notte. Non si vede altro che Ovlour di guardia in fondo alla scena.
 
Coro Dei Soldati della pattuglia Poloztsinese:

a la sommità del colle il sol vani
e l'azzurrità s'effonde sideral
or veleggia in ciel la bianca luna
e  le stelle intorno fan diadema
lieti noi vegliam
pronti per marciar
si vegliam

La pattuglia si allontana dietro la scena.

Oh, notte, dura eternal

VLADIMIR (tenore) CAVATINA
 
fugge fra brividi il sol
e s'addormenta la selva'
l'ombra con blanda promessa
desta i lamenti de l'eco

eco d'ebbrezza
soffio di vita,
che ci carezza
l'alma sopita

ah
notte d'amor
la tua pace
mi lenisce l'aspro dolor
e mi solleva.
stella di bontà
brilli tu sola
vedi
il tuo raggio mi scende nel cor

ah vien
ah vien
ah rispondi al mio sospir
o pura luce
dissipa l'ombra mortal
rispondi
col tuo fulgor
abbatti il dubbio
crudel  sei tu
lungamente t'ho atteso
sempre vo' l'amor tuo
m'intendi tu
brilla ognor bell'astro
nel mio ciel
o pia stella amica
lasciati mirar 
discendi a me dal trono azzurro
la terra freme già
al palpitar del ciel
ah vien
ah vien
o mio ben
discendi alfin.
deh
cosi non lasciar
che il dubbio mi sia nel cor
ecco a te m'affido
mi lascio abbagliar
estiva notte de' tuoi veli
cosi m'avvolgi nel mister
e tutto un palpitar di stelle
riversa il ciel so'spir d'amor
la terra pia li accoglierà
tutto e amor
deh vien
 

SECOND ACT Evening in the Camp of the Polovtsy. Chorus Of Maidens  The prairie flow'ret, pale and sweet, Fades in the parching midday heat, And earthward droops its weary       head, While all its leaves hang withered. But when the scorching sun has set And evening dews are glistening wet Upon the hot and thirsty plain, The flow'ret lifts its face again, And pours forth to the silent night A dreamful fragrance of delight. And like the drooping flow'r are we Poor maidens, heart-whole, fancy-free Who languish here in weariness Until we know love's sweet caress. But when the ruthless sun has set And all the plain with dew is wet, When night with stars is luminous, Our lover's thoughts shall turn to us, And like the yearning, sun-parched       flow'r,  Our thirsty hearts shall have their hour.  CAVATINA KONCHAKOVNA Now the day light dies, Cease your songs and dances,    'Tis enough. Overhead the quiet night    Spreads her wings. Gentle night, come soon, In thy shades enfold me, Wrap thy mists around me  Like a robe. Maidens  Dream, gentle flower, Sweet night of love!   KONCHAKOVNA
Bring the hour of meeting, Bring my love.  Comest thou, my dearest friend? Surely thy heart must tell thee How slowly move the moments   While I wait. Where art thou, my beloved,   Answer me! I wait for thee, my love. The hour has come at last, The hour of meeting, Of tender greeting.  (The Polovtsy patrol enter and inspect the camp. The stage is empty for a few minutes. Night drazvs on. Ovlour is on guard.)  Soldiers  (of the Polovtsy patrol).  The stars like lamps are shining       bright, The moon sails like a vessel white; 'Tis she patrols the heavens clear, While we do sentry-go down here, And, far away beyond the west, All night the lazy sun can rest.  (Enter Prince V. Igorievich).  Vladimir Igorievich  Slowly the sunset fires die out  Behind the distant forests dark; The western glow is fading now;  Night spreads her veil upon the earth  In mystic shadows Dim and blue The silent Steppe is lost. Warm, gentle night of the south, Waking sweet visions of bliss, Stirring my pulses to passion, Leading my feet to my love! Dost thou await me, beloved? Yea, my heart whispers, thou'rt wait-      ing for me. Dearest, where art thou? Give answer! Wilt thou soon come to me, sweet? Answer the cry of thy lover! Think how I suffer and yearn, How my heart is consumed as by fire While I wait for thy coming, O love. Why dost thou tarry, my darling? Ah rise up and come to me here. Have no fear, for the soldiers are       sleeping, All the world is enfolded in dreams. Dearest, where art thou? Give answer!

 

KONTCHAKOVNA

Ecco: discendo, ti ascolto
Intendo il tuo grido
Il cuore si schiude qual bacio d'Aprile, ai baci del sol.

     
Vladimir:

M'ami tu?

KONTCHAKOVNA:

Viorò per te.
 
Vladimir:

O dimmi il ver
 
KONTCHAKOVNA

Per sempre fedel.
 
Vladimir:

Ripeti ancor

KONTCHAKOVNA

Perchè vuoi dubitar
Si: io t'adoro
Quale ardor tu non puoi capir
Mi dia l'amor di cui vibrai
Per te dal dì che ti vidi
Per volere fatal
 Cosi pur la legge mia
Per te, sdegnai.     

Vladimir:

Ebben, sarò lo sposo tuo.

KONTCHAKOVNA:

Soave a me tu parli inver!
 
Vladimir:

Divino ardor
il labbro cor
Labbro divin
o sorridimi ancor
 
KONTCHAKOVNA:

Tuo già l'incanto riversa.
Mio sposo tu!
M'esalto all'incanto     d'amor!    

Vladimir:

Oh! Mite notte di languor! 

KONTCHAKOVNA:

Credo in te, mio solo amor
Più che nel ciel!
 
Vladimir:
Mia già sei tu:
T'avvince omai
D'amor la legge a me
Ripeti ancora.

KONTCHAKOVNA:

Quale ardor non puoi mai saper
Mi dia l'amor di cui vibrai
Per te, dal di che t'ho veduto
Un destino fatal mi colpi
Sino a morte sarà dolcemente a te
Il cor mio fedel

Vladimir:

Sii tu mia sposa.
Io vo' per te languir d'amor.
La legge tua non gioverà.
Mostra legge e amor
Sul tuo sen languir!
Sul tuo cor sognar e poi morir!!
Tu sei l'eterno palpito!
Insieme
Sei l'amor!
 
KONTCHAKOVNA:

E ben tuo padre... ancor non ascoltò la tua preghiera.
 
Vladimir:

Oh no! Ne oso a lui parlar.
Al libero amore nessun comanda. 

KONTCHAKOVNA:

È ver. Ma Igor se vero sembra.
Il padre mio ben so che assentirà.    

Vladimir:

 Qui siam spiati. Odi stormir. 

KONTCHAKOVNA:

Resta. Sommesso parla.
 
Vladimir:

No, mio padre verrà: ci può scoprir.
 
KONTCHAKOVNA:

 Ti prego: rimani ancor
 
Vladimir:

Addio.

KONTCHAKOVNA
 
Vuoi lasciarmi già
 
Vladimir:

Addio!
 
(Escono, ognuno dalla parte opposta). 

Answer the cry of thy lover! Come, veiled in the warm dusky shadows, While slumber the forest and lake; When only the stars in the heavens Look down on our rapture of love. (konchakovna emerges from her tent).  Konchakovna  O, is it thou, Vladimir, O, is it thou, my love? Thou whom my heart adoreth, My lover, long desired, I wait and pine for thee! Vladimir Igorievicii Dost thou love me?  Konchakovna Ever faithful.  Vladimir  Repeat it! Konchakovna Do I love thee, dear? O thou, my bliss! Aye, I love thee with the passion And the strength that young hearts know. Ah, beloved mine, I love thee, Love thee with my heart and soul, And without thee, my Vladimir, Dark and cold the world would be. Vladimir Igorievicii Well, I'll be your husband. Konchakovna Sweetly you speak to me! Vladimir Igorievicii O, say again those words of love; Beloved, speak those words once more!  Konchakovna When shall I be thine own for ever? When shalt thou call me wife, dear  heart?  My love, my joy, O husband mine! Vladimir Igorievicii Oh! gentle night of languor!  Konchakovna  I believe in you, my only love, More than in heaven!  Vladimir Igorievicii  You are already mine: May love unite me with you. Speak those words again.  Konchakovna  Aye, I love thee with the passion And the strength that young hearts know. Ah, beloved mine, I love thee— Love thee with my heart and soul. Vladimir Igorievicii  Love me, sweet, with all thy being, Heart and soul and body too! When shall I call thee mine for ever? When shall I call thee wife, dear heart?  My bride, my love, my heart's desire! Together You are love. Konchakovna What says thy father? Will he give consent?   Vladimir Igorievicii Alas no! While we both are captives here. He will not hear me speak of love and marriage.  Konchakovna The Khan, my father, is less stern. He'd gladly see me wed with thee. Vladimir Igorievicii Go hence; some-one approaches. Konchakovna We're safe. I hear no sound.  Vladimir Igorievicii Footsteps... My father comes! Konchakovna Stay, love, be not afraid. Vladimir Igorievich Farewell! Konchakovna Ah! Wouldst thou leave me! Vladimir Igorievich Farewell!  (They go off right and left).
 
(Igor fermandosi davanti a la scena).

Igor: 

Oimè! Nel cor mi graverà l'angoscia ognor!
In preda al mio destili crudel, io veglio;
E dei lontani dì nutrisco il sogno, o
luminosi dì! Mi sembra ancor che il ciel minacci:
Ma pur lontano in gran miraggio Glorioso veggo l'avvenir.
Stellati dì risplenderanno
Pur nel ciel di mia felicità. Non più ne l'ombra brancolar,
Vinto, qui mi vedrò. Vo sfidarla la morte. Che più dovrò soffrir? Perduto ho già gloria, onor e patria. Disfatto Igor. Io, nel disonor!
Tutto mi negò il ciel:
Omai non chiedo che morir
Se Iddio mi desse ancor la forza,
Liberator sarei del patrio suol.
Brillare ancor vedrei rossigno
Un ciel di gloria al novo Sol!
O mia sposa sventurata, Sempre a te va il mio pensiero.
Tu la sorte che insidiava,
Mi svelasti un dì. Dalla vetta del castello
Scruta il guardo tuo lo spazio;
E sol tu del mio sgomento Sentirai l'orror.
Potrò trovar conforto a tal disfatta? Or chi potrà fidar nel mio valor?
 Oh! maledizion! Hanno in mano la mia vita,
Igor È qui nell'abbiezion! O santa libertà perduta,
Mi lascia tu salvar la patria mia,
O da guerrier per lei morir. E che?
Nel cor non rugge più l'antico     ardor?!
In preda al mio destin crudel, io veglio,
E dei trascorsi dì nutrisco il sogno.
O luminosi dì, per me non raggian più.
Io soffro! Qual crudel cupo tormento!    
O grazia! Qual dolor!
 
(Ovlour s'avvicina al Principe Igor. Il crepuscolo dell'aurora comincia. Verso la, fine della scena si fa chiaro giorno).
 
Ovlour:

Signor perdona l'arditezza: Un mio pensier ti fo palese.        

Igor:

Che vuoi tu?

Ovlour:

Quel fiammeggiar ne lo spazio profondo,
Di glorioso avvenir predice nuovi dì.
Benigna alfin pe '1 nostro ciel l'aurora brilla.
Spezzare io vo' le tue catene.          

Igor: Tu?
 
Ovlour:

Un buon destrier ne l'ombra attende: Ei volerà come baleno.
 
Igor:

 lo? Che?! Taci.
Fuggir è indegno.
Non posso. No, No!
Non voglio. Lasciami restar.
 
Ovlour:

Eppure tu non giurasti mai Su l'onor tuo non desti fede.

 Igor:

Non fuggirò. Pe '1 tuo servizio grazie.
Giammai potrò fuggir.

 (Ovlour si ritira triste e pensoso. Entra Kontchak).

Kontchak:

Salute Igor! E sempre il ciel ti guidi:
Ti dispensi felicità. Ma trasognato sei?
Dì: dei falconi il vol, Va male ne le tue lanciate?
I miei ti do.

Igor:

Ah no, i miei son pur di nobil razza
Ma ve un falcon che langue prigioniero.
 
Prince Igor  (stopping in the foreground). No sleep, no rest, for my afflicted soul! Night brings no boon of sweet forget fulness. The past comes back, I live it through again, In dark nocturnal silence, all alone. God''s warning—the eclipse—comes back to me. And all the sounds of revelry I hear, When in my halls my warriors feasted high, And gloried in my victories of old. Ah, what an end to all my hopes is this! Defeated, wounded, and a captive too! I stand disgraced before my native land. A captive, aye a slave—O wretched lot! O, give me back my freedom, God above, And let me wipe my shame out on the field! Were I but free, 't is not too late to save my name and honour, and my country too! Thou, alone, my dove, my dearest, Wilt not blame thy grieving husband, And thy tender heart will  ell thee All my bitterness and sorrow; I shall win thy sweet forgiveness. Seated at the Terem casement With strained eyes the wide Steppe  searching, Love, thou waitest night and morning, Weeping for thy truant husband. How shall I live thus, counting useless days, In close captivity, and know my foes Are harrying Russia. Gracious God.  Grant me my freedom! It is not too late To wipe out my dishonour on the field, And save my name, and fame, and Russia too! Night brings no hopeful dream of liberty, Only the past returns, I live it through In the nocturnal silence, all alone, O heavily, my helpless state doth weigh Upon my aching conscience night and day. (The first flush of daum appears in the sky. Enter Ovlour).  Ovlour  Pardon me. Prince, but may I speak with thee? I long have wished to say a word... Prince Igor How now? Who art thou? Ovlour  Prince, behold: the eastern sky glows pink, The dawn-light chases darkness from
the earth; And day will dawn for thee and Russia too... I know a way...a way to set thee free? Prince Igor  Thou? Ovlour  I'll saddle thee the swiftest horse we have. Mount him, and leave the camp in secrecy. Prince Igor What? I, Prince Igor, I, to break my word, And win my liberty by secret flight? I do this thing?... Man, thou art mad, No! Ovlour  Thou hast not bound thyself, Prince, by an oath, Nor kissed the Cross before this Pagan Khan. Prince Igor  Leave me.
I thank thee for thy loyalty. Flight is impossible. (ovlour goes out sad and pensive.          Enter Konchak).           Konchak Good morrow, Prince! Why is my guest so sad, So lost in gloomy thoughts? Dost thou lack snares, or arrows, Are thy falcons grown too tame To swoop upon the quarry? Take mine—I grudge them not!  Prince Igor My peregrines are swift and sure; It is the prison'd falcon frets and       pines. 
 
KONTCHAK:

Da pari tuo ciascun ti rende ommaggio:
Non sei tu l'ospite gradito?
Su, coraggio.
A la Kaiala fu provato
De' prodi tuoi il valor:
La causa tua fu vinta;
Igor, lo volle il ciel.
Ma presso me, tu sei signore,
Ne ti manca mai rispetto.
Co' guerrier, col figlio
Accanto ti lasciai;
E puoi star con lor da pari tuo.
Catene non ti danno gravezza.
Certo. Igor per me è il gran guerrier che adoro.
Prigioniero non sei. No, davver.
Credi, amico: devi veder tu stesso
Quanta stima ho di te,
Del tuo nobile cor.
La morte godi a sfidar, Sì!
Ti vidi io stesso lottar. Sì;
E vorrò fare con te,
Come si ospita un re.
Apri tutto il tuo cor,
E il pensiero chiame.
Che puoi desiderare?
Dillo ch'io t'amo.
Ilo per te languide fiere vergini;
Schiave bellissime:
Stelle fulgide d'oltre mare.
Non devi esser timiclo
Se a' tuoi pie' le vedrai.
E più t'offro, de l'harem beltà rare,
Dal lungo crine,
Dal mesto fatal guardar,
Ove cede a l'amor,
Naufragando il cor!
Scegli pur: e certo dovrai faticar!
Scegli, dunque: languor mite o selvaggio
T'aggrada in amor! Eh!
O miei schiavi, presto qua, Con ardor ferverà la danza. Si canti, orsù!
Lasciar dobbiam le tristi cure.

Entrano gli schiavi polovcesi, uomini e donne: alcuni portano seco tamburelli, ed altri hanno diversi strumenti musicali, poi vengono le persone di seguito del Kontchak. Danza delle fanciulle a movimenti ondulanti.

CORO:
 
va' su l'ale de la brezza
 
canzone, va' su l'ale del pensiero,

ebacia tu

la mia diletta terra

ti segue l'alitar

de l'alma mia
 
l'aria è tutta ebbrezze
 
l'eco pur sospira par che vaghi il monte

Quasi nube a mezzo mar.
Già del Sole la carezza inonda
Or le vette de' miei colli,
E lieto da le mie foreste vaghe.
Un canto celestial risponde al mio.
Come sospir, la canzon va trasvolando.
Reca, o rosignolo. la pia canzone:
 Ti segue l'alitar de l'alma mia
Lieve ai margini del mar.
 
(Danza degli uomini. Selvaggia).
 Coro (Danza generale).

Viva, viva fiero spirto,     
Ah! Gloria, gloria, sommo duce!     
Ah! Ah!
(Danza dei prigionieri "polovcesi").

Le genti, lì prigionieri,
Sciolgon canti di dolor, mesti sospir.
Viva, viva fiero spirto!

Kontchak (a Igor).
Quelle fanciulle ognor soavi cantano
Son qua per te: non le vuoi?
Basta un cenno sol.
Scegli orsù: vuoi la bionda recata dal mar
O la bruna che sembra un folletto infernal?

Danza generale. 

Coro Egli uguaglia i suoi avi In gloria, in valor. Gloria a te gran guerrier, Gloria a te.

Danza di fanciulle a movimenti ondulanti)

 
KONCHAK No prisoner thou, most noble Prince, But my most honoured guest, I trust. Is it not so? Sore wounded at the Kayala, And have thine army taken or cut      down, I only keep thee as a hostage here. Not as my captive, but my guest, Respected as my very self. All that I have is at thy service,       Prince.  Thy son, thy followers, remain with thee, And as a Chief thou dwellest in our midst. Aye, even as myself. confess, this is no harsh captivity! How then? Ah no! My Prince, my friend, thou art not my prisoner in this camp, but my guest, most clear to me. Hark then, believe me, I have always cherished respect for thy great courage in the field. I have honoured—yea, have loved—Igor for this. Therefore do not regard me as a foe, but rather as a hospitable host. Then tell me. Prince, what ails thee? What dost thou lack? Wouldst thou my fleetest steed?—'Tis thine. Didst thou desire, most noble Prince, I'd give thee a companion fair; A >lave—a girl of beauty rare. Sent as a present, not long since, From lands beyond the Caspian Sea. Thine shall she be. O. I have many lovely slaves. With fragrant dusky hair that waves Low on smooth brows, above dark eyes So bright with passion that no veil Conceals the light that flashes there... What, silent, Prince? Can naught       avail To rouse thee from thy dull despair? Ho! Bring the slaves here! Let them dance and sing. Perchance it will distract thee, and      drive forth These gloomy thoughts.  (Enter the Khan's slaves, male and female, some carry tambourines and other musical instruments. They are followed by the Khan's retinue).  (Dance of the Polovtsy girls with swaying movements).  Chorus  On the wings of the wind borne away, Fly homeward, song of our Motherland, To the land where we sang in freedom Before the days of captivity. There beneath the ardent sky Blows a languid, warm-breathed      breeze; There the cloud-capped mountains      dream, Listening to the murm'ring sea; And the emerald slopes are glowing In the sunshine's golden rays, There the roses in the valleys Hang in heavy, fragrant clusters; There among the young green      branches Nightingales pour forth their lays. Fly, my song, upon the zephyrs, Back to home and liberty.  (Dance of the men. Wild dance).  Chorus  (All dance).  Long live, proud spirit,      Ah!  Glory, glory to our chief. (Dance of the Polovets prisoners).  The people, the prisoners, Sing songs of sorrow, sad sighs. Long live proud spirit!  Konchak (to Igor)  See'st thou these captives from beyond the sea— The distant Caspian? See'st thou these fair maids? O, tell me, friend, which one doth please thee best; One word, and she is thine. All dance—Boys dance)  Chorus  (Men dance).  Glorious, famous as his fathers, Terrible our Khan Konchak. Praise our Khan, Great Khan Konchak! (Dance of the girls in swaying          movements). 
 
Coro:

Va' su l'ale de la brezza,
Canzone, va' su l'ale del pensiero,
E bacia tu la mia diletta terra:
Ti segue l'alitar de l'alma mia.
La foresta dice al mare che si lagna     
l'usignuol.
L'aria è tutta ebrezza,
E su da l'onda sale un canto;
Par che vaghi il monte quasi nube a
mezzo mar. Che ripete il suo languor.

(Danza lenta di fanciulle e danza rapida di ragazzi).

Or l'allegro rosignolo,
S'è desto più sciogliendo le sue note,
Feconda gioire la vallata mia,
Le vite ferve ognor di sacro umore,
Come sospir.
E da l'onda sale un canto. Che ripete "spera ancor!" Tutto è un eterno April!
La canzon va trasvolando, Lieve ai margini del mar.

Coro: Egli uguaglia i suoi avi in gloria, nel valor.

(Danza di ragazzi).  

  Coro
Gloria a te, fean guerrier!
 
(Danza generale).
Con i canti e con le danze,
A l'eroe fate onor.
Sia la danza folle, folle;
E l'ebrezza voli ; giova rallietare
Il guerrier vincitor.
Ti rallieta, o signor,
E sia gloria a te!

CALA IL SIPARIO.
 

Chorus  On the wings of the wind borne away, Fly homeward, song of our Motherland To the land where we sang in freedom Before the days of captivity, There beneath the ardent sky Blows a languid, warm breathed      breeze; There the cloud-capped mountains      dream,  Listening to the murm'ring sea. (Slow dance of girls and quick dance of boys).  O, joyous nightingale, May your sweet song resound Over the valleys, like sighs, And from the wave rises a song  Which says "hope again." All is eternal spring! The song goes flying Out to the sea!  Chorus  Glorious, famous as his fathers. (Dance of boys).  Glory to you, bold warrior!
(All dance).  With songs and with dances, Pay honor to the hero. With dances regale him. Cheer our victorious warrior.
May glory be with you, oh prince! CURTAIN.


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ATTO III
 
Trombette sul palcoscenico dietro il sipario.  Abato il sipario si vede una parte del campo "polovtsiese." I "polovscesi" arrivano da diverse parti, e guardano verso la porta in fondo, aspettando I'arrivo dell'esercito del Gzak: I'esercito compare in fondo alla scena. S avansano alcuni guerricri che portano trombe e chiarine e tamburi; altri conducono i prigionirti russi e portano un ricco bottino. I "polovtsiesi" salutano i guerrieri che entrano, facendo gesti selvaggi. Verso la fine della marcia entra a cavallo sulla scena il Khan Gzak, accompagnato dai soldati e delia sua guardia. Kontchak gli va incontro per salutarlo. Il Principe Igor, Vladimiro Igorevitch e i prigionieri russi si fermano da parte, osservando tutto cid che awiene.


Coro:
I trionfatori cinti son di gloria E di lor virtù van superbi a gara! Fiero il vittorioso muove in gran      trionfo,
Segue il cupo stuol dei prigionieri.
A te sia gloria!
Viva Gzak, viva Gzak!
Gloria ai suoi soldati ebri di vittoria.
Gzak, viva Gzak,
Gloria all'invincibil,
Gloria a suoi guerrieri!
Già la squilla avverte il suo passar quel felice di! Gloria a voi possenti! Ardon borghi in vostro onor E consente lieto il ciel! Gloria, gloria! È di Russia il sacro suoi Un ossario immenso! Gloria, gloria, gloria! Al gran Kans si faccia onore! Gloria al suo possente Duce Gzak trionf atore! Invincibil Gloria a Kontchak! Viva il gran Gsak! Di sangue intriso geme l'almo suol. Oimè! Si leva tetro palpitar Dai campi spogli d'ogni flor. La morte invitta sta sfidando,
Muta di furor!
Gloria, gloria!
Kontchak:
La clava ancor possente Ha vinto questi schiavi.
La sorte ci è propizia.
La Russia invan ancor s'illude,
Il valor s'impone sempre più. La nostra forza raddoppia. Or le città conquise abbiam Rieche provincie a noi piegar. La nostra fede rivela L'antica gloria ancor. Il mondo intier ci temerá: Ne più su noi alcun potrà.
Coro: Gloria a Gzak, Evviva Kontchak!         Kontchak Squillate, о trombe!
(Trombe).
E ben: or qui, per iniziar la festa, Dividiamo il bottino. Che, tra piaceri e feste, Celebrar dovremo la conquista. La gloria consacriam. Dal sonno sian svegliate Omai le fragranti mie beltà; E diman con riflession, Concreteremo il pian di guerra. Attenti ognor i prigionier, Dobbiam vegliar con sommo ardor.       Andiam! (Esce).

Coro Dei Khans:
Al gran consiglio orsù volgiam
Che giova omai sapere il ver
Inerti star conviene ancor
O l'inimico perseguir
Chi guiderà l'armata nostra
O verso Kiew o su Poltava ripiegar
Su chi mai possiam fidar
O verso Kiew dobbiam marciar
O su Poltava ripiegar?

(/ "Polovcesi" escono. I prigionieri russi entrano nclle loro tende. Si vedono sulla scena i guerrieri "Polovtsienesi" che sono in sentinelle all'entrata delle tende. Dietro le scene squillano le trombe).
Coro Di Guardie

Il vittorioso è pari al sol!
Ed a la luna egli è simil!
Ai fochi fulgidi del ciel
Di valor sempre brilla
Sua gloria in ogni cuor scintilla.
Ah! Devesi cantar e sempre ber.
In omaggio del Signor.
Si! A chi tenta di sfuggirle
Nostre freccie giungono.
Son veloci i nostri alfier,

 
THIRD ACT The Polovtsy. Trumpets behind the scene. At the rising of the curtain is seen one part of the "Polovets" camp. The Polovtsy arrive from different directions, awaiting the arrival of the army of Khan Gzak. The latter begins to appear by degrees at the back of the stage. Some of the soldiers are bearing trumpets, horns and tambourines. Others escort Russian captives and are laden zvith rich spoils. The Polovtsy welcome Gzak's warriors with savage gestures. At the end of the march Khan Gzak enters on horseback, with a detachment of his folloivers. Khan-konchak goes forward to meet him. Prince Igor, his son Vladimir, and the Russian prisoners stand by, watching and listening to all that is taking place.  CHORUS * Our warriors come back   Triumphant and victorious.   Hail, to ye, fierce and glorious,   Hail, warriors of Khan Gzak!   Hail to our Chieftain and his braves  Who went forth to victory;   Fierce and terrible is he,   Brings us home a host of slaves,   Brings a splendid booty back.   Hail, ye warriors of Khan Gzak,  The trumpets sound for victory,  The drums resound today,   For many a town and hamlet burned,   For many a field laid waste,  And strewn with Russian bones.   Hosts of captives fair they bring,   Glory to our Khans,  To our ruthless, fearless Khans!   Hail to Gzak the Terrible,   Like a panther fierce he roves   Across the wide, wide Steppes;  Like a whirlwind, sweeps before him   All his foes; Men and horses, rank on rank, Fall before his furious onslaught, Till the plains are whitened With the bones of Russian foemen! Hail! Hail!  Konchak
Lo, thine the splendid victory, Thou hast o'ercome our foe, And laid his army low,  The land belongs to thee and me! The rumor of our great renown Spreads day by day; The whole world is our own, None bars our way!  CHORUS Hail to Khan Gzak! Hail to Konchak!         Konchak Sound the trumpets! Trumpets).
Come now! We will divide the captives and share the spoils between us. Come! Hey! From now till night ye all may feast and sing, and divide the spoils, to celebrate the victory. The fairest of the captives, ye shall lead them to my tent, at once. To-morrow morn, a council will be held to settle our next move against the foe. Watch the prisoners well. Now come! (Exit).  Chorus Of Khans To hold a council let us go. Shall we stay here awhile and rest, Or fall to-morrow on the foe? Shall we push further towards the west? Whom will our Chieftains take or       leave? Shall we sack Kiev or Poltava? Konchak awaits us, let us go. To follow his advice is best. Either stay here our men to rest, Or fall to-morrow on the foe, And march our horde still further       west.  (The Polovtsy go out. The Russians enter their tents. Warriors mount guard over the captives. Sounds of trumpets behind the scenes).   The Guards Like the sun is Khan Konchak, Like the moon is Khan Gzak, Like the stars are all our Khans. Their glory shines so brightly, Like the light of heaven at noonday. To the glory of our chieftains Let us now drink deep. Drink makes us blithe and merry, But we'll watch our captives closely. Woe to him who tries to flee! For our arrows fly true and far,

E sanno dal periglio deviar. Andiam: il canto d'onor, Leviamo nel Sol pei nostri vincitor. Sì! Noi saremo forti ognor così Vigilando i prigionier.
(Le guardie incominciano la danza).
(Uno dei ballerini cade. Un altro cade. Il terzo cade).
(A la fine della scena si oscura il palcoscenico. Le guardie si addormentano. Ovlour si avvicina jurtivamente e con precauzione alla tenda di Igor).
Ovlour
Sei a tempo ancor, se vuoi partir. Le guardie non han più un'ombra di ragion.
Al fiume, nell'oscuro, e già il destrier, T'attenderò: La notte è cupa.
(A voce bassa).
Udito il mio segnal t'affretta! Col figlio tuo, sicuro, verso me, Scavalcando i giunchi correrai. Pel tuo cammino, senza tregua, T'involerai sul tuo destriero: Al par di falco, fenderai lo spazio. La strada io t'accenno.
Igor (nella tenda): Orsù: t'affretta omai. Lo vuole il ciel.
(Ovlour esce).
(kontchakovna entra correndo e si ferina davanti alla tenda di VladiMiro. Ella c grandemente agitata).
Kontchakovna:
Ascolta!... L'amor tuo si dissolve?
Mi vuoi fuggir? Il tuo segreto io so.
Tu fuggi con tuo padre: Nè mai ti rivedrò.
Ebben: Coraggio avrai di dar Tal strazio a un cuore,
Che vive sol per te?! Non sai che senza Te miai più la vita
Avrà sorriso alcun? Rispondi a me. A te sia incatenato il mio destino Con te conducimi.
Io sfiderò con te la morte senza      orror. La libertà! l'onor, la vita t'offrirò. Mi vuoi con te siccome schiava? Sii mio re, mio re.      Sii tu Dio.
Vladimir:   Addio, mio dolce amor
Di partir m'è forza
Perchè mi vuoi tener?
L'onor mi chiama lontan di qua
Ma il cor rimane a te
Fedele a te Ed ora, addio
 S'accende già di gloria il ciel
Addio! Addio!
(il Principe Igor esce dalla sua  tenda).
Igor: Che intendo?!
Vladimiro indugia?!
L'onor ti chiama già
Che mai t'avvince?
Sei dunque tu lo schiavo di costor?
Vuoi tu tradire i tuoi?
Vladimir: Ah no!... Addio!
Kontchakovna: O tu crudel, il cor ti manca.
Io: grande, amata e fiera,
Regina di beltà or qua,
Per te straziata
Son tua prigioniera.
Ove la mia virtù?!
O resta me vicin.
Crudel! Ascolta la preghiera 1
Vladimir:  O quale lotta in me! Supremo angor! Mi strazia il cor questa sua voce. Il suo dolor sconvolge la ragion.
 Igor: Su via, partiam. Lo vuole il ciel. Fa cor! Con me dovrai partir. L'onor lo vuol: fuggiam. La patria nostra ci chiamò. 
 

And our horses gallop swiftly, On the plain we'd soon o'ertake him. Now make a song of praise and glory, In honour of our Khans' great deeds! (The Guards drink and begin to dance. One of the dancers falls. Another falls, a third falls. As the dance comes to an end twilight drozt's on. The guards fall into a drunken slumber. Ovlour approaches Prince Igor's tent furtively and with precaution). Ovlour  Prince, make ready soon for thy flight. The people all are drunk; the guard is fast asleep. The horses are saddled, and I will wait for thee and Prince Vladimir across the river. (Softly).  When all is still I'll whistle, and when you hear me, hasten to the river. Like the swift, stealthy ermine run through the tall reeds, swim like a duck across, and then without delay, spring on your eager horses like leopards, and like falcons cleave the air, hidden by shades of night. Prince Igor (from within the tent). Go, get the horses, we will be ready. (Exit Ovlour. Konchakovna rushes in, wildly agitated, and stands outside Prince Vladimir's tent).  Konchakovna  Vladimir! Can it be true that thou wouldst flee And leave me here alone? O I entreat thee, love! Thy plans to me are known. Thou think'st by midnight to be free, Thou, and thy father too, To see thy Russian home again
Ere breaks the day anew. But, ah, can it be true That I have loved thee thus in vain? Beloved, sweetheart, say, Thou could not thus deceive me; Thou wilt not ride away And broken-hearted leave me? 0 take me with thee, dear, For thee all risks I'll brave Without a qualm of fear. 1 give thee all—my liberty, My love, my honour are for thee. I will not ask to be thy bride,  But take me as thy slave, And IH be happy, at thy side.   Vladimir  Farewell, farewell, beloved! The time has come to part, For fate and duty tear me hence. O breaking heart, Eyes blinded with salt tears, O cruel fears! How can I speak that word: Farewell, my love, farewell. 0 Princess, hold me not. Farewell for ever more, Farewell! (prince Igor appears at his          tent-door).            Prince Igor Vladimir, son! What means this? « Princess, what doest thou here? A captive, son, hast thou thrown in      thy lot  With the Polovtsy, and thy land forgot? ladimir Ah no!—Farewell! Konchakovna O, leave me not! This is my earnest prayer to thee! Thou knowest: I am a daughter of the steppes, Child of the desert and of liberty! My father is the greatest of the Khans;in all the world there's none so proud as he; and I am of his race, yet bend the knee; and at thy feet entreat thee, Leave me not!
Vladimir 1 have not strength from thee to part; My soul's consumed with love of       thee, And like a furnace burns my heart, And in my mind an agony.            Prince Igor O tear yourself away, My son, and come with me! 'Tis duty leads the way, Our land hath need of thee. Wouldst thou see Russia fall? 
 
KONTCHAKOVNA:
Oime! Non sai com'io t'adoro?
Vladimir Icorevitch
Amore vince nel mio cor! O qual dolor!
Igor: Ci abbatte il disonor. Non odi? Laggiù, ne l'ombra
È già il segnal! Non più indugiar.
Orsù: Con tutto ardor.
Dover di patria che chiamô.
Su, via, ritorna in te. Non indugiar! Ritorna in te. Orsù: uggiam. 
KONTCHAKOVNA: Rimani ancor, se vuoi or fuggiamo insiem.
Vladimir: Soffro oimè troppo sacro è l'amor.
(Il Principe Igor vent entremer Vladimir).
Kontchakovna: 10 sfiderö per te la morte senza orror! La libertà, l'onor, la vita t'offrirö! Qual grazia val per farmi amar
Sempre da te?
Vladimir:  Deh! lasciami un po' calmar il pianto suo;
I1 suo dolor!
Soave pianto virginal!
Igor: Su, via non più... Deh vien! Fuggiam!
Kontchakovna Ebben... or lancero l'allarme! Il Principe Igor   (scappando).
Addio!
(Ella batte più volte sulla lama di ferro sospesa. I "Polovcesi" accorrono da diverse parti).
Kontchakovna: All'armi Igor fuggi
Da Ovlour traditi siam,
Che il figlio suo rimanga qua.
Una Parte Del Coro    (I Polovcesi).
Le vostre freccie, e presto sella. Seguiam le traccie del fiero Igor!
Presto, presto, presto! La guerra si raccenda ancor, E il giovin Vladimir morir dovrà. Morte a lui! Morte a lui!
Kontchakovna
0 no, pietà v'implora! Pietà per Vladimir! Io vo' morir per lui. La vita mía prendete. Su me ricada tutta l'ira vostra, Ma lui non fate, oimè, morir! Per lui sia grazia, Ei m'appartien.
. I Polovcesi
Morte, Russia, morta a' tuoi signor! (Accorrono i "Polovcesi"). 
Primo Gruppo: Schiumeggia irrompe il chiaro Don!
(Accorrono i "Polovcesi"). 
SECONDO GRUPPO: E l'onda invita rugge ancor!
PRIMO GRUPPO:
Ove il nemico seguirem?
1 duci già deciso avran.
SECONDO GRUPPO
La volontà sia rispettata:
Ecco e qua. Kontchak!
(Entrano Kontchak e i khans).      
Il Khan Kontchak Che avviene?
Che vuol dir? Piangi tu? E perché mai?    
Coro Di Polovcesi:
Già lunge e il fier Igor!
Fu Ovlour che ci tradi.
A gran galoppo omai,
Ne l'ombra l'inseguiam!         
Il Khan Kontchak Grazia a Vladimiro,
Cosi mio voler! . 
 
KONCHAKOVNA Do you not know how I adore you?  Vladimir Love conquers my heart! What sorrow!  Prince Igor Hear'st thou? The signal for our flight! Ovlour awaits us, we've no time to waste. Leave him, Princess! Vladimir, do the right. Come, follow me, our lives depend on haste. A moment longer and we are undone. Conquer thy passion, do thy duty, son. KONCHAKOVNA Remain, and if you will, we'll flee together! Vladimir Alas I suffer, for love is too sacred!
(prince Igor tries to drag Vladimir away).  KONCHAKOVNa Beloved, stay with me! Or let me share thy fate! I do not fear whate'er betide. Wilt thou forget thy mate And drive her from thy side?  Vladimir  О father, let me dry her tears! One long last kiss, one tender word, To soothe her grief and calm her        ears!  Prince Igor Enough, enough, son! Come... Farewell!  KONCHAKOVNA Well then, I'll give the alarm.    Prince Igor (hurries away).    Farewell!
(konchakovna strikes an alarm gong several times. The Polovtsy come running in from every side).   Konchakovna Prince Igor has escaped, Ovlour has betrayed us. Let his son remain here! The Polovtsy  To horse, to horse without delay, Let fly a rain of arrows sharp! Pursue them o'er the steppe. Haste like the wind: Bind young Vladimir to the nearest       tree  And pierce his heart with arrows. Konchakovna  Ah, no! You must not touch him, I will not let him go! The young Prince must be saved. But slay me if you will, Let the first arrow pierce my heart, For I will gladly die with him, But never give him up to you! The Polovtsy  Death to all the Russian captives! Show no mercy!   (Groups of Polovtsy come rushing in)  First Group The river Don is rising fast!     (Polovtsy come rushing in).
Second Group  The flood is rising every moment, We cannot follow them across the river! First Group We will follow the leaders. Second Group
Call all the Khans in council That we may hear what they advise. See, here comes Khan Konchak! (Enter Konchak and other Khans). onchak  What means this noise? Daughter, why art thou here?  The Polovtsy  Prince Igor has escaped, Ovlour has played the traitor, He saddled two swift steeds, And with the Prince has ridden away.  Konchak  Do not harm the Prince. These are my orders! 
 
Coro Dei Khans: È pronto ognun ad obbedir
Ma periglioso è l'inseguir. Igor su noi può ripiombar
L'orgoglio suo punir dobbiam
E forse il figlio Suo per quel cammino sfuggirà
Ma prima deve soggiacer
Ai nostri colpi di staffil.
Su via Kontchak decidi tu
Col nuovo sol vedrai cader Dei prigionier l'odiato stuol
Nessun di lor potrà sfuggir Al nostro acciar sterminator!        

 Kontchak:
No! Meglio assai così il falco tener In pegno d'una pia fanciulla... Ei forse può giovar.
(A Vladimir). Vien! Sii tu di mia famiglia,
Ti vo' donar la figlia mia Ne' vostri sguardi amor scintilla,   
E ride il cor.
(Ai Khans). Or noi partiam. Vittoria avrem.                 
I Khans: A l'armi, orsù! Vittoria avrem.     (Trombe sulla scena).
Coro Di Polovcesi: Andiam! Andiam! Andiam e de la Russia vincerem l'orgoglio.
Andiam! Gloria a te, Signor!
(Trombe).
CALA IL SIPARIO

The Khans  Konchak, hearken to our words, hear what we think. In all affairs of warfare we have followed Thy counsels and commands without a protest. But now that the old falcon has flown home, This young bird soon will follow. It were wise, While still we have him, to make sure of him— Send one sharp arrow quiv'ring through his heart. Believe us, 'tis good counsel that we give. Thou knowest that in warfare we have followed Thy wise advice without demur or
protest. Now scorn not our opinion: slay this swarm Of Russian vermin ere they all escape.Konchak  Nay! If the old falcon has flown back to his nest, We'll chain the young one here. Give him a mate.To Prince Vladimir). Vladimir, here behold thy chosen wife! Thou art no foe, but dear as any son. (To the Khans.) To-morrow morning, burnish all your weapons, We'll march on Russia once again! The Khans To Russia! To fight our foes again'. (Trumpets). The Polovtsy To Russia we will march, To fight the foe! Glory to Khan Konchak!  CURTAIN.

 
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ATTO IV
 
S'alza il sipario e si vedono davanti i muri e la pubblica piazza della città di Politivi. Comincia a spuntare il giorno. Jaroslavna è sola sulla terrazza alta sul muro.

Jaroslavna:

Udirà lo sposo diletto il sospir
Che aleggia sul mar
Del Danubio alle glauche rive
Come usignol il cor poserà
Pel sonante sacro, flutto
Navigherà l'amore
E cosi ne l'onda pura
Guariran le sue feriie
Vento di terror
Perchè travolgi senza tregua?
Ai gagliardi eroi d'Igor,
Le frecce ancor sospingi!
Non sei sazio, vento fatale,
Di scagliar così.
Il tuo soffio che diffonde morte?
Tu il mar scuoti, e in tenebrar
Gli muti il sorriso. Senza tregua,
T'abbatti ognor sul mostranato petto
Il pianto mio d'amor
Che al fiorir del sol
Dell'onda vapor l'azzurrità
Almo sol, fattor di vita
Tu che effondi e forza e amore
Divo sol, perenne fiamma
Muta a te mi prostro
 Obliati, ne l'ignavia
Essi implorano la morte
E i tuoi raggi fanno strazio Fra tanto squallor?!
(Un gruppo di villici passa cantando. Jaroslavna siede assorta nei suoi pensieri).
Coro Di Villici
(Dietro le scote; poi si azi'icina a          poco a poco).
Qual fragor selvaggio di rea tempesta
Sembra di lontan minacciar?!
Passa Gzak il gran guerrier! Sembra di lontan l'uragano?
È il grande guerrier, il gran guerrier,       Il vincitor!  
(Compariscono sul palcoscenico).
Nero corvo fende l'orizzonte Morte stride ognor:
Ella vien!
No ; no : è Gzak che vuol guerra ancor E un lupo scarno che brama sangue E va seguendo il corvo al vol?
(Morendo in lontananza).
No, è Gzak, il vincitor, Che vuol guerra ancor!
Jaroslavna (contemplando i dintorni devastati).
Segni ovunque di terror! Tutto è squallido, tutto qui supplica! Non più messi biondeggiar vedrem      laggiù.
La giovinezza più non canterà l'amor»
Non più.
(Guardando fisso in lontananza).
Di lontan due cavalier veder mi pare
 Par che un d'essi sia guerrier polacco.
Di novella strage hanno sete ancor?
Il crudel flagello chi potrà mai frenar?
Al fin Poutivl s'arrenderà
Ma l'altro nobile, di nostro sangue par.
Sì, sì: un Russo egli è di certo. Da gran signor è l'armatura
Auster egli ha l'atteggiamento.
Un principe soccorso offrirmi vuole?
 Mi reca hbeità?!... Sogno ancor?!
Che penso?... Che oso?...
Il sogno m'esalta... Qual miraggio!
Ah! Illusa io son! Qual follia!... Invan io spero... No!
(Con strascico di voce)-.
È lui! Sì: riconosco il buon Igor È l'eroe diletto, che ritorna. Vive ancor! Odo la sua voce.
(il Principe Igor compare sulla scena, a cavallo; è accompagnato da Ovlour. // principe scende dal cavallo e corre verso Jaroslavna. Ovlour s'allontana con i cavalli).
Jaroslavna:
Ah! Sei tu ch'io recingo!
Ah, risalgo a la vita
Piango, fremo! qual prodigio!
Il Principe Igor
Il dolor già dilegua. Ah! sei tu ch'io recingo! Sul mio cor posa ancor:     Ch'io t'adori. 

FOURTH ACT (The city walls and public Square in Poutivle. Daybreak. Yaroslavna is seen standing alone on the terrace of the wall). Yaroslavna Ah, still I grieve; ah, still my tears flow on, I send my sorrow forth at dawn upon the breeze, To him who tarries by the distant seas. O, could I, like the cuckoo, fly along
the banks Of the blue Don, Or dip my sleeve in Kayala's cool flood, And from his wounded body wash the blood! O, breeze, O boist'rous breeze, Why dost thou blow across the      plains? Dost bear the cruel arrows Against the Prince's warriors? O, breeze, O boist'rous breeze, Driving the clouds before thee, Rocking the ships upon the waves, Why dost thou blow so long Across the plains and scatter My joys like autumn leaves? Flow on thou Dneiper, broad and       blue, Beloved, famous river, flow! Bring my dear one home to me, Then no more at dawn I'll weep, Or send my sorrow forth upon the      breeze   To him who tarries by the distant seas. O thou sun, thou sun resplendent, Shining brightly in the heavens, Warming all things, all caressing, Making all the world rejoice! Why upon the burning steppe, Where no cooling waters flow, Didst thou torture them with thirst; Exhaust them with thy ruthless glow? Tell me sun?  (A crowd of tillage folk appears singing. Yaroslavna is absorbed in thought).  Chorus  (Behind the scenes: then gradually  approaches). 'Twas not the furious tempest-wind
that brought This great calamity; Khan Gzak it was who all the evil wrought. Twas not a croaking raven, grim and black, Foretold that this should be; Our homes were burnt and ravaged by Khan Gzak, 'Twas not a hungry wolf, so fierce and grey, That scattered all our flocks; It was Khan Gzak who bore our herds away. (They pass out). Yaroslavna (Gasing over the lands laid waste).  How ruinous and sad the land oppears! The hamlets burned, the fields are bare and black, the crops down-trodden—wasted by the foe! 'Tis long since songs of gladness echoed o'er the land! (She gases over the distant plains)  hom do I see in the distance'.. Two horsemen approaching, and one is dressed like the Polovtsy... Surely the foe will not return again so soon. God preserve us! What will now become of us? Poutivle will be taken from us too!... The other rider is attired like a Russian, and does not seem to be a common soldier; his bearing, his fine steed, his whole appearance bespeak high birth and power. It is some Russian Prince who visits us... Who can it be? Whence comes he? I do not know... I cannot guess... 'tis strange...mysterious... Ah! Impossible!... Am I dreaming, or under a spell?... No! (with emotion). Those are Prince lgor"s features...the dear familiar face and figure! It is the Prince! My love comes back to me! (prince Igor rides in, accompanied by Ovlour. He dismounts and rushes to Yaroslavna. Ovlour leads away the horses).  Yaroslavna 'Tis he, my homing mate, my love! My long-desired husband, my life, my all! Prince Igor Greeting, my joy, my love! Greeting, light of mine eyes! Once more we are together, my wife, my own!

Jaroslavna:
Ah! Sogno dì dolcezza!    
 Igor: A ^e grazie, o ciel.
Jaroslavna : Sognar credei: Sia lode al ciel. Son io, son io, che vivo ancor! L'aspetto tuo non mi tradì Igor, Sei tu che stringo al sen. 10 temo sempre di sognar, Poi che m'accadde ancor.
Ma no, sei tu; non è illusion:
11 tuo cor sento vibrar col mio.
Igor: È ver, non è illusion la tua. Son io, che sempre a te pensai,
Che sempre udii la voce tua errar Pel mare di dolor.
Jaroslavna
A te vicin non temo più. Alfin tu sei, mio santo amor: E il cor mi esulta di dolcezza. Dal ciel sei sceso ancor.
Igor: Dolce sposa, sacrata sei; In eterno t'amerò Raggi a noi verserà Da! ciel l'amor. 
Jaroslavna: Come i dì passai fremendo! E credeva udirne l'etra palpitar L'arcana voce che mi dava fede ancor. Lungamente il cuore mio s'è nutrito Di speranza; ben fiammeggia Or più santa la mia fede e l'offro      a te. E a te così fedel resterò.     E vinto hai tu?
Igor: Amata sposa io ben tornai glorioso E fier di tua virtù. Ornai lontan non più languirò,     
Mio dolce amor.
Jaroslavna:
Il ciel si placherà di minacciar così. Sol nostro amato suol, Benigno un nuovo Sol di gloria rag-     gerà:  Più bella fiorirà la santa libertà.

Yaroslavna Can it be true? O say 'tis not a dream! Prince Igor  I give thanks to heaven! Yaroslavna  Can it be true? 'Tis no misleading gleam O witchcraft my poor heart deceiving. - * Thou hast come back... 'tis sweet beyond believing! How oft in sleep I saw thee by my side, But now I am awake... О swear to me, my senses have not lied, Or, love, my heart will break! Prince Igor It is no dream, belovèd mine, Thou hold'st my hand, and I grasp thine. Once more into thine eyes I gaze, And hear thy voice as in past days. Yaroslavna My love, my husband, thou art come Back to thy people and thy home; With thy return my sorrows cease, Thou bringest happiness and peace. Prince Igor My wife, my darling, I have come Back to my people and my home; The captive's shame, the wounds, the pain,
Vanish at sight of thee again. Yaroslavna Once more I see thy visage dear, Once more thy voice, my Prince, I hear; With thy return my sorrows cease, Thou bringest happiness and peace. Did you conquer? Prince Igor No more waiting; no alarms; Once more I hold thee in mine arms! Beloved wife, friend of my choice, Seeing thee, heart ànd soul rejoice! Yaroslavna Husband mine, by troth long plighted, Friend and husband, heav'n-united, Long my heart has ached for thee. A new sun will shine for us And liberty will be more sweet. Prince Igor Secretly I made my escape, When I learnt that Gzak had been       here. I fled to save my land from ruin, And send a rallying cry from end to      end  Of suffering Russia. I came to raise Another army, and to rouse the Princes, That we may drive our foemen back once more. Yaroslavna Thou didst escape at dusk. Despite the heathen Khan, Didst break from thy captivity? But thou wert wounded sore, Say, dost thou suffer now? My love, my homing mate,   0 let me comfort thee! Prince Igor Beloved wife, friend of my choice, Seeing thee, heart and soul rejoice! Gone the hours of evil dreams, Gone the sad and anxious thoughts. Prince Igor And Yaroslavna  Forgotten all the hours of pain, Forgotten all the weary days, For now joy floods our lives again, As when the heavy storm clouds lift And through a bright and widening        rift  The sun pours down his hopeful rays. Prince Igor I'll a rallying cry abroad, And raise another valiant host, I will not let the heathen boast. This time I'll crush the Tartar horde!         Yaroslavna Heaven of love will shine.  (prince Igor and Yaroslavna zvalk slowly towards the Citadel. While the goudok players sing the following song, they stand by the gateway, absorbed in talk, and then disappear within).  (Enter Eroshka and Skoula, both rather tipsy).  Eroshka Now the sun is shining, Everything is smiling, A new Prince has come! Igor is far away, 

Sempre i vincitor l'anno in schiavitù
Senza libertà presto ei morirà
 Ei lasciò, stolto, nel voler guerra
Tutto il suo tesor e le genti sue.
Il fiume schiumeggiando, l'ha con se tolto
E chi piomba giù non può risalir
E il denar vola, senza far chiasso
Chi non fingerà non saprà regnar
A la Kajala il signor si spinse
Ma con tal dolor, ci lasciò l'onor.
Tutta Russia afferma ch'egli ha mal oprato.
Igor ne l'inganno si trovò sospinto
Ora ognun piange e non più spera
La fatal illusion in Igor vani
Si leverà dai borghi dai villaggi
Dalle rive del Danubio la condanna  eterna.
S'ei tornasse ancora via di qua si
caccerà. Sia gloria al gran Signor
Che ci lasciò schiacciar! Quel prodigioso Igor, quel sovrumano
Igor. Skoula: Che guerrier prode! Che campion raro! Ma veh! chi è là?! Io sogno!
(S'interrompono stupiti, vedendo da lontano Ii Principe e Jaroslavna, che entrano nella cittadella). Erociika Chi? Lui?!
Skoula: Ei torna?! Che mai vuol dir?
Erochka: Ah! fatalità! Ebbri siam noi! Il principe qua! Ed or che avverrà? » Facciam eco agli evviva!     Ahi! Ahi! Davvero non c'è da ridere! Bel caso!
Noi saremo impiccati!
Skoula   (facendo l'atto di suonare). Presto, suona...          
Erocìika Per qual ragion suonar tu vuoi?
Skoula Presto, 9uona!   Fate festa al possente gran signore.  
 Tutti qui! correran cosi,   Vedrai, d'allarme al suon. (Entrambi afferrano le funi delle cam- pane e si danno a suonore l'allarme).
Erochka E Skoula: Helà, al suon dawer ognun verrà! Di qua, di là, di su, 3i giù, vicin, Lontan, venite or via cosi: correte     qua!
Skoula: Helà! Presto tutto qua!
Ognun di voi godrà, grazia al ciel!
(Il popolo accorre in folla da diverse parti).
Coro: O qual fragor! Dite su. Chi ne minaccia? Ah! Che vuol dire ciò. 
(con enfasi): Via, accorrete per di qua! Indegni, basta, non è tempo di celiar. Certo: trincato avete voi, Già sin d'or molto vin! Zitti, quanto, già bevuto han molto     vino Di buon mattin! Via dia qua, maledetti briccon. È ben meglio che andiate a dormire! A la tana presto, birbe via di qua!             (con enfasi). Quale prodigio! Quanto strepito!
Skoula: No, no! Questa ebbrezza, certo Non ha per causa il vino! Noi salutiamo qui sua grazia.
Coro: Ma che? S'annuncia il principe? Che il ciel maledica!
Erochka: È il nostro Igor che inoltrasi. Si. Egli è qua: grazia al ciel.
Skoula: Or la gioia è immensa!
Coro: No, vile; tu mentisci ancor.

 In prison he must stay,  Since all his warriors fell.  For him we need not weep, The Khan will treat him well;  But all your pity keep For those who in the fight Were butchered by the foe. 'T was Igor who in spite Of warnings in the sky Would still a-warring go. And on the sandy plain Where never waters flow There perished our great host; The army Igor lost We ne'er shall see again. WitW pots of Russian gold, This Prince so wise and bold Built bridges at great cost That never have been crossed; For at the Kayala, That mighty floods did swell, The troops were left to drown, And with his men wçnt down Prince Igor's fame as well. Therefore everywhere, Through all the land, From Danube to the distant sea, The Russian people all deride The Prince who caused their       misery.
Skoula  A better Prince has come! Igor is fai away, But who goes there? I dream. (They suddenly break off in terror, having caught sight of the Prince and Princess as they enter the Citadel).  Eroshka Look! Look yonder!   Skoula  The Prince! Eroshka  Oh, mercy on us! 'Tis all over with us now! What's to be done?
Oh, oh, our heads will be chopped off! We shall be executed, friend! Drawn and quartered! Skoula  (making him a sign to pull). Ring the bell! Ring!          Eroshka Ring! What for?. Skoula  Why, to save our lives, our skins, our necks! To fill our bellies, too, with food and wine. Ring, rouse the people, sound the alarm! (They both seize the bell ropes and pull vigorously).  Skoula and Eroshka  Hither, good folk! Make haste, make haste. Run quick to hear the joyous tidings! Assemble all ye orthodox, We have good news for you! (Enter the people from every side). Skoula  Come, quickly, you shall all have joy!
CHORUS What a noise! What's the matter? Is the town afire? What's it all about? Answer... quick!  (with emphasis). Tt is those drunken players! 'Tis none but those rascals! Corr.e      down,  You guzzling swine, cease to plague usWait, hear what they have to say! No, turn them out... Send them packing!
Come down! Be off! Get you gone! What mystery. What noise!  Skoula  No, no, I am not drunk with wine. We are welcoming the Prince.  CHORUS
What! Your Galitsky, the traitor? Let him be accursed of Heaven!  Eroshka  Nay! We speak not of perfidious     Galitsky, But of our lawful Prince—Igor.           Skoula Igor, son of Svietoslav! CHORUS You both are raving mad! Nonsense!

 
Skoula: Guardate laggiù: chi s'inoltra. Volgesi! E il possent Igor. Miratelo ei sale al Kremlin: Egli ha per mano la sua diletta. Parla con gli anziani suoi Bojardi.      Ah!
Erochka
Viva!
Coro
È pur lui sì!
(Suonano nuovamente).
Presto: suonate or tutte le nostre campane:
Che qui dovrà la folla si raduni. È il nostro eroe: rinascente sol! Ei riscende a noi dal ciel!
(La folla aumenta sempre più. Alcuni si avvicinano a Ovlour e lo caricano di domande).
Suonate le nostre campane,
Che questo è glorioso dì!
Ah! Viva Igor! Gran Signor!
(Suonano di nuovo).
         Erochka Vittoria, vittoria, vittoria! Fiero ci ridona il suo sorriso, Ed irradia il nostro cor!  (Entrano i bojardi e i villici).       Bojardi E Vecchi Placa alfin la tetra sorte, Dio, che vedi il nostro stato: Il buon Igor è tornato, E ci irradia il nuovo sol!            Il Popolo  Oda il cielo i nostri voti  E ridoni la speranza,   Molto abbiam* per te sofferto, Santa libertà!        Erochka E Skoula Andar dobbiam in folla, Per evocarlo ancora. Apparirà di certo a l'alto de la torre. Tutti in folla andiam plaudenti!      Andiam! Andiam!              
Il Popolo:
Andiam! Andiam! ancor cantiam,     cantiam Il saluto andiamo a dare E plaudisci o sacra terra, Che giulivi in nobil ritmo, Cantiam viva Igor!
Bojardi E Vecchi
Ah! E da noi che deve udire De la gioia il primo urrà!? Tutti incontro noi moviamo: Passa il principe di qua. (/ vecchi e i bojardi si diriggono verso la cittadella).
Il Popolo
Ben dicesti, lo si attenda, Pure qua.
I costumi de' nostri avi rispettiani.
(La folla si accresce a poco a puce Entrano le donne con vesti eleganti. Alcuni escono dalle loro case portando del pane e del sale).
Si preparin per la festa molli
Al vento veli d'or.
Adorniam le nostre teste!
Inni sciolga il novo sol!
Si preparin per la festa molli
Ai venti veli d'or.
Adorniam le nostre teste!
Inni sciolga il novo sol!
Andiam tutti: precediam il buon Igor,
E gli s'offra il sacro pan e l'idromel.
         Erochka Ah! Viva, o Prence! Viva il grande Igor!             Skoula Brindiam a te, signore nostro. Lieti qui si beva ognora, E di gloria sempre a te sorrida il cielo.
Il Popolo Placa alfin la tetra sorte, Dio che vedi il nostro stato: Il buon prence è tornato E ci darà un novo sol! Il saluto gli rechiamo Che nessuno più paventi: Igor sempre vittorioso, Ci proteggerà Già la speranza arride Igor vola a la vittoria: Il suo braccio sa la gloria! Viva il grande signor nostro Igor! (// principe esce dal "Kremlin" con la principessa. Essi compariscono sulla pubblica piazza accompagnati da bojardi e da vecchi. Il principe saluta il popolo che lo riceve con grida e applausi di gioia). Ei fiammeggia al nuovo sol! Sia gloria a te, Igor! A te! A te, Igor!


FINE

******************************************************************
 Skoula: You don't believe us? Then look there, By the Citadel. Dost see him now? He passed a moment since, with the Princess. He is going to the Kremlin. See! That's his helmet! There's his horse! And there's the Polovets who brought him home. Look! Eroshka: Long live the Prince! The Crowd Prince, Prince, our Prince! Aye, ring the bells! (Ringing of bells). Run quick and ask the Polovets If in truth the Prince is here! (The people crowd in in great numbers. A few go up to Ovlour and question him). He has returned! 'Tis true, the Prince, our father, has come home!... Rejoice, give thanks! (Enter the Boyards and Elders).
The People Suddenly he has returned from captivity, Igor has come to save us! The Boyards and Elders Now thanks to God in Heaven be, To whom we have not prayed in vain, Who turned our sorrow into joy And brought our good Prince home again. The People Our Prince, from out captivity Has come back to his folk again; Our Prince, our father, long awaited, Takes up his happy reign. Skoula and Eroshka Haste, good folk, to meet him, Haste to the Citadel, Waste no time, go forth to greet him, And wish Prince Igor well.  The People Let all the people go to meet him, To welcome home our Prince to-day; Waste no time, but run to greet him. Hail Prince Igor! Come away. The Elders and Boyards    Stay!  Let us go first, it is our right, To give the Prince his welcome due, Wait here, good people, within sight, Until Prince Igor sends for you. (the Elders and the Boyards go forwards the citadel).  The People  The Elders are quite right, good friends.
To meet the Prince we are not dressed. We shall have time before he sends To deck us in our Sunday best. (The crowd gradually grows in num-    bers. Enter women in holiday dress.   Many people come out of their   houses bearing the bread and salt—   symbols of welcome).   Let us all look bright and gay,    Poutivle keeps a holiday,   Songs of welcome we must raise,   Make a song our Prince to praise.   Bread and salt the folk must offer,   On a salver chased and fine;   Mead in plenty we must proffer,   And the best of wine.  Eroshka  Hurrah for the Prince! Hurrah for the great Igor!  Skoula: Drink the Prince's health, May he have long life and wealth. The Prince has come! The People  Let all the people greet the Prince Escaped from his captivity He is our little father kind, He is our long- line missing Let all the people greet him, Our noble Prince, our honour'd guest, Loyal people, bring your best! Happier days begin for us, Russia's future's glorious, Now Prince Igor reigns once more! (The Prince and Princess appear from the Citadel and move on towards the public Square, accompanied by the Elders and Boyards. The Prince salutes the people who receive him with shouts of joy). Long live our little father, long live our noble Prince! End

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