Wednesday, January 21, 2015

La bella notte di Offenbach -- ATTO III -- I racconti di Hoffman -- Giulietta a Venezia -- La barcarola

Speranza


ATTO III, “GIULIETTA”.


A Venezia. Galleria delle~festein un palazzo che si affaccia sul Canal Grande.

Sul fondo acqua abbastanza alta per le gondole.

Balaustre, scale. lampioni. lampadari. cuscini. fiori.

Porte larerali in primo piano. più in fondo grandi porte o arcate.

Da queste si accede ad altre gallerie.

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SCENA PRIMA
HOFFMANN - PITICHINACCIO
Giovanotti e Signorine - Lacché
poi GIULIETTA e NICKLAUSSE.
Gli ospiti di Giulierta sono riuniti in gruppetti, alcuni
in piedi altri accovacciati su cuscini.
Quadro brillante e molto animato.

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BARCAROLA

CANTO DI BACCO
Amici! ... l'amore tenero e sognatore
Errore!
L'amore nel baccano e nel vino
Divino!
Quando d'un bruciante desiderio
I1 vostro cuore s'infiamma
Alla febbre del piacere
Consumate la vostra anima!
Slanci d'amore,
Durate un giorno!
Al diavolo chi piange,
Per due occhi belli!
A noi la miglior sbronza
Di canti gioiosi!
Viviamo un'ora
Nei cieli!
GIULIETTA e NICKLAUSSE, dietro le quinte.
IL CORO

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Bella notte, oh notte d'amore,
Sorridi alla nostra ebbrezza,
Notte più dolce del giorno,
Oh bella notte d'amore!
Il tempo fugge e per sempre
Si porta via le nostre carezze!
Lontano da questa felice dimora
I1 tempo fugge senza ritorno.
Zefiri ardenti
Riversateci le vostre carezze;
Zefiri ardenti
Regalateci i vostri baci.
Bella notte, oh notte d'amore,
Sorridi alla nostra ebbrezza,
Notte più dolce del giorno,
Oh bella notte d'amore!

Giulierta e Nicklausse entrano in scena. venendo lentamente dalla galleria del fondo.
Al diavolo chi piange
Per due occhi belli!
A noi la miglior sbronza
Di canti gioiosi!
Viviamo un'ora
Nei cieli

HOFFMANN: Il cielo ti presta il suo chiarore
Bellezza,
Ma voi nascondete, oh cuori di ferro,
L'inferno!
Felicità del paradiso,
Dove l'amore invita,
Giuramenti, speranze maledette,
Sogni della vita!
Oh castità!
Oh purezza!
Mentite!
HOFFMANN
IL CORO
Povero me, non c'è, perdinci! ciò che m'incanta!
Ai piedi della bellezza che viene ad inebriarci
I1 piacere deve sospirare?
No! ... il riso sulla bocca, ascoltate come canta!
Giulietta si siede. a destra, e poco a poco si sdraia
SUI divano ascoltante Hoffmann.
Al diavolo chi piange
Per due occhi belli!
A noi la miglior sbronza
Di canti gioiosi!
Viviamo un'ora
Nei cieli. SCENA I1 SCHLEMIL, prendentlo la mano di Giulietta
che cerca cli calmarlo.
NICKLAUSSE DAPERTUTTO
Si!
I1 suo riflesso! ... Dubiti forse
Della forza dei tuoi occhi?
Andiamo!
Gli Stessi, SCHLEMIL, poi DAPERTUTTO. Per tutti i diavoli! Escono.
DAPERTUTTO. solo
GIULIETTA, qpli invirari
Al gioco, signori, al gioco!
SCHLEMIL, entrando in scena. GIULIETTA
Vedo che siete in festa. Benissimo, signora!
Andate! ... per gareggiare
Gli occhi di Giulietta sono un'arma sicura.
Fu inevitabile che Schlemil soccombesse.
Fede di diavolo e di capitano!
Tu farai come lui.
Voglio che Giulietta ti streghi oggi stesso.
Si toglie dal (filo un anello con un ,grosso diamante e
lo fa scintillare.
No.
DAPERTUTTO
GIULIETTA IL CORO
Come! ... Ma io vi ho pianto per ben tre giorni.
Chi lo sa? Forse il tuo Hoffmann sogna meglio
Con asprezza
Si, ero là, prima, ad ascoltare,
Con ironia
Egli ti sfida ...
AI gioco! al gioco!
Tiari escono. tranne Nicklausse e Hoffmann.
PITICHINACCIO
Diamine!
CANZONE
Gira. gira specchio che attiri l'allodola, GIULIETTA
Scintilla, diamante. affascinala. lusingala ...
L'allodola o la donna
Verso questa lunsinga irresistibile
SCENA I11
Hoffmann? ... sta bene! ... da oggi
SCHLEMI L. a Pitichinaccio ne farò il mio giocattolo.
Aborto!
HOFFMANN. NICKLAUSSE.
vanno con l'ala o col cuore;
L'una ci lascia la vita e l'altra ci perde l'anima.
Gira, gira, specchio che attiri l'allodola,
Scintilla, diamante, affascinala, lusingala.
Hoffmann entra
NICKLAUSSE. a Hoffmann.
DAPERTUTTO
PITICHINACCIO
Olà!
Una parola! ... Ho due cavalli sellati; al primo
sogno
In cui il mio Hoffmann perderà la testa, io lo
porterò via.
Appare Giulietta che s'a~~i~icicnoam. e affascinata. al
diamante che Dapcrrurro rende verso di lei.
È lui!
Dapertutto esce dopo aver baciaro la mano di
Giulietta.
GIULIETTA, calmandoli
Calmatevi! HOFFMANN SCENA IV
Abbiamo tra noi un poeta straniero.
Presentantlo Hqffmann
Hoffmann!
SCENA V
E quali sogni, mai, potrevvero essere generati
Da simili realtà!
Si può amare una cortigiana? ...
DAPERTUTTO, GIULIETTA.
GIULIETTA - HOFFMANN.
Hqffmann attraversa la scena, saluta Giulietta e fa
jinta di allontanarsi.
DAPERTUTTO, infilnndo l'anello
al dito di Giulietta.
SCHLEMIL, scorresemenre
Signore!
NICKLAUSSE
Questo Schlemil, però ... Caro Angelo! GIULIETTA, a Hoffmann
HOFFMANN, ironico Voi mi lasciate?
Signore!
GIULIETTA
HOFFMANN
Che vi aspettate dalla vostra serva? HOFFMANN, beffardo
Io non sono Schlemil
GIULIETTA, a Schlemil Ho perso tutto ...
DAPERTUTTO
NICKLAUSSE
Stacci attento. il diavolo è furbo.
Sorrideteci, di grazia.
E venite a prender posto
Al faraone! ( Bene. mi hai capito,
Abile tra tutte a sedurre i cuori,
Mi hai già donato
L'ombra di Schlemil! Io muto
i miei piaceri e ti prego
di farmi avere oggi
Il riflesso di Hoffmann!
GIULIETTA
Cosa! ... anche voi! ...
Ah! voi mi offendete
Senza pietà, né misericordia.
Andatevene! ... Andatevene! ...
Daperrutro appare sul .fon(lo.
IL CORO
Evviva! Al faraone! HOFFMANN
Giulietta. dopo aver invitato rutri. con un gesto. a HOFFMANN
se~quirla nella sala da gioco: si dirige verso I'uscira.
Hqffmann s'avvicina per offrire la sua mano a Giulietta.
Schlemil inrerviene prontamente.
Suppongo di si,
Se me la fa amare, acconsento che mi faccia
dannare. - -
Andiamo!
GIULIETTA
Le tue lacrime ti hanno tradita.
Cosa! Il suo riflesso! Ah! Io t'amo ... a costo della mia vita. DUETTO GIULIETTA
GIULIETTA. a Hoffmann INSIEME
Silenzio!
piano
Ti amo, lui ha la mia chiave.
Nel mio cuore. Sono io che ti supplico,
GIULIETTA Hoffmann, esaudisci i miei desideri! HOFFMANN
Ahimé! il mio cuore si smarrisce ancora,
I miei sensi si lasciano infiammare.
Maledetto l'amore che mi divora,
La mia mente non può placarsi.
Sotto questa fronte chiara come un'aurora
L'inferno stesso viene ad inebriarmi.
La odio e l'adoro
Voglio morire d'un suo bacio.
Ah, infelice, ma tu dunque non sai
Che un'ora, che un momento possono esserti
funesti?
Che il mio amore ti perderà per sempre se resti?
Che Schlemil stasera si può scaraventare nelle mie
braccia?
Non respingere la mia preghiera,
Ti appartiene la mia vita intera
Ovunque ti prometto accompagnerb i tuoi passi.
HOFFMANN
I1 mio riflesso?
PITICHINACCIO, a Schlemil.
Ammazziamolo.
SCHLEMIL
Pazienza.
GIULIETTA
Il tuo riflesso. Si, senno o follia,
Io l'attendo, io lo voglio!
HOFFMANN DAPERTUTTO, ar~ricinan(1osai Hoffmann.
Come siete pallido!
GIULIETTA
Oh Dio! Di quale ebbrezza inebri I'anima mia? INSIEME
Come un concerto divino la tua voce mi ha
pervaso;
Da un fuoco dolce e ardente il mio essere è
divorato;
Il tuo sguardo nel mio ha diffuso il suo ardore,
Come astro radioso,
E io sento, oh mia adorata,
Il tuo alito profumato passare
Sulle mie labbra e sui miei occhi.
Mio bel Hoffmann, io vi adoro,
Ma non ho il coraggio di rifiutare
Questo diamante dallo scintillio d'aurora
Che non mi costa che un bacio.
Poiché io sono donna e adoro
Ciò che mi fa ancor più bella
Per sedurvi!
Poeta, dovetc calmarvi.
HOFFMANN HOFFMANN
Estasi! ebbrezza inappagata, lo!
strano e dolce terrore!
Il mio nflesso, la mia anima e la mia vita,
per te, sempre per te! DAPERTUTTO, por~penc10,qIui no specchio
Piuttosto, guardatevi!
GIULIETTA DAPERTUTTO e PITICHINACCIO.
GIULIETTA HOFFMANN, stupito. ,puardandosi allo specchio.
Cielo!
Se la tua presenza mi manda in estasi,
voglio conservare di te
Il riflesso, l'anima e la vita,
amico mio, donamele!
Povero Hoffmann, l'amore ancora
Viene invano ad infiammarti;
La bella dallo sguardo d'aurora
Ci ha venduto il suo bacio.
Poiché la "civetta" adora se stessa;
Un gioiello che può farla diventare
Ancor più bella e sedurci
Per lei può ben valere un bacio.
Oggi, poi, rinsalda il mio coraggio
Lasciandomi qualcosa di te!
NICKLAUSSE, a Hqffmann
Cosa?
HOFFMANN
Cosa intendi dire?
SCENA VI
GIULIETTA HOFFMANN. con una sorta di terrore.
Gli Stessi, SCHLEMIL, DAPERTUTTO, SCHLEMIL, impu,qnando I'elsa della sua spada.
NICKLAUSSE, PITICHINACCIO.
Ascolta, e non ridere di me.
Ella cinge Hoffmann con le sue braccia e prende
uno specchio che è sul tavolo.
Ciò che voglio, è la tua vera immagine
Che riproduca i tuoi tratti, il tuo sguardo, il tuo
viso,
I1 riflesso che tu vedi allungarsi sul mio.
Il mio riflesso!
Correndo a due frandi specchi alternativamente.
Ho perso il mio riflesso!
Questo poeta che detesto
Avrà presto il suo bacio
Senza questa spada lucente e risonante
Che io so molto ben usare.
Un folle amore ti divora?
Son qua per rasserenarti
Tu pretendi di essere molto amato
Va bene. parliamone.
GIULIETTA, vivacemente
Schlemil! NICKLAUSSE. indicando ironicamente Giulietta.
Entra Schlemil seguito da Nicklausse. Dapertutto, Per la Signora.
HOFFMANN Pirichinaccio e qualche altro invitato.
Tutti, tranne Hoffmann e Nicklau~~rei.d endo con
Che! il mio nflesso! Che follia! voce sofocata.
SCHLEMIL NICKLAUSSE e IL CORO Ha! ha! ha! guardate il suo terrore.
GIULIETTA Ne ero sicuro! Insieme!
Risale. rivolrendosi agfi invitati.
Venite, signori, venite,
E per Hoffmann, a quanto pare,
Che noi veniamo trascurati.
Risa ironiche.
.4himé! Il suo cuore s'infiamma ancora!
Da lei si è lasciato sedurre.
L'amore lo brucia e lo divora
No! ... perché può staccarsi NICKLAUSSE
dal lucido specchio
Per venire interamente a nascondersi nel mio
cuore.
Niente potrà placarlo
La perfida ch'egli adora
Prende i cuori per spezzarli.
Fuggi la bella dalla fronte d'aurora,
Si muore. infatti, d'un suo bacio.
Ah! vieni. fuggiamo da questi luoghi dove tu
perderai l'anima.
HOFFMANN. sperduto
No! no!, io l'amo. Lasciami!
HOFFMANN HOFFMANN, quasi parlato
Si ode un canto di gondolieri. FINALE HOFFM ANN, prendendo la spada* EPILOGO
Grazie!
GIULIETTA STELLA
IL CORO, nel retroscena
Ascoltate, signori, che si chiude al calare del sipario.
Ecco le gondole,
L'ora delle barcarole
E quella degli addii!
Bella notte, oh notte d'amore!
Sorridi alle nostre ebbrezze?
Notte più dolce del giorno,
Oh bella notte d'amore!
Stessa scena del primo atto. HOFFMANN, furioso. rompendo il bicchiere.
Schlemil riconduce gli invitati sino al fondo della Ancora una aro la e sul mio onore
scena. Giulietra esce dalla porta di sinistra dopo
aver gettato un ultimo sguardo a Hoffmann che la
segue con gli occhi.
Dapertutto rimane sul fondo della scena. Nicklausse,
vedendo che Hofimann non lo segue, ritorna da
lui e gli tocca la spalla.

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