Thursday, February 18, 2016

IL TROVATORE ITALIANO

Speranza

I was reading Bertoni's book on Italian troubadours, and for the record, I append below all the occurrences of one interesting, rather, word, 'speranza'.
Cheers,
Speranza
VI. [Alberto Marchese, tutta la vostra speranza risiede in tradire e
in rubare. Verso tutti coloro che sono in buoni rapporti con voi e che
vi servono di buon grado e volentieri voi non tenete né patti giurati né
fedeltà; e s'io non valgo nelle armi Oliviero, voi non valete Rolando,
a mio parere; Piacenza non vi lascia Castagnero ; essa vi prende la
terra e voi non ne fate vendetta].

VII. Sol che Dio mi conservi, Rambaido, il « Mio-Scudiero », in
cui ho messo il mio cuore e la mia speranza, io disprezzo voi e il si-
gnor Pietro [Vidal?], o viso di castrone, magagnato, grossa pancia.

Vili. [Alberto Marchese, guardate quale paura e quale rispetto hanno
di voi i vostri guerrieri: essi vi chiamano il Marchese puttaniere, dise-
redato, sleale, immeritevole di fiducia].
> IV, Tutti i miei desideri sono compiuti, poiché colei, dalla quale
\l mio cuore non si diparte, mi ritiene per suo cavaliere, chiunque ne



34 partirai D. 40 manter D.
43 Faz, con F ricavato da E, D.



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abbia duolo o tormento. Per questa ragione io le sono tanto accline, che

tutte le altre donne valenti non mi potrebbero far tanto piacere, per cui

io mi trovassi a dividere con altra donna la mia fiduciosa aspettazione

(a riporre in altra donna parte della mia speranza).
Sollevandosi sempre
più, l'amante aspira a qualcosa di più; aspetta sempre dall'amore nuove
gioie. Se ottiene ciò a cui tende o se ha speranza di ottenerlo, allora egli
- poggia », si innalza in amore. Se le speranze si dileguano, allora egli « di-
scende ».

II. Perciò vi prego, se vi aggrada, che il fino amore e la piacevole
cortesia e la dolce umiltà mi valgano tanto presso di voi che mi con-
cediate, se volete, ciò, donde ho molta speranza di ricavare gioia, poiché
in voi ho posto il mio cuore e il mio desiderio e a voi debbo tutte
quelle soddisfazioni che ho e per voi vado spesso sospirando.
1 Glorioza sancta a. 2 queus I. 3 chantz a; qe a; prezenta a. 6 uueill 1;
uirar a ricavato da iurar; mententa ricavato in a da manentara. 8 qautram. a;
no uuiel a (no agg. dal corr. sul rigo. Anche in I, no fu aggiunto sul rigo; -enza
in a che ha anche -anza (vv. 9, 12, 21 ecc.). 9 quanc I. 10 qes a. 12 metren
ricavato da metien a; esperanza I (e -anza in a. V. var. v. 8).
I. O gloriosa Santa Maria, io vi prego e vi chieggo mercè che
vi piaccia il canto che vi presento, e se già mai cantai follemente o
feci cobbole sopra l' amore sensuale, ora voglio mirare ad altro e
cantare il vostro amore fino, che non voglio più lasciarmi vincere da
altro amore. In esso non ho trovato mai gioia, ma dolore, mentre so
che il vostro amore è medicina di tutti i mali, onde mi piace riporre
in voi tutta la mia speranza.

VI. Epperò, io non sono tanto smarrito da perdere la speranza,
perché ho veduto guarire, per vostra misericordia, dei piij gravi am-
malati di me ; ond' io mi rivolgo a voi chiedendo pietà, perché la giu-
stizia non può che danneggiarmi. E allora mi aiuti la misericordia, ed
io questa domando, mentre non mi occupo di chiedere giustizia, che
non ritengo utile al mio bisogno.
IV. Epperò, io so bene se canto che pochi me ne sapranno grado
e ne ho ben poca speranza, tanto rari sono coloro che amano il canto ;
ma cantando io dico che non vi è onore senza gioia ne felicità senza
solazzo. Se un uomo solo, a cui non piace la gioia, infastidisce tutta
la gente, considerate che cosa possiam fare in due !
VII. Signor Lanfranco, io vivo in buona speranza, perchè ho scelta
a migliore del mondo.
 VI. Signor Lanfranco, non vi posso togliere dall'errore, tanto amate
follemente, poiché voi prendete il riso come segno di amicizia; ma io
non me ne compiaccio, perchè quell'atto della bocca mi spaventa. Voi
aspetterete il realizzarsi della vostra buona speranza, ma io capisco che
dovrete invece disperare.
V. Colui che inganna la propria donna, conoscendo che ella ne
rimane contenta ed egli appagato, agisce a guisa di uomo saggio ;
mentre è folle davvero colui che ami volendo languire con amare leal-
mente; poiché la natura non vuole ne il diritto comanda che alcuno
serva senza speranza, o Luchetto. e voi, se vorrete far questo, non
sarete capace di farlo, se veramente siete uomo di senno e di esperienza.
VII. Valente donna che vivete in quel paese per cui sto disputando,
donna prode piacente e gaia, mercè vi chiamo che mi soccorriate,
perchè tutto ciò che veggo mi turba il cuore e sono così fortemente
preso dal vostro amore, che se non vedo la vostra cortese persona,
non posso vivere, sappiatelo per vero, perchè con la speranza, che ne
ho, muoio vivendo.
Ha qui un senso tra « speranza, fiducia » e « aspettazione »,
come in Arn. de Mar. Domna genser, v. 24: Que'l loncs espers e'I
Ione consirs, e in altri diversi passi.

sospeisso significa « speranza » come ha veduto già il De Lollis
(p. 262), il quale cita un esempio in Bertr. de Born. Altri esempi (in
Elias de Barjols, A. de Belenoi, 0. de Saint Leidier, R. Jordan, Uc de
Sant-Circ) in Jeanroy-Salv. de Or., p. 195. Si aggiunga: Raim. Miraval,
Entre dos volers, str. II : q'en tal dompna ai sospeiso ; Peire Vidal, Ajostar,
v. 20: Mas no'n ai sopeisso. 

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