Lucio Calpurnio Pisone Frugi (console 133 a.C.)
Lucio Calpurnio Pisone Frugi | |
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Console della Repubblica romana | |
Nome originale | Lucius Calpurnius Piso Frugi |
Gens | Calpurnia |
Consolato | 133 a.C. |
Lucio Calpurnio Pisone Frugi [1] (in latino: Lucius Calpurnius Piso Frugi; ... – ...; fl. II secolo a.C.) è stato un politico, militare e storico romano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Lucio Calpurnio Pisone Frugi, talora detto Censorinus divenne tribuno della plebe nel 149 a.C. e in quell'anno si fece promotore della lex Calpurnia de repetundis, la prima legge romana che voleva punire le estorsioni compiute nelle province dai governatori [2].
Nel 136 a.C. divenne pretore[3]. Dopodiché, nel 133 a.C., fu eletto console con Publio Muzio Scevola e gli fu comandato dal Senato di restare in Italia per domare una rivolta di schiavi. Pisone riuscì a sconfiggerli, senza però ottenere una vittoria definitiva e dovette passare il comando a Publio Rupilio, console dell'anno successivo.
Opera[modifica | modifica wikitesto]
Pisone Frugi fu autore di Annales, un'opera in almeno 7 libri[4], che andava dalle origini fino alla sua epoca e che furono tra le fonti precipue di Tito Livio e Dionigi d'Alicarnasso.
Il contenuto degli Annales (di cui restano una quarantina di frammenti) si proponeva di descrivere la pretesa onestà dell'epoca antica, contrapponendola alla contemporanea corruzione operante a Roma. Che si trattasse però di un'opera a tesi precostituite, lo dimostra il fatto che, durante l'anno del suo consolato, avvenne l'assassinio di Tiberio Gracco e che, nonostante l'estrema gravità del crimine (che tra l'altro violava il sacro obbligo dell'incolumità personale che s'accompagnava alla tribunicia potestas), egli e l'altro console non prendessero alcun provvedimento in merito.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1, Boston: Little, Brown and Company, Vol. 3 pag. 372 n. 9. Archiviato il 16 gennaio 2013 in Archive.is.
- ^ Cicerone, Brutus, 27; In Verrem, III, 84 e IV, 25; De officiis, II, 21.
- ^ (EN) Piso Frugi, Lucius Calpurnius b. ca. 182 B.C, in Catalogo Perseus, Perseus Project. URL consultato il 4 settembre 2019.
- ^ T. Cornell-E. Bispham, The fragments of roman historians, Oxford, University Press, 2013, p. 236.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Historicorum Romanorum reliquiae, Hermann Peter (ed.), Lipsiae, in aedibus B. G. Teubneri, vol. 1, 1906, pagg. 120-138.
- T. Cornell-E. Bispham, The fragments of roman historians, Oxford, University Press, 2013, pp. 230–239 (discussione su vita, opere e frammenti).
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikisource contiene una pagina dedicata a Lucio Calpurnio Pisone Frugi
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Pisóne Frugi, Lucio Calpurnio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Pisone Frugi, Lucio Calpurnio, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (LA) Opere di Lucio Calpurnio Pisone Frugi, su PHI Latin Texts, Packard Humanities Institute.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 10641170 · ISNI (EN) 0000 0000 0905 7215 · BAV 495/43925 · CERL cnp00399340 · LCCN (EN) n94078600 · GND (DE) 118742787 · J9U (EN, HE) 987007380686005171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n94078600 |
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