Figlio di Emilia, sorella di Scipione Emiliano, nipote di Lucio Emilio Paolo. Rigido seguace dello stoico Panezio, studioso di diritto e di astronomia. Uomo rigoroso e severo oppositore di Tiberio Gracco, fu bocciato all'elezione per la pretura. Console nel 118 a.C., Cicerone lo considera giurista di vaglia con una solida scientia iuris. Tutta la sua famiglia del resto godeva fama di grande dottrina giuridica.
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