Grice e Catucci: l’implicatura
conversazionale d’ego et alter, E ed A – I giocchi cooperativi – Meinong et al.
teoria del valore -- l’altro – filosofia italiana – Luigi Speranza (Roma).
Grice. Filosofo italiano. “I love Catucci – Ogden and Richards, whom I’ve read
profusely, expand on Husserl – and Catucci is “our man in Husserlian
phenomenology of intersubjectivity!” – Grice: “As a typical Itaian philosopher,
viz. eclectic, he has philosophised on Luckacs, and Foucault, too!” -- Grice: “Catucci’s approach to Lukacks is via
‘poverty,’ which has little to do with my idea that the poorer the semantics
the richer the pragmatics: ‘His semantics was poor, but it was honest!”. Altre
opere: “La filosofia critica di Husserl, Milano, Guerini & Associati); Beethoven
Opera Omnia. Le Opere. Fabbri Classica); Bach e la musica barocca, Roma, La
Biblioteca); Introduzione a Foucault, Bari-Roma, Laterza); La storia della
musica, Roma, La Biblioteca); Spazi e maschere, Roma, (a cura di, con Umberto
Cao), Meltemi Editore); Per una filosofia povera, Torino, Bollati Boringhieri);
Imparare dalla Luna, Macerata, Quodlibet. Si laurea a
Roma sotto Garroni. Studia a Bologna. Legge Tugendhat e Tertulian. Insegna a
Camerino e Roma. Pubblica il saggio La filosofia critica di Husserl (ed.
Guerini e Associati) la cui preparazione ha richiesto un periodo di ricerca
presso lo "Husserl-Archief” di Leuven, in Belgio. Il lavoro sui
manoscritti di Husserl lo ha portato alla pubblicazione di diversi saggi di
carattere fenomenologico, tra cui “Le cose stesse”; “Note su un’autocritica
trascendentale della fenomenologia di Husserl”, basato sull’analisi di testi
husserliani inediti. Pubblicato per Laterza un saggio su Foucault. Quindi è
stata la volta del saggio “Per una filosofia povera”, uno studio ad ampio
spettro sulla filosofia italiana nella Grande Guerra (ed. Bollati Boringhieri).
Ha inoltre collaborato alla stesura del Dizionario di Estetica curato per
Laterza da Gianni Carchia e Paolo D'Angelo. Ha numerosi saggi su Foucault (La
linea del crimine) sull’estetica, sull’architettura e sulla musica, in
particolare musicisti come Wagner e Stockhausen. Potere e visbilità (ed.
Quodlibet). La sua ricerca Imparare dalla Luna (ed. Quodlibet) ha ottenuto
ampia risonanza anche al di là del campo degli studi filosofici, portandolo fra
l’altro a tenere conferenze al Festival delle Scienze di Roma, al Festival
Wired di Milano, e al Congresso
Nazionale della Società Italiana di Fisica. Membro della Società Italiana di
Estetica. Coordina “I Concerti del Quirinale”. “Tutto Wagner”. Collabora
regolarmente con l’Accademia Nazionale di S. Cecilia, Orchestra Sinfonica
Nazionale della Rai, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Torino,
Festival Mi-To Settembre Musica) e ha organizzato manifestazioni di tipo
filosofico-musicale per la Biennale Musica di Venezia e per il Festival Play.it
di Firenze, L'arte è un progetto? Catucci, Stefano - 02a Capitolo o Articolo
book: Estetica Elementare - L'esperienza del coro fra etica e tecnica Catucci,
Stefano - 02c Prefazione/Postfazione book: Insieme. Canto, relazione e musica
in gruppo - La storia dell'estetica come critica e come filosofia C. - 01a
Articolo in rivista paper: AESTHETICA. PRE-PRINT (Centro internazionale studi
di estetica) - Di cosa parliamo quando parliamo di teoria Catucci, Stefano -
02a Capitolo o Articolo book: Cinque temi del moderno contemporaneo. Memoria,
natura, energia, comunicazione, catastrofe - Bellezza C.- 02d Voce di
Enciclopedia/Dizionario book: Parole del XXI secolo - - Il Kitsch: ieri, oggi,
domani Catucci, Stefano - 02a Capitolo o Articolo book: Riga - Aesthetics and
Architecture Facing a Changing Society Catucci, Stefano - 01a Articolo in
rivista paper: International Yearbook of Aesthetics (JP Službeni glasnik, )
Introduzione a Foucault. Nuova edizione riveduta e ampliata C. - 03a Saggio,
Trattato Scientifico Imparare dalla Luna. Nuova edizione riveduta e
ampliata C. - 03a Saggio, Trattato Scientifico Il corpo e le forme. Note sul discorso
spirituale nella filosofia e nell'arte Catucci, Stefano - 02a Capitolo o
Articolo book: Della materia spirituale dell'arte - On the spiritual matter of
art - - Perché gli artisti nei luoghi del disastro C. - 02a Capitolo o Articolo
book: Terre in movimento - The Prison Beyond its Theory. Between Michel
Foucault's Militancy and Thought Catucci, Stefano - 02a Capitolo o Articolo
book: Prison Architecture and Humans - Postfazione C. - Prefazione/Postfazione
book: Qualcosa sull'architettura. Figure e pensieri nella composizione -
Prefazione. Vite di architetture infami C. - 02c Prefazione/Postfazione book:
Incompiute, o dei ruderi della contemporaneità - Potere e visibilità. Studi su
Michel Foucault C. - 03a Saggio, Trattato Scientifico Prefazione a L.
Romagni, Strutture della composizione C. - 02c Prefazione/Postfazione book:
Strutture della composizione. Architettura e musica - - Presentazione. Leo
Popper: l'etica e le forme Catucci, Stefano - 01a Articolo in rivista paper:
AESTHETICA. PRE-PRINT (Centro internazionale studi di estetica) L'angelo della
matematica Catucci, Stefano - 02a Capitolo o Articolo book: La vetrata
artistica della Scuola di Matematica. Disegno di Gio Ponti per Luigi Fontana -
A roadmap toward the development of Sapienza Smart Campus Pagliaro, Francesca;
Mattoni, Benedetta; Gugliermetti, Franco; Bisegna, Fabio; Azzaro, Bartolomeo;
Tomei, Francesco; Catucci, Stefano - 04b Atto di convegno in volume conference:
16th International Conference on Environment and Electrical Engineering, EEEIC
2016 (Florence Italy) book: EEEIC 2016 - International Conference on
Environment and Electrical Engineering - Luce, Illuminazione, Illuminismo C. -
02a Capitolo o Articolo book: I percorsi dell'immaginazione. Studi in onore di
Pietro Montani - L'opera d'arte e la sua ombra Catucci, Stefano - 02a Capitolo
o Articolo book: L'estetica e le arti. Studi in onore di Giuseppe Di Giacomo -
(La linea del crimine. Michel Foucault e la vita degli uomini infami Catucci,
Stefano - 01a Articolo in rivista paper: AGALMA (-Roma: Meltemi -Roma:
Castelvecchi, = Materia primordiale e Growing Design Catucci, Stefano;
Lucibello, Sabrina - 01a Articolo in rivista paper: ANANKE (Firenze: Alinea,
Preliminari a un'estetica della plastica Catucci, Stefano - 02a Capitolo o
Articolo book: Plastic Days. Materiali e Design / Materials & Design -
Antropomorfismo Catucci, Stefano - 02d Voce di Enciclopedia/Dizionario book:
Wikitecnica - Arte C. - 02d Voce di Enciclopedia/Dizionario book: Wikitecnica -
Einfühlung Catucci, Stefano - 02d Voce di Enciclopedia/Dizionario book:
Wikitecnica - Movimento Catucci, Stefano - 02d Voce di Enciclopedia/Dizionario
book: Wikitecnica - (Sovrastruttura C. - 02d Voce di Enciclopedia/Dizionario
book: Wikitecnica - Strutturalismo Catucci, Stefano - 02d Voce di
Enciclopedia/Dizionario book: Wikitecnica Il nome del presente. The name of the
present Catucci, Stefano - 01a Articolo in rivista paper: DOMUS (Rozzano Milan
Italy: Editoriale Domus) Imparare dalla Luna C.- 03a Saggio, Trattato
Scientifico book: Imparare dalla Luna - Filosofia dell'eccedenza sensibile C. -
02a Capitolo o Articolo book: Vice Versa - La Gaia estetica C. - 02a Capitolo o
Articolo book: Costellazioni estetiche: dalla storia alla neoestetica. Studi
offerti in onore di Luigi Russo - - Conversazione con S. Gregory, Paola; C. -
02a Capitolo o Articolo book: Progetto e Rifiuti. Design and Waste. No-Waste -
La contingenza impossibile: note su alcuni modelli espositivi dell'opera
d'arte. C. - 02a Capitolo o Articolo book: Il museo contemporaneo. Storie,
esperienze, competenze - Metamorfosi: un'architettura dopo il postmoderno C. -
02c Prefazione/Postfazione book: Autocostruzioni. O degli ultimi spazi del
progetto - - Mission to Mars- C.- 01a Articolo in rivista paper: HORTUS (Roma:
Facoltà di Architettura "Valle Giulia", universita' la
"Sapienza" Direttore -Necessity and Beauty C. - 02c
Prefazione/Postfazione book: Parks and territory: new perspective in planning
and organization - Eyes Wide Shut.
Architecture without Philosophy C. - 04b Atto di convegno in volume conference:
The Signifiance of Philosophy in Archtectural Education (Patrasso - Grecia -
Dipartimento di Architettura dell'Università di Patrasso) book: The Signifiance
of Philosophy in Archtectural Education - Estetica della speranza C. - 02c
Prefazione/Postfazione book: Teoria critica del desiderio - "Reimparare a
sognare". Note su sogno, immaginazione e politica in Foucault Catucci,
Stefano - 02a Capitolo o Articolo book: La coscienza e il sogno. A partire da Valéry
-Visione e dispersione. La regia architettonica di Luigi Moretti Catucci,
Stefano - Atto di convegno in volume
conference: Luigi Moretti architetto del Novecento (Facoltà di Architettura,
Università di Roma "Sapienza") book: Luigi Moretti architetto del
Novecento - Critica del contesto C. - 01a Articolo in rivista paper: PIANO
PROGETTO CITTÀ (-Avezzano (AQ): LISt- Laboratorio Internazionale di Strategie
editoriali, -Avezzano (AQ): Ed'A-
Editoriale d'Architettura -Pescara: Sala Editore Pescara Pescara: Clua) Essere
giusti con Marx C. - 02a Capitolo o Articolo book: Foucault-Marx: paralleli e
paradossi - La terza dimensione Catucci, Stefano - 01a Articolo in rivista
paper: VEDUTE (Roma-Macerata: Quodlibet, «Eine eigene fremde Welt»: le utopie
terrestri di Karlheinz Stockhausen C. - 01a Articolo in rivista paper: ATENEO
VENETO (Ateneo Veneto:Campo S. Fantin Venice Italy: "Des moustiques
domestiques”: Notes on the Tautology of Visual Writing Catucci, Stefano - 04b
Atto di convegno in volume book: Beyond Media: Visions, catalogo della 9.
Edizione dell’International Festival for Architecture and Media - Prolegomeni a
un'architettura della relazione C. Capitolo o Articolo book: L'esplosione
urbana - I generi musicali: una problematizzazione C. Voce di
Enciclopedia/Dizionario book: (Enciclopedia Treccani Terzo Millennio), vol. II,
Comunicare e rappresentare - Senso e progetto. Il contributo dell’estetica C. -
Capitolo o Articolo book: Il progetto di architettura come sintesi di
discipline - Il progetto di architettura come sintesi di discipline C.;
Strappa, Giuseppe - 03a Saggio, Trattato Scientifico Il lavoro della
dispersione C.- Capitolo o Articolo book: L’idea e la differenza. Noi e gli
altri, ipotesi di inclusione nel dibattito contemporaneo. - Introduzione a
Foucault Catucci, Stefano - 03a Saggio, Trattato Scientifico Tutto quello
che "la musica può fare". Conversazione con Francesco e Max Gazzè.
Magrelli, Valerio; Moretti, Giampiero; Piperno, Franco; Giuriati, Giovanni; C.;
Scognamiglio, Renata; Caputo, Simone - Capitolo o Articolo book: Parlare di
musica Costruire, abitare, patire C. - Capitolo
o Articolo book: Arte, Scienza, Tecnica del Costruire - Elogio del parlare
obliquo: la musica classica alla radio Catucci, Stefano - 02a Capitolo o
Articolo book: Parlare di musica - La proprietà intellettuale come problema
estetico Catucci, Stefano - 01a Articolo in rivista paper: FORME DI VITA (Roma:
DeriveApprodi) L’architettura al tempo di Nikolaj Rostov Catucci, Stefano - 01a
Articolo in rivista paper: GOMORRA (Roma: Meltemi- Roma: Castelvecchi Milano:
Costa & Nolan, - Per una critica delle narrazioni urbane Catucci, Stefano -
01a Articolo in rivista paper: PARAMETRO (Faenza Italy: Gruppo Editoriale
Faenza Editrice) Foucault filosofo dell’urbanismo Catucci, Stefano - 02a
Capitolo o Articolo book: Lo sguardo di Foucault - La cura di scrivere C. Atto
di convegno in volume book: Dopo Foucault. Genealogie del postmoderno -La via
dialogica dell’arte: i nuovi linguaggi urbani Catucci, Stefano - 04a Atto di
comunicazione a congresso conference: Nel convivio delle differenze. Il dialogo
nelle società del terzo millennio (Roma - Pontificia Università Urbaniana)
book: Nel convivio delle differenze. Il dialogo nelle società del terzo
millennio, a cura di E. Scognamiglio e A. Trevisiol - Spartacus: i dilemmi
della libertà Catucci, Stefano - 02a Capitolo o Articolo book: Una strana
rivista: «Gomorra» Dizionario di Estetica Catucci, Stefano - 02d Voce di
Enciclopedia Dizionario book: Dizionario di Estetica - Il colosso senza
immaginazione Catucci, Stefano 02a Capitolo o Articolo book: Osservatorio
Nomade: immaginare Corviale. Pratiche ed estetiche per la città contemporanea
Il visibile e l’invisibile. Riflessioni sul potere in Foucault C.- 02a Capitolo
o Articolo book: Conoscenza e potere. Le illusioni della trasparenza - Un
passato che non passa. Bachelard e la fine dell’abitare Catucci, Stefano - 02a
Capitolo o Articolo book: Simbolo, metafora, esistenza. Saggi in onore di Trevi
- Corridoi Transeuropei C. - 01a Articolo in rivista paper: GOMORRA (Roma:
Meltemi- Roma: Castelvecchi Milano: Costa & Nolan, La “natura” della natura
umana Catucci, Stefano - Prefazione/Postfazione book: Della Natura Umana.
Invariante biologico e potere politico. - Estetica e Architettura C. Capitolo o
Articolo book: Contaminazioni culturali. Materiali di studio del Dottorato di
Ricerca in Riqualificazione e Recupero Insediativo - (Criticare l’estetica per
criticare il presente C. - 01a Articolo in rivista paper: GOMORRA (Roma:
Meltemi-2001 Roma: Castelvecchi Milano: Costa & Nolan, Le Corbusier a
Pessac: un paradigma moderno Catucci, Stefano - 01a Articolo in rivista paper:
SPAZIO RICERCA (CAMERINO:DIPARTIMENTO PROCAM DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI
CAMERINO) Michel Foucault: dalla novità storica all’estetica dell’esistenza
Catucci, Stefano - 01a Articolo in rivista paper: FORME DI VITA (Roma:
DeriveApprodi La pensée picturale Catucci, Stefano - 04b Atto di convegno in
volume conference: Colloque de Cerisy - Foucault: La littérature et les arts
(Cerisy - Francia) book: Michel Foucault, la littérature, les arts - Attraverso
Velázquez: Foucault, Las Meninas, la filosofia Catucci, Stefano - 02a Capitolo
o Articolo book: Il classico violato. Per un museo letterario del ‘900 - Tre
versioni del misurare Catucci, Stefano - 01a Articolo in rivista paper: SPAZIO
RICERCA (CAMERINO:DIPARTIMENTO PROCAM DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CAMERINO)
Per una filosofia povera: la Grande Guerra, l'esperienza, il senso; a partire
da Lukács C. - 03a Saggio, Trattato Scientifico book: Per una filosofia povera:
la Grande Guerra, l'esperienza, il senso; a partire da Lukács - L'angelo dei
rifiuti Catucci, Stefano Articolo in rivista paper: GOMORRA (Roma: Meltemi-2001
Roma: Castelvecchi Milano: Costa & Nolan, Estetica dell'abitare C. - 02a
Capitolo o Articolo book: La nuova Estetica italiana - Spazi e maschere
Catucci, Stefano - 06a Curatela Ambiguità C. - 02d Voce di Enciclopedia Dizionario
book: Dizionario di Estetica Poetica Catucci, Stefano - Voce di Enciclopedia Dizionario
book: Dizionario di Estetica - Architettura, teorie della Catucci, Stefano -
02d Voce di Enciclopedia/Dizionario book: Dizionario di Estetica - Censura Ca.
- 02d Voce di Enciclopedia Dizionario book: Dizionario di Estetica -
Distruzione delle opere d'arte C. - 02d Voce di Enciclopedia Dizionario book:
Dizionario di Estetica - Fenomenologica, estetica Catucci, Stefano - 02d Voce
di Enciclopedia Dizionario book: Dizionario di Estetica - Fisiognomica C. - 02d
Voce di Enciclopedia/Dizionario book: Dizionario di Estetica - Fotografia,
teorie della C. Voce di Enciclopedia Dizionario
book: Dizionario di Estetica Kitsch C.Voce di Enciclopedia Dizionario book:
Dizionario di Estetica - Marxista, estetica C. Voce di Enciclopedia Dizionario
book: Dizionario di Estetica - Musica, teorie della Catucci, Stefano - Voce di Enciclopedia Dizionario book:
Dizionario di Estetica - Opera d'arte Catucci, Stefano - 02d Voce di
Enciclopedia Dizionario : Dizionario di Estetica - Originalità C/ Voce di
Enciclopedia/Dizionario book: Dizionario di Estetica - Particolarità Catucci,
Stefano Voce di Enciclopedia/Dizionario book: Dizionario di Estetica - Realismo
C.- 02d Voce di Enciclopedia Dizionario book: Dizionario di Estetica - -
Retorica Catucci, Stefano - Voce di Enciclopedia Dizionario book: Dizionario di Estetica -
Rispecchiamento C.- 02d Voce di Enciclopedia Dizionario book: Dizionario di
Estetica - Ritmo C.Voce di Enciclopedia/Dizionario book: Dizionario di Estetica
- - Scientifica, estetica C. Voce di Enciclopedia Dizionario book: Dizionario
di Estetica - Sociologia dell'arte C.Voce di Enciclopedia Dizionario book:
Dizionario di Estetica - Storicità C. - 02d Voce di Enciclopedia/Dizionario
book: Dizionario di Estetica - Struttura C.- 02d Voce di Enciclopedia Dizionario
book: Dizionario di Estetica - Strutturalista, estetica C. - 02d Voce di
Enciclopedia/Dizionario book: Dizionario di Estetica - Terapie artistiche C. - Voce
di Enciclopedia/Dizionario book: Dizionario di Estetica - Tipico C. - 02d Voce
di Enciclopedia Dizionario book: Dizionario di Estetica - - Autenticità C.- 02d
Voce di Enciclopedia/Dizionario book: Dizionario di Estetica - Oggetto estetico
C. -Voce di Enciclopedia/Dizionario book: Dizionario di Estetica - - Estetica e
politica C. - 02d Voce di Enciclopedia Dizionario book: Dizionario di Estetica
- Fra tempo e spazio: rassegna sul vuoto
in musica Catucci, Stefano - 01a Articolo in rivista paper: GOMORRA (Roma:
Meltemi-Roma: Castelvecchi Milano: Costa & Nolan) - Estetica della censura
Catucci, Stefano - 02a Capitolo o Articolo book: La cortina invisibile -
Figures de l’art, figures de la vie. Une idée de philosophie chez le jeune
Lukács C. - 02a Capitolo o Articolo book: Life - L'etica e le forme Catucci,
Stefano - 02a Capitolo o Articolo book: Scritti di estetica - - Saggi di
Estetica Catucci, Stefano - 06a Curatela - Gli animali di Céline Catucci,
Stefano - 01a Articolo in rivista paper: RIVISTA DI ESTETICA (Rosenberg &
Sellier:via Andrea Doria 1Turin Italy:: tina.cesaro rosenbergesellier.it,
Dall’estetica all’ontologia. Lukács lettore della «Critica del Giudizio»
Catucci, Stefano - 02a Capitolo o Articolo book: Senso e storia dell'estetica -
La filosofia critica di Husserl Catucci, Stefano - 03a Saggio, Trattato Scientifico
book: La filosofia critica di Husserl - La fenomenologia negli Stati Uniti:
metodo e fondazione Catucci, Stefano - 02a Capitolo o Articolo book: Specchi
americani. La filosofia europea nel Nuovo Mondo - La fenomenologia come teoria
estetica. Note in margine a: Recensione a F. Fellmann, Phänomenologie als
ästhetische Theorie Catucci, Stefano - 01a Articolo in rivista paper: STUDI DI
ESTETICA (Sesto San Giovanni MI: Mimesis, 2014- Bologna: CLUEB) La Teoria
Cooperativa Come accennato in precedenza, l’idea di gioco cooperativo `e stata
introdotta da von Neumann e Morgenstern. Il contributo del loro libro `e fonda-
mentale per aver reso lo studio dei giochi una disciplina sistematica, e per aver
proposto un cambiamento radicale nel modo di studiare i problemi dell’econo-
mia, delle scienze politiche e di quelle sociali. Il metodo proposto consiste
nel tradurre i problemi in giochi opportuni, nel trovare le soluzioni di questi
con le tecniche sviluppate dalla teoria, e nel ritradurre le soluzioni trovate
in termini di comportamenti economici ottimali. L’idea di gioco cooperativo
nasce, come gi`a accennato in precedenza, dall’esigenza di analizzare il
comportamento razionale di agenti che interagiscono in situazioni non
strettamente competitive. In tal 15Strategia dominata invece `e quella tale
che, ne esiste un’altra che procura al giocatore maggiore utilit`a, qualunque
cosa faccia l’altro. Una strategia dominata non pu`o far parte di un equilibrio
di Nash. caso `e ragionevole pensare che i giocatori possano fare
alleanze, formare coali- zioni ecc. Ogni coalizione sar`a in grado poi di
garantire una certa distribuzione di utilit`a all’interno dei suoi membri. Che
cosa distingue il gioco cooperativo da quello non cooperativo? Il fatto che si
ipotizzi la nascita delle coalizioni non significa che si suppone che i
giocatori siano diversi, meno egoisti; le coalizioni sono uno strumento
possibile per ottenere migliori risultati individuali, come nel caso non
cooperativo. La differenza nei due approcci sta in un’altra cosa: secondo J.
Harsanyi, premio Nobel, con Nash, per l’Economia, un gioco `e defi- nito
cooperativo se gli accordi tra i giocatori sono vincolanti. In caso contrario,
il gioco `e non cooperativo. All’interno dei giochi cooperativi, la teoria
distingue fra quelli TU (utilit`a trasferibile ) e quelli NTU (utilit`a non
trasferibile). Qui ci limitiamo a qualche esempio di gioco TU, gi`a sufficiente
comunque a introdurre le idee principali di questo approccio. Per definire un
gioco cooperativo abbiamo bisogno dell’insieme N = {1, . . . , n} dei
giocatori, e dal dato, per ogni A ⊂ N, di un numero reale, denotato con v(A). A ⊂ N rappresenta una possibile
coalizione, e v(A) rappresenta l’utilit`a, o in altri casi un costo, che la
stessa `e in grado di garantirsi se i giocatori di A si alleano. v `e detta la
funzione caratteristica del gioco. Il modo migliore di capire l’idea
sottostante questa definizione `e di illustrarla con qualche esempio. Esempio
10. (Due compratori e un venditore). Due persone sono interessate ad un bene
che `e in possesso di una terza persona. Il giocatore 1, che possiede il bene,
lo valuta meno di chi lo vuole comprare (altrimenti non c’`e situazione di
interazione tra i tre). Fissiamo per esempio a 100 il valore che il possessore
assegna al bene. Gli altri due, che chiamiamo rispettivamente 2 e 3, valutano
il bene 200 e 300. Possiamo allora definire il gioco come N = {1,2,3}, e le
coalizioni sono otto: {φ, {1}, {2}, {3}, {1, 2}, {1, 3}, {2, 3}, {1, 2, 3} =
N}16. Possiamo inoltre porre v({1}) = 100, v({2}) = v({3}) = v({2, 3}) = 0,
v({1, 2}) = 200, v({1,3} = v(N) = 30017. Esempio 11. (Due venditori e un
compratore). Consideriamo invece il caso di un compratore (giocatore 1) e due
venditori dello stesso bene; la situazione pu`o essere descritta efficacemente
ponendo v(A) = 1 se A = {1, 2}, {1, 3}, {1, 2, 3}, zero altrimenti. In questo
caso, quando la funzione caratteristica v assume solo valori zero e uno, il
gioco si chiama semplice, e v assume piu` il significato di indice di forza
della coalizione (A `e coalizione vincente se e solo se v(A) = 1). Il gioco non
cambia se al posto di 1 mettiamo un altro numero positivo. 16φ rappresenta
l’insieme vuoto, cio`e la coalizione che non contiene giocatori. Anche se pu`o
sembrare inutile, `e invece opportuno tenerla in considerazione; qualunque sia
v, si assume che v(φ) = 0. 17Perch ́e abbiamo definito in questo modo il gioco?
Vediamo un paio di casi. Ad esempio, v({2,3}) = 0 perch ́e la coalizione {2,3}
non possiede il bene, v({1,3}) = 300 perch ́e la coalizione {1, 3} possiede il
bene, che valuta 300 (infatti non se ne priva per meno). Esempio 12. (La
pista dell’aeroporto, la bancarotta, la societ`a per azioni). Gli Esempi 4, 5 e
6 sono anch’essi descrivibili come giochi cooperativi. Nel caso della pista
dell’aeroporto, v rappresenta un costo e non un’utilit`a. E` naturale pensare
che a una coalizione venga assegnato il costo della pista piu` lunga necessaria
per le compagnie che formano la coalizione. Dunque si ha v({1}) = c1, v({2}) =
c2, v({3}) = c3, v({1,2}) = c2, v({1,3}) = v({2,3}) = v(N) = c3. Il caso della
bancarotta, anche se si intuisce facilmente che `e un problema analogo a quello
dell’areoporto, `e un pochino piu` complicato, perch ́e non `e chiaro a priori
che cosa una coalizione possa garantire per s ́e. Una stima molto prudente
potrebbe essere quello che rimane dopo che tutti gli altri creditori sono stati
pagati. Nel caso della societ`a per azioni, siamo in presenza di un gioco
semplice, e daremo valore 1 a quelle coalizioni in grado da avere la
maggioranza dei voti necessaria nei vari tipi di votazioni (semplice,
qualificata ecc). Una generica soluzione di un gioco cooperativo con N = {1, 2,
. . . , n} come insieme di giocatori `e un vettore ad n componenti, ciascuna
delle quali `e un numero reale. Il significato dovrebbe essere chiaro: se (x1,
x2, . . . , xn) `e tale vettore, allora xi `e l’utilit`a assegnata (o il costo,
se v rappresenta dei costi) al giocatore i. Tanto per fare un esempio, nel caso
dei due compratori e un ven- ditore, se proponessimo come soluzione
(100,100,100) ci`o significherebbe che l’esito del gioco prevede un’utilit`a di
100 a testa per i tre18. Un concetto di soluzione invece rappresenta un modo
per trovare vettori che soddisfino parti- colari propriet`a. Ad un gioco una
soluzione pu`o associare un insieme grande di vettori, ad un altro nessun
vettore, ad altri ancora un solo vettore. E` bene osservare che la soluzione in
genere non `e interessata a quanto viene assegnato alle coalizioni, ma solo a
quel che viene dato ai giocatori: ancora una volta va ricordato che le
coalizioni sono solo un mezzo che gli individui utilizzano per ottenere il
meglio per s ́e. L’idea di gioco cooperativo `e cos`ı generale da rendere
necessaria l’introduzione di molti concetti di soluzione: qui accenniamo
rapidamente ad alcuni fra i piu` importanti. Una soluzione deve per prima cosa
essere un’imputazione, cio`e un vettore (x1, . . . , xn) tale che: 1. xi ≥
v({i}) per ogni i; 2. x1 +x2 +···+xn =v(N)19. Si richiede cio`e ad ogni
soluzione di godere delle propriet`a di razionalit`a indivi- duale e di
efficienza collettiva: ogni giocatore deve ricavare almeno quel che `e in grado
di garantirsi da solo (altrimenti esce dal gioco), e tutto l’utile disponibile
18Per il momento, non ci poniamo il problema se la suddivisione di utili
proposta sia ragionevole. Vogliamo semplicemente capire che cosa significa in
questo modello soluzione. 19Ad esempio sono imputazioni i vettori (100,100,100)
nel gioco dei due compratori e un venditore (Esempio 10), ( 13 , 13 , 31 ) nel
gioco dei due venditori e un compratore (Esempio 11), mentre in quest’ultimo
non lo sono (0, 0, 0) e (1, −1, 1). va distribuito (e ovviamente non di
piu`)20. Questa richiesta `e quindi da rite- nere minimale. In realt`a, visto che
le coalizioni sono possibili, sembra naturale richiedere che esse stesse
gradiscano una distribuzione di utilit`a, altrimenti una parte dei giocatori
potrebbe ritirarsi. Si arriva cos`ı ad uno dei concetti fonda- mentali di
soluzione: il nucleo del gioco v `e l’insieme di quelle distribuzioni di
utilit`a che nessuna coalizione ha interesse a rifiutare. D’altra parte, la
coalizione A rifiuta quel che le viene proposto se la somma delle utilit`a
proposte ai suoi giocatori `e inferiore al valore v(A) che, come detto,
rappresenta quel che lei `e complessivamente in grado di procurarsi. Per capire
meglio l’idea vediamo di caratterizzare il nucleo in un esempio semplice:
quello dei due venditori e un compratore (Esempio 11): un elemento del nucleo
`e un vettore x fatto da tre elementi, scriviamo x = (x1, x2, x3). Ora
scriviamo i vincoli che questo vettore deve soddisfare: x1 ≥0,x2 ≥0,x3 ≥0
x 1 + x 2 ≥ 1 x1 + x3 ≥ 1 . x 2 + x 3 ≥ 0 x1 + x2 + x3 = 1 La
prima riga impone le disequazioni relative alle coalizioni fatte dai singoli
individui: essi non accettano meno di zero, evidentemente. La seconda riga
riguarda il vincolo imposto dalla coalizione {1, 2}; essa `e in gradi di
garantirsi 1, quindi la somma di quel che viene proposto ai giocatori 1 e 2,
cio`e x1 +x2, deve essere maggiore o uguale a 1. E cos`ı via, fino all’ultima
coalizione N = {1, 2, 3}. Ora, confrontando l’ultima equazione con la seconda
si vede che deve essere x3 ≤ 0, ma la prima dice x3 ≥ 0, quindi x3 = 0.
Analogamente x2 = 0. Poich ́e la somma delle utilit`a deve essere uno, allora
x1 = 1. Quindi il nucleo consiste del solo vettore (1, 0, 0). Vediamo ora che
cosa ci propone il nucleo in alcuni dei giochi introdotti in pre- cedenza. Nel
gioco dei due compratori e un venditore (Esempio 10), la soluzione proposta dal
nucleo `e che il primo vende l’oggetto al terzo (che lo valuta di piu` rispetto
al secondo), ad un prezzo che pu`o variare fra 200 e i 300 Euro (quindi il
nucleo propone in questo caso piu` spartizioni possibili). Nel gioco invece in
cui ci sono un compratore e due venditori dello stesso bene, come abbiamo visto
il nucleo consiste nell’unico vettore (1,0,0), il che significa che il
compratore ottiene il bene per nulla. E` interessante notare che, nel primo
esempio, il ruolo del secondo giocatore, che pure alla fine non fa nulla, `e
messo in evidenza dal fatto che il prezzo di vendita `e influenzato dalla sua
presenza. D’altra parte que- sto `e logico: se il terzo facesse un’offerta
minore di 200 Euro, allora il secondo potrebbe a sua volta fare un’offerta
superiore, fino a un massimo di 200 Euro. 20Anche se non si assume
esplicitamente, l’ipotesi che v(N) ≥ v(A) per ogni A ⊂ N `e verificata in quasi
tutti i giochi interessanti. Anzi, spesso i giochi verificano l’ipotesi detta
di superadditivit`a, che cio`e v(A ∪ B) ≥ v(A) + v(B) se A ∩ B = ∅, che stabilisce che l’unione
fa la forza. Questo fa s`ı che sia ragionevole assumere che i giocatori si
metteranno d’accordo per spartirsi tutta la quantit`a v(N). In
questo caso il nucleo propone tante soluzioni possibili. Nel secondo caso ci`o
che indica il nucleo `e un fatto ben noto in economia, anche se qui espresso in
maniera brutale: l’eccesso di offerta mette i venditori in balia del
compratore. Infatti nel nucleo sta solo il vettore che assegna tutto al
compratore, nulla ai venditori. Altre soluzioni, come vedremo, propongono una
soluzione diversa, che tiene conto del fatto che in qualche modo i due
venditori non sono del tutto inutili. Un esempio ancora piu` interessante di
come il nucleo possa proporre soluzioni bizzarre `e il famoso gioco dei guanti,
di cui esistono infinite varian- ti: una versione che ne mette bene in luce la
stranezza `e quando si hanno 4 giocatori; il primo ed il secondo possiedono uno
e due guanti sinistri, rispettiva- mente, mentre il terzo e quarto un destro
ciascuno. Naturalmente lo scopo del gioco consiste nel formare paia di guanti.
In questo caso il nucleo `e costituito dal solo vettore (0, 0, 1, 1), il che
significa che i possessori di un guanto sinistro (guanti che sono in eccedenza)
devono cedere il loro per nulla. Risultato che appare ancora piu` bizzarro se
si pensa che il giocatore due potrebbe cambiare la situazione semplicemente
eliminando un guanto in suo possesso. A dispetto del fatto che a volte le soluzioni
proposte dal nucleo sembrino controintuitive, esso rappresenta un concetto di
soluzione molto importante, so- prattutto in applicazioni economiche. Per`o il
nucleo presenta ancora un altro problema: `e facile verificare che in molti
casi pu`o essere vuoto! L’esempio piu` semplice `e quando siamo in presenza di
tre giocatori che si devono spartire a maggioranza una somma fissata (possiamo
porre l’utilit`a della stessa uguale a 1). In tal caso le coalizioni di due
giocatori risultano vincenti (v(A) = 1) se il numero dei componenti la
coalizione A `e almeno due, 0 altrimenti-ancora un gioco semplice- ed un
calcolo immediato mostra che il nucleo `e vuoto21. Il che rende indispensabile
la definizione di altre soluzioni, che possano suggerire pos- sibili spartizioni
anche nel caso in cui almeno una coalizione non sia soddisfatta della
spartizione proposta. Una soluzione, che qui illustro solo a parole, con-
sidera, per ogni possibile imputazione, il grado di insoddisfazione e(A, x)
della xi. L’imputazione x sta nel nucleo, ad esempio, se e solo se e(A, x) ≤ 0
per ogni A, cio`e se nessuna coalizione si lamenta. Se per`o il nucleo `e
vuoto, allora qualunque sia la distribuzione proposta c’`e almeno una
coalizione che si lamenta. Che fare in questo caso? Un’idea intelligente `e di
considerare, per ogni imputazione x, il lamento della coalizione piu` sfavorita
(cio`e di quella che si lamenta maggiormen- te), e poi scegliere quella
distribuzione di utilit`a efficiente che minimizza questo lamento massimo. Se
poi sono molte le distribuzioni che hanno questa propriet`a, fra queste si pu`o
scegliere quelle che minimizzano il secondo massimo lamento, e cos`ı via. Si
dimostra che in questo modo si arriva ad un’unica distribuzione di utilit`a,
che viene chiamata il nucleolo del gioco. Nel gioco precedente dei compratori,
il prezzo di vendita `e 250, e cio`e il prezzo 21Supponiamo (x1, x2, x3) sia un
vettore del nucleo. Le condizioni x1 + x2 ≥ 1, x1 + x3 ≥ 1, x2 + x3 ≥ 1,
imposte dalle coalizioni formate da due giocatori implicano, prendendo la loro
somma, 2(x1 + x2 + x3) ≥ 3, che `e in contraddizione con la condizione di
efficienza x1 + x2 + x3 = 1. Quindi il nucleo `e vuoto. coalizione A per la
distribuzione dell’imputazione x: e(A, x) = v(A) − i∈A intermedio fra
quello minimo e quello massimo proposti dal nucleo; nel gioco di maggioranza a
tre giocatori, propone l’imputazione ( 13 , 13 , 31 ): in questo caso ogni
coalizione di due giocatori si lamenta 13 , e non `e difficile verificare che
ogni distribuzione di utilit`a diversa farebbe lamentare di piu` una
coalizione. I risul- tati precedenti non sono sorprendenti, dal momento che il
nucleolo `e soluzione che gode di forti propriet`a di simmetria; purtroppo
per`o anche il nucleolo pu`o dare risultati bizzarri: ad esempio, siccome
appartiene al nucleo, purch ́e natu- ralmente questo non sia vuoto, nel gioco
dei due venditori ed un compratore il nucleolo assegna tutto al compratore.
Passiamo al terzo concetto di soluzione che qui consideriamo: si chiama indice
di Shapley. La sua formula `e un po’ complicata, ad una prima lettura, ma non
bisogna spaventarsi. Se poi non si capiscono i dettagli, come ha scritto Nash
nella sua celebre tesi, questo non impedisce a chi vuole di capire lo stesso le
idee. Dunque, intanto va osservato che questa soluzione, come il nucleolo, ha
l’interessante propriet`a di assegnare un’unica distribuzione di utilit`a ad
ogni giocatore. La indichiamo con S, in onore di Shapley. Risulta cos`ı
definita, per un qualunque gioco v22: Si(v) = (a − 1)!(n − a)![v(A)
− v(A \ {i})]. i∈A⊂N n! L’indice di Shapley
associa al giocatore i i contributi marginali23 che esso porta ad ogni
coalizione, pesati secondo un certo coefficiente (per la coalizione A \ {i}
esso `e (a−1)!(n−a)! ). Tale coefficiente ha un’interpretazione probabilistica
inte- n! ressante: supponendo che i giocatori decidano di trovarsi
per giocare, in un certo luogo e ad una data ora, il coefficiente (a−1)!(n−a)!
rappresenta la probabilit`a n! 24 che i al suo arrivo trovi gli altri giocatori
della coalizione A, e solo loro . Nel gioco di maggioranza semplice fra tre
giocatori, l’indice di Shapley pro- pone ( 31 , 13 , 13 ), come il nucleolo.
Nel gioco dei guanti, invece la soluzione `e ( 1 , 7 , 7 , 7 ). Vettore che
presenta caratteristiche interessanti: tiene conto del 4 12 12 12 fatto che
c’`e un eccesso di offerta di guanti sinistri, il che rende un po’ piu` debole
degli altri il giocatore uno; il secondo ne risente relativamente, perch ́e
sfrutta il fatto di poter soddisfare da solo la domanda dei giocatori col
guanto destro. Questo mostra che il valore tiene conto di altri aspetti,
ignorati dal nucleo. L’indice di Shapley ha applicazioni importanti anche nei
giochi semplici. Come esempio, si pu`o pensare all’analisi della composizione
di un Parlamento, potreb- be essere il Parlamento Europeo, o il Congresso negli
Stati Uniti. Il problema fondamentale in questi casi `e come ripartire i seggi
fra i vari stati. Tutti i metodi di ripartizione dei seggi hanno dei difetti:
esiste persino un celebre risultato che lo afferma: si tratta del teorema di
Arrow (un altro vincitore del Premio Nobel 22Data una coalizione A, indicheremo
con a la sua cardinalit`a, cio`e il numero dei giocatori che formano la
coalizione A. 23Il contributo marginale che il giocatore i porta alla
coalizione C `e la quantit`a v(C ∪ {i}) − v(C). Chiaramente pu`o essere interpretato come l’apporto
che il giocatore porta alla coalizione. 24Assumendo equiprobabile l’ordine
d’arrivo dei giocatori. per l’Economia), forse il piu` celebre di tutte le
Scienze Sociali. Il valore Shapley `e quindi uno dei modi possibili per
valutare il potere dei giocatori in un gioco. Per concludere, ecco la risposta
che d`a l’indice di Shapley al problema di come suddividere le spese per la
costruzione della pista dell’aeroporto (Esempi 4 e 12): il primo paga 13c1, il
secondo 12c2 − 16c1, il terzo c3 − 16c1 − 12c2. Detto cos`ı non sembra molto
significativo ma, per prima cosa `e utile osservare che la somma dei tre
pagamenti fa proprio c3, il che mostra su un esempio quel che `e vero sempre, e
cio`e che l’indice `e efficiente; poi, e questo `e molto interessante, il
risultato, ha la seguente interpretazione molto naturale: il primo, che da solo
spenderebbe c1, divide questa spesa equamente con gli altri due, che usufrui-
scono dello stesso servizio. Il secondo chilometro porta un costo aggiuntivo di
c2 − c1: questa spesa viene equamente divisa tra gli altri due che utilizzano
la pista. Il resto che manca (c3 − c2) infine `e pagato dall’unico utente che
ha bisogno del terzo chilometro. Concludo questo paragrafo riprendendo un
concetto gi`a espresso: il fatto che esistano tante soluzioni per i giochi
cooperativi non deve essere considerato sin- tomo di confusione. La variet`a di
situazioni che vengono descritti come gioco cooperativo impone, in un certo
senso, che si considerino diverse soluzioni possi- bili. Sta a chi utilizza
questi modelli scegliere la soluzione piu` adatta. E nessuna soluzione `e
adatta ad ogni gioco: per esempio l’indice di Shapley per il gioco del
venditore e dei due compratori `e ( 650 , 50 , 200 ), cui sembra difficile dare
un 333 significato sensato. Per questo le varie soluzioni vengono
caratterizzate da pro- priet`a che servono a descriverle: abbiamo ad esempio
ricordato che l’indice di Shapley ed il nucleolo godono di propriet`a di
simmetria, il che significa che non privilegiano alcuni giocatori rispetto ad
altri.Stefano
Catucci. Catucci. Keywords: la via conversazionale, l’originarieta della
conversazione; estetica della conversazione, filosofia dell’eccedenza
sensibilie, rispecchiamento, parlare obliquo, Lukacks, filosofia povera,
filosofia ricca, Husserl, Husserl-Archief, Leuven, Belgio, “la cosa stessa”,
“la linea del crimine”, potere, la luna, musica, estetica della musica,
estetica dell’archittetura, critica fenomenologia, Foucault. Refs.: Luigi
Speranza, “Grice e Catucci” – The Swimming-Pool Library. Catucci.
No comments:
Post a Comment