Monday, April 1, 2024

GRICE E MARCOBIO: L'IMPLICATURA CONVERSAZIONALE -- ROMA -- FILOSOFIA ITALIANA -- LUIGI SPERANZA

 

Grice e Macrobio: l’implicatura conversazionale -- Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza. (Roma). Filosofo italiano. Ambrosio Teodosio Macrobio.  MACROBIO AMBROSIO MACROBIO TEODOSIO adere al Platonismo. E praefectus praetorio Hispaniarum, proconsole d’Africa, praepositus sacri cubiculi, gran ciambellano. È ignota la patria di Macrobio. Certamente Macrobio dove essere legato da stretti rapporti alla famiglia dell’oratore Simmaco, a un figlio o nipote del quale dedica un saggio. Scrive un commento al Sogno di Scipione di CICERONE, che ci è giunto intero, e i Saturnalia, lacunosi. Dal saggio "De differentiis et societatibus graeci latinique verbi", Delle differenze e concordanze del verbo greco e del latino," restano soltanto estratti, nulla può risultare sull’argomento. Nel "Commento", dedicato al figlio Eustachio, cerca d’interpretare in senso platonico il saggio di Cicerone, accumula molta erudizione e perciò spesso si occupa di argomenti che poco hanno da fare col suo oggetto. I frequenti riferimenti al "Timeo" e le lodi del Platonismo -- Platone e Plotino sono chiamati, i principi della filosofia -- fa supporre che Macrobio si sia servito di un commento platonico a quel dialogo, probabilmente di quello di Porfirio, derivato in ultimo dal commento di Posidonio.Si è anche pensato a una fonte latina intermedia e sulla questione sono state presentate svariate ipotesi.In ogni caso, anche se non si giunge a considerare Macrobio come un semplice trascrittore di una o due opere altrui, che non mette nulla di suo, si può sospettare che non abbia letto i numerosi autori che cita, Posteriori al Commento sembrano i Saturnali in 7 libri, scritti prima della pubblicazione del commento virgiliano di Servio, pure dedicati al figlio Eustachio, al quale volle presentare i risultati dei suoi studi di autori di cui generalmente riprodusse le parole. Però cerca di organizzare tali temi fingendo di riprodurre le conversazioni che, durante banchetti fatti in occasione delle feste dei Saturnali, avevano tenuto persone insigni per cultura su argomenti svariatissimi. Quest'opera, che e espressione del genere letterario dei simposio o convito iniziato da Platone, contiene materiali molto diversi, sia per il significato delle questioni trattate, che per l’importanza delle notizie riferite. Macrobio cita numerose fonti, ma non è sicuro che le conosca direttamente tutte, tanto più che non nomina quelle di cui deve essersi servito più largamente, Plutarco ("Questioni conviviali") e Aulo Gellio. I libri più significativi sono quelli IV-VI, che riguardano VIRGILIO, di cui si esalta la universale e profonda sapienza su ogni argomento. Le dottrine filosofiche che Macrobio espone nel commento al Scipione di Cicerone si conformano al Platonismo di Plotino. Il divino o il buono, causa prima e origine di tutti gl'esseri, che trascende il pensiero e il linguaggio umano, e l’intelletto (nous o mens) che include in sè la idea o il modello originali della cosa.L’intelletto è poi identificato alla monade o unità prima pensata col neo-Pitagorismo, non come numero, ma come la sorgente e l’origine dei numeri. L’intelletto, a sua volta, genera l’anima cosmica, identificata a GIOVE, che è principio di vita per tutte le cose corporee che essa forma imprimendo nella materia l’immagine dell'idea.Così una sola luce divina illumina tutte le cose, connesse tra loro da vincoli reciproci e ininterrotti. Nei corpi del cielo e delle stelle il principio animatore è una pura attività razionale.Nella filosofia psicologico, Macrobio dice che nell’uomo ad essa anima si uniscono l'anima sensitiva e l'anima vegetativa, che sole si trovano negl'esseri inferiori. Rispetto alla esistenza dell'anima, prima e dopo la sua unione col corpo, alla sua discesa dal cielo e alla ascesa ad esso, È pp alla reminiscenza, alla sorte che l’attende dopo la morte.Macrobio si conforma alle dottrine che il Neo-Platonismo deriva dalla tradizione pitagorico-platonica e che appartenevano al patrimonio comune della coscienza dell’età sua. Anche per Macrobio il corpo è un sepolcro dell'anima (soma sema), sicchè la filosofia deve insegnare all'uomo a liberare l’una dai vincoli dell’altro.Perciò, riprendendo la teoria plotiniana delle virtù, Macrobio pone su quelle politiche (dell’uomo nella vita sociale) la virtu purgativa, che lo purificano dal contagio del corpo, che sono proprie di chi vuole immergersi nella contemplazione filosofica, quelle di chi ha raggiunto tale scopo, liberandosi completamente dalle passioni e al di sopra di tutte, la virtù contemplativa dell’intelletto. Il commento ha così trasmesso al pensiero medioevale la conoscenza di numerose teorie platoniche e neo-platoniche, fra le quali ha particolare importanza l’identificazione dell'idea a un pensiero divino. Ambrogio Teodosio Macrobio. Macrobio raffigurato in una miniatura del Medioevo Ambrogio Teodosio Macrobio (in latino: Ambrosius Theodosius Macrobius) è un filosofo Italiano. Studioso anche di astronomia, sostenne la teoria geo-centrica. Una pagina dei Commentarii in Somnium Scipionis di Macrobio. Della vita di Macrobio non si sa molto e quel poco che è stato tramandato dai suoi contemporanei non è del tutto affidabile. Così è dubbio se vada identificato con il Macrobio che fu proconsole d'Africa o col Teodosio prefetto del pretorio d'Italia, Africa e Illirico, identificazione oggi condivisa dalla maggior parte degli studiosi. Due cose appaiono però certe agli storici moderni: che Macrobio nacque nell'Africa romana e che non professasse il Cristianesimo (come creduto nel corso del Medioevo), ma fosse pagano.  Opere  Lo stesso argomento in dettaglio: Saturnalia (Macrobio). I Saturnalia, la sua opera principale, sono un dialogo erudito che si svolge in tre giornate, raccontate in sette libri, in occasione delle feste in onore del dio Saturno. L'opera ha un carattere enciclopedico ed è centrata principalmente sulla figura di VIRGILIO, anche se i suoi contenuti spaziano dalla religione alla letteratura e alla storia fino alle scienze naturali. Macrobio contribuì significativamente all'esegesi dell' “Eneide” e dell'opera di Virgilio più in generale. Inoltre è grazie a lui se ci sono pervenuti frammenti di vari autori famosi, tra i quali spiccano Ennio e Sallustio, e se si è mantenuto il ricordo di autori meno conosciuti come Egnazio e Sueio. Nei Commentarii in Somnium Scipionis, partendo dal Somnium Scipionis di Cicerone, scrive un commentario in due libri, dedicato al figlio Eustazio. In questi due libri emerge il pensiero filosofico neoplatonico: Dio, che è origine di tutto ciò che esiste, crea la mente (noûs), che crea l'«anima del mondo; a sua volta l'anima del mondo, a poco a poco, volgendo indietro lo sguardo, essa stessa, incorporea, degenera fino a diventare matrice dei corpi. Macrobio compose anche un'opera grammaticale dedicata al verbo greco e latino, De verborum graeci et latini differentiis vel societatibus (titolo da preferire al più diffuso de differentiis vel societatibus graeci latinique verbi, basato sia su fonti grammaticali come Apollonio Discolo, Gellio, e una fonte utilizzata anche da Carisio e Diomede. L'opera nella sua forma originale non si è conservata ma ne restano ampi estratti, i più importanti dei quali sono quelli realizzati nel IX secolo molto probabilmente ad opera di Giovanni Scoto Eriugena. Un altro gruppo di estratti, più limitato ma testualmente molto valido, è conservato in alcuni fogli di un manoscritto bobbiese scritto fra il VII e l'VIII secolo. Infine l'operetta macrobiana è stata ampiamente utilizzata da un trattato grammaticale sul verbo latino, composto forse in area orientale e tramandato anch'esso da un codice di provenienza bobbiese. Tutte queste testimonianze ci consentono di farci un'idea piuttosto precisa del contenuto della perduta trattazione macrobiana, che sembra destinata, più che ad una utilizzazione scolastica, a fornire esempi e discussioni erudite sul sistema verbale latino, utile soprattutto per un lettore colto, in possesso di una buona formazione linguistica. Va inoltre notato come questa sia in pratica l'unica opera latina dedicata esplicitamente ad un'analisi sistematica del sistema verbale latino, che trova qualche analogia solo in alcune sezioni della grammatica di Prisciano. Ampie parti dell'opera furono citate in un manoscritto del IX secolo attribuito a Scoto Eriugena. Durante il Medioevo Macrobio fu identificato come cristiano e per questo poté godere di una buona reputazione, che gli permise di essere letto, studiato e citato dai più illustri filosofi come Pietro Abelardo. Le sue opere furono copiate dagli amanuensi nei monasteri e così non venne dimenticato, ma, terminato il Medioevo, in un primo tempo non venne considerato dagl’umanisti, che poi invece lo ripresero. Non ha avuto tuttavia grande considerazione nel XV secolo, poiché, al Neoplatonismo, la maggior parte degli studiosi preferiva le opere di Platone stesso. L'appartenere ad un periodo così tardo della storia antica non gli ha mai giovato e solo oggi si sta riprendendo lo studio delle sue opere in modo più approfondito, pur con meno intensità rispetto al Medioevo. In effetti gli studiosi oggi non analizzano tanto l'opera di Macrobio per conoscerne e apprezzarne il pensiero, ma cercano più che altro di dargli una datazione e un'identità. Codice teodosiano. ^ P. De Paolis in Lustrum, n. 28, 1986. ^ Cicerone, De re publica, lib. VI. ^ Macrobio Ambrogio Teodosio, su romanoimpero.com. Bibliografia (LA) Ambrogio Teodosio Macrobio, In Somnium Scipionis, (Venetiis..., Per Augustinum de Zannis de Portesio : ad instantia Do. Lucam Antonium de Giunta, 1513 Die xv. Iunii). M., Commento al sogno di Scipione, testo latino a fronte, Saggio introduttivo di Ilaria Ramelli, traduzione, bibliografia, note e apparati di Moreno Neri, Milano, Bompiani, 2007. Macròbio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata Alessandro Olivieri, MACROBIO, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Ambrosius Theodosius Macrobius, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata (LA) Opere di M. su Musisque Deoque.  Opere di Ambrogio Teodosio Macrobio, su digilibLT, Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro. Modifica su Wikidata Opere di Ambrogio Teodosio Macrobio, su openMLOL, Horizons Unlimited srl. Opere di Ambrogio Teodosio Macrobio, su Open Library, Internet Archive. Modifica su Wikidata (FR) Pubblicazioni di Ambrogio Teodosio Macrobio, su Persée, Ministère de l'Enseignement supérieur, de la Recherche et de l'Innovation. Macrobio a Ravenna Archiviato il 10 aprile 2018 in Internet Archive., su patrimonioculturale.unibo.it V · D · M Grammatici romani V · D · M Platonici. Portale Antica Roma   Portale Biografie   Portale Filosofia   Portale Letteratura   Portale Lingua latina Categorie: Scrittori romani Grammatici romani Funzionari romaniScrittori del V secoloRomani del V secoloNeoplatonici. Macrobio is best known as the author of Saturnalia, a semi-philosophical dialogue that covers a wide range of topics, although its principal one is the poetry of Virgil. However, there are also some reflections on religion and matters of psychology. More interesting philosophically is a commentary he wrote for his son on the Dream of Scipio by Cicerone – an extract from his Republic). In it Macrobio explores the nature of the soul, mainly from the point of view of the Accademy. The ssoul’s immortality and divine nature are discussed in the light not only of philosophy but also in that of the science of his day. Ambrogio Teodosio Macrobio. Keywords: Macrobio. The Swimming-Pool Library.

 

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