Luigi Speranza
Ormai pare proprio che il suo sogno si stia avverando, ma chi è in realtà il principe Emanuele Filiberto, cosa nasconde quella sua aria da rampollo aristocratico un po’ annoiato?
In realtà leggendo il libro si scopre una personalità più complessa e interessante di quello che ci si sarebbe potuti aspettare.
Emanuele Filiberto parla del suo amore e della sua nostalgia per l’Italia, ma parla anche di tante altre cose.
Dei suoi genitori, di alcune leggendarie figure della dinastia, del nonno re Umberto I e della nonna Maria José, delle sue esperienze di esule, dei suoi studi, degli ostacoli frapposti sulla sua strada, dei suoi amori, delle sue passioni e delle sue delusioni.
Ma anche, con insospettata competenza, di particolari giuridici e politici della storia d’Italia.
È un libro sofferto, doloroso a tratti, amaro forse, e tuttavia aperto alla speranza, un racconto semplice e affascinante, che svela ai lettori i sentimenti comuni di un ragazzo certamente fuori del comune, “erede al trono” di una dinastia che ha svolto un ruolo millenario nel destino del nostro paese.
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