Speranza
1850. Wagner. “IL CAVALIERE DEL CIGNO, ovvero LOHNGRIN”. --------------------------------------------------------Da voi lontan in sconosciuta terra havvi un castel che ha nome Monsalvato: là un sacro tempio una foresta serra Di gemme senza pari e d'oro ornato. Ivi una coppa, che dal cielo è dono Guardata è qual reliqua del Signor, A lor che di virtù campioni sono, Un angiol la portò sull'ali d'or ogni anno una colomba vien dal cielo a rinnovar il santo suo poter! essa è il Santo Graal, e forza e santo zelo Infonde in seno dei suoi cavalier. -------------------------------------------------RITORNELLO: --- Resta a godere, coppia fedel ----------a dove le gioie ti serba amor -------------b eterno bene, nel caro ostel -------------a il dolce imene vi doni ognor-----------------b----- modelli eccelsi d’alte virtù---------------c vi splenda eterna la gioventù-------------c gioite al gaudio di questo giorno---------d sia il viver vostro di gioie adorno---------d in questo asilo che amore ornò-----------e splendore e olezzi il ciel versò-----------e. ----------------Verdi. “STIFFELIO”. Ricci. “CRISPINO”. Halevy. LA TEMPESTA. Schumann. “GENOVEVA”1851 Verdi. “RIGOLETTO”. Aria del Duca di Mantova. ------------------------------------Questa o quella per me pari son --- a ---- la costanza tiranna del core a quant’ altre d’ intorno mi vedo---- b ---detestiamo qual mordo crudele del mio core l’impero non cedo ----- b---sol chi vuole si serbi fedele meglio ad una che ad altre beltà ----- c---non v’amor se non’v’è libertà la costoro avvenenza è qual dono --- a---de’ i mariti geloso il furore di que il fato ne infiora la vita --------d----degli amanti le smanie derido s’oggi questa mi torna gradita -------d---anco d’Argo I cent’occhi disfido forse un’ altra doman lo sarà -------c---se mi punge una qualche beltà.----------------------Parmi veder le lagrime scorrenti da quel ciglio------------a quando fra il dubbio e l'ansia del sùbito periglio--------------a dell'amor nostro memore il suo Gualtier chiamò--------------b ned ei potea soccorrenti cara fanciulla amata---- c ei che vorria coll'anima farti quaggiù beata-------c ei che le sfere agli angeli per te non invidiò.-----b ----------------------------------------------------------------------Coro: Scorrendo uniti remota via -------------- a brev’ora dopo caduto il dì----------------- b come previsto ben s’era in pria-------------a rara beltade ci si scoprì ci si scopri ------b era l’amante di Rigoletto ------------------c che vista appena si dileguò ---------------d già di rapirla s'aveva il progetto ----------c quando il buffone ver noi spuntò ver noi spunto --- d che di Ceprano noi la contessa -------------- e rapir volessimo, stolto credé ------------------f la scala quindi all'uopo messa ---------------- e bendato, ei stesso ferma tenè ----------------- f salimmo e rapidi la giovinetta ------------------ g ci venne fatto quinci asportar ------------------h quand'ei s'accorse della vendetta --------------g restò scornato ad imprecar. ----------------------h-----------------------------------------La donna e mobile ---- a qual piuma al vento ---- b muta d’acento ------------- b e di pensiero ------------------ c sempre un’amabile -----------a leggiadro viso -----------------d in pianto e in riso -------------d e mezognero. -----------------c-------------------------------------------------------------Verdi, “IL TROVATORE”. Manrico, tenore.--------------------------------- Di quella pira l'orrendo foco --------- a tutte le fibre m’arse avvampò ----------b empi, spegnetela o ch’io fra poco ------a col sangue vostro la spegnerò -----------b era già figlio prima d’amarti ---------------c non può frenarmi il tuo martir ------------d madre infelice corro a salvarti --------------c o teco almeno corro a morir. -----------------d-------------------------------------------CORO -------Squilli, echeggi la tromba guerriera ------- a chiami all'armi, alle pugne, all'assalto --------b fia domani la nostra bandiera -----------------a di quei merli piantata sull’alto ----------------b no, giammai non sorrise vittoria ---------------c di più liete speranze finor --------------------------d ivi l’util ci aspetta e la Gloria -----------------------c ivi opimi la preda e l'onor. --------------------------d 1853b. Verdi. LA TRAVIATA. La Fenice, Venezia. Alfredo/Violetta. --------------------Libiamo, libiamo ne’ lieti calici che la belleza infiora ------------------ a e la fuggevol fuggevol ora ------------a s’inebrii a voluttà ------------ b libiam ne’ dolci fremiti che suscita l’amore -------------- c poichè quell'ochio al core --------c omnipossente va ----------------- b libiamo, amore, amore, fra i calici più caldi baci avrà. ------------------ b-----------------Alfredo:---------------------------------------------------------------------------------------De’ miei bollenti spiriti il giovanile ardore ----------ella temprò col placido sorriso dell’amor, dell’amor dal dì che disse: vivere io voglio io voglio a te fedel dell’universo immemore io vivo io vivo quasi io vivo quasi in ciel. ------------------------------------------------Noi siamo zingarelle --------------a venute da lontano--------------------b d’ognuno sulla mano-----------------b leggiamo l’avvenir---------------------b se consultiamm le stele ---------------a null'avvi a noi d'oscuro------------------c e i casi del futuro --------------------------c possiamo altrui predir. -------------------b------------------------------------------------------Cinque tori in un sol giorno -------- a vo' vederti ad atterrar ------------------ b e, se vinci, al tuo ritorno ---------------a mano e cor ti vo' donar -----------------b sì, gli disse, e il mattadore, alle giostre mosse il piè; cinque tori, vincitore sull’arena egli stendè bravo, bravo il mattadore, ben gagliardo si mostrò se alla giovane l'amore in tal guisa egli provò Poi tra plausi ritornato alla bella del suo cor colse il premio desiato tra le braccia dell'amor con tai prove i mattadori san le belle conquistar ma qui son piu' miti i cori a noi basta folleggiar Si', si', allegri or pria tentiamo, della sorte il vario umor la palestra dischiudiamo agli audaci giuocator. Verdi. I VESPRI SICILIANI. Enrico, giovane siciliano (tenore) 1856. Pedrotti TUTTI IN MASCHERA. Verona. Il cavaliere Emilio, tenore. Ponchielli. I PROMESSI SPOSI. 1857. Verdi. SIMON BOCCANEGRA. Venezia, La Fenice. Gabriele Adorno, gentiluomo genovese (tenore) O inferno, Amelia qui, l’ama il vegliardo e il furor che m'accende m’è conteso sfogar, tu m'uccidesti il padre, tu m'involi il mio tesoro... trema, iniquo... già troppa era un'offesa ---------a doppia vendetta hai sul tuo capo accesa---------a Sento avvampar nell'anima furente gelosia-----------b Tutto il suo sangue spegnerne l'incendio non potria---b s'ei mille vite avesse ---c se mieterle potesse------c D'un colpo il mio furor ---- e Non sarei sazio ancor-------e che parlo, ohimè, piango, pietà, gran Dio, del mio martiro. CABALETA: Pietoso cielo, rendilà rendila a questo core-----------------a----------------pura siccome l'angelo che veglia al suo pudore-------------a----------------ma se una nube impura---------b---------------tanto candor m'oscura-----------b---------------Priva di sue virtù-------------c---------------ch'io non la vegga più.------c-------------------Verdi. AROLDO. 1858. Petrella. ‘L’ULTIMO GIORNO DI POMPEI, ossia IONE’1859a. Verdi. “UN BALLO IN MASCHERA”. Tenor: Riccardo. Di' tu se fedele Il flutto m'aspetta ------------- a se molle di pianto la donna diletta ----------------- a Dicendomi addio --------------b Tradì l'amor mio. ----------------b Con lacere vele E l'alma in tempesta, I solchi so franger Dell'onda funesta, L'averno ed il cielo Irati sfidar. Sollecita esplora, Divina gli eventi: Non possono i fulmin, La rabbia de' venti, La morte, l'amore Sviarmi dal mar. La rivedrà nell'estasi Raggiante di pallore ----------a E qui sonar d'amore ----------a La sua parola udrà -----------b O dolce notte, scendere Tu puoi gemmata a festa: Ma la mia stella è questa Che il ciel non ha. ------------- b Quest'è mia stella! Ma se m'è forza perderti Per sempre, o luce mia --------- a A te verrà il mio palpito Sotto qual ciel tu sia ------------- a Chiusa la tua memoria Nell'intimo del cor. Ed or qual reo presagio Lo spirito m'assale, Che il rivederti annunzia Quasi un desio fatale . . . Come se fosse l'ultima Ora del nostro amor. 1859. Gounod FAUSTO. Incisa da Gigli. Cavatina-----------------------------------------------------Salve, o casta e pia dimora ----------- a di colei che m'innamora------------------a salve ostel che a me la celi---------------b il suo cor tu mi riveli----------------------b quante dovizie in questa povertà---------c in quest’asìl quanta felicità----------------c ivi leggiadra e bella------------d ella aggirarsi suol---------------e ivi gentile e snella---------------d ella percorre il suol-------------e qui la baciava il sole -----------f e le dorava il crine --------------g qui vi rivolger suole -------------f le vaghe luci alfine ----------------g quell’astro dell’amor ------------h che m' accendeva il cor. ----------h 1860. DONIZETTI. Rita. 1862. Verdi. “LA FORZA DEL DESTINO”. Don Alvaro, tenore. O tu che in seno agl’angeli eternamente pura ---------------- a saliste bella incolume della mortal iattura -----------------a o tu che in seno agl’angeli saliste bella e pura. non iscordar di volger lo sguardo a me tapino che senza nome ed esule in odio del destino che senza nome ed esule in odio del destino chiedo anelando ah misero chiedo anelando ah misero la morte d’incontrar, Leonora, soccorrimi, pieta del mio penar. 1863. Bizet. “I PESCATORI DI PERLE.” Nadir, tenore. Inc. italiano da Enrico Caruso. ----------------------------------------------------------------------------------------------------Mi par d’udir ancora ----------------- a ascoso in mezzo ai fior -------------- b la voce sua canora -------------------- a sospirare l’amor -------------------------b o notte di carezze -----------------------c gioir che non ha fin ---------------------d o sovvenir divin --------------------------d folli ebbrezze -----------------------------c bel sogno, sogno d’amor -----------------b delle stelle del cielo al tremolante balen la vegg’io d’ogni velo render libero il sen.---------------------------------------------------1865. MEYERBEER. “L’AFRICANA”. Vasco di Gamma. -----------------------RECIT. Mi batte il cor, spettacol divin ------------ a sognata terra ecco ti premo al fin ----------a----------------------------------------------ARIA. O paradiso dal onda uscito fiorente suol splendido suol in voi rapito io son tu m’appartieni o nuovo mondo alla mia patria ti posso ti posso ofrir nostro e questo terreno fecondo que l’Europa puo tutta arricchir spettacolo divin in te rapito io son o nuovo mondo tu m'appartieni a me, tu m'appartieni a me o nuovo mondo tu m'appartieni tu m'appartieni a me ame a me, a me.-----------------------------------------------------------------------------------1866. Verdi. “DON CARLO”. Don Carlo, tenore. ------------------------------------------RECIT. ----- Io l' ho perduta o potenza suprema, un altro ed è mio padre, un altro e questi è il Re, lei che adoro m’ha rapita! la sposa a me promessa ah, quanto puro e bello fu il dì, il dì senza diman, in cui ebri di speme c’era dato vagar, nell' ombra, soli insieme, nel dolce suol di Francia, nella foresta di Fontainebleau-------------------------------------------------------------ARIA. ---- Io la vidi, e il suo sorriso---------------------a nuovo un ciel apriva a me------------------------------------b ah, per sempre or m'ha diviso---------------------------------a da quel core un padre, un re-------------------------------------b non promette un dì felice----------------------c di mia vita il triste albor-------------------------d m'hai rubato, incantatrice------------------------c e cor e speme, e sogni e amor.-------------------d ----------------------------------------1866. Hamme/Gilbert. “Dulcamara”.“A New and Original Extravaganza, entitled Dulcamara, or, The Great Duck and the Little Quack.” St James's Theatre, Londra. Nemorino, a Neopolitan peasant, of whom you will hear more peasantly. 1867. Gilbert. Extravaganza sulla Figlia del Reggimento. “La Vivandière, or, True to the Corps! An Operatic Extravaganza founded on Donizetti's Opera La Figlia Del Reggimento”. St. James's Hall, Liverpool. 1868. Boito. MEFISTOFELE. Tenor: Fausto. Dai campi, dai prati che innonda la note dai queti sentier ritorno e di pace di calma profonda son pieno, di sacro mister. le torve passioni del core s’assonnano in placido oblio, mi ferve soltanto l'amore dell'uomo, l’amore di Dio ah, dai campi, dai prati ritorno e verso all'Evangel mi sento attratto m’accingo a meditar.------------------------------------------------------------------------Giunto sul passo estremo Della più estrema, età, In un sogno supremo Sì bea l'anima già, In un sogno supremo, ecc. Re d'un placido mondo, D'una landa infinita, A un popola fecondo Voglio donar la vita Sotto una savia legge Vo'che surgano a mille A mille e genti e gregge E case e campi e ville. Ah! Voglio Che questo sogno Sia la santa poesia E l'ultimo bisogno Dell'esistenza mia. Voglio che questo sogno Sia la santa poesia Dell'esistenza! Ecco . . . La nuova turba Al guardo mio si svela! S'ode un cantico in ciel. S'ode un cantico in ciel. Già mi beo nell'augusto raggio Di tanta aurora! Già nell'idea pregusto L'alta ineffabil ora! Thomas. AMLETO. Gilbert. “La zingara allegre”.“THE MERRY ZINGARA, or, The Tipsy Gypsy and the Pipsy Wipsy, a Whimsical Parody on "The Bohemian Girl".Londra: Royalty Theatre. Bellini/Gilbert. “ROBERTO IL DIAVOLO: extravaganza operistica” (“Robert the Devil, or, The Nun, the Dun, and the Son of a Gun, an Operatic Extravaganza”). Londra: Teatro Gaiety. Wagner. Walther e i maestri cantori di Norimberga (La Scala,26/XII/1889). Aria di Wagner: "Morgenlich leuchtend im rosigen Schein, von Blüt und Duft geschwellt die Luft, voll aller Wonnen, nie ersonnen, ein Garten lud mich ein, -dort unter einem Wunderbaum, von Früchten reich behangen, zu schaun in sel'gem Liebestraum, was höchstem Lustverlangen. Erfüllung kühn verhiess, das schönste Weib: Eva im Paradies." "Abendlich dämmernd umschloss mich die Nacht; auf steilem Pfad war ich genaht zu einer Quelle reiner Welle, die lockend mir gelacht: dort unter einem Lorbeerbaum, von Sternen hell durchschienen, ich schaut im wachen Dichtertraum, von heilig holden Mienen, mich netzend mit dem edlen Nass, das hehrste Weib, die Muse des Parnass!" "Huldreichster Tag, dem ich aus Dichters Traum erwacht! Das ich erträumt, das Paradies, in himmlisch neu verklärter Pracht hell vor mir lag, dahin lachend nun der Quell den Pfad mir wies; die, dort geboren, den Ruhm erkoren, der Erde lieblichstes Bild, als Muse mir geweiht, so heilig ernst als mild, ward kühn von mir gefreit, am lichten Tag der Sonnen, durch Sanges Sieg gewonnen Parnass und Paradies!" 1869a. Marchetti. “RUY BLAS” (tratto da Vittore Ugo). La Scala. Gilbert. Extravaganza della Norma di Bellini. “THE PRETTY DRUIDESS, or, The Mother, the Maid, and the Mistletoe Bough: an Extravaganza Founded on Bellini's Opera "Norma"”. Londra: Charing Cross Theatre. 1870. WAGNER. “La Valkiria”. Marcia. Gomes. “IL GUARANY”. 1871 Verdi. “AIDA”. Radames, tenore. Celeste Aïda, forma divina ------------ a mistico serto di luce e fior --------------b del mio pensiero tu sei regina ----------a tu di mia vita sei lo splendor ------------b il tuo bel cielo vorrei ridarti --------------c le dolci brezze del patrio suol -----------d un regal serto sul crin posarti ------------c ergerti un trono vicino al sol. ------------d -------------------------------------------------------Coro di Marcia. Gloria all' Egitto ad Iside che il sacro suolo protegge al re che il delta regge, inni festosi alziamo gloria, gloria, gloria gloria al re, gloria gloria gloria inni alziam, inni alziamo gloria gloria al re inni festosi alziamo ---- CORO: s’intrecci il loto al lauro ----------- a sul crin dei vincitori ----------------b nembo gentil di fiori ---------------b stenda sull’armi un vello -----------c danziam fanciulle egizie ------------d le mistiche carole ----------------e come d’intorno al sole -----------e danzano gli astri in ciel. -----------------------------------------------------------------------della vittoria agli arbitri supremi la vittoria agli arbitri supremi; il guardo ergete nel fortunato di! Grazie agli Dei Grazie rendete nel fortunato di! Come d'intorle zano astri in ciel! Vieni,o guerriero vindice, vieni a gioir con noi; Sul passo degli eroi, Sul passo degli eroi, i lauri, i fior versiam! Grazie agli Dei, agli Dei rendete nel fortunato di! Vieni o guerrier, vieni a gioir, a gioir con noi, o guerrier, Vieni o guerrier, vieni a gioir con noi, Vieni, vieni, vieni, o guerrier, Vieni a gioir con noi, Sul passo degli eroi i lauri e i fior versiam. Vieni o guerriero, Vieni a gioir con noi; Sul passo degli eroi i lauri, i fior versiam. Gloria! Gloria! Gloria, Gloria all'Egitto, Gloria, ria all'Egitto Gloria, Gloria, Gloria, Gloria, Gloria! Gloria! Gloria, Gloria, Gloria, Gloria! Gloria! Sullivan. “TESPIDE; ovvero, il crepuscolo degli dei invecchiati”. “THESPIS; or, the Gods Grown Old”. Gaiety Theatre, London. Little maid of Arcadee ---------------a Sat on Cousin Robin's knee -------a Thought in form and face and limb -------- b Nobody could rival him ------------------------b He was brave and she was fair --------------c Truth they made a pretty pair ---------------c Happy little maiden she ------------------------d Happy maid of Arcadee ---------------------d Happy little maiden she, Happy maid of Arcadee Happy maid of Arcadee! Moments fled as moments will --------------a Happily enough, until ---------------------------a After, say, a month or two --------------------b Robin did as robins do ----------------------b Weary of his lover's play -----------c Jilted her and went away ----------c Wretched little maiden, she --------d Wretched maid of Arcadee --------d Wretched maid of Arcadee. To her little home she crept -----------------a There she sat her down and wept ----------a Maiden wept as maidens will --------------b Grew so thin and pale until -----------------b Cousin Richard came to woo --------------c Then again the roses grew ----------------c Happy little maiden she -------------d Happy maid of Arcadee -------------d Happy little maiden she! Happy maid of Arcadee! Happy maid of Arcadee 1874. Strauss. “IL PIPISTRELLO”.Ah, happy day of divine delight ---------------------a love and champagne banish care from sight----------a could we live on as we do tonight-----------------------a Life would be forever gay and bright. ------------------a 1875. Bizet. CARMEN È l’amore uno strano augello ----------------a nessun lo può domesticar------------------------b sempre mostrai a noi rubello-------------------a se gli convien di ricusar --------------------------b vano è il prego ed il rigore -------------------c l’un parla ben e l’altro no -------------------d e a quest’altro io do il mio core ---------------c senza parlar m’innamorO --------------------d l’amor, l’amor, l’amor, l’amor, Lo sappia il mio bel damo per lui giammai No, legge mai non v’E se tu non m’ami ebben io t’amo se t’amo dei tremar per te se tu non m’ami ebben se tu m’ami eppur io t’amo ma se mai t’amo se mai t’amo dei tremar per te, se tu non m’ami ebben io t’amo e dei tremar per te se tu non m’ami eppur io t’amo dei tremar per te credi d’averlo di giA in tua mano ch’ei spiega l’ali e via sen’ van Guardi guardi e aspetti invano nessun puO dir se tornerA d’intorno a te volando ratto se n’vien se n’ve poi torna ancor gemirlo credi e nulla hai fatto nol curi? Ei vien, E tal l’amor. L’amor, l’amor, l’amor, l’amor. Lo sappia il meio ben damo per lui giammai no legge mai non v’e se tu non m’ami ebben io t’amo se t’amo dei tremar per te. Se tu non m’ami ebben se tu non m’ami eppur io t’amo ma se mai t’amo se mai t’amo dei tremar per te, se tu non m’ami ebben io t’amo e dei tremar per te, se tu non m’ami epppur io t’amo de tremar per te. Don Jose: Rec. italiano CARUSO. Il fior che avevi a me gitato -----------a nel carcer tetro l’ho serbato --------------a anche appassito il picciol fior ---------------b il suo profumo aveva ancor -------------------b notte e dì nel carcere oscuro ------------c io così, mio ben, te lo guiro---------------c m’inebbriai del caro odor -----------------b e t'invocai lontano ancor ------------------b io questo amor malediceva e nel mio dolor ripeteva per qual voler, per qual destin l’ebbi a veder sul mio cammin poi a me metteva orrore non avevo occhi nel mio core e non sentia che un sol desir. un sol desir un sol pensier, te riveder, mio ben, te riveder chè ti bastò sol di mostrarti un guardo sol di gettar su me. e del mio cor impossessarti O Carmen mia, di te lo schiavo amor mi fe' Carmen, io t'amo. Sullivan. “IL PROCESSO CON LA GIURIA.” “A Novel and Original Dramatic Cantata, entitled TRIAL BY JURY” Teatro Royalty, Londra. Oh gentlemen listen I pray ---------------------------a Though I own that my heart has been ranging -------b of nature the laws I obey --------------------------------a for nature is constantly changing ----------------------b the moon in her phases is found ------------c the time and the wind and the weather,-------------d the months in succession come round --------------c and you don't find two Mondays together ---------d Consider the moral, I pray ------------a Nor bring a young fellow to sorrow --- b who loves this young lady today --------a and loves that young lady tomorrow ----b consider the moral we pray, nor bring a young fellow to sorrow, who loves this young lady today, and loves that young lady tomorrow! You cannot eat breakfast all day --------a nor is it the act of a sinner -------------b when breakfast is taken away ------a to turn his attention to dinner -----------b and it's not in the range of belief ----------c to look upon him as a glutton ---------------d who, when he is tired of beef ----------------c determines to tackle the mutton -------------d But this I am willing to say -------------a If it will appease her sorrow, I'll marry this lady today, And I'll marry the other tomorrow! But this he is willing to say, If it will appease her sorrow, He'll marry this lady today, And he'll marry the other tomorrow! 1876. Ponchielli. “LA GIOCONDA”. Enzo (creato da Gayarre) Cielo e mar ---------------a l’etereo velo splende come un santo altar --------a l'angiol mio verra dal cielo l'angiol mio verra dal mare qui l'attendo; ardente spira oggi il vento dell'amor. ah! quell'uom che vi sospira vi conquide o sogni d'or nell'aura fonda non appar nè suol nd monte. L'orizzonte bacia l'onda l'onda bacia l'orizzonte Qui nell'ombra, ov'io mi giacio coll'anelito del cor, Vieni, o donna, vieni al bacio della vita e dell'amor . Ah! Vien! 1877. Gilbert e Sullivan. LO STRAGONE. (“An Entirely New and Original Modern Comic Opera, in Two Acts, entitled THE SORCERER”). Teatro dell’Opera Comica. Londra. Alessi, tenore. Love feeds on many kinds of food, I know --------a some love for rank, and some for duty --------------b some give their hearts away for empty show ----------a and others love for youth and beauty -----------------b to love for money all the world is prone ----------- c some love themselves, and live all lonely -----------d give me the love that loves for love alone ------------c I love that love, I love it only -------------------d I love that love, I love it only, give me the love that loves for love alone –I love that love, I love it only. 1878. Gilbert e Sullivan. PINAFORE, ovvero la fanciulla chi amava un marionario: opera nautica in due atti. (“An Entirely Original Nautical Comic Opera, in Two Acts, entitled H. M. S. PINAFORE, or, The Lass that Loved a Sailor”). Teatro dell’Opera Comica, Londra. A maiden fair to see --------- a the pearl of minstrelsee ------ a a bud of blushing beauty ------b for whom proud nobles sigh --- c and with each other vie --------c to do her menial's duty ----------b to do her menial's duty. a suitor, lowly born -------------a with hopeless passion torn -----a and poor, beyond denying -------b has dared for her to pine ----------c at whose exalted shrine -----------c a world of wealth is sighing --------b a world of wealth is sighing. unlearned he in aught -----------a save that which love has taught ----a for love had been his tutor ----------b oh, pity, pity me —c our captain's daughter she --- c and I that lowly suitor. ------------b oh, pity, pity me —our captain's daughter she, and I that lowly suitor! And he, and he that lowly suitor. Proud lady, have your way ----------- a unfeeling beauty --------------------------b You speak and I obey -------------------a It is my duty ------------------------------b I am the lowliest tar ----------------c That sails the water ----------------d and you, proud maiden, are -------c my captain's daughter ------------- d Proud lady, have your way --------a You speak, and I obey ------------a My heart, with anguish torn -------------- a Bows down before her --------------------b She laughs my love to scorn ------------a Yet I adore her -----------------------------b My heart, with anguish torn, Bows down before her, She laughs my love to scorn, Yet I adore her!---------------------------------------------------------------------------------I, humble, poor, and lowly born -----------a the meanest in the port division -----------b the butt of epauletted scorn ----------------a the mark of quarter-deck derision ---------b have dared to raise my wormy eyes ----------- c above the dust to which you'd mould me -----d in manhood's glorious pride to rise -------------c I am an Englishman, behold me ----------------d He is an Englishman! He is an Englishman! --------------------------------------------------------------------------For he himself has said it --------------a And it's greatly to his credit -----------a That he is an Englishman! That he is an Englishman! for he might have been a Roosian ----------a a French, or Turk, or Proosian -------------a or perhaps Italian or perhaps Italian but in spite of all temptations to belong to other nations, he remains an Englishman. He remains an Englishman! CORO: For in spite of all temptations To belong to other nations, He remains an Englishman! He remains an Englishman. 1879. Tchaikovsky. ONEGIN. Gilbert e Sullivan. I PIRATI DI CAPO SANTO, ossia il schiavo del devere: opera melodrammatica” (“The New and Original Melo-Dramatic Opera, in Two Acts, entitled THE PIRATES OF PENZANCE, or, The Slave of Duty”). Teatro. Fifth Avenue Theatre, New York City. Federico, tenore. 1. Oh, is there not one maiden breast -----------a which does not feel the moral beauty -----------b of making worldly interest --------------------------a subordinate to sense of duty ------------------------b who would not give up willingly ---------c all matrimonial ambition -------------d to rescue such a one as I from his unfortunate position -------d from his position to rescue such a one as I from his unfortunate position? CORO: ---- Alas, there’s not one maiden breast Which seems to feel the moral beauty Of making worldly interest Subordinate to sense of duty! 2. Oh, is there not one maiden here -------- a Whose homely face and bad complexion ---- b Have caused all hope to disappear ---------- a Of ever winning man’s affection ---------------b To such an one, if such there be -----------c I swear by Heaven’s arch above you -------d If you will cast your eyes on me -------------c However plain you be – I’ll love you -----------d However plain you be, if you will cast your eyes on me, However plain you be – I’ll love you, I’ll love you, I’ll love, I’ll love you! --- CORO: Alas! there’s not one maiden here Whose homely face and bad complexion Have caused all hope to disappear Of ever winning man’s affection! Not one? No, no – not one! Not one? No, no!-------------------------------------------------Ah must I leave thee here -----------a in endless night to dream -------------b where joy is dark and drear -----------a and sorrow all supreme –--------------b where nature, day by day --------------c will sing, in altered tone -------------d this weary roundelay -----------------c“he loves thee – he is gone -----------e fal la la la Fal la la la. he loves thee – he is gone." fal la la la la. When a felon's not engaged in his employment –Or maturing his felonious little plans –His capacity for innocent enjoyment –Is just as great as any honest man's –Our feelings we with difficulty smother –When constabulary duty's to be done –Ah, take one consideration with another –A policeman's lot is not a happy one. When constabulary duty's to be done, to be done, A policeman's lot is not a happy one, happy one. 1880. Ponchielli. IL FIGLIUOL PRODIGO. La Scala. 1881a. Offenbach. “I RACCONTI DI HOFFMAN” (Barcarola). Scena: Venezia.---------------------------------------------Bella note, o notte d'amore sorridi alle nostre ebbrezze notte più dolce del giorno, bella notte d'amore il tempo fugge e senza ritorno porta le nostre tenerezze lontano da questo soggiorno ridente il tempo fugge senza ritorno zefiri abbracciati versateci le vostre carezze dateci i vostri baci versateci i nostri baci.-----------------------------------------Chaikovsky. EUGENE ONEGIN. Aria di Lenski. Inc. G. di Stefano. Gilbert e Sullivan. “PAZIENZA: opera estetica in due atti.” (“An entirely new and original aesthetic OPERA in two acts, entitled PATIENCE; or, Bunthorne's Bride!”). Teatro dell’Opera Comica, Londra. Tenore: Luogotenente Duca di Dunstable (“Lieut. The Duke of Dunstable.”) ----------------------------------------------------------------------------1. Prithee, pretty maiden, prithee, tell me true, Hey, but I’m doleful, willow willow waly Have you e’er a lover a-dangling after you Hey willow waly O! I would fain discover If you have a lover Hey willow waly O! 2. Gentle sir, my heart is frolicsome and free —Hey, but he's doleful, willow willow waly!) Nobody I care for comes a-courting me Hey willow waly O! Nobody I care for Comes a-courting — therefore, Hey willow waly O! 3. Prithee, pretty maiden, will you marry me? (Hey, but I'm hopeful, willow willow waly!) I may say, at once, I'm a man of propertee —Hey willow waly O! Money, I despise it; Many people prize it, Hey willow waly O! 4. Gentle Sir, although to marry I design —Hey, but he's hopeful, willow willow waly! As yet I do not know you, and so I must decline. Hey willow waly O! To other maidens go you —As yet I do not know you, Hey willow waly O!----------------------------------------------------------------------------1882. Gilbert e Sullivan. “IOLANTA, la fata”“An entirely original fairy opera in two acts, entitled IOLANTHE, or, the Peer and the Peri”. Savoy Theatre, London. Tolloler.----------------------------------------------Of all the young ladies I know ------------ a this pretty young lady's the fairest -----------b her lips have the rosiest show ----------------a her eyes are the richest and rarest --------------b her origin's lowly, it's true --------------c but of birth and position I've plenty --- d I've grammar and spelling for two ----------c and blood and behaviour for twenty. -------d her origin's lowly, it's true, I've grammar and spelling for two; Of birth and position he's plenty, With blood and behaviour for twenty! 1883. Delibes. LAKME. Geraldo, tenore. Fantaisie aux divins mensonges, tu reviens m'égarer encor. Va, retourne au pays de songes, O fantaisie aux ailes d'or! Va! va! Retourne au pays des songes. O fantaisie aux ailes d'or! 1884a. Massenet STORIA DEL CAVALIERE DES GREIUX E MANON LESCAUT. Chiudo gli occhi. Io son sol! Sol alfin! Il gran momento è questo! V'è nulla più ch'io ami, Fuor che il riposo sacro, Che dona la fè? Sì, Io misi Dio istesso, Fra i ben del mondo e me!----------------------------------------------------------------ARIA: Ah dispar vision-----------a che a me fu tanto cara----b non turbar l'emozion------a che tanto mi costò------------c se vuotar io dovea del duol la coppa amara----------------Del mio sen ricolmar Il sangue o mai la può-----------c Ah, da me dispar vision, ah, dispar che mi cal de la vita e di bugiarda Gloria io non vuo che scacciar la perfida memoria di lei che ancor, ognor, senza tregua m'insegue gran Dio, con la tua fiamma purifica quest’alma e sperder possa il tuo chiaror, l’ombra che passa ancor nel profondo del cor ah, dispar vision, che mi fu tanto cara, ah, da me dispar vision, ah, dispar! Vision, vision!--------------------------------------------------------------------------------PUCCINI (Fontana). LE VILLI. Milano, Teatro del VErme. Ruolo del tenore: Roberto, creato da Antonio d’Andrade. Torna ai felici dì dolente il mio pensier ridean del maggio i fior, fioria per me l'amor or tutto si coprì di mister ed io non ho nel cor che tristezza e terror forse ella vive! Bussiam qual brivido mi closel invan di quella soglia tentai sul limite levar la man pur d'intender parmi davero un canto lugubre o sommo Iddio! Del mio cammino o sommo Iddio, del mio destin quest'è la meta fa che il perdono, fa che il perdon la renda lieta un solo istante e poi morrò pregar non posso! Ah, maledetto il dì che andai lontan di qui! maledetta sia la tua bellezza, o cortigiana vil maledetta in eterno! Maledetta!Gilbert/Sullivan. “LA PRINCIPESSA IDA, ovvero il Castello Adamantino” “perverzione operistica rispettosa, in tre atti, della Principessa” di Tennyson (“A respectful OPERATIC perversion of Tennyson's "Princess", in three acts, entitled PRINCESS IDA, or, Castle Adamant.”). Teatro della Savoia, Londra. Ilarione, tenore. RECIT. To-day we meet, my baby bride and I —But ah, my hopes are balanced by my fears! What transmutations have been conjured by The silent alchemy of twenty years! 1. Ida was a twelve-month old, Twenty years ago! I was twice her age, I'm told, Twenty years ago! Husband twice as old as wife, Argues ill for married life; Baleful prophecies were rife, Twenty years ago, Twenty years ago! 2. Still, I was a tiny Prince, Twenty years ago! She has gained upon me, since Twenty years ago! Though she's twenty-one, it's true, I am barely twenty-two; False and foolish prophets you Twenty years ago, Twenty years ago. ----------------------------Expressive glances -------------a shall be our lances -------------a and pops of sillery --------------b our light artillery -------------------b we'll storm their bowers ------------c with scented showers -----------------c of fairest flowers ----------------------c that we can buy ------------------d RITORNELLO: Oh, dainty triolet -- Oh, fragrant violet! -- Oh, gentle heigho-let! -- (Or little sigh -- On sweet urbanity -- Tho' mere inanity -- To touch their vanity -- We will rely! When day is fading -- With serenading -- And such frivolity -- We'll prove our quality -- A sweet profusion -- Of soft allusion -- This bold intrusion -- Shall justify -- This bold intrusion -- Shall justify. We'll charm their senses -- With verbal fences -- With ballads amatory -- And declamatory -- Little heeding -- Their pretty pleading -- Our love exceeding -- We'll justify -- Our love exceeding -- We'll justify! 1885a. Ponchielli. MARION DELORME. La Scala. Gilbert e Sullivan. “IL MIKADO, ovvero il vilaggio di Titipu”. opera giapponese.” (“An Entirely Original Japanese Opera, in Two Acts, entitled The Mikado, or, The Town of Titipu.” Teatro della Savoia, Londra. Nanki Poo, tenore. ------------------------------------------------------------------A wand’ring minstrel I a thing of shreds and patches of ballads, songs and snatches and dreamy lullaby my catalogue is long, through every passion ranging, And to your humours changing I tune my supple song I tune my supple song Are you in sentimental mood? I'll sigh with you, Oh, sorrow, sorrow! On maiden's coldness do you brood? I'll do so, too Oh, sorrow, sorrow! I'll charm your willing ears With songs of lovers' fears, While sympathetic tears My cheeks bedew — Oh, sorrow, sorrow! 1885. Ponchielli. MARION DELORME. La Scala. Massenet. IL CID: opera in quattro atti e sei quadri". Rodrigo, tenore (Jean de Reszke). Ah! tout est bien fini... Mon beau rêve de gloire, Mes rêves de bonheur S'envolent à jamais! Tu m'as pris mon amour... Tu me prends la victoire... Seigneur, je me soumets! O souverain, ô juge, ô père, Toujours voilé, présent toujours, Je t'adorais au temps prospère Et te bénis aux sombres jours! Je vais où la loi me réclame Libre de tous regrets humains! O souverain, ô juge, ô père, Ta seule image est dans mon âme Que je remets entre tes mains! 1886. Thomas. MIGNON. Wilhelm Meister, studente (tenore) Elle ne croyait pas, dans sa candeur naïve, Que l'amour innocent qui dormait dans son coeur, Dut se changer un jour en une ardeur plus vive Et troubler à jamais son rêve de bonheur. Pour rendre à la fleur épuisée Sa fraîcheur, son éclat vermeil, Ô printemps, donne-lui ta goutte de rosée! Ô mon coeur, donne-lui ton rayon de soleil! C'est en vain que j'attends un aveu de sa bouche, Je veux connaître en vain se secrètes douleurs, Mon regard l'intimide et ma voix l'effrouche, Un mot trouble son âme et fait couler ses pleurs! Sa fraîcheur, son éclat vermeil, Ô printemps, donne-lui ta goutte de rosée! Ô mon coeur, donne-lui ton rayon de soleil! 1887. Verdi. OTELLO. Dio! mi potevi scagliar tutti i mali della miseria, della vergogna, far de' miei baldi trofei trionfali una maceria, una menzogna. . . E avrei portàto la croce crudel d'angoscie e d'onte con calma fronte e rassegnato al volere del ciel. Ma, o pianto, o duol! m'han rapito il mirraggio dov'io, giulivo, l'anima acqueto. Spento è quel sol, quel sorriso, quel raggio che mi fa vivo, che mi fa lieto! Tu alfin, Clemenza, pio genio immortal dal roseo riso, copri il tuo viso santo coll'orrida larva infernal! Ah! Dannazione! Pria confessi il delitto e poscia muoia! Confession! Confession! La prova. Sullivan. RUDDYGORE; Ovvero, LA MALEDIZIONE della STRAGA: opera sopranaturale. “A New and Original Supernatural Opera in Two Acts, entitled RUDDYGORE, or, The Witch's Curse.” Londra, Teatro di Savoia. There grew a little flower ----------- a’neath a great oak tree ------------------b when the tempest 'gan to lower ---------a little heeded she ----------------------------b no need had she to cower -----------------a for she dreaded not its power ---------------a she was happy in the bower ---------------a of her great oak tree ---------------------b sing hey, lackaday, ---- RITORNELLO: -- sing hey, Lackaday! ---------------------------let the tears fall free ---------------- a---------------------------For the pretty little flower ---------b---------------------------And the great oak tree -----------a Sing hey, Sing hey, Lackaday! Lackaday! Sing hey, Sing hey, Lackaday! Lackaday! Sing hey, Lackaday! Let the tears fall free For the pretty little flower and the great oak tree! 2. When she found that he was fickle, Was that great oak tree, She was in a pretty pickle, As she well might be – But his gallantries were mickle, For Death followed with his sickle, And her tears began to trickle For her great oak tree! RITORNELLO: Sing hey, Lackaday! Sing hey, Lackaday! Let the tears fall free For the pretty little flower And the great oak tree! Sing hey, Sing hey, Lackaday! Lackaday! Sing hey, Sing hey, Lackaday! Lackaday! Sing hey, Lackaday! Let the tears fall free For the pretty little flower and the great oak tree! 3. Said she, "He loved me never, Did that great oak tree, But I'm neither rich nor clever, And so why should he? But though fate our fortunes sever, To be constant I'll endeavour, Aye, for ever and for ever, To my great oak tree!' RITORNELLO: Sing hey, Lackaday! Sing hey, Lackaday! Let the tears fall free For the pretty little flower And the great oak tree! Sing hey, Sing hey, Lackaday, Lackaday! Sing hey, Sing hey, Lackaday! Lackaday! Sing hey, Lackaday! Let the tears fall free For the pretty little flower and the great oak tree! Sing hey, Sing hey, Lackaday! Lackaday! Hey lackaday, Hey lackaday, Lackaday, lackaday!Lackaday, lackaday! 1888. Gilbert e Sullivan “LA GUARDIA ovvero IL BUFFONE e la fanciulla”. “The New and Original OPERA, in Two Acts, entitled The YEOMEN OF THE GUARD, or, The Merryman and His Maid.” Londra, Teatro di Savoia. When a wooer goes a-wooing ----------a naught is truer than his joy ------------------b maiden hushing all his suing ----------------a boldly blushing bravely coy ------------------b---bravely coy, boldly blushing,---boldly blushing bravely coy RITORNELLO: Oh, the happy days of doing -------------a-------------------Oh, the sighing and the suing -----------a-------------------When a wooer goes a-wooing ---------a-------------------Oh the sweets that never cloy. -----------b When a brother leaves his sister For another, sister weeps, Tears that trickle, Tears that blister — 'Tis but mickle sister reaps! Tears that trickle, tears that blister — Oh, the doing and undoing, Oh, the sighing and the suing, When a brother goes a-wooing, And a sobbing sister weeps! When a jester Is outwitted, Feelings fester, Heart is lead! Food for fishes Only fitted, Jester wishes He was dead! Food for fishes Only fitted, Jester wishes He was dead! Oh, the doing and undoing, Oh, the sighing and the suing, When a jester goes a-wooing, And he wishes he was dead! Oh, the doing and undoing, Oh, the sighing and the suing, When a jester goes a-wooing, And he wishes he was dead, He wishes he was dead! 1889a. Puccini. EDGAR. (Fontana). La Scala. Bella signora, il pianto sciupa gli occhi avvizzano i sospiri un bianco sen io vi chieggo pietà per quei ginocchi che voi dannate ai morsi del terren. o lebbra, sozzura del mondo o fronte di bronzo e di fango tortura e gingillo giocondo va fuggi, o t'infrango! maledizione a voi! redento io son! io ritorno alla vita o gloria, o voluttà, bieche illusion, addio per sempre, per sempre addio! io ritorno alla vita! O soave visïon di quell'alba d'april, o visïon gentil d'amore e di splendor! nell'abisso fatal, dove caduto io son, rimpianta visïon. ah! te il mio pensiero evòca sempre ancor sovra un sereno cielo si disegna il profil dolcissimo, dell'angoli che m'amò! 1889b. Sullivan. I GONDOLIERI, ovvero il Re di Barataria. (“An Entirely Original Comic OPERA, in Two Acts, entitled The Gondoliers, or, The King of Barataria”). Londra: Teatro di Savoia. Marco, gondoliere, tenore. Take a pair of sparkling eyes, Hidden, ever and anon, In a merciful eclipse —Do not heed their mild surprise —Having passed the Rubicon, Take a pair of rosy lips; Take a figure trimly planned —Such as admiration whets —(Be particular in this); Take a tender little hand, Fringed with dainty fingerettes, Press it, press it — in parenthesis; —Ah! Take all these, you lucky man —Take and keep them, if you can, If you can! Take all these, you lucky man--Take and keep them, if you can, If you can! Take a pretty little cot —Quite a miniature affair —Hung about with trellised vine, Furnish it upon the spot With the treasures rich and rare I've endeavour'd to define. Live to love and love to live —You will ripen at your ease, Growing on the sunny side —Fate has nothing more to give. You're a dainty man to please If you're not satisfied, not satisfied. Ah! Take my counsel, happy man; Act upon it, if you can If you can! Take my counsel, happy man; Act upon it, if you can, If you can! Take my counsel, happy man; Act upon it, if you can, If you can, Act upon it, if you can, Happy man, if you can! 1. I am a courtier grave and serious ----------a who is about to kiss your hand ----------------b try to combine a pose imperious --------------a with a demeanour nobly bland -----------------b---- I GONDOLIERI: Let us combine a pose imperious-------------------------With a demeanour nobly bland. 2. That's, if anything, too unbending —too aggressively stiff and grand; now to the other extreme you're tending don't be so deucedly condescending!---- REGINA: --- now to the other extreme you're tending —-----------------------------don't be so dreadfully condescending!---- GONDOLIERI: ---- oh, hard to please some noblemen seem!----------------------------at first, if anything, too unbending;---------------------------off we go to the other extreme —----------------------------too confoundedly condescending! now a gavotte perform sedately —offer your hand with conscious pride; take an attitude not too stately, still sufficiently dignified. now for an attitude not too stately, still sufficiently dignified. oncely, twicely — oncely, twicely —Bow impressively ere you glide. Capital both, capital both — you've caught it nicely! That is the style of thing precisely! Capital both, capital both — they've caught it nicely! That is the style of thing precisely! Oh, sweet to earn a nobleman's praise! Capital both, capital both — we've caught it nicely! Supposing he's right in what he says, This is the style of thing precisely! Capital both, capital both, you've caught it nicely!Ah! this That is the style of thing precisely!the style, That is the style of thing,This is the style of thing, The style of thing precisely!The style of thing precisely 1890. Mascagni. “CAVALLERIA RUSTICANA”. Roma, Teatro Costanzi. Ruolo del tenore: Turiddu. Mamma, quell vino e generoso. Intermezzo. -----------------------------------------------------------------------------------O pietosa, tu che sufristi tanto ---------------- a vedi, ah, vedi il mio penar ----------b nelle crudeli ambasce d’un infinito pianto -------------------a deh, non m'abbandonar -------------------b Ave Maria. ----------------------------------------------------------------------------------Lola. ----------------------------------------------------------------------------------------1890b. Catalani. LORELEY. 1891. Mascagni, L’AMICO FRITZ. Han della purpura vivo il colore son dolce e tenere di primavera somiglia un fiore. Massenet, I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER, tratto da Goethe. -----------------------------------------------------------------------------------------Ah, non mi ridestar ----------------- ah, non mi ridestar, o soffio dell'April---------------------o soffio dell’april ah, non mi ridestar su di me sento la carezza ed ahime di gia' spunta il dì del soffrir, della tristezza ah, non mi ridestar o soffio dell'april doman ritornerà da lunge il viator e del passato ricorderà la gloria e il suo sguardo invan cercherà lo splendor e non verranno più che lutto e che dolore ohime. ------------------------------------------------------------------------1892b. Leoncavallo PAGLIACCI. Ruolo del tenore: Canio.--------------------------------------Vesti la giubba.-------------------------------------------------------------------------------- Ridi, pagliaccio sul tuo amor infranto ridi del duol che t'avvelena il cor.--------------------------------------------------------------------------Catalani. “LA WALLY”.Franchetti. COLOMBO. 1893e. Mascagni. I FRATELLI RANTZAU 1893a. Puccini. LA STORIA DEL CAVALIERE RENATO DES GRIEUX E DI MANON LESCAUT (Giacosa-Illica) (Ruolo del tenore: Des Grieux). ------------------------------------------------------------------------------------------------------------Donna non vidi mai simile a questa a dirle “io t’amo” a nuova vita l’alma mia si desta, Manon Lescaut mi chiamo come queste parole profumate mi vagan nello spirto e ascose fibre vanno a carezzare o sussurro gentil deh, non cessar. ------------------------------------------------------------------------------Ah, Manon, mi tradisce il tuo folle pensier sempre la stessa, trepida divinamente nell’abbandono ardente buona e gentile come la vaghezza di quella tua carezza sempre novella ebbrezza; indi, d’un tratto, vinta, abbacinata dai raggi della vita dorata, Io, tuo schiavo, e tua vittima disciendo la scala dell’infamia. fango nel fango io sono e turpe eroe da bisca m’insozzo, mi vendo. l’onta più vile m’avvicina a te nell’oscuro futuro di, che farai di me?-------------------------------------------------------------------------No, no, pazzo son, guardate, pazzo son, guardate, com’io piango ed imploro come io piango, guardate, com’io chiedo pieta, Udite, m’accettate qual mozzo o a più vile mestiere, ed io verro felice, m’accettate, ah, guardate, io piango e implore, vi pigliate il mio sangue, la vita, v’imploro, vi chiedo pieta, ah, pieta, ingrato non sarò. 1893b. Verdi. FALSTAFF. Tenor: Fenton (created by Garbin). Dal labbro il canto estasïato vola pei silenzi notturni e va lontano e alfin ritrova un altro labbro umano che gli risponde colla sua parola. Allor la nota che non è più sola vibra di gioia in un accordo arcano e innamorando l'aer antelucano con altra voce al suo fonte rivola. quivi ripiglia suon, ma la sua vura tende sempre ad unir chi lo disuna così baciai la disïata bocca bocca baciata non perde ventura. ma il canto muor nel bacio che lo tocca. 1893c. Sullivan. “UTOPIA LIMITATA ovvero I FIORI DEL PROGRESSO”(“An Original Comic OPERA in Two Acts, entitled UTOPIA LIMITED, or The Flowers of Progress”). Londra: Teatro di Savoia. A tenor, all singers above, this doesn't admit of a question, should keep himself quiet, attend to his diet and carefully nurse his digestion; but when he is madly in love it's certain to tell on his singing--you can't do the proper chromatics with proper emphatics when anguish your bosom is wringing! when distracted with worries in plenty, and his pulse is a hundred and twenty, and his fluttering bosom the slave of mistrust is, a tenor can't do himself justice. In such a case, upon your breast, my blushing face I think I'd rest. then perhaps I might Demurely say,“I find this breastplate bright Is sorely in the way" Our mortal race Is never blest. There's no such case As perfect rest; Some petty blight Asserts its sway. Some crumbled rose-leaf light Is always in the way! -------------------------------------------------------------------------Zara--Fitzbattleaxe. In such a case ---------------- our mortal race Upon your breast ------------ is never blest My blushing face-----------there’s no such case I think I'd rest ---------------as perfect rest. On your breast -------------perfect rest. On your breast ------------perfect rest. In perfect rest ------------as perfect rest. Zara. Words of love too loudly spoken Ring their own untimely knell; Noisy vows are rudely broken, Soft the song of Philomel. Whisper sweetly, whisper slowly, Hour by hour and day by day; Sweet and low as accents holy Are the notes of lover's lay. Both. Sweet and low, Sweet and low, Sweet and low as accents holy Are the notes of lover's lay, Are the notes of lover's lay. Fitzbattleaxe. Let the conqueror, flushed with glory, Bid his noisy clarions bray; Lovers tell their artless story In a whispered virelay. False is he whose vows alluring Make the listening echoes ring; Sweet and low when all-enduring Are the songs that lovers sing! Both. Sweet and low, Sweet and low, Sweet and low when all-enduring Are the songs that lovers sing, Are the songs that lovers sing! Sweet and low, Sweet and low. 1893. LA FANCIULLA del GAIETY. (“A Gaiety Girl”). Charles Goldfield, tenore (C. Hayden Coffin). ---------I -----------------------------II -----------------------------------III O we take him from the city or the plough-- a-----in time of peace he hears the bugle call-------In wartime then it’s Tommy to the front-------------------------------ta-ran-ta-ra and we drill him and we dress him up so neat--b--and in barracks from revally to lights out----and we ship him off in troopers to the fray--------------------------------Ta-ran-ta-ra we teach him to uphold his manly brow----s--------if sentry go and pipeclay ever pall -----we sit at home while Tommy bears the brunt---------------------------------Ta-ran-ta-ra and how to walk and where to put his feet---b--------there’s always plenty more of work about-----a-fighting for his country and his pay---------------------------Ta-ran-ta-ran-ta-ra it doesn't matter who he was before----------on leave o'nights you meet him in the street ------and whether he’s on India’s coral strand-------------------------------Ta-ran-ta-ra or what his parents favour’d for his name-----b----------as happy as a schoolboy and as gay-------or pouring out his blood in the Soudan.---------------------------------Ta-ran-ta-ra once he’s pocketed the shilling------c----------------then back he goes to duty------------------------------------to keep our flag a-flying and a uniform he's filling-------------c-----------------all for country, home, and beauty--------------------he’s a doing and a dying we'll call him Tommy Atkins all the same--b-----and the noble sum of half a crown a day------ev’ry inch of him a soldier and a man. RITORNELLO: Tommy Tommy Atkins you’re a good un heart and hand-----------------a------you’re a credit to your calling and to all your native land-----------a-may your luck be never failing may your love be ever true-------- b God bless you Tommy Atkins here’s your country’s love to you—b 1895a. Mascagni. GUILELMO RATCLIFF. La Scala.-------------------------------Ombra esecrata, nebbia che mi persegui in forma d’uomo non mi guardar con quegli occhi sbarrati mi suggi il sangue con quegli occhi, in pietra rigida mi converti, onda gelata nelle bollenti viscere mi versi e trasformi me pure in un notturno spento fantasma. Quel loco m'accenni, col tuo proteso vaporoso braccio tu mi accenni quel loco, e debbo io dunque, Maria, Maria, la candida colomba, sangue tu vuoi, chi parla, olà, di vento soffio non fu. Rapirla io debbo, inchini la fronte tu, sia, sia. Ferrea è la tempra del mio volere e più di quel divino, più di quello infernale, onnipossente. 1895b. Mascagni. SILVANO. La Scala. -----------------------------------------------S’è spento il sol laggiù lontan nel placido ocean, la terre e il ciel, le stelle e i fior m’invitano all’amor e par che a me or voglian dir le gioje ed i sospir di quell’età che un sogno fu e che non torna più, o gia tra i vel in mezzo al mar la dea veggo spuntar, la dea gentil che il cor sognò che sempre chiamerò. O, vieni a me, vo’ accarezzar, baciar e ribaciar il bianco sen, il biondo crin, il labbro porporin, o vieni a me, o vien. O, che placida notte. E questo mare una cosa divina e su dall’onde giù dalla volta dell’immenso cielo viene una pace sovrumana al core ho dormito e nel sonno udii Matilde chiamarme a se, dolce e dormir sognando di lei che s’ama ma e piu dolce il bacio della bocca adorata ed io rimango qua solo solo a contemplar le stelle mentre m’aspetta la mia sposa, andiamo. 1896a. Puccini. SCENI DELLA VITA DI BOHEMIA (Giacosa-Illica). Rodolfo, poeta, tenore. --------------------------------------------------------------------------Che gelida manina. Talor del mio forziere ruban tutti I gioielle due ladri: gli occhi belli v'entrar con voi pur ora ed i miei sogni usati ed i bei sogni miei tosto si dileguar ma il furto non m’accora poiche, poiche v’ha preso stanza la speranza, or che mi conoscete parlate voi deh parlate. chi siete, vi piaccia dir. -----------------------------------------------------------------------------------MUSETTA. Quando me'n vo' quando men vo' soletta per la via la gente sosta e mira e la bellezza mia tutta ricerca in me ricerca in me da capo a' piè ed assaporo allor la bramosia sottil che dagli occhi traspira e dai palesi vezzi intender sa alle occulte beltà Così l'effluvio del desìo tutta m'aggira felice mi fa! E tu che sai, che memori e ti struggi, da me tanto rifuggi? So ben: le angosce tue non le vuoi dir, non le vuoi dir, so ben, ma ti senti morir! 1896b. Giordano. ANDREA CHÉNIER. La Scala. Role created by Giuseppe Borgatti. Un di all’azzurro spazio guardai profondo e ai prati col mi di viole piove va l'oro il sole, e folgorava d'oro il mondo parea la Terra un immane tesor e a lei serviva di scrigno il firmamento. Su dalla terra a la mia fronte veniva una ca'rezza viva, un bacio. Gridai, vinto d'amor: T'amo, tù che mi baci, divinamente bella, o patria mia! E volli pien d'amore pregar! Varcai d'una chiesa la soglia; là un prete nelle nicchie dei santi e de la Vergine, accumulava doni... e al sordo orecchio un tremulo vegliardo invano chiedeva pane, e invan stenddea la mano! Varcai degli abituri l'uscio; un uom vi calunniava bestemmiando il suolo che l'erario a pena sazia e contro a Dio scagliava, e contro a li uomini le lagrime dei figli. In cotanta miseria la patrizia prole, che fa? Sol l'occhio vostro esprime umanamente qui, un guardo di pietà, ond' io guardato ho a voi sì come a un angelo. E dissi: Ecco la bellezza della vita! Ma, poi, alle vostre parole, un novello dolor, m'ha còlto in pieno petto... O giovinetta bella, d'un poeta non disprezzate il detto: Udite! Non conoscete amor, amor, divino dono, no lo schernir, del mondo anima e vita è l'Amor! atti.------------------Come un bel dì di maggio che con bacio di vento - e carezza di raggio si spegne in firmamento, col bacio io d'una rima, carezza di poesia - salgo l'estrema cima de l'esistenza mia. La sfera che cammina per ogni umana sorte - ecco già mi avvicina all'ora della morte, e forse pria che l'ultima mia strofe sia finita, - m'annuncerà il carnefice la fine della vita. (con grande entusiasmo) Sia! - Strofe, ultima Dea, ancor dona al tuo poeta - la sfolgorante idea, la fiamma consueta; io, a te, mentre tu vivida a me sgorghi dal cuore, - darò per rima il bacio ultimo di chi muore. LA GEISHA. Star of my soul. 1896c. Mascagni. “ZANETTO”. 1896d. Gilbert e Sullivan. IL GRAN DUCA, ossia il duelo statutario. “An Original Comic Opera, in Two Acts, entitled THE GRAND DUKE, or, The Statutory Duel.” Londra: Teatro di Savoia. “If I were a king.”Were I a king in very truth and had a son, a guileless youth in probable succession to teach him patience, teach him tact, how promptly in a fix to act, he should adopt, in point of fact, a manager’s profession, to that condition he should stoop despite a too fond mother with eight or ten stars in his troupe all jealous of each other all jealous of each other Oh, the man who can rule a theatrical crew, each member a genius (and some of them two), and manage to humour them, little and great, can govern this tuppenny State. Chorus. Oh, the man who can rule a theatrical crew, each member a genius (and some of them two), and manage to humour them, little and great, can govern State, govern this State! This poor State! Both A and B rehearsal slight –They say they’ll be “all right at night”(They’ve both to go to school yet); C in each act must change her dress, D will attempt to “square the press”;E won’t play Romeo unless His grandmother plays Juliet; F claims all hoydens as her rights (She’s played them thirty seasons); And G must show herself in tights For two convincing reasons – Two very well-shaped reasons! Oh, the man who can drive a theatrical team, With wheelers and leaders in order supreme, Can govern and rule, with a wave of his fin, All Europe – with Ireland thrown in! Chorus. Oh, the man who can drive a theatrical team, With wheelers and leaders in order supreme, Can govern and rule, with a wave of his fin, All Europe, all Europe – with Ireland thrown in! -----------------------------------------The good Grand Duke of Pfennig Halbpfennig, though, in his own opinion, very very big, in point of fact he’s nothing but a miserable prig is the good Grand Duke of Pfennig Halbpfennig. Though quite contemptible, as every one agrees we must dissemble if we want our bread and cheese, so hail him in a chorus, with enthusiasm big, the good Grand Duke of Pfennig Halbpfennig the good, the good Grand Duke of Pfennig Halbpfennig. 1897a. Leoncavallo.“MIMI PINZON, ossia scene della vita di bohemia.” Tenor: Marcello. -------------------------------------------------------------------Testa adorata più non tornerai lieta sul mio guanciale a riposar bianche manine ch’io sul cor scaldai più il labbro mio non vi potrà baciar gaie canzoni die giorni d’amore la vostra eco lontana già fuggì la stanza è muta e il vedovo mio cor piange nel tedio quei perduti dì quei perduti dì. -------------------------------------------------------------------------------1897b. Cilèa. “L’ARLESIANA”. Teatro Lirico, Milano. Federico, tenore. (Enrico Caruso) -------------------------------------------------------------Anch’io vorrei dormir così nel sonno almen l'oblio trovar la pace sol cercando io vo’vorrei poter tutto scordar ma ogni sforzo è vano davanti ho sempre di lei il dolce sembiante la pace tolta è solo a me, perché degg'io tanto penar, lei, sempre lei mi parla al cor, fatale vision, mi lascia, mi fai tanto male, ahimè. 1897c. Mancinelli. “LEANDRO ED ERO”. 1898a Mascagni, Iris. Apri la tua finestra , Jor son io che vengo al tuo chiamar, povera Dhia ! apri la tua finestra al raggio mio apri il tuo cor a mia calda malìa Jor ha ascoltata, o Dhia, la tua preghiera apri l'anima tua, fanciulla, al Sole ! apri l'anima tua alle mie parole ! apri il tuo cuore a me, fanciulla, e spera ! tu vuoi morir ? morire io ti farò ma ti farò morir dal Sol baciata, poscia al paese eterno ti trarrò... ove, o fanciulla, tu sarai amata. 1898b-Caryll-Monckton. LA FANCIULLA SCAPPATA. (The Runaway Girl). Teatro Gaiety, Londra------ ---------------I---------------------------------------------------II where's the music that is half so sweet-----a--------how the children and the nursemaids run ta ra ra ta ta ta ra ra ta ta ta ra ra ta ta ta as the trample of the soldiers' feet---------a--- see their faces as they cry what fun. ta ra ra ta ta ta ra ra ta ta ta ra ra ta ta ta come and listen to the march they play—crows are flocking from the marble arch ta ra ra ta ta ta ra ra ta ta ta ra ra ta ta ta I can hear them from afar -------------------------------------and they race across the grass. with their gay tarantara----------------------------------------just to see the soldiers pass. and I know they're coming nearer for they always pass this way. for there’s magic in the music of a military march ta ra ta ta ra ta ta ra ta RITORNELLO: o listen to the band--------------a--------------------how merrily they play---------------b--------------------o don't you think it grand-----------a--------------------hear ev’rybody say----------------b-------------------o listen to the band---------------a-------------------who doesn't love to hark----------c------------to the shout of here they come----d------------and the banging of the drum------d-------------o listen to the soldiers in the park.----c 1899. Barrett. ”FLORODORA”. operetta. Teatro Lirico. Londra. Frank, Lord Abercoed, tenore (Melville Stuart). (Dolores) ♂: Tell me pretty maiden are there any more at home like you---------- ♀: there are a few kind sir but simple girls and proper too.-------- ♂:Then tell me pretty maiden what these very simple girlies do. ♀: Kind sir their manners are perfection and the opposite of mine. ♂: (Then tell me maiden what the girlies do)---------------------------------- -then take a little walk with me and then I can see what a most particular girl should be ♀: I may love you too well to let you go and flirt with those at home you know. ♂: Well don't mind little girl you'll see I'll only want but you ♀: It’s not quite fair to them if you told them that you were true ♂: I won’t care a pin for your sisters if you love me ♀: What would you say if I said I liked you well ♂: I’d vow to you--- ♀: On bended knee -- ♂: On bended knee. ♀: If I loved you would you tell me what I ought to do to keep you all mine alone, to always be true to me if I loved you would it be a silly thing to do for I must love some one, ♂: Then why not me ♀: Yes I must love some one really and it might as well be you. II. ♀: Tell me, gentle stranger, are there any more at home like you? ♂: There are a few, sweet maid and hotter boys you never knew. ♀: Then tell me gentle sir, the things these very rakish fellows do: ♂: Dear maid, they flirt with girls too freely ♀: Then tell me, tell me what these fellows do. ♂: And it's not the same girl twice. ♀: Then take me round and let them show, For an hour or so, How far such fellows can really go! ♂: I never introduce them to a girl, I intend to be my most particular friend. ♀: I won't mind what they do – No man . . would ever flirt(with me. ♂: It's not worth risking it - I know with them you won't agree. ♀: I don't want to know them, if you will do the flirting ♂: Of course I will try, for we're doing very well. ♀: I'll vow to you –♂: On bended knee –♀: On bended knee – ♀: If I loved you, would you tell me what I ought to do To keep you all mine alone, To always be true to me? If I loved you, Would it be a silly thing to do? For I must love some one, ♂: Then why not me? ♀: Yes, I must love some one, really and it might as well be you.
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