Tuesday, May 29, 2012
Il Secondo Settecento
Speranza
1750. Hasse. “ATTILIO” – regolo. Gluck. “EZIO”.
1752. Gluck. “ISSIPILE”
1754. Galuppi. “IL FILOSOFO DI CAMPAGNA”.
1756. Gluck. “IL RE PASTORE”. Piccini. “ZENOBIA”.
1758. Piccini. “ALESSANDRO” -- nelle indie.
1760. Piccini. “LA CECCHINA, ossia la buona figliola”. Roma. Galuppi. “L’AMANTE DI TUTTE”.
1761. Traetta. “ARMIDA". Bach. “ARTASERSE”.--------------------------------------------------------------
1762. Gluck. “ORFEO ED EURIDICE”. Libretto: Calzabigi. Vienna. Orfeo, tenore. ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Che farò senza Euridice
dove andrò senza il mio ben
che faro, dove andrò
che farò senza il mio ben
dove andrò senza il mio ben.
Euridice, Euridice, o Dio,
rispondi, rispondi
io son pure il tuo fedele
io son pure il tuo fedel
il tuo fedele
Euridice, Euridice
ah, non m'avanza
più soccorso
più speranza
nè dal mondo, nè dal ciel. -------------------------------Traetta. “SOFONISBA”
1763. Bach. “ORIONE”.Sacchini. “ALESSANDRO” – nelle Indie. Traetta. “IFIGENIA” – in Tauride. Baldassare Galuppi: “IL RE ALLA CACCIA: drama giocoso” (DVD). (Goldoni). Venezia: Teatro San Samuele.
1764. Hasse. “EGERIA”. Sacchini. “SEMIRAMIDE” – regina d’Assiria. Riconosciuta.
1765. Gluck. “TELEMACCO”.
1767. Hadyn. “LA CANTARINA”. Mozart. “APOLLO E GIACINTO”. Gluck. “ALCESTE”.
1768. Jommelli. “FETONTE”. Haydn. “LO SPEZIALE”. Paisiello. “L’OSTERIA DI MARECHIARO”.
1769. Mozart. “LA FINTA SEMPLICE”.
1770. Mozart. “MITRIDATE” – re di Ponto. Milano: Teatro Ducale.
Mitridate.
Marzio, tribuno romano, amico di Farnace (tenore)
Se di lauri il crine adorno---------------a
fide spiaggie, a voi non torno.------------a
Tinto almen non porto il volto-----------b
di vergogna e di rossor------------------------c
Anche vinto e anche oppresso------d
io mi serbo ognor l'istesso----------d
e vi reco in petto accolto---------------b
sempre eguale il mio gran cor.-----------c-----------------------------------------------
(MARZIO)
Se di regnar sei vago
già pago è il tuo desìo,
e se vendetta vuoi----- a
di tutti i torti tuoi------a
da te dipenderà.---------b
Di chi ti volle oppresso----- c
già la superbia è doma -------d
mercè il valor di Roma-------d
mercè quel fatto istesso--------c
che ognor ti seguirà.----------b
Jommelli. “ARMIDA ABBANDONATA DA”.
1771. Mozart. “ASCANIO” – in Albalonga. Milano: Teatro Ducale.
1772. Mozart. “Il sogno di Scipione”. Salzburga. Mozart. “LUCIO SILLA”. Milano: Teatro Ducale. Traetta. “ANTIGONA”.
1774. Gluck. “IFIGENIA” – in Aulide.
1775. Mozart. “IL RE PASTORE”. Salzburgo: Palazzo del vescovo. Mozart. “LA FINTA GIARDINIERA”. Paisiello. “SOCRATE” – immaginario.
1777. Haydn. “IL MONDO DELLA LUNA”. Gluck. “ARMIDA”.
1778. Salieri. “EUROPA” – riconosciuta. La Scala (prima)
1779. Gluck. “IFIGENIA” – in Tauride. Haydn. L’ISOLA DISABITATA.
1781. Mozart. “IDOMENEO” – re di Creta. Monaco. Paisiello. “LA SERVA PADRONA”. Piccini. “IFIGENIA” -- in Tauride. Cimarosa: BERNARDONE E GIANNINA.
1782. Mozart. IL RATTO DEL SERAGLIO. Vienna: Burgtheater. Sarti. FRA DUE LITIGANTI IL TERZO GODE. Paisiello. IL BARBIERE DI SEVIGLIA.
1783. Mozart. “L’OCA DEL CAIRO”. Mozart LO SPOSO DELUSO. Sacchini. “Il paladino RINALDO e la maga Armida”. Piccini. “DIDONE” – abbandonata d’Enea.
1784. Haydn “Il paladino RINALDO – e la maga ARMIDA” (Tasso). Cimarosa L’OLIMPIADE. Paisiello TEODORO. Pugnani. “ADONE E VENERE”.
1785. Salieri. “LA GROTTA DI TRIFONIO.
1786. Mozart. “LE NOZZE DEL FIGARO”. Vienna: Burgtheater. Don Basilio, tenore.
In quegl'anni, in cui val poco
la mal pratica ragion,
ebbi anch'io lo stesso foco,
fui quel pazzo ch'or non son.
Che col tempo e coi perigli
donna flemma capitò;
e i capricci, ed i puntigli
della testa mi cavò.
Presso un piccolo abituro
seco lei mi trasse un giorno,
e togliendo giù dal muro
del pacifico soggiorno
una pella di somaro,
prendi disse, oh figlio caro,
poi disparve, e mi lasciò.
Mentre ancor tacito
guardo quel dono,
il ciel s'annuvola
rimbomba il tuono,
mista alla grandine
scroscia la piova,
ecco le membra
coprir mi giova
col manto d'asino
che mi donò.
Finisce il turbine,
nè fo due passi
che fiera orribile
dianzi a me fassi;
già già mi tocca
l'ingorda bocca,
già di difendermi
speme non ho.
Ma il finto ignobile
del mio vestito
tolse alla belva
sì l'appetito,
che disprezzandomi
si rinselvò.
Così conoscere
mi fè la sorte,
ch'onte, pericoli,
vergogna, e morte
col cuoio d'asino
fuggir si può.
1776. Salieri. “PRIMA LA MUSICA E POI LE PAROLE”.
1786. Cimarosa “L’IMPRESARIO IN ANGUSTIE”.
1787. Gazzaniga. “DON GIOVANNI”-- o sia il convitato di pietra. Don Giovanni, tenore. ---------------------------------------------------------------------------
Mozart. “DON GIOVANNI”. Don Ottavio, tenore. ---------------------------
Dalla sua pace-------------a -
la mia dipende-------------b
quel che a lei piace---------a
vita mi rende-----------------b
quel che le incresce morte mi dà-----------c
s’ella sospira---------------d
sospiro anch’io------------e
è mia quell’ira--------------d
quel pianto è mio----------e
e non ho bene s’ella non l’ha. ------c ----------------------------------------------------------------------------
Il mio tesoro intanto
andate a consolar
E del bel ciglio il pianto
cercate di asciugar.
Ditele che i suoi torti
a vendicar io vado
Che sol di stragi e morti
nunzio vogl’io tornar.
. ---------------------------------------------------------------------------
Salieri. “TARARE”.
1788. Cherubini. “DEMOFOONTE”. Opera di Parigi. Cherubini. “IFIGENIA” – in Aulide.
1789. Paisiello. “NINA, ossia LA PAZZA PER AMORE” (DVD). Napoli: Giardini San Leucio, Caserta. ----------------------------------------------------
Il mio ben quando verrà ---------------- a
a veder la mesta amica -------------------- b
di bei fior s'ammanterà -------------------- a
la spiaggia aprica ---------------------------- b
ma nol vedo, e il mio ben
ahimè, non vien
mentre all'aure spiegherà
la sua fiamma, i suoi lamenti
miti augei v'insegnerà
più dolci accenti
ma non l'odo e chi l'udì
ah, il mio bene ammutolì
tu cui stanca omai già fe'
il mio pianto, eco pietosa,
ei ritorna e dolce a te
chiede, chiede la sposa.
pian, mi chiama; piano ahimè!
no, non mi chiama, oh Dio, non c'è! --------------------------------------------------------
1790 Mozart. “COSI FAN TUTTE”. Ferrando, tenore. --------------------------------------------
Un’aura amorosa del nostro tesoro --------a
un dolce ristoro ----------------------------------a
al cor porgerà---------------------------------------b
al cor che nutrito da speme d’amore ---------c
di un’esca migliore -------------------------------c
bisogno non ha.--------------------------------b ---------------------------------------------------
1791a. Mozart. LA CLEMENZA DI TITO. Praga. -------------------. Mozart. “IL FLAUTO MAGICO”. Vienna. Teatro. Tamino, tenore. ----------------------------------------------------------------------------------------
O cara imago senza egual ---- a
non v’ha simile idea mortal-----a
io sento nel petto ------------ b
un’ignoto celeste moto m’agita il cor ---un moto ch’agita il cor -- c
quest’affeto -----------b
non so che sia-----------d
ma l’alma mia ------------d
s’empia d’ardor---------------c
forse amor m’ha il sen piagato
forse m’ha il sen piagato
ma l’usato amor non è (l’usato amor, l’usato amor non è
se a mi parla un sol istante---------------------a
mi conduce amico sorte ------------------------b
vorrei vorrei stringela al sen -------------------c
vorrei e vorrei vivere amante -------------------a
fra le dolci sue ritorte----------------------------b
per le per lei morir al men—----------------c
per lei, per lei morir almen per lei per lei morir almen per lei, morir almen per lei morir almen.
1791c. Cherubini. “LODOISKA”.
1792. Cimarosa. “IL MATRIMONIO SEGRETO” (DVD).
Paolino - giovane di negozio del signor Geronimo, tenore.
Pria che spunti in ciel l'aurora cheti cheti, a lento passo --- a
scenderemo fin abbasso---- a
che nessun ci sentirà.----- b
Sortiremo pian pianino---- c
dalla porta del giardino ---- c
tutta pronta una carrozza là da noi si troverà----- b
chiusi in quella il vetturino per schivar qualunque intoppo -a
i cavalli di galoppo--------a
senza posa caccerà-------------b
da una vecchia mia parente buona donna e assai pietosa --c--
ce n'andremo, cara sposa---- c
e staremo cheti là------- b
come poi s'avrà da fare penseremo a mente cheta --- a
Sposa cara, sta pur lieta ----- a
che l'amor ne assisterà ---- b
1794. Cimarosa. “LE ASTUZIE FEMMINILE. Zingarelli. “ALZIRA”.
1796. Fioravanti. “LE CANTATRICE VILLANE”. Zingarelli. GIULIETTA E ROMEO. Mayr. LODOLISKA.
Cimarosa. “GLI ORAZI E I CURIAZI”.
1797. Cherubini. “GIASONE E MEDEA” Parigi.
1799. Salieri. FALSTAFF. Teatro di Porta Carinzia, Vienna. Mr. Ford, gentiluomo, ricco negoziante di Windsor, marito geloso. Tenore.
Vicino a rivedere -------------a
la dolce, amata sposa
di gioia, e di piacere------------a
comincio a palpitar-------------b
na, oh dio, chi sa se in petto----c
mi serba eguale affetto-----------c
chi sa se brama, o teme
vedermi ritornar------------------b
ah, no, dubbio funesto,---- c
ah, non venir molesto------c
a disturbar il giubilo
che il cor vorria provar.------ b
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