Saturday, February 23, 2013

Il primo Parsifal italiano -- "Parsifal: dramma mistico in tre atti" -- KEYWORDS: tenore eroico, Giuseppe Borgatti, 1914

Speranza

By courtesy of Luigi Verdi

Il 1° gennaio 1914 al Teatro Comunale di Bologna si eseguì, per la prima volta fuori Bayreuth, il "Parsifal: dramma mistico in tre atti" di Wagner.

Il 31 dicembre 1913 scadeva infatti il divieto, imposto da Wagner stesso, di eseguire "Parsifal: dramma mistico in tre atti" fuori Bayreuth.

Per avere il primato, il Comunale di Bologna stabilì di fare eseguire "Parsifal: dramma mistico in tre att" alle ore 15.00, anticipando altri teatri come il "Costanzi" di Roma, che avevano programmato il dramma mistico quello stesso giorno.

"Parsifal: dramma mistico in tre atti" ottenne un grande successo.

Sotto la direzione di Rodolfo Ferrari, l'orchestra di Bologna riuscì a realizzare un Parsifal wagneriano autentico, la cui esecuzione ebbe ampia risonanza in tutto l'ambiente musicale europeo.

Il tenore Giuseppe Borgatti, unanimemente considerato il più grande interprete italiano delle opere di Wagner, interpretava la parte di Parsifal.

Il baritono Giulio Cirino (già Enrico nel Lohengrin del 1913) era Gurnemanz.

Elena Rakovska era Kundry, Alfredo Gandolfi, Amfortas, e Luigi Rossi Morelli, Klingsor.

Furono date alle stampe numerose cartoline commemorative dell’avvenimento.

Il successo della rappresentazione bolognese del Parsifal: dramma mistico in tre atti" oscurò quello degli altri teatri, tanto che un celebre critico del Resto del Carlino coniò lo slogan pubblicitario rimasto celebre: "Italiani, salutate: passa la Bologna musicale!"


La fama del Teatro Comunale di Bologna è rimasta in seguito legata alla fortuna delle opere di Wagner, confermando così quanto un celebre critico ebbe a scrivere, e cioè che "solo ritornando a Wagner, conservando la gloriosa tradizione e ad essa attaccandosi con maggiore fervore, con maggiore religione, sia possibile salvare Bologna musicale dalla decadenza. Bologna è la città santa del wagnerismo italiano e tale deve restare: ecco l'assioma davanti al quale è inutile sognare di mettersi a discutere.


REFERENCES:
Si veda l’articolo di Francesco Scanzoni su “La tribuna” dell’11 ottobre 1921.

E. Bottrigari, Cronaca di Bologna, Berselli editore, Bologna 1961, vol.IV, 1869-1871.

La lettera è presso il Civico Museo Bibliografico Musicale di Bologna . Il carteggio Wagner-Mariani, fu pubblicato da A. Panizzardi nella “Lettura” XXI, 7, 1 luglio 1921.

[4] Enrico Panzacchi, Al Lohengrin in Riccardo Wagner, Ricordi e studi, Bologna, Zanichelli 1883.

[5] Gino Monaldi, Le prime rappresentazioni celebri Milano. Treves. 1910.

[6]

Ute Jung,
Die Rezeption der Kunst Richard Wagners in Italien, Regensburg 1974,
edizione italiana di Agata Liliana La Mattina,

"La fortuna di Wagner in Italia",
in Wagner e l’Italia, a cura di Giancarlo Rostirolla, Torino, ERI, 1982, p.67.

[7] Claudio Santini-Lamberto Trezzini, La questione wagneriana, in Due secoli di vita musicale. Storia del Teatro Comunale di Bologna, a cura di Lamberto Trezzini, Bologna 1987, pp.123.

[8] Mario Panizzardi, Wagner in Italia, vol.II, Genova 1923, p. 32.

[9] La fotografia si trova a Bologna, Civico Museo Bibliografico musicale.

[10] Il testo delle annotazioni è riportato da Emanuele Luzio, nei Carteggi verdiani, vol.II, Reale Accademia d’Italia, Studi e documenti 1935, pp.217-20.

[11] Giorgio Perazzo, Wagner e il wagnerismo a Bologna, in Strenna Storica
Bolognese, XXXIII, 1983, p.194.

[12] Umberto Zoppi, Mariani, Verdi e la Stolz, Milano, Garzanti 1947

[13] Richard Wagner, Brief an einem Italienischen Freund, 7 November 1871, in Opere Complete, IX, 287-91. Riprodotta in Mario Panizzardi, Wagner in Italia, vol.II, Genova 1923, p. 35.

[14] Si veda ad esempio: A. Fano, Il Lohengrin al Comunale di Bologna, in Mondo Artistico, V-VI Milano 1871-72; I. Licurgo, Lohengrin a Bologna, in “Gazzetta musicale”, 45, Milano 1871

[15] Archivio Storico del Comune di Bologna, Atti del Consiglio Comunale, 31 maggio 1872.

[16] La lettera di trova oggi a Bologna, Civico Museo Bibliografico Musicale.

[17] Milano, collezione privata Luigi Rognoni, riprodotta in Mario Panizzardi, Wagner in Italia, vol.II, Genova 1923, p.48.

[18] Mario Panizzardi, Wagner in Italia, vol.II, Genova 1923, p.49

[19] Riprodotto in Mario Panizzardi, Wagner in Italia, vol.II, Genova 1923, p. 209.

[20] Gazzetta musicale di Milano, 10 novembre 1872, 45.

[21] Claudio Santini-Lamberto Trezzini, La questione wagneriana, in Due secoli di vita musicale. Storia del Teatro Comunale di Bologna, a cura di Lamberto Trezzini, Bologna 1987, vol.I pp.123.

[22] cfr, Sergio Paganelli, Repertorio critico degli spettacoli e delle esecuzioni musicali dal 1763 al 1966, in Due secoli di vita musicale. Storia del Teatro Comunale di Bologna, a cura di Lamberto Trezzini, Bologna 1987, vol. II

[23] La bozza autografa di quattro carte che era servita per l’orchestrazione, cui era unita come scrive il Gaspari una lettera del Sindaco a dimostrarne l’autenticità, è oggi nella scansia UU23 del Civico Museo Bibliografico Musicale di Bologna.

[24] I due documenti sono presso l’Archivio Storico del Teatro Comunale di Bologna.

[25] Wagner a Bologna (4-5 dicembre 1876).

Testimonianze, a cura di Luigi Verdi, in occasione del conferimento del diploma accademico onorario a Eva Wagner Pasquier, Accademia Filarmonica di Bologna, 29 novembre 2000.

[26] La lettera è riprodotta sul quotidiano La Patria, 50, 19 febbraio 1883, p.2

[27] in Enrico Panzacchi, Riccardo Wagner, Ricordi e studi, Bologna, Zanichelli 1883. Riprodotto in Mario Panizzardi, op.cit, p. 212.
[28] Ivi, p.213.

[29] Il fac-simile di questa lettera è in Francesco Florimo, R.Wagner e i Wagneristi, Ancona, Morelli 1883.

[30] La lettera è oggi presso il Civico Museo Bibliografico Musicale di Bologna.

[31] La lettera è oggi presso il Civico Museo Bibliografico Musicale di Bologna; è riprodotta sul quotidiano bolognese La Patria, 52, 21 febbraio 1883, p.2.

[32] Gli opuscoli si trovano presso l’Archivio Storico del Teatro Comunale di Bologna e la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna.

[33] Cinquantenario wagneriano 1883-1933, a cura della Società Riccardo Wagner, Bologna 1933. Riprodotta in Luigi Verdi, Inscrizioni commemorative a soggetto musicale a Bologna, Accademia Filarmonica di Bologna, 2001.

[34] I Lombardi del maestro Verdi al Teatro Comunale, Archivio Storico del Comune di Bologna, Atti del Consiglio Comunale, Sessione del 29 luglio 1913.

[35] Targhe commemorative in bronzo di Riccardo Wagner e Giuseppe Verdi. Ne viene affidata l’esecuzione al prof. Silverio Montaguti per il compenso complessivo di L 4800. Archivio Storico del Comune di Bologna, Carteggio amministrativo, Titolo X, Rubrica 3, Sezione 4.

[36] Proposta di un Comitato per la collocazione sotto il porticol del Teatro di una lapide a ricordo della prima rappresentazione italiana delle opere di Riccardo Wagner avvenute in Bologna. Archivio Storico del Comune di Bologna, Carteggio amministrativo 1914, Titolo X, Rubrica 3, Sezione 4.

[37] G. Gualerzi, C. Marinelli-Roscioni, Wagner in Italia, Venezia, [s.n.], 1971.

--- Ricordo della prima rappresentazione del Parsifal al Teatro Comunale, Bologna, 1 gennaio 1914, edito dalla Società orchestrale bolognese.

[39] Gajanus, Parsifal in due edizioni memorabili, in "L'Avvenire d'Italia", 20 gennaio 1914.

[40] Giovanni Nascimbeni, Bologna wagneriana, Firenze, XVII, 44, 3 novembre 1912, p.3

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