Speranza
Celebre è la serie degli Ignudi sulla volta della Cappella Sistina, affrescata
da Michelangelo tra il 1508 e il 1512.
Essi decorano, a gruppi di quattro, gli
spazi tra i riquadri minori delle Storie della Genesi.
Essi siedono su plinti
che, a differenza della cornice superiore dei troni dei Veggenti, non sono
scorciati dal basso, assecondando l'andamento curvilineo della volta.
Gli
Ignudi, che hanno un'altezza variabile dai 150 ai 180 cm, sostengono festoni con
foglie di quercia, allusive allo stemma dei Della Rovere, e dei nastri che
reggono i medaglioni che simulano l'effetto del bronzo.
Gli Ignudi sono
caratterizzati da pose riccamente variate, impostate a complesse torsioni, con
un'indiscutibile bellezza fisica e anatomica.
Nelle prime coppie, più vicine
alla parete d'ingresso da dove iniziò la decorazione, venne usato uno schema
simmetrico, ricorrendo quasi sicuramente a un medesimo cartone ribaltato. Le
coppie seguenti hanno una maggiore scioltezza, fino alle ultime, vicine
all'altare, che presentano una massima libertà compositiva e la tendenza marcata
a invadere i riquadri delle Storie. Sono stati interpretati come cariatidi, ma
non sostengono niente, o come prigioni, ma non sono legati o incatenati. Vasari
li indicò come simboli dell'età dell'oro, mentre la critica moderna ha parlato
di simboli neoplatonici, o comunque teologici: l'interpretazione più convincente
è che siano figure angeliche, nell'accezione di figure intermedie "tra gli
uomini e la divinità" (Charles de Tolnay).
Essi inoltre hanno quella bellezza
che, secondo le teorie rinascimentali come la famosa Oratio de hominis dignitate
di Giovanni Pico della Mirandola, è unita all'esaltazione delle facoltà
spirituali e pone l'uomo al vertice della Creazione, fatto "a immagine e
somiglianza" di Dio.
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