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Eracle
Inv. 252
La statua in bronzo dorato venne ritrovata nel 1864 sotto il cortile di Palazzo Pio Righetti, vicino a Campo de' Fiori nell'area del Teatro di Pompeo e poco dopo venne donata a papa Pio IX. Al momento del ritrovamento l'opera era deposta orizzontalmente all'interno di una fossa, coperta da una lastra in travertino su cui erano incise le lettere F C S (Fulgur Conditum Summanium). L'Eracle era stato quindi colpito da un fulmine e, secondo l'uso dei Romani, aveva ricevuto rituale sepoltura insieme ai resti di un agnello. La statua, ampiamente restaurata da Pietro Tenerani con integrazioni in gesso e in bronzo, raffigura un giovane Eracle appoggiato alla clava, con i pomi delle Esperidi nella mano sinistra. L'opera, forse ispirata a un modello di scuola attica, databile tra il 390 e il 370 a.C., è stata variamente datata tra la fine del I secolo d.C. e gli inizi del III secolo d
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