Speranza
Domenico Morelli,
"Ginevra bacia Lancillotto",
Galleria d’arte moderna Ricci
Oddi, Piacenza.
Domenico Morelli, caposcuola del realismo napoletano,
si
formò alla lezione dei grandi classici della
poesia per comporre scene
sentimentali coinvolgenti,
facendo rivivere in alcuni suoi dipinti le
emozioni
di antiche storie, “immaginate e vere ad un
tempo”.
Così è nel
bacio tra la regina Ginevra ed il cavaliere Lancillotto dal Lago,
dove l’illecito e impossibile amore tra i
due protagonisti
del ciclo arturiano, simboli dell’amor cortese
medievale,
è occasione per esibire le doti di straordinario
colorista e manipolatore di
luci e di riflessi
cangianti.
La lettura del libro “galeotto” in cui
si
narra l’amore adulterino tra la regina e il cavaliere,
come noto, fu
occasione che favorì l’ineluttabile
bacio di Paolo e Francesca, foriero di
passione e
sventura.
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