Saturday, May 11, 2013

Speranza

Anonimo bergamasco,
"Svenimento di Dante Alighieri davanti la visione di Paolo Malatesta e Francesca
Musei civici, Pavia.
 

Enrico Scuri fu tra i principali rappresentanti in Lombardia
della cultura accademica e classicista, sostenitore
di un modello di pittura purista e rifinita.

Artista bergamasco allievo di Giuseppe Diotti, fu
indicato nel 1841 dalla congregazione municipale
pavese quale possibile direttore dell’allora
istituenda Scuola di Pittura, ma declinò l’invito per
sostituire alla direzione dell’Accademia di Carrara
di Bergamo il maestro Diotti, ammalatosi.
 
Divenne
a tutti gli effetti direttore dell’Accademia Carrara
nel 1846.
 
Le collezioni civiche pavesi annoverano
oltre a Orfeo ed Euridice, opera definitivamente
ascritta al catalogo dell’autore, anche altri due
dipinti attribuitigli in precedenza.
 
Si tratta di un ritratto
di Defendente Sacchi e della tavoletta,
 

"Lo Svenimento di Dante davanti a Paolo e Francesca"

che, prima accolta nel corpus, è stata riconosciuta
come copia di scuola, derivata da un’invenzione
autografa.
 
In questa tavoletta, secondo il dettato
dello Scuri, i personaggi sono avvolti in un turbine
emotivo di grande melodrammaticità.

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