Speranza
I poemi di Ossian, Fingal e Temora.
Ossian, figlio di Fingal re
de Caledoni che abitavano la costa occidentale dalla Scozia, visse nel terzo
secolo, e nel principio del quarto dell' era volgare.
Ossian cantò le ultime
guerre di suo padre Fingal, in cui sempre gli fu compagno.
I suoi e ami
teasmessi di bocca in bocca, e frequentemente ripetuti nella lingua
celtica originale si conservarono fra quegli abitanti, finche James Macpherson, Esq.
verso alla metà del passato secolo da Icr si fece a raccorli, e ne diede una
traduzione letterale in prosa inglese, che poi dall' abate Melchior Cesarotti fu
trasportata in versi italiani.
I soggetti dei due accennati poemi
furono due spedizioni di Fingal nell' Irlanda.
La prima contro Svarano re
di Scandinavia, che erasi coH recato per togliere il regno di Temora
al giovane Gormac, tutore del quale era Gucullino re di Inisfela, una delle
isole Ftridi; la seconda contro Gairbar, che ucciso Gormac , n* aveva
usurpato il trono.
L'azione in amendue i poemi è brevissima.
Nel primo, Svarano scende colle sue genti in Irlanda, attacca battaglia con
Gucullino, e lo vìnce.
Ma il giorno dopo sopraggiunge Fingal che vince
Svarano, lo fa prigioniero, e l'obbliga a
ripartire per la Scandinavia.
Nel
secondo, Gairbar, dopo aver mortalmente ferito Oscar figlio di Ossian, da
quello rimane
ucciso.
Ma Gatmor, fratello di Gairbar, si move per vendicarne la morte, e vinto rimane da Fingal.
Le descrizioni delle
battaglie son pure in amendue estremamente brevi e concise; ma var) .
episodi opportunamente inseriti servono a dar maggior corpo ed estensione
a'poeii.I.
Altri piccoli poemeiti abbiam pure di lui, che
per la luro brevità non possono meritare il nome «li poemi epici , siccome
i due ucctfonati.
Fìngal, che in amendue è 1* attore principale^ inspira di sé la più
alta e sublime idea.
Valore, prudenza, magnanimità f giustizia f umanità
, generosità, concorrono a Ibrmame
un si perfetto eroe, che in niun allaro
poeta epico l'egaal sa-
prebbe incontrarsi.
Ben tratteggiati e
variati sono pure gli altri caratteri; m»gli esseri soprannaturali in
questi poemi non hanno parte, eccetto qualche menzione delle anime degli
eroi vaganti sopra le nubi.
La condotta in amendue h
semplicissima, sebbene noi» priva di opportuni incidenti; al forte e
terrìbile il poeta sa mescolare acconciamente di tratto in tratto, il tenero
ed il patetico; e lo stile generalmente è quale abbiam detto trovarsi
nelle poesie dei primi tempi delle nazioni, vale a dire pieno d'
immaginazione e di passione, e animato dalle espressioni più ardite e
dalle più forti figure.
Questa nuova maniera di poesia però deve essere
dagli Italiani ammirata, ma
non seguita, perchè tutta lontana dall'indole
della nostra» dal
nostro clima, dalle nostre abitudinL
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