Thursday, March 13, 2014

OSSIAN: melodramma in cinque atti -- 10 luglio 1804 -- Ossian, tenore. -- una prima esecuzione parziale avvenne per ordine di Napoleone nel 1802.

Speranza

Ossian, ou Les Bardes: opera in cinque atti
di P. Dercy e Jean-Marie Deschamps,
dalla raccolta Ossian. Poésies galliques di Pierre-Prime-Félicien Le Tourneur

Musica di Jean-François Lesueur 1760-1837

Prima rappresentazione: Parigi, Opéra, 10 luglio 1804

Personaggi
Vocalità

capo supremo dei bardi
Duntalmo --- Basso
Hydalla ------ Baritono
Mornal ------- Tenore
Ossian -------- Tenore
Rosmala ------ Soprano
Rozmor ------- Basso
Salgar --------- Basso
un bardo ------- Tenore
un soldato di Duntalmo ----- Tenore
una donna scozzese ----- Soprano

Un decennio occorse all’opera per raggiungere le scene.

Per lungo tempo una serie impressionante di problemi di diversa natura (la crisi di un teatro, il veto di una giuria) finì per impedirne la rappresentazione.

Nel frattempo il librettista Dercy (il cui testo risaliva ormai al 1795) morì, e fu necessario ricorrere all’intervento di Deschamps, che modificò in senso eroico la parte del protagonista.

La composizione della partitura procedette anch’essa progressivamente.

Una prima esecuzione privata parziale, in forma di concerto, avvenne per ordine di Napoleone nel 1802.

L’opera si ispira alla moda (o, meglio, al culto) del fantomatico, mai esistito, antico poeta scozzese Ossian, reso popolare in Francia da un’antologia di Le Tourneur (1777), che traduceva le liriche di James MacPherson (1765): una fonte di ispirazione destinata a ulteriori e importanti esiti operistici, come "Uthaldi Méhul" (1806) e "La donna del lago" di Rossini (1819).

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Atto primo.

Lo scandinavo Duntalmo ha sconfitto il clan scozzese di Hydalla e fatto prigioniera Rosmala, amata di Ossian, destinandola alle nozze col proprio figlio Mornal.

Giungono i bardi per cercare di liberarla.

Duntalmo allestisce una festa in onore degli ospiti, ma intanto si prepara con i suoi guerrieri alla battaglia.

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Atto secondo.

Tra i bardi, accolti con canti e danze, si trova anche Ossian che propone a Duntalmo un combattimento d’onore per la mano di Rosmala.

Questi accetta, invitando prima l’ospite a una caccia.

Ordina intanto a Hydalla di custodire la ragazza sino alla conclusione del combattimento.

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Atto terzo.

Rozmor, padre di Rosmala, incontra sua figlia.

Mentre gli scozzesi festeggiano sui colli, gli scandinavi si riuniscono nella valle.

Quando Ossian sta tornando dalla caccia, il ponte su cui passa crolla, separandolo dai suoi guerrieri e lasciandolo alla mercé di Duntalmo.

Anche Rozmor e Rosmala sono stati fatti prigionieri.

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Atto quarto.

Hydalla offre invano a Ossian di prendere il suo posto in carcere.

Addormentatosi, il bardo vede in sogno la sua gloria futura, profezia di una fine eroica.

Rozmor e Rosmala hanno rifiutato le proposte di Duntalmo e si preparano alla morte.

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Atto quinto.

I guerrieri di Ossian, al comando di Hydalla, raggiungono il luogo dei sacrifici prima che vi vengano condotti i prigionieri.

Duntalmo e Mornal sono feriti a morte.

Viene celebrata la vittoria degli scozzesi e Ossian viene proclamato capo del suo clan, mentre Hydalla gli profetizza la nascita di una prole di eroi.

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La partitura si distingue per l’originale caratterizzazione drammatica dell’azione: anzitutto nella contrapposizione timbrica delle fazioni in lotta (l’arpa è collegata al nobile lirismo dei bardi, mentre le percussioni e gli ottoni rispecchiano la brutalità degli scandinavi), resa possibile da un’orchestra di notevole entità, erede della tradizionale cura francese per la strumentazione e ulteriormente arricchita dalle esperienze rivoluzionarie.

Nell’orchestra di Lesueur spiccano quattro fagotti, quattro corni, tre tromboni, due arpe e una ricca batteria di percussioni (quattro varietà: non poco per il 1804).

Inoltre nel corso dell’opera vengono impiegati motivi ricorrenti.

Le grandi scene sono articolate mediante diversi interventi dei solisti e del coro, secondo il modello dellatragédie lyriquepoi trasmesso altableaudelgrand-opéra; si utilizzano due cori contrapposti, ed è originale l’integrazione del balletto nell’azione drammatica, soprattutto nella scena del sogno, soluzione particolarmente notevole per rappresentare la condizione psicologica di Ossian e la sua aspirazione alla gloria (il teatro musicale non aveva infatti ancora acquisito il sogno come momento topico – e tra i più suggestivi – dell’azione).

Ossian diventò estremamente popolare come opera ‘di rappresentanza’ dell’Impero (la ‘prima’ era avvenuta all’indomani della trasformazione dell’Opéra in Académie impériale de musique) finché, nel 1807, La Vestale non provvide a sostituirla con ben altra grandiosità.

Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi

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