Speranza
I Carmina docta sono otto componimenti poetici contenuti nel Liber di Catullo, poeta di Sirmione del I secolo a.C., che si distinguono dal resto dell'opera per il tipo di argomentazione erudita e per il richiamo al modello ellenistico.
Vanno dal 61° carmen al 68° carmen dei 116 carmi totali, secondo la catalogazione effettuata da Cornelio Nepote dopo la morte del poeta cisalpino, databile intorno al 54-53 a.C.
Tra questi otto, due erano epitalami, di cui uno per le nozze di Manlio Torquato e Vibia Aurunculeia. V'è poi un poemetto, chiamato l'Attis (c. 63), che tratta di un innamoramento della dea Cibele per un giovinotto; un'elegia epistolare, un carme su un dialogo scherzoso tra il poeta e una porta contenente segreti e pettegolezzi di provincia; una traduzione in distici elegiaci della Chioma di Berenice di Callimaco (c. 66), dedicata a Quinto Ortensio Ortalo (c. 65); un epillio per le nozze di Peleo e Teti, contenente la storia di Arianna e Teseo (c. 64). Dal carme 65 in poi viene adottato il distico elegiaco che poi continuerà negli epigrammi della terza parte del Liber.
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