Saturday, August 13, 2011

O. Grassi, architetto genovese

VITA

DEL PADRE ORAZIO GRASSI

Architetto.

IO non fo, come pofia effere ftato ommefflò dalla penna di Raffaello Soprani il nome del P. Orazio Graffi Gefuita, Soggetto tanto eccellente nella civile Architettura* Ben fi vede, che un fol uomo, per quanto accurato egli fia, non può arrivare alla notizia di tutto, neppure in quelle materie, di cui prende a feri vere . E ficcome facil cofa è aggiugnere alle già fcritte da altri: cosi non farà difficile a me il foggiugnere alle Vite già efpofte dal Soprani le notizie , che ho trovate del Graffi, la cui virtù ben merita d'eifer qui rammentata a perpetuo onore di lui, e della Tua inclita patria.

La famiglia

La famiglia de' Graffi fu in Savona tra le più riguardevoli per più titoli di nobiltà poffeduti, e per le ricchezi ze, di che abbondava . Ella è oggidì affatto fpenta . Di D£L Padre quefta famiglia fu Gammillo, Barone di Caftelvetro nella Orazio Provincia di Capitanata nel Regno di Napoli. Da coitui nacque in Savona circa il 1600. Orazio, il quale, entrato da giovanetto nella Compagnia di Gesù, vi fece tali progredii nelle Scienze, che ben prefto divenne uno de'più dottk Soggetti di cjuella .

Dopo gli ftudj di Filofofia , e di Matematica intraprefe, e compiè quei di Teologia. Indi attefe con particolar genio all' Architettura civile, nella quale divenne un egregio operatore , e Maeftro, come diede a vedere in alcuni ben intef] difegni di fabbriche per ufo de' Religiofi del fuo Ordine .

In Savona , ove più volte trasferiffi, reftaurò, e riduflè nella maeftofa Architettura , in cui è al prefente , quel Duomo , che, per 1' ottima fua ilmmetria, merita le oflèrvazioni degl' Intelligenti: come le merita pure il nobil Tabernacolo , che vedefi a queil ' Aitar maggiore coftruito di finiffimi marmi, e nobilitato di ftatue di bronzo dorato: Opera , che credefi ( e con tutta la probabilità ) efiere di fuo difegno , e con fua direzione lavorata .

Egli altresì diede il difegno del nuovo braccio di fabbrica, che doveafi fare al deflro lato del Santuario della Madonna di Mifericordia; la qual fabbrica , per non fo quale accidente, rimafe imperfetta . Né debbo tacere, ch' egli difegnò quella città efattamente mifurata, il qual lavoro ei pubblico incifo in rame. Di tale ftampa fe ne trova a'giorni noltri qualche copia: ed è tenuta in gran conto.

Ma la più bella prova d' Architettura la lafciò quefto Religiofo in Roma nella funtuofa Chiefa di S. Ignazio, eretta può dirfi con fuo difegno; quantunque non tutto fuo; perocché la prima incumbenza di tal' Opera 1' aveva avuta il Domenichino, che ne formò due prove, V una dall'altra diverfa. Ma ficcome in ambedue v era alcuna cofa, che non quadrava a' Gefuiti: così il P. Orazio di quefìe due prove ne formò un folo difegno, togliendovi, ed aggiu

gnendovi,

gnendovi, fecondochè' meglio gli parve, e giufta il genio de' fuoi Superiori, Il Domenichino, che di sì fatta correzione rimare difguflato, non volle più ingerirli nella dire- ^^^^ zione dell' Opera. Quindi il P. Graflì la direfle, e perfe- del padke zionò col fuo difegno tutta da fe. La fabbrica riufcì tale, <£*TM° che meritamente può annoverarfì fra le più fpeciofe, ed infigni di Roma . Mancava 1' ornamento della facciata, che fu efeguito col difegno dell' Algardi, a cui il P. Graflì ricorfe; ed è sì elegante il fuddetto ornamento; che gareggia coll' interna ineftimabile magnificenza di quel facro recinto .

Morì quefto dotto Religiofo in quella fteflà città l'anno 1Ó54. a 23. di luglio, e nella prefata Chiefa fu feppellito.

Parlano di elio i PP. Alegambe, e Sotwel, i quali ci danno notizia d'alcune fue Opere ftampate: e fon le feguenti.

Libra Aftronomica, & Phiìofophica, &c'

Ratio ponderarti libra , & fymbellcs .

Oratio in Parafceve habita ad S. D. N. Urbanum PTIL

Difputatio Agronomica de tribus cometis anni 1618. La riferita ma Difputazione Agronomica fu la cagione, per la quale fe la prefe contra del Galilei; le cui controverfie non fanno qui al noftro propofito: e fon note quanto balla.

Dell' ifteila famiglia de' Graflì fu un Pittore per nome Pietro Antonio. Egli flette qualche tempo ai fervizio del famofo Aleffandro Farnefe ;• e lo ritraiTe veftito di armadura. Di quefto Pittore non ho potuto ricavarne altra notizia, fe non quella, che il legge nelle Rime del Borgonzoni; ove fono alcuni Sonetti in lode d' un tale ritratto.

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