Saturday, August 13, 2011

Second Volume of "Vite" pittori, ecc. genovesi

DE' PITTORI, SCULTORI.

ED ARCHITETTI

GENOVESI

TOMO SECONDO

SCRITTO DA

CARLO G-rUSEJPPJE

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Pittore, e Socio delle Accademie Liguftica, e Parmenfe: IN CONTINUAZIONE DELL'OPERA

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xxr Gesto VJL MJdccxxxx.

Nella Stamperia Casamara, Dallb Cinque Lampadi.

CON LICENZA DE' SUPERIORI, A ipcic d'Irone Gravici Libiaro .
G. D. B.

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CCO il tanto bramato fecondo Tomo delle Vite de'Pitto-* ri, Scultori, ed Architetti Genove/i. Io, in ejjéndo flato impegnato a rivederlo, ho proccurato, che sì nella diflinzion de' paragrafi, sì nella purità, e limpidezza del dire , sì nella maniera di ortografizzare, foffe Schietto gemello col primo . Il virtuofo Carlo Giufeppe Ratti, Autore di queflo fecondo , fe merita fpecial lode per le da lui raccolte, e qui inferite notizie , molto più ancora la merita per la fua ingenua modeflia; mentre ha voluto foggettarlo alla mia revifìone , a puro oggetto di farlo ufeire uniforme a quello del Soprani; onde i lavori di due Scrittori comparsero lavoro d'un folo. Né minor lode compete alla generofità di Ivone Gravier, che tanto ha eontribuito alla bellezza di quefla edizione efeguita in nobil sarta , e fornita di fquifiti, e fedeli ritratti , produzioni del fino bulino di Giufeppe Perini romano, la più parte di difegno del Pittore Raimondo Ghelli ferrarefe . Tanto vi notifico, o faggi Lettori, affinchè fappiate a quali Soggetti fi debbano i pregi di queflo Volume.

Molti palazzi fono per qua mentovati con la fpecificazìone della contrada , o piazza , a cui rijpondono . Ma tale fpecificazìone non fi ripigli già, qual fuperfiua . Tu neceffario il farla; perciocché ejfendo in Genova più d' un pala7,zo appartenente—» o ad uno flejfo Cavaliere , o ad una flejfa Famiglia : farebbe^ rimafo incerto il palazzo , di cui faceafi parola, Je non fi foffe contraddiflinto con indicarcene la Situazione . Tanto più, che nell' Opera s' e avuto riguardo al maggior indirizzo, e comodo de' Foreflieri .

Che poi talora vi fi riferifeano pitture rapprefentativt-, di florie, delle quali è da Critici contefa la realtà: ciò non è difetto del noflro Autore. A lui conveniva Soltanto dare contezza

tezza degli atti, affetti, e punti. d' arte, che in quelle pitture fìanno efpreffi: e non era già fua injpezione V efaminare, fe elle rappreTentavano cofe veramente accadute, o pure Jìmboliche, o infìnte, e quinci paffate, aguifa d'indubitabili tradizioni , nella popolarefca credulità: come i racconti del drago uccifo dal Santo Martire Giorgio: del bafilifco mandato a fommergerfi in mare dal Santo Vefcovo Siro: ed altri di Jìmil conio; de' quali non è a propojìto il qui difputare.

Queflo fecondo Tomo è rimafo d' alcuni fogli minore del primo: ciò non per avidità di rifparmio, ma bensì per ifcarfità di materia. Chi rifletterà, che quel primo tratta de'Pittori , Scultori, ed Architetti fioriti nello fpazio di quafi dut^ fecoli; e queflo fecondo, de'fioriti nello fpazio d'unfolo: intenderà la ragione del piccai divario fra V un Tomo, e V altro. Se dentro quell' uno fecola più foffcro flati i nofiri Profeffori delle tre Arti: più ancora farebbero fiate le Vite da qui inferir fi. Molti egregj n abbiamo tuttora viventi, che certamente non avranno avuto voglia di prefio morire, per godere il vantaggio a" effer qui rapportati. Vivano pure a lungo , e projeguifcano colle loro infigni Opere a far onore afefiejfi, e alla Patria. Ben nafcerà un giorno fra noi, chi per effi un nuovo Tomo compilerà. .

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