Speranza
Giardini Vaticani
Ubicazione
Tipogiardino
IndirizzoViale
Vaticano
CittàCittà del Vaticano
Paese Città del Vaticano
Informazioni
generali
Dimensioni0,23 km²
Inaugurazione1279
GestoreGovernatorato
dello Stato della Città del Vaticano
Apertura1279
Ingressiil lunedì,
martedì, giovedì e sabato (esclusi i festivi) dalle 10:00 alle 12.00, chiusura
ore 14:00
Realizzazione
ArchitettoDonato Bramante, Pirro Ligorio, Antonio
Tempesta, Giovanni Magari, Giovanni Battista Falda
Appaltatore Santa
Sede
Costruttore Santa Sede
Proprietario Santa
Sede
http://www.vaticanstate.va/content/vaticanstate/it/monumenti/giardini-vaticani.html
Veduta
dai Musei Vaticani
I Giardini Vaticani occupano 0,23 (23 ettari dei 0,44 km²
della Città del Vaticano e si estendono da sud a nord-ovest del piccolo stato. I
Musei Vaticani li separano dalla zona nord, in cui risiedono le banche, il
giornale e i Palazzi Apostolici dove abita il Pontefice.
I
giardini vaticani sono il luogo di riposo e di meditazione del Romano Pontefice sin dal
1279, quando papa Niccolò III (Giovanni Gaetano Orsini, 1277-1280) riportò la
residenza papale dal Laterano al Vaticano.
All'interno delle nuove mura, che
fece erigere a difesa della sua residenza, il Papa fece impiantare un frutteto
("pomerium"), un prato ("pratellum") e un vero e proprio giardino ("viridarium").
Questo primo nucleo sorse nei pressi del colle di Sant'Egidio, dove oggi si
trova il Palazzetto del Belvedere ed i Cortili dei Musei Vaticani.
Il periodo
di maggiore sviluppo architettonico dei Giardini è comunque tra il Cinquecento e
il Seicento, quando vi lavorano artisti e architetti come Donato Bramante e
Pirro Ligorio (sua è la Casina di Pio IV), oltre a pittori e incisori che
ritraggono la bellezza del luogo, tra i quali Antonio Tempesta, Giovanni Magari
e Giovanni Battista Falda. La cultura, l'arte e la filosofia rinascimentale
influenzano i giardini non solo attraverso l'architettura stessa, ma anche con
la costruzione di fontane, statue e tempietti.
Elementi architettonici
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Molte sono le testimonianze storico-artistiche rinvenibili nei
giardini: dagli stessi giardini sono ancora visibili, ad esempio, le antiche
Mura Leonine in due tratti: quello più antico vicino alla Palazzina della Zecca,
in prossimità della Fontana del Sacramento (detta anche delle Torri) e l'altro
tratto, restaurato da Niccolò V, visibile sul colle insieme alle due grandiose
torri circolari, dette torre della Radio e Torre Gregoriana (la cui seconda è il
luogo usato prima da Leone XIII per l'edificazione di una palazzina utilizzabile
come residenza estiva e poi, trasformata, diventerà nel 1891, la sede della
Specola Vaticana, grazie all'apposito motu proprio di Leone XIII Ut
mysticam).
I Giardini visti dalla cupola di San Pietro
Molte sono
anche le fontane, fra le quali quella della Galera, risultato di tre secoli di
elaborazioni e cambiamenti. Un galeone spara getti d'acqua dai suoi cannoni, e
papa Urbano VIII lo celebrò con un distico latino: “Bellica Pontificem non
fundit machina flammas/Sed dulcem belli qua perit ignis aquam” (La macchina da
guerra dei papi non spara fiamme, bensì la dolce acqua che della guerra spegne
il fuoco). Anche notevole è la fontana dell'Aquila: “vera e propria mostra
dell'Acqua Paola a Roma, destinata a fare da pendant all'altra grande mostra,
cioè al Fontanone del Gianicolo” (G. Morelli, Giardini Vaticani).
Nei
Giardini si trovano, oltre alle Mura, alle Casine e ai giochi d'acqua, anche
tempietti, santuari e grotte dedicate alla Madonna, ad esempio quella dedicata
alla Madonna della Guardia (1917) eretta dal genovese Benedetto XV, o la
riproduzione della Grotta di Lourdes edificata nel 1902, dove si conclude il
mese Mariano con la suggestiva processione “Aux Flambeaux”.
Piante, alberi,
fiori, arbusti, rampicanti provenienti da ogni parte del mondo completano il
giardino.
Sedi istituzionali [modifica]
I Giardini che sono composti di
varie zone (Giardino all'italiana, Giardino all'inglese, Orto del Papa) sono
anche sede di uffici statali, come il Palazzo del Governatorato e il Tribunale
di Stato, della direzione della radio statale (Radio Vaticana), della Stazione
ferroviaria Vaticana e dell'ex Specola Vaticana.
Curiosità [modifica]
Nel
1921 divampò un furioso incendio all'interno del Sacello del Santuario della
Santa Casa di Loreto che incenerì la famosa statua della Madonna Nera. Venne
subito rifatta per volere di Papa Pio XI utilizzando il legno di un cedro del
Libano proveniente dai Giardini Vaticani. La scultura, modellata da Enrico
Quattrini ed eseguita e dipinta da Leopoldo Celani, è quella ancor oggi venerata
nella Basilica di Loreto, nelle Marche.
Bibliografia [modifica]
Campitelli
Alberta, Gli Horti dei Papi. I Giardini Vaticani dal Medioevo al Novecento, Jaca
Book, Milano, 2009
Barlo Jr. Nik e Scaccioni Vincenzo, I Giardini Vaticani,
Editioni Musei Vaticani, Città del Vaticano, 2009
Voci correlate
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Musei Vaticani
Altri progetti [modifica]
Commons contiene
immagini o altri file sui Giardini Vaticani
Collegamenti esterni
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Informazioni sui Giardini Vaticani
Alcune foto amatoriali dei
Giardini Vaticani
Francesco M. Valiante. Come sono verdi i giardini del Papa.
L'Osservatore Romano, 22 10 2008. URL consultato in data 15-01-2009.
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Geografia della Città del Vaticano
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