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Monday, July 28, 2014

TRISTANO -- 1888

Speranza


 
rhe ds lei nii dinracci,i~n?
Ah! Isotia dolce, mia,
quando ... ali' clnando alfiii
spegnerai la facc
onde il gioir mi annunzi?
AEn ... la speeni tu?
("xcade esausto, ma lentamenta)
Ahf quiete anror :lon v'ha!
KUR\'RN$LDO
1rri.a io l'ho.
fedele a te;
ed or con te
cleggio bramarla!
Credi a me:
tu rZèi vederla
qui -- or or!
Tal gioia pooso darti ...
purchi? sia ancor in vita!
TRPSTANO
(inolio debohente)
La luce bril!a ancor;
la notte ancor non viera ...
xsnrtta vive ... P veglia ...
e me chiama a sè!
r;lJRVENALBO
Ella vive ancor?
Che 1:r speranza viva!
se rorzo è Kurv~naldo.
pur d'ascoltnilo degna:
Sembravi morto il di
che il perfido Molò
t'immmse i11 seil I'acciar.
Guarir ... nia corne...
tal ferita?
Yon rozzo r ignaro,
pixr pensai:
Colei che un dì
guarito P'ha,
saprà aanar la piaga
che il rio BIelÒ gl"infer=,e.
La dn:ta mali
a ricercar,
in Cornovaglia
inviato ho gii
un uom fedel,
the ricondiir nr deve
Isotta qui.
TRISTAPIO
(fuor, d, ~ è )
i-otta c p i ?
lsotta vien?
- 26 -
i (ran roae piena 21 grande rrnsnone)
Fedele! ... Santo ! ...
, buono ... cara'
(2 biirr~ei~:~ltlo
*-RTO amico!
F'edel che mai vacilla!
Qual mercè offrirti io posso?
Tu scudn e ~cherniu
in canxpo a irte,
irr gioia o duol
fedele ognor!
Se odiato Iio alcun,
l'odiavi tu r
chi amato io lio
tu amavi ancnr.
Quando io sen?vo
il buoi1 ige Markc,
pura fu !tia fede pii1 rlr I'nro.
Tradir dovetti
me1 nobil cor...
A tradir non rsita.iti tu1
hrr l'alma tua
tutto i. naio!
Con iirr .;ofSri
quando io sojaro.
Ma il mio dolore
k i i conipreiider ... iion puoi!
La brama irisoziata del inio col;
la fiamma implacata
che arde In ine,
s'io dir potrsii,
EP tu intendessi,
or qui iion rimartr:sti!
Correndo all'alta vedetta
con tutti j seilsi
aguzzi di Ernma
.?iidresli .i spiar l'orizzo~it~.
se rinn v'oppaia la veln,
rhe i! velzto spinga.
che a iiie rechi
clel più. ~rdentr ainore arcern
Jsotta mia fedele!
Già vicii! Già vien!
II ratto vascel
al suo periiion
la fianlma inr~ùlzo!
E' là? E'.%!
La riva t~ccò!
No1 vedi tu?
ECnrvenaldo, no1 vedi ti19
Tristano; esita. e 'l'riata~o lo aitarda r o ~ 1i ~ ~ -- ,
muta inipaeienze; dinra, cnine al ~~iI,li,a . il filtro osrendn
&via. si ode riri,it> ir inaiincnniu m*. - - 1 d l Iri mi fu ~ > r ~ ~ ~ h ~ .
lodia del pastore allaratanniidcsi poco / io posqa! a poco).
RURVENALDO cliè io soffr:i eterna pena! ...
(ablieltuto) Liror fatal! ... .-
Yesqun nsviglio appar! / Orrendo velen!
'FRISTANO
Che intendi dirmi tni. / morte può
antim inelodin,
col tuo dolente sunn?
Lixl vespertino remo,
iin tli al tigli<, apprese
me liberar
dal criidd disio!
!fa: pace! PGai trocar pnlrrh! ...
Mi resicle aneor
la paterna inorte! !a notte al dì,
Nel grigio albor I perchi del mio duok nicnto
più trista ancora, d d sole l'occhio si pasca!
la materna sorte a lili sveli]. ardente raggio
Psllor che i qeriitori
togliea la niorte a me,
di que5tu 501 l
quelbr ia anti~*d.:t s~iei)>re
recava a lor
il medio .iuon:
Mi chiese allor,
nii cliiede aircor:
;i qual ilestin votato
in fui venendo i11 vjta?
Ih qual destin? ...
Paria antica
ini ripetè:
c< Disia, - e miaori! .>
%o! Ah: no!
Cih, noil vuol dir! .
Disia! ... ilisia! ...
Morendo di~iar,
ma di brarna non morire!
I! me310 .iioil,
che invoca pace di niorte,
or, rhi mi salvi, chiama!
Morente stavo nel battel:
la piaga già pIiiacciav,i il cor:
e s'udia qttel ~iaon piangente!. .
Cospinio Tu il navice1
cie I'Irlandese al sxol'
Colei la pi~ga mia guarì.
ma col bt10 aeciar la riaprì ...
La 'yada a le' di
..e offerse un filtro avvelenato!
GUor speravo
clic avvanipa iieI eor
c 0.1 tormento n~or.tal!
A tale ardor
che ntorde r conisultla,
ah! iicn v'ha ombra,
non v'ha frescara! ...
T1 lornnentoso
stiazio ch'ei d i .
naitigar qiial halsarno
ai rnoi~Jo può?
Trennei~do vel~ii
peparato da me...
Ahimè ... Oh filtro
orrendo e fatal!
Ijel padre e della madre il duol,
il pianto che vermi cl'ornor,
Ie lagrime, il riso,
1e gioie, i dolori,
in'hanno rompoeto
l'orrido filtro!
Tal fatto lo t'ho,
fa1 io ti bevvi,
licor d'ebbrezze
voluttuose,
Su te sia maledizion
e a quei che t'appreutò!
(rirade sveniitu)
KURVEWALDO
(spsventato, rlopo ~rserci invano sforzato
d. enlmar Trista-o)
Tristanu ! Sire!
 
 
 
Orrido incanto!
Bugiardo amor !
Spietato amor !
0 dolce iilusion,
spenta sei dunque tu?
Ei giace qua
l'eroe che amò
come niuno al rnondo amò.
Ed or, questa è Iu mercè
che anoor ne ha,
n& inai altra ne avrà!
(con vace di singhiozzi)
Morto sei - tu?
Vivi aacor?
Spento t'ha il maledir?
(ne asrolta il respiro)
Oh gioia! ... No!
Si muove! Envien ...
ed agita il labbro aiicn-r-. .
T41STANO
(rinvenendo poco a poco)
Vnscel ... di' ... non appar?
KURVEVALDO
Vascel? ... Ma sì!
Vicin sarà.. .
onlai non pnò tardare!
TRISTANO
Sovr'esso Isotts
Eoco appar;
de l'oblio
la coppa mi dà.
Essa è là! ...
Non 1s vedi taa?
Come lieta. -7
dolce, augusta
vien dal niar
peì rantpi azzurri?
Su onde leggere
di iiiebhrianti fiori.
vien soave a terra.
Sorriso d'amor.
di pace, di supremo
conforto reca a me.
Ah! Iscvtta! Isotta!
Divina Eeltà !
O Kurvenaldo,
non la vedi tu?
VP SU! Ritorna
io vedetta ailcor!
Ciò che chiaro par me fulge,
sfuggir può al guardo tuo?
Non rn'odi m?
28 -
Va presto su!
A la vedetta!
Giunto sai gii?
1%' là! ... E' Ià! ...
Veder dèi tu
d'Isotta il vascello ...
Dèi vederlo !...
E che? ... Non lo vedi?,..
(Mentre Kurvenaldo esitante lotta ancora
con Trirtann, 11 Pastore fa udire una
gaia m-lodia. Kurvenalcio trasalisce di
gioia e monta rapidamente sulla torre
dl vedetta).
KVRVENALDO
Vittoria! ... Gioia ! ...
(giunge sulla torre quasi senra fiato)
I1 vascel! Dal Morir ... esso viene!
TRISTANO
(ron crescente esaltazione)
Detto io I'ho! ...
Detto io I'ho! ...
Isotta vive
r'io vivo ancora!
Se per me Isotta
F: il morido inter
fuori del mondo
esser non può!
KUIIVENALDO
(Si volge ver~o la acena, gridando dall'alto
della torre)
Heihe! Meiha!
Conie corre snello!
Le vele tutte
al vento dà!
Qinal ardor ... E che vol!
XSOTTA
La fiamma? La fiamma?
KURVENALDO
begnal di gioia I'anteniia
fiera issò!
TRJSYANO
Hahai ! Vittoria.
Nel fulgore del dì
vieri Isotta!. .. Isotta a me!
La vedi tu?
(si rizza sul giaciglio)
KURVENALDC
Or dietro a le rocce
8 il vascell
TRIST 4NO
Dietro a le rocce?
Rischio non v'ha?
11 mare v'infuria!
Frange le navi!. ..
mota 4 v'ha?
-
KI;RVBNALDO
%curo i: il pilota l
TRISTANO
Tradir mi può ...
Fido 6 forse a Molò!
KURVENALDO
Fede1 come me!
TRISTANO
Tu pur... traditor! ...
Sventura ! ...
Torni a vederla?
KURVENALDO
Non ancor!
TRISTANO
Perduta !
KURVEPIALDO
Heiha! Heiha! ha! ha!
Passò! pasrò !
Eocol. .. E' là!
TRISTANO
Beiha! ha! ha ;...
Kurvenaldo, mio fedel!
Ogni aver a te
legar oggi io voglio!
KURVENALDO
S'appreasa il vascel.
TRISTANO
La vedi alfine?
Vedi tu Isotta?
KURVENALDO
E' lei! E' lei!
TRISTANO
t3 sommo gioir! '
KvRVENALDO
In porto è il vascel.
Isotta! ... ah! ...
slanciata s'è
rltta dal ponte al suol!
TRISTANO
Ed or diecendi ...
Che stai a guardare?
Laggiù! Laggiì~!
Sul cammin! Corri!
' kita le dà!
KUI(VENALD0
Pmarla saprò!
Son vigoroso ...
Ma tu... Resta!
Yon levarti di li!
(Iurvenaldo n i allontana frettoloso
!a porta del earfella).
ISGTTA
(daa'interno)
Tristauo! Arno,re!
23
,
TRISTANO
(con terribile eccitamenta)
Odo la luce! ...
La face ... Ah! ...
La face ... spari! ...
A lei! ... A lei! ...
(si precipita barcollante n inconirare Isatta,
la quale entra precipitosa. Essi si
ra~giuiigono nel mezzo della scena. Tristcno,
gli sgusrdi levati verso Icotta, si
lascia cadere senza vita nelle di lei brae-
-
SCENA IL
(Tnstano aKaricandosi a sollevaisi dal suo
gaciglio con massima eocitaaione)
TRISTANO
O... questo sole!
Ah! questo dì!
Ah questa gioia
raggiante in me!
Sangue che freme,
fcrza ch'esulta
gioia che irrompe.
aaxnmo delirio!
Così avvinto,
qui, a voi noil reggo!
In piedi! ... Andiani
ciove freme il core!
Fiero, Tristnn
per n6vo vigor
di morte a lugna si strapph.
fl~vnndosi del tutto)
Ferito ed esangue,
Moroldo ho combattuto ...
Ferito ed esangrie
or vo' conquistar Isotta!
(strappa lo bende dalle Sevite)
O sanguc mio,
corri giulivo!
(salta siir dal eraeiglto e si avaum baraallanda)
Chi può sanare
le mie ferite
trionfante or vien,
euclrir mi saprà!
Pu3 il mondo perir! ...
Infinito esidtar :...
(Cammina barcollante nel mezzo della
scena)
cia, e leritarnente cade a
 
Psottr.!. ..
(muore)
ISOTTA
Ali! Son io! Son io!
dolce amico!
Sn! iiccolta
ancora il mio appe!!
Isotta q clnaina
Isotta vieii
col suo Tristano a morire!
Xon m'odi tu?
Oh! solo un'ora*..
un'ora sola
(Estati ancor!
Vissuti ho gios~ii
tli 6era angoscia,
11e-r viver teco
solo un'ora!
Fmar u Isotta
perchè, TNatano
quest'ora sola,
ttttiiiio eterno,
gioia silprdata a trre?
La piags? ... Ah!
Ch'io la guarisca!
ChE iri gaudio d'an~cr
1.1 notte oi ilccolga!
No! Per ferita
t11 non puoi ... tu
ijon puoi morire!
Ma uititi insieme
si spenga ogni facc2 tital!
Estinto il guardo ...
~ n t oil eor!
Non t111 sospiro..,
rion un sofio!
Drve piangente
innanzi a te
restar colei,
che. lieta, a unirai teco
il mar lraver.;l?
itliiiri6 ! TJomo criidel !
C:B~ tal castigo
prtoi piiiiir me?
~'eixza pieti
pel sofferto ririui?
Debbo tacer
dolori e pene?
ITn attimo! ...
C) -
ali! sol uno ancor! ...
Tristano !... NO! ...
Siinvien! Amore !
(raSCENA 111.
(1Z'urveaaldo raggiunge Isotta. Egli ha ns.
sistitn a tutta la scena, fissando senlprc
gli ocslli, siil cadavere di Tristano. A
iin tratto si ode da loiitano iin siirdo
rumore come di armi. 11 Pastore entr;i
srnvalcaildn il pwanetto, ai appreso3 rsriidantenie
H F < I ~ T V ~ I I ~ Ie~ Og li paria a
.bassa voce!
Il, PASTORE
(indicando il mare)
àiiè la ... iin vascel!
(?Crii.vrnaldo trasalisce e guarda (la sopra
del para.petlo, intanto chi. il Pastore camniueso
rontorn~#la ila Iiingi il grupj>o 6i
?'riltono e Tsotts)
KURVENAJ.DO
Morte e inferiio!
(sroppiaudo iii furore)
Elij! Tutti qua.
Markr, Melò
vcnir v e ~ g u1; !
~9 rrni e pietre ! ...
Tutti ron me!
( r i aiancia col I'urture VPI.SO Itx porle. ed
eniramhi s i sforzs~io ,li barrica-l:i
Itito).
IL PILOTA
(rirtiando p r ~ r i p i t o , ~ )
FlarLe i. la
coi suoi giierrirr.
Prrrhè lottar?
Sélreino vinti!
KIJHVENALDO
!\reco riniaii!
MP vivo ìiiuno
iriii potrà penetrar!
RRANGANIA
(dal di fuori e come da baeso~
Isotte! Isotta!
ERAYCANTA
Apri, Kiirvenaldo !
Dimmi ov'è Isotta?
KURVENALDO
Tra(!;& ci anclie i n ?
'V i% ~:i~ile(2~tt~!
\ r r L o '
id,L ,!i ll~,>r,)
La porta gixi,
noi1 ci arrrstiaul.
'S
~ < ~ ~ I ~mY:E:l ~ $ ~ 4
Iron nn teirih;lc scop~i;o ,!i iic;,)
Beiha ha!
E' il gioriio della vendetta!
(appare RIclà ron armati siilla soglia. Kiirvenalda
si scaglia SII di liii e I.uecirle)
Miiori! tra&tor!
MELO'
(spiraiile)
Muoio ! ... Trista110 !
RRANGANIA
(sempre dz Eliori)
Kurvenaldo ! ...
Odimi ! Folle, t'iiiganni!
KUPIVEKALDO
Beniin irifedel!
(ai siioi)
SU! Meco! Li reepiiagiam!
(conibar! ono)
11, RE
(da fuori)
Stolto! Ftimyaii!
Sei fuor di senno?
KURVENACDO
(ieruve)
Sol morte qui!
NriU'altro o Ee
LI? piioi 411; trovare!
It1Torte ;e rerchi ... vien qua.
(si ~v311za V ~ P S O il Re)
IT. RE;
n i ~ t à..!. I'rene~ico! I (iritanto Eraiigania E riuscita a passar
sulla iriiiraglia dal srio lain ed occorre
7111 ditvznti della scena)
ER AKCAUIA
Ibotta! Odi! ...
i%oi gioir!
(precipitlinriosi vprro T~ol!a. DIIP~I~L(1C11 ~-
sto, P;lai.!Kiirvr:ilidu r i di iui c»rnpngrii)
Clie veggo?
3Jorta ! ... Lotta I ...
(11 Re eiitrn. I i o r v ~ m i d o , gravemente ?erito
Indietregiia diiiarrzi a Iiii l'arrollaiidu,
vr~.io il ds~.niili drlla scene)
11. RE
Fatole error!
Triatailo! ... Qve sei?
LUEVEYALDO
(rriden12 giace ... qui ...
ov'io giaccio! ...
IL XE
Ah! ... Tristano! ...
kiiot~,i!.. . Ciel! ...
i
XUBVPNALDO ~
(prendendo ia tn3nr> di Ttintano)
Tristano ... Cnrci, I
r d&
noni ti crucciar ...
,e il tuo fido ...
vien ... con te!
(muore)
IL RE
Morti tutti!
Tutti ... ahimè!
n-, . Pr~stan mio prode!
caro fra tutti
ozgi ancor tradir
p,rioi tu l'amico?
Or ch'ei recava a te
di fè i'esérenno pegno?
Ti desta! Ti desta!
Ti d e ~ t aa i miei lameiit; 1
i ~ f i d o... fido mio!
RKASGANIA
(che lia ri1ev:ii.r 1sott.i f i s le SII^ hi2icla)
B;iilvie:z! Rinvieii!
Z b 0 ' i ~ a.. . III'OC%!
Tritcriili i detti miei!
I?~iiigma del filtro
al Rc cTisvel,ii.
Pietoso egli allor
volle VPIIPI. 3 ricercarti
per riiiunriare a te <. unilti :al tuo fedol!
IL AE
Prr cliè Isotta
far ciò? !'ercli&?
Allor che svelato
del filtro nii fu l'arcau,
1: firlo mio vper!
Al tuo fedel
per ridonarti,
CI piene vele
(jiii corqo con!
Drl male l'ardeiikc v01
Ixa precorso il inio cammin!
Di liiorie arcrv=!31>t il ti1r01 ...
L'errar accrebbe i1 duol!
BS4QCARI4
Muta bei tn?
C:trn! Non odi
I,) tua fedel?
TC;OTTA
( g u~r d n n r l os ei:>.+ a tlit?o, fisa finainiente z E1101 <)C-
< Ì i i .ti TrislanoJ
Dnhe e ralmo,
sor ridente,
ci iliscIiiiide
 
 


gli occhi belli
nol vedete
nol vedete
come chiara
fiamma ei brilla
viva stella in alto ciel
nol vedete
come fiero
balza il core
sgorga in lui
qual magico fonte
sul suo labbro
calmo appar
la dolcezza
del sorriso.
dite ah
non lo vede alcun
odo io sola
questo canto
voce arcana
voce pia
calma pura
come il pianto
dolce incanto
inno santo
che penetra
l'esser mio
risuonando a me d'intorno
cresce appressa
già m'invade
sei tu l'onda
de le brezze
sei tu nube
fatta d'incensi
che m'inonda
che mi avvolge
ch'io ti aspiri
che in te spiri
in te immersa
e summersa
sento l'esser mio svanire
ne l'immenso ondeggar
nel crescente clangor
nel fulgor
d'una luce immortal
avvolta
rapita
me smarrir
o gioir

Isotta quasi traufigurata, cade del cemento fra le braccia di Brangania sul cadavere di Tristano. Commozione fra gli astanti.
 
Il re benedice i cadaveri.
 
Cade lentamente la tela.

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