SOCIALISJIO IN (iKNKRALE.
CAl’O 1. Origini del socialismo nel razionalismo protcstanlieo. T.p (uime eresie tenurono soffocare la fede e la Chiesa; le seconde, viziar r ona. e sosiiluirsi all' altra. JLulcro c Calvino distrussero il principio della fede, della morale, della società.! dotti germani ccrenronn rime* dio nella scienza e neireccletlismo; lo loro filosofia, il loro diritto pubblico. Il protestantismo in Francia fu più audace c ribelle. Combat- tuto come setta religiosa produsse i liberi |>cnsatori, che, a (itolo di scuola, ne dilatarono il razionalismo empio. Previsioni di Bossuct . >» 17 CAPO II. L' increduUsmo e il filosofiimo francete. Il genio di Voltaire e de* suoi discepoli fu essenzialmente anticristiano. Paradossi del Gioberti. La guerra del lilosufismo del secolo XVIII con- tro la fede e la scienza fu più radicale di quella del protestantesimo. Suo spirito non di separatismo, ma di costnopolismo Da tre secoli la preponderanza nell'ordine delle idee è devoluta in Luropa alla Germa- nia c alla Francia, colà bisogna cercare le fonti dell' errar moderno. Diverso carattere delle due nazioni. Nel razionalismo dell' una. neli'iu- creduliià dell' altra, stette dcposlo il primo articolo della carta sociali* slica : iVoii più aulorilà » CAPO IH. Progresti del razionalismo e de/r nell' idealismo, e nell indifferentismo. I tedeschi pensatori segnirono l esempio, non la frivolezza dei volteriani. Kant, il suo aiitidommatismo ; i suoi seguaci. Non vollero dirsi atei, loro panteismo spurio peggiore dell’ateismo. Non vollero comparir scettici nè materialisti, ma sovvertirono la scienza e la morale con l' i- dealismo a ;>riori. Hegel, e T idealismo trascendentale e pratico. I teo- logi protestanti lo seguirono. Il protestantesimo avea sfigurato fin da principio l'idea di Cristo ; a cosa la ridusse Strauss. Apparente regres- so in Francia dal materialismo e dalle teorie rivoluzionarie. Principio di tolleranza mjl applicato ip tulle le ristorazioni ; indi 1 indifiVreiiti- Saggio - 7G • Digilized by Google r.9S smo rflit^iosu e politicu nejilt ordini pubblici, 1 ecldtismu nella scien- za. (ìli ccieltici vollero tiiiiigare ridealismo |<ermanÌ(:o ; vollero parer rispeUosi al crisiianesimo, ma lu condannarono come decrepito. La lo- ro relt^'ionc fìlosoUca. Non ebbero pensatori. Lamennais, e i razionali' 5(i cailolid. L’idealismo o T ìndifTcrcnlismo sono morbi quasi insana- bili. Ouesti compongono il secondo articolo del simbolo socialistico: la Tede all’ /Jet! propria. Ne sorge l'amore all' indeterminato futuro, r odio .1 ci<> che esiste. Giudizio dì Staudeiimayer. L'uomo nello stato MIO presente non comporta nè dommaiismo assoluto, nè razionalismo assoluto. ìji natura e il crisUnnesimo lo educano colla fede c colla ra- gioncj souuQÌoistraDdogU un' ontologia reale e certa .... pag. 57 CAPO IV. Alcune rifleuioni iulle cote anzi etpotle» Il protestantismo, il filosofismo francese, e il tedesco, sono professioni d’ ignoranza. Pongono fuori delle condizioni di possibilità la religione e la scienza, e abbattono la ragione individuale con un’ assurda cmancU pallone. Tolgono lo scopo della ricerca della verità. La fede per contro è scienza iniziale, anche negli ordini naturali promeititrìce. Gli spiriti penetranti previdero da gran tempo il socialismo moderno ; i pib furi- bondi ne proclamarono e praticarono le massime. La religione g la so- cietà reale erano già condannate in teoria dall' /dea dei sofisti, cui non possono corrispondere in fatto. La Chiesa ne è la salute, perchè pre- dica la verità positiva, e muta le ipotesi de' sofisti. (Questi falsifica- rono anche i prìncipiì positivi, che vollero conservare per ricostmrre la società; tolsero la possibilità deU amorc; sfigurarono le Ideo di libci là, di eguaglianza, di fratellanza, che portale alfassolalo si escludono mu- tuamente. Il socialismo ruolo ricusiiiuire con queste l’unian genere. Gli uomini di disinizione. e quelli dell’ utopia» sorti a flagellare f umanità colle spcrienze d'applicazione* a 9.3 CAPO V. Le tette tecrete dema^o^icàe. Esse aggiunsero alle teorie un organismo nriifizioso ed atlivo.Tre aspetti* e tre stadi d'esistenza delle sette. Si appoggiano a an fiero dommaii- .sino. Non inventano dottrine, ma scelgono e volgarizzano le più accon- ce ai loro fini. Sono la gerarchia, il sacerdozio, rcsercito delia filoso- fia anticristiana e antisociale, che senza di quelle non sarebbe larga- mente perniciosa. Ora non sono piu mere associazioni, ma trasforman- dosi dirconero società e governi sotlurranei. Una buona storia delle sette sarebbe un gran benefizio ; come vorrebbe essere fatta. La miglior difesa contro di quelle è farle conoscere. I sommi Pontefìri lo vennero facendo, furono mal secondati. Le sette tnassonirhe. Veisaupt e l' illu- minismo. Le sette moderne teoriche ed esecutive. La Giovine Europa c Mazzini. Loro tre mezzi d' ìiillaenza, le loro arti, le loro forze. Non a- spirano che alla propria supremazia c tirannia sotto nome di repnbblica sodale. Gioberti le descrisse con somma perizia mutando f applicazio- ne. Avvenire delle sette. Non sono esse sole il socialismo» ma ne sono lu virtù plastica e direttrice » 123 CAPO VI. Carattere e spirito del tocialismo. t r eterodossia del secolo XIX. Essa porla all' apice, all' unìversalilà, al* 1 atto, le empielà ed aberrazioni de secoli precedenti. Le sue idee sono Digitized by Google 500 però lorrone c ri^trelic. K un c.iUolicKmo umano e diabolico, die vuol essere più universale di quella dì Cristo. Il suo Messianismo. Le sue stolte promesse e stolte accuse contro la società. Professa odio a Dio e a Cristo, odio all' uomo, odio alla giustizia. Sovverte il naturale e il su- pernaiurole. L* idea socialistica non è intiera nella mente di veron ito< nio, il solo spirilo del male nc può abbracciare e volere il tutto. Nelle menti umane prende diversi gradi e forme. Col domma dell’ idea il so- cialismo raccoglie a sé tutti gli spiriti erranti o passionati; disordina i difensori della verità; e si inliltra nelle menti. Potenza seduttrice del- r Idea e delle Idee. Semisocialisino. Unità di pensiero, di scopo, di for- ze morali e materiali nel socialismo, collimami contro il cristianesimo. Fu predetto dai santi Apostoli. La morte confuta il domma e le s^ieran- ze del socialismo, c rende calamitose le sue promesse. 11 comuniSmo. È doppio ; altro fìlosofìco e in apparenza economico, altro apertamente ladro e sensuale. Il solo principio della comunanza non vale a fondare veruna società che basti a sé stessa. Esseni ; comunanze monastiche ; sistemi utopistici. Socialismo c comuniSmo sono due esticmi della stessa idea. La Francia é travagliata di preferenza dai secondo, la Ger- mania dal primo, il perchè. Il principio cristiano non può a meno di somministrare la soluzione dì tulli i loro problemi sociali. Sentenza di JottlTroy p03- 15 1 PARTE II. DEGLI SCOMl’AnTlMEMI PRECIPI'I DEL SOCIALISMO. CAPO I. Ddle scuole e dei sistemi sociali più insigni, e tn particalare dell' hegelianestmo e neoegelianesimo. Ovreo e Fourrier vestirono l' idea socialistica c comunistica di sistemi ri- dicoli. Hegel le apri un orizzonte vasto c pratico colla sua teoria sulla storia» e colle sue viste sul mondo Germanico. Con queste inGaminò i pielisli prolcslanti e i politici ambiziosi, specialmente in Prussia. Trovò eco fra novatori anche calloHci e israeliti. Le sette demagogiche germa- niche s'impadronirono deU’idea hegeliana di nazionalità, ostile alla reli- gione e alla civiltà romana. 1 soGsii la parudiaiuno altrove, ad adulare le proprie nazioni . . t> 215 CAI 0 li. SuuiimoNiimo, umanifat iimo. 11 inislicisnio di Sansimone s'indirizza alle passioni sensuali nobilitando- le, alle ambizioni ullradeuioi ratiebe esaltando le capacità individuali. 1 suoi discepoli l'organizzarono a modo di religione panteistica umani- Mria. Multi eclettici dell'università francese ne adottarono i principii ideali, compiendo con questi la metafìsica hegeliana. Leroui e l umaniia- risiilo universale; gli uinaniiarii ricusano le idee di patria odi naziona- lità. Il principio sansinioniano penetrò largamente in Francia, c per ogni dove; esso improntò al sorìalismo V aria di religione lasciva c co- Miio|Kiiiiica. L'eiiiancipaziono della carne era conseguenza logica del- I cmancipaziono del pensiero • . . • » 235 Digitized by Googic eoo CAPO III. Val tucùìlUnio anarchico t (rciiccnJeiUuImcnfc em/uo. Fi udiion, disrcpolo inlelligenle c sfaccialo dei socialisti Icdcsclii* svelò le vere esigenze del socialismo. Frofessò esplicitamente rodio a Dio, rabolizione di ogni diritto^ l aiiarchm; cosa intenda con tal parola. Fla- gella i socialisti e cotuunisiU ina è (H.'ggiore di loro. Le sue idee fanno iinpresaione, percliè sono respressimiu lo più sctnpiico della idea d’ in- dipendenza assoluta. Lccoutrier, la sua Cotmosufia materialìstica, pro- fessa il culto di sé steiso. Condanna la lilosolia e la civilizzazione. Il iiintcrialisnio c ranarebia spaventano in Francia; ostinazione di certi razionalisti, che non di meno non tic vogliono vedere il rimedio addi- tato già da Nopoleune pag, 25i CAPO IV. Del socialitmo operaDto o mtliftmle, e di quello latonte. 11 socialismo pensante sta nelle scuole panicistiche incredule, l'operalivo nelle selle c fiutoni rivoluzionarie. 1 suoi fasti recenti. Lo scopo princi- pale distrurre il eattolicisino. Perciò cerca di rivoluzionare nioral- tiienle e riinterialmeiiie la Chiesa. Adocchia l'Italia che ne lime il cen- tro. Mazzini, la sua filosofia panteistica, le sue idee di nazionalità e di primato italico parodia del primato gertiumico di Hegel. Sue contrad- dizioni. C lo striinienio dei socialismo universale, che non vuol altro in Italia che non piA /’opu. Per progredire il socialismo vesti iu Italia tutte le forme e le ipocrisie. Cercò di attuarvi il comuniSmo politico. Il socialismo latente. L'Inghilterra ne possiede grandi elementi. Cenni siiU titopia del Moro. La Russia .1 d 280 CAPO Y. Della rivoluzione uniVeriale e iociale: seompartimenti precipui di quetta; e del semisocialUmo. Nissuna rivuluiione eguaglia quella voluta dal socialismo. Cito cosa è una rivoluzione. Diverse specie di rivoluzioni parziali, che ora tulle s'infor- nianu dello spirito del socialismo. S*ino ingiuste, ruinose, infrenabili nei cuitlini voluti dai moderali, dai dottrinarii, dai liberali. Cos'èia iiloiina vera. Coloro non sono rirorinalori, ma rivoluzioiiarit. Possono chiamarsi scmisocialisti; lo sono altri in religione, altri in lilosolia, al- tri in polilira. Fanno penetrare a tratti a traili V idea, ed eseguiscono per partì l upera socialistica. Sono incoerenti. Ciudizi di Jouffroy e di |*ruuh<>n sul rivoluzionari al mìmito. Giudizi di Qitinelsuì callolici de- inncruticì predicatori d'indi(K!ndenza. Non sorge dai loro sistemi la vera democrazia, ma V anarchia prudoiiiana in tulle le relazioni degli indi- vidui, e delle società fra litro. L* indipendenza assoluta non insiste al mondo, hiepiiogo. Giudizio di Sterne sul principio rivoluzionario so- iialislico, iiuiuenlcmentc aiUicrisiiauo. . u 323 CAPO VI. il termine della rivoluzione sociale. La rivoluziono univcisalc sociale non si compirà mai appieno. La rivolu- zione Ecìigio^a, come è promossa dal socialismo, è nata a far luogo atf Digitized by Google (U»l una nuovfl di dtHìonuiaitia; la rivoluzione scientifica produce ia perdita dell unità di senso morale; la cìvilci un'anarchia, e tirannia in* curabile. La rivoluzione universale, se potesse com|nersi, dìstrurrebhc iu ultimo l'nroan genere. Come il socialismo Todii di odio satanico. Il suo termine logico sarebbe la distruzione delt'urdioe di natura e di so- prannatnra. Il mondo non sarà mai lutto socialista come fu lutto paga- no, perchè la Chiesa ha delle promesse Infallibili; ma le nazioni civili non iic hanno, e camminano indolenti verso grandi ruine. Un altro so* cialismo che sì dispone a trasformare il mondo europeo . . . yag. CAPO VII. Del panslavismo demagogico, e del ruteno. Un detto napoleonico inverosimile, o mal inteso. 11 panslavismo, è dop- pio. L'Idea russa; la sua vivacità |>er forzo morali e materiali. Le sue arti. £ ostile aU'idca latina c cattolica. È religiosa c politica, panslavi- stka e panscismatica. L' Italia ne è minacciala doppiamente. Calamità europea, che si è la dissoluzione della Germania neU'anarchia religiosa c politica. L’idea russa, ora antirazionalisiica c aoUdemagogica, può col tempo mutare processo cd allearsi religiosamente al protestantesi- mo, politicamente alla demagogia euro{>ea. La Chiesa non teme, ma aspetta negli ullìroi tempi un grande assalto dai popoli di quelle regio- ni, e dalla a|K>stQSÌa dei propri! figli. Quel panslavismo sembra desU- iiaio a chiudere l’era de! socialismo oustraie a 389 CAPO Vili. Timori, speranze, rimedi» contro l'invasione delle dollrine socialistiche. Vuoisi una buona vagliatura delle idee, dei desiderii, delle speranze fal- laci, esuberanti, indefinite. La verità e l'aulorità hanno Padesiune della maggioranza, ma sono mal conosciute. 11 clero cattolico fa quella va- gliatura per ufiìzioi ma fra [>opoli colti la scienza c la dimostrazione ò necessaria. Parte dei laici. La lilosofìa dee essere ricondotta al suo sta- to normale, da cui si diparti negando o trascurando l'ontologia cristiana c la scienza della società universale degli spirili. In Italia bisogna far conoscere le prodazioni della scienza straniera, dei paesi cioè in cui la controversia è vivace. Bisogna svelare il fondo dei sistemi socialistici; formolare con precisione i problemi; porre in lume i principU assoluti; questi non impediscono le lempcrazioni pratiche. Si fa al contrario. Ksempio nella quislione capitalissima delle relazioni fra Chiesa c Stalo. Questa in assoluto non è quistione di libertà, ma di autorità. Il princi- pio di libertà non basta a spiegare P ordine morale. Teorie del sig. A. Itosmini nel suo libro Della CostUusione. Il problema religioso vi é mal furmoialo. 1! progetto di costituzione rosminiana non guarentirebbe alla Chiesa nemmeno libertà; include P indifTercntisino politico; toglie alP ordine civile la base morale. Necessità della prufessiono religiosa dello Stato. Il problema polìtico intorno al diritto c alla ginstizia so- ciale vi è del pari inesallamenlc formolato. Nel criticare le costituzioni galliche Rosmini non ne taccia i vizii principali. Quale sia la quistiono politica odierna; come sia formolaia dai socialisti, come da I.amcnnois. Le emende proposte dal Rosmini alle costituzioni da lui criticate sono vane, o ìnsuilicicnii a far argine al socialismo e comuniSmo. É inutile adulare c contrastare a metà le ideo di moda, se non si risolve il tema del socialismo. Esso nega Dio e le due leggi provvidenziali per cui Puo- iiio è governato dalPiiomo, c il diritto sulle cose materiali è divìso fra gli iiuniìiii. 1 dominarli italiani c francesi sì runtentano di massime ge- neriche, di idee dimezzate, senza analisi e spplicazìouc. Gli amcrico- Digiiized by Google G02 mniii Italiani, e gli anglomani francesi, non cono^ono i tipi stranieri clic vogliono imitare. 1 cattolici idealisti e razionalisti non comprendono che guastano e snaturano il crisiianesitiio colle misture eterodosse,» vece di farne l'apologià. Quali aieno dunque le ire vagliature, or neces- sarie, delle doUrtne e delle voglie del secolo pug. 412 CAPO IX. j4ncora alcune ottervatìoni <u( modo di trattare ora le controvenie. Il più efficace dei rimedi. 11 socialismo è più runnidabile come eterodossia seducente, che non come partito violento. La rivoluzione materiale è sopita, ma Tìdcalc si dilata. L’Ualìa odierna, c la Germania di tre secoli fa. Dollinger. È quindi ur- gente il bisogno di grandi maDifcslazioni delia verità, per mezzo della fede e della ragione. 1 governi, ora materialmente forti, sono moral- mente deboli; l'epoca presente dì razionalismo e di opinioni indeterniU nate piega al termine. 11 socialismo vuol dommi e fatti, vuoisi contrap- porgli la scienza della fede cristiana, continuando il lavoro dei più grandi genii del cristianesimo. Che cosa è una tilusoOa cristiana. La polemica dee essere trattala con franchezza; tenendo conto di tutti i principi] veri e di tulli i fatti; distinguendo le ricerche di ciò che è giu- sto, e di ciò che è prudente. Non dee contentarsi di debellare gii errori singoli, ma metter in luce la storia lilosofìca, e il sistema universale deli'eicrodossia. Il panteismo è la sostanza dell* eterodossia moderna. Considerazioni sul panteismo, sul suo lungo regno, sulle sue fasi. Non sarà ruliimo errore. Voto umile e riservato per un oracolo della S. So- de, e una condanna dottrinale e solenne del iocialitmo c ccrniunùtno. Motivi. Insufllcicnze e pericoli delle discussioni scietiUnchc. Il sociali- smo, come sistema compiuto, ha del nuovo; spesso sembra sfuggire agli anatemi degli errori oniichi che rinnova. Fra 1 caiiolict stessi sin- ceri vi sono dubbiezze e illusioni. La gloria del nome di Cristo è avvi- lita. L'idea di Cristo, e quindi quella della Chiesa, sono menomate in molte menti. Quella è l'antidoto a tutto l’crrare tnoderno. La pedagogia pende ad insinuare il naturalismo e il sensualismo. La S. Sede spesso uni alle decisioni, e condanne dommatiche contro gli errori, le lezioni razionali a illustrar le menti del fedeli. Esempi. Cosi bramereb^si ora. perchè da molli il socialismo e comuniSmo non sono conosciuti quali sono. Condannali, rimarrebbero notati d'infamia agli occhi del mondo cristiano, e resi moralmente im|NUenti. È quel lutto un arcano di sata- nasso, alla sola S. Sede apparterrà svelarlo e conquiderlo; a lei però sola il giudicare della opportunità dei meni. Intanto, colle armi già Erontc delia fede e della scienza, vuoisi da ognuno colle sue forze com- altere la rivoluzione ideale. Teologia e UlosoGa, rivelazione c ragione, vogliono andar congiunte, distinte, ma non parallele. Un passo del Hancioi » 492 CONCLUSIONE. Due filosofismi, due rivoluzioni, che ne minacciano una più terribile. Pre- sunzione dei moderni; giudizi dei posteri. Tutti i parlili scontenti del presente mirano aU'avvenire; i più sciocchi sono* gli aspettanti e i neu- trali. Il principio cristiano è incarnato nella Chiesa, essa non fa qui- slioni di clcricocrazia, quando parla alle genti con autorità. L’ Italia e i suoi riformatori si specchino nella Germania di tre secoli fa. I.a Chie- sa benefica e invitta in tutti i secoli. I fedeli hanno da incoiaggirsi; fra l'idea socialistica e la cristiana sanno quale abbia la verità, e quale ot- terrà la vittoria definitiva Alcuni documenti intorno alle sette segrete demagogiche .... » 5S3 Digitized by Google BIBLIOGRAFIA DEL TESORO CATTOLICO ( Veggasi ir» fint del lofum# Gut/fon, e 9/1 articoli che precedono tl Balkgdier e il Saggio sul socialismo ). HEMOHIE PER SERVIRE ALLA STORIA DEL GIACOBINISMO SCRITTE dall’abate barrlel. Come poteva restar $^nza criiira ati' opera in cui l' Autore chiama alla luce, ed espone alla pubblica indignazione le trame dei Filosoli, dei Frammas- soni e degli lllominaii, (re ordini di sette congiurale contro la religione, la monarchia e lo stessa società ? Ma un qualche racconto meno dimostrato, una qualche testimonianza meno precisata, una piccola inesattezza, che possa in- contrarsi in un'opera di tante ricerche, non indebolisce la prova deU’es|>ost- zione generale appoggiata con prove e dorumenli irrerragabili. Lnngi dall* a- vere esagerato bisogna anzi dire che non ha approfittato di tutti i suoi vantag- gi, perchè ha fottcr soltanto una scelta di tante prove, che erano a sua disposi- zione ( A. Riccordt. ;lfanuale d' ugni letteralurOf SlUano 183tt pag. 380 ), Gli addetti alle società segrete predicano alle genti il Barruel per un bu- giardaccio, impostore, sognatore e parabolano ma credono in famiglia che niu- no meglio di lui abbia svolto le dottrine, le finezze e gli intendimenti di Weis- sbaupi Germogli dell’ illuminismo di Weisshaupt sono tutte le odierne società segrete, cd hanno il incde;simo intendimento che si propose cotesto o- dioso e sfìdato nemico di Dio, dei Re e di tutta V umana società. ( 3ìemori$ di LionellOf nella Cii’titd Cattolica, Voi. IX, pag. 260 e 278 ). Un grido d’ indegnazione accolse queste memorie che avrebbero potalo minacciare la sorte di molli intriganti ivi oominali e l'esito delle loro consor- terie ; ma niuno sì tolse a provare che fossero calunniose, sebbene si trovas- sero aliissimi personaggi menzionali come fautori 0 come membri delle sette occulte colà istoriale. 1 falli provano la verità delle dottrine 0 delle tendenze altribuile all’ illuminismo. Se Weissbaupt non le avesse professale, converreb- be dire che il Barruel avesse mutato il nome del settario 0 nc fosse stato egli r inventore ; certo è che dopo l’apparizione dell’illuminismo ic società se- grete rivoluzionarie non ebbero altro codice, altra niosutìa, altro sistema di go- verno da quello già da più di cinquant'anni loro attribuito in tali àicmorie, il loro liogaaggio, le loro opere, il loro scopo suno sostanzialmente idcntUi an- che ai di d’ oggi ( Saggio intorno al socialismo, Torino 18^1, pag. 144 ). VIAGGIO d'lN GENTIUOMO IRLANDESE IN CERCA d’I’NA RELIGIO.NE, OPERA DI TOMMASO NOORE. Quest’ opera ha fatto in Inghilterra il più grande incontro. Il Moore com- batte il protestantismo nelle sue basi, e più di venti opuscoli gli furon scritti contro. Quest’ opera, come dice 1’ Autore, offro un programma completo del protestantismo, e vi si vedono messi in mostra a lato dogli errori dogmatici i vizi c gli scandali dei riformaiori.Essa contribuì a condurre alla fede parecchi dei nostri traviati fratelli; c cièche prova il suo gran merito è la debolezza delle risposte che invano si tentò di opporle ( Conseils pour former une bi- bliothègue }. Digilized by Coogle LKTTKHF, SH-L ITALI V CONSIUEIIATA SOTTO IL RAPFOtlTO DELLA RELIGIONE, OPERA DI PIETRO DE JOUX. Icitrrp S4 iiue Jn un nrotrsontf ronvoriilu, tendono ,i i dei prolrsianli ed n diicndere la nostra Rde. Meritano d'essi^r pu' siecui Tra/Icnimcrifi dt ÀlarAcc, foli* £cct7/en2a ddOi re/i^tone di Milner» folle Lcltere di Cobbett c fo^Ii altri senili rhc vider ta luce in questi tempi e rivelano tnUa la (ìevole/za del nroleslantismn. Alle savie disrirssinni die quesl* opera rarehiude c che produssero c produrranno i più grandi elTeUi nei proteslanii c in tulli quelli che le leggeranno, I* Aulure ha rrapi>usic abilinen- le delle descrizioni inicressanii che ne Yendunu aggradevole la Icllura c tic formano nn opera convenevole a darsi per premio alla gioventù studiosa ( Cori* Sfi/J pour formcr «n« bibliothèquc ). Sl'L PRINCIPIO GENERATORE DELLE COSTITI ZIOM POLITICHE E DEL- LE ALTRE IMANE ISTITLZIOM, SAGGIO DEL CONTE GITSEPPE DE MAISTRE. Il Saggio sul principi» ^cncraiore doHc Coslilusiuni po/t(icitc, è una di quelle opero fon cui il de Maistre impresse il suggello della immorlalilA alla riputazione che già crasi acquistala grandissima colle sne Considcmsioni sul- la Francia. Nel Saggio es^itiiina i) fomianieiiio della scienza, c rovescia dal fondo l'ediGzio di quelle cflìnicre legislazioni, che da un mezzo secolo si suc- cedono e scompariscono r.Tpidamcnlc. Vi approfondisce qnistioni mollo im- portanti nell' ordine sociale c le sue considerazioni si collegano agli oggetti ]MÙ gravi della religione c della società. ( A. iliccurJi. Manuale d* ogni lette- ratura. Aii7aao /A'ò/, pag. 578 ). Il P. Antonio Rrescianì parlando del De Maistre lo chiama uomo, non so se più acuto poltlico* o profondo filosofot o cristiano eminente. La Francia dà quasi ogni momento altcstaU dell* ammirazione che prò* fessa pel grande ingegno che illustrò la Savoia in sul principio di questo se- colo, il conte Giuseppe Deinaistre, il Platone delle Alpi, come lo chiama Al- fonso di Lainartine, nel secondo volume dell' Hisloire de la itestavration. Noi leggiamo nel A/idt, giornale che si stampa a Tolosa, che T Accademia dei Jeux-Florau:c decreto un premio d'eloquenza pel 1853 all* autore del miglior elogio del fonte IVemaistrc, uno de'più grandi pultblicisli del secolo XIX- *ìrui- lo annunzia che il concorso del 1853 sarà ben ragguardevole (Dall' Armonia, ■l .Vaggio f53i ), Il Conte De Maislrc fu Invialo del He Vilforio Eromanuelc 1 alla Corte di llnshia, e in tempi infelici in cui la carica era atto di singolare devozione, da )mihi ambita. Il Conte Do Maistre è fprse il primo fra i savi dell* età presente e i? solo vero Glosoft», senza che altri possa o%erlo a male. ( Conte Soìaro del- la Margarita, nel .Memorandum, Torino ISiif, pag. 485 ). SAGGIO INTORNO AL SOHALISMO E ALLE DOTTRINE E TENDENZE SOCIALISTICIIK. 1! Saggio intorno al socialismo è un libro profondo che meriterebbe di essere oticntamcntc letto c studialo, ma ciò non si farà imichò adesso i diziu> Ilari, i giornali, e i compendi bastano a far gli uomini eruditi e sapienti ( Con- te Solaro della Margarita, nel Memorandum, Turino fS51, pag. 415 ).
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