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Villa Marigola | |
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Ubicazione | |
Indirizzo | Via Biaggini |
Città | Lerici |
Paese | Italia |
Informazioni | |
Stato | In uso |
Costruzione | XVIII secolo |
Uso | sede di congressi e mostre |
Realizzazione | |
Appaltatore | marchesi Ollandini |
Proprietario | Cassa di Risparmio della Spezia |
La villa Marigola è un edificio storico situato nel comune di Lerici, in provincia della Spezia.
Costruita sulla sommità del promontorio che separa le due insenature di Lerici e di San Terenzo, è circondata da un fitto bosco di lecci e offre una delle vedute più affascinanti sul golfo dei Poeti.
Il primo edificio risale alla seconda metà del XVIII secolo[1] e fu costruito per volontà dei marchesi Ollandini come luogo di villeggiatura.
Secondo l'usanza ligure sulla terrazza in prossimità dell'edificio padronale era un "giardino di agrumi"; ad esso si univa il fondo agricolo, coltivato a vite e olivo, in declivio fino alla sottostante scogliera.
Nel successivo XIX secolo[1], con il diffondersi del gusto dei giardini all'inglese un'ampia porzione del parco viene trasformata in un parco romantico con percorsi che conducono a vedute scenografiche su Lerici, San Terenzo, Porto Venere, la Palmaria e le altre isole dell'arcipelago Spezzino.
Nel 1836 ne diventano proprietari i fiorentini marchesi Maccarani; poi la villa passa al banchiere inglese Reginald Jenkin Pearse nel 1888[1]. La villa viene così ad assumere una nuova valenza culturale ed internazionale, frequentata da membri della nobiltà e da famosi artisti come l'imperatrice Federico di Germania (figlia primogenita della regina Vittoria d'Inghilterra) o il pittore svizzero Arnold Böcklin; un'area del parco è infatti chiamata "giardino di Böcklin" poiché è propriamente ispirata alle tematiche della sua pittura: il bosco sacro ed il mito di Pan. Ai primi del Novecento fu in possesso dei marchesi Magni Griffi[1].
Nel 1926[1] la proprietà viene acquistata dall'armatore lericino Giovanni Battista Bibolini, che incarica all'architetto Franco Oliva di realizzare un progetto di ampliamento dell'edificio. Oliva, con lo scrittore Ettore Cozzani, vi trasfonde le istanze culturali dei primi decenni del secolo. Nella stessa occasione, sulla grande terrazza, il secolare giardino d'agrumi viene modificato adottando le sinuose geometrie del giardino all'italiana[1].
Villa Marigola è divenuta proprietà dalla Cassa di Risparmio della Spezia[1] nel 1979 e ha trovato una sua nuova valorizzazione come centro di manifestazioni culturali e di congressi.
Sempre nel comprensorio della villa si trova "la Torretta", abitazione a forma di castello, nella quale, nei primi anni del XX secolo, fu a lungo ospite il drammaturgo fiorentino Sem Benelli[1], che qui scrisse la sua opera più famosa La cena delle beffe e trovò l'ispirazione per il compimento del Mantellaccio e dell'Amore dei tre re.
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