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Saturday, March 30, 2024

GRICE E PADOVANI: L'IMPLICATURA CONVERSAZIONALE NELLA FILOSOFIA CLASSICA -- FILOSOFIA ITALIANA -- LUIGI SPERANZA

 

Grice e Padovani: l’implicatura conversazionale nella filosofia classica – filosofia italiana -- Luigi Speranza (Ancona). Filosofo italiano. Grice: “I like Padovani, especially his focus on what he calls ‘classical metaphysics’ (‘metafisica classica’) for what is philosophy if not footnotes to Plato?” -- essential Italian philosopher. Ffiglio di Attilio Padovani, generale di artiglieria, e di sua moglie, la ricca possidente veneta Elisabetta Rossati. Mentre, nelle parole stesse di Padovani, il padre "educò i suoi figli ad una rigorosa etica dell'onore e del dovere", ebbe un rapporto privilegiato con sua madre che fu colei che per prima lo introdusse agli ambienti letterari di Padova grazie alla vicinanza dei terreni della sua famiglia che erano posti a Bottrighe, nel Polesine, dove tutta la famiglia si trasferiva durante il periodo invernale. La solerte religiosità della madre, lo spinse a non frequentare la scuola elementare pubblica (che ella riteneva troppo "laicizzata" dopo l'unità d'Italia) ma a servirsi di un precettore, un ex abate che per primo lo instradò alla filosofia. Si iscrisse quindi al liceo di Milano dove ebbe i suoi primi contatti col positivismo che procureranno in lui e nel suo pensiero una profonda crisi nel saper controbilanciare il più correttamente possibile questa visione innovativa della vita con la teologia cattolica. Il padre lo avrebbe voluto ingegnere, ma egli terminati gli studi del liceo si iscrisse aa Milano dove seguì i corsi di Martinetti, pur prendendo a frequentare Mattiussi (convinto tomista) e Olgiati, convinto assertore della necessità di fondere insieme la metafisica classica con il pensiero moderno. Olgiati (a sinistra) con Gemelli (al centro) e Necchi. I primi due furono tra i principali ispiratori. Fu su consiglio di questi due ultimi che il alla fine decise di intraprendere la carriera filosofica, sviluppando una sua corrente di pensiero permeata di tutti gli spunti che nel corso della sua carriera aveva saputo trarre dai pensieri dei suoi insegnanti e ispiratori, basandosi molto anche sull'opera di Schopenhauer. Si laureò con una tesi su Spinoza eproseguendo poi la sua carriera in ambito universitario divenendo dapprima assistente e poi direttore della biblioteca. Divenne membro della Società italiana per gli studi filosofici e psicologici e dell'Università Cattolica del Sacro Cuore da poco fondata a Milano da Gemelli. Grazie all'influsso di Gemelli, P. iniziò a collaborare anche con la "Rivista di filosofia neoscolastica" di cui divenne ben presto uno dei principali rappresentanti.  Venne nominato professore di filosofia della religione e anche supplente di Introduzione alla storia delle religioni. In seguito alla riforma Vecchi, si trasferì a Padova dove divenne professore di filosofia morale, avendo per college Olgiati col quale dimostrò una particolare sintonia.  Sempre affiancato da Gemelli, anche durante gli anni della Seconda guerra mondiale riunì presso la propria casa di Milano diversi intellettuali cattolici avversi al fascismo (noti col nome di "Gruppo di Casa Padovani") come Dossetti eFanfani. Si avvicinò durante questi stessi anni al pensiero filosofico e teologico di Gemelli che puntava ad un rinnovamento attivo teorico e morale, affiancando personaggi del calibro di Giacon, Stefanini, Guzzo e Battaglia, coi quali diede vita al Centro di studi filosofici di Gallarate da cui poi scaturirà il cosiddetto "Movimento di Gallarate" per il dialogo aperto tra i filosofi. Quando Sciacca fondò il "Giornale di metafisica" egli ne fu il primo redattore.  Venne accolto come professore di filosofia morale e filosofia teoretica a Padova.  Morì ia Gaggiano. Volle per sua espressa volontà che la notizia della sua morte fosse resa pubblica a sepoltura avvenuta come estremo esempio della propria esistenza di stampo ascetico, come tale era stata la sua scelta di non sposarsi.  Il pensiero filosofico  La tomba di Elisabetta Rossati, madre di Umberto Antonio P. e figura ispiratrice del suo pensiero filosofico e teologico. È sepolta nel piccolo cimitero di San Vito di Gaggiano (MI) Durante gli anni del suo insegnamento a Milano, l'attività filosofica fu particolarmente prolifica: egli iniziò col pubblicare “Il problema fondamentale della filosofia di Spinoza” (Milano), poi Vito Fornari. Saggio sul pensiero religioso in Italia nel secolo XIX (Milano), “Gioberti e il cattolicesimo” (Milano) e “Schopenhauer. L’ambiente, la vita, le opera” (Milano). In questi scritti egli dimostrò di saper guardare attentamente non solo alla storia della filosofia, ma anche alle suggestioni provenienti da altri panorami filosofici e religiosi. Pubblicò il testo più importante del suo pensiero filosofico, “La filosofia della religione e il problema della vita” (riedito “Il problema religioso nel pensiero occidentale”), dove per la prima volta delineò chiaramente la matrice del suo pensiero, ovvero che la religione era l'unica strada per risolvere il problema esistenziale della vita, ovvero il male, elemento che limita le possibilità umane, rileggendo in questo la struttura originale della storiografia filosofica e della metafisica classica.  Con la pubblicazione del suo Filosofia della storia, egli si espresse anche riguardo allo studio della storia, il quale s ci rivela quotidianamente il male, ovvero i limiti dell'uomo rispetto al mondo che lo circonda, ma non è in grado (come del resto la filosofia) di fornire soluzioni. Tali soluzioni possono pervenire unicamente dalla teologia, magari nella sua declinazione di teologia della storia. Questo pensiero si acuì particolarmente con una riflessione anche sulla morte negli ultimi anni, in particolare dopo la morte della madre Elisabetta col quale egli aveva sempre avuto un forte legame.  Altre opere:  – Grice: “Cf. Hampshire’s Spinoza”) Milano, Vito Fornari; “Saggio sul pensiero in Italia,”Milano,  “La storia della filosofia con particolare riguardo ai problemi politici, morali e religiosi,” Como, “Aquino nella storia della cultura” (Como); “Il fondamento e il contenuto della morale” (Como); “Filosofia e teologia della storia” (Como); “Sommario di storia della filosofia,” Roma, P. Faggiotto,Padova A. Cova, Storia dell’Università cattolica del Sacro Cuore, Milano A. M. Moschetti, Cercatori dell’assoluto: maestri nell'Ateneo padovano, Santarcangelo di Romagna Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia . And then there’s Pagani: essential Italian philosopher  difficult  to find. Padovani. Keywords: implicatura, metafisica classica, logica classica. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Padovani,” The Swimming-Pool Library.

 

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