Powered By Blogger

Welcome to Villa Speranza.

Welcome to Villa Speranza.

Search This Blog

Translate

Wednesday, October 22, 2025

Grice e Giusti

 TRATTATO 

DELLA 
RETTORICA 
OVERO... 

Domenico Maria Giusti 



Digiti; od Dy tlóogle 



B 22 

4 
187 



IEIOT&A NAZIONALE 
l»T»AL« - fim'S 



-Digitized by Google 



fin. f. 



TRATTATO 

ri E :L l A 

RETTORICA 

a y x n o 
Introduzzione all'eloquenza, 

>D O V E 
Con Breoiti , Faciliti , c Chiarezza fona 
«fpefli io lingua Italiana li Tropi, le Figu. 
re. & altre cole oon meno itili , «h^gcy|^ 
Deccfiariea tutti quelli» che de^^'^O^ 
fìdcrarjo incaminatfi tGttóS /5> 
via del Perorare: 

iDAIO IN LVCE 
DA 

OOMENICO MARIA 

,<3 I V S T I 
Curato della Chitf* P.rocchiale di 
S. PIETRO IN M. CRANARQ, 

fi dalmedefimo co ofictato alli meriti 
imparegiibili dell' llluft'ifs. tic. 
■IL SIGNOR 

0REGOR IO, 

SIMONETTI 

I NOBILE DI CINGOLI. 



}B Macerara per il Siluelri . 



DiglllzBdbyGoogI 



ILLVSTRISS M<a, SIGNORE 
Sig- > e Pa-droaCokndifs. 




>Gnlazzì<me, Benché 
>/Lg grande, e degna di 
eterna memoria^ > 
qmndo non menga difefa,e man- 
tenuta dalla fedeltà di qualche^ 
foderofo-Patrocinio , non meno dal 
dente ^vorace del tempo, che-dalie 
fingile fatkiche di o%H>fè Artfiar- 
chi re/la oltraggiata , edeprejfa. 
Quindi, <vedendohlafedehlJbn* 
puntualità* di V. S. Jftuftriffiroa 
nella conferitacene delle Leggi 
dome fiche , e ndi'offeraavz* delle 



Digitized by Google 



~S.egoUyCcn.le quali gomma de- 
eorofamente la fi* nobihffimaj 
Cafa y ho rifiluto 1 , fe bene non[ 
finta mio grati rejfore, fendo 
fior fi d'ogni merito, di dedica .-.| 
re à V. S. Uluftrifs. la preJ 
finte Operetta, sì* la fiducia , 
che baurà la bontà di fempre co.- 
fintarla , e di fempre difender' 
la. La diuoQone , che conferme- 
rò, infintbe h auro Spirita, <ver- 
fi V. S. Uluftrifs. le obligazjo- 
ni, che contraffi firn ìnfin dal 
funto>, in cui ebbi fortuna di ri. 
mirare' , e godere i benigniffimi 
influJfidel r vagbijfimo Cielo del~ 
la Nobiltà Cingolana, e lo zelo 
principalmente , con cui. Ella at- 
tende à colli tiare gli n.'fficij di 
pie- 

- 



fitti, in far Sene educare, ed 
iflruir e i fusi Figliuoli, fono flati 
li motiut più importanti , che mi 
hanno obligato à far qtieft' atto 
d 'off "equi», fperando così di mot'' 
tiplicare à V. S- illwflrifs. 
acca fieni di farli esercitare an- 
cor* tuqueW Arte nobili fftm* » 
della quale te prefento 5 pr'm- 
tipq. lo sì, che ta fu* Mode- 
pi* no» incontrerà difficolti 
m difptnfar la mìa penna dal 
ttffer qui va lungo Panegirico, 
tome fi dourehbe , per encomi** 
re almeno in parte le fuè fingo- 
Unfftme Prerogatiut , e kaK? 
x}ùvì glorio/e de' fuoi lllù/ìri/Z 
fimi Antenatii tanto più ctii* 
in va' imprefa così ardua, e* 
4» 2 f*. 



Digitized by Google 



• * 

mifiarreftarebbe t* pinna, ko» - 
Mitezza àvoUre tant' alto , e fi !' 
mancarebbe il mio Talento x \ 
the non ricunofce altro feflegno^ 
che la fiauhetg* • Mi ralle- | 
grò bensì con V. S. llluftrif» 
lima de/Ila bella campai fu 
che fi nel Cfejfo cotanto rifguar- 
deuole di quei fluirmi Citta- 
dini ydafeuno de' quali e yn" ! 
Argo di cent occhi , per beru 
regolari , e la propria Cafa y 
e/a mede/ima Patria con /*-> 
Pietà , con la Virtù , con leu 
Prudenza ì -e ion la Dottrina, 
' pan ritrouandofi fià cotefii Si- 
gnori pur vno , che non babbi* 
/empre aitanti gli occhi dell*., 

mute j t non porti fcolpitej 

ntUa i 

Dlgllized by Google 



• - • • •• 7, . 
n'elt* fronte , per .norma di 

ben gommare x quelle 1 parole 

del Romano pmtoreiNecquid- 

quara ex omn.bas rcbns hu- 

manis eft praeclarius,aur pra:- 

ftandusi qM m de fccplblFca ' 

bene meFéri.:.^/»^^»^ 

dito per %m$re t Mei-fri lor 

S'ignori ,' effiliate le fin^ion? ',. 

p enate le fa fifoni , ©* 'abomina- 

u tìnumhcime RémM^li 

pyiuató',* p x tìa dir fi con 

di tutti , « dfctàfèuno 'ì ièfpecù 

almexté àiV! $! imiimmz^ 

' ' '. .i'; .1 l.c.cftj >,a>-: 

H! fun t.qui legts cincdlant Patri* iniqnasj . 
Ei mandata pij Principis atqga foueni : 

SI quid obcft popir!o,ir Ilcglbus eltinioiicfi, 
ftui(J5uidobe»,pcrcc5dtfioiiefsenofé$ 

Digitized by Google 



SidegmVS. l\hf\tik.£gt*' 
di e » e di ti/guardare con «o 
ch'io btnigr.t quefia piccola di- 
mattazione, ,, che le txihutt m 
Wefttto. de mici datteri x e per 
soutrafegtu» di . <va tìuerent t 
Affetto. , e pregando!'* i (ontt- 
■Avormi. nel feìkiffmo, poffeffo 
AelU ftta graqa , tome fi tom» 
fiace, di fare tufi» »* , tene» 
•M fitta la mia DifdfSna due 
fiuti Pegni b refto eoa la tramai 
di 'far pale fi ì tutto il Mon- 
da , efe io fom > e farò femore 

Dtv.s. iiiuauis. v ; 

Meme Gf»inroil i. «ugno 170»; 

■ ' '"T ,r-'''5Cf • '■• ■ ' r 
:k .ir- • 1 iBinif*.ttm.oUto 
»ot»eaK»«*U».6)B«i. 

• ■ : . : i ; • - -. DJ. 

; > ' " ~ 

DigitizaJ by Google 



DISCRETO LETTORE 

k"\3 .. ff ?•'»!■ -'..I '■'.« ' 

f— • • . '• ...u> t'tluS i -.••<» •- » 
' ^«M>»ih«lm« reiterate pte-- 
"jE, , gHièra r de 0 «iet Amici ti fò 

I" uiìà^Órjetcfra i Siiti Tffòtf , perlge- 
' uolar 1» firsda i quei Gioaatii , chi. 
: déedèriwrfare' acquino della mav- 
5 BloqiieDtkvNon (tare I tfre; ènee 
fìtto troppo temerario il mici ardi-; 
r«, che, eflèndomi ingolfato in vnj 
Mare così grande, e di belliffime 
cofe tanto fecondo i qual' è quelle» 
deila Rettorie» > non hò fapuro pe- 
fcire altro con la Rete della miaj 
poca abilitai 7 , che infipidezze »• 
perche mi darefii motiuodi collc- 
1 catti nel numero di coloro , che* 
inuidioB,sfic«ndati,02Ìòfi igno- 
ranti, ad altro non attendono, che 
icriticire .Mi dicKiaró.cheiO DOnhò 
pretefo di'' dar faorivn Trattato at- 
ro i dàrfodisfaiiorìe'i beli' inge- 
gni ,• e f»rla"da : 'Maef}ro , poìchej 
feoz' altri ouom fatica hò dsto»ll» 
hice 



Digitized by Google 



re» 

luce quel fetapRee Compendio ,cKè 
foóo ilaco folito dettare sili mici 
Giuliani nelle Scuole , doppo chu 
erano vinti dalli Grammatica . per 

«Gradarli nella via eh quetì' Art» 
necellaria. Il mio fine non è ffer» 
di acquilUr lode predo i) Mondo > 
ni di compiacere al deSderio . di ■ 
ohi Causate mi diceua ■ che hauerei 
fatta v,i' opera di molta cariti , par- 
tecipando quelli miei pochi foderi 
•Ila poucra Giouemù., ; alla quale»* 
Sogliono parer fempre difficili » 
ed odi ufi ipritai principi). Je non • 
l<lte di tuo gufo) > die io babbi* 
aaadìfcefa i tali richiede , e chi* 
p-uaò vtttii biasimate Ja aita faci- 
•c^xiica ti d,l"p uccu di dar prima to'' 
ombrata !'o(t«to>mcu> ti titroui . Sar 
fot,!' virnmfó ,e di eleuato-iogf gno • 
«eco mi rallégrove Tappi > che qu cft* 
mia Operetta- noo è (tara fatta per 
quelli, che Innno imparato , mi per 
ejueili.che hanno bifogno d'imparare. 
Se farai ignorante .cópaflTono il tuo 
«Mieto-, & infelice Dato r « ti co<i(ì- 
. .' g'io 



Digitized by Google 



gito io«n aadar dietro i certi rotte 
di cibi! che fono impropotziOMti ti 
suoftomaco, e di pocogufio al tuo 
palato . Se Tirai Stellane principia- 
te i • per confcgueoza di tuo genio la 
rau fatica , mi contento , che te ne 
fetui .chela legga >e ne prendi quel» 
c he fari al tuo propefiro s mentre al 
fine di fomminiflrarti ogni faciliti 
nel 1' apprendere , T nò coofegnera t 
Torchio. fenza mutargli punto (,uel- 
la chiarezza di lille» con cui-da pun- 
cipio procurai di aggettarle . Se vi 
trouaraixjualche errore, prcueouto 
da me, ò 'dalia Stampa < io Caprai 
compatire • fe baucrai vifcere im- 
pattare di vmamt4 i come mi peilu*; 
io -> e viui felice. 
'• 




Dlgnized by Google 



Ad adùic dùm Reuereadirai Dominimi 

DOMINICVM MARIAM J.VSIVM 

Sa ManuUuctiont ad fignras Rhttoricss 
Italico Sermone explataAas , & ad-flu- 
diolorum Adoleiccntium cornino, i 
:ditaicm io lucem editas . 

epigramma; 



B 



Mbva €im re fonti mserenti'buccina 
..(mundo « 
'àitìit armato! adfera balla tiroi ) 
Tu calamos aptare paraSiClarìffime IVSTE, 
(SiMequehoatsfincaBtatroa, difetius 
, , (habes. 

Wutoribus flotta donas, dùta fpicula 
' " ^vftuore, 
1«micat;& focuffgennine Terra Wrcr, 
Jtaliefolaroeo erjmKfUoeiapjfs», 

Sperare, à libro »iutr«)0fJC tu». . 
JtUien argutas. «jui teifet . f »VWB. 

firipeje 1 uiaufi* Bono» Membra 
n - /potali; 

- a ».8»|th0l0inm*irqatTis 
7 ^juinmensis, 



Dlgliized by Google 



D' Onde dermi la Rettorie*^ , 
the cofa fa, quale il fuo of- 
ficio , e quale il fuo Fine , 




Vefto nome Rbetefi 
f ica deriua dal ver. 
bo greco foo,che, 
riuoltato in Lati- 
no, lignifica Fiuoy 
il quale in Italiano vuol dire 
Scorrere ; onde la Rettoria è 
vna Sorgente di parole, che, 
Sgorgando dalla boccadell Ora- 
tore, feorrono negli Animi de- 
gli Vditori , come Fiume nel 

La Rettorica è vn' Arte di 
btn 6«r/*re.Chiamafi Arte-^tt- 
" A ~ ckc 



Diglrized by Google 



ì Trttttté 

che fomminifìra gì' Irifegna- 

m enti, & i Precetti di far qual- 
che colà con tegola • Diedi di 
ben parlare, perche non diacor- 
re > le non con ottime Senten- 
ze, e parole fceltiflitne, sì in_. 
LatinOj'come in Italiano ; arai 
più in Italiano > che in 1 atino , 
perche l'infegnare di ben parla- 
re in Latino è vfficio della^ 
Grammatica. Arte è il Genere, 
mentre fì , che la Rettorica fia 
cpmmune i molte altre Arti, sì 
Mecaniche ,come liberali - Di 
ben parlare è la. forma , ò diffe- 
renza , mediante la quale lì di- 
trerltficala Rettorica dall'altre 
Arti, art e- foche fuori di cfla_. 
i ci.uu-.jltr* Arte ntic-uclì, che 

_ Digilized by Google 



Dell* Rettorie* j 
infegni di ben parlare ^ 

V vfficio della Rettorica è il 
dire ornatamente . Il fine poi è 
il perfuadere, e tirare gli Ani- 
mi degli editori à <juel fine , 
che fi defidera dairGratóre.Per 
confeguire quello fine ? deue la 
Rettorica Aminaeftrare, Dilet- 
tare» e Commouere. L'ammae- 
' ftrare edi fieceffità; jl diletta- 
re è di foauirà , anzi dolcezza ; 
il commouere , ò piegare è di 
Trionfo , e di Vittoria , 
Come fio. originata laRettorical 
Queft' Arte nobiliffirna,e 
neceffarijffima di ben parlare , 
i infufa prima da Dio ad Ada- 
mo nel Paradifo Terreflre con 
tutte l'altre Scienze, e ImarTi'ta- 

' Digilized by Google 



4 T ruttiti) 

fi pofcia 5 e fommerlàfì in quel 
gran Naufragio , io cui fi affo- 
gò la bella Jnnocenz.a,fù ritro- 
uata 5 Dio sà come , e fuggeri- 
ta à gli huomini dalla Natura., 
Madre fccondiifima di tutte le 
cofe vedali* induftria vmana, 
addottrinata dal bifogno, e dal- 
la neceffità , è ftata tèmpre più 
abbellita , ed accrefeiuta • 

Che la Rettorica fia natura- 
le ? almeno inquanto alli fuoi 
primi principi) , doppo il di lei 
naufragio , fi proua euidentif- 
fimamentje ; dalla quotidiana^ 
cfperienza , la quale fouente ci 
fà vedere > che ogn' vno , ben- 
ché roizo d'ingegno , & ine- 

ìperto nella via delle Virtù, di- 

_ 

Digilized by Google 



Dell'» Kettorica jf 
uiene vn Tullio , per /"occorrere 
à fuoi bifogni » e per efporre le 
fùc neccifità * à" chi può folle- 
uarle . Rifolua quel Principe di 
condannare vn'pouero fùddito 
alla perdita della vita , e delle 
facoltà» e vedrafli in vn fubito 
la rufiicità mciuiIita,Fignoranza 
addottrinata , e quella Lingua* 
che non iapeW articolar voce-, 
fe non per guidar* vn vii 1 Giu- 
mento , ad Vn tratta diuerrà 
non meno eloquente , che eru- 
dita , per difendere la propria., 
caufè, mediante l'accozzamen- 
to di motiui potenti , e di efff- 
caci ragioni. ; " 

Fatta dunque matura riflek 
fione fopra quelli sforai della^, 
A } Natu- 

Digitized by Google 



6 Trattato 

Natura dalla fauia accortezza 
degli huomini»fii giudicato di 
molto» vtileriftrmgere dentro i 
confini dell'Arte quel » che alla 
rinfufà andaua difperlo per le 
m€rj di varie Perfora. Raccolti 
dunque da cfli quelli naturali 
Barlumi y.aopppfatoerli ben'a- 
«fornati conTf!qpi»eFigure,pre-- 
& da coloniche come tanti So- 
li di fapieniariplendeuano nel 
Mondo » furono confegnat i al- 
la fedele cuftodia delle Stampe,- 
formandone- in tal'guifa quefto 
ricahiffimoT eforodell'Eloquf- 
za, guidata Tempre con la mae- 
Uria dell'Arte , e Ibflenuta con 
1' Ordine delle Regole . Ved. 
il P. Rot. nel lib. i . cap. 4. 

Dcllt 



Digitized by Google 



Delta Rettorie* f 

Delle Quell'ioni 
Le Queftioni della Rettori- 
ca fono dì due forti- Vna dicefi: 
Infinita,chiamata dz'CrcciTeJìy 
&c è, quando lJj cofa, della qua- 
le lì parla y , non è limitata , ne 
riftretta da ci/coftanzei ne daJ 
Aggiunti y còme farebbono la 
Perfona,il Luogo,ed il Tempo* 
mi fi parla , ò fi cerca in gene- 
rale , e quali in; infinito , come 
per eflempio: Se déb» fiudiar- 
Jt la Rettorie/i -Dicefi Qucftio- 
neinftnita;, perche freerca ge- 
neralmente ,/è- debba/ludi arfi 
l* Rettorie a, fenza menziona- 
re,da chi debba. ftudiarfi,nc do- 
ue,ò-in che Iuogo,nè in che té- 
po i ò altra fimile circoftanza . 
r A 4 ^ 



Digmzed by Google 



& T ruttato 

V altra fi chiama Finita , 
detta da' Greci Ipotefì, &: è , 
quando la cofii fi riduce à per- 
sone, luoghi , tempi , e nego- ' 
zij particolari , trattandoli , co^ 
me colà limitata , e finita , co- 
me per effempio : Se debba flu- 
diarfi laRettorica daGiufeppei 
fi debba ftudiarfidoppo-fi auan 
ti la Logie» -fi debba Jìudtarfi 
neUe Scuole publkhe r ò nellt^. 
Gafe primate : fe neU'FniuerJì- 
tàdi Ai 'acerata.-, ò-di Perugia , 
e fimili.Dicefi qucftaQueftione 
finita , perche fi circo/èri ue la 
cofa da Aggiunti particolari, in 
vigore de' quali Ì&T e/diu.'cne 
JpoteJ},- 



Sella Rettorie» y 

■Delti Parti della Rettorie»^ 
Le parti , che compongono 
quello vaghiffimo, belli/Emo, 
e nobiliflìme Corpo della Ret- 
torica , fono- cinque-,, cioè r i fl- 
uendone* Diipofizione^locu' 
zione , Memoria, e Pronuncia; 
L'Inuemione e vn ritròuamen* 
todi colè vere, ò'airneno pro- 
babili, con le quali 1' oratore_. 
poffa rendere il fuoDiicorlb at» 
to à perfuadere. La Difpofixioi 
ne è Vna diftribuzione fatta., 
con ordine denVcofe ritrouate.. 
L' Elocuzione è vn' ornamen- 
to, è aggiuftamento delle pa- 
role e fentenze delicate , e gal- 
lanti , con le quali fi abbellifcc 
l' Orazione , mediante il con- 
A y corr 

- ■ - - Digitized by Google 



,io~ Trattato' 
corio delli Tropi,e Figure,& al- 
tri belli modi j e bizzarie , da_, 
procacciarli con lo itudio de' 
buoni. Autori J-a; Memoria 
dono fihgplarilTìmo , e - ipecia- 
lillimo prima di Dio , e poi 
della. Natura , è vna conferua- 
zione, ò ritenciua di tutte le_, 
cpfentrouate,; c dalK Oratore 
beni' ordinate , & aggiuftate. 
La Pronucia finalmentccontic- 
OS le azzioni della voce ,,cioè; 
gli. atti »,che coneflà fi deuono 
fare, come-di alzarla, di abbafc 
farla , e. di: moderarla infiemc: 
con i moti del Corpo ss 

Sii che- duncjjied' Oratore,., 
con T Inucnzione. troua quel,i 
che ha da dire . Con la Dtfpofi- 
zita» 

Digitized by Google 



Dell» Rettorie» i l 

zione dilpone , e mette in beli' 
ordine quel , che hi ritrouato - 
Con l'Elocuzione, abbellirle, 8c. 
adorna. quel,,che haben difpow- 
ib Con IaiMemoria mette, à. 
mente quel , che: hà adornato . 
Con la Pronuncia; finalmente-,' 
dice quel ,, chchà imparato • ' 
Della.MateriadellaiRettoricai 
La.Materià.di ciafchedun'Ar- 
te è quella colà , intorno alla., 
•quale l' iftefs'Àrte fi eflercita .. 
Materia della Medecina.fono ii 
mali , e le ferite dell*. Pittura, 
fono i colori ,.le Tauok e la. 
Tela j dellaEStatuaria, ò.Scoltu* 
ra fono i. Marmi deL Vafaro 
la Creta,e così*adafi difeorren. 
do dellaltrccoft. Se vogliamo 
" ~ *~ A 6 ^ 



Digirized by Google 



ix Tntttrt» 
parlare d'elle Scienze , la matr- 
ria , detta da'Logici Obietto , ò 
Soggetto , ò Oggetto , è quella 
cola, circa la quale fi raggirai' 
ifìeffa: .Scienza - La materia , ò 
Obietto' E g. della Fiiofofia èia 
Natura ; dell' A Urologia fono 
i Cieli ; della Teologia è Iddio, 
e ie colè Diurne- ; e della Ret* 
torica fono tutte quelle colè , 
che porTono cadere invn Di- 
fcorfoj ò Queiìione, che fi prò» 
pone per difcorrcre ,,e perche 
la Rettorica è atta à di/correre 
d* ogni cofa,ognicofa potrà 
eflèr.fua Materia. * 

<• 

" Midi 

Digitized by Google 



Belli Ktttwiu ij 

n Modi di acquiftare l'Eloquenza 
Per apprendere bene la Ret- 
torica > e per diuenire Eloquen- 
te , tre cofe fonò' neceflarie , 
cioè l' Arre , l' Imitazione , e Y 
Effercizio-. L*' Arte è quella , 
che dà i precetti i con i quali F 
Oratore impara , e tiene vn_> 
certo metodo , ò modo regola- 
to di dire . L' Imitazione fà , 
che 1* Oratore oflcrui attenta- 
mente nelle fùe compofizioni 
il modo tenato da altriOratori» 
preflb i quali potranno offer- 
uarfi molte colè, che fono mot 
■ to àpropofito perl'Orazione-,, 
, e fono i modidi parlare fi inLa- 
tkio , come in Italiano ; le for- 
mole,e ftafi fceltejle Defcrizzi- 



Digitized by Google 



14 .. Trtttm 
oni , e proprietà delle: parole v 
li detti acuti >.oxoncerti, ,i qua- 
li fra di loroxqmbinati appor- 
tano irarauiglia ; la. Teflìtura ,, 
e l' Artificio-JenutodalK'Auto- 
rcneUefucOpersiCome fono 1* 
InueH2,ione,la,Difpi,fizione, &c 
altre belle maniere; l'Erudizio- 
ni peonie Cono i Eatti , ò Det- 
ti iHliftri , ò Fauole, ò-Simboli; 
gli Epiteti propri; ; ed elprelfi- 
uijleEigure più fòftefiutejleAm» 
plificazioni notabili di qualche 
fatto , ofleruandoi fuoi luoghi. 
Topici jlefimilitudini più belle j, 
gli Affettile Sentenzejle ragio- 
ni efficaci , notando il fonte, d* 
onde iòno /tate cauate. Quelle. , 
Se altre cofe potranno oflèruar- 



Digitized by GoogI 



Bella Rettoria '. tf 
fi, per poterle imitare, ne i bifo- 
gni . L'EiTercizio , che può el- 
fere inforno à tré cofe, cioè in- 
torno al Difcorfò > intorno all' 
Azzione,& intorno alla Memo- 
ria ;non cataro ych&l'vfo con- 
tinuo, nel dire. 

Per- aojuiftar l'Eloquenza è 
neceffaria anche ^Naturalez- 
za,. die confitte principalmen- 
te ne-i doni naturali , come fo- 
no la preftezza- nel ritrouare , 
là prontezzia : nello fpiegarc, e la 
facilità nell' adornare, nell'abe- 
bellire,e nell'imparare .Quefto 
è- iffordìne all' Ànimo . Iti or- 
dine al corpo poi fono necef- 
fàrie- quattro cofe , cioè la for- 
za nel dire ; la voce chiara ; la 
lingiu 

s 

Digitized by Google 



ifi Trattino- 
lingua Gioita ;*t gli atteggia- 
menti, del Corpo medefimo • 
Doue hauerà difettato la Natu- 
ra , potrà fugplirfi. con K Arte 

• 1 li- j£»tr> "■■ 
Dell' Orazione.) e /Uè parti .. 

Deferito breuemente i mo- 
di di acquiftare l'Eloquenza , 
bifogna trattar delle cofe,in_ 
cui dcue moftrarfi V Eloquenza» 
medefima, eh' c il. Djfcorfo , 
il quale none altro,, che vn_ 
continuato parlare atto , ò à di- 
lettare, ò à perfuadere, ò ad 
infjgnare , artificiofamenteJ. 
compofto.. .. 

Prima, di parlare in particò* 
lare intorno à ciafehedunapar- 
tc 

Digitized by Google 



DttU Rettorìa lf 
te dell' Orazione , ò Difcorfo | 
elporrò con la mia lolita breui- 
ù i generi delle Caule, ò delle 
Queftioni v ò dellt Difcorfi . 

Tré fono quelli Generi , 
cioè Demolrratiuó,òElfomati- 
uo - , Deliberariuo;* Giudiciale; 
In ciafcheduno dclli detti tri 
Generi quattro c'olì fi pofloncr 
confiderare , cioè le parti , che* 
contiene ciafchedun Genere , il ! 
tempo, che rilguarda, il fine, al 
quale fi dirige, & il moto , à cui 
li pkganoiglì Animi degli Vdi^ 
tori . 

le parti del Genere Dimd- 
Itratiuo fono la Lode,& il Biali- 
rno ; il tempo faranno il pre- 
lènte, óc il preterito , poiché 



Digitized by Google 



tt Tuttm 
neffuno li loda , ò fi biafima, lè ; 
nonperle cofe,chafàj,ò chehè 
fatto ;il finefaranno l*Dneftà > 
è la. Vergogna; & il. moto farà 
a Diletto» , 

Le parti del Gener* D elibe- 
ratiuo fono la Perfuaftone , e la: 
D iiTuafione; il" tempo farà futu- 
ro ,attefofiheifcdclH»erare non; 
fifa, fe non di cofe future ; il 
fine farà l' Vtile , ò il Danno r 
il Moto farà la. Speranza „ò il 
Timore 

Le parti del Genere; Giudi-- 
cialcfono l' Accula , ela Dife- 
fa. .II tempo lari preterito, non 
potendoli acculare ,,àdifend£-- 
re alcuno „fc non per la cola r 
che hà fatta . Il fine farà il Ca : 

Digilized Google 



Bella Rettene* lo 

frigo, ò l'Impunità. 11 Moto 
(àrà la Crudeltà, ola Clemen- 
za* 

Vi è anche ra* altra' forte di 
Genere y che fi chiama Mirto , 
&c è quello , che , caminando 
fcnz' ordine , or dicevria cofa , 
tC ora' vn-' altri > riducendo e. 
g.al GenetetSdiberatiuàquel, 
che anderebbè detto nel Gene- 
re GiudìcialeV o>Duóoftrati uo. 
Di quefto» Genere- fi: feruono 
fouente i fàcri* Oratori ,i quali 
acculano alle volte nelle deli- 
berazioni v persuadono nelle 
lodi ,&r acculino i vizi;' nelle 
peffuafioni .• 

Molte altre forti di Generi 
fi ritrouano, come ogn' vno 

Digitized by Google 



ìó Trattati 
potrà ofleruarc preflb gli Auto- 
ri » e {pecialmente nel libro in- 
titolato t Enchiridion Rhetori- 
tum Sttcmm , £y Humtmum 
del P. Felice Rotondi.» trala- 
fciandole io tutte in grazia del- 
la breuità. , . . 

Potrei dir qualche cofà del 
Genere: chiamato Didafcalico , 
eh" è l' ifteflp ,.che Dottrinale , 
fotto di cui cadono gl'infegna- 
menti, ò addottrinamenti de" 
Sacri Mifterij,,,e di cofe fpet- 
tanti alla Sauit«,SpirituaIe degli 
AfcoItanti,»,rna me n' aftengo > 
rimettendo il difereto , e beni- 
gno Lettore à quello dice In- 
torno à ciò la, penna erudita del 
precitata Autore . 

Digitized by Google 



Della Kettonea, _ ti 

Per ritornar dunque alle!? 
parti delì J Orazione , o Difcer- 
fò , dico , -che. quelte fono cin- 
que, cioè EJfordio, Propofi- 
Qone , Narratone* Confirma-, 
zjone-, e Perorazione > ò Co«;' 
clujìone , ò Epilogo - - 

•Chiamati Esordio il prin- 
cipio del Dilcorfo . Con effo fi 
deuono di/porre, e preparare 
gli Animi degli Vditori ad' '■ 
afcoltare. Nell' ElTordio deuc 
l' Oratore.cattiuarfi gli Vedito- 
ri ,rendendofili Beneuoli , At- 
tenti^ Docili. Beneuoli, facen- 
do menzione di qualche loro 
Vittù , parlando modefìamen- 
tedi fe mcdiiimo , e moftran- 
do di volere {gridare il Vizio , 
'"Vi tnon 

Digitized by Google 



XX. Trattato 

e non la Perfona ; di odiar 1' 
iniquità,e non l' Vmanità . At- 
tenti , promettendo di voler 
parlare delle cofe più vtili , più 
necefiàric ? e più grate , Docili, 
con diitribuir bene le parti del 
Difcorfò , e con promettere la 
breuità congiunta con Ja chia- 
rezza ., Per conciliarli Ja benc- 
uolenza degli yditori , 1" EiTor- 
djo deù* effer breue , e non te- 
diofo , e conuenjente alla cofa, 
della quale fi tratta» 

Di due forti è Y EiTordio i 
vno detto ex Abrupto , e Senza 
legge,e l'altro GiuJto,e con leg- 
ge . L' EiTordio ex Abrupto è 
quello , che fi fi fenza prepara- 
zione di Animo , e fenza con- 

CllijZIO- 

Digilized by Google 



Della Rettorìe* xf 

all'azione di beneuolenza , M 
caufadi vna certa libertà di di- 
re, con cui fi <là principio al 
Difcorfo , come fece Sceuola 
preflb Tito Liuio , incornili-! 
dando 1a fua Orazione : Ro- 
manusfumCmisy Caium Mu- 
tium me *voccmt ; huflis ho/lem 
uccidere io!ui;nec admortem 
minus tromptus animus tfl » 
guamjHtt ytd cfdem jf$> face' 
re-, w fati forti» Romanum 
efl . Decad. i . tib. i. 
| L'ErTordio Giulio S quello? 
nel quale gli Animi degli Vdi- 
tori , fi difpongono , e fi pre- 
parano artificioiamente à" &n- 
tir vofontieri l' Orazione , co- 
me fi è detto di fopra. . Si chia- 
ma 

I • ' 

1 N Digilized by Google 



24 Trattato 

ma Giufto , e con Legge , ò le* 
gitimai , perche l' Oratore , nel 
componerlq, ofleriia le leggi , p 
le regole dell' Arte , 

L' Effordio ex Abruptoì ò 
illegitirno , acciòche non fia_f • 
Sproporzionato , 8; inconue- 
niente , deae efler fatto co nJ 
Dignità , e con Prudenza . La 
Dignità confitte nella fcelta , 
&: ornarneato delle Figure f La 
Prudenza confifte nella buona 
rifleffione, e conljderazione^ 
delle cofe, le quali deuono dirfi"- 
fecpndo l'opportunità del tem- 
po , e dell' occafione . 

Quella Cordài Effordio pò* 
trà principiarli fpecialrrtentt* 
P c ? !* ?'S ar * Interrogaiio," 



Bigitized by Google 



Della ficttorica. i; 

ne, ò per Enfafi, ò per Commi- 
ierazionc, ò per Lfclamazione , 
ò per Àpoftrofe . L 1 Óratore 
potrà valerli deH ; £ iféfciio ille- 
gitimo , qua-ndo fé 1 richiederà 
Y vrgenZa delli eòfà dà trattarti, 
ò' quandò r rà : co'{;f richieder! fl 
principiò è'reue, e concifo ; ?& 
quanfof^qiak'hc gr&fcd- im- 
peto di rtmore°èuèfriéte rieri ili 
sà ritrouare ilprincipiojò quan- 
do cosi ric-iwedei à il moto im- 
prouifo di allegrezza , ò di do- 
lore , ò di fdeghbi ò ferialmente 
quando e iriiminente alcun pe- 
ricolo , ò è vrgente la neceifità, 
òfideue inueire contro qual- 
che grande fceleratezra , nelle 
quali occafioni è lecito , anzi 
B non 



2.6 Trattato 

non fi poflcno ofleruare le leggi 
dell' ElTordio. 

La Propofìzionc , eh* è vna 
breue indicazione delle cofe , 
da trattarfi nell'Orazione , deu' 
eflèr breue,chiara,non leggiera> 
e non affettata, mi corri fpon. 
dente al i upgo,8daB* Perfona, 
fenza ofeurità, e fenxa riporto 
di colè Aperfliiefl,;.-. 

Là Narrazione, ck'è l' efpo- 
fizione della cofa,e quali il prin- 
cipal fondamento , per cofti- 
tuire la Fede alle cofe , che noi 
diciamo ; deu' efler chiara , bre- 
ue, probabile, e lòaue.Sari chia- 
ra , lè fari compofta di parole 
chiare, & vfate, offeruando 1' 
ordin* del luogo , e del tempo , 

cfpo- 

Digitized by Google 



Della Rettori ca . 17 

efponcc!o,lè.cóffe s&a ir terpola- 
mento. S^bretóVfcnoncon- 
^ <ofe %^eSpotendofi 
tralafcare kcofe note, ò alme 
no Hftrfgt/fc* dire anche inStile 
conciò ic.ignote.Sara probabile, 
£ farcita con la % 
ia Religione, con l'opinione, 
e con la Verità. Sari fina W 
•te foausvfe C on ornamento d c 
hgure Eràrio efprellì i mori 
dell Animo, & i lucerti dell? 
Perfone-Ghiaramfomma, che 
«a capita jbreuc, che poffa rite- 
nerli a mente; probabile, che Ila 
creduta; e foa uc , che diletti. 
| . La Namionediuifain Mo- 
nca , Poetica , e Ciuile , potrà 
vederli pieffo il citato P.Roton- 
B * di. 

^ Digitized by Google 



28 Trattato 

di . Alla Narrazione può ridur- 
li anche la Diuifione , eh' è vna 
Diftribuzipne degli Argomenti 

; • , (gfà&ajffltfa èl'Ffpo- 
filÌQ_ne,deJH no%.i ^rgpm eiiii , 
e.delle J rag5ni:in.p i roua di effi, 
&..VÒa ; folu.zionejò fcioglimento 
de' luoghi contrari,; v y 

■ ^Perorazione non è altro, . 
chela Condufione, e fine artifi- 
ctofo dell'Orazione,© Difcorio. 
Quefta ordinariamente deue ha- 
uer tiiè parti: la prima è vna bre- 
ue repitizione degli Argomen- 
ti più importanti : h ftconda è 
la concitazione dell' odio con- 
tro la cofa,della quale fi è parla- 
to : la terza finalmente è il dire 
in 

Digitized by Google 



Della Xcttorica. 19 
in modo , che negli Animi de - 
gli Vditori reitino fifle lapiets.,c 
la compaffione '. ■ • 
Begli Argemvni dell' Orazione 
■ VolendoFGratore comporre 
vn Difeorfó -, gii è, neceflario 
fapce gli Argomenti, che deue 
prender©/"^ 7 ! • - 1; ' 

Sei ferte gli Argoménti, delli 
quali può l'eruirfi V Oratore, nel 
fare ^Wlfiuog : ia Orazioni , ò 
DifcoMV» frimo-è T Argomen- 
to SempHce,-/l<e[uaIe i fi fa, quan- 
do fi racc^fte'fecofc lémplice- 
mente , prifictprarid'o'ditll'infan- 
zia, e narrandola 'tutte le 
fue particolarità jCCiiWltanzc , 
fenz* artificio , ò "di Allégoria, 
òdi altra cola fiftiiìei ' - 

B 3 Se- 

Digitized by Google 



^•«Èssate 



Digilized by Google 



Della Rettorie a . j I 

ca , l' Vmiltà Hipcrba . 

Quinto è l' Argomento Pro- 
blematico,e fi fà,cjuando fi cerca 
alcuna cofa per Prpblema,comc 
fc fi cercarle : Se San Domenico 
fia irato più grande ,ò con la 
mano , ò con la lingua . 

Sello è l'Argomento Gioco- 
lo , di cui fi leruel' Oratore, 
quando , parlando di qualche 
; Santo , dice , che combattè con 
jla Vita,e fchereò có la Morte. Vi 
[fono altre ipecie di Argomenti, 
jmà perche tutti fi poflbno ri- 
durre à gli accennati , fi trala- 
jfcia il parlarne . 
i>ellt Specie dell' Argomen- 
I tastone • 

i La prima Specic,che fi chiama 
B 4 Rt- 

1 Digitized by Google 



ja Tr aiuto ■ 

Raziocinatone , ò Sillogifmo , 
cofta di tré parti : la prima 
chiamali Propofizione,la fecon- 
da Afflizione, e la terza Com- 
plefiìone.. Da' Logici la prima 
ii chiama Maggiore, la feconda 
Minore la terza Conclufio- 
ne, òConlèguenza . 

Deue auuertirfi , che quefte 
p^deuoao eifer tutte,e tré vni-" 
te irà di lorojri moda, che la fe- 
conda fi deduca 4*W a prima , e 
dalla prima,e dalla {èco n da fi de- 
duca la terza E,g. Ogni Virtù fi 
deue defideràre-, la Continenza e 
Virtù -, dunque la Continenza fi 
' deue defideràre • ; 
La fxonda ipecie, detta Enti- 
mema" j colla di due fole Propo- 

Digitized by Google 



Delta Rettorica , j; 

fizioru: la prima fi chiainaAn- ' 
tccedentCì eia feconda 1 Confe- 
t guente . E. g« L' O^io brucino, 
dunque l'Odio fi' deue fuggire . 
■ La tetta ip^ède* chiamata In- 
duzzione , fi fa > ;<juan kPda" più 
particolari fufficienìemérir* mh 
meratifideduce l'¥nitìérfalè.P.g. 
Falaride fu, crudele-, Dionifiofu 
. crudele, Nerone fà comete , 
Caligala , e molti altri Virantii 
furono evìnteti-,; dunque tifiti i 
l 'iranni fi ' deuono temere '. 

ia qtia^fpecie , dette Et 
fernpio , fi$ infilando <<a vribV 
ò da pochi panicolari fc ne de- 
' duce vn' altro [cònfimile E. g.- 
"Iddio perdonò à Pietro penite»- 
te, dunque perdonerà tinche^ 

\ : i ■ 1 •» 

t • . ■ ' 

' ■ Digitized by Google 



fi' 
34 T muto 

► à me penitente . L'Eflempio è 
differente dall'Induzione per 
quello x che nclr' lnduzzione_, 
da più particolari ù ne deduce 
l' Vniuerfale, e nell' Effempio 
da vno, òdapochi particolari 
fe ne deduce vn' altro partico- 
lare confimile. 

La quinta $«róltn£ fohjar " 
maDilemBU , Mà % quando g 
pongpno due, partirà di lero 
oppofte,e l'Auuerfarió, ò conce- 
da l'ym,ò. conceda l' altra , rena 
coniu'nto.Poaiamppfer efiempio 
vn* huomo fteleme , contro di 
cui in tal guifa «".potrebbe argo- 
mentarlo credi , cbt baurat da 
render conto de' tuoi, peccati nel 
gioryodelGiudizio-,0 no lo credil 

Digiti*fby Google 



Dtlla Rettorie* }ì 
Se non lo credt,dunque fei tufi- 
dele:Se lo credi,dunquefei pasgp 
peccando . Altre fpecie dell' Ar- 
gomentazione potranno veder- 
li nel Pom. ; e nel Roion. 
Del Periodo. 
Il Periodo è vna frequenza; 
é continuazione di parole , con 
cui fi compifee » eperfezziona 
in gusfa la Sentenza , & il Senfo 
del parlare,che chi fente,refta in 
modolodisfatto con l'orecchio, 
e con l' animo , che fi quieta , t 
non afpetta altro dall' Orato- 
re. E. g. Si quid turpi fteeris 
cum voluptate, voluptas volat, 
turpitudo manet ; fi quid 
honefie feceris cum labore, 
labor ahitjjoneflat manet' 

B 6 Due 

■ ■ . Digitized by Google 



}6 Trattato j 

Due fono le parti del Perio- 
dojcioc Membrojdctto da'Gre- 
ci Colon, &lncifo, chiamato i 
l'ali ilkflì Comma, II Membro 
è Viia^rtejdql^criodo , eh' c- 
ipone, edj^iiire la Sentenza , 
mi non compiici, il fuo fenfo , 
lafciando ancora foipefo l'ani- 
mo del£ Vditore , come Ce Ci di- j 
C£Ùz:Antcqitkm,Patrts Con/evi- 1 
pti , dicam ea- , : jjuff /joc tempore 
dianda arbitrar : Qucfto è il 
primo Membro, del Periodo, 
doueilfeniQ èiòipcfo.Aggiun- 
gendquifì poi; Exponam uobit ' 
breuitìr confiiium pr,.fccìionis > 
9Sf: nuerfioms mets : è compito ■ 
J,utto ^Periodo. 

L'iriafaè vnapiccioia parte 
del 

Digilized by Google. 



7)elU Retorica ,'7 

del Periodo , anzi vna parte de! 
Membro , come : fi quid turpe 
. f.ceris cura voluptate • I' 
Membro, acqòciìelìa perfetto, 
deue coiìar^ 4.1meno di due,o 
tré Incili, come: Si quid turpi 
feccrts cum voluptate , valuptas 
•valat-ìturpitudo matiet.W Pu;o- 
cio , ucaoche fu perfetto , deue 
coitare almeno di due Membri, 
come : 5/ quid turpe f.ceris cum 
•voluptate ,,-yoluptas molati tur- 
pitudo rnapet j fi quid honefte 
f tetris cUftin labore , labor nbit , 
honejhs mamt .11 Periodo ora 
colta di pin i & ora di meno 
; Membri. Vercv è però , che non 
dourebbe paffare il nurntro di 
fei, per non rendere ofeura 1' 

V m " ■ .;,,,„- ° f3 " 

.- • * Dlgllized by Google 



fra't.vo 

Orazione . Il Periodo fi chiùde 
con il Punta , il Membro con 
due Punti , ò pare con Punto, e * 
Virgola, eTIncifo con la fola 
Virgola . - Velli Tropi . 

Per render vaga, & adornata 
l' Orazione, vale molto 1* ornar 
mento delle parole , e fpecial- 
mente le parole Metaforiche, e 
Traflate, onde trattarono adeffo 
dclli Tropi > :r-" - ; 

Quefta pirola Tròpo altro 
non lignifica , che *vn difèofta- 
mento , ò allontanamento del 
parlare, ò della parola dalla fua 
vera , e propria Ggnificalionc in 
vn' altra men propria . " ; 

Li Tropi fono vndici , cioè 
Metafora , Sineddoche , Meto- 
nimi» 

Digitized by Google 



Della Xettoriea ;p 
nimia , Antonomafia , Onoma- 
topeia , Catacrefi , Metaleflì, 
Allegoria , Perifrafi , Iperbato , 
& Iperbole. 

Li primi fette condirono 
nella mutazione di vna fola pa- 
rola, cioè lì formano con vna 
femplicc voce , come quando ìì 
dice: AI ars inuece di "Bellum , e 
Fallati inuece di Sapienti a , e fi- 
mili. GB altri quattro confifto- 
no nel palare , cioè nella muta- 
zione di pià- parole , & alle_ 
volte in vn<P*riodo, come: Lu- 
pmt efi in Fabula , cioè: E pre- 
sete quello, del quale parliamo. 

Della Metafora. 
La Metafora, che fra" i Tropi 
tiene il primo luogo per la fua 
: f bellezza , non è altro , che vn' 

DiglrfzCyby Google 



4^ T rftuo 

vfurp.ita-Traflazionedi vna pa- 
rola prefa da vii iuogo,di cui era 
propria , é trasferita in vn altro* 
di cui non è propria , ò è meno 
propria , corrie : Sol fuos radtos 
pertellurem Aifftminat . Doue 
il feminare,ch'è proprio del 
Contadino, fi attribuilce al Sole 
pe- Metafora." ■■ va ' ' >*.'■. 

Chiamali Trafla!£MMie,perche 
pare- che s* irrHtifttti Colti uato« 
ri de' Giardini' ì i*|uaHleuano 
fpeffe volte le Piantela vn ter- 
reno,e le trafportanò invn altro. 
Auiiertafi , che-ia Metafora può 
ac:a Ieri non {blamente ne i 
Verbi , m ranche ne i Nomi • 

In quattro modi può farli 
la Metafora.Primo.da Vru cofà 

Digitized Coogli 



Dc»a Eettorìcd _ 41 

animata, ad, yn' altra Rarinicn- 
te animata come; £ i^peradore 
(ìmpre.-h* l/ 
Vniw- 11 latrare è vn' eftetto 
proprio dergane,ch , èari.m I i- 
to,e fi attribuifce advrrhuomo, 
eh' è parimemearnmatc^'Cosi 
potrà dirfi ancora : U.Ptp l 
vn Leone contro $ $K<*ÌSt \ ll 
Turco e vn.Carte contro \L*t. 
toheii 8ialgifimfte. J ,,L À a..\ 
Secondp 4* «W COi 

fa inan ; mtfakjifeii$a a^yn altra 
parimente inanimata'', come ; 
Non vie cafi^iùfiaue, deli' 
Arrnonia della Virtù. Ipoue la 
parola Armonia, è inanimata, e 
fi attribuifce parimente ad' vna 

cofa inanimata , -ch'è Virtù. 

Ter- 

« -r . 

Digitized by CoogI 



41 Tratutt 
Terzo da vna colà inanimata ad 
Vna animata come:C«/?o noftro 
Signore e Sote diGiitfti%ia.'E)oue 
il Sole , eh' è cola inanimata fi 
attribuifee ad vna cola animata, 
eh' c Cri/io Cosi dicefi anche : 
/ Prelati fono la Luce del Mon- 
dagli SaledellaTerra,c limili. 

Qjarro finalmente da vna_,r 
celi: animica ad vna inanimata, 
come fé dicelfimo del Pino, eh: 
alza il cafo dell* fua cim.ifo~ 
pr.t mùgli altri Alberi. Do- 
ue JirebbefiVche vn* Albero, eh' 
è inanimato, hauefle il capo, 
; chi conuiene all' huomo , per 
cilcre animato . 

Frà quelli quattro modi 
quello pare il più vago, &il 
piii 



Digitized by Google 



DtìU Rettorìe* 4? 

più bello j con cui alle < ofe ina- 
nimate , Se infenfàte diamo à 
bello ftudio 1' animo,&: il fenfo. 

Li vizij, che deuono fuggirli 
nella Metafora , fi riducono a 
due: Vno è I* effere ìmpropor- 
tionata , come quando fi dict l- 
fe : Le grandi Soffitte , ò Volte, 
dei w Cie/o . L'altro è TeLer 
troppo baffo , tome quando lì 
licell'e , che il Cielo tuonando » 
r Hona la Trowba.l<lclbMcu- 
"ora bifogna fuggire anche la 
Difllmilitudine delle cofè, eh 
>ruttezza , e l'afprexza delle 
•arole , come pure la Dimi- 
nuzione della lignificazione- . 
a Metafora non deuc cflere_ 
fatavamo fpeffo, che ren- 



Digitized by Google 



44 Trattilo 

da ofcuro il Difcorfo , e frà le_, 
cofe Metaforiche deuc parlare^ 
quilche fomiglianzt, ò fimi- 
litudine . 

Della Sineddoche . 
La Sineddoche GB, quando 
fi prende Ja parte, per fignificare 
il tutto, & il tutto, per deno- 
tar la parte , come quando fi pi- 
glia .il Tetto* eh' è vni parte,-' 
; per tutu la Gif* , & H Fiume, 
eli e il tutto per vna quantità 
d^terjninata,-diac^«»» . 

i Ji/à *tjuand i con il numero 
fingbi'are,yu©l|5gnificar(j il plu- 
rale, cotfie t Li-Saldato ha daf> 
l' ajfalto. Doiie per il Soldato, 
intendefi tutto i' Efferato . 
Si fi , quando fi poae la ipecie 
per 

Digitizsd by Google , 



7 ella pittorici . 45! 
per il Genere, come fe fi pigìiaf- 
fe l' Euro per qualfiuoglia Ven- 
to • 

Si fà , quando fi prende la 
Materia per l' ifteffa cofa , che 
coneffa fi £a,corr,e quando , 
prende il Ferrò per la Spada . 

Si fa , quando fi pone il nu- 
mero plurale per il (ingoiare , 
• come quando fi dice:/ Cicenniy 
i Demojkni , i Gn/ufiomi , e 

fimili • * ' - 

Si fà,quando fi pone il Gene- 
re per la Specie, come: V V cello 
peri' Aquila v e 1' Animale per 
1' Orf'J ,ò Leone • 

Si fa finalmente, quando dal- 
lecofe antecedenti fi dimoflra- 
no le confeguenii , come quan- 



Digilized Google 



46 Tettato 

io fi dice : Crefcono /' ombre , ò 
dalli Contadini fi riconducono 
a Cafia gli Animali , per ligni- 
ficare , che la notte è vicina . 
Della Metonimia. 
La Metonimia , ò Trafno- 
mtnazione è vn Tropo, che lì fa' 
in cinque modi . Primo quando 
lì pone la Cauli per 1* effetto , 
co me quando li pone il Sole per 
la Luce , ò lì pone 1' Inuentore , 
ò 1" Autore per la cofa ritrouata, 
ò fatta , come : loleffi Virgilio , 
cioè i Scritti di VitgtàioiHò beu- 
utoTSacco-ìCioè il vino ildi cui In- 
uentore fu Bacco, t Cèrire bion- 
deggia ne' Campii cioè le Biade, 
delle quali Lei £u Inucntricé fe- 
condo le Fauole . 

Se- 

Digitized by Google 



Dell» Ramici. 47 

Secondo quando fi pi ne l* 
Effetto per la Caufa > come lo 
Splendore per il Sole ; la morte 
pallida, così chiamata , perche 
rende pallidi i CorpiiS» è trottato 
il furto , cioè il Ladro : la Fcc- 
cbiex&a curua, perche ìr.cuiua 
gliliuomini. . 

Terzo quando fi pone ii 
Continente p^r il Contenuio, 
comefcfi òkciiadllai'tmita del 
l' FJfercito tremo, la Citta , cioè 
gii hab tariti?; •>/;. * i 

Quarto quando fi pone il 
Contenuto per jl.Cciitineme , 
come quando fi prendono i 
Cittadini per la Città . 

Quinto finalmente quando fi 
pent ii Segno per lacofa 
quello rapprtitntata , cerne 
«juaiì- 

,^ Digitized by Google 



'4$ T riattò 
, quando fi pone lo Scettro per il 
Rè ; la Palma per la Vittoria , 
la Crof^ per il Redentore; e la 
Porpora per-qhièllo , clic di efla 
và vetìitó 1 . •••• ■ ; ■'■ 
Si fi ancora> qmndo fi pone il 
Poifeflbre pei' là cèfi pòueduta, 
come fece Virgiìic^il quale, per 
fignirtcTarS, éfer<teuS-la> Cafa 1 
di V cde^hk, Mei ìf fide Wca- 
kgwite\ r-^.V-:. ;->:'»» >-i\-.-:;. A 
DeW'Antonomxfìa \y • 

L'Antonomafià'lì : fa,quindo; 
inuece dèi mime proprio fe> ne 
puwevri' altro à (fucilo equiua~ 
lente; ondedicefi anche Prono- 
minazione , cioè che pone vna 
co{à in luogo «del nome pro- 
prio , come quando inuece di 
dir 



Digitized by Google 



Sella Rettoria 49 

i dir Sa» Pietrosi dicerie:// Pr in- 
tipe degli Apofloli. Inuece di dir 
San Paolo-Iti dicerie: L'Apoflolo^ 
ò il Dottor delle Genti. Inuece 
dell'Oro» fi diceffe : Il Principe ■> 
è il Re de' Metalli.La Regina de 
Fiori inuece della Rofa. Il Tor- 
rente non mai mancante dellau, 
greca facondia per Demofien^ 
éV altri ferrali . , 

Queft 0 Tropo da tre Ponti,fi 
può dedurre.Primó dalla Patria, 
come : J4 Poeta di Venofa inue- 
ce di Orazio.// Poeta Mantova- 
no per Virgilio. Secondo dal 
Nome già noto per qualch' ef- 
fètto , ò da qualche fatto illu- 
stre , come per eflempio: // Di- 
sruttore di Cartagine inuece di 
C Scipio- 



Digitized by Google 



jo Trattate 

Scipione . Terzo dalla Fama_ 
coiìijntine, è ti'iando fi attribui- 
sce ad alcuno qualche nome per 
eccellenaajeomie fe lì dfceffe : // 
Romano Oratore , ò il Padri » ò 
il Principi della Romana ilo. 
<]tun%a inuecc di Cicerone. // 
Santo- de Miracoli inuece diSant 
Antonio di Padoua . // Dottor 
Sottile inuecc di. Scoto; gyif j 
Filafofo inuece di Arillotilc . j 
ti buoni Oratori non fogli©- 
no feruirfi; troppo ipefìo di cjuc- 
fto Tropo v & il fuo buon' yfo 
può ridurli àqaatrro capi .. Pfj, 
ino per neceffìtà,© per mancan- 
za di parole . Secondo per orna- 
mento-Terzo per Diflìmulazi- 
one»eioè quando àbel'o ftudio 
voglia- 

Digitized by Google 



Della Sinovie* yi 
vogamo tendere Qfti«o il par- 
lar*. (^j-t&<|4aj>j{$> vuolfarfi 
q>wrfcli$ Ss&gfr diSkgflP» ;# ciò 
deve pr*cti(fitfj6ra« vette» 

Quefto. Tropo fi fa ancora , 
quando fi pone il nome proprio 
inn^e4sll'AppcHatiuo,corBe ft 
É-àUefle.: &«» i^tfr» inuece del 
P^ntifkc - €r*Jfo inuece di Ric.' 
c.«, * Nepom inuece di Crudele , 

U Onematopeia , ò Deno» 
rninazipne , ò Finzione di voce 
è yn Tropo , con jl quale s' im- 
pone il nomeadvna ,cofa ,che 
non T hajbbia , p, fe l' hà , non è 
troppo puono , ò à propofito , 
Ci fon 



Digitized by Google 



51 "Trattiti 
con auuertir però» che il nome, 
che s' impone , deu' efier elpref- 
fiuo della cola lignif cata,cc me: 
// Catte latra, eflendo il latrate 
Voce propria del Cane; onde di- 
cefi anche il mugire del Toro, il 
rughe del Leone , il bombìhre j 
ò roncare, per lignificare le voci 
del Toro, e del Leone, & il iùo- 
no,ò ftrepito, che fanno le Api. 

Mai, ò almeno rare volte de- 
lie vlàrfi quello Tropo, e quan- 
do fi vfa,deuc farfi congiudizio, 
pernoneffer molto familiare i 
gli Oratori . - 

Dell* CatAcreJÌ . 

. la Catacrefi , ò Abufione, ò 
Vfurpazione di voce è vn Tro- 
po, 



Digitized by Google 



Bella Rettorìe» f ? 
po , con il quale alle cose y che 
non hanno il nome proprio, {p- 
ne dà vn* altro finjile, per Spie- 
gare la detta cofa.E.g. Gioitavi 
recitò vn Dijcorfo grotte i cioè 
grande > fenlato, e fatto fecon- 
do le Regole della Rettorica. 
Parricida per L' Vccifore dei 
Padre . 

InfiarMontis equttmdim~ 
na Pa-lladis arte Mdificatit : 
dille Virgiliojparlando del Ca~ 
uallo di Jegnofàbrkato da'Gre~ 
eia diftruzzione di Troia . 

Pare , che quello Tropo fia 
poco differente dallaMetaforar 
mà fi diftingue per quello, che 
laCatacrefi dà ilnome alle cofe, 
che non l' hanno , e la Metafo- 
C 3 M 

Digitized by Google 



J4 Trattato 

ra dà il nome figurato anche al- 
le cofe, che hanno il proprio 
nome. 

Della Metaleffi. 

La Metaleffi , Tropo affai 
proprio , e molto conueniente 
alli Poeti , è vn'vfo , &c vn ac- 
cezzionequafitrailatiua di voce, 
e fi fa v quando fi pone alcuna,, 
parola, al vero lignificato della 
quale fiarriua» doppo qualche o- 
perazione Ipecolatiua dell'Intel- 
letto ,. facendoli pallaggio da_ 
vna notizia all' altra , perfinche 
poi fi giunge allavera cognizio* 
ne , & intelligenza del parlare . 
E. g.Dopjìopaflate molte Efiate 
i arri 



Digilized by Google 



Della Ketterica 

e arriuato Pietro al poffeffo dei- 
In Virtù • Dotte quello nome_, 
Eftatt lignifica acfcflb gli Anni, 
efleado elfo vna parte dell' An- 
no . Quello Tropo , fi come è 
rarifllmo , cosi è all' Oratore-, 
del tutto, inutile. 

Seguita bora il Diftorfi delti 
Tropi , che condono in più 
' parole -, detti anche delle 
Sentente-, e fono quattro* 
Dell'Allegoria. 

L* Allegoria , detta da* Lati- 
ai Inuerfione, c vn Tropo , con 
il quale altro fi dirnoftra con le 
parole » Scaltro con il fenfo , e 
con il lignificato di elle; onde_, 
C 4 non 

Digitized by Google 



f6 Trattato 

nen deue guardarti al fenfo let- 
terale , poiché 1' Allegoria altro 
dice con le parole > & altro in- 
tende con il fenfo . Chi per ef- 
primere la Chiefà trauagliata_ 
da' Nemici, figurarle vna Naue 
in mezzo del Mare sbattuta da 
foribonde procelle , fignifican- 
doli con qacfteli Nemici, e_ 
con ia Naue la Chiefa,.farrebbe 
vna bella Allegoria . 

La Sacra fcrirtura, & i Volu- 
mi de'Saori Padri fono ripieni 
di Allegorie . Il Profeta Dauide 
dimoftrò ne' Salmi il Popolo- 
Israelitico fatto nome di Vigna 
dicendo : Fmeam de S-gypto , 
tranflulijti • Vna bella Allego- 
ria fece lfàia , quando diffe_ : 
Egri- 

Digitized by Google 



Mia Rtttorica JT 

Egrtdktur Virgct de radice Jef- 
fi ì&fk* di radice eius afan- 
det: Dimoìtrando fotto il nome 
di Fiore la belletta , e fotto 
quello di Verga la potenza del 
Redentore. Si vede dunque,che 
quefto Tropo per la graziarne 
infe fteffo molte volte contie- 
ne, non Colo hà luogo nelle pu- 
re parole , mà ancora nelle Sen- 
tenze. 

I vizij, dalli quatideuc ftar 
lontano quefto Tropo , fono 
due: Vno è il non terminare con 
1* ifteffa Allegoria , con cui fi è 
conlinciato : Elfendòfi comin- 
ciato E.g.con la Tempefta,non 
fi deue terminare con i' Incen- 
dio. L' altro è l' efler troppo 
>^ - C % " ' 1** 

Digitized by Google 



;8 Trattata 
lungo, ò troppo ofcuro, poten- 
do cosi e/fer più tofto Enigma 
die Allegoria . 

Vili* Perifrajt' ) 

La Perifrafi, ò Circonlocuzio- 
ne non è altro ,, cheyn lungo 
giro di parole y c fi fa , quando 
con più parole , le quali poflb- 
no effere anche. Metaforiche , fi 
dice quello , cheli potrebbe., 
lpiegare con più breuità , e fen- 
Z3 la lunga ferie di tante parole 
come fece il Sauio , che, poten- 
do efprimcr la mezza notte^, 
con due fole parole,volle defcri- 
ucrla con vnadózzenaidicendo: 

Ditrm medium Jìltntium tm~; 

rem- 



Digitized by Google 



Dell* Rettorie^ %9 

rent omnia y ty nox in fuo cur- 
fu mtdiumiter bobereh &'C' 

Quello* Tropo ,,cht fuoIe_> 
vfàrfi , per far pompa dell' Elo- 
quenza,, non deue efler. tanto> 
lungo , che ricfchi vna fuper- 
flua , c tediofa Diceria . 

'■■'>. Dtinperbatv 

r '- ■ ' * ' 

L' Iperbato* che dicefi anche 
Trafgreffione ,,è vn Tropo,che 
confonde , e perturba T ordine 
delleparole y in tal modo però , 
che la confufione riéfee vna foa- 
ùe , c piaccuole armonia . Que- 

[ fto Tropo , che fecondo alcuni 
non è degno di tal'nomej come 
puòivcderfipreffo Qttint, /&&•• 

| c « tap,. 

Digihzed by Google 



6a > Trattato' ' \ 

cap.6. , fi fa in due modi.PrimO' 
quando fi diuidono le parole 
coni' interpofizjone di alcun' 
altra parola , come : Hac cele- 
brata tenus, inuece di àne:Hac- 
tenàs celebrata • Così dicefi an- 
cora : Meco ?,teco .,feto , inue- 
ce di dire: con me , con te , con 
fe &c in latino : Mecum , te 
cum , fecum-, inuece di dire : < 
Cum me , cum te >. cum fi ■> e fi_- 
mili.Secondo quando fipofpone 
elegantemente 1* ordine Gram- 
maticale .. E. g. Animaduertì > 
ludices y omnem Accufatori: 
Or.ationem in duas dmifam ejfe, 
partes-CicpmCluent. inuece. : 
di dire : in duaspartes diuifam 
effe ..il primo rhodo è più pro- 

T~.' ' » tio ' 'J 

Digitized by Google 



- ■ De Ila Rtttmca '. 61 
prio de' Poeti, & il: fecondo è 
aflai conueniente à gli Oratori . 

' ' Dell' Iperbole * 

L' Iperbole è vn Tropo, con 
il quale s' ingrandire , ò s'im- 
piccialifce la cofa fuori di railù- 
ra , ond'è deriuata la voce iper- 
boleggiare, come quando fi di- 
ce: E più Ittminofo del Sole v è 
più bianco della Ntue.-,, e più 
tatdo d' njna, T artamca .. Au- 
uertafi però, che. quello Tropo 
non deue trafcendere la vera fi- 
militudine ,.altrimente. fi corre- 
rebbe, pericolo di dir la bugia , 

Delle Figure >. ' , 

- *■■•»«-*> 

Concorrendo ad abbellire il 

Digilized by Google 



Difcorfoincompagnia deTro- 
pi anche le Figure , di quefteJ. 
parlerò aieflb breuemente . 

La Figura , fecondo tutti 
i Rettorici , non è altro , eh e_J. 
V 'incerto modo , òfirma di dire 
più elegante , lontana dall' vfèi 
cammtmt di parlare . 

Di due forti fono le Figure 
Alcune fono* dette. Figure di! ] 
parole , c fono quelle-, che con» 
iìllono nelle fole parole in mo- 
do», che , mutata la parola , non: 
vi hi più luogo la Figura : Al- 
tre foao chiamate Figure di 
Sentemc , e fono quelle , ch&2. 
non fola-nente coiiuìtono nelle 
parole, rna anche udla Sentéza,, 
e nel fenfo in modu,che, muta-- 
te ' 

Digitized by Google ' 



Della Rettorica . 6} 

te le parole , tanto refta in pie- 
di la Figura , la quale non fi di- 
ftrugge con la mutazione del- 
le parole, 

lì- Figura è ! differente dal 
Tropo,, perche ili Tropo non_. 
fi può fare , fenon con le paro- 
le traflate , e la Figura può far- 
fi con le proprieparole . Vero è 
peròjche in vna medefima Sen- 
tenza poffono cadere ilTropo , 
eia Figura infiememente , co- 
me potrà ofleruarfi con. la prat- 
tiea. 

Delle Figure-, che confìftono nel- 
le fole parole . 

Le Figure circa le parole fi 
fanno in tre modi , cioè per Ad- 
■ . ~ diz- 

Digitized by Google 



64 Trattata 

dizione, ò Aggioazione; per 
Detrazione > o Scemamentoie 
per Similitudine ,. ò.Somiglian. 
Za_. • 

Le Figure , che fi fanno per 
Addizione, fono otto , e fono 
quelte prime feguenti.. 

Velia Repiti%ione .. 

i ■ M 

LaFigura di Repitizione ff 
fà , quando nel parlare fi prinei- ' 
pia più. volte il Membro.del.Pe- 
riodo con l'iftefla parola , e la_ 
parola , che fi replica , può effe?. 
re,òNome, ò Verbo, ò Au- 
uerbio . Eccone gli effempij :• 
Niente fai , niente machinf , »/- 
Wepsafà Accujìno Y empio i 

Digilized by Google I 



Della Retorica 6? 

furti; accujìno l'empio le rapi- 
ne ; accujìno l'empio gli omki- 
dij . appena teppe il luogo , do- 
ue ftaua il nemico ; appéna arri- 
uò 1* auuifo ; appena riebbe la_> 
lettera, che fi molle, per andarlo 
à trouare» 

Dell* Corner/ione . 

Quella Figura fi fa, quando 
il parlare termina più volte con 
l' ifteflà parola.. E. g. Vi dolete , 
ò Sacerdoti , che li voftri Tem- 
pi) fieno flati profanati idi ha 
profanati ì'Enfia-Che fieno fia- 
ti diflrutti gli Altari ? Gli hà di- 
ftrutti YEreJta* Che Ila fiata-. 

sbandita la Diuozionc ? V ha_ 

sban- 



Digitized by Google 



66 . Trattato 
sbandita \' Enfia- Doue fi vede 
ch»i'Ora7Jo!M nortfcnia orna- 

i aerwo fiaifèe più volte conJ 

tjudUparol: Erefia. . • 

Dell*' Compii (font « 

La Compleffione è quella-, r 
che sbbiaccia-infieme la Repiti- 
zions-, e la Conuerfione . Ecco- 
ne Vi. aempio : CU ci fìperdere 
la grazia di Dio Ulpecmto.Chi 
ci priua«del Paraculo ^ Mi 'peccato 
Chi ci-condantia-airinfemoi/f 
peccato- 



seli* 

Digitized by Google 



Deli* Xtttsrica . 67 



. Dell» .CondttppUtaKtme -, 
ò Raddoppiamento . 

Il Raddoppiamento, ò Con- 
dupplicazione fi fà , quando nei 
principio,ò nell'tfìeffo corlòdel- 
l'Orazione fi raddoppia la paro- 
la, non fenzagrande ornamen^ 
to , c bellezza del parlare, e può 
farli in lèi modi . 

Primo quando fi ripete i'i- 
ftefla parola nel principio, co- 
mc: V tue finiti , anzi è venuto 
nel Senato . Et in San Matteo fi 
dice: Hierufakm , Hierujalem, 
quxoccidis Propbetcts . 

Secondo quando fi ripete nel 
fine 1' ifteffa parola polla nel 

prin- 

' Digitized by Google 



(58 Trattali 
principio , come : Molti fono i 
tramagli de" Parenti , e degli A- 
iràci molti.. 

Terzo quando fi ripete laj 
medefima parola , mà non nel- 
i'iiìeflo fenfo, come : Quid pre* 
%iofo ì ma non pnxiofo . 

Quarto^jiando fi raddoppi* 
Lumedefima parola in maniera 
thz quellaidi meno eorrifp on- I 
da aiìi prima >òairvltima, co~ 
me : Commotus non et, cùm li- 
bi Mater pedes ampkxaretur ». 
non es commotus ? 

Quinto quando fi ripete 1* i* 
ftefla parolà doppo qualche In- 
teriezzione , come : Fuggimoy 
ohimè ■> fùggimo . 

Serto finalmente quando fi 
ripete 

Digitized by Google 



Dilla Settericd'. '69 
ripete tutta la fentenza , come : 
Qual misfatti) bituma commef- 
joCiouanni\ Io non hò alcuna 
notizia: Qual misfatto bamua 
xommejfo Gieuanni ? 

Della Traduzione , è 
Polittoto, 

La Traduzzione è vna Figu- 
Ta , che li fà , quando lì reni ca 
nel parlare ia medefima pari la , 
mutato il calo , ò il genere, o il 
numero, ò il tempo, come: 
Pieni funt omms libri, flette fa- 
pientum voces, piena exemplo- 
rum vetufìas . La Traduzzione 
confitte m quelle parole Pieni-, 
Piena , Piena , mutate hora in_, 
?no, 



Digitized by Google 



7<>, limito 
vno, hora. in vn'alwo eafo • L'Ìt 
ftefifo foe l' A poliste» «|Ua*fe 
difl'e: r#»f powinm* n^fà 
dpivnuw t $*ptij/k%.> : . 

Della Gradazione - 

che fi fà,quawls l'Opzione cre- 
fce quafi per gradi , ò difcende_, 
all'ilteffo modo, ripetendo fejn- 
pre i'jftefle parole ; ÒpUre , fé»-, 
za ripetere le parokjtfi VÀafèe«T 
derido, ò difceadédp, cpr* ih jt*fin 
lare,, come: APietmU diégm* 
za guadagno la. Qo&ritfai k&À 
Dottrina h gloria la- gloria l'.(- 
mulaxione , l'emutazjone la hr 
defempittrna. Quettoipera- 
{cend«re.P« difcendere poi po- 



Digitized by Googll 



Della Rettorìe* . 71 

trebbe dirli così : Quanti fono 
quelli huomini feonafetnti , 
tngrati, che offendono Dio , non 
per guadagnare %v'Imperio,non 
in Regno , non vn Ducato, non 
ma Prouincia > non vna Città, 
non <vnaContea,non vn Podere, 
ma per niente ì 

Qijefta Figura ài Gfadazic* 
ne jì fì ancora in Tn altro modo 
&è, quando. nel difeorfo fe- 
guentc fi aggiunge qualche co- 
ià di prò di qutl , che fi è dtttd 
nel difeorfo precedente. E g, £ 
co/a miferabUe ? ejfer poueroima 
più mijtrabile e leffere infirmo. 
E cu/a brutta l'ejjere ignorante » 
ma e cofaptù brutta t' iJJ*rfn- 
za timor di Dio . 

Que- 



Digitized by Google 



jt Trattato 
Quella Figura fecondo alcu- 
ni Autori » può hauer luogo an- 
che farà le Figure delle Sentenze. 

Della Sinonimia . 

La Sinonimia è vna Figura , 
che fi fa , quando si pongo- 
no più parole sinonime-, ò vero 
più fentenze, che significhino 
vn'ilteffacofa, mi per fpiegarla 
con più enfasi . E. g. Seguita^. , 
perdouebai incominciato , efci 
vna -volta dalla Citta-, h porte 
fono aperte , partiti . lllum ri- 
dire non Jinam > non feram, non 
patiar. 

Del 



ì 

Digitized by Google 



Sella Rettorie» . ■ J3 

Del Poli/ìndeto . 

Quefta è vna Figura , che fi 
fà, quando nell'Orazione fi 
pongono moire congiunzioni, 
ò copule , con le quali fi adorna 
à bello ftudio il parlare . JE. g. 
Eti biafìmo , ò ignoranza ■> e ti 
di/prezzo , e ti vilipendo) e ti 
abomino . Domofqtte vrbem'queì 
Regnumque euertit. 

Quefta Figura fece ancheJ 
l' Apoftolo , quando > fornen- 
do à quei di Efefo } dille : Om- 
nis amaritudo , & Ira , tSf In- 
dignalo , Clamor, ftpHl*- 
fpbemia tollatur a vobts . Sopra 
quefta Figura ritrouafi vn bel- 
lifllmo Eflempio nel Refponfo- 
" . D rio 

i ' ' Digitized by Google 



74 Trattato 

rio della prima Lezzione dellaJ 
Feria quarta dentro l'ottaua del- 
la Santiffima Pafqua di Refur- I 
rezzione,&èquefto : Dignus 
efi Agnus , qui ocrifus efi , acri- 
pere lirtutem i £jp diuinitatem-, 
fapientiam ., fortitudi- 
nem , & honorem -, £«f gloriar»* 
£5° benediélionem • 

Delle Figure , che fi fanno per 

Detrazione , ò co/ togliere . 
Della Reticenza yò Precifione > 
ò Jfoftopeji . 

La Reticenza fi fa , quando 
nel parlare fi tralafcia , ò fi tace 
qualche parola,della qualefacil- 
mente fipuò venire in cognizio- 
ne 



Digilized by Google 



Della Stttorica . 11. ■ 

ne , fatta matura , &■ attenta ri- 
fleffione alle parole , che farran- 
no ftate dette antecedentemen- 
te , come: Comparfo ti Nemico^ 
tutti fpauetttarfi , tremare, far- 
fi pallidi . Doue fi è taciuto il 
Verbo Incominciarono Virgilio 
diffe : Quos ego ! sed motos pr<e- 
Jlat componere fiuBus . Anche 
Dauide fece quella Figura all' 
or, che diffe: Sed tu Pontine 
wfqueqìto \ E Y Euangelifta San 
Luca Quia fi cogriouijfes, tu. 

Quefta Figura fi fà propria- 
mente i quando s' interrompe 
il Difcbrfo, per efprimere qual- 
che affetto, tacendoli alcuna co- 
fa per onefta , ò perche ci trat- 
tiene il dolore , ò lo fdegno , ò. 
Di a ltra 

Digitized by Google 



1 

7 6 Tratute ^ 

àltracofàfirnile. In quella Fi- 
gura, la quale dalli Autori fi po- 
ne anche Frà quelle delle Senten-, 
•Lt ; fi dice più col tacere, che col 
fauellare , «ffendo per altro co- 
fa facile efprimere molte volte, 
con il tacere, tutti gli affetti del- 
l' Animo . 

De!F Aggiunzione. 

L* Aggiunzione fi il , quan- 
do più cofe , ò più Sentenze fo- 
no rette da vn folo Verbo pofto 
nel principio , ò nel mezzo , ò 
nel fine , come diflì diffufamen- 
te , dichiarando la Figura Zeu- 
ma nel mio Nuouo Erario Gra- 
matìcale-) datò alle Stampe, do- 
ue riporto il cortefe , e ftudiofo 



Digilized by Google 



k" ~ ' 

i Detta natórìca . 77 

Lettore di quefta mia Operetta , 
terminando per ora quella Fi- 
gura con due ioli eflempij» cioè t 
La libidine: vinfel* vergogna,? 
audacia il timore , e /* p»*$t* l* 
ragione. Caro concupifeit aduer- 
fus Spiritimi Spirititi aduerfus 
coment ■> dine l'Apoftoio 

I Della Di/giuniqone l 

Quefta Figura fifa, quando 

eiafehedunacofa, della quale fi 

parla, viene retta dal fiio Verbo 

[ E.g. / fauif difendono ùt Pa 

tria -,i nemici ladisfanno . Et i 

t Profeta : Obliti funtDeum , qu 

■ r faluauit eos y qui fecit magnali, 

y infègYptOr&C' 

D / Dell* 

Digitized by Google 



■ -j9 Trattato 

Delia Dijfoluqone 1 

La Diffoluzione fi fi , quan- 
do fi pongono piùparo!e,ò Sen- 
tenze , fenza congionzioni . 
E. g. Abijttexcejfitierupitìeuafit, 
Li Giouani da bene amano lo 
studio , la V ir tu > la diligenza •> 
la modestia , la Diuo^ione , ti 
Timor di Dio. 

Delle Figure , che fi fanno per 
Stmilitudine 7 ò Somiglianza . 

Dell' Annominax^one > ò 
Paronomasia . 

L' Annominazione è vna_, 
Figura, che fi fà , quando fi mu- 
tano 



Digitized by Google 



fiditi Rmorica. '79 
tano alquanto le parole, 
le quali mutate fanno diuer- 
fo il parlare • E. g. Tu ftì 
Pietro , e/opra quefta pietre^ 
fondaro la mia Cbiefa. Qui 
jpofuit orbem defertum , Vr- 
bti eius deftruxit . 

Quefta Figura fi puòfareJ 
ò con l' aggiungere le lettere-. . 
E. g. Giulio conferito la fornai* 
ma non potè tuitar la fiamme... 
O col togliere . E. g. Curia est 
magna cura . O col mutarle nel 
principio, © nel mezzo > ò nel- 
l' vltimo della parola » E. g. Da 
Oratore diuinne Aratore . O 
con leuare qualche Sillaba, c 
con accrefcerla , come : Repri 

mer fi dette /' audacia , non op- 
D 4 fri- 

Digitized by Google 



Jfo Trattato, 
primere • Jliquibus Calamur 
fkit magna, calamita*. 

Dell» Simili ter Cadens. 

La Figura Similiter Cademy 
cioè firmile nelli cafi 5 fi fà , quan- 
do nei parlare fi pongono più 
voci , ò più parole nell'ifteffi ca- 
li. E. g. Quid tam commune , 
quam Spirita? viuis* terra mor- 
tvtis , martfiuSìaantibus, littus 
eieBts ? 

Quel , che fi dice de' Nomi i 
fi deue intendereanche de' Ver- 
bi , quando fono pofti neH'ifte£ 
fi tempi , eperfòne. E.g. V e- 
nit , ptreuffit „ abfcejjit . V etti y \ 
midi , vici : diceua. Celare . E 1' 



Digitized by Google 



Detta Rettorìe*. Si 

Apoftolo y fcriuendo à gli Ebrei 
dille: Santti 'per Ftdem vicerttnt 
Regna, operati 'Jìtntiufiìtiam , 
adepti funi rtpromtjfiones . Do- 
tte li vedono più. cafiacculàtiui. 

Della Similiter Definenti 

. La VìgaraSimìliter DefineSyàoè 
fimile nella dcftnenza è quella ? 
nella quale le parole » Ceno 
Nomi , ò Verbi > hanno la_» 
medefima terminazione in vna» 
ò in più fillabe . E. g. Ajjenfe- 
rint-, okemperarint-, obedkrinty 
obfecundarint . Et in Italiano i 
Scriuendo , amando > leggendo » 
e fimiii . 

r " CJuefia Figura c diffèrenteJ 

■ Digitized by Google 



Sì Trattato 
dalla Similiter Cadem in que- 
ito,che la Similiter Cadem cou- 
fifte principalmente nelle paro- 
le , che hanno fìmili i cali, & at- 
tende alla fimilitudine delle ve* 
ci : mà la Similiter Defìnem rif- 
guarda alla finale terminazione, 
e definenza del parlare, che può 
terminare con vn nome, ò con 
vn Verbo , ò con vn Auuerbio* 
In fomma quefta attende ali*., 
definenza della voce , e quella, 
alla fimilitudine delli cafi . 

Della Figura Campar . 

La Figura Compar fi £5, qua, 
do i membri dell' Orazione fo- 
no quali vguali nel numero del- 

• - - j e ■ 



Della Rtttoriu . Sì 
le fillabe. £. g. Vna guerra tan- 
to difficile apparecchiò Pompeo 
nell'ultimo dell' lnuerno , /' in<- 
traprefe nel princìpio di Prima* 
nera , la termino nel me^o del- 
ÌEJlate.B l'Apertolo diffe egre- 
giamtnte. In omnibus tr'tbula- 
tionempatimw, st-d non angw 
fìiamur : aporiamur -, sed non 
defiituimur. perfecutionem pati- 
mur, sed non relmquimwi deij- 
cimur-, sed non peri mus . 

Delia Contr*pofizione -> » 
Antitep. 

La Figura Contrapofeuoner 
ò Contrapofto , ò Contenzione 
fi- fa , quando fi pongono vnite- 
D 6 infie : 

Digitized by Google 



?4 t ruttato 

infieme le parole > ò Se"ntenre_, 
fra di toro contrarie > cioè vna_, 
oppoftaall altra > fia Verbo >ò 
Nome. tcitpndarem li- 

bido ,. timorem audacia ■, ratio- 
nem amentiajemperontia ebrie- 
tatem y bttmilitat fuperbianu • 
E l'Apo Itolo: Metledicimur, gg* 
benedicimHt . Ex bac parte pu- 
gnai pudor-)ìttmc petulanti* y 
bine Fides \illmc fraudatio-Jbì n c 
pietas-, Uttnc impietas . Il P. Gi- 
rolamo Cfodiniò » introducen- 
do à parlare la Beatiffima Ver- 
gine con il fuo eterno facitore, 
cosi dice à mio propofito : Fuo- 
ri di -f oì ilrifi mijèmbra pian- 
to ; i contenti mi paiono tormen- 
ti j le dolcesge amarene ; il giu- 
bilo 

i - 



Della Rettorie». 8y 

bilo mijèmbra malinconia ; gli 
applaujì opprobrtj; le glorie infa- 
■ mie; gli onori vittujrerìj; là pa- 
ce vna guerra. 

Della Commutazione . 

■ 

. ■ 

* ■• La Commutazione è vna Fi- 
gura , che li fà r quando due Scn- 

" tenie fra di loro difèrepanti fi 
pongono in tal modo, chelaj 
prima è oppofta all'vltima. E.g. 
Si poema loqisens pittura efi, pi- 
cium tacitum poema debet effe . 
Non vim per mangiare , ma 
mangio per viuere^ 

t 

Delle 



Digitized by Google 



86 Trattato 



Delle Figure delle Sentente. 

■" t 

Le Figure delle Sentente Co- 
no differenti da quelle delle pa- 
role , perche quefte hanno la loi 
dignità nelle parole » e quelle^ 
nelle co/e; quefte conferilèono 
air Orazione 1* amenità , e quel- " , 
lelamaeftàj quefte fono atte^P 
per dilettare » quelle per ammae- 
ftrare ^perprouare ,cperpiega- 
re gli animi* Auuertafiperò* 
che non Jòno diftinte frà di loro 
in modo, che non poflàno ftare 
infieme, mentre concorrono alle 
volte indifferentemente all' ab- ' 
bellimento di qualche Senten- 
za all' ornamento dell' Ora; 

Digitized by Google 



Dtlh Rettorie* » 87 

2Ìone, Siane TeftimoniarA- 
poftolo, il quale ^dicendo: Qua- 
modò inuocabunt eum -, in quem 
non crediderunt ? §ìmmodò crc- 
denttiyquem non mdiemnt i 
Quamadò mdient firn predica- 
te \ Quomodò pradicaBunt , nifi 
mittantur \ Diede chiaramente 
,à diuedere , poterfi elegante- 
mente accoppiare inueme' que- 
lle Figure portando egli mede- 
fimo nel fuo eflempio diuerfe_. 
Figure ncH'ifìeffo tempo, e d'In- 
terrogaljone , e di R«pitizione 
e di Gradazione egregiamente , 
e non fenza grande ornamento , 
ed eleganza fra di loro intrec- 
ciate . ..• .; 

Le Figure delle Sentente fo- 



Digitized by Google 



SS trattato 

no molte » come potrà ofleroar- 
fi negli Autori ; mà io ponerà 
qui le principali , e le più neceC . 
Carie à fàperfi da coloro , che_, 
bramana ìrtcaminarrTper la ftra- 
da fiorita dell'Eloquenza r & in- 
quanto all' ordine di effe m'in- 
gegnarò, come- ho fìtto- infin'o- 
ra >dìfeguitareil Pomey,jl qua-., 
le , eccettuatene due > delle qua- 
li già hò parlato ,, tratta primie- 
ramente 

Deir Apojtrofìl 

L'Apoftrofè» detta ancheS 
Conuerlìone, ò Auerfione, è 
vna Figura» la quale fi fa, quan- 
do riuolriamo il noftro parlare , 
in- 

' Digitizsò by Google 



Sella Rettoria l 89 

interrompendo il Difcovfo , & 
abbandonando con eflogliV- 
ditori , ad akri,fieno prefenti , ò 
lontani , ò viui , ò morti , ò A- 
mici , ò nemici , ò cole inani- 
mate 1 ò inferiate, ò Fiumi, ò 
Monti, ò anche riuoltandolo 
verfonoifìeiìl. E.g. Con voi 
parlo , b Giouani , e perche tan- 
- topoco filmate la bellezza della 
Virtù ? Il Profeta Ifaia ci iafciò 
di quella Figura vn belliffimo 
cflempio all'ora, che, abban- 
donando il Popolo con il fuo 
Difcorfo,riuoltollo verfo il Cie. 
lo, e Ia.Terra dicendo: Audite 
Caeli) auribus percipe Ter- 
M.L'iftcflo fece Geremia dicen- 
do: Objlupejcìte Cceli Juper hoc, 

& por- 



Digitized by Google 



porte eìiis defilami™ vebe- 
menter . Altri effempij fopra_. 
quefta Figura potranno vederi! 
ne'libri si Italiani , come La-' 
tini . 

In quefta Figura come inu 
ogn* altra , è neceflario ii giudi- 
zio , poiché, parlandoli di cofe 
mcfìe,bifognamofti'are, e ca- 
gionare tenerezza ; parfandofi, 
tfi cofe grandi , bifogna vlàr 
gmuita, che fia atta ad efprirrwr 
la grandezza del Jucceffo , ò la., 
bruttezza del misfatto, òdf al- 
tra cofa fimile . Richiede altresì 
prudenza nelle riprensioni , rrcl- 
reflbrtazioni, nelle lodi r *J 
nelli biafimi. 

" Sella 



Digitized by Googl 



Sella Rtmrica. pi 



Velia Communica%ione . 

La Figura di Communica- 
aionc fi fà , quando prendiamo 
configlio da gli Vditori, fieno 
quefti Auuerfarij, ò Giudici, 
configliandoci con efìì loro,e ri- 
chiedendo Ja effi » à qua! parti- 
to» ò ftrada fi fàrebbono appi- 
gliati loro , fe fi fofsero trouali »' _ •- 
ò fi trouafsero prefenti in fimile 
congiontura . E. g. Ora mi con- 
figlio con voi , ò Giudici , che /li- 
mate ■> eh' io debba fare \ Tu de- 
tiiquiì Labiene , quid faceres ta- 
li in re , ite tempore > cùm igna- 
ui<e ratio te in fugam » ac late- 
bras impellerete Ciò prò Rab. E 
Tiftcf: 

. ' Digitized by Google 



pi T rat tato ' | 

l'ilteffo in Ver. difle : N une ego 
■vai confth , quidmihi focim- 

dvtm putethùderìim confilij pro-\ 
ftèlò taciti dttbitihquod egomet 1 

mihi neceffarà csptendum in- 

telligo. -'f 

Della Concezioni - 

La Figura di ConcefTToiie \ 
fi, quando fi 'concede qualche^ 
coù anche cattata» & iniqua ; 
gli AauerfàrijròVditoii» acciò 
che maggiormente comparile, 
la verità di quel, che fi dice* co! 
fiducia , che quel , che fi conce 
de, non fia mai per ridondare i 
danno del Concedente » E.j 
Sia pur diffoluto quel Religioft 

che 

sì 

Digitized by Google 



Della Rettorie» .' 9; 
the non perciò Jafet ara di e/fer 
Minifiro dell' AltiJftmo.V iitef- 
fa Sapienra increata »fece quefta 
Figura , quando difle à fuoi Di- 
fcepoli : Tbefauria^te <vobìs > 
Qctin Coelo. 

Della PermiJJione. 

La Permiffione, ch'è fimilif- 
[ima alia Conceffione,(l fa, qua- 
do fi concede qualche cofa à gli 
Vditori , dimoftrando di non... 
temere alcu danno per tale per- 
miffione , ò conceflione • E. g. 
Vobis Judicei ì <juod eetjuiffmu 
midetur , <vt con/lituatis->permit- 
to , non tmm vereor, quìn, &c. 
Quid expetlas , Gatìlma ? Pro- 



Digilized by Google 



94 Trattato 
fici fiere, nimium ìamdiù te Im- 
feratorem ili* tua Manlianiu, 
Caflra dejtderant . Permetto à I 
voi, b Senatori , il giudicare-, 
quel ', che vi parerà più giuflo , 
mentre non ho alcun dubbio del- 
la vofira equità . 

Della Correzione . J 

La Figura di Correzzione fi 
fà , quando nel parlare fi muta., 
in vn certo modo alcuna Scien- 
za , ò parola , 8e in fua vece co- 
me in emendazione di quella- 
Sentenza , ò parola detta , fe ne 
pone vn'altra , la quale pare fia 
più à propofito . E. g . 0 flulti- 
tiam; finititi 'am nedicam, àn 

impu- 

' Digitized by Google 



Della Settorìtn , p y 

npudentiam fìngularem\ Non 
ùrn furem , sed ereptorem xntn 
iulterum , sld expugnatonm 
udicttut ; non Skarium , sed 
"udeliffimum Carnificem Ciui- 
m yfociorumque in vefirunu 
udicium adduximut. 

Dell» Deprecazione . 

La Figura di Deprecazione , 
Offegrazione , ò Ottt dazione 

fa" , quando con preghiere fi 
omanda l'aiuto di alcuno, òfia 
)io, ò Angelo, ò Santo, ò huo- 
iOy ò altra co/à limile ; e quan- 
ta chiamali qualcheduno in tÌ~ 
imonio della Verità in crfà_, 
raue. E-g. Prego voi , oVtr* 

Digitized by Google 



06 ■ Trattato 

«ine Santiffima , a farmi degni 
della vo/lra Protèsone . Rogt 
te Pater mi , tolle timortm pe- 
cìoribus infidentem . E l'Apo- 
ftolo,{criuendo à gli Ebrei,difle; 
■ Rogo autem vos,fratres> vtfuf 
flratis verbum folatij • E Giob- 
be : §ltùs mibi hoc tribuat , vi 
in Inferno protegas me ì 

Quefta Figura vale affai nel 
le ammonizioni ; nelleccitart. 
l'allegrezza , e la beneuolenza 
& anche per temperare i mei 
del timore , e dell'audacia . 

# Dell' Esecrazione* , 

V Effeerazione , ò Impreca 
zione fi fà , quando fi prega , < 
~ : fi de- 

' ' Digitizad by Googfe 



Delta Settorka 97 

fi de fiderà ad alcuno quakhej 
male.E.g. Vi fulmini il Cielo, ò 
Jfielcrati. Dij te perii ant ifugiti- 
Ut fiìk non modo nequam , gj= 
- improbus , stdfaUas, t&> amens. 
• hrubefcant , e~ conturkntur 
inimici mei: difle il Salmifta. 
Ne i moti ddi'odio,e dello Sde- 
gno vale molto quefta Figura, 
el' Imprecazioni deuono farli 
in modo , che gli Vditori fi au- 
uedano, farfi contro gli Oftina- 
arptrzèlò H Dio , e ieAk Ani- 
me , c non per odio, ò per aldo 
fine. 

Dell* DiftributgoneZ 
La Figura di Diftributione i 
ò Partizione è , e fi fa , quando 
| vna coliche potrebbe dirfi fiic- 



Digitized by Google 



p8 Trafitto .1 

dntamentejfidiuide in più par- 
ti , aqcioche fi veda tutto diftia- 
tamente, et àciafcheduna delle 
parti fi aggiunge quel , che ai 
efla conuiene . E .g. 
Alexandre Macedoni nequt in 
deliberando conjilium > neque^. 
in aliando virtus , neque ht* 
benefaciendqfyewìgnitas deerat • 
Non in S,acevdotibus Religio de- j 
uotay non in Mini/ìris Fides in- 
iegra,nw mypgribus mifericor- 
di* » wp tfeifflffkqi ^j^R&ùv. 
JJcuni -Giouant, tn Caft fona 

fajìidiofi, in Scuota immode- 

Jli , nelle ftr ade: impertinenti^ 
e nelle Chjefe irriuermti. Corru- 

pta barba m ffàris. , in F&ninh 

forma fucata. 

Quella 

Digitized by Google 



I Della. Rittorica . _ 

Quefta Figura è molto à pro- 
pofito per amplificare.?, j . 

Si Fà quefta Figura , quando 
fi dimoftxa dubbio , ò efitazior 
ne , o irrifolutezza , fe . fi debba 
parlare , ò tacere -, doue fi debba 
incominciare, e doue terminare 
il Difcorfo ; fe debbafi definire , 
ò lafciare la cofa indecifa . In- 
fornala fi fa , quando 1* Oratore 
non sà, à qual partito appigliar- 
ci} & all'ora corriparifce più bel- 
la quefta Figura, quando fi ri- 
troua vnita con la Subiezzione. 
E. g. Quid primàm quiram \ 
Aùt vndè potijftmàm txordiar-> 
E p »«t 

1 

Digitizad Google 



too Trattai» 
Mtquodiaùtnquibus attxìUupe- 
tam\ Deorumnè immortaliumì 
Populinì Romani* Feflramne j 
e/uijummam poteflatem hafatii 
hoc tempere 5 Fidem implortm\ 
Cic.pro Amer. §>uid primùm 
mirar» ?. ^uidue pofttemùr» ? 
Quod ■fine concepii* efi collata 
ficunditav. Dice £ufebio Emif- 
feno nell'Homilia de Natiuitate 
Domini. 

' ■ . 

^sjeP^Ikir E/clamatone 2 

ti Figura di EfclamasHone 
non e altro, che vn'efpreffione 
di qualche affetto, ò fia moto di 
marauiglia,ò fia fègnodi dolore, 
ò di fdegtìo,ò di compaffione, ò 
al- 

Digitized by Google 



( 1 Delhi Itettoric.1*. t ot 

altra cola fienile efprimente i mo- 
ti dell'Animo. E.g.O' tempora y • 
moretl 0 voi omnes-, qui transiti! 
perviam.yAttenditt > gg* videte s 
à fèntmt* degna* di ejftr 
fcrimmì libri dell' Etemitkl à 
mifira me \ ò F$minam firtip 
Jìmisfirtiorem Firn ' à lauderà 
preclanffimam.1 a facim&onmi 
preconio^ Saperivii -> omniumqu* 
Secukmm ventratione- digmjft- 
mum \ òpatrij mora lo fallatemi 
homimtm fpem- In quella Figura, 
hanno luogo legatacele :: Heu y 
froh iFab , ò y&c altre limili,. 

Dell' Ipotipojì, 

JLaFigura Ipotipofi è,.qaan- 
E ì io 



Digitized by Google 



102 Trattatt 
do fi defcriue vna cofi con 1* et 
preffione tanto viua di tutte le 
circoftanze, e particolarità di ef- 
fa che à chi la. fente , ò legge , 
pare di vederla con i propri/ oc- 
ehi.E.g. Pétmsinfiammatus fee- 
iere+ac furore, in forum, venity, 
ardebmtoculhtoto ex ore crude- 
li tas. ernie -cibat . Si fece, vedere 
Antonio con lafaccia.acccfa,con 
gli occhi infiammati , voti la -voce: 
jffmenteuple-, cori: Im Spada sfode- 
ratale, velocijfima nel p affo. Quel- 
ita figura adograta. con giudi- 
zio: ,. non douendofiiognicofa 
rapprefenrare-al viuo , è molto à I 
propofito per amplificare •. . 

Dell' • 

Digitized by Google 



Dellx.Retttric.1 . 



Dell' Interpretazione... 

Quefta Figura fi fa,quando fi : 
eip one ir» piùjmodi qualche co-, 
fa detta , òfatfa , eoa effarnina-w 
re minutamente quanto con-, 
tiene fecondo V opinione , e : 
-mente di chi V interpreta . F.. g.. 
Qrbus morm-, viri '.Shebani 
qui leftum-àrcwnftatis mwm-% 
non t amen fine: libens ," vobis: 
- erìtm relinquo fìliam : Al Mi >, 
quam tu 'nùbis, inqUiuntifiliam. 
relinquis ,. Imperato?- inelyte ? 
Pugnam LeuBricam yrefpondet 
tilt-, qua Patrti fregi hojhm . Et 
il.Salmifta : Tu es fufeeptor me- 
us , es* exaltans caput meum • 
E 4 



Digilized by Google 



M4' TMWH 

Pei . Pomey*. 

- r ' .... 

Beff Interrogatomi 

La Figura d* Interrogazione 
3 quella, con la quale 1* Oratore 
interroga,, è pare,, che interro- 
ghi alcuno ò anche fe fterTa, 
dimoftrado eompalTLone,,ò ecci- 
tando fifcgno , è per prouare la 
eo&conpiù efficacia., ò cagio- 
nando rnarauigfia, è comman- 
dando ad altri , ò. interrogando. % 
per ^eseguatene colà. E . g> 
Infitto * quando, fir durerai , a 
federato *$uis>mihi boetnbu- 
at, 11 tw Infimo protegas tneX 
Qui-s ex vohit arguitine de pec- 
cato l guai fir ad» prenderà ? 



Digitized by Google 



} &zlt~<i Rcttorica . io£ 

$tìpulatu$esl Vbiqùedie Iguo 
tsmfort \Quoprtfinte ?; 

Quefta fc'iguca quanto più fa» 
rà lunga % tanto più farà- bella, v e 
pesche non vi è* Figurarne non 
u polla fere per Interrogazione», 
gode in vn certo modo- il Pri- 
mato fra tutte T altre-, eflendoi 
quefta atta à muouere tutti gir, 
affetti v & ad efprimere tutti, h 
moti dell' Animo .... 

Edi ''Ironia*. 

L' Ironia è vna Figura, ene fi", 
fa , quando fi fìnge il parlare , ò 
per dir meglio, quandi) le paro- 
le, ò i gelìi, ò i fguar<& èlerifa- 
Ce , ò altr' atto limile fono con, 
E'.J: " "" trarie 



Digitized by Google 



rc>6 Trattato 

trarie àquel,che intendiamo coni 
1' An>mo,confìflendo ì' elfenza,, 
e'proprietà di quffìa I-igura nel. 
lignificar fempre il. contrario di 
quel , che fi dice , come quando, 
vno ,,ch' è Nano , fi chiama col. 
nome di Atlante ,.£< vno , .eh* è. 
vigliacco > col nome di Ercole . 
Cicerone , parlando di vn' huo- 
mo fceletato,.& ignorantiflìmo 
per. quefta Figura, difle cosi:Q. 
pr&clarum luris, Interpretem >, 
Authoremanttcptitatis , Corre- 
iìorem no/ir? Ciuitatis. ..Anzi 1' 
ifteflo Dio , quafi burlando il, 
nostro primo Padre. Adamo , 
dille Ironicamente '. Ecce Adam 
quafivnus ex. nobis faclus efl. 

Della 

Digitizad by Google 



f Della Keitorica. 1.07 

Pella Licenza . 

La Licenza; è vna. Figura ,, 
con la quale. 1' Oratore prende 
in vn certo modo da gli Ydito- 
ri la libertà , ò cpnfidenza.di po-_ 
_ ter dire liberamente , ò tacere 5j 
quanto ftà racchiufo nell! inter-.. 
no dell' Animo, ancorché la eo-. 
fa da dirli fia graue,ò peric.olofa, 
ofleruate però Tempre le leggi 
della mpdeftia , e del: rilpetto , 
fenza offendere alcuno . E . g . 
Yos , Patres Con/cripti , (graue 
dicìu efiì fed.dicendum tameri] 
Vos -, inquetm t Sulpicium vita, 
priuaflis >. 

Chi volerle feruirfi di quella 
E 6 Figura 

t 

Digitized by Google 



io 8' - Tr Attrito. 

Figura- K)odeftiiHniamenPe>.di- 
sebbe cosi: Sono coùgrandi le~> 
doti-, e le prerogatiue di Giouan<- 
ni, -, che y finga temere dì tjjlre 
impicciolite 5 , dannolibemmente 
licenza di lodarle alla: hajfezga. 
di qualfiuoglmingegno .. 

, . i 

Bella Preteritone 

La Figura, di Preterizióne , a 
di Preteriti iffiooe all' ora fi fa , 
quando dice/i di. non {kpetc y ò 
di voler paffar fotto filenzi©,© 
di non voler dire quel, che con 
ogni libertàpur troppo fi dice y 
e fi.fì palelè. E.g .Jenon inten- 
do parlar delle tue dijfilutexge} 
tralafcio; di raccontare gli erm* 
*>,, 

! 

Digitized by Google 



Della KettK-ica lop 

ri, da. te commejjì ; pajfo fitto 
filmzÌQ ktue tapine ; non parlo 
dell'i farti y degli. Adulteri} ■> e 
degli Omicidi} . Mendico , te a 
fiei]* pecunia* aecbpiffe,nonfu,m 
ita occupata^, quod Ctuttates-, 
Regna, Domos omnium • depopu- 

^latuses, furia, rapinai omnes 
tum ométto ; c$des rel'mquo ; 

I libidines pr$.teno\ad rum %'cnio . 
Nefarias eiw libidines. comme- 
morare deterreor? fiatiti illorum. 
calamitatem' commemorando 
augtre «o/oj&altropariar limile* 

Bell' Occupazione . 

\ CJuefia Figura fi fà,quado l'Ora. 
tor« preuicne,ò prcccde,òpreoc. 

col 

Digitized by Google 



no Trattato 

col dilcorfo quel , che gli fi por 
irebbe opporre da gl'Auuerfarij, 
ò da gì* ilteffi Vditori, con ren- 
dere anche la ragione di talprc-- 
uemione ..E. g. Io. vedo quel,, 
che feiper dire;eJfendo fiato sfar-, 
%ato -, dirai : ho commeffo quefio 
misfatto,.. Il Profeta. Reale fi^ 
valfe di queftaFigura,preuenen- 
do quelli , che 1' haurebbono, 
potuto riprendere » perche, hon. 
haueua offerti i Vitelli :Quoni- 
àm fi ' voluiffes Sagrificium 
dediffìmvtiqùe.Verùm intel- 
ligo, quid opponi pofiit -, ftueriàs. 
non effe agenduni, cum Jdolt- 
fcentibus, retati indulgendum. .. 
Fed* Pom . 



Della 



Sella Rettcrica III 



Della Profopopeia . 

/: -La Profopopeia è.vria Figu- 
ra,con la quale l' Oratore intro-" 
duce à parlare le Perfone , fieno, 
viue, ò morte; prefenti, ò lonta- 
ne , ò finge, che parlino gli Ani- 
mali irragioneuoli, & anche le 
cole inanimate , come fono le 
Città , le Proumcie , i Monti , 
i Fiumi, i Mari , leCafc,le_ 
Yirtùji Vizij,& altre cofe limili. 

La Profopopeia,che lignifica 
Finzione di Perlina, li mette in 
vlò , quando fi finge , che parli 
alcuna delle fudette cofe . E. g . 
Sapientia clamiut , Pruden- 
ti» dat tocem fuam , dumi :[ò 

Viri, 



Digilized by Google 



tll Trattato- 

Vìr't-, ad voi. elamita. ■> vix 
tne*,ad-fi{io! borni num; intelligi- 
te famuli aJÌAtiam? fcCican Ca- 
di.. Etemmfimecum Patria* fi 
cunttjajtalia-, fiomnisRespub- 
ìicaloqMtur\M-arcgTuUhqi4Ì& 
agii ? Ved. Por»,.. 

Btllit-Sermmnaxjmil 

ìla Sermpcinazione , ò Cof# 
locuitone , ò, Dialoga fi' fli 
quando fi finge, che parlino, 
infieme più perfòne,ò vna fola 
parli feco ftefla , ed J fé fteffa 
rifponda»comere appunto forie- 
ro due Perfone introdotte fri di 
loro à difeorrere. Vn* efiempio 
affai nobile jfopra quella Figura 
riporta 



Digitized by Google 



EcUt Rctttrica. tif 

riporta il Potney,il quale intro^ 
duce à parlar fri di loro uPadre, 
vraaFiglia,&ildi lei Marito , 
di cui riferifco le feguenti prò. 
k * tralasciando il refto per bre- 

! uità, potendoli da egri' vno 
vedere nel precitato Autore. 
Parla fa Figlia al Padre , e gli 
éicaFt vaia miParens opti)***. 
me*fefiiuitas aureaty es* felici* 
tatù Aurora •> òmtfvitfgmclr^ 
am \ Rilponde U Padre: Valeo r 
teque aduenife gaudea id tem- 
fwityvolo wìm Teflameniwn 
condeve » teque firibere heredem 

' fummg cui.usf.iam , fjpc . 

Della Subìezgione . 

Ha Subiezzione è vna Figu- 
ra, 



Digitized by Google 



i'4 Trattata » 

ra , che fi fi , quando l' Oratore 
interroga fe- ftefio y Sekfe fteffo 
rifponde , ò interrogando altri , 
non afpettala rifpofta , ma lui 
fteflo la foggiunge ..E. g. Che^.. 
fcufa porterai della tua lonta- 
narti^ Cbefei flato impedi-, 
to dalla ì malattia * mà jlaui- 
ottimamente: bené..Cbe sq (ta- 
to- trattenuto dalli mgozijì. 
■M a-- bai ■■ xwifmm tutto • il 
giorno nel giuoco.B S.C'nolimo: 
l 'atòpertattM; times: ? HeatòS: 
Ch rijhis appellat pauperes) Labo- 
re terr,eri$ \ At nemo, Atbleta 
fine [udore coronatur:. De cibo 
cogitai \ fed Fides famem non 
timei.' ' - 
-■ -t 

Della 



Digilized by Googll 



Della. Hetttrica, 115 

DelhSofitnt&qóYie. 

La Softerttazione >, ò Sufpen- 
fione fi fi , quando con il parla- 
re fi tengono per qualche tem- 
po fufpefi , e dubhìofi gli Animi 
degli Vditori , foggiungendofi 
poi qualche cok inaspettata, che 
fiaòdeplorabikjò ridicoli,ò gra. 
de,ò di poco momento. E- g-Cèe 
penfate , che ìo jia per dirai 5 che 
fojje prefo Caio\Cbe.foJ}e condot- 
to nelkCarcm*.Ghe fi'jfe presite- 
lo alGiudicetChe fojfe condanna - 
to alla Morte , per pagare coi) il 
fio delle fue Jce/erateage \ Non 
diro qutjìo: ma, jfèntite, dirò,cbe-, 
liberato , & ajfo/uto , /ano , e 

fatuo 

Digitizatì by Google 



1 1 6 Trattato 
faluo fi refi alla. Patri*"» Situi 
deinde f hftum < cenfitis* Captar* 
effe Putllim ilkcebris ? Nullo, ( 
modo. . C'tfiffi minisi Non ctjfiu 
firn paffam c/f.ì Non p*fla* 
Quid igitùrfacerepotuit èolum* 
ha imMlts inter vngues Accipt- 
tris ? Dicam > audite ì Excìfiim 
{Ì'jì linguali} in os hnpuiici ex- 
puìt , quo ille ttlo. <viflits, , vi.- 
CÌusqui cejfttlota: .. 

pelp Etopeia-l 

' L" Etopeia no», f altro i che- 
vn' efpreilìone 8a imitazione 
della vita.» e coltomi altrui, c col ] 
mezzo delle parole fi rapprefènta I 
con quella Figura i: interno , e lj 
eftcì- 

Digitized by Google 



Della Rettorica ity 

éfterno della Perfòna ; fi defoiue 
la natura, i delineamenti , le ■qua- 
lità, « l' inclinazione con i fegni, 
& indizi} in modo, che pare di 
veder la cafadcfcritta con gli oc- 
chi «nedcfoni-. 

fc- - . m 

QueltaFiguraconferifce moU 
to di ornamento all' Orazio- 
ne , e vale afiai ad -eccitare » 
moti dell' Animo . Eccone i" 
cflempio in Cic-contro f* ut. lam 
Aefignatus-^lio vulta , aliifiocis 
fono , alio inctfu effe medhaba- 
tur j veftku obftetiore , torpore 
octulto , iS'horrido , cafillatior, 
quatti ante-, barbaque malore , ir 
oculis , */f(8u denunciare, 
nim tribunittam , & minitari 

Jtcipui- 



Digitized by Google 



n8 Tratttto 
R eipublicavidtretur.Vrìcffem' 
pio belliffimo fopra k dilgrazie 
di IkhfariQjriferifce il P. Roton- 
di lib. z.cap. i5^ n. 3. dous 
potrà vederli , &c. .■ •.; — 

Della Rifponjtoneì 
.', ,j '£■:«?-. 1/.': > 
La Figura di Rifponrlone fi 
fa , quando 3 chi interroga di 
alcuna cofa> lì riiponde con vn' 
altra cofadiuerlà, che fi ftima. 
più vtile. E. g. Hauete forfè Ws 
elfo yri huomo ftm]>lKe Ì^ An^ 
in Ajfaffino . ^ «r. v , -■ ■ v.u 

Dell' Enfafr. 

L' Enfafi è yna Figura che 
fi fà , quando da qualche detto 
ficaus 

Digitized by Google 



Della Rettorie* up 

fi caua alcuna cefa occulta, cioè 
fi viene in cognizione di qual- 
che cefa di più di quel, che fi 
dice. h.g. ltfCMt per Antrum 
immen/um.paae per l'ampiez- 
jza del luogo s' intende Japro- 
ìdigiofà j e frnifurata grandezza 
del Corpo del Ciclopo . Qucita 
Tigura vale affai nelle eflgaa- 
zioni si in lede , come in bia- 
limo. 

[ ."' Della Parente/t. 

La Parente!! , detta anche 
[nrerclufìone , è vna Figura , la 
juale li fà, quando» allontanan- 
doci alquanto, vicario treu& 
mente dal noltro DifcoilQ.ii. g. 

M widewus » ( vt-lqngmqua 
mieta- 



Digitized by Google 



no Trxttttta 
mittamus"] agrum Prtnefti- 
num a. paucis ponderi . Quella 
Figura fuok adoprarfi, per me- 
glio fpiegare ia cofa, € renderrn 
fuccintamcntc ia ragione.Fcco 
ne vn' altro eflempio: Vedete-, l 
Signori, che huomo infame (nor, 
voglio chiamarlo con altro no- 
me} è flato Catelina. 

Della DeJìder*xione . 

La Defi derazione è vna Fi- 
gura, con la quale fi dimoftra 
ildefideriojchevno hà, ligni- 
ficando il timore, ò la ipcranza, 
è il dolore , & altre cote fimi li « 
B.g. Piaceffe a Die, che io potejji 
adempire a tutte le parti del mio 

Digilized by Google ^ 



Bella Rettorie^. jit 

Dell' Epifonpnn.. . 

L' Fpifonema è vh' accla- 
mazione , ò conlegucnza , che 
fi caua , ò rifultada quel , che fi 
è raccontato , e per il più fi ado- 
pra nelle ammirazioni in lode, 
ò per eccitar compaffione . Ec- 
cone l' effempio in Virgilio', il 
<jua!e,doppo hauer narrate mol- 
te caufe dello fdegno , con cui 
Giunone perléguitaua i poucri 
Troiani , foggiunfe queft' Epi- 
fbnema : s 
■Tanta molis erat Komanam 

condere geptem . 

Della Tranfìxjone • , 

La Tranfizione , che viene 

j i.'." F dal 

Digitized by Google 



Ili Trattato 

dal Verbo Tranfeo, facendoli 
con effa elegantemente Paliag- 
g<o da vna parte del parlare ad 
vn' altra ;,èvna figura , con la 
quale in tal modo fi connetto- 
no , e fi vnifeono frà di loro le 
figure, & i Membri del Di- 
morfo, che pare vn fot cor- 
po . La Tranlizione è in fe_ 
ìteifa tanto nobile , e tanto 
galante, chea tenore della fuà 
galanteria deue comparire , e 
rifplendere la perfpicacità, e fot- 
tigliezza dell'ingegno dell'Ora- 
tore. Come debba farli poi que- 
lla nobile vnione," è cofa da im- 
pararfipiù totìo con £ vfo, e 
con la lettura de buoni litri, che 
con le Regole , e con i Precetti. 



Digitized by Google 



DàU Rettorictt. -lì? 

Deuonfì le parti dell' Orazione 
con tal delicatezza connettere , 
che appena lì 4ifèema«o le_, 
comaiiflure. ., - \ •„ , s 

Mi piace di riportar qui per 
com nodo de' Principianti al- 

, cune formole di connettere pia 
ouuie , e fono le fegueRti : M a- 
g>ta b<ec , ad maiora properat 
Gratto . Audijìts grauia } au- 
dtetis grauiora . Qui Cllejìia-, 
meditati ejìis , nùnc terrena in- 
tuenti ni. Pojftm bìc lattàs maga- 
ri-, recenfendo tot virorum ilhtf- 
trmm exemj>la,atqueSapieritwn 
Sententìas ,fd 5 ne nimia pro- 

. lixitate patientiam veftram of- 
fendavi , lubens omino , ad 
alia me tramfiro.Prttereoplura, 

E 2, CjUJE 



Digirized by Google 



124 T n'ttte 

qua poj/em edicere , fJP gr autor ne 
proponò ■> Accedit bis . Accedit 
ad hoc. Hùc accedit. Sedh<tc pri- 
uatim , nunc qu* publici ge/ia 
/unti 'videamus i Magna enar- 
rale filo , fed malora Juper funt 
narr arida . Et altre > che potran- 
no vederfi preflo il P. Kot. lib. 
z. cap . 15- 

De' luoghi Rettorici. 

Perche il Difcorfò non fòlo 
è adornato , mà ancora magnifi- 
co, ingrandito , ed ampliato col 
fneziQ delle Amplificazioni , 
hò ftimato rteceflario dir breue- 
mente;qualche cofà intorno à i 
luoghi , d' onde- pedono cauarfi 
gli 

1 

Digitized by Google 1 



• 

l Della Rettoria . nj 

gii Argomenti, per amplificare, 
& ingrandire l' Orazione : 

Di due forti fono i luoghi 
Rettoria :" Vno degli Argo- 
menti Intrinfechi , cofi chiama- 
ti , perche fi prendono dalla colà 
mcdelima > della quale fi tratta , 
come fe fi dicefie : Tìifògna fug- 
gire il peccato r perche mxccbim 
1' Anima, . QielV Argomento 
è-intrinfeco , perche il mac- 
chiare V Anima, è proprietà 
inti infeca del peccato . L' altro è 
degli Argomenti Eltrinfèchi > 
coli chiamati , perche nó fi caua- 
no dalla cofi,<]clla quale fi parìa, 
! mà da altra parte , come fe fi di- 
cede: 'Bifogna fuggire il peccato , 
perche cofi infignaaoglt buomini 

f 3 d». 



Digitized by Google 



2i6 Trattato, 

da batie . Doue fi vede , che la 
ragione è aliai remota, dal pec- 
cato.. , 

I luoghi , <à* onde pofTono 
prenderli gli Aigoroenii Intrin- 
feclii , fono Sedki »e fono li fé- 
guenti. .' ■ ,. ... ,,, 

Della Dìfimxiom. 

la Difinizioneè quella » che 
fpiega lanatura della colà , che 
fi dirmi (ce- La Difinizione hi 
due parti , cioè il Genere , e la_, 
Differenza . Il Genere è quello» 
ch'ècommunealla cofa difini- 
ta , & à mo|te altre . La Diffe- 
renza è quella » che conuìene al- 
iamola colà difinita-Eccone l' ef- 
; /empio 

Digitized by Google 



; " Della Rettvrka. ìxf 

fempìo t L' buorr.o c Attintala, 
ragione/ale- V Intorno è la cofa, 
che fi difini Ice : 'Animale è iì 
Genere della Difinizione , per- 
che non folo cantilene ali* huo- 
mo , mà anche al Cauallo, al 
Leone , ed à tutti i bruti . i?<«- 
gioneuoleè la Differenza* per- 
che conuiene {blamente il- 
'l'huomo. 

Da quello luogo fi amplifi* 
ea, con ritrattare* e conglobare j. 
ò ponere infieme mo.lte,e diuer- 
fe Difinizìoni. Perla Di finzio- 
ne non s' intende qui quella ri- 
gorofa , che affegnaneri Filofot- 
> lì, mas' intende quella meru 
propria , che chiamali più tofto 
Defcrizzionc , e ciò può farli in 
F 4 piU 

Digitized by Google 



iiS Trattato 
più roodi . Primo quando 
fi prendono le parti , che_> 
compongono la co fa decrit- 
ta. E. g. Oie altro e l' buo- 
moife non vn compoflo di Ani- 
ma-, e di Corpo \ Secondo quan- 
do fi argomenta dalle Caufe_, , 
che fonaquattro: Erncienti, For- 
male y Materiale, e Finale. E. g. 
Questa bella Machina, del Man- ■ 
da, adornata di tante belle crea- 
ture, e opera, formata dalle mani 
di Dio-U ' Anima nostra e imor- 
tàkydìtqm deue/èmpre afpirare 
all' acquisto deli' immortalità , 
Il nostro Corpo è mortale , dun- 
que dourà una volta morire -, e . 
Jè parar/i da ejfo l' Anima • Noi 
ftamo nati , per femire a. Dio y e 
' ' \ V **' , 



Digitized by Google 



T>etlti Rettorie*. il? 
per andare vn giorno a godere i 
premi) • eterni delta noftra feriti* 
Vièanciie la Cauli eflem» 
piare, ò Accidentale , come. V 
huomo e flato fatto ad immagi- 
ne-, e fimi lii fidine delfuo Credi- 
tore. Terzo quando fi argomen- 
ta da gH effetti , corner L' o^io> 
è il precipizio , e la rov ina y e l" 

' ejìerminio della Gtouentu } an%i 
molte volte è la morte del t Ani- 
ma . Quarto quando fi difcorre 
per negazione , come : Iddio, 
non e vn Soie rifplendente -, non 

' un bel Corpo , non vn bel Cielo » 
ma d' onde ogni bellezza , yr» 

"ogni fplendore deriua. Quinto 
finalmente per afferrmzione_ y 
£ome : La Santa Cafa Laureto* 

F J m 

r * 

Digitized by Google 



Z}o- Trattato. 

nx e Regia deli. 'Altijfimn t Atitì~ 
camera del Paradifo , Abitato- 
ne degli Angioli. Altri belli mo- 
di di amplificare, a Definittone 
potranno o£eruaril > &: appren- 
derli conia ltzzione de* buoni 
Autori» 

Dell' Etimologia * 

Il fecondo luogo intrinfecq 
dlellaJlettorka è T Etimologia , 
detta anche Notazione»» Inter- 
prelazione^ la quale confitte * 
nclT indagare ,d* onde babbia 
originela parola , e fi argomen- 
ta, con {piegare la forza 
della parola > ò Vocabolo, 1. g. , 
// nome di Crifiimo. 'viene. d*_,, 
Criftuiqitelliì che feguìtano Cri- 



Digitized by Google 



Della Rcuorica* zjl 
fio -, fino veri Cristiani : molti 
non feguitctno Cristo > dunque 
- molti non fono veri Cristiani t 

Della, Numerazione, delle partì* 

{ ■ lì terzo luogo in trinfeco di 
queft' Arte è la. Numerazione,» 
Diftribuzione delle parti , che fi 
fà , quando» nell' Orazione fi di- 
uide il tutto, nelle {uc parti » & il 
Superiore, ne'fuoi inferiori . Per 
le. parti fi pofsono intendere le 
Integrali» che perfezzionana il 
Compofta % corne fono neL~ 
l'huomolaTefla,gli occhi,, la 

h braccia , &cE fi poflpna inten- 
dere, le eflenziali, le quali necet, 
fariaméte coftituifeono il Co.m- 

, " ' Fé poft» 

Digitized by Google 



i?ì Trattata . 

pollo > come fono li Materia, e 
la Forma . Si può intenderti dei 
Gènere nelle fue feerie , come : 
quando lì diuide la Virtù in_, 
J^iufiizia^ Temperanza , e For- 
tezza. In quello luogo deue_, 
auuerrire 1" Oratore di non la- 
friire le parti neceffarie , e pren- 
dere le fuperflue, e di non ripe- 
tere più volte l' irtene cofe , no- 
tando ancora di più » che le par- 
ti eflenziali hanno più forza di 
confermare, che non hanno Je 
Integrali . . r 

Velli Congìugatt l 

Li Corigiugati fono queliti 

paroIe,che ùafeono da vn'iflef- 

- . ... fo 



Digitized by GoogI 



Delh Rettorica . j^j 

fo Vocabolo , ò pure da vn Vo- 
cabolo poco differente , come : 

j» Aurem l, auratus , auriftr , le_^ 
quali parole nafcono tutte dal 
Vocahalo Aurum ..Così ancora 
fafunza-, fapiente, fapientemen-, 
te . FortgxgQ forte fortemente , 
&i altri Amili . 

, ... Delli Congiugati alcuni fo- 
no con vna fola voce , come . 
Dotìor , doclus . Altri con la fo- 
la lignificazione, come: Firtus 
Monefias , Prudentia . Et altri 
<on h voce, e con la fignifica- 
zione infieme , come : luftititt , 
luflè y lustus . , 

^ Quello luogo fuol trattarli 
inolte volte col mez7o del!e_ 
figure . £. g. Quid Vimm -ve- 
c«s ; 

Digitized by Google 



zj4 > "Fruttato • 
cai , quem Virtus nm decorat i 
Quid Piumdicis,qui Pietatem, 
nunquam. excoluit ? Quid Reli- ' 
gìofum appettati quem Religio 
non exornat \ Quid Cbrisha* 
num nominasi qui nunquam*. 
Chrifium. operibus est imitatus ? 
Suol trattarli anche eoa 1* viiio- 
ne , ò congerie di molte parole. ^ 
congidgatetC porterò qui per 
effempio quella bella Defcriz- 
■ zione , chefiilTefaureJi vna 
Villa amena: R ùc ( die egli) ex 
Vrbe in fuburbium Viator de 
Via deuiitfvbi'vera,zymer<hiic 
Pi* V oìupia. Colonos colit . Fa- 
ria bk SpectacuUy vt fpeélantes. ' 
recreet , Natura creat 5 bìc Fra- 
ga fragant ; Serpyllum ferpit ; 

' **f* | 

Digitizatì by Google 1 



Della Rettorie» .' 2 J J 

Rofa ridet ; Gratijsque grata 
Violarla nulla violant niues , 
atque ut Flora fiores , fic po- 
mari* Pomona pingit . Hinc 
Lufcinia luget ; Turtur truti- 
lat 5 Grux gruit ; bubulat 'Bit' 
ho . Et brmiter : Vtramque 
fortemfortkus So li tu din is Hof- 
pet » ac Jallicitudinis: expers , 
dicet : Vvbanos. mora in agris, 
Jgrejìes in Frbtbus inumiri • 
Quella luogo è più à pro- 
pofito per i Poeti » che per 
gli Oratori » i quali feruen- 
dafène qualche volta , cìeuono 
farlo con giudizio» e fi fugga 
1* ambiguità. 

Del Genere* 
lì Genere è quello „ che con- 
tiene 



Digitized by Google 



x;6 ■ Trattate 
frenc fotto di fe più cofc fra 
di loro diftinte di fpecie> come 
quella vo<>i Citta è- Genere rift ' 
peno à' Macerata- , "Tolentino > 
Loreto , Ofi.-m ; e la voce Vir- 
tù è il Genere rispetto alla Giit- 
(kizia, Prudenz^-ì Temperanza-, 
t Fortezza ■> che fono le (pecie» 
La voce Fiore è il Genere ri£ 
petto- alla Rafia y al Giglio > alla 
Viola, & altre fpecie> che fi con- 
tengono fotto iì nome àS Fiore. . 
Quello luogo,di' è molto apro» 
polito per argomentare , fi v& 
ira qaeila maniera : Tutte 
Fivtù fi Atuono défiderartL. » 
dunque anche la Giuflizia , e- 
la Fortezza -, che finale Jue fpel 
eie, fi dwranw dmfiderdre » ■ 
GdU 

Digitiz&cf^/ Google 



DdU Rtttorica. tJ7 



; ,. .Deìla Specie* 

.- ^ * » »■ r *> • 
La Specie , ò Forma fecondo 
le Regole della Filofofia è quel- 
la , che fi predica di più , che 
fono differenti di numero , co- 
me quefla parola, ò vece HUn- 
mo è fpecie riipetto i Frafir 
tefeo , Pietra , e Giouaxini , 
che fono indiuidai-. La Specie 
èfoggettaal Genere, e raggi- 
ratarcon la feorta delle Figure 
formerà l' Orazione molto ele- 
gante * Dal luogo a Specie fi 
potrebbe tirar così l' Argomen- 
to : Chi non dirà, che Pietro 
è adornato di Virtù , .mmtre in 

lui une le Virtù mirabilmm- 
te 



Digitized by Google 



}'ì% . Trxtttto 

te rifiedono ? Si ritrattano in lui 
U G'MfìiQx y e l A Portela, con 
le quali ribatte generofamente 
t colpi della Fortuna contraria* 
FiorJfcono in Mi la Prudenza , 
e la Temperanza , con. le quali , 
e modera i moti diffbnanti 
dell' Animo , e dtfpone , egouer- 
na fauiamente tutti ifuoi inte- 
rejji . Rifplendono in effm la 
Carità y 4 U Liberalità , con k 
ejuali r t$>c+ 

Auuertafi ancora , che in 
quefto luogo Marchigiano fari 
Genere rifpetto à Macerate/è , 
Cingolano,Loretano,&ic. che fo- 
no Specie riatto al Genere . 
Della Similitudine . • 

La Similitudine e vn ragio- 
na- 



bigitized by Google 



Delia- Reame*. ? Jp 

namento di co£è fra di loro 
diftinfe: ,. & in qualche cofa , 
cioè o nella proprietà , ò nella 
qualità fra di lor© conuenienti , 
come fono 1* Qmbrtty e la Glo- 
ri» , le. quali* fe bene fono fra di 
loro diuerfe > conuengono in 
quefto,chelì come Y Ombra 
accompagna il corpo, così la, 
Gloria accompagna la Virtù . 
La Similitudine fi può dedurre 
quafi da tutte le cofe , onde 
quello luogo potrà fommini- 
flrare gran materia j^per ampli- 
ficare . . •. 
Dell» Diffìmilitudine 

LaDilfimilitudinenon è al- 
tro , che vna diffcrenia } che • 
paflà 

Digitized by Google 



44" Trattato 
paffafnilccofe, come farebbe 
la differenza , eh' è tri Venere ■> 
eia, Pudici^* > tra il buono ■> 
il attimi e tra il Cielo-, e la-* 
Terra. . Da eju&fto luogo fi po- 
trebbe cauar così 1* Argomen- 
tò : Quanto fono differenti i 
federati dalli buoni ! Quelli fi 
affaticano , per andare alt' In- 
fimo , e questi , per andare in 
Paratifi • , ■ 
- A quello iuogo fogliono ri- 
portarfi i Difparati , come fo- 
lio lo Studiare^ il combattere: 
I Ripugnanti , come /' V mil- 
ta , e (a Ùiffubbidienza : I Con- 
trari) , come 1' Amore ■> e 1' 
Odio : I Priuanti , come la_. 
Cecità V -acutezza di vifta» 
Et 

Digitized by Google 



Della Ritmica . 441 " 
Et i Contradittorij , ò Con t ra- 
dicarti ^ come Studiare , e non 
Studiare,cvme meglio diraili in 
appreflo . 

Dilli Contrari}.. 

Difei fpecie fono i Contra- 
ri'. La prima fpecie fon detti 
Contrari) , ò Auuerfi , e fono 
quelli y che frà di loro fono 
aflai dittanti , come il Tianco , 
ed il Nero , la Guerra , e la Pa- 
ce-, e la f irtù , ed il F/'^'o , 
e fi potrebbe tirar così 1' Argo- 
mento : // V '17^0 è bruttia- 
mo -, dunque la Virtù ì belìtf- 
f.ma • 

La lécer da fpecie fon detti 

Prtuanti , ò Friuatiw , come 
la 



Digitized by Google 



441 Trattato. 
la Luce, pie Tenebre ih Mar- 
ti , e kFit* , e fi pMidbbe 
così aj-gomentare : La Cechi è 
di grondiamo dì/piacere , dun- 
que ia vifia è di fomma con- 
fò/anione . 

La terza fcecic fon chiamati 
' Ripugnanti) e fon quelli, che 
fra di loro non fono totalmen- 
te contrari; , come il dormire-, 
&c il giurare , e fi potrebbe dir 
così: Antoni® dorme -, dunque 
nongiurs , come JS dna anche 
in altra luogo • 

|a quarta fpecie fon detti 
Relatiui > ò Rijfpettiui , e fon 
quelli, che fra di loro hanno 
relazione , come: Dare , e Rice- 
uere , Capitano , e Soldato ; 

Entro- 



Digitized by Googli 



Della Rettorie» . 44; 

Padrone , e Sema ; Padre , e_ 
figlio it Cimili .'Sono detti Re- 
lauui , perche non può dai fi 
vno fenza 1* altro, non dan- 
doli L E «temiti fenza la Fi- 
UazicneiQiì potrebbe dir così: 
* Maefiro-, dunque ha li Scolari. 

la quinta fpecie fon detti 
Contradittorij , e fono quelli , 
che affermano quel, cheli ne- 
ga, e negano, quel , che fi af- 
ferma , come : Antonio Jiudi a. , 
Antonio non fiudia. 

La fella, & vltima fpecie fon 
chiamati Deneganti , come )a_, 
Fitta , e h tmdtka ìlluotto , 
e Camuo\Modefio , &. imtno- 
defio-, t potreLbc argomentarli 
cesi Phtro è mcdefto > dunque 

non i immodefio , i, t Ui 



Digitized by Google 



444 7" ruttato 
Dilli Ripugnanti . 

Li Ripugnanti fon quellej 
cofe 5 che non poflbuo ftare_ 
vhite ìnfierae , non «sfacen- 
doli frà loro , come Amare , 
& Odiate > e fi .potrebbe argo- 
mentar cojì : Quello , che ama , 
non difgufta T Amato » voi con- 
tìnuamente mi d'ifgaftate* dun- 
que non mi amate • 

Degli Aggiunti* ' 

Gli Aggiunti , detti anche^ 
Accidenti , ò Circojlan%£ ■> fo- 
no quelle cofe, le quali non_, 
compongono .veramente la co- 
fà , inà 1' accrefeono , effendo 
ad effa cofa vnita , e congionté , 
come fono il T-empo la Patria , 
: . la 

I. 

Digitizsd by Google 



. T)e"a Pe"«rica~. I4Y 
la Nobiltà, la "Bellezza del Cot- 
pó,h Virtù , il Luogo ,il Ve- 
fitto , 1' Accompagnamento , il . 
A'owfj la tama-t V Onore y 
èfimili, e li potrebbe argtf- 
meritare in quella guiia : Seio 
ieri à fera fu veduto col Col- 
tello infnguinjtto in Piazza, 
doue era flato commejfo l' omi- 
cidio-, dunque lui e fiato l' >vc- 
ctfire- Antonio e nato nobile,^ 
adornato di molte V irtù , dun- 
, que e degno di gran lode . 

.Degli Antecedenti, e Cofgucnti 

Gli Antecedenti forò quel- 
li) che in tal modo precedo- 
no ) e fono vniti con li C ór fe- 
~"~ ~" Q \ queliti» 

Digitized by Google 



Della Retttrìca uj 

Vifmi i fiotti, dunque vi fono 
fta:t i fiori ' 

Delle Caufe. 

Ancorché il parlare dellej 
Caufe appartenghi propria» 
mente al jHlofofo, con tutto 
ciò ne darò qui vna femplice^ 
-notizia j come mi pare di hauer 
fatto anche in altro luogo . 

Chiamafi Caufa quella , che 
produce qualche effètto , corn' 
è il Fuoco rifpetto al Calore, 
eh' elio produce, & il Sole nP 
petto alla- Luce . 

Le Caufe fono di quattro 

fpecie, cioè Materiale, Formale 

bfficientej e Finale . La Caufa 

Materiale è quella, con la qua- 
" - G * le ' 



Digitized by Google 



146 Trattato 
le lì fi , ò fi compone vna cofa i 
come farebbe la Pietra , ò Niat- 
loni , con i qualifi fabrica la-. 
Cafa.l a Caufa rcrrralc è quel- 
la, per la qua'e è vna cofa, ed 
è quella T ch* determina la Ma- 
teria , com' è i' Anima nel Cor- 
pò, eliei do 1' Anima quella , 
che dà l' t fiere all' Hucmo. Ls 
C aufa I ffkiente è quella, dalia- 
quale fi produce vna cofa , co- 
in' è lo ìtudioiàì cui fi produ 
cono le Dottrine , ed il Fadre 
dal quale vien generato il Fi 
gliuohì e fimilila Caufa Final 
e quella , per la quale fi fi vr; 
cofa , com' è 1' Hucmo , eh' i 
fiato creato,per amare , e g< it 
te eternamente Iddio . I eco vii 



Digitized by Google 



Della Rettorie* *49 
efTempio , ò Argomento, doue 
fi racchiudono tutte > e quattro 
ledette Caufe. 

V buoma e vri Animale ra- 
gionerie , fatto da Dio di cor- 
po mortale-, e di Anima immor- 
tale per I' etema 'Beatitudine -, 
dunque e il più nobile fra tutte 
le co/e, efndo fiato ordinata 
ad vri ottimo fine • Chi delude- 
rà altre belle diuifioni intorno 
alfe dette Caufe, veda il P. Ro- 
toli, lib. i.cap. u • 

Degli Effetti* 

Tutto ciò , che vien prodot- 
to dalla Caufa, dicefi effetto. 
La Luce è effetto del Sole. U 

Q } DiJtruX.- 



Digitized by Google 



150 Trattiti»* 
Diftruzzione delle Città è effet- 
to della Guerra-, è la Lode è 
effetto della firtù > e delle buo- 
ne operazioni . Tanti fono gli 
effetti , quante fono le Caufe . 
Da quefto luogo fi potrebbe 
tirar così V Argomento: Le bua» 
ne opere partorì/cono la gloria.* 
*3> i pi acri producono il difo- 
nore; dunque le opere buone fi 
■deuono abbracciare^ ed i piaceri 
■fi deuono /Uggire. 

Della Comparazione - 

La Comparazione > eh' è» 
quando fi compara vna cofa... 
con vn* altra , fi fa ordinaria- 
mente in tré modi.Primo quan- 
do 

Digitizet) by Google 



> . Bella Rettoria! Ijl . 

do fi compara , ò fi paragona 
vna colà maggiore con vna_. 
minore » che dicefi a. maiori ad 
mìmts . E. g. Quefict non con- 
titene ad vn Principe » dunque 
molto mena ad un fuddìtu - Se- 
condo quando fi parogoiia vna 
coG minore con vna maggio- 
re, che dicefi a minori ad ma- 
ius. F.g. Se fi pacano tanti peri- 
toli, per fare acqui/lo. de i beni 
caduchi * quanta più fi deue 
/udore y per fare acquifia delti 
beni eterni del Paradijòì Terzo 
quando fi paragonano colè v- 
guali , che dicefi a pari , come : 
Se li Santi patirono tanti tratta- 
gli, per fare acquifia del Cielo > 
dunque ancora noi douremo 

D igitiz ed by Google i 



Ifl Trattato 

patir li-,per impadronirci dì quel 
beato Regno»,; 

De i luoghi Eftrinjtcbi • 

Hauendo parlato de i luoghi 
Jntrinfichi , refta ora il dire_. 
qualche colà dei luogi Eftnn- 
fichi . Dico dunque , che i luo- 
ghi Ercrinfichi, ò remoti fono 
quelli, che non procedono .dal- 
l' Arte y mà fi prendono fuori 
delle vifcére della Caufa , &c e£ 
trinficamente , per confermare 
qualche colà ; onde chiamanfi 
ancora Affunti^z fono fei, cioè 
Pregiudizi Rumori, ò Fama ; 
T armenti-, ò Queftioni adopiz- 
te per far confettare il Reo ; ' 
tauok > ò Tefiimoni] di Scrit- 
turi 

Digit'zed 6y Google 



s Detta Rettorhtt . rj ? 

ture il Giuramenti i&ii Tefti- 
monij , ò Diurni -, ò Fmani- 

I! Pregiudizio non figmfìcaJ" 
altro , che quello è flato deter- 
minato nel Giudizio già fatto 
altre volte, & è di grande im- 
portanza sì alla Cauta, come 
anche all' itìefio negozio in effa 
trattato • • 

11 Rumore è vn grido vano » 
ehe fi raggira ne i Circoli , & 
Adunanze degli huomini , e 
come che non è fondato in al~ 
cuna Autorità di Perfona accre- 
ditata, è di poca durata , anzi 
di neffun valore . 

La Fama , fecondo il P- Si- 

monefehi , è vn diuolgamento 

di bene , ò di male , che hà per 
G $ bafe 

Digitized by Google 



I?4 Trattato \ 

baie la ferma opinione degli 
huornini , e di qualche Perfora 
graue » la quale con la fua gra- 
uità gli dà pelo y accioche non 
così tolto fi porti via dalla leg- 
gerezza, e dalla velocità del 
tempo. 

Sotto nome di Tormentai 
vengono te pene aftlittme, le_. 
preghiere » i vezzi „ li ftrapazzi* 
le minacce , i premi; , le priua- 
zioni de' beni , & altre maniere 
modi j & inuenzioni » ritroua- 
te ne* Tribunalì.per riconofeere 
la Verità dalla tallita. 

Le Tauole contengono Iti 
leggi* e le Tejìimonìan^e sì 
ilampate, come foritte. 
Con il Giuramento » eh' è 

' Digitized by Google 



' Delti Re: tori ci t$f 

va' atto , con il quale fi chiama 
in teftimonio Iddio , ò i Santi , 
ò altre colè ; fi corrobora il fat- 
1 to , e quel , che fi dice , 

I Teitimonij fono le Perlò- 
ne, che prefenti, ò lontane» 
amiche , ò nemiche , di neflii- 
no y ò di qualche credito y di 
cattiui » o di buoni coftumi » 
atteftano.. 

II Teftimonio è di due fòrti» 
Diuino , & Vmano . Il Diuino 
Contiene gli Oracoli, le Predir,- 
zioni, ò Profezie , gli AulpiciJ, 
gli Augunj , le Rilpofte de' Sa- 
cerdoti, & altre ofleruazioni > 
& in poche parole: Teftimonio 
Diurno dicefi eflere , quando 1' 

ifteflb Dio immediatamente fà 
"~~ ™" G 4 fede, 

Digitized by Google 



if6 Trattato „ 

fede , ò mediatamente per mez- 
zo delle fue Creature - 

Teftimonio Vmano è,quati- 
do fanno fede gli huomini,e 
quello Tt'ltimonio hafce dall' 
Autorità di hu'omini illuftn »c 
dalla volontà de' Principi. Dal- 
l' Autorità nafcono gli Efferar 
pi) , le Sentenze , i Prouerbij , i 
Simboli , i Geroglifici , gli Em- 
blemi, l' Imprefe , e cofe fimili. • 
Dalla Volontà de' Principi na- 
fcono. le Leggi sì Canoniche , 
come Ciudi ,. i Concili;, e le_ 
Tradizioni» .. 

Vi reltarebbe da dire anche 
qualche cofadeili moti dell'A- 
nimo , come dell' Odio , del- 
l'ira, della Triftezza, della Spe- 
sa»- 

Digitized by Google 



Delia Rettorie* ì 157 
ranza, delia Difperazione^ , 
del Timore, dell' Audacia-,, 
della Manfuetudine , dell' Inui- 
dia,& altre cofe appartenenti 
all' Eloquenza : Mà ,.perche_, 
il mio peniTere è fiato di parla- 
re delli fòli,principij r neceflarij, 
ed atti ad riabilitate i Giouani 
all' acquiito della vera Elo- 
quenza , per fèruire alla breui- 
tà prometta y mi è piaciuto di 
terminare il prefente Trattato . 

Chi defidera altre colè non 
meno belle , che curiofe intor- 
no à quell'Arte nobiliffima, 
potrà vedere il P. Simonefchi , 
il P. Pomey , il P. Rotondi, &! 
altri Autori illùftri , ed aggiun- 
taui là lezzione de' buoni li. 
' ' '"" r '' bri, 



Digitizad by Google 



JJ8 Trattato 

bri, ógn'vno facilmenrc lùp- 
plirà , à quanto io hò man» 
cato* * 



u fine; 



9758714/\ 



Digitized by Google 



INDICE 

DELLE COSE, 

Che fi contengono nella pre : 
{ènte Operetta. 



LEttera dell* Autore àt Di- 
fetto Lettore a carte 
D' onde deriui la Rettorica, 
che cofa Ila , quale il fuo vf- 
ficio , e quale il fuo fine a i 
Come fia originata la Retto- 
rica a 3 
Delle 



Dtgitized by Google 



r6q 

Delle Queftioni a 7 

Delie Parti della Rettorica a p 
Della Materia della Retto- 
rica a 1 1 
Modi di acquifere 1" Eloquen- 
za a 13 
Dell' Orazione,e file parti a 1 g 

De gli Argomenti dell' Ora- 
zione ' 

Delle Specie dell' Argomen- 
tazione. " a 

Del Perioda a 3 5 

Dt Hi Tropi- 338 

Della Metafora 

Della Sineddoche 



a 39 



a 44 

Della Metonimia a 46 

Dell' Antonomafia a 4& 

Dell' Onorrutopeia. a $i 
L)ella Uatacrefi a yz 

Bella Metalaffi. a^y 
Dell'Allegoria 

Digltized by Google 



Della Perifrafi 


161 

a 58 


Dell'Iperbato 


a "59 


Dell' Iperbole ; : . a 61 
Delle f igure ibid. 
Delle Figure , che confillono 
nelle parok a., 6} 
Della Repitizipne 


Della Conuerfione 


a 6<y 


Della Compleifione 


a 66 


Della Condupplicazione > ò 


Raddoppiamento 


a 6j 


Della Tràduxzione, 


ò Polit-' 


toto 

Della Gradazione 


a 69 

: à 70 



Della Sinonimia 371 
Del PoIiGndeto ' a 73 
Delle Figure , che fi fanno per 
Detrazzipne, ò col toglie- 
re a 74 
Del- 



Digilized by Google 



ì6t 

Della Reticenza, ò Precifionè, 

ò Apofiopefi ibid. 
Dell'Aggiunzione a jS 
Della Difgimuione 3 77 
Della Diilòluzionc a 7 8. 
Delle Figure , che fi fanno per 
fiinilitudine > o fomiglian- 
za . ibid. 
Dell' Annominazio ne ibid. 
Della Siroilitèr Cadens a 80 
Della Similitèr Defmens a 8 1 
Della Figura. Compar a 82» 
Della Contrapofizione y ò An- 

titefi a 8? 

Della Commutazione a 8? 
Delle FìguredelleSentézea 8<T 
Peli' Apoltrofe a 88 

Della Communkazione a 9 1 
Della Conceffione a 91 
Del- 

D igi I iz ed by Google 



Della Permiflìonc a 93 
Della Correzzione a 94 
Della Deprecazione a 9 5 
Dell' Eflecrazione a 96 
Della Diftribuzione a 517 
Della Dubitazione a 39 
Dell' Efèlamazione a ioo 
Dell' Ipotipofi a 101 

Dell' Interpretazione a 103 
Dell' Interrogazione a 104 
Dell'Ironia , a 105 

Della Licenza a 107* 

Della Preterizione a 108 
Dell'Occupazione a 109 
Della Prolòpopeia a 1 1 1 
Della Sermocinaz-one a LL2 
Della Subiezzione a 113 
Della fòftenrazione a 115 
Dell' Etopeia a 116 

Pei- 

Digliized by Google 



164 






Della Relponuone 


a 




JjeW fcnralt 


a 


1D1U. 


Delia Parenteli 


a 


I 19 


Ideila i^eiiucrazione 


a 




Dell' Epifonema 


a 


121 


uciiA i riniitioac 




De* Luoghi Rettoria 


a 


124 


Della Dihnizionff 


a 


1 16 


Dell' Etimologia. 


a 


130 


ideila ixUincra:t.iuiiv 


delle_ 


parti 


a 


131 


Delli Congfugati 


a 


132 


Del Genere 


a 


13 J 


Della fpecie . 


a 


137 


DellaSimilituxHne 


a 


13* 


DellxDiflimilitudinc 


a 


1 3,9 



Delli Contrar.j a 141 

Belli Ripugnanti a 144 

Delli Aggiunti ibid. 
: , De- 

Digilizedbf Google 



..... ■ • . ; . l6 i 
Degli Antecederti) e Gcn 



fegvrnti 


a 


J 45 


Pelle Caule 


a 


H7 


£egli Effetti 


a 


149 


DellaCcmpararicne 


a 


1 50 


De i Luoghi Efinnfichi a 


152 



Digitized by Google 



ERRATA CORRIGE - 

pag. 5 lineali »• 

i«l 4i e 

?5 !■ io euc mente veemente 

»T»-J riffrigerie riflringerte 

17 1. il farrarc» faranno 

ibid. 1. ìt/ucefli fuccefli 
ibid- 1. 17 iVarjjione Narrazione 

itti* palare parlare 

4t I- n limile limili 

44l-MeV eh* 

45 1. 7 prende fi prende 

5 ? I- 4 <ri«u*ni fiitaitnni 

7 o 1. 12 togliere toglierle 

5! 7 I 6 predicami pr udienti! 

91 5 A»»' /!>flMV 

.ioo 1. 17 preoc . preoccupa 

117!- scafa «ofa 

I I 4 1 • I grauur/t grtuitrm 

ix8 1 8 Efficienti efficiente 

ibid !• II « è 

»i? t. S Voeabalo Vocabolo 

ibid I- i>«tjr veni 

Mol.ijDifperati Dilatati 



\ 



Digilized by Google 
J 



VM.Pro J!lnfirifs.& Reuerendifs.D.F. 
ALESSANDRO PARANO Ep:fc. 
Xtacer. & Tolen.Hdit& apfrolauil. 
Iulianus dellaiijs Canontcus 
EuUCathtd. A «ter, Jicuijor Efift, 

Imprimatur. 

Cantnicus Céfar Sai* I. V. V. Proti c~ 
nctarius Afcfiolicus, lllkflrij ' ,er kc- 
utrendifi.L. Efife, Macerai* net- 
titi! Generali* , 

Vìi.Tro Sturi enlifi.Potr. Magifi. Erat. 
AN'IONIO LEONI itnptfiwi 
Centrali Aratiti*. lacobus Frane finis 
de *mici:, Pmrit.M*crat. . V . nec 
neri Pb,l. ac S. 1 h. beli, A Offitij . 
toacer, Reu for , 

Ip-piimatur , 

Fr. Satjmunius T oceani de Laurei» 

5«c<8 1 henlopn Lettor , l ic. S. off, 

Mateiat* ijuìtnii tr&iiialorum . 

Digilizid by GoogI 



Digitized by Google 

No comments:

Post a Comment