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Friday, August 5, 2011

Dogi di Genova

Luigi Speranza

Quella del Doge è stata, dalla metà del XIV secolo alla fine del XVIII secolo una figura centrale del potere costituito nella Repubblica di Genova.

Il primo doge eletto con carica perpetua (anche se essa non si rivelerà poi nei fatti realmente tale), fu

"Simone Boccanegra",

chiamato a tale carica a furor di popolo il 23 dicembre 1339.

Al Doge Genovese, ci si rivolgeva chiamandolo, inizialmente col titolo di Eccelso, poi Illustrissimo, Eccellentissimo, ed infine, Serenissimo Principe, Signore, o Altezza Serenissima.

Questa data segna l'inizio, per l'antica Repubblica marinara, dell'era storica dei Dogi perpetui.

Questo periodo si protrarrà fino al 1528 quando ne avrà inizio un secondo, detto dei

Dogi biennali

-- con carica elettiva della durata di due anni -- che avrà termine - assieme al dogato - nel 1797.

La nomina di Simone Boccanegra, sostenuto dalla corrente ghibellina della città, portò alla esclusione degli esponenti del partito dei guelfi da qualsiasi carica pubblica.

Ugualmente, a molte famiglie patrizie - di entrambe le parti - verrà precluso il dogato.

Contestualmente all'avvento del dogato, crebbero nuove casate (come quelle degli Adorno, dei Guarco, dei Fregoso, dei Montaldo) destinate poi a diventare con il tempo la nuova classe dominante del potere oligarchico.

Tali casate verranno indicati con il nome di "Cappellazzi" e si riveleranno ancor più violente e insaziabili degli aristocratici di un tempo che fino ad allora avevano, invano, cercato di raggiungere il predominio cittadino.

Per diversi dogi a vita, la carica non si rivelò esattamente tale (alcuni furono dimissionati addirittura il giorno stesso della nomina), in conseguenza per lo più di sommovimenti politici che ribaltarono lo stato delle cose obbligandoli a talvolta frettolose dimissioni; accadde però che più di uno di loro fosse richiamato per una seconda volta (e talvolta una terza o quarta) a ricoprire la carica, magari in veste di governatore, in qualità di "salvatore della patria".

Ma, accanto ai dogi per un solo giorno (dimissionari prima che facesse sera) e ai dogi replicanti quali cloni di se stessi, vi furono anche dogi per parentela (quando la successione avveniva da padre in figlio, o fra fratelli), oltre che i numerosi dogi cardinali e arcivescovi a cui fu affidato in diverse circostanze il governo della città.

Nel periodo del dogato a vita, quando la città fu per diversi anni sottomessa a dominazioni esterne, fu attuata anche la formula delle cosiddette dedizioni o governatorati.

Molti furono così i reggenti per dedizione (anche se in questo caso è difficile parlare di dogi) operanti per conto di signorie che avevano il controllo sulla Genova antica, come quelle sforzesca e viscontea.

L'era dei dogi rispecchia, in realtà, solo una parte della storia della Repubblica di Genova, la cui vicenda è suddivisa in cinque periodi:

I.

Una prima repubblica, quella - spesso retta in forma di diarchia - dei Consoli della Repubblica di Genova (a loro volta sovente suddivisi in Consoli dello Stato, con funzioni di direzione politica e militare, e Consoli dei Placiti, cui era demandata l'amministrazione della giustizia)

II.

una seconda, dei Podestà della Repubblica di Genova

III.

una terza, dei Capitani del Popolo della Repubblica di Genova (questi tre periodi sono compresi tra il 1099 e il 1339)

IV.

una quarta, dei

"dogi a vita"
1339-1527


V.

una quinta, dei

"dogi biennali"
1528-1797

All'interno di questo periodo, fra il 27 dicembre 1435 ed il 28 marzo 1436 a reggere le sorti della città furono i cosiddetti Capitani di Libertà.

Dal 1576 (in piena fase di dogato biennale) venne poi adottato un sistema di elezione basato su di un doppio sorteggio.

Questo sistema darà lo spunto ai genovesi per gettare le basi del futuro gioco del lotto (che verrà poi adottato intorno al 1630; secondo un'antica tradizione, infatti, i genovesi dell'epoca erano dediti alle scommesse e non si lasciarono scappare l'occasione di puntare, nella circostanza, sui numeri abbinati agli eletti ai Serenissimi Collegi.

La cronologia dei dogi succedutisi alla guida della Repubblica di Genova è contenuta negli atti della Società Ligure di Storia Patria.

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